I Messaggi dell’Apocalisse

GAGGI, 23 febbraio 2008 : “I MESSAGGI DELL’APOCALISSE”.
“Più di trent’anni fa in questo piccolo luogo uno sparuto gruppo di ragazzi diede vita ad una esperienza straordinaria con la creazione di una delegazione del Centro Studi Fratellanza Cosmica che…” Con queste vibrate ed emozionanti parole si dà il via all’incontro pubblico che Giorgio Bongiovanni ha tenuto in questa minuscola cittadina della Sicilia da cui comunque era passato per una “tappa fondamentale e propedeutica alla sua crescita umana e spirituale”.
Kaggi, quando ancor così si chiamava con la storica “K” così come ben lucidamente ricordato da Giorgio, e quindi non la vicina Taormina come erroneamente scritto da qualche parte, fu il luogo dove sorse, oltre trenta anni fa, una sorta di piccolo, ma importante, “cenacolo spirituale”, ad opera di ragazzi, poco più che adolescenti, che erano Giorgio e suo fratello Filippo, chi vi scrive, Tino Favazza, Salvo Ferrara, Aldo Manigrasso, ed altri ancora.

Si esaltavano questi ragazzi, tra l’inevitabile derisione ed incomprensione, nel testimoniare il messaggio “Dal Cielo alla Terra” ma soprattutto nell’edificazione della “comunione cristica” che tra di loro cementò un’unione ancor oggi ricordata e riconosciuta dalla popolazione. La vicinanza fisica e spirituale del grande fratello ritrovato, Eugenio, costituiva la spinta propulsiva e la fonte inesauribile cui ci si abbeverava in conoscenza ed ammaestramenti: il tutto con una ben precisa finalità, così come il nostro Eugenio non mancava mai di evidenziare, ovvero “l’instaurazione in terra del Regno di Dio con il ritorno di Suo Figlio sulle famose nubi del cielo “ di cui l’ufologia era una scientifica, e storica, fenomenologia anticipatrice.

E così, dopo tanti anni, nell’ottica di una programmazione che prevede il suo ritorno in Sicilia, Giorgio esprime il desiderio di svolgere una sua conferenza a Gaggi.
Era il 1° gennaio 2008 quando ne parlammo a casa sua. Provate ad immaginare il mio stato d’animo: emozione, felicità, ma al tempo stesso seria riflessione per la severa responsabilità ad approntare il tutto, logistica compresa, per un simile evento. Cosi ché, nei giorni a seguire, da detto fu fatto: contattare il sindaco, Franco Tadduni, che con rara sensibilità ed ospitalità, ci concede l’utilizzo dei locali della Scuola Materna patrocinando la manifestazione e programmando future iniziative con le nostre attività; indire una piccola riunione a casa mia la domenica precedente con il gruppetto di Catania per la pianificazione delle operazioni da svolgere; predisporre l’accoglienza per chi viene da lontano; stampa di locandine e manifesti che saranno il “testimonial” dell’incontro; comunicati stampa e decine di inviti e-mail ai nostri contatti; avvalermi dell’assistenza di Giorgino che per quasi sette giorni mi affiancherà con particolare cura anche in quella che abbiamo simpaticamente definito “la guerra del manifesto selvaggio” ovvero la sistematica cura ché i nostri manifesti, affissi gratuitamente nelle varie città vicine, non venissero “selvaggiamente” coperti da altri (tipica mancanza di rispetto delle regole tutta siciliana n.d.r.).

Tutto sembrava pronto.
Giovedì 21, giorno del mio 50° compleanno, la sera, molto tardi, giunge finalmente in macchina da Porto S.Elpidio il sospirato terzetto: Giovanni, la mamma Lorella e ”l’anima Mara”.
Felici, io e Giorgino, li scortiamo dal casello autostradale, con nel mezzo una breve pausa per rifocillarsi, al luogo dove passeranno le tre notti e dove anche lo stesso Giorgio pernotterà: un accogliente e panoramico B&B immerso nel verde tipico della nostra zona, aranci, limoni, mandorli, ulivi e fichi d’india. La mattina seguente tappa a casa mia e dopo tutti a “volantinare” nella vicina Taormina, stazione turistica internazionale, città ricca di storia e paesaggisticamente meraviglia del Creatore. Unico posto in Sicilia dove non esiste la pratica deleteria del “pizzo” forse perché “covo” di interessi ben più grandi…Il sostanziale benessere della gente mal si sposa con la prospettiva di confrontarsi con i gravi problemi che attanagliano l’umanità, figuriamoci con un titolo che parla dei messaggi dell’Apocalisse che mette paura alle loro materialistiche sicurezze! Certo che Mara e Lorella ce l’hanno messa tutta, visto come spesso scomparivano dalla nostra vista, sul corso principale, poiché, sapremo, si attardavano in quanto non si limitavano a consegnare il volantino, ma cercavano di promuovere argomentando e spiegando. Taormina, tra l’altro, in passato ha contato moltissima gente che si è avvicinata a noi e ad Eugenio.

Al ritorno il pranzo ci aspetta, a casa dove Flavia, mia moglie, lo ha preparato. Un attimo di riflessione prima, quasi una preghiera che rivolgo a Dio affinché ci dia le motivazioni, ci indichi sempre la strada giusta da percorrere. Poi di corsa al Comune dove ci attende il Sindaco con cui ci intratteniamo spiegando contenuti e finalità del nostro fare, concertando gli ultimi particolari, consegnandogli anche un kit di materiale informativo, mentre ci raggiungono Giovanni di Palermo e Aldo che praticamente per tutto il tempo a seguire si metteranno a disposizione, auto comprese, di tutte le necessità logistiche occorrenti. E qui, sempre nell’aula consiliare, che scopriamo una sincera “passione” del Sindaco per il tema Antimafia nonché la sensibilità verso Funima dimostrata anche nella scorsa estate allorché mi fu data la possibilità di presentare pubblicamente durante la serata di punta delle manifestazioni estive l’impegno profuso verso i bambini delle Ande.

Quindi punto della situazione, così come direbbe Mara, a casa mia dove troviamo anche Meri di Giovannone in attesa di noi, ma non solo…e poi scendiamo tutti a mangiare qualcosa in un luogo che era un’antica masseria. Tra l’attesa delle portate e la loro degustazione si aprono inevitabilmente i discorsi che riguardano intimamente la Verità : il “sentire”, i diversi aspetti manifestativi del contatto che lega Cielo e Terra, sono in ultima analisi le diverse forme della fiamma la quale infine è unica a patto che vi arda dentro sempre Cristo e la sua Legge; ed è chiaro che la crescita e l’evoluzione spirituale, dopo il necessario periodo di apprendimento, va di pari passo con l’impegno e l’azione cui tutti noi siamo chiamati a moltiplicare il talento, o i talenti, che ci sono stati affidati. La preghiera ? Quella intima, vera, non può che aiutarti su questo cammino !
A …quasi notte giunge anche “l’energico” quartetto da Pordenone: li preleva Aldo all’aeroporto di Catania. Eccoli con la loro grinta e la loro dolcezza: Mara, Carla, Valter e Domenico. Un thè caldo, un passito e..oh son quasi le due ! Tutti a nanna! Domani è il gran giorno.

La mattina, come stabilito, le donne con Giovannone si recano ad ultimare il volantinaggio nella vicina Giardini Naxos dove il sabato si tiene un mercato all’aperto che è il più frequentato della zona. Valter e Domenico, aiutati da amici del luogo come Giovanni Narcisi e Gianfranco Ragonesi che mi ha fornito nelle settimane precedenti supporto soprattutto morale, tranquillamente lo fanno in paese dove persino, inconsapevolmente, danno la locandina di invito anche al…Sindaco

Meri e mia figlia Aurora invece rimangono a casa ad approntare la ”segnaletica” per gli esterni e gli interni della sala. Lorella ed il figlio, Giovanni, si recano invece in aeroporto prelevare Giorgio e Piergiorgio in arrivo. Io sono un continuo andirivieni, parecchi dettagli da coordinare e controllare. Arrivano gli impiegati comunali con parte delle sedie, i banchi e le transenne , arriva anche il magnifico gruppetto dei nostri fratelli di Catania e con loro il service al completo da montare.

Li voglio ricordare tutti: Angelo,Valeria, Claudio e Laura, Dario e Cristina, Vinicio che porta anche una sua amica Sasha con Amed del Senegal. Con loro arriva anche una ventata di freschezza e di
entusiasmo. Tutti quanti all’opera a sistemare la sala. Quindi tutti a pranzo in un localino ospiti della gentile cortesia del Sindaco e dell’Amministrazione comunale.
Corri, corri, ma alla fine arrivo qualche minuto dopo le 16,oo alla sala. Vedo Giorgio che si intrattiene nella hall a parlare con delle persone, lo abbraccio ed ho appena il tempo di rivedere dei vecchi fratelli come Mimmo Pavone di Gaggi, Enzo Raneri e Nino Catalano detto “Ruspa” di Melilli, Paolo di Avola, che non vedevo da molti anni. Emozione. Perché troppo grande ed intimo è stato il legame tra di noi. In sala poi avrò modo di notare anche la presenza di Pasquale Mandracchia, colui cui era intestata la delega del vecchio CSFC. Ed altri ancora di cui mi scuso se la memoria mi fa tralasciare. La gente intanto affluisce, alla fine conteremo poco meno di 200 persone. Vengono da Catania, Siracusa, Giarre, Adrano, Palermo, dalle città limitrofe ed ovviamente anche dal luogo. Arriva anche un ragazzo, Antonio Angileri che poi rimarrà ancora un giorno con noi, dalla lontana Marsala sobbarcandosi qualcosa come 14 ore di treno per coprire una distanza di poco più di 350 km (alla faccia dell’Alta Velocità n.d.r.).
Presente anche la stampa locale con la giovane Alessia Vanadia ed il navigato Rodolfo Amodeo che ci gratificheranno con due splendidi articoli rispettivamente sulla cronaca di “La Sicilia” e sul diffuso settimanale “Il Gazzettino”, quest’ultimo con un’ampia sintesi estesa con professionalità ed attenzione centrando in pieno e testualmente quello che è il messaggio che Giorgio vuol dare.

Do il via ringraziando il Sindaco e chiamandolo a porgere il proprio saluto: con molto calore e con molta chiarezza Franco, così come lo chiamiamo, ribadisce che rientra nei compiti dei propri uffici promuovere spazi anche ad esperienze particolari che comunque consegnino ai cittadini una proposta culturalmente ed eticamente valida. Assieme a lui anche una piccola pattuglia tra assessori e consiglieri seguirà attentamente il corso del convegno.

Riepilogo con emozione la nostra storia di tanti anni fa che ci avrebbe portato a ciò che stiamo vivendo oggi ed introduco Giorgio che si presenta così come verrà poi scritto “…illustrando il suo eccezionale percorso spirituale con parole semplici e toni pacati, che nulla hanno a che vedere con i fanatismi settari di cui è permeata la retorica di certi “predicatori” contemporanei…”.
Il suo richiamo al grande mosaico, alla catena composta da tanti anelli, che sostengono il fulcro del tutto, ovvero Gesù Cristo. Attorno a lui, sostiene Giorgio, ruota tutto: la salvezza delle anime che operano nella sua Legge di contro all’egoismo sfrenato di pochi ed all’indifferenza di molti; le prospettive concrete di una guerra nucleare e le presenti minacce planetarie che ci spingono, anche a detta della scienza, irreversibilmente verso l’autodistruzione; evidenze straordinarie in cielo ed in terra che attestano chiaramente che siamo ad un sensibile punto di svolta, ed è tra queste che si colloca l’affascinate e storico comparto ufologico; il pressante invito ad adoperarsi singolarmente al sostegno di “una causa a favore della vita”, indipendentemente dalla propria etica laica o religiosa, poiché solo così facendo possiamo coltivare la speranza che il mondo possa cambiare; la fine di un ciclo, per meglio dire di un’era che viene sormontata da un’altra attendendo tutte le millenarie profezie tra cui il ritorno di Colui che io chiamo il Padrone di casa, ovvero, per il mondo cristiano, la seconda venuta di Cristo.
Il silenzio in sala è profondo, un uditorio molto attento contrasta armonicamente con i chiarissimi concetti profusi da Giorgio anche quando introduce Mara a presentarci Funima : e lei, sempre denotando il grande senso di responsabilità, espone gli aspetti umani e spirituali che sono alla base di questo compito con il quale si serve anche la causa del Bene.

Si va avanti anche con i filmati introdotti da me con un preambolo di immagini a ricordare sempre che l’ufologia è un fenomeno storico da cui non si può prescindere per una corretta informazione per approdare ai contattisti dei nostri tempi, spesso calunniati ed ignorati, le cui spiegazioni costituiscono tuttora una delle pochissime strade percorribili per una corretta interpretazione di questa realtà. Piergiorgio complementa il mio discorso ed inizia l’esposizione di un rappresentativo campione della vastissima gamma di filmati: dalla continua collaborazione col fraterno amico e famoso giornalista Jaime Maussan filtrano i casi più recenti e più importanti come, sempre in primo piano, quello di Antonio e Simona Urzi che, penso, in futuro fornirà ulteriori importanti sviluppi.
“Flottillas”, Ebanis, riprese Nasa nello Spazio e non ed altro ancora. Spiega bene Pier anche l’atteggiamento dell’ufficialità di fronte a tutto quanto: le implicazioni politiche ed il grande imbarazzo suscitato da questa magnifica realtà che Giorgio dice coordinata“dagli Esseri di Luce”.

Poi, come sempre, rievoca con le immagini le tappe importanti dell’esperienza di Giorgio, compreso il progressivo divenire del suo cammino stigmatico.

Quindi la parola al pubblico per le risposte di Giorgio: tante, tantissime e come sempre variegate, e non avrebbero avuto soluzione di continuità se non ci fossimo avviati, visto anche l’ora tarda, a
concludere l’incontro. Una conclusione che il nostro fratello desidera fare, togliendosi i guanti che coprono i segni nelle mani, con un semplice ma suggellante segno di croce.

Poi tutti quanti a mangiare qualcosa. Quindi piccola riunione “operativa” dove Giorgio ribadisce la propria disponibilità a sostenere le future iniziative che verranno intraprese in Sicilia attraverso il nuovo e solare gruppetto di ragazzi che oggi “era stato individuato”. Una base che poi sicuramente tenderemo ad allargare, anche con altri fratelli che al momento non erano lì con noi.
Non mancano neanche le domande sui temi della Verità e dell’opera cui Giorgio non si sottrae, sotto lo sguardo attento del proprietario del locale e del personale che seguivano in religioso silenzio le nostre conversazioni. Tre persone la cui presenza questo giorno mi ha rallegrato molto, le vorrei ricordare : Cinzia che abita qui a Gaggi; Betsabea, splendida figlia del nostro Aldo; l’immancabile Salvo Briga sempre di grande conforto.
Il vibrante commiato ed ognuno torna alle proprie dimore.

La domenica mattina presto assieme a Giovannone accompagno Giorgio e Piergiorgio in aeroporto.
Al ritorno si fa in tempo ad abbracciare Giovanni, Lorella e Mara che la “sensitiva” Sasha aveva definito il giorno prima “una bellissima donna, solare”. Loro proseguiranno in macchina per Bari.
Quanto a noi con Giovanni e Meri, i fratelli di Pordenone ed Antonio di Marsala usufruiamo della generosa, proverbiale ospitalità di Aldo e Betsabea a pranzo, dove lo “chef” del giorno, Giovannone, non manca di far valere la propria arte culinaria… Un paio di orette ci rimangono tra pranzo e dopo e ci servono per conoscerci meglio, con scambi di idee ed esperienze sempre attorno ai discorsi che riguardano il motivo per il quale ci troviamo tutti lì, ovvero l’opera e la Verità.
Poi Aldo accompagnerà in aeroporto Domenico, Valter, Carla e Mara che tanto sostegno hanno dato a questo evento con la presenza e la testimonianza. Certo magari rimanevano qualche giorno in più…
Giovanni e Meri invece daranno un passaggio ad Antonio al ritorno sulla via di Palermo.
Questo quanto la mia memoria mi ha permesso. Chiedo scusa se nel racconto avessi tralasciato qualcuno. Quanto ai commenti in paese, seppur nella loro superficialità li ho sentiti tutti unanime: “E’ stata una bellissima manifestazione, riuscita”. Bontà loro…
La cosa bella, scia della linearità e della trasparenza di Giorgio, è aver visto amici, conoscenti e persone varie che hanno presenziato anche ad altri nostri appuntamenti, dal nostro caro amico Michele Milazzo a diversi altri di cui non conosco ancora neanche il nome. Questo fa forse ben sperare per lo sviluppo, se così sta scritto, di un determinato programma che prevede la presenza di Giorgio Bongiovanni in Sicilia da qui a non molto tempo. Come Dio vorrà.
Di sicuro noi cercheremo di proseguire in questa strada, di sensibilizzazione e di denuncia, soprattutto poiché lo sentiamo come un’esigenza insopprimibile del nostro essere nel tentativo di donare e di cercare tutte quelle anime che, nei tristi tempi che viviamo, possano unirsi e “lavorare”, al servizio di quello che è l’Ideale Maggiore, ovvero Cristo e la sua Legge.
Che sia stato oggi a Gaggi, piccolissimo centro della Sicilia, mi onora moltissimo, ma forse non è un caso: da qui partimmo un tempo tanti di noi, ma anche allora, come ora, al servizio dell’Ideale Maggiore.
Grazie a tutti.

Con fraterna dilezione

Saro Pavone
Gaggi (Messina)
2 marzo 2008

Foto: Claudio Boccafoschi e Giorgio Barbagallo

GAGGI, 23 febbraio 2008 : “I MESSAGGI DELL’APOCALISSE”.

“Più di trent’anni fa in questo piccolo luogo uno sparuto gruppo di ragazzi diede vita ad una esperienza straordinaria con la creazione di una delegazione del Centro Studi Fratellanza Cosmica che…” Con queste vibrate ed emozionanti parole si dà il via all’incontro pubblico che Giorgio Bongiovanni ha tenuto in questa minuscola cittadina della Sicilia da cui comunque era passato per una “tappa fondamentale e propedeutica alla sua crescita umana e spirituale”.
Kaggi, quando ancor così si chiamava con la storica “K” così come ben lucidamente ricordato da Giorgio, e quindi non la vicina Taormina come erroneamente scritto da qualche parte, fu il luogo dove sorse, oltre trenta anni fa, una sorta di piccolo, ma importante, “cenacolo spirituale”, ad opera di ragazzi, poco più che adolescenti, che erano Giorgio e suo fratello Filippo, chi vi scrive, Tino Favazza, Salvo Ferrara, Aldo Manigrasso, ed altri ancora.

Si esaltavano questi ragazzi, tra l’inevitabile derisione ed incomprensione, nel testimoniare il messaggio “Dal Cielo alla Terra” ma soprattutto nell’edificazione della “comunione cristica” che tra di loro cementò un’unione ancor oggi ricordata e riconosciuta dalla popolazione. La vicinanza fisica e spirituale del grande fratello ritrovato, Eugenio, costituiva la spinta propulsiva e la fonte inesauribile cui ci si abbeverava in conoscenza ed ammaestramenti: il tutto con una ben precisa finalità, così come il nostro Eugenio non mancava mai di evidenziare, ovvero “l’instaurazione in terra del Regno di Dio con il ritorno di Suo Figlio sulle famose nubi del cielo “ di cui l’ufologia era una scientifica, e storica, fenomenologia anticipatrice.

E così, dopo tanti anni, nell’ottica di una programmazione che prevede il suo ritorno in Sicilia, Giorgio esprime il desiderio di svolgere una sua conferenza a Gaggi.
Era il 1° gennaio 2008 quando ne parlammo a casa sua. Provate ad immaginare il mio stato d’animo: emozione, felicità, ma al tempo stesso seria riflessione per la severa responsabilità ad approntare il tutto, logistica compresa, per un simile evento. Cosi ché, nei giorni a seguire, da detto fu fatto: contattare il sindaco, Franco Tadduni, che con rara sensibilità ed ospitalità, ci concede l’utilizzo dei locali della Scuola Materna patrocinando la manifestazione e programmando future iniziative con le nostre attività; indire una piccola riunione a casa mia la domenica precedente con il gruppetto di Catania per la pianificazione delle operazioni da svolgere; predisporre l’accoglienza per chi viene da lontano; stampa di locandine e manifesti che saranno il “testimonial” dell’incontro; comunicati stampa e decine di inviti e-mail ai nostri contatti; avvalermi dell’assistenza di Giorgino che per quasi sette giorni mi affiancherà con particolare cura anche in quella che abbiamo simpaticamente definito “la guerra del manifesto selvaggio” ovvero la sistematica cura ché i nostri manifesti, affissi gratuitamente nelle varie città vicine, non venissero “selvaggiamente” coperti da altri (tipica mancanza di rispetto delle regole tutta siciliana n.d.r.).

Tutto sembrava pronto.
Giovedì 21, giorno del mio 50° compleanno, la sera, molto tardi, giunge finalmente in macchina da Porto S.Elpidio il sospirato terzetto: Giovanni, la mamma Lorella e ”l’anima Mara”.
Felici, io e Giorgino, li scortiamo dal casello autostradale, con nel mezzo una breve pausa per rifocillarsi, al luogo dove passeranno le tre notti e dove anche lo stesso Giorgio pernotterà: un accogliente e panoramico B&B immerso nel verde tipico della nostra zona, aranci, limoni, mandorli, ulivi e fichi d’india. La mattina seguente tappa a casa mia e dopo tutti a “volantinare” nella vicina Taormina, stazione turistica internazionale, città ricca di storia e paesaggisticamente meraviglia del Creatore. Unico posto in Sicilia dove non esiste la pratica deleteria del “pizzo” forse perché “covo” di interessi ben più grandi…Il sostanziale benessere della gente mal si sposa con la prospettiva di confrontarsi con i gravi problemi che attanagliano l’umanità, figuriamoci con un titolo che parla dei messaggi dell’Apocalisse che mette paura alle loro materialistiche sicurezze! Certo che Mara e Lorella ce l’hanno messa tutta, visto come spesso scomparivano dalla nostra vista, sul corso principale, poiché,sapremo, si attardavano in quanto non si limitavano a consegnare il volantino, ma cercavano di promuovere argomentando e spiegando. Taormina,tra l’altro, in passato ha contato moltissima gente che si è avvicinata a noi e ad Eugenio.

Al ritorno il pranzo ci aspetta, a casa dove Flavia,mia moglie, lo ha preparato. Un attimo di riflessione prima, quasi una preghiera che rivolgo a Dio affinché ci dia le motivazioni, ci indichi sempre la strada giusta da percorrere. Poi di corsa al Comune dove ci attende il Sindaco con cui ci intratteniamo spiegando contenuti e finalità del nostro fare, concertando gli ultimi particolari, consegnandogli anche un kit di materiale informativo, mentre ci raggiungono Giovanni di Palermo e Aldo che praticamente per tutto il tempo a seguire si metteranno a disposizione, auto comprese, di tutte le necessità logistiche occorrenti. E qui, sempre nell’aula consiliare, che scopriamo una sincera “passione” del Sindaco per il tema Antimafia nonché la sensibilità verso Funima dimostrata anche nella scorsa estate allorché mi fu data la possibilità di presentare pubblicamente durante la serata di punta delle manifestazioni estive l’impegno profuso verso i bambini delle Ande.

Quindi punto della situazione,così come direbbe Mara, a casa mia dove troviamo anche Meri di Giovannone in attesa di noi, ma non solo…e poi scendiamo tutti a mangiare qualcosa in un luogo che era un’antica masseria. Tra l’attesa delle portate e la loro degustazione si aprono inevitabilmente i discorsi che riguardano intimamente la Verità : il “sentire”, i diversi aspetti manifestativi del contatto che lega Cielo e Terra, sono in ultima analisi le diverse forme della fiamma la quale infine è unica a patto che vi arda dentro sempre Cristo e la sua Legge; ed è chiaro che la crescita e l’evoluzione spirituale, dopo il necessario periodo di apprendimento, va di pari passo con l’impegno e l’azione cui tutti noi siamo chiamati a moltiplicare il talento, o i talenti, che ci sono stati affidati. La preghiera ? Quella intima, vera, non può che aiutarti su questo cammino !
A …quasi notte giunge anche “l’energico” quartetto da Pordenone: li preleva Aldo all’aeroporto di Catania. Eccoli con la loro grinta e la loro dolcezza: Mara, Carla, Valter e Domenico. Un thè caldo, un passito e..oh son quasi le due ! Tutti a nanna! Domani è il gran giorno.

La mattina, come stabilito, le donne con Giovannone si recano ad ultimare il volantinaggio nella vicina Giardini Naxos dove il sabato si tiene un mercato all’aperto che è il più frequentato della zona. Valter e Domenico, aiutati da amici del luogo come Giovanni Narcisi e Gianfranco Ragonesi che mi ha fornito nelle settimane precedenti supporto soprattutto morale, tranquillamente lo fanno in paese dove persino, inconsapevolmente, danno la locandina di invito anche al…Sindaco.

Meri e mia figlia Aurora invece rimangono a casa ad approntare la”segnaletica” per gli esterni e gli interni della sala. Lorella ed il figlio, Giovanni, si recano invece in aeroporto prelevare Giorgio e Piergiorgio in arrivo. Io sono un continuo andirivieni, parecchi dettagli da coordinare e controllare. Arrivano gli impiegati comunali con parte delle sedie, i banchi e le transenne , arriva anche il magnifico gruppetto dei nostri fratelli di Catania e con loro il service al completo da montare.

Li voglio ricordare tutti: Angelo,Valeria, Claudio e Laura, Dario e Cristina, Vinicio che porta anche una sua amica Sasha con Amed del Senegal. Con loro arriva anche una ventata di freschezza e di
entusiasmo. Tutti quanti all’opera a sistemare la sala. Quindi tutti a pranzo in un localino ospiti della gentile cortesia del Sindaco e dell’Amministrazione comunale.
Corri, corri, ma alla fine arrivo qualche minuto dopo le 16,oo alla sala. Vedo Giorgio che si intrattiene nella hall a parlare con delle persone, lo abbraccio ed ho appena il tempo di rivedere dei vecchi fratelli come Mimmo Pavone di Gaggi, Enzo Raneri e Nino Catalano detto “Ruspa” di Melilli, Paolo di Avola, che non vedevo da molti anni. Emozione. Perché troppo grande ed intimo è stato il legame tra di noi. In sala poi avrò modo di notare anche la presenza di Pasquale Mandracchia, colui cui era intestata la delega del vecchio CSFC. Ed altri ancora di cui mi scuso se la memoria mi fa tralasciare. La gente intanto affluisce, alla fine conteremo poco meno di 200 persone. Vengono da Catania, Siracusa, Giarre, Adrano, Palermo, dalle città limitrofe ed ovviamente anche dal luogo. Arriva anche un ragazzo, Antonio Angileri che poi rimarrà ancora un giorno con noi, dalla lontana Marsala sobbarcandosi qualcosa come 14 ore di treno per coprire una distanza di poco più di 350 km (alla faccia dell’Alta Velocità n.d.r.).
Presente anche la stampa locale con la giovane Alessia Vanadia ed il navigato Rodolfo Amodeo che ci gratificheranno con due splendidi articoli rispettivamente sulla cronaca de “La Sicilia” e sul diffuso settimanale “Il Gazzettino”, quest’ultimo con un’ampia sintesi estesa con professionalità ed attenzione centrando in pieno e testualmente quello che è il messaggio che Giorgio vuol dare.

Do il via ringraziando il Sindaco e chiamandolo a porgere il proprio saluto : con molto calore e con molta chiarezza Franco, così come lo chiamiamo, ribadisce che rientra nei compiti dei propri uffici promuovere spazi anche ad esperienze particolari che comunque consegnino ai cittadini una proposta culturalmente ed eticamente valida. Assieme a lui anche una piccola pattuglia tra assessori e consiglieri seguirà attentamente il corso del convegno.