Di Sandra De Marco
Il sorriso di un bambino, quel meraviglioso atto che onora la vita e irradia una misteriosa euforia… un raggio di sole in un giorno di tempesta che si frange leggero contro muri di suoni confusi di un’umanità smarrita. Racchiude l’intero universo e si propaga senza confini disubbidendo a schemi e sentieri guidati dall’ego; un inno all’amore che squarcia gli animi e amplifica il battito di milioni di cuori all’unisono.Il sorriso di un bambino trascende il tempo e lo spazio, non conosce rancori, miserie, né lo ritrovi imbrigliato a pregiudizi di sorta. Con il suo irresistibile fascino travolge e contagia trascinando chiunque lo incontri in un turbinio di nobili sentimenti: è un’emozione infinita che senza disperdersi mai alimenta sogni e speranze a tutti gli esseri.Un miracolo che esplode nell’oscurità di questo mondo dove l’uomo ha dimenticato il senso e il valore della vita.. dono inestimabile di amore e di speranza che come per incanto ci riporta in un dolcissimo risveglio alla semplicità degli insegnamenti di quel meraviglioso giovane eterno, un tal Nazareno, il Figlio di Dio. Come un arcobaleno tinge di mille colori la vita di chi lo riceve e in un risvolto fiabesco colma vuoti e distanze imposte dalla frenetica regia di questo pianeta. Accompagnato da uno sguardo cristallino alimenta con una purezza degna di altri mondi la fiamma dello spirito di chi lo coglie: una medicina universale, terapia d’urto contro ogni tormento che, disseminato ovunque nel sentiero di questa breve esistenza regala tenerezza, serenità e amore.
Così in un solo gesto gli angeli di Dio, i Suoi pargoletti, trasmettono l’Amore più grande di tutti gli Amori ricordando che il sorriso è l’arma più efficace e temuta dal maligno. Insegnano a intravedere in tutto ciò che ci circonda il miracolo della crocifissione, quello che ci permette ancora di godere ancora e indegnamente della Sua Luce; a contemplare con gli occhi scintillanti del cuore le meraviglie del Creato, dove tutto ciò che è espressione del Suo amore lascia attoniti, emoziona, appassiona, sorprende.
Lo stesso sorriso che deve accompagnare ogni istante tutti noi che abbiamo intrapreso il Suo Cammino… che ci porta ad esultare con lo stesso stupore e lo stesso entusiasmo dinanzi a questa grande unione voluta dal Cielo, fino a ritrovare negli occhi del fratello il maestro che aiuta a sollevare la propria croce, misura i nostri limiti, le nostre debolezze, ci sprona ad essere migliori e a superare ogni prova.
I bambini, piccoli grandi compagni di viaggio, piccoli grandi maestri di vita ci insegnano a sorridere, sempre, perché ogni lacrima è una lezione che porta a crescere e a confidare in Dio: colui che tiene Cristo nel cuore non conoscerà drammi né disperazione e sa che il tortuoso cammino dell’evoluzione non è altro che un immenso gesto d’amore per renderci più forti e degni di servirLo.
… A sorridere alla vita, qualunque essa sia, perché il Re dell’Universo ci ha salvato e a noi ha rivelato i grandi misteri del Cielo: quella grande Verità, la più grande in assoluto, che ci consentirà di spiccare il volo uniti mano nella mano, a lottare ogni giorno contro le ingiustizie e il nostro ego affinché nemmeno l’ultimo dei Suoi figli sia lasciato indietro…
..A sorridere sempre, perché Lui non ci ha lasciato orfani, ma è tornato per restare in mezzo a noi: ha inviato il più grande dei suoi servi per essere arruolati nel Suo esercito e ci ha unito nel Suo nome affinché mettessimo in pratica il più grande insegnamento: ama il prossimo tuo come, e più di te stesso. Nell’attesa del Suo ritorno con gran potenza e gloria. Nell’attesa della Sua divina giustizia e del Regno promesso.
2 SETTEMBRE 2012 (prima parte)
Dal Messico, quel meraviglioso grembo che culla i resti delle civiltà Maya e degli Aztechi, dalle selvagge distese argentine alle lussureggianti foreste pluviali del Cile.. Uruguay, Paraguay… dalla magica Galizia alle Alpi lungo tutti gli Appennini han raggiunto oggi le pendici del nuovo Monte Sinai: perfettamente allineati, cavalieri inginocchiati alla chiamata del Signore, all’ultima offerta di Redenzione. Cuori armati di valori universali che pulsano in perfetta sincronia, tutti figli della stessa Madre Terra, tutti guerrieri al servizio di uno stesso Dio. Luccicanti come diamanti al sole, sognatori di un mondo dove i bambini non saranno mai più uccisi, stuprati, venduti, usati come cavie da laboratorio o costretti a lavorare come schiavi.
Paladini della giustizia pronti a lottare anche a costo della vita per inaugurare il giorno in cui il sorriso di ogni pargoletto sotto il manto stellato della Madre Celeste potrà, in tutta la sua maestria, animare indisturbato quel mondo tanto atteso dove la notte sarà giorno e il giorno splendore.
Hotel Excelsior, Catania. È arrivato il grande giorno. Il Calice vivente della Comunione Cristica ha raccolto intorno a sé tutti i suoi guerrieri e mostrerà al mondo intero il frutto del suo immenso amore e del suo sublime lavoro.
SARO: Buongiorno a tutti e grazie per essere così numerosi in questa intensa giornata di appuntamenti. Il mio nome è Saro Pavone e faccio parte dell’Associazione “Dal cielo alla Terra” di Catania; il mio compito oggi è quello di assistere, nella conduzione di questo convegno, il giornalista Emanuele Cammaroto…
EMANUELE: Buongiorno a tutti e grazie di essere presenti. Io direi di iniziare immediatamente con una tavola rotonda che proseguirà in questa lunga giornata sino a chiusura e dato che oggi è il 23° anniversario della comparsa delle stigmate, prima di passare la parola ai relatori vorrei chiamare accanto a noi sul palco, per un breve saluto, l’amico Giorgio Bongiovanni.
GIORGIO: Buongiorno, ringrazio tutti voi per la vostra presenza . La maggioranza di voi è venuta anche da molto lontano e vorrei ringraziare e accogliere con un grande applauso tutti i fratelli del Sud America, tutti gli amici e fratelli spirituali che hanno percorso decine di migliaia di chilometri per venire qui a trovarci. Molti di voi sanno perché sono venuti, altri sono venuti per curiosità perché qualcosa li ha spinti, altri ancora perché hanno vissuto qualche esperienza particolare. Ebbene, il caso non esiste: se oggi noi siamo qui, non è per caso. Oggi parleremo dei segni, ma voglio innanzitutto ricordare a me stesso e a tutti voi che il protagonista principale di questa giornata, e spero di tutti i giorni e di tutti i minuti della vostra vita, è e rimarrà sempre uno: Gesù Cristo. Tutti noi amici, giornalisti ed esperti abbiamo saputo che presto, prossimamente, ma nessuno conosce il giorno e l’ora, ci sarà la visita di questo eterno ragazzo, il Figlio di Dio, che visiterà la Terra e si mostrerà a tutti. Lui è il personaggio principale e tutto quello che oggi diremo gira intorno a Lui. Io ho la sensazione che Gesù si farà vedere in tutto il mondo e molto probabilmente una delle prime terre che visiterà, se non la prima, sarà la Sicilia; e noi oggi siamo qui anche per questo. Quindi ascoltate meditate, deducete, fate domande e soprattutto prego tutti voi, anche chi non è d’accordo, chi non fa parte del nostro gruppo e anche chi non è credente, di essere in armonia. Siamo qui per stare insieme e soprattutto cercare nel nome di Cristo, nel nome dell’amore, di essere uniti per cambiare un po’ la nostra società, la nostra terra e nel nostro caso per migliorare la nostra Sicilia perché ne ha tanto bisogno. Buon lavoro e grazie.
EMANUELE: Grazie a te Giorgio… Tengo molto anch’io a salutare gli amici rappresentanti dei centri di divulgazione del messaggio di Giorgio Bongiovanni in tutto il mondo che sono giunti qui dall’Argentina, dal Paraguay, dall’Uruguay e dal Cile. Apriamo questo convegno internazionale, che sarà seguito in diretta streaming in tantissimi paesi all’estero tra cui anche il canale televisivo nazionale del Messico, con Mara Testasecca, presidente di Funima International per un breve intervento perché questa è una giornata dedicata anche alla solidarietà e all’aiuto ai bambini. Seguirà poi Piergiorgio Caria, un documentarista, ricercatore, studioso ed esperto di fenomeni ufologici che molti di voi hanno già visto sugli schermi delle tv nazionali, e quindi non ha bisogno di ulteriori presentazioni. E tra poco ci raggiungerà in sala anche Antonio Urzi con sua moglie Simona Sibilla: un caso eclatante, noto non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
MARA: Grazie a tutti… il mio intervento sarà breve, di saluto e di accoglienza. Io sono Mara Testasecca e rappresento legalmente la Funima International Onlus, una delle branche della missione di Giorgio Bongiovanni. Un aspetto delicato, pieno di contraddizioni, perché da un lato cerchiamo di dare una mano, e dall’altro dobbiamo misurarci con una realtà di bisogno che è assolutamente impossibile da soddisfare. Grazie a Giorgio abbiamo sostenuto e realizzato alcuni progetti in Africa, seguiti da molti altri in Argentina, Uruguay e ora in Paraguay. Cambiano i luoghi, le facce, ma la realtà è sempre terribile, ingiusta, basti pensare ai trentamila bambini che muoiono ogni giorno di fame. Il nostro fratello qui presente Salvatore Bova, ingegnere fisico di Torino, ha fatto oggi un semplice calcolo: trentamila bambini al giorno moltiplicati per 365 giorni, danno un totale di quasi undici milioni. Se moltiplicato per soli cinque anni diventano quasi 55 milioni di sacrificati, un numero equivalente alle vittime della seconda guerra mondiale. La domanda è: “Ma la guerra è finita?” No, con trentadue conflitti aperti la guerra non è mai finita. Ma chi oggi è qui presente e si occupa della divulgazione di queste realtà e di aiutare il prossimo è contro questi numeri. Noi nel nostro piccolo, con la forza del singolo vogliamo dire ai potenti e ai guerrafondai che continuano a mantenere questo stato di guerra e di morte che, volenti o nolenti, non sono loro che fanno la storia ma uomini singoli come Ghandi, Martin Luther King, Socrate, Giordano Bruno… Eugenio Siragusa, Giorgio Bongiovanni, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone… Mentre tutti gli assassini della vita che pensano di essere importanti dovranno misurarsi con il tormento eterno, perché a capo di tutto c’è Gesù Cristo e Lui vuole l’esatto contrario: l’amore, la giustizia e la pace. Con questo pensiero saluto tutti voi e chiamo sul palco Giovanni Bongiovanni, un giovane che insieme a tanti altri ha fatto una scelta precisa e si è misurato con questa realtà, in particolare con questo aspetto dell’opera di suo padre. Lascio a lui l’onore di presentare i rappresentanti del Paraguay, con i quali stiamo portando avanti un progetto piccolo ma, come dicono i Sud Americani, “contundente”. Grazie a tutti.
GIOVANNI: Buongiorno a tutti, vi ringrazio per essere qui. Io sono uno dei soci fondatori dell’Associazione Funima International Onlus, un’organizzazione umanitaria fondata nel 2005 da mio padre Giorgio Bongiovanni che in pochi anni è riuscita a realizzare diversi progetti umanitari e di solidarietà soprattutto in America Latina, in zone di estrema povertà quali sono le Ande argentine dove il clima e l’ambiente rendono la vita difficilissima. Qui, nonostante la scarsa presenza d’investimenti da parte dei governi che cercano di mantenere queste zone nell’isolamento, abbiamo realizzato pozzi per raccogliere acqua pulita e potabile, strutture di accoglienza per bambini, apportando il contributo di professionisti che operano nel campo sanitario insieme al contributo di molta altra gente umile come noi e voi che come piccole gocce nell’oceano hanno dato la possibilità di creare grandi cose. Negli ultimi due anni in particolare ci siamo voluti impegnare in Paraguay, in una zona al centro della capitale Asunciòn, dove collaboriamo con Omar Cristaldo, presidente dell’Associazione Culturale Del Cielo a la Tierra che insieme alla moglie Hilda gestisce il centro di accoglienza Hijos del Sol. Ma di questo progetto e dei nostri obiettivi ve ne parlerà il nostro amico Omar che invito sul palco..
Giorgio li accoglie sul palco con un abbraccio e aggiunge: “Omar Cristaldo e sua moglie Hilda: un piccolo esempio di solidarietà Cristica”.
OMAR: Buongiorno a tutti. È un profondo piacere condividere con tutti voi questo momento. Le parole di Giorgio all’apertura di questo incontro ci danno sicuramente la chiave del perché oggi noi siamo qui riuniti: la manifestazione dell’amore per la Terra che viene da quell’essere che noi chiamiamo Gesù Cristo e che prossimamente ritornerà per giudicare le opere degli uomini. Questo è il messaggio che ci è stato insegnato, affinché anche noi lo potessimo portare avanti, da colui che per me e forse anche per molti di voi è un amico, un fratello, un maestro, un messaggero del Cielo: Giorgio Bongiovanni. E per questo abbiamo deciso di organizzare un progetto per aiutare i bambini del Paraguay. Certo non tutti, ma alcuni di loro, in special modo quelli che non sono nemmeno considerati dalla società, che vivono nella strada alla ricerca di qualcosa da mangiare. E dopo una convivenza di quasi tre anni con questi bambini ci siamo resi conto che sicuramente in ognuno di loro Gesù Cristo si manifesta sofferente, affinché noi che viviamo nel benessere possiamo spezzare la catena che ci imprigiona il cuore per liberare l’amore, la bontà e la consolazione che dovrebbero essere spontanei per tutti noi, specialmente nei confronti del dolore e della sofferenza. È profonda l’esperienza che noi viviamo con questi bambini, ed è così che abbiamo potuto realizzare quanto sia profondamente diversa la vita di ognuno di loro. Alcuni di loro vivono nella strada per raccogliere monete e sostentare giornalmente la famiglia: un atto d’amore verso i genitori, o solo verso la madre se sono stati abbandonati dal padre. Molti altri hanno genitori alcolizzati o drogati, che per potersi procurare la droga li obbligano a cercare soldi, altrimenti saranno castigati. La loro vita è un tormento e noi vogliamo alleviare questa sofferenza dando loro amore, consolazione e cure mediche, affinché possano capire e credere che ci sono persone nel mondo che li amano e che insieme possiamo creare un mondo migliore. Questo è il motivo per il quale abbiamo costituito la nostra Associazione ed il progetto che si chiama “Hijos del Sol” (I figli del sole). Grazie
Prima di dare la parola ad Antonio Urzi e Piergiorgio Caria, tra gli applausi del pubblico Giorgio chiude questo meraviglioso intervento con un breve messaggio: “Sebbene i bambini di strada del Paraguay siano milioni, anche se riusciamo a toglierne dalla strada solo alcune decine, avremmo tolto qualche spina dalla corona di spine di Gesù Cristo”.
ANGELI DI IERI, EXTRATERRESTRI DI OGGI – LA VISITA DAL COSMO E IL RITORNO DI CRISTO
PIERGIORGIO: Benvenuti a tutti, sono felice che siate venuti in tanti e vi abbraccio idealmente tutti, anche chi non mi conosce. La mattina sarà dedicata ad Antonio Urzi e vedremo una parte del miglior materiale che Antonio ha filmato quest’anno. Come molti di voi sanno, il caso Urzi è il caso più importante al mondo di persona che filma costantemente oggetti volanti, quelli che la scienza e gli scettici ancora definiscono non identificati o addirittura dichiara inesistenti. Come tutti sapranno, Antonio ha realizzato fino ad oggi la miglior documentazione sugli oggetti volanti non identificati. Eugenio Siragusa, che è stato il maestro spirituale di Giorgio, di Saro Pavone, il mio e di tante altre persone presenti qui in sala e del quale oggi ricorderemo la memoria, li chiamava tracciatori magnetici in base a quanto gli stessi esseri che li pilotano gli avevano rivelato. Nell’arco di nove anni Antonio ha realizzato una collezione assolutamente incredibile di filmati straordinari, per la chiarezza e nitidezza delle immagini, che non hanno mai rivelato alcuna traccia di manipolazione o alterazione artificiale. Si tratta di oggetti reali di svariati metri di diametro filmati nei cieli di tutto il mondo, soprattutto in Italia, a Cinisello Balsamo dove vive con sua moglie Simona, ma anche Stati Uniti, Argentina, Turchia, etc. Quasi tutte le volte che Antonio viaggia, questi oggetti lo seguono e si manifestano ed io avendo viaggiato con lui per presentare la sua esperienza, ne sono testimone. Antonio sta realizzando qualcosa di eccezionale che sicuramente lascerà traccia nella storia; e quando questa realtà sarà palese e manifesta a tutti i popoli del mondo, sicuramente l’esperienza che Antonio vive insieme a Simona sarà messa nel suo giusto rilievo. Oggi vedremo una retrospettiva dei filmati più importanti e più interessanti del 2012, non tutti ovviamente perché ci vorrebbero settimane intere per visionare tutto il suo materiale e Antonio sarà disponibile a tutte le vostre domande, curiosità e a chiarimenti. Lascio ora la parola ad Antonio…
ANTONIO: Buongiorno a tutti. Spero che con l’appuntamento di oggi si possa fare un po’ più chiarezza su questa fantastica realtà che è già di dominio pubblico. Fin da piccolo ho ricevuto da questi Esseri una preparazione affinché nel momento che loro hanno ritenuto opportuno mi risvegliassi e iniziassi l’opera di divulgazione. Nel mondo ci sono tante altre persone che portano avanti questa attività attraverso altri canali, come quello dei messaggi e tante altre situazioni. Nel mio caso l’esperienza si intensifica a partire dall’anno duemila e, dal mio incontro con Simona, la vivo quotidianamente insieme a lei. Quindi, un po’ per curiosità, un po’ per gioco, dal 2003 ho iniziato a filmare questi fantastici oggetti che sostavano sopra la nostra abitazione a Milano, a Cinisello Balsamo. Sarà poi l’incontro con Giorgio Bongiovanni alla fine del 2005 che darà una svolta decisiva: improvvisamente mi si è aperto un mondo, una realtà dove ho potuto fare chiarezza su tanti altri aspetti, perché al di là del disco volante e della manifestazione fisica di questi oggetti è importante comprendere il messaggio che questi esseri portano.
D: Cosa sono esattamente gli organismi vivi?
ANTONIO: Per evitare di scendere troppo sul tecnico, farò una breve panoramica del fenomeno. Innanzitutto è necessario fare una premessa. Quando si parla di astronavi noi pensiamo automaticamente ad esseri viventi intelligenti che guidano un mezzo volante, ma in realtà ci sono tanti esseri multidimensionali che vivono accanto a noi.
Gli organismi vivi sono strutture biologiche-organiche che in questo momento si stanno manifestando perché stiamo entrando in quarta dimensione. Grazie alla vibrazione forte del sole e all’accelerazione in atto, tutto quello che fino ad oggi era impossibile vedere con l’occhio umano può essere captato da chi ha l’occhio dello spirito aperto, che gli permette di canalizzare e vedere tutto quello che effettivamente c’è nel cielo. Sono entità vive, come avviene nel mio caso, che non hanno niente a che vedere con le astronavi vere e proprie. Gli organismi che io riprendo con la telecamera sono esseri intelligenti che si manifestano, si fanno vedere e interagiscono. Quando ne avverto la presenza, io con il pensiero comunico loro un orario e un luogo, e loro si manifestano fisicamente nel punto scelto per permettermi di filmare. La loro intelligenza si deduce anche dalle evoluzione e dalla dinamica di volo; e se chiedo loro di fermarsi, sostano anche 45minuti sopra di me, nonostante il forte vento ad alta quota o il passaggio di nuvole. Per me il Cielo è come un oceano: i suoi abitanti appartengono ad un’infinita di tipologie che rientrano nel mare cosmico in cui viviamo anche noi umani. È un concetto molto difficile, ma noi dobbiamo prendere anche coscienza che esistono queste realtà.
D: Durante il contatto con questi esseri c’è un dialogo?
ANTONIO: In tutti questi anni ho avuto dei dialoghi, ma sono stati di carattere strettamente personale, che mi servivano a maturare e a portare avanti quello che effettivamente sto facendo oggi in tutto il mondo. Io ho vissuto esperienze molto forti con esseri umanoidi ma anche appartenenti alla tipologia dei grigi. Questi ultimi in questo momento hanno il compito di monitorare il pianeta e di misurarne il tasso d’inquinamento attraverso il prelevamento di campioni, cosa che non ha niente a che vedere con l’abduction condotto da altre entità.
D: Esiste un messaggio collettivo?
ANTONIO: C’è un messaggio collettivo, ma non compete a me. Io ho il compito di filmare e rendere la documentazione disponibile al mondo intero, a titolo gratuito. Questo lo sottolineo perché la gente comune tende sempre a credere che dietro questa attività ci sia un interesse, un business internazionale; e invece vi posso garantire che fino all’anno scorso avevo grossissime difficoltà ad arrivare a fine mese perché ho dedicato la mia vita alla ricerca tralasciando il lavoro.
EMANUELE: Questo è importante, e fai bene a sottolinearlo. Il giornalista deve essere per forza di cose anche scettico, verificare come stanno le cose e che non ci sia speculazione né lucro. Io ho conosciuto Antonio e Simona nel 2012 e vi posso garantire che sono persone semplicissime che non hanno nessun vantaggio a dire o inventare cose che non esistono. Anzi, devo dire che va premiato proprio il loro coraggio nella divulgazione, nel dire cose che per convenienza oggi vengono ritenute da molti delle menzogne, nonostante ci siano elementi concreti per dimostrarne la veridicità. Quindi la loro é una scelta coraggiosa e ne dò atto.
D: Come si fa a sapere se l’oggetto o l’essere che ti visita è pacifico?
ANTONIO: Se lo osservi con l’occhio umano e razionale lo puoi vedere in qualsiasi modo, anche negativo. Ma se lo osservi con l’occhio dello spirito sicuramente saprai riconoscere il tipo di entità che ti contatta in quel momento. Ti posso garantire che gli esseri che mi visitano e le astronavi che io filmo provengono tutte da una dimensione superiore alla nostra. Potrebbe anche essere tutta un’illusione, ma io ci credo e mi fido perché da quando sono nato convivo con questa realtà e conosco molto bene il Bene, e altrettanto bene conosco il Male perché ci vivo. C’è forse un essere più crudele di un uomo che violenta un bambino? Esiste forse un essere più crudele di un uomo che ammazza, tortura e permette a trentamila bambini di morire di fame ogni giorno? È tanto semplice!
D: Ci sono esseri che ci possono manipolare?
PIERGIORGIO: Ci sono persone che ti spingono a fare il male, ma esiste il libero arbitrio e ognuno di noi si può rifiutare. Non c’è una coercizione: è sempre una scelta dell’uomo, quindi alla fine chi fa il male è l’uomo, non certo gli extraterrestri o le entità. Cristo ha messo le cose in chiaro: “Dai loro frutti conoscerete chi sono”.
SARO: Io vorrei riagganciarmi al tema del contatto. Chiunque vive esperienze come quelle di Antonio è portato ad agire secondo una filosofia cristica ben precisa, indipendentemente dal proprio credo: il contatto non è mai fine a se stesso e per dare buoni frutti deve inserirsi in un’opera di divulgazione. E l’insegnamento di Cristo appena citato ci permette di discernere e di riconoscere i contattisti veri dai falsi profeti.
GIORGIO: Con Antonio Urzi io ho vissuto delle esperienze a distanza: noi siamo sincronizzati. Negli eventi più importanti io, che ho il compito di diffondere il messaggio, ricevo messaggi dagli extraterrestri e contemporaneamente Antonio filma una loro manifestazione di avvallo. Molto spesso succede che io la anticipi e lo avverta di prepararsi a filmare. Questi esseri si manifestano anche durante il fenomeno della sanguinazione delle stigmate durante la quale io vivo esperienze mistiche spirituali con entità divine, come testimonianza di appartenenza ad un unico disegno divino.
D: Durante la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici 2012 è stato avvistato un UFO, confermando ancora una volta la volontà di apparire all’umanità. Perché il potere non prende in considerazione il fenomeno ufologico?
ANTONIO: È in atto un piano strategico che prevede la manifestazione a ritmo crescente di oggetti volanti in punti cruciali del pianeta. Gli extraterrestri cercano di sensibilizzare le masse attraverso eventi pubblici, ma la loro manifestazione è scomoda al potere. E finché la verità sarà celata dai potenti del pianeta, ci saremo sempre noi poveracci che in qualche modo cerchiamo di divulgare e informare la gente che comunque il contatto avverrà. Purtroppo la massa non è pronta, e questo costituisce un grande problema sociale che poi di conseguenza diventa economico, politico e religioso.
D: L’essere umano può cercare di sintonizzarsi ed entrare in contatto con gli extraterrestri?
ANTONIO: Certamente, perché l’uomo è un’antenna cosmica. Il cervello umano può essere paragonato a una radio sintonizzata su un sistema diabolico quale è quello della Terra e finché si sofferma sui valori materiali non andrà a cercare altre frequenze, Io sono nato con una missione, sono stato preparato e ne sono cosciente; ma ci sono tante altre persone che potrebbero entrare in contatto perché questo è un dono che hanno tutti gli esseri umani.
PIERGIORGIO: In merito a questo vorrei aggiungere ciò che specificamente questi esseri hanno detto attraverso i contattisti. Prima di stabilire un contatto loro hanno la necessità di vagliare attentamente le caratteristiche della persona. Così come non tutti possono essere ingegneri, dottori o avvocati, non tutti possono essere contattisti: dipende dalle specifiche caratteristiche umane e spirituali della persona sondata da questi esseri. Per poter vivere questa esperienza sono necessari determinati requisiti, non è una cosa che possono fare tutti. Infatti i contattisti, quelli veri, sono pochissimi.
Io sto proiettando sullo schermo alcuni dei migliori filmati realizzati da Antonio. Mentre parliamo godetevi anche queste straordinarie e bellissime immagini di questo spettacolo cosmico che questi esseri ci hanno donato…
D: Gli Esseri extraterrestri hanno tenuto conto che la loro presenza visiva, se resa ufficiale, potrebbe portare la società a una serie di crisi irreversibili mettendo in discussione anche la fede?
ANTONIO: È proprio quello che vogliono. C’è forse qualcosa che va bene in questo mondo?
D: Ci sono tante brave famiglie…Non è forse la famiglia la base per costruire il nuovo mondo?
ANTONIO: Certo, ma bisogna essere coerenti ed essere una famiglia giusta. Gli extraterrestri cercano la qualità, non la quantità. In questa sala oggi ci sono persone che hanno fatto sacrifici immensi per venire qui perché hanno voglia di crescere, di andare avanti, di capire le cose come stanno. Ma ci sono tante persone che invece pensano solo a divertirsi o si ammazzano, e non hanno nessun interesse a evolversi in questo pianeta.
GIORGIO: Purtroppo per la maggior parte di noi il concetto di famiglia è un pochino egoista, materialista. Eppure Gesù lo insegnò.. c’è un passo straordinario nel Vangelo di Matteo (12,46-50)
“Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco Sua madre e i Suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre». Quindi Gesù distrugge il nostro concetto di famiglia e ci fa capire che la famiglia vera è l’umanità intera e Lui è il nostro fratello maggiore, il Re dei re.
D: Che pensi riguardo ai casi di abduction, alle torture e agli esperimenti ad essi attribuiti?
GIORGIO: Ci sono delle entità negative che visitano il mondo, prime fra tutte gli esseri umani. Perché nemmeno i “lucertoloni” di cui si parla tanto riescono a fare quello che facciamo noi ai bambini, stuprandoli e ammazzandoli. Ci sono esseri negativi, ma non sono extraterrestri, non vengono da altri mondi: sono esseri che sono in questo mondo da tempo e sono spiriti, fantasmi, entità eteriche che incutono timore alle persone. Ma questo è un tema che possiamo approfondire in altra sede. Poi c’è un altro aspetto che io ho sperimentato personalmente tantissime volte andando negli Stati Uniti e in SudAmerica: esiste un organismo occulto del governo che fa capo a un’organizzazione segreta americana, vicino alla CIA, che ha il compito di sequestrare fisicamente le persone e di torturarle per cercare di incutere nell’opinione pubblica il timore nei confronti degli alieni. Si tratta di puro cover-up. Ci sono stati grandissimi scienziati ed esperti che hanno sostenuto questa teoria. Uno fra questi il professor John Mack, autorità mondiale nel campo delle abductions aliene che io ho conosciuto personalmente, vincitore del Premio Pulitzer e professore di psichiatria alla Harvard Medical School, che ha dimostrato che tutti i rapiti da lui analizzati avevano vissuto esperienze bellissime con esseri provenienti da altri mondi; mentre tutte le esperienze negative erano avvenute con esseri terrestri che eseguono un programma di cover-up su una realtà troppo scomoda. Questo è un tema molto scottante.. Riuscite ad immaginare che cosa risponderebbero i venditori di armi, di petrolio, i mafiosi al governo e i potenti della Terra se arrivassero gli extraterrestri e ci offrissero la possibilità di vivere in un mondo dove non esiste la crisi economica, le malattie, dove tutti possono mangiare e addirittura vivere nel benessere utilizzando solo energia pulita? Risponderebbero con una guerra spietata, esattamente quello che vogliono fare oggi.
D: Entreremo tutti in quarta dimensione, oppure spetta solamente agli eletti?
ANTONIO: Attualmente il pianeta sta tralasciando la terza dimensione per entrare in quarta, quindi anche la sua vibrazione sta aumentando di frequenza e la materia sta diventando sempre più sublime, più eterea. Si tratta di un processo millenario, un senso di marcia obbligatorio a cui tutti si dovranno adattare. Anche fisicamente il pianeta si sta trasformando giorno per giorno: terremoti, maremoti, etc. Purtroppo la maggior parte dell’umanità non è pronta perché tuttora si ritrova ancorata a valori materiali; la sua evoluzione non è andata di pari passo con quella del pianeta e l’uomo da enzima si è trasformato in virus cancerogeno tanto da non sopportare né le vibrazioni del pianeta, né se stesso. Nel mio caso è stato Giorgio, il mio maestro spirituale, ad aiutarmi ad ammortizzare gli effetti del contatto con esseri superiori. Non è stato semplice, perché nel momento in cui si avvicinava l’astronave la vibrazione mi provocava tachicardia, vedevo i colori molto accentuati e mi mancava l’aria, anche se ero perfettamente cosciente del fenomeno e che queste percezioni rientrano nel cambiamento di frequenza che la quarta dimensione comporta. Quindi la quarta dimensione è per tutti coloro che saranno idonei, ma prima ci sarà una selezione naturale.
D: I piloti dei caccia militari di tutto il mondo che vengono intercettati e avvicinati dagli Ufo hanno l’obbligo di registrare gli avvistamenti?
ANTONIO: Io credo di si, ma è tutto materiale vincolato da segreto militare. Anche se ci sono tanti piloti militari e civili, che hanno avuto il coraggio di divulgare avvistamenti in volo e da Terra captati dai radar durante le esercitazioni.
D: Un giorno mentre mi trovavo in spiaggia ad Alcamo in Sicilia, ho visto tre ufo che si avvicinavano ad un caccia militare che volava a bassa quota. La cosa strana è che mio marito che mi stava accanto non vedeva nulla.
ANTONIO: Questi esseri monitorizzano costantemente tutte le attività militari di tutte le basi del mondo perché il loro interesse più immediato è la sicurezza. Loro sono già intervenuti per evitare tante catastrofi, incidenti nucleari, etc.
D: È difficile avere la certezza di ciò che si vede ..
PIERGIORGIO: Io credo che se lei avesse visto passare una Fiat 500 seguita da due Alfa Romeo non avrebbe avuto nessun dubbio su ciò che ha visto. Invece ha visto qualcosa di anomalo e grazie alla manipolazione psicologica a cui siamo soggetti da oltre 50 anni, oggi la nostra mente dubita persino di ciò che è chiaro ai propri occhi. Quindi io sono certo che il suo dubbio non nasce tanto dall’incertezza di aver visto o meno qualcosa di anomalo, ma da questo tarlo che ci hanno inculcato nella mente, tanto che quando vediamo qualcosa di anomalo pensiamo di essere pazzi, ubriachi o visionari. Io credo che lei abbia visto esattamente ciò che ha visto. Gli ufo non sono semplici mezzi di locomozione e l’avvistamento è sempre diretto all’osservatore, al testimone: se loro si fanno vedere da qualcuno è perché quel qualcuno doveva vedere. Se lei ha visto e suo marito no, evidentemente lei doveva vedere e non era il momento adatto per suo marito, perché la logica che usano questi esseri è assolutamente differente dalle nostre logiche. Infatti secondo me l’ufologia classica, pseudoscientifica, che poi realmente scientifica non è, dopo sessanta anni di studi non riesce a dare una definizione di questa manifestazione perché si ferma solo sull’aspetto materiale.
SARO: Purtroppo per molti lo studio dell’ufologia si limita allo studio della manifestazione fisica dell’oggetto, trascurandone gli effetti. L’avvistamento non è mai un caso: suscita nel soggetto curiosità, interrogativi, stimola l’attenzione e richiama ad una ricerca interiore profonda a cui potrà dare risposte anche di carattere esistenziale. Quindi anche il contatto può portare al risveglio interiore e fa si che le anime vengano alle conferenze e ascoltino il messaggio del Cielo.
D: Il 18 Maggio intorno alle 5 del pomeriggio sul cielo di Palermo, mentre seguivo con lo sguardo una robusta scia chimica è apparsa una formazione di punti di luce a forma di stella a cinque punte che la dissolveva letteralmente. Questa è la più eclatante che ho visto, ma ultimamente li vedo ogni sera.
ANTONIO: Anche nel mio archivio ho una serie di filmati in cui le sfere si posizionano e interrompono le scie. Oggi come oggi c’è comunque molta più probabilità rispetto ad anni fa di avvistare delle astronavi, perché la loro attività si è intensificata, ma il contatto non è mai casuale: questo avviene anche perché lei volge la sua attenzione al fenomeno e si predispone.
D: In due occasioni mi è capitato di vedere in cielo un’enorme nuvola bianca ‘concentrica’ con base perfettamente circolare dove gli anelli erano ben marcati e avevano tonalità diverse. Una cosa curiosissima che mi ha lasciato davvero perplessa.
ANTONIO: Io filmo spesso astronavi di luce in pieno giorno che sembrano nuvole, ma sono figure nette che compiono delle evoluzioni ben precise. Questo tipo di disco volante è apparso già dagli anni ’70 e nel suo caso molto probabilmente si trattava di un oggetto volante occultato da una nuvola. In altri casi invece l’oggetto non è di metallo ma semplicemente vibra ad una determinata frequenza; in altri ancora si tratta invece di formazioni causate da vortici d’aria.
D: A luglio io sono stata a Medjugorie e durante il Miracolo del sole ho scattato delle immagini in sequenza dove è apparso un ovale luminoso che non riesco a definire; prende diverse posizioni e nell’ultima foto appare molto in basso e diventa fosforescente, trasparente..
ANTONIO: È necessario analizzare l’immagine. Potrebbe trattarsi di un oggetto concreto o di un flare prodotto dal sole.
D: Io lavoro in aeroporto e spesso vedo sfere di luce. Una volta addirittura è mancata la luce, c’è stato il blackout totale in aeroporto… ma tutti continuano a tacere e a negare.
PIERGIORGIO: Le attività nello spazio sono sempre e comunque controllate ufficialmente o in segreto dai militari. Vi ricordo che in tutta la fase delle missioni lunari gli astronauti erano dei militari o persone addestrate in basi militari, sottoposte a rigidissime norme che vincolavano la libertà di poter dire ciò che realmente accadeva nello spazio. L’intenzione reale era quella di installare sulla Luna una base militare permanente che permettesse di tenere sotto ricatto nucleare tutte le nazioni della Terra e, nella loro follia, di fare anche esperimenti nucleari. La missione dell’Apollo 13, come tutti ricorderete fu funestata da un incidente dove esplosero i serbatoi dell’ossigeno del Modulo di Servizio: ‘curiosamente’ la quantità di ossigeno riscontrata dalle apparecchiature della navicella non permise l’allunaggio del modulo spaziale terrestre e gli astronauti dovettero riprendere la rotta verso la Terra altrimenti sarebbero morti per asfissia. Ebbene, l’Apollo 13 aveva la missione segreta di realizzare un esperimento nucleare sulla Luna e per testare gli effetti, in uno dei viaggi precedenti il modulo lunare fu sollevato e poi lasciato cadere: la luna si mise a vibrare e le oscillazioni si protrassero per un intero quarto d’ora. La Luna è un corpo la cui densità di materia è molto diversa da quella del nostro pianeta, per cui se questi sono gli effetti della caduta di un corpo relativamente leggero, figuratevi cosa sarebbe potuto accadere con l’esplosione di una bomba atomica. Un rischio gravissimo già sottolineato in alcuni messaggi ricevuti da Eugenio Siragusa: la luna potrebbe uscire dalla sua orbita, precipitare sulla Terra e in un disastro spaventoso uccidere tutta l’umanità. Quindi gli extraterrestri sono intervenuti e hanno sabotato la missione facendo esplodere i serbatoi dell’ossigeno e costringendo l’equipaggio a riportare sulla Terra l’ordigno nucleare. Gli extraterrestri permettono lo svolgimento di indagini scientifiche ad uso pacifico, non certo le follie della mente guerrafondaia dei militari americani. Ricordo che il 29 settembre 2010 nella sala conferenze ufficiale a Washington DC di fronte agli organi di stampa americana, sei ufficiali della Nato inglesi e americani anche a nome di altri 120 veterani, hanno testimoniato l’intervento di intelligenze extraterrestri nelle basi militari allo scopo di evitare conflitti nucleari, una notizia che qui in Italia non è stata riportata da nessuno.
Ma non si sono limitati a riportare le loro testimonianze personali, ma le hanno anche avvallate con un plico bello grosso di documenti militari, desecretati con la legge sulla libertà d’informazione, dove c’era chiaramente scritto, e quindi burocraticamente registrato, che dischi volanti e sfere di luce erano intervenuti sabotando direttamente i missili nucleari rendendo inattive le testate fissili di materiale radioattivo delle bombe nucleari; o addirittura rendendo inattiva l’intera base. Quindi ci sono stati interventi diretti non più testimoniati dai soli contattisti, che per la stampa o i mezzi di informazione ufficiale sono sempre e comunque ritenuti persone fuori di testa; ma testimonianze di veterani che hanno lavorato per decenni nelle strutture militari. Fatti veri, testimoniati e documentati. Malgrado ciò ancora oggi la massa viene tenuta nell’ignoranza perché, come disse un militare del KGB a Giorgio Bongiovanni, se la realtà extraterrestre venisse rivelata al mondo il sistema cambierebbe radicalmente. I potenti non vogliono che il sistema cambi. Vogliono che rimanga così com’è, continuando a bruciare petrolio, ad alimentare le banche, ad arricchire un’industria farmaceutica che invece di guarirci ci avvelena, etc. Non ci vogliono liberi: ci vogliono schiavi di questo sistema che sta uccidendo non solo noi ma anche l’intero pianeta dove viviamo.
GIORGIO: Oggi non sarò io a parlare di ufologia, ma per avvallare l’esperienza di Antonio Urzi vorrei fare un piccolo intervento. Negli anni ’92 e ’93 io sono stato in Russia; e ben dodici volte nel 1994; sono stato ospite del primo canale della televisione nazionale Ostankino a Mosca e davanti ad un pubblico di 150 milioni di persone ho portato il messaggio che la Vergine Maria aveva espresso nel Segreto di Fatima insieme all’accorato appello alla conversione e al pentimento di tutti i Suoi figli.
Durante la mia permanenza ho visitato diverse basi militari e ho incontrato amici militari, scienziati e astronauti russi che hanno creduto nella mia serietà e nel messaggio spirituale che portavo. In me hanno visto una specie di rappresentante degli extraterrestri, un laico, un mistico in grado di sensibilizzare la gente e per tale motivo mi hanno affidato la più grande documentazione ufologica al mondo affinché la portassi in Occidente. Grazie alla collaborazione del Colonnello del KGB Zurkin sono potuto entrare in contatto con il Generale a tre stelle Rescetnikov e raccogliere immagini e filmati d’importanza fondamentale alla mia opera di sensibilizzazione. In un’intervista entrambi dichiararono davanti alle telecamere che secondo il loro pensiero la più grande attenzione da parte degli UFO è dedicata soprattutto agli Stati Uniti d’America e alla Russia a causa della loro condizione spirituale, prima ancora del fatto che possiedono l’arsenale nucleare più potente del mondo; dichiararono inoltre che entrambi i governi sono a conoscenza del fenomeno e che l’opinione pubblica viene tenuta all’oscuro per evitare il panico e le profonde ripercussioni nello stile di vita di tutti i Paesi che ne scaturirebbero.
Nella mia vita questa è stata l’unica volta in cui ho accettato la collaborazione dei servizi segreti perché più tardi ho cominciato a detestarli tutti per i loro sporchi lavori. I Russi sanno benissimo che le intelligenze extraterrestri contattano le persone semplici e non i potenti, ed è per questo che mi hanno agevolato. L’attuale potere sovietico russo, quello di Putin, è invece contrario alla rivelazione di questa realtà, tant’è vero che dal 1996 quando quell’ubriacone di Eltsin prese completamente il potere per venderlo agli Stati Uniti d’America, mi sono visto chiudere tutte le porte e, ad eccezione di qualche contatto con alcuni astronauti russi, l’esportazione di materiale ufologico terminò. Un’esperienza bellissima che mi ha aiutato e mi aiuta ancora oggi a portare avanti la mia missione. Dovendomi poi dedicare ad un altro aspetto della mia missione, che è quello spirituale e della lotta alla mafia, ho ceduto la mia collezione e il compito di divulgare la realtà extraterrestre ai miei allievi che oggi hanno di gran lunga superato il maestro: Pier Giorgio Caria e Antonio Urzi, insieme ad altri ricercatori italiani e del Sudamerica. La testimonianza della presenza di esseri provenienti dal cosmo è importantissima, perché voi dovete realizzare che gli esseri che guidano le astronavi sono gli angeli di ieri, gli Extraterrestri di oggi. E questo i russi l’avevano capito benissimo. Un concetto che ribalta completamente il nostro punto di vista cristiano che ancora ci porta a identificare le entità angeliche con quegli esseri con le alette, o addirittura con entità astratte. E invece gli Angeli esistono e sono entità concrete.
D: Io vorrei fare una breve considerazione. Purtroppo insieme a tutte le notizie negative che ci pervengono non si parla quasi mai della gente che si riunisce e prega per il miglioramento di tutta l’umanità. Io da un po’ di tempo non prego più per me, ma prego affinché tutta l’umanità e non solo io, possa avere qualcosa di buono. Io faccio parte di gruppo operante, non solo in Sicilia, ma in tutta Italia e anche in Brasile, che recita un mantra che viene esteso a tutta l’umanità. Siamo anche consapevoli dell’intensa attività di contattisti e presenze aliene sull’Etna e anche se tentano di farci credere che siamo dei pazzi visionari, noi abbiamo la fermezza, la fiducia, la nostra fede incrollabile che ci porta a credere e a vedere effettivamente ciò che vediamo. A credere che ‘loro’ sono qui con noi e stanno veramente facendo qualcosa di buono per l’umanità. Io non credo che ci saranno catastrofi che ci distruggeranno perché nessuno ha intenzione di vedere la nostra Terra distrutta. Noi vogliamo soprattutto che tutta l’umanità migliori, insieme a tutte le forme viventi della Terra e che tutti possano avere quei momenti di luce di cui tutta la spiritualità, non certamente le religioni, parla.
ANTONIO: I gruppi di preghiera ci sono e ci devono essere. Ed è bellissimo sentire che ci sono persone che pregano in modo altruistico, a differenza di come la nostra chiesa ha insegnato a noi cristiani. Perché purtroppo c’è moltissima gente che prega per chiedere, e mai per lodare o ringraziare questo Dio che ci ha creato e ci ha salvato.
HILDA: Io vorrei condividere una bellissima esperienza vissuta in Paraguay. Una notte, quasi allo spuntar dell’alba, mi trovavo in montagna insieme ad un gruppo di giovani. Mentre stavamo commentando una delle esperienze di Giorgio Bongiovanni, il messaggio della Vergine di Fatima e che non siamo soli nell’Universo, all’orizzonte sono apparse otto luci luminose quanto il pianeta Venere che si muovevano, si accendevano e si spegnevano contemporaneamente. Un’emozione grandissima soprattutto tra coloro che già credevano in questa manifestazione. Ad un tratto mia figlia insieme ad una sua cugina hanno alzato le mani al cielo e con gran euforia le hanno chiamate a sé: “Venite, venite verso di noi!”. Effettivamente loro si stavano avvicinando senza cambiare dimensione o luminosità, ma nel momento in cui hanno percepito il timore di alcuni giovani che gridavano: “No, per favore no..” , le sfere si sono adagiate dietro un albero lì vicino e per oltre quaranta minuti hanno proseguito nelle loro esibizioni che sembravano dei veri e propri giochi.
A questo punto della conferenza Giorgio invita il pubblico a partecipare ad un sondaggio per dimostrare che questo processo di sensibilizzazione attraverso il contatto è già in atto. Chiede a tutti coloro che hanno avvistato un astronave di alzare la mano. Ci guardiamo intorno, siamo in tantissimi. Un sondaggio che davvero riassume il senso della giornata.
D: Buongiorno, io sono un insegnante di arte e filosofia orientale. Vi ringrazio per questo intervento e vi faccio i complimenti per aver organizzato questo bel congresso nella nostra terra siciliana. Io non ero venuto qui per l’argomento ufologia, ma l’ho trovato un argomento interessante tanto che mi sono posto alcuni interrogativi che vorrei rivolgere a voi che siete esperti. Gli esseri che provengono da altri mondi e ci visitano sono esseri incarnati più evoluti rispetto all’uomo, o sono entità spirituali?
GIORGIO: Ci sono varie gerarchie di esseri che ci visitano: esseri umani ed esseri spirituali. Gli esseri umani come lei e come me sono evolutissimi, ma ubbidiscono a esseri appartenenti ad una gerarchia superiore che noi chiamiamo arcangeli, geni solari, altri ancora li chiamano Avatar, maestri ascesi, etc. Quelli che gli esseri spirituali chiamano maestri cosmici, le entità spirituali che governano il cosmo.
D: Considerando la loro potenzialità, gli extraterrestri non si manifestano perché temono che l’uomo non sia in grado di accogliere la loro presenza e il loro aiuto, o perché temono per la loro incolumità?
GIORGIO: Farò una piccolissima premessa, altrimenti non potrà comprendere la risposta. Se il nostro cosmo è composto da 150 mila miliardi di galassie, considerare che siamo gli unici abitanti in questo universo macrocosmico ci pone alla stregua di Aristotele che convinse la nostra chiesa cattolica che la Terra è al centro dell’Universo, mentre tutti gli altri corpi celesti ruoterebbero attorno ad essa. Un pensiero grazie a Dio soppiantato da Platone, Copernico, Giordano Bruno e quant’altri anche se le loro teorie rivoluzionarie costarono la vita e la persecuzione di molti. Quindi dobbiamo presumere che questo Universo sia composto da miliardi di pianeti e di civiltà più o meno evolute della nostra. E ora consideriamo un altro presupposto. Noi crediamo nell’esistenza di un’entità superiore e abbiamo avuto la prova, per lo meno storica, che sulla Terra è venuto un essere divino che si è incarnato in un uomo chiamato Gesù Cristo, che ha detto: “Sono venuto a portarvi la redenzione”, offrendo un messaggio di salvezza spirituale a un’umanità derelitta, miserabile, violenta per cambiarla, se avesse accettato l’offerta, in una società migliore, che ama. Ma se ora spostiamo la nostra visione a livello cosmico sorge naturale l’ipotesi, ma per me è una certezza, che ciò sia avvenuto in miliardi di altri mondi; se esistono miliardi di altre civiltà, non possiamo pensare che abbia portato il messaggio solo agli uomini della Terra, altrimenti non sarebbe un Dio giusto. E non possiamo nemmeno pensare che miliardi e miliardi di civiltà abbiano matematicamente rifiutato la sua offerta. Molte l’hanno accettata e si sono trasformate in superciviltà; in civiltà dell’amore che hanno permesso a questi ipotetici extraterrestri di acquisire oltre che un’etica avanzata basata sulla pace, la fratellanza, il rispetto, la cultura ecc., anche una tecnologia che va di pari passo all’etica stessa. Questa tecnologia, che per voi è un’ipotesi ma per me resta sempre una certezza, ha concesso la possibilità non solo di raggiungere, ma anche di oltrepassare la velocità della luce. E con questa tecnologia riescono a viaggiare nell’universo e a raggiungere la Terra. Non sono solo esseri pacifici, sono anche in grado di aiutarci nella cultura, nell’etica, nella filosofia, nella medicina e quant’altro. Ora vi chiederete: perché non intervengono? Ritorniamo all’ipotesi precedente, a quella filosofia che vi ho spiegato pocanzi, di quel Signore che si chiama Gesù Cristo che è venuto sulla Terra a farci un’offerta. Quel Signore, come ha dimostrato, era di gran lunga superiore agli extraterrestri. Quando noi gli abbiamo detto ‘no!’, e Gli abbiamo sputato sulla faccia, lo abbiamo torturato, processato, condannato ingiustamente, crocifisso e ucciso, Lui non ha fatto niente nonostante fosse padrone della vita e della morte e avesse il potere distruggerci tutti. Non ha fatto niente, perché Lui mette in pratica la legge dell’amore, dell’offerta e della non violenza. Ha scelto di essere ucciso per lasciare a tutti noi il messaggio dell’amore con la promessa che ritornerà con potenza e gloria. Di conseguenza se questi esseri seguono la filosofia di questo ragazzo eterno, non possono intervenire con la forza altrimenti non sarebbero redenti, ma violenti. Loro ci osservano, si mordono la lingua a sangue quando vedono che noi commettiamo atti diabolici, si deprimono, e siccome non possono intervenire, pregano. Ma per amore di quell’Essere cristico che li ha redenti non intervengono anche se potrebbero benissimo annientarci. Allora scelgono anime umili, semplici come Urzi, come me, Eugenio Siragusa, Adamski e come altri per dare messaggi. Negli anni cinquanta c’è stato un tentativo di contatto con i potenti della Terra, ma non vi fu alcun riscontro positivo e da allora cercano di trasmettere questa realtà alle anime semplici. Ma attenzione! Se noi dovessimo mettere a repentaglio la vita dell’ecosistema della Terra, del pianeta stesso e di tutta l’umanità loro intervengono, perché la Terra non è di nostra proprietà ma appartiene al cosmo, al Padre Eterno. Ecco perché quel ragazzo eterno di 33 anni che io amo tantissimo e che si chiama Gesù Cristo ci ha detto che sarebbe ritornato con giustizia: per evitare che la follia umana possa distruggere il pianeta.
D: Perché Giorgio Bongiovanni conosce la verità?
Giorgio: Perché sono un uomo libero. Gesù ha detto: “Conoscerete la verità e sarete liberi”. Dietro di me non c’è nessun potere, semmai c’è un potere che mi teme.
PIERGIORGIO: Vi voglio mostrare ora una nave metallica, quindi allo stato solido, di 40 metri di diametro (http://www.giorgiobongiovanni.it/antonio-urzi/3822-gli-esseri-di-luce-salutano-con-amore.htmle l’astronave allo stato energetico filmata da Antonio e Simona, dove secondo Giorgio viaggia Setun Shenar, l’essere di luce che è anche la sua guardia del corpo (http://www.youtube.com/watch?v=YqbeQpRQnTA&list=UUZx6b7Efwu9DbhYs4E89B7Q&index=32&feature=plcp). La nave ha un colore giallo intenso con dei riversi acqua marina che sono veramente spettacolari. Questi due filmati dimostrano quanto affermava Eugenio Siracusa: questi esseri manipolano la luce e la materia come noi manipoliamo l’argilla, cioè sono in grado di traslare lo stato della materia da materiale ad energetico. Una cosa che noi sappiamo fare in maniera solamente distruttiva attraverso le bombe nucleari, scindendo l’atomo per far uscire in maniera terribilmente violenta e mortale la parte più piccola dell’energia che compone la materia. Questi esseri sono invece in grado di trasformare in pura energia qualsiasi cosa, sia le loro navi che i loro corpi con una tecnologia verso la quale noi non avremo nessuna possibilità se fossero aggressivi o se volessero conquistarci. Negli anni ’50 il contattista americano Howard Menger realizzò un filmato che fu diffuso qui in Italia proprio da Eugenio Siragusa dove si vedono dischi volanti che permangono a uno stato intermedio, cioè da materia diventano energia. Perciò sin da quando eravamo tecnologicamente molto più arretrati e non avevamo nemmeno il computer, loro già si avvalevano di una tecnologia che gli avrebbe permesso di conquistarci con estrema facilità. Se tuttora non l’hanno fatto dimostra che la loro è una presenza pacifica.
GIORGIO: Preparatevi tutti perché loro si faranno vedere! Questi esseri sono più avanti di noi di 15 miliardi di anni: quando è scoppiato il Big Ben loro già esistevano e hanno visto nascere il nostro cosmo che è formato da 150 mila miliardi di galassie, in cui la sola via lattea possiede 100 miliardi di stelle. Quindi prima che nascesse il nostro cosmo, già esistevano altri cosmi. Perché come affermava Giordano Bruno, l’universo è infinito così come il tempo è infinito. Howard Menger fu un altro pioniere della verità e noi lo abbiamo conosciuto e intervistato prima che lui morisse. Il caso non esiste: nel febbraio del 1978 questo stesso filmato Eugenio lo presentava qui in questa sala per la prima volta in Italia. Ciò dimostra che siamo immortali e la verità va avanti anche se ci bruciano vivi e ci tagliano la testa. La verità non la ferma nessuno: può essere ostacolata ma mai fermata. Mai!
2 SETTEMBRE 2012 (seconda parte)
SEGNI IN CIELO E IN TERRA: IL SIGNIFICATO PROFETICO, COSMICO E MESSIANICO
FLAVIO CIUCANI (storico): Sono molto emozionato perché oggi in questa grande platea sono presenti anche i fratelli sudamericani. Vorrei innanzitutto iniziare questo intervento con un breve filmato “Il segno di Myriam”, che raccoglie una breve rassegna di statue lacrimanti e segni celesti apparsi in tutto il mondo. Questi eventi sono il segno divino che qualcosa sta cambiando, anche se purtroppo i mass media non ne parlano più perché domina il problema della crisi economica e vogliono inculcare alla gente che questo mondo si salverà solo risanando l’economia. Tuttavia, con una ricerca seria sul web e sulle cronache locali si riesce ancora ad accumulare molto materiale, e qui colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente Vanesa e Giorgina per la loro preziosissima collaborazione.
La sequenza di immagini si conclude con le parole di un profeta minore della Bibbia: “Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e ho ricoperto come nube la Terra… Ho percorso da sola il giro del Cielo, ho passeggiato nelle profondità degli abissi. Prima dei secoli, fin dall’inizio, Egli mi creò; per tutta l’eternità non verrò mai meno” (Sir. 29,9), parole rivolte ad un essere saggio che ritengo possa essere la Vergine Myriam, e che chiamo con il Suo nome ebraico: Myriam.
Myriam è un essere serafico che non ha mai abbandonato la Terra: è sempre stata qui presente e continua a dare i suoi segni. E per dimostrarlo, nella mia opera di ricerca mi sono avvalso di alcune scoperte di un professore matematico della scuola militare spagnola, Carlos Vidal Martinez che riscontrò l’esistenza di un tempo ben preciso di 868 giorni che intercorre tra due apparizioni mariane consecutive.
Partendo dalla data di morte di Gesù Cristo, ipotizzata con il 2 aprile del 33 d.C. secondo informazioni evangeliche considerate attendibili, si contano il numero di giorni effettivamente trascorsi.
Tenendo conto degli anni bisestili e della riforma gregoriana del calendario, si suddivide poi il numero ottenuto in ‘Tempi’ come se fossero anni celesti composti da 868 giorni anziché 365 e sulla base di alcuni passi della Bibbia si considera il giorno di dodici ore: “E fu sera e fu mattina “ (Genesi 1,5), «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce» (GV 11, 9-10).
Infine si tiene conto dell’ora solare locale d’inizio dell’apparizione espressa in minuti e l’orario solare locale delle apparizioni mariane in funzione del numero del giorno/tempo. In base a questo calcolo il professore dimostrò non solo che le epifanie mariane costituiscono un insieme di eventi soprannaturali ordinati e pertanto interdipendenti, ma che procedendo fino ai giorni nostri, più precisamente al 1924 secondo la sua tesi sarebbe avvenuto ‘la venuta della Gerusalemme celeste’. Da questa ipotesi deriva che le manifestazioni mariane sono legate dall’unicità del Messaggio, del tempo/spazio, e che rispettano un ordine temporale del Sole. In particolare tengo a sottolineare che i suoi messaggi sono univoci, così come il tempo/spazio è univoco per cui non riguardano solo il tempo dell’apparizione ma sono validi per tutti i tempi. Per cui anche la Madonna che è apparsa nel 1800 ha lasciato un Messaggio univoco perché rispetta l’ordine del Sole e quindi vale ancora oggi. E se Myriam è strettamente legata al Sole, ciò significa che non è mai andata via, che Madre e Figlio staranno insieme fino al Suo Ritorno.
Infatti sotto la croce la Madonna fu consegnata all’apostolo Giovanni: “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Maddalena. Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo la prese in casa sua”.(Gv 19, 25-27)
Ma secondo la tradizione cristiana Giovanni non è mai morto: “Pietro voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava, quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesù e aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, che t’importa?» (Gv 21, 20-22). Una tradizione tanto comune che anche all’ingresso dell’Apostoleion di Costantinopoli, la Basilica dove re Costantino volle custodire le reliquie dei santi apostoli, l’iscrizione riporta “Da morto e da vivo vive Giovanni”.
Quindi Myriam è sempre presente e ha una missione.
E ora spostiamoci per un attimo a Lourdes. Il 25 marzo del 1858 Bernadette, che era una ragazzina molto umile, semplice e molto educata chiese alla Madonna: “Signora, volete avere la bontà di dirmi chi siete, per piacere?”. Infatti fino a quel momento Bernadette la chiamava Aquerò, che in dialetto significa ‘quella là’, perché ancora non sapeva chi fosse.
Renè Laurentin, lo studioso di apparizioni mariane più conosciuto al mondo, nel suo libro descrive così questo incontro: “Aquerò passa il suo rosario nel braccio destro..”, mettendo in risalto l’umanità di tale gesto “…Le sue mani giunte si aprono, si stendono verso terra. Da quel gesto semplice si irradia una maestà: la sua figura di fanciulla ne assume una sorta di grandezza; la sua giovinezza, un peso di eternità…” , quindi che vive da sempre e per sempre. “…Con lo stesso movimento, unisce adesso le mani all’altezza del petto, alza gli occhi al cielo e dice: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Non dice: Io sono stata concepita senza peccato. Quindi la Madonna è qui presente, è l’anima stessa della Terra, quell’essere serafico che anima la Terra e si può manifestare in due forme: con il suo corpo cristificato che può personificarsi in qualsiasi corpo terrestre, o come essere di luce capace di prendere qualsiasi forma e manipolare la materia stessa. Lei non va e non viene, semplicemente manifesta la sua duplice natura, si rende visibile ai Suoi figli, ma è sempre qui presente e sta preparando la Venuta di Suo Figlio. Questo è il Suo compito: mostrare il Figlio.22:22
E ora concludo la mia premessa che ci condurrà alla mia tesi finale: Myriam si manifesta e si rende visibile ai suoi figli per mostrare Gesù. Molti di voi forse non sanno che la patrona della Sicilia è la Madonna Odigitria e la troviamo ad Erice, Tindari, Acireale, a Noto, nella cattedrale di Palermo, a Taormina, etc. “Odigitria” in greco (odigos) significa “Guida”, “Colei che indica la Via” . questa è la missione di Myriam: mostrare il Figlio.
IL SEGNO DI MYRIAM
In questo tempo di attesa del ritorno di Cristo ci sono tanti segni, ma uno in particolare mostra la presenza di Maria come anima, come colei che anima la Terra: i cerchi sul grano.
Solo in questo ultimo decennio abbiamo avuto migliaia di pittogrammi in tutto il mondo. Segni che si manifestano attraverso un elemento naturale che dimostra come il sole attraverso la sua energia vivifica la Terra, attraverso il simbolo per eccellenza di simbiosi tra il sole e la terra: il grano. Infatti le componenti terra e acqua sono fondamentali per la manifestazione di queste figure, dove ritroviamo la Terra e anche Cristo, l’acqua di verità.
Troppo spesso noi identifichiamo la manifestazione della Madonna in una statua che lacrima o in un quadro.. ma io mi chiedo: perché sminuire quest’essere serafico talmente amato da Adonay da dargli la possibilità di partorire Suo Figlio? Perché sminuire questo essere serafico che è stato talmente amato dallo spirito Santo da dargli la possibilità di essere creatrice? Perché sminuire questo essere serafico che è stato talmente amato da Dio da essere l’emblema universale dell’amore materno? Le statue di gesso, le statue di pietra, i quadri e i muri sono tutti materiali che fanno parte di quella Terra, di quella natura che è vivificata da questo essere serafico che gli ebrei chiamavano Myriam. Allora Perché sminuirla e non credere che anche i cerchi di grano sono il segno di questa Madre che ci vuole parlare attraverso una saggezza che Dio gli ha dato? vi ricordate quando nel Magnificat disse: “Dio mi ha dato tanta saggezza da esaltare i deboli ed abbassare i potenti?”. Questo è quanto volevo dirvi. Vi ringrazio tantissimo.
Meravigliose immagini di pittogrammi apparsi in tutto il mondo fanno da sfondo alla voce di Saro che annuncia a tutti un nuovo prodigio d’amore: “Giorgio ha sanguinato. Dio vi benedica!” Il sangue della Sua passione sigilla anche questo incontro. Segno tangibile della Sua presenza in mezzo a noi che richiama ancora una volta all’unione e alla comunione di valori universali infondendo nuovo vigore e fervore agli uomini che hanno risposto ‘Si’ alla chiamata del Signore.
I CERCHI NEL GRANO
PIER GIORGIO: Avevo pensato di iniziare il mio intervento parlando di ufo, ma per riallacciarmi al bellissimo messaggio di Flavio rimarrò sul tema dei cerchi nel grano, ricordandovi che l’Italia è la seconda nazione in ordine di importanza per bellezza e numero di manifestazioni. Dovete sapere che il primo simbolo comparso in Inghilterra il 23 maggio 1990 è un simbolo sacro dove viene rappresentato il Sole cristico e la Madre Santa, il Simbolo di unione tra Cielo e Terra, quindi la comunione mistico-cosmica tra Terra e Sole. Un segno che si ripropone in forma ancora più eclatante con il pittogramma del 13 agosto 2010 raffigurante il calice della comunione cristica dove l’ostia è il Sole, lo stelo del calice ne rappresenta l’unione, e la base è la Terra. Il Cielo e la Terra si uniscono nella comunione cristica per cui anche questo simbolo è una rappresentazione di Cristo attraverso la Madre Maria. Infatti nella sua accezione più materiale, quindi del pianeta fisico i segni più importanti attraverso l’acqua, l’aria, la terra e il fuoco li sta dando la Terra. E l’impeto di questa Madre che avverte, ammonisce e comincia anche a punire questi figli ribelli è la dimostrazione diretta di tutto ciò che Flavio ha detto: c’è un cuore mistico, soprannaturale, un cuore di madre che sta mostrando e dimostrando i segni che preannunciano la Seconda Venuta del Figlio Cristo.
Ecco questi erano i più bei cerchi nel grano di quest’anno. Come ho spiegato già altre volte, nel suolo dove essi compaiono r imane per lungo tempo una traccia energetica che l’anno successivo darà luogo ai cosiddetti cerchi nel grano ‘fantasma’ che sono una delle prove più che eclatanti che il fenomeno non è di origine umana. Questo è quanto è avvenuto con il fantastico cerchio composto da codici binari e simbologie straordinarie comparso l’anno scorso vicino Torino http://www.giorgiobongiovanni.it/pier-giorgio-caria/4313-i-pittogrammi-della-luce-cosmica.html Tutti gli anni, soprattutto a partire dal 2004 sono comparsi dei cerchi nel grano intimamente relazionati alla profezia Maya del 2012. Uno dei più eclatanti fu quello del 2008 raffigurante il sistema solare nella composizione che assumerà a dicembre di quest’anno, l’ultimo di un ciclo del calendario Maya. E quest’anno a Santena, nella zona di Torino, è comparso un altro cerchio nel grano dove ritroviamo la rappresentazione dello stesso schema raffigurante la posizione dei pianeti interni al sistema solare al 21 dicembre 2012. Visto che abbiamo parlato della Terra vorrei ricordare che una delle matematiche con cui vengono composti i cerchi nel grano è la matematica e la geometria sacra, la stessa con cui vengono costruiti i dischi volanti; la stessa matematica geometria che descrive le forme di natura che ritroviamo nella sua espressione più complessa nella matematica dei frattali, che racchiude anche la matematica sacra della sezione auree, etc. Attraverso un’animazione computerizzata (http://www.youtube.com/watch?v=hKRRiMbvjYE) vi voglio mostrare come la matematica della natura sia veramente quella geometria sacra che poi ritroviamo usata anche da grandi artisti come Leonardo e Botticelli: una matematica perfetta. Einstein infatti diceva: “Dio non è uno che tira i dadi a caso”…
Quest’anno in particolare ha fatto parlare tanto di sé il cerchio nel grano comparso il 2 giugno raffigurante un orologio polare, l’orologio composto da cerchi concentrici dove oltre all’ora compare anche la data. Dall’analisi di questo cerchio si è calcolato che l’ora segnata fosse le 16:45:53 del 5 agosto, lo stesso giorno e ora in cui è decollato un aereo che ha bombardato Hiroshima con una bomba nucleare. Alludendo al Medio Oriente e al possibile attacco all’Iran da parte di Israele, è un chiaro monito che viviamo in tempi molto pericolosi dove ci sono situazioni in atto in ambito di politica internazionale che lasciano presupporre che potrebbe scatenarsi da un momento all’altro una terza guerra mondiale combattuta con armi atomiche. Ma il 5 agosto è anche il giorno in cui la sonda Curiosity è atterrata su Marte e l’orario 16:45:53 guarda caso è la declinazione che assume il sole alle ore 13:15 del sabato 5 agosto 2012. Tenete presente che persino “L’osservatore romano” l’11 agosto 2012 ha dedicato un articolo scritto dall’astrofisico Prof. Piero Benvenuti dell’Università di Padova, dove si sostiene l’estrema rilevanza di questo evento e cosa potrebbe scaturire l’eventuale scoperta della presenza di vita su Marte. Ciò cambierebbe radicalmente anche la teologia perché presupporrebbe senza ombra di dubbio che la vita non è una cosa unica della Terra, bensì una costante nell’Universo: se esiste vita su Marte, esiste dappertutto e questo confermerebbe l’esistenza di esseri extraterrestri, e secondo l’articolo dell’osservatore romano, nostri fratelli anche in Cristo. Sin dalle prime foto ad alta definizione inviate dalla sonda americana ci viene mostrato un pianeta Marte privo di vita seguite da altre immagini a loro dire ritoccate a scopo scientifico, che ricostruiscono una situazione marziana simile a quella della Terra. Ma questa è una menzogna, perché è esattamente l’opposto. La Nasa vuole farci credere che siamo soli nell’universo, abbandonati da Dio. Ma il vero Marte fotografato nel ’99 dal telescopio spaziale Hubble e anche in altre missioni marziane ha gli stessi colori della Terra: ha un’atmosfera azzurra, il ghiaccio al Polo Nord e al Polo Sud. Anche dalle foto scattate dalla MOC (Mars Orbital Camera) si vede chiaramente la presenza di laghi e alberi insieme ad altre reperti anomali quali i resti di una statua, cupole, rovine, sentieri, mura e strutture ad angolo difficilmente riscontrabili in natura, etc. Elementi che testimoniamo la presenza di un’antichissima civiltà che alcuni contattisti affermano sia stata sterminata da un disastro planetario. Quindi secondo me il cerchio nel grano apparso a Santena pone l’accento su questa missione.
Ma i cerchi nel grano ci riportano anche alle profezie Maya, secondo le quali in questo tempo il Sole avrebbe parlato, cioè avrebbe manifestato la sua potenza. Ciò indica il Sole come entità fisico-spirituale e centro causale dei cambiamenti epocali che stanno accadendo sulla Terra e nell’intero sistema solare, e questo i cerchi nel grano lo hanno sottolineato ripetutamente. Diverse sono anche le formazioni che mettono in risalto l’aumento dell’attività solare in questi ultimi anni, strettamente relazionata alla tremenda escalation di terremoti d’intensità superiore a 5.0. In un articolo recentissimo del 23 di agosto il congresso statunitense ha lanciato un allarme su quella che gli scienziati chiamano ‘la tormenta solare del secolo che potrebbe avvenire entro la fine di quest’anno o i primi mesi dell’anno prossimo. Ma la profezia Maya parla anche del tempo della scelta, un ciclo di venti anni che scade nel 2012 entro il quale l’umanità dovrà fare una scelta e incanalare il proprio destino verso una condizione positiva o una negativa a seconda delle nostre scelte di vita, non dai nostri credo. E a questa profezia ne è subentrata un’altra iniziata nel 1999: il salone degli specchi, dove l’uomo attraverso gli eventi mondiali avrebbe visto il risultato delle scelte fatte negli anni precedenti, e quindi specchiata la correttezza o stupidità delle stesse a livello globale. Quello stesso tempo che la mistica Teresa Newmann, stimmatizzata, profetizza come “l’età di Caino” dove si avrà il massimo potere e dominio delle incarnazioni sataniche e il mondo sarà governato da persone molto crudeli e anche molto stupide, le cui scelte ci porteranno a situazioni gravissime.
All’interno della profezia Maya i cerchi nel grano hanno sottolineato due date: il 20 maggio 2012, in concomitanza con l’eclissi anulare di Sole e l’allineamento contemporaneo delle Pleiadi, del Sole e della Terra che dal punto di vista spirituale e anche astronomico-spirituale è molto importante per noi; mentre il secondo pittogramma richiama il 6 giugno, ultimo transito di Venere per questo secolo. Entrambe sono date astronomiche che nella cosmogonia Maya indicano dei cambiamenti molto importanti, e che danno inizio a quei processi che rientrano in ciò che ho definito il salone degli specchi.
I Maya, che possedevano la scienza dello spirito, consideravano le eclissi dei variatori di energia e ad ognuna collegavano eventi geologici quali i terremoti. Ma il transito dell’eclissi, quel cono d’ombra che i Maya consideravano un’accezione di buio spirituale che corrisponde anche al buio della materia, si sarebbe visto soprattutto a partire dalla zona del Giappone e avrebbe attraversato tutto il pacifico per terminare negli Stati Uniti d’America. Tutto il pacifico ha incominciato a tremare con scosse violentissime di terremoto in Giappone, il 4 giugno nell’isola di Giava, il 3 luglio in Cina, il 18 agosto in Indonesia, il 23 giugno a Sumatra, il 27 agosto sulle coste del Salvador e avanti ieri il 31 di agosto abbiamo visto un terremoto al largo delle Filippine. E il 20 maggio sono infatti iniziate anche le terribili scosse che poi hanno provocato la distruzione nel centro Italia, in Emilia Romagna. Una serie di terremoti sconvolgenti di intensità molto elevata che forniscono un’ulteriore conferma di ciò che la profezia Maya ha previsto in merito al futuro che attende l’umanità. È in atto un cambio, una trasformazione, dove la Terra in quanto Madre si agita e ha le doglie del parto che manifesta sul piano fisico e che fanno parte di un processo di rinnovamento sia del pianeta che dell’intera umanità. Purtroppo nel mondo si parla sempre di spread e di economia e su questi fatti importantissimi che stanno accadendo nella nostra madre Terra si continua a tacere, affinché le persone continuino a consumare e fingere che tutto va bene. Alcuni anni fa gli scienziati hanno dichiarato che la Terra a causa dell’eccessivo sfruttamento morirà nel 2050 perché i sistemi biologici incominciano a far fatica a riprodursi. Ora questa data è stata anticipata al 2040! Facendo un semplice calcolo matematico e ammettendo che il consumo delle risorse da oggi in poi permanga stabile, cosa che è praticamente impossibile, a questo ritmo le risorse entro 24 anni si esauriranno e il pianeta morirà non più nel 2040, ma nel 2036. Il 2036 è una data molto vicina e riguarda i nostri figli, i nostri nipoti, ma la scienza non fa nulla e la società non viene messa in allarme da questi dati terrificanti.
Per quanto riguarda l’aspetto spirituale, Eugenio Siragusa asseriva che il Sole non è solo una stella dal punto di vista astronomico, quindi un ente fisico, ma è anche un centro energetico spirituale. Un concetto ripreso dai cerchi nel grano dove, in alcuni pittogrammi, il Sole è raffigurato da una stella a sei punte, il monogramma di Cristo, e i raggi hanno la doppia elica del DNA. Con questa simbologia anche i cerchi nel grano ci avvertono che l’energia solare sta modificando la genetica dell’uomo quale volontà di un’intelligenza divina, che è cristica, di cambiare lo stato di cose. Questo concetto lo troviamo simboleggiato anche in un cerchio nel grano comparso vicino a Stonehenge: una stella a sei punte che è anche un cristallo di neve (Cristo Cristallo), dove Cristo è Via, Verità e Vita; ma il cristallo è anche acqua, e l’acqua che è vita simboleggia anche la spiritualità. Tra l’altro dagli studi di Masaru Emoto è provato che se pronunciamo la parola Cristo vicino ad una ampolla d’acqua pura, la ghiacciamo e successivamente ne fotografiamo il cristallo, noteremo che il cristallo stesso ha incredibilmente assunto la forma di una stella a sei punte. Quindi questo simbolo non è un simbolo casuale, ma un simbolo che sottende una profonda conoscenza specifica, cioè che l’incipit primario che da luogo all’esistenza della creazione materiale è, se l’acqua stessa alla parola Cristo reagisce formando un il monogramma di Cristo, divino. Fra l’altro il monogramma di Cristo è una traslazione della ruota solare dei galli; successivamente gli fu aggiunta la lettere greca con cui inizia la parola Cristo ed è diventato il nostro simbolo cristiano. Lo stesso concetto che Eugenio ricevette dagli extraterrestri e che spiegò molto bene parlando anche della legge di causa ed effetto, che non solo è una legge spirituale nel senso religioso. Il Sole non è solo quell’energia che conosciamo, ma consiste anche in particelle particolari chiamate quanta sens che arrivano sul nostro pianeta, ci attraversano, misurano la nostra energia e riportano questa misura al Sole nella forma di particelle chiamate quanta memor. Se noi abbiamo vissuto una vita etica nelle azioni, non nei credo o nelle preghiere, avremmo amplificato questa energia d’amore e di vita che ci arriva dal Sole e quindi l’energia torna al sole con il quid del surplus, energia d’amore da noi realizzata attraverso le azioni. Ma se le nostre azioni sono egoistiche, o peggio ancora odiose e distruttive, l’energia d’amore ricevuta dal Sole ritorna al Sole deficitaria. Gli extraterrestri spiegarono che questo deficit crea nel sole delle macchie solari e oggi la nostra scienza sa benissimo che le macchie solari sono agenti di forte perturbazione del sistema geofisico energetico del nostro pianeta. Gli extraterrestri le chiamano anche ‘vuoti d’amore’, perché globalmente le azioni della nostra umanità sono tutt’altro che espressioni d’amore.
Quindi questa scienza extraterrestre è una scienza dello spirito che non è fatta di credo, perché i credo generano lotte, guerre, divisioni. Ma è una scienza fatta di cose conosciute, scientificamente provate. Una scienza esatta che noi dobbiamo assolutamente conoscere perché l’essere in armonia o in disarmonia con queste leggi decreta il nostro destino di felicità o infelicità.
Il futuro di un’umanità non può prescindere dalla conoscenza e dall’osservanza delle leggi dello spirito attraverso quello strumento prezioso che è la vita; leggi che riguardano tutti, credenti e non, indistintamente dal credo religioso. Perché i credo religiosi così come li viviamo noi sono delle idolatrie e di fatto noi ci burliamo del Signore: Lo preghiamo in chiesa e quando usciamo gli sputiamo sulla faccia perché le nostre azioni non corrispondono a quanto Cristo ci ha insegnato nel Vangelo. Oggi abbiamo ascoltato numeri terribili 30.000 bambini al giorno muoiono di fame… siamo forse cristiani? Durante la realizzazione del progetto “Construir Amor”, sono stato di recente in Guatemala insieme al mio carissimo amico Luca, a Isacco, Gabriel, Piero, dello staff di Sydonia, e in questa occasione ci siamo confrontati con molte associazioni che lavorano a favore della vita: un’esperienza davvero traumatizzante per tutti noi, perché abbiamo visto persone che non hanno nulla rispetto a noi e che pure fanno tanto per chi soffre e muore. Io mi sono vergognato perché il tenore di vita di noi cittadini comuni rispetto alle vite di queste persone che aiutano il prossimo è quella di re, principi e principesse. Eppure noi facciamo qualcosa? Non lo so… Ad ognuno l’ardua risposta. In Guatemala c’è un’associazione creata da un prete che vive al di fuori degli schemi tradizionali e critica molto la struttura della sua gerarchia vaticana, il quale ci ha detto: “Se ogni parrocchia cattolica, solo cattolica, prendesse a cuore e portasse avanti un solo progetto a favore della vita, la chiesa risolverebbe il problema della fame nel mondo, della denutrizione e della scolarizzazione”. Lo stiamo facendo? Mi sembra di no perché questi bambini continuano a morire! Quindi noi avremo delle gravissime responsabilità di fronte all’Eterno quando lasceremo questo mondo, e come dicevano gli egiziani, i nostri cuori saranno pesati. Oggi abbiamo parlato di segni messianici, si è parlato della Madonna e del ritorno di un Maestro che ci ha visitato e ha dato la vita per noi duemila anni fa. Flavio ci ha spiegato di una Madre che da i Suoi segni e sta presentando Suo figlio sin dalle apparizioni di La Salette del 1800. Eugenio Siragusa disse che la presenza di questi esseri è una presenza messianica, nel senso che la presenza delle civiltà cosmiche è uno dei segni che preannuncia la Seconda Venuta di Cristo non più nell’accezione misericordiosa, ma nell’accezione di Giudice. E i segni comparsi nel mondo, dai cerchi nel grano alle sfere di luce in cielo, sono segni chiarissimi e facilmente comprensibili che ci dicono che viviamo in questo tempo. L’esperienza stessa di Giorgio ha manifestato nel suo corpo i segni della croce: un segno che indica che questo è il tempo del Ritorno del nostro Re. Tra l’altro in concomitanza con la strabiliante apparizione dei pittogrammi raffiguranti il volto della Sindone nei campi inglesi, Giorgio ricevette un messaggio dove gli stessi esseri di luce ribadivano ancora una volta che loro sono gli angeli di ieri e gli extraterrestri di oggi, e stanno preparando assieme a tutte le persone di buona volontà la strada per il ritorno del Re dei Re. Quindi la missione di Giorgio e il segno che porta nel corpo si inserisce perfettamente in questo contesto messianico. Un altro intervento messianico Giorgio l’ha vissuto in Cile con un’apparizione della Vergine Santissima che gli chiedeva di pubblicare attraverso un’opera audio visiva i suoi messaggi più importanti. Perché noi costruiamo cattedrali, chiese e andiamo in pellegrinaggio ma dopo ci dimentichiamo che in quei luoghi la Madonna non solo è apparsa e ha fatto dei miracoli, ma ha dato dei messaggi importantissimi di cui di fatto nessuno parla mai: messaggi che nella maggior parte annunciano il ritorno imminente di Suo Figlio. Giorgio ha pubblicato anche un libro, “Il Ritorno”, dove sono raccolti i messaggi più importanti ricevuti dagli extraterrestri, Cristo stesso e dalla Santa Vergine in cui spiegano dettagliatamente il concetto del ritorno di Gesù come giudice. E nel chiudere questa presentazione vorrei ricordare che il nostro Signore ci ha posto un quesito: vi volete salvare? Ma ci ha dato anche la soluzione. E la soluzione sta in questo capitolo del Vangelo:“Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. (Matteo 25,31-46)
Quindi dobbiamo fare il bene, non solo pregare. Le azioni sono importanti perché nessun genitore di fronte al figlio che chiede un pezzo di pane s’inginocchia e prega Dio che faccia cadere la manna dal Cielo. Penso che possiamo chiudere così.
DAI LORO FRUTTI RICONOSCERETE CHI SONO
GIORGIO: Buonasera a tutti. Siete sempre più numerosi e vi ringrazio. In rispetto alle esperienze che vivo e alla fede che ho, inizio sempre le mie presentazioni con un rito spirituale, cristiano: una semplice preghiera. Ovviamente in questa sala sono accolti come fratelli anche i laici, cioè coloro che si professano non credenti, i ricercatori e le persone di altre fedi religiose. Li accolgo davvero con tanto amore: sentitevi nostri fratelli, nostri amici perché siamo tutti fratelli e, soprattutto in questo momento di grande crisi mondiale, ci dobbiamo sentire tutti figli della Terra, figli di Dio o, per chi ancora non contempla la Fede, figli della Vita..
La sala improvvisamente si quieta per dare spazio a un momento tanto profondo. Giorgio, tolti i guanti bianchi, da voce a quei sacri segni impressi nelle mani, a quell’Amore troppo grande per essere compreso dagli uomini. Le parole del Padre Nostro avvolgono ancora una volta quell’eterno legame tra gli abitanti del cosmo, i giusti e tutti gli uomini di buona volontà che mettono in pratica gli insegnamenti di Cristo con le Opere… E ancora: segni in Cielo e in Terra, cerchi nel grano, apparizioni, stigmate.. tutti tasselli preziosissimi di un antico e raffinatissimo mosaico scrupolosamente incastonati con l’ispirazione di un sognatore impenitente e l’abilità di un valoroso guerriero, secondo il disegno voluto dal Padre. Fili di dialogo e di comunione invisibili e impercettibili solo ai duri di cuore si fondono e rafforzano questo scudo impenetrabile nella lotta contro il male.. Ecco sul quel palco comparire oggi il frutto di una missione che trae la sua forza da quello stesso ‘Amore che unisce e rende vivi infiniti mondi’ di cui ogni uomo è chiamato ad essere portavoce con le opere.
Mentre Pier Giorgio cerca di collegarsi con Jaime Maussan, Giorgio apre la seconda parte di questo convegno con una piccola presentazione spirituale..
GIORGIO: …Sebbene i tempi a disposizione siano stretti, prima di iniziare voglio farvi conoscere alcune persone che vengono da molto lontano e hanno percorso migliaia e migliaia di chilometri per essere presenti fisicamente a questo grande incontro.
Vorrei iniziare con il dott. Juan Alberto Rambaldo, giudice della Corte di Giustizia della provincia di Santa Fè, in Argentina: mio fratello spirituale, amico, quasi un padre per me che, oltre a seguire il mio percorso spirituale è anche uno dei rappresentanti e fondatori della rivista telematica e del gruppo Antimafia in Argentina. Oltre a svolgere la professione di giudice, contribuisce alla società civile attraverso l’impegno nella lotta alla corruzione e nella lotta contro la mafia. A lui chiedo un messaggio rivolto al pubblico catanese e italiano..
JUAN ALBERTO (Argentina): Buonasera, sono veramente molto sorpreso di vedere così tanta gente. Tanti fratelli che arrivano da diverse parti del mondo per partecipare alla chiamata spirituale voluta e posta in essere dal Calice della Comunione Cristica, per unirci e stare uniti per ciò che è basilare per la vita: l’amore, la pace e la giustizia, i tre pilastri che il nostro carissimo e amatissimo Eugenio Siragusa, vostro concittadino catanese, ha posto sempre davanti a noi quale guida per il cammino della nostra vita.
http://www.youtube.com/watch?v=gkkWK7ayC5Y
Il lavoro che svolgiamo con impegno insieme a tanti fratelli, attraverso la nostra Associazione ‘Del Cielo alla Tierra’ argentina, pone in essere quella relazione che c’è tra gli extraterrestri e i libri sacri, la profonda lotta a favore di tutti coloro che soffrono, non solo dal punto di vista dell’aiuto fisico dando loro un pezzo di pane tutti i giorni, ma soprattutto nella lotta contro la corruzione attraverso l’identificazione dei nemici del mondo. Quelli che in qualche modo controllano la politica, la cultura e l’economia mondiale e stanno distruggendo il pianeta disumanizzando l’uomo, trasformandolo in un essere estraneo alla natura. Noi cerchiamo di riscattare l’idea che siamo parte integrante della nostra Madre Terra dove ognuno di noi è il fratello dell’altro, dove ogni uomo ha diritto al sufficiente e nessuno al superfluo. Perché la solidarietà non si manifesta nella parola ma nei fatti: ogni atto compiuto dev’essere, come disse il filosofo Emanuel Kant, esempio di una legislazione universale. Affinché Colui che noi aspettiamo ci possa trovare con le mani sull’aratro mentre lottiamo per la verità, mentre tendiamo la nostra mano al prossimo, mentre sentiamo ogni uomo che soffre come un pugnale che si inchioda dentro il nostro corpo.
Tra gli applausi scroscianti del pubblico Giorgio riprende la parola.
GIORGIO: Ora vorrei chiamare un’altra persona che rappresenta tutti i nostri centri spirituali e la redazione antimafia in Uruguay: Erika Pais. Erika è la compagna di Jean Georges Almendras, un grande giornalista della televisione nazionale ‘Telemontecarlo Canale 4’ dell’Uruguay che fu licenziato, come fu licenziato il nostro Santoro dalla Rai, perché ‘disturbava’ con le sue inchieste sulla criminalità, contro il potere e con la sua ricerca sui fenomeni paranormali e sulla nostra opera. Io lo saluto perché so che ci sta seguendo dall’Uruguay e passo la parola a Erika. Prego…
ERIKA (Uruguay): Molto rapidamente vorrei trasmettere a tutti voi una piccola esperienza che abbiamo vissuto in Uruguay e che ci ha insegnato molto. Noi stiamo cercando di fare del nostro meglio dando da mangiare alle persone che vivono in mezzo alla strada e riescono a sopravvivere cercando il cibo nella spazzatura. Per non togliere loro la dignità, noi alziamo i pezzi di cartone sotto il quale loro dormono e trovano riparo e lasciamo loro un pasto pulito; e subito dopo ci allontaniamo affinché loro possano mangiare. Ebbene, alle tante persone che ci chiedono se questo ci dà soddisfazione, noi rispondiamo con un no perché tutto questo ci procura molta rabbia: in tre ore noi riusciamo a dare da mangiare solo a quaranta persone che vivono in quelle condizioni. Noi abbiamo calcolato che se il nostro modesto contributo fosse messo in pratica dalla maggioranza degli uomini che vivono sulla Terra.. se ognuno di noi utilizzasse mezz’ora del suo tempo per fare qualcosa per il prossimo, riusciremmo a raggiungere un grande risultato e solo allora noi potremmo iniziare a definirci esseri umani. Quindi io invito tutti voi, tutti noi, ad investire mezz’ora del nostro tempo a favore del prossimo, soprattutto per quelli che soffrono. Solo questo voglio dire. Grazie.
Un vivacissimo plauso del pubblico racchiude ogni singolo intervento. Parole semplici e dirette per nulla alla ricerca di facili consensi. Parole di verità capaci di colpire dritto al cuore. Parole che ci accompagnano in un viaggio nella povertà estrema, nella violenza quotidiana, tra il degrado e l’abbandono dove, in questo nostro pellegrinare terreno, siamo chiamati ad abbandonare il ruolo di spettatori per diventare protagonisti consapevoli; a rompere il silenzio, a sprigionare tutte le nostre energie, i talenti, i desideri e a valorizzare le nostre risorse per costruire insieme un mondo migliore da consegnare nelle mani dei nostri figli, nell’attesa del nostro Salvatore
Giorgio riprende la parola, si rivolge al moderatore che siede al suo fianco e si compiace per lo svolgimento della conferenza e la grande attenzione del pubblico.
GIORGIO: Vi presento il nostro moderatore: Emanuele Cammaroto. Lui è umile, siciliano, ricercatore e giornalista professionista della Gazzetta del sud. Non è un giornalista d’inchino, ma è uno che fa le domande giuste e fa il cane da guardia contro il potere politico. Purtroppo giornalisti cosi ce ne sono oramai pochi.
E ora voglio chiamare qui sul palco un mio amico del Cile: Marco Antonio Readi. Marco Antonio è un fotografo professionista straordinario dell’Università statale del Cile, tant’è che in passato il Governo cileno ha affidato a lui l’incarico di realizzare il servizio fotografico per il depliant dell’enciclopedia che il Cile diffonde con orgoglio nelle scuole e nelle agenzie viaggi. Molte delle immagini ufficiali dello Stato cileno sul web raffiguranti la meravigliosa natura che si estende dalla catena delle Ande all’oceano sono sue. Ma, oltre a svolgere questa bellissima professione, Marco Antonio Readi, originario della Palestina, è uno dei nostri amici e fratelli che coordina insieme ad altri fratelli il nostro gruppo spirituale del Cile. Anche a lui chiedo di dare un messaggio alla città di Catania.
MARCO ANTONIO (Cile): Visto che hai toccato il tema, io aggiungo che mia nonna è nata a Betlemme, mio nonno vicino a Nazareth e mio figlio si chiama Davide Zair, nome suggerito da Giorgio stesso. Innanzitutto vorrei ringraziare Dio per questa grande opportunità, e le donne cilene che ci hanno accompagnato insieme al piccolo Davide e tutti gli altri. Giorgio, io sono davvero onorato della tua presentazione, ma in verità sono io che devo rendere onore a te e per questo vorrei raccontare rapidamente il sogno che noi, come gruppo spirituale del Cile, stiamo vivendo. Da quando Giorgio è venuto in Cile nell’anno 2005, dove è poi ritornato nel 2009, un piccolo gruppo di Cileni si è riunito e ha iniziato a seguire i suoi messaggi cercando così di migliorare la propria vita. Sono successe molte cose da allora, anche miracolose: io ho avuto il privilegio di ospitare Giorgio a casa mia, dove è avvenuto il fenomeno della sanguinazione. Un altro regalo del Cielo è stato la visita nella nostra Arca della veggente Luz de Maria e la mia visita a Peña Blanca (Cile), dove è apparsa la Madonna; così com’è stato importante il messaggio che tu hai ricevuto a riguardo e il video sulle apparizioni mariane che abbiamo montato, e che tutti voi potete avere se volete.
Anche se siamo saliti a bordo di questa ‘nave’ molto tardi, stiamo lavorando e andiamo avanti cercando di diffondere il messaggio attraverso la radio e il nostro sito web. Io lavoro presso l’Università di Santiago del Cile e ho chiesto al rettore il permesso di diffondere il sito a livello ufficiale. Lui l’ha autorizzato e oggi questo sito lo possono visitare mille persone, in particolare gli studenti.
E ora per concludere voglio dire una cosa agli Italiani: voi siete davvero fortunati! Noi viviamo dall’altra parte della Cordigliera delle Ande, nella coda del mondo dove non arriva quasi niente mentre voi avete Giorgio tutti i giorni. Proteggetelo! E se il prossimo anno è ancora vivo qui sulla Terra, io prego tutti voi di chiedergli di visitare nuovamente il Cile!
GIORGIO: La stessa cosa avviene in Italia! – aggiunge Giorgio con ironia, seguito da una risata generale del pubblico e poi prosegue – qui mi perseguitano, mentre in Sud America mi vogliono bene…
TRIBUTO AD EUGENIO
GIORGIO: Come tutti gli anni in questa ricorrenza, vorrei aprire una parentesi davvero importante all’interno di questa lunga scaletta d‘interventi per fare un tributo ad uno straordinario personaggio che ha segnato le vite di molti di voi qui presenti: Eugenio Siragusa, il vostro concittadino catanese andato in Cielo il 27 agosto del 2006. E prima di dare la parola a Saro Pavone vorrei aggiungere un mio pensiero.
Nel febbraio del 1978 io mi trovavo seduto laggiù tra le ultime file. Avevo quindici anni e qui, in questa stessa sala dell’hotel Excelsior, al mio posto sul tavolo dei relatori era seduto Eugenio Siragusa, colui che è stato il mio maestro, la mia guida; e se sono qui è grazie anche a lui e agli insegnamenti che ho ricevuto. Il mio percorso poi è cambiato, dal mio punta di vista si è evoluto, senza ovviamente escludere né sminuire gli insegnamenti che lui mi ha trasmesso. C’è stata anche una separazione di metodologie, punti di vista e percorsi diversi ma che senz’ombra di dubbio, dal mio punto di vista, ci porteranno entrambi nella Luce di Cristo: lui già c’è, e se porterò a termine la mia missione io lo raggiungerò. Eugenio Siragusa (25 marzo 1919, 27 agosto 2006) fu senza dubbio, insieme a George Adamsky e pochi altri che ovviamente non cito per ragioni di tempo, il contattista più importante del mondo occidentale perché ebbe il coraggio di compiere la missione più difficile: unire l’aspetto fenomenologico dell’ufologia con quello religioso, motivo per il quale fu anche il più perseguitato dalle religioni ufficiali a differenza di altri che si sono limitati a presentare e diffondere l’aspetto extraterrestre. Lui parlava degli angeli in astronave, di quegli Esseri che vengono dall’Universo e portano il messaggio di Cristo, e di questo filone spirituale io sono una specie di continuazione. Oggi non c’è un rappresentante ufficiale sulla Terra, ma ci sono diversi siti tra cui www.eugeniosiragusa.it e quello coordinato per passione e per amore da mio fratello Filippo contenente tutto il materiale sulla sua opera. E ora vi invito a guardare il filmato da me prodotto “Eugenio Siragusa, il contattato. Una storia vera” e poi passerò la parola a Saro Pavone.
SARO PAVONE (Sicilia): Potremmo dire moltissime cose su Eugenio Siragusa, ma cercherò di essere molto sintetico. Di sicuro è stato un personaggio particolare, investito da forze particolari. Basti considerare che ci sono milioni di persone che non l’hanno mai conosciuto personalmente, ma che in qualche modo sono state toccate dal Verbo e attraverso la parola e gli scritti hanno intrapreso un processo di traumatizzazione interiore che li ha portati a quel risveglio che noi definiamo volgarmente ‘di coscienza’; ad una considerazione della vita diversa dai modi canonici o regolari che prima conoscevamo, un’apertura mentale, ma soprattutto spirituale non indifferente. E la grande prova che testimonia il valore profetico e sostanziale di Eugenio è proprio questo: dopo oltre quarant’anni molti di noi che lo hanno conosciuto quando erano ragazzini oggi sono qui a parlare ancora di lui. Giorgio aveva solo tredici anni, e insieme a lui c’erano Pasquale di Palma di Montechiaro, Tino Favazza, Salvatore Briga, Isabella Cosma, Flavio Ciucani e molti altri. Qualche anno fa scrissi un articolo in sua memoria (http://www.giorgiobongiovanni.it/biografia-di-eugenio-siragusa/67-eugenio-siragusa-la-memoria-che-vale-.html) nel tentativo di spiegare cosa abbia rappresentato, o potuto rappresentare l’opera di Eugenio Siragusa. Di lui si è detto ignorante, falso, illuminato, mitomane, Dio, demonio, truffatore, maestro, mago, paranoico, etc e forse anche questo era il prezzo che si doveva pagare per quella notorietà per certi versi anomala e scomoda.
Egli seppur in simbiosi con un’esperienza che era sicuramente fuori dall’ordinario, visse da uomo coabitando con l’umana natura, cosa che per molti fu difficile metabolizzare. Ma così è stato: Eugenio esprimeva pregi e difetti, era capace di grande slancio e anche di grandi contraddizioni. Non fu certo perfetto e neppure infallibile, ma “Qualcuno” si servì di lui per risvegliare gli Spiriti che dormivano il sonno della materia. Su questo ci metto la mano sul fuoco perché l’ho vissuto sulla mia pelle. E credetemi, non è poco. Grazie
GIORGIO: Ora invito a salire sul palco Flavio, che conosco da quasi trent’anni. Tutti noi amici, ‘ex discepoli di Eugenio”, ci siamo un po’ identificati nel suo racconto e lo abbiamo scelto per rappresentarci attraverso la sua testimonianza raccolta in questo breve filmato.
FLAVIO: “Alla fine degli anni ’70 iniziai a sentir parlare di Eugenio Siragusa da alcuni ragazzi del mio paese finché un giorno uno di loro m’invitò a casa sua dove, reduce da un tour di conferenze, Eugenio era ospite. E così andai ad ascoltarlo anche se non ero tanto curioso per quello che avrebbe detto, quanto per conoscere una persona che aveva incontrato gli Extraterrestri. Lo vidi seduto su una poltrona, molto gioviale e sorridente e tutto sommato ebbi l’idea di un uomo buono che non diceva bugie. La prima impressione non fu particolarmente positiva in quanto il ragazzo che lo intervistava aveva una spiccata indole neonazista e faceva domande strane sugli Extraterrestri e sui simboli. Così me ne andai da questo incontro con l’immagine di un uomo tutto sommato onesto, che rispondeva alle domande con molta, forse troppa sicurezza ed un sorriso sgargiante. Qualche anno più tardi, nell’agosto del 1983, uno di questi ragazzi si sposò e ritornati dal viaggio di nozze mi raccontarono di un loro incontro con Eugenio Siragusa. Fu così che mi assalì il desiderio di conoscerlo. Più tardi fu proprio Eugenio a raccomandarmi di investigare, andare sempre a vedere e toccare con mano i vari argomenti che s’incontravano, e di diffidare delle impressioni. I primi di settembre del 1983 intrapresi con alcuni amici il viaggio verso la Sicilia. Lungo la strada non feci molte domande anche se dentro di me ne avevo tante, perché fino a quel momento ero stato molto impegnato nella politica, nei rapporti sociali e nella cultura del mio paese. Tutte domande spontanee che non avevo alcuna intenzione di porre a Eugenio anche se in realtà mi sentivo frastornato, c’era qualcosa che non andava: la mia vita era un puzzle in cui sentivo il bisogno di rimettere in ordine le varie tessere. Quando arrivammo a casa di Eugenio in Sicilia, la prima cosa che mi colpì fu il modo con cui mi salutò. Salutò tutti gli altri in modo molto normale, con abbracci e baci, ma quando arrivò il mio turno mi guardò, mi prese la mano e mi disse: “Figliuolo, ti stavo aspettando”. Lì per lì pensai che fosse un modo con cui salutava le persone nuove, ma poi mi accorsi che durante l’incontro lui ogni tanto mi guardava e mi fissava, finché ad un certo punto disse: “Io devo mostrare alcune cose a questo signore.. a questo nostro amico, a questo fratello. Vieni con me”. E attraverso una scaletta a chiocciola mi accompagnò in un altro ufficio. “Questo è il mio ufficio” – mi disse – “qui io ricevo dai nostri Fratelli Extraterrestri i messaggi, qui scrivo e molto spesso vengo a meditare”. Ci sedemmo su un divanetto bianco e improvvisamente lui mi prese la mano; colto dall’imbarazzo nel sentire una persona anziana che mi prendeva la mano rimasi fermo, immobile mentre lui cominciò a parlare di tutti quegli argomenti su cui avevo rimuginato durante il viaggio. Quello fu un incontro che non dimenticherò mai. Eugenio mi parlò di tutto ciò che io avevo in cuore: di politica, d’impegno sociale e di come affrontare alcuni problemi economici; mi parlò anche di cooperativa, perché all’epoca era mia intenzione coinvolgere alcuni amici nel mio progetto, e lui mi disse: “Flavio, la cooperativa la devi fare con i tuoi fratelli, perché loro solo capiscono e intendono ciò che bisogna fare insieme”. Passò più di un’ora, forse un’ora e venti, ma lui mi tenne la mano per tutto il tempo. E tutte quelle cose che mi disse non me le ricordai subito, ma nel tempo…. Fu come se mi avesse iniziato a qualcosa di nuovo, ad un cambiamento, tanto che me ne andai dalla Sicilia con una tale volontà di rinnovamento che il settembre dell’anno successivo, era il 1984, ritornai in Sicilia perché avevo desiderio di riparlare con quest’uomo. Purtroppo non ne ebbi il tempo, perché lui parlava con tutti degli Extraterrestri, del suo amico Gesù, della Madonna… Allora, in quei pochi giorni che stetti lì a casa sua, chiesi di poter visitare il monte Sona e il monte Manfrè dove lui incontrò per la prima volta gli Extraterrestri. Quella sera stessa dopo cena partii insieme ad alcuni fratelli. Era già quasi mezzanotte e, scesi dall’auto, ci incamminammo verso il cratere dove Eugenio Siragusa ebbe il primo incontro con i Fratelli del Cielo. Facemmo il giro del cratere spento del monte Manfrè, forse un paio di volte, forse tre e ad un certo punto vedemmo nel Cielo brillare una luce bellissima, di color arancione che, dapprima lentamente, e poi con velocità si inabissò nel mare di fronte a Taormina. Stanco, mi sedetti su una roccia vicino al cratere, mi allungai, e mentre guardavo il Cielo vidi delle luci che passavano velocissime da una stella ad un’altra. Improvvisamente sopra al cratere cominciò a formarsi una specie di nuvola circolare, non molto densa che si stazionò e si condensò sopra il monte Manfrè. E fra me e me pensai: “Ma guarda che strana nuvola..”, ma poi all’interno di questa nuvola cominciarono ad addensarsi due linee che si incrociavano tra loro formando una X, e alla base di questa X c’era un’altra linea. Il mattino dopo ritornai da Eugenio Siragusa per salutarlo e gli chiesi il significato di ciò che avevo visto, lui mi guardò molto intensamente e mi disse: “Flavio, tu hai visto ciò che verrà fra di voi. Tu hai visto il Calice della Comunione Vivente”. Mentre raccontavo ad Eugenio la mia esperienza sul monte Manfrè, vicino a me c’era suo figlio Eli, di 5 o 6 anni, che stava disegnando. Non so quanto fosse attento al mio racconto, ma resta il fatto che lui disegnò perfettamente quello che io avevo visto. E non solo: disegnò un uomo disteso, che ero io, con una spada trafitta nel cuore. Per me quello significava che era nato un nuovo Flavio, una nuova persona: il vecchio Flavio era morto e mi avviavo a una vita diversa, a una vita che doveva essere vicino a Colui che sarebbe venuto tra di
noi. In quel momento non capii cosa fosse il Calice della Comunione Vivente, e rimasi con le poche parole che lui pronunciò. L’anno seguente, in primavera, ritornai da lui e tra le tante conversazioni Eugenio ci disse che era giunta l’ora di riunirsi vicino al Calice Vivente, e di aspettare insieme Colui che sarebbe ritornato: Gesù. Parole che mi furono chiare molto più tardi.
E ora faccio un salto nel tempo: siamo nel 1989, quando a Porto Sant’Elpidio si stabilì Giorgio Bongiovanni, dopo essersi sposato con una ragazza della mia terra, una marchigiana. Il 2 settembre andò a Fatima, e da li qualcuno ci telefonò per dirci che Giorgio aveva ricevuto le stimmate. Né noi, né Giorgio avevamo mai pensato a una cosa del genere. Pensavamo che a Fatima dovesse succedere qualcosa di eclatante visibile a tutti, come la discesa di un disco volante. Così nei giorni che seguirono cominciai a pensare a ciò che Eugenio Siragusa aveva detto: “Tra di voi verrà il Calice della Comunione vivente”. E quando Giorgio ritornò con le stimmate da Fatima, cominciò veramente una vita diversa. Una vita di viaggi, conferenze, ed anche una vita di male voci che si aggiravano attorno a noi. Le calunnie non hanno fermato noi e non hanno fermato Giorgio Bongiovanni, ma solo coloro che erano stati destinati a stare vicino ad Eugenio. Ancora oggi pensando a lui, a quello che mi ha detto e a ciò che è successo io sono convinto di una cosa: che servire oggi, come molti fanno, il Messaggio e l’Opera di Giorgio Bongiovanni significa servire ed onorare la memoria di Eugenio Siragusa.
Questa è la mia esperienza. E questo vi volevo raccontare.
GIORGIO: Grazie di tutto cuore a Saro e Flavio. Saluto Tino Favazza, Salvatore Briga e tutti gli amici e i fratelli che hanno conosciuto Eugenio e che con lui hanno intrapreso un percorso spirituale profondo. Tra i presenti in sala ne nomino un paio per rappresentare tutti voi: Isabella Cosma e suo fratello, a cui Eugenio voleva tanto bene. Anche lei è stata iniziata da Eugenio e tuttora continua il suo percorso spirituale divulgando le sue esperienze di contatto con gli extraterrestri, i suoi messaggi e soprattutto cercando di unire tutti i fratelli in unica fiamma. E con tutti voi, saluto con un grande abbraccio nel cuore Eugenio Siragusa, che sicuramente ci sta ascoltando.
Ora vi voglio presentare Jaime Maussan che, secondo il mio parere e quello di moltissimi altri, in questo momento è il giornalista investigativo più importante al mondo nel campo dell’ufologia; il più preparato e forse il più conosciuto perché lui ha viaggiato molto e possiede la collezione video ufologica più vasta del pianeta. È il direttore del programma messicano “Los grandes misterios del tercer millennio”, che vanta cento milioni di telespettatori tra televisione digitale, via antenna, e televisione satellitare dove oggi il nostro intervento sarà inserito.
Un abbraccio dalla Sicilia e un fragoroso applauso accoglie il giornalista in collegamento dal Messico.
GIORGIO: Ciao Jaime, come stai fratello, amico mio? Oggi in questa sala ti stanno seguendo centinaia di persone. Un abbraccio dalla città di Catania: anche qui in Sicilia ti conoscono come il ricercatore più importante nella divulgazione della realtà extraterrestre.
JAIME: Io sto benissimo e sono davvero molto emozionato. Era da un po’ di mesi che non parlavamo insieme… Tu come stai? Come vanno le cose lì in Italia? Oggi se non erro si compie il 23° anniversario delle stigmate..
GIORGIO: Si, è così. Oggi, verso le 15:00 ora italiana si è manifestato ancora una volta il fenomeno della sanguinazione. Un fenomeno che avveniva tutti i giorni e che in questi ultimi tempi si verifica ogni due o tre: forse il Cielo vuole darmi un po’ di tregua, anche se come te stesso hai visto le stigmate sanguinano con la stessa passione ed emozione…
JAIME: Soprattutto con la stessa sofferenza, perché quando avviene la sanguinazione provi molto dolore. Ero presente anch’io a Guadalajara, in Messico, quando davanti ad una platea di 1500 persone ti hanno portato via in barella a causa della tua sofferenza. Un’altra occasione l’ho avuta in Sicilia ed ero presente con la mia telecamera, dove ho avuto la possibilità di essere testimone e di odorare un profumo di rosa molto intenso. Il tuo caso è senz’ombra di dubbio un caso divino, dove Dio sta annunciando qualcosa d’importante. Tu dici che sia la Seconda Venuta di Cristo, e io ritengo che questo sia molto probabile.. Secondo te perché ti succede questo?
GIORGIO: Ironicamente e paradossalmente oggi anche se vedo il mondo che soffre, la miseria, la crisi economica, le guerre, l’ecosistema che sta collassando irreversibilmente, etc, mi sento più sereno e pieno d’amore. Io divulgo profezie catastrofiche e faccio la lotta alla mafia, ma in realtà io sono profondamente ottimista perché credo che tutto cambierà per il bene e che per una parte di questa umanità ci sarà un cambiamento positivo. Non ci sarà la fine del mondo: questo è il messaggio che in questo momento voglio trasmettere a te e a tutti gli amici del Messico, dell’Italia, del Sudamerica. Forse ci saranno eventi peggiori della seconda guerra mondiale, ma dobbiamo essere positivi perché alla fine il mondo cambierà nel bene e tutti noi costruiremo qualcosa di migliore della Nuova Era. Questa è la sensazione che provo anche con la sanguinazione, malgrado la sofferenza. E lo stesso vale per la Resurrezione: Cristo fu crocifisso, ma è risorto per dire a tutti “Sono qui. Qui c’è l’Amore..”. Quindi alla fine tutto è positivo.
Giorgio è oggi ospite del programma ‘Contacto’ una trasmissione televisiva di Tercermilenio.tv seguita in tutto il mondo. Durante l’intervista in diretta Jaime ci comunica che stanno ricevendo anche moltissimi messaggi e domande dei telespettatori tramite Twitter. L’attenzione è rivolta ai segni dei tempi e a Giorgio viene chiesto cosa pensa del fenomeno dei cerchi sul grano.
GIORGIO: I cerchi nel grano rappresentano un’autentica forma di comunicazione. Non è l’unica, ma è forse una delle più interessanti perché gli Esseri di luce comunicano attraverso un linguaggio che vuole richiamare l’attenzione di tutti gli uomini: credenti, non credenti, laici, intellettuali, scienziati, giornalisti, fisici, rappresentanti delle religioni e divulgatori che dovrebbero spiegare il motivo della loro manifestazione. Io penso che ci saranno tanti altri segni prima della Seconda Venuta di Cristo, e che molto presto ci sarà un contatto massivo tra esseri extraterrestri e l’umanità intera. Io non ho tutta la verità nelle mani, ma questo è quello che sento.
JAIME: Una domanda dal pubblico: Alada e Rene chiedono come ti arrivano le profezie e se credi che ci sarà una terza guerra mondiale.
GIORGIO: Io ricevo i messaggi durante il fenomeno della sanguinazione e nelle visioni spirituali con Gesù e la Madonna. Un messaggio in particolare parla di due eventi tristi: la terza guerra mondiale, ormai prossima, e una serie di catastrofi naturali in tutto il pianeta. Non ci sarà la distruzione del mondo, ma la sofferenza porterà una parte di questa umanità ad un cambiamento positivo. Questi eventi anticipano, ed è questo il messaggio più importante che ho ricevuto, il ritorno di Gesù Cristo a cui seguirà un regno di pace.
JAIME: Un’altra domanda dal pubblico… Alfredo Utrera si complimenta per il programma, ti saluta e chiede se tu credi che Cristo sia un extraterrestre..
GIORGIO: No, per me Cristo non è un extraterrestre. Cristo è il Figlio di Dio, e così come ha visitato il nostro pianeta portando il messaggio del Padre, sicuramente ha visitato milioni di miliardi di altri pianeti. Cristo è il Re dell’Universo ed è riconosciuto da tanti extraterrestri, quindi Lui è decisamente al di sopra di noi uomini e dagli extraterrestri stessi.
Jaime, quante persone in questo momento stanno seguendo il tuo programma?
JAIME: Due milioni di telespettatori stanno seguendo il programma in televisione e qualche migliaio che ci stanno seguendo da internet. Prima di chiudere volevo dirti che ci sono tanti avvistamenti e l’attività si sta intensificando: continuo a ricevere video di buona qualità, soprattutto di astronavi madre in Russia e molte segnalazioni dei misteriosi suoni della Terra, che io ritengo siano dei messaggi. Aumentano anche i segni nel cielo. La spirale che è apparsa il 7 giugno nei cieli israeliani, siriani, libanesi e armeni è un altro segno importante che ci avverte che ci stiamo avvicinando sempre più ad un evento molto più importante e significativo. Questo è quello che posso dire.
GIORGIO: Grazie, con tutto il nostro amore dalla Sicilia. Non voglio che tu lo prometta, ma puoi darci la speranza che un giorno ritornerai a Catania?
JAIME: Si, per te faccio tutto quello che vuoi.
GIORGIO: Grazie…
LA LOTTA CONTRO L’ANTICRISTO
FUNIMA INTERNATIONAL ONLUS
GIORGIO: Ed ora entriamo un po’ nel vivo di quella che è la mia presentazione spirituale. Prima di dare la parola a mio figlio vorrei fare una piccolissima premessa. Il messaggio di pace, amore e giustizia che la Madonna e Suo Figlio Gesù Cristo mi hanno affidato ha tre aspetti fondamentali: quello profondamente spirituale che si concentra sull’annuncio del Suo imminente ritorno, e l’impegno sociale attraverso la lotta alla mafia e l’aiuto rivolto alle persone che soffrono, in particolar modo i bambini. Questi tre aspetti rappresentano quella chiamata alla quale io ho risposto, nonostante i miei limiti, coinvolgendo tutta la mia famiglia e tutti i miei amici del Sudamerica, Spagna, Sicilia, Pordenone, Varese, Bari, Sant’Elpidio e che oggi si estende ai nostri amici di Catania. Nasce così la Funima International Onlus diretta da mio figlio Giovanni e Mara Testasecca che per anni ha collaborato con il missionario argentino Raul Bagatello. Un impegno che prosegue oggi in Paraguay in collaborazione con il missionario Omar Cristaldo e sua moglie Hilda, di cui vi parlerà Giovanni.
GIOVANNI: Buonasera a tutti. Io semplicemente aggiungerò qualcosa a ciò che è stato detto questa mattina. Funima International Onlus è un’organizzazione umanitaria nata su ispirazione di mio padre Giorgio Bongiovanni per aiutare la fascia più debole e indifesa della nostra società: i bambini. L’associazione, che per diversi anni ha operato in Argentina, è formata da volontari, giovani, professionisti e da tanta gente che vuole mettersi in gioco per aiutare o alleviare un po’ di sofferenza su questo pianeta senza avere la presunzione di cambiare il mondo.
E oggi ho il piacere di presentare il presidente dell’Associazione Del Cielo a la Tierra in Paraguay, il nostro carissimo amico Omar Cristaldo che da circa un anno insieme alla sua famiglia collabora con noi in un progetto di assistenza a bambini e madri che vivono in strada, attività che attualmente svolgono all’interno di un piccolo locale; un progetto che con il contributo di tutti speriamo di poter ampliare. Ora vorrei che ora ascoltaste direttamente da Omar e sua moglie Hilda, che invito a salire sul palco, le loro esperienze, come lavorano e di cosa hanno bisogno.
GIORGIO: Omar e Hilda sono i responsabili del centro denominato “Hijos del Sol” (Figli del Sole) con sede ad Asunción, Paraguay, e dell’Associazione culturale “Del Cielo a la Tierra”. Omar è un dottore laureato in economia e commercio, ora in pensione, che ha lavorato presso le banche nazionali del Paraguay e oggi si dedica alla solidarietà. In Paraguay così come in Cile, a differenza dell’Italia, il nostro messaggio è preso seriamente in considerazione, tant’è vero che spesso il Ministero dell’educazione gli concede la facoltà di insegnare come materia secondaria una teologia diversa da quella tradizionale, sia nelle scuole elementari che medie. E grazie alla sua intensa opera di divulgazione migliaia di ragazzi nelle scuole ascoltano il mio messaggio, la mia esperienza, gli insegnamenti e lezioni sul fenomeno extraterrestre. Paradossalmente in Paraguay, così come in altri paesi dell’America Latina quali Cile, Uruguay, Argentina, Messico, nonostante le dittature, l’economia precaria, la disoccupazione, la miseria, le situazioni gravissime di sopravvivenza e quant’altro, la cultura spirituale e quindi il socialismo reale, la solidarietà e la fratellanza vengono accolte positivamente. (Applausi).
OMAR CRISTALDO (Paraguay): Buonasera. L’Associazione Del Cielo alla Tierra che collabora con l’Opera di Giorgio Bongiovanni, ha intrapreso con determinazione l’iniziativa di portare avanti la diffusione del suo messaggio ai giovani del Paraguay, in special modo agli studenti, con l’intento di risvegliare le coscienze a quei concetti che nelle scuole non insegnano. Forse perché non ci vogliono raccontare la verità, quella che potrebbe liberarci dall’ignoranza nella quale i governi e le istituzioni ci mantengono. Ai giovani noi parliamo cercando di divulgare la bellezza e la grandezza del Cosmo, dimostrando con la tecnologia a nostra disposizione l’immensità che si espande aldilà della nostra atmosfera; cerchiamo di far comprendere loro quello che le religioni non ci hanno detto, e cioè che il Dio Padre Creatore è infinito, come la Sua Creazione che non ha principio né fine ed è retta dal tripode di Giustizia Pace e Amore. Le stesse leggi universali che ci portano a concretizzare e a sviluppare un aiuto specifico ai bambini, in un Paese dove il 63% della popolazione vive al di sotto della soglia della povertà. Un’alta percentuale di questo 63% non ha nemmeno il necessario per mangiare e vivere, pertanto nelle strade della capitale Asunciòn, noi incontriamo moltissimi bambini che vivono in mezzo alla strada che cercano di procurarsi una moneta per sopravvivere. E, purtroppo, questo succederà sicuramente anche qui in Italia, in Argentina, in Cile, etc. Ma visto e considerato che l’umanità è la nostra famiglia, anche questi bambini abbandonati dalla società sono parte della nostra famiglia, i nostri fratelli; e noi li vogliamo aiutare. Grazie anche agli aiuti provenienti dall’Italia abbiamo creato una struttura, il merendero ”I figli del Sole”, dove i bambini possono mangiare gratuitamente e ricevere assistenza medica di base e specialistica attraverso interventi per l’igiene e deparassitazioni cutanee. Più di questo per adesso non riusciamo a fare, ma vogliamo portare avanti un progetto più grande affinché un giorno questi bambini oggi discriminati dalla nostra società siano reintegrati, possano essere indipendenti e avere una cultura per intraprendere un’attività che dia loro un sostentamento. Una società che non considera i propri figli come parte della propria famiglia non può definirsi tale. Questi bambini vivono senza amore, senza consolazione e con molta sofferenza realtà estremamente drammatiche che generano in loro un’aggressività abnorme; molti sono bastonati, torturati e minacciati dai genitori stessi e costretti a lavorare nelle strade per ottenere il denaro necessario a procurare droga e alcool.
Qui è difficile incontrare la forza per andare avanti e sopravvivere, ma con il nostro aiuto e il nostro amore noi vogliamo donare loro una speranza. Accogliamo bambine che a 12, 13 anni erano già gravide e otto giorni dopo il parto sono state costrette a lavorare in strada o a prostituirsi: una vita che noi certamente non vorremmo per i nostri figli.
Questo in sintesi è il progetto “ Hijos del Sol”. Grazie. (Applausi del pubblico)
GIORGIO: Oggi Funima International sta lavorando su alcuni progetti a Palermo, e in futuro spero anche a Catania e molte altre zone, per aiutare i nostri bambini della Sicilia, che non vivono situazioni gravissime paragonabili al Paraguay ma sono comunque realtà di degrado, abbandono e violenza come quelle del quartiere Zen, Albergheria e San Cristoforo. Realtà difficili e drammatiche dove Funima in collaborazione con missionari locali volgerà il suo impegno per togliere i bambini dalla strada o da una certa frequentazione affinché non diventino un giorno futuri mafiosi o delinquenti.
ANTIMAFIADUEMILA
Io ora abito a Palermo, nel mandamento di Bocca di Falco perché qui devo compiere la seconda parte della missione che la Vergine mi ha affidato: additare l’Anticristo, inteso come insieme di forze negative che soggiogano il mondo. Già dal 1999-2000 mi sono attivato per intraprendere la lotta alle organizzazioni criminali che io individuo nella mafia, un aspetto dell’Anticristo, del male. Ho iniziato a studiare e sono diventato giornalista: un lavoro che coinvolge tutti, credenti, non credenti e laici, e per tale motivo in questo contesto non parlo mai dell’aspetto spirituale della mia missione.
Nell’anno 2000 ho fondato la rivista ‘AntimafiaDuemila’ che vanta oggi il rispetto dei magistrati delle Procure antimafia e dei trentamila lettori che ci seguono. La redazione è formata da un gruppo di ragazzi straordinari che da dieci anni lavora nella ricerca della verità: un lavoro importantissimo che ci vede schierati senza ipocrisie e con tutto noi stessi non solo con i principali protagonisti della battaglia antimafia come Salvatore Borsellino e la sua famiglia, la famiglia Falcone, Sonia Alfano e altre vittime della mafia. Ma come molti di voi sanno, attraverso questa rivista noi appoggiamo anche la linea dei magistrati della Procura di Palermo, di Caltanissetta e di tutti quei magistrati che anche se sono perseguitati dal potere come lo sono stati fino ad oggi, vogliono dire la verità.
Un lavoro che Lorenzo Baldo ed io abbiamo riassunto con una ricostruzione dettagliata della strage di Via D’Amelio nel libro “Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino”. Una strage eseguita dalla mafia, ma in realtà suggerita se non addirittura ordinata da membri potentissimi che ancora oggi fanno parte dello Stato e della grande Finanza economica criminale del nostro Paese. La dottoressa Anna Petrozzi è invece coautrice di un altro libro che vi invito a leggere: “La colpa: come e perché siamo arrivati alla notte della Repubblica” scritto insieme al prof. Tranfaglia, forse il più importante storico che abbiamo in Italia.
Quindi invito qui Lorenzo Baldo, vicedirettore della rivista AntimafiaDuemila che molto presto prenderà il mio posto, e la caporedattrice dott.ssa Anna Petrozzi a rappresentanza di tutti i miei colleghi giornalisti. Ad entrambi chiedo di dare un messaggio…
LORENZO: Buonasera a tutti e grazie davvero per essere qui. Innanzitutto vorrei dire che quello che facciamo è un dovere morale, perché la lotta alla mafia può essere considerata una lotta spirituale tra le due forze: il bene e il male. Noi sosteniamo i magistrati che stanno cercando disperatamente di costruire la verità sulle stragi di stato. Da quando esiste il giornale abbiamo vissuto questa forza nel manifestare il nostro sostegno con continui viaggi dalle Marche a Palermo; e da un anno a questa parte ci siamo trasferiti a Palermo nell’intento di rafforzare ulteriormente il nostro appoggio a quei pochi magistrati che ancora cercano di ricostruire la verità sulla trattativa tra lo Stato e la mafia, quella parte dello Stato che ha trattato con Cosa Nostra e che è complice delle bombe e della morte di Falcone e Borsellino e di tutti gli innocenti della strage del ’93. Ancora abbiamo molto da fare, ma il fatto di esserci costituisce un ulteriore dose di forza. Perché è importante che ognuno di noi acquisisca la consapevolezza di quanto sia importante, in questa Opera grandiosa, sostenere quei magistrati, questi uomini giusti. E Anna ed io, insieme ai ragazzi della redazione operanti nelle Marche e nella nostra succursale di Palermo dobbiamo continuare a farlo ancora con più forza ed essere sempre più consapevoli di quanto sia importante in questo momento storico arrivare alla verità, sapere quale Stato-mafia ha trattato con la mafia, e quale Stato vero di uomini come Falcone, Borsellino e tanti altri hanno lottato per dare un futuro ai nostri figli, alle nuove generazioni. Ognuno di noi ha il dovere nel proprio piccolo, attraverso una propria presa di posizione e un voto consapevole di cacciare quei politici corrotti che hanno le mani lorde di sangue, perché ognuno di noi ha il dovere di costruire questo pezzo di nuova società. Perciò il nostro è un appello: sosteniamo quei pochi magistrati che stanno cercando di renderci un futuro vivo, libero. Grazie.
ANNA PETROZZI: In questo momento mi sento di fare un discorso più emotivo riguardo al senso profondo del nostro lavoro. Sono diversi anni che collaboro con Giorgio e con lui ho lavorato su molti aspetti della sua missione; ma la cosa più importante che ho imparato e sulla quale rifletto da molto tempo a questa parte è quello che lui ha riassunto in una parola in apertura di questo convegno: “Ricordatevi che il protagonista di tutto quello che noi faremo oggi è il Maestro Gesù Cristo”. Ecco io a volte devo ricordare a me stessa che tutto quello che noi abbiamo fatto, che facciamo e che spero continueremo a fare è la realizzazione di quanto il Maestro ci ha insegnato. Tutto quello che noi dobbiamo fare nella vita c’è l’ha insegnato Lui, ed è scritto nel Vangelo. Noi facciamo questo lavoro di antimafia per tutti i motivi che ha spiegato benissimo Lorenzo e a cui non aggiungerò niente, perché è il nostro modo di compiere gli insegnamenti che il Maestro ci ha lasciato. Gli stessi che prima Piergiorgio Caria ha ribadito come messaggio per concludere la sua relazione; quell’elenco di cose da farsi che hanno ricordato chiaramente anche Erika Pais e Juan Alberto Rambaldo. Indipendentemente da quello che ognuno di noi fa nel suo piccolo, per noi che ci riteniamo cristiani o comunque vogliamo far parte dell’Umanità di questo pianeta, e sentirci degni di essere considerati esseri umani, quello che dobbiamo fare è scritto lì, nel Vangelo. Fare antimafia è un modo per compiere quello che il Maestro ci ha insegnato e quello che da noi Lui vuole. È con questo spirito che viene fatto il giornale. È questo che ci muove e che ci ispira, ed è per questa Verità, quella che Lui ha portato, che noi cerchiamo di fare del nostro meglio. Questa cosa l’ho imparata certamente da Giorgio, accompagnandolo, ma la cosa più assurda è che l’ho imparato facendo questo lavoro. Perché questo lavoro ci permette di stare a contatto con persone che molto spesso non sono credenti o meglio dichiarano di non esserlo che mi hanno insegnato e ci hanno insegnato che i valori universali, i valori cristici vanno al di là del proprio credo. Quello che ci accomuna tutti è quello che facciamo. E vorrei chiudere con una frase di J.F.Kennedy, che Giovanni Falcone amava ripetere: “Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana”. E fare antimafia rientra in questa logica. Grazie.
GIORGIO: Insieme ad Anna Petrozzi e Lorenzo Baldo vorrei anche ringraziare Aaron Pettinari, Francesca, Emanuele, Maria Loi, Monica e tutti gli altri che per l’emozione ora non ricordo.
Ed ora vorrei concludere regalando a voi un’emozione. A scuola ci hanno insegnato che Garibaldi, Mazzini e Camillo Benso di Cavour sono i nostri padri della patria. Ma io quale piccolo intellettuale che ha letto e approfondito la storia del nostro Paese, con tutto il rispetto mi permetto di criticare questa definizione. Quando i giovani mi chiedono da dove dobbiamo cominciare per realizzarci, io cerco di dare loro lezioni di antimafia, oltre a lezioni spirituali. E rispondo loro dicendo che conoscendo la storia del nostro Paese possiamo capire oggi cosa sta succedendo e che cosa possiamo fare per cambiarlo. Se uno non conosce la storia del proprio Paese, sia recente che del passato remoto, non può intervenire. E se Garibaldi sbarcando a Marsala si è accordato con i vecchi mafiosi di quel luogo, ritengo che abbia aiutato il nostro Paese a diventare una Repubblica in una forma a dir poco mediocre. E quindi sono convinto che oggi noi tutti dobbiamo cambiare un po’ la Storia, perché i nostri veri padri della Patria sono quelli che hanno dato la vita e non si sono compromessi, quelli che sono stati uccisi perché erano alfieri della giustizia e volevano abbattere il potere politico mafioso, quello che schiaccia la nostra terra. Io mi rivolgo soprattutto a voi ragazzi che andate a scuola: per me il vero padre della patria è, oltre Falcone e Borsellino, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Domani é il 3 settembre, l’anniversario dell’eccidio della strage di via Carini a Palermo, dove il Generale è stato ucciso insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente Domenico Russo. Il Generale era venuto in Sicilia in qualità di Prefetto di Palermo per distruggere la mafia. Un potere negato da quello Stato-mafia, a quei tempi capitanato da Andreotti e da certi poteri della democrazia cristiana, dai partiti delle banche e da quei poteri religiosi che l’hanno condannato a morte, perché lui avrebbe abbattuto i sistemi criminali che oggi governano il nostro Paese. Quindi chiudo questa parentesi antimafia ricordando quello che io riconosco come Padre della Patria: il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Per approfondimenti leggete Antimafiaduemila dove noi spieghiamo perché il Generale Dalla Chiesa viene ucciso e tante altre cose.
Adesso iniziamo la conferenza…
MESSAGGI DAL CIELO, IL RITORNO DI CRISTO E IL GIUDIZIO FINALE
GIORGIO: Il protagonista principale di questa lunga premessa iniziata stamattina è Gesù Cristo, il Figlio di Dio, l’Essere patronimico di questo pianeta e di tutto l’Universo. Lui è la manifestazione dell’Amore più grande di tutti gli amori e noi dobbiamo prepararci alla Sua seconda Venuta. Duemila anni fa Lui è venuto offrendoci l’amore incondizionato, l’amore altruistico. Con i fatti e con le opere compiute ha dimostrato di essere un Essere divino, il Figlio di Dio: ha camminato sulle acque, risuscitato i morti, ha guarito tutti i malati che gli hanno portato davanti. E quando parlava al popolo non era il Gesù Cristo che il potere della Chiesa Cattolica, il Vaticano e altre chiese che hanno poteri materiali ci hanno presentato: era il Gesù Cristo che attaccava il potere. Leggetelo il Vangelo, fratelli e amici… leggetelo!
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità. ” (Mt 23,27)… «Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa».. (Mt 6,2)… «È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei Cieli» (Mt 19,24)..
Quindi Gesù era uno che gridava e attaccava il potere, come quando scacciò i mercanti del tempio con le corde di cuoio e prese a bastonate la gente. Quanti mercanti Gesù scaccerebbe dal tempio se ritornasse oggi? Tanti! E sempre nel Vangelo di Matteo, nel capitolo 24 Gesù profetizza la Sua Seconda venuta con grande giustizia, dove Lui giudicherà l’umanità dalle opere. Sarà accompagnato da esseri angelici in carne ed ossa, gli stessi esseri di cui parla a Pilato quando, flagellato e condotto in catene davanti al governatore romano gli fu chiesto «Sei tu il re dei Giudei?», e Gesù rispose: Si lo sono, ma il mio Regno non è di questo mondo, se lo fosse i miei angeli mi libererebbero…”. (Gv cap. 18). Ma se gli angeli sono esseri astratti, di quale legione sta parlando? Non mi risulta che in Palestina Gesù avesse un esercito, quindi sta parlando di esseri concreti, fisici; e siccome all’epoca in Palestina non c’era un esercito più forte di quello romano oso pensare che si riferisse ad esseri extraterrestri, angeli spirituali e angeli in carne ed ossa.
Gesù promette quindi la Sua Seconda Venuta e un nuovo Regno di pace. Ma nel capitolo 24 annuncia anche catastrofi, pestilenze, Segni in Cielo e in Terra, apparizioni, visioni e strani sogni di bambini e vecchi. Gesù profetizza Se stesso in questo tempo: «In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno » (Mt 24,34) ma non si riferiva ad una generazione umana che dura mezzo secolo, bensì ad un’era planetaria che secondo gli studiosi dura circa duemila anni. Quindi il tempo della seconda venuta di Cristo è questo.
E voi vi chiederete: Come ritornerà Gesù?
Gesù è già tornato: si deve solo manifestare. È venuto anche a casa mia e io l’ho visto in carne ed ossa. In realtà si è presentato diverse volte, ma sarà sufficiente che ne racconti uno di questi incontri.
Quel giorno ho visto scendere dal soffitto un raggio di luce fisico dal quale si è formata una silhouette umana di luce che lentamente si è attenuata fino a formare una persona che indossava una tunica. Era più alto di me, 1,82 mt circa, aveva i capelli lunghi colore castano chiaro quasi rosso, gli occhi erano molto grandi e scuri. Un giovane bellissimo, palestinese, con la barba non molto lunga che emanava un profumo di rose che inondava tutta la stanza. Il Suo corpo era quello resuscitato, aveva le stigmate nelle mani e nei piedi e con i piedi scalzi ha fatto alcuni passi verso di me e mi ha messo la mano sulla spalla. Ci siamo seduti al tavolo della cucina che era apparecchiato e gli ho offerto un pezzo di pane, Lui l’ha preso e mi ha detto: «Figliolo, dobbiamo mangiare il pane della vita». Che significa il pane della vita? Il ‘Pane della Vita’ è Lui stesso, il Corpo Mistico di Cristo. Poi si è alzato, ha continuato a guardarmi e senza voltarmi le spalle ha fatto alcuni passi indietro finché si è acceso in una sorta di torcia umana e come un raggio laser è sparito attraverso il soffitto così com’è entrato. Quindi Lui è apparso con il corpo resuscitato. E ora mi rivolgo ai fratelli cristiani e chiedo: come pensate che tornerà Gesù? Se siete veramente cristiani cattolici dovete ricordare uno dei quattro dogmi, chiamiamoli principi di fede, alle quali noi cristiani in quanto tali siamo chiamati a credere : la resurrezione. Che non è un concetto astratto: Gesù è risorto, e da duemila anni il Suo corpo e il Suo Spirito sono vivi. È stato assunto in Cielo da una nube, ma Lui si può smaterializzare e materializzare, così come fece quando entrò nel Cenacolo per farsi vedere dagli apostoli. Apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. Ma Tommaso, che non era presente, non credette alle parole degli apostoli che gli riferivano di aver visto il Signore. Otto giorni dopo Gesù riapparve a loro e disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio mio!», e Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Quindi io ho visto lo stesso Gesù risorto che si fece vedere da Maria Maddalena, dalla Madre Santissima, dagli Apostoli, e da altra gente nel mondo. Non l’ho visto solo io. E quel Gesù così come ci è stato tolto, allo stesso modo ritornerà. Lui è già sulla Terra e quando vorrà mostrarsi al mondo scenderà dal Cielo, probabilmente dalle stesse nubi di luce o da un’astronave. Ma questo per me non è fondamentale.
L’importante è che voi vi prepariate perché Lui giudicherà tutti e inizierà dai potenti, dai Capi di Stato e delle Chiese. Il primo potere ad essere giudicato sarà la Sua Santa Chiesa, la Chiesa cristica che Lui ha fondato ma che oggi è infestata da criminali e delinquenti che occupano abusivamente il Vaticano; quelli che attraverso lo IOR hanno fatto il lavaggio del denaro sporco con il beneplacito di tutti i Papi tranne Giovanni Paolo I, che hanno ammazzato. E poi benedirà i Santi della Sua Chiesa come Padre Pio, San Francesco e tutti i veri missionari che operano nel mondo. Infine giudicherà tutti, anche me, anche voi. E il messaggio più importante che Lui mi ha dato, cari fratelli, e che ancora non viene accettato dai miei fratelli preti, è che Gesù giudicherà dalle opere, non dalle ideologie. L’ha detto Lui: «Dai loro frutti riconoscerete chi sono». Lui premierà tutte le persone che hanno fatto le opere buone: cristiani, comunisti, laici, non credenti, buddisti, induisti, musulmani, etc. e ai non credenti dirà: «Non hai creduto in me, nella mente; ma siccome Io ero nel tuo cuore, tu hai fatto le opere buone». Quindi io invito tutti i cristiani a fare le opere buone affinché il giudizio ci dia la possibilità di entrare nel Nuovo Regno: questo è il cuore del messaggio di Cristo. Noi dobbiamo prepararci ad accogliere il Signore con tutto l’amore e tanta l’umiltà, per essere degni di andare avanti e ripopolare la nuova società, il Nuovo Regno che Lui stabilizzerà sulla Terra.
E ora concludo raccontandovi un’esperienza vissuta di recente e poi lascio a voi le domande. Io ho avuto tanti contatti con gli angeli. Recentemente, mentre mi trovavo nei pressi della base Nato di Aviano, in Friuli, ho avuto un contatto con due esseri. Uno molto alto pieno di luce, che conosco bene perché mi ha visitato molte volte, e si chiama Setun Shenar; e uno che non avevo mai visto alto un metro e mezzo circa con la pelle marrone e gli occhi grandissimi, quelli che gli ufologi definiscono esseri della razza dei Grigi. Setun Shenar mi chiese: “Vuoi venire con noi? Se vuoi puoi venire con noi subito”. Io in quel momento mi sentivo un po’ scombussolato, perché la gioia di vederli e di stare con loro per me equivale a stare in Paradiso, ma poi ho risposto: “No, non vengo con voi. Rimango qui con i miei fratelli a preparare la venuta di Cristo”. Nei loro occhi si leggeva chiaramente la gioia nell’udire la mia risposta, tanto che sono sicuro che fosse ciò che speravano. Al che mi rispose: “Va bene, fratello. Accettiamo la tua risposta ma nel momento in cui tu desideri venire con noi devi semplicemente entrare in sintonia con me e noi ti veniamo a prendere in qualsiasi parte del mondo tu ti trovi. E se vuoi, puoi portare con te tutte le persone che credi opportuno. Presto noi ti daremo un segno di avallo a questo dialogo, un altro segno fisico”. Infatti poco tempo dopo ho filmato un’astronave, una sfera grandissima che usciva dalla montagna e mentre la riprendevo con il cellulare ho detto loro: “Ciao Fratelli ! sono sempre a vostra disposizione!”.
Sebbene io abbia continue visioni spirituali e scriva molti messaggi, loro mi hanno voluto contattare fisicamente affinché io vivessi questa esperienza, la maturassi e capissi profondamente il significato di quello che io vivo. E ora che l’ho toccata con mano sono felice di viverla anche fisicamente: l’amore che ho per i miei fratelli.
Non conosco tutti i presenti in questa sala.. Io nel mio lavoro tocco con mano la miseria, la crudeltà, il tradimento, la violenza, l’odio, la sopraffazione e posso dire che quasi tutti voi siete brava gente. E quando Cristo tornerà a verrà da voi che siete i miei fratelli, io potrò solo dire: ”Signore, sono brave persone. Io le ho conosciute, mi hanno aiutato, mi hanno ascoltato e non hanno mai commesso crimini. È brava gente”. Per questo ho detto no, resto qui. E per questo loro mi hanno detto: “Va bene. In nome della nostra amicizia, la prossima volta potrai portare con te chi vuoi. Noi lo faremo venire con te”. (Applausi del pubblico)
Ed ora, prima di passare alle domande vorrei invitare sul palco Eugenio Riganello, un mio fratello spirituale discepolo di Paramahansa Yogananda, un Maestro che ha fatto parte anche del mio percorso spirituale.
EUGENIO: Buona sera a tutti, sono un insegnante di yoga e discepolo di Paramahansa Yogananda – così si presenta Eugenio Riganello, insegnante della Federazione Italiana Yoga. Il messaggio che Yogananda voleva trasmettere era far risvegliare la Coscienza Cristica che è nascosta dentro di noi. Yogananda ha portato questo profondo e prezioso messaggio in Occidente destando le coscienze attraverso lo yoga e la meditazione. Prima di iniziare una sua conferenza, invitava a chiudere gli occhi così da entrare in uno stato di silenzio interiore che permette all’individuo di ascoltarsi nel più profondo di se stesso. Interiorizzandosi, l’uomo ritrova la sua vera natura, il suo vero sé, la sua vera essenza, lì in profondità dove regna la Coscienza Cristica; una conquista alla quale noi tutti siamo destinati a raggiungere con tenacia e consapevolezza. Per raggiungere questo stato dobbiamo fare chiarezza in noi perché, finché la mente è turbata nel suo frenetico vortice di problemi, preoccupazioni, pensieri dissonanti e disarmonici andiamo a soffocare la nostra essenza spirituale e quindi l’energia cristica non potrà brillare. Dobbiamo educare la mente prendendo la padronanza di essa, trascendere lo stato mentale che porta all’egoismo, all’avidità, alla gelosia, alla rabbia, alle paure, alla sfiducia in se stesso e negli altri; sentimenti questi, che sfociano in violenza e in altri comportamenti dello stato animale che vive sotto l’istinto della sopravvivenza rimanendo ancorato esclusivamente alla mente. Bisogna lasciare questo stato di natura inferiore per accedere allo stato di natura superiore che porta ad usare il cuore ad avere fiducia in se stessi, nell’altro, nelle presenze angeliche dell’amore e della provvidenza, nella generosità, nella cordialità, nella carità, nell’altruismo, nella necessità della giustizia, dell’equità, della serenità, e come diceva Yogananda: vivere nei pensieri alti, pronunciando nella mente e nel cuore: “Dio Dio, Dio”, “essere sempre desti e pronti”. Yoganada sosteneva che fare tutto questo è possibile attraverso la forza di volontà e se non c’è forza di volontà non possiamo mettere in pratica l’opera di Cristo. Se non c’è forza di volontà ci assale la pigrizia, la paura e ci allontaniamo dalla luce. Il messaggio di Yogananda è essere nella giusta azione continuamente ed invitare gli altri a farlo, essere d’esempio 24 h su 24 e non solo in pochi momenti della giornata ma vivere lo yoga completamente e cioè vivere nell’unione costante con l’energia cristica per servirlo in ogni istante. Paramahansa Yogananda, questo grande Avatar, Genio Solare, così come lo definisce giustamente Giorgio Bongiovanni è molto amato nel mondo perché mentre le religioni si separano e professano un’educazione di giudizio negativo verso le altre forme di pensiero, Yogananda unisce e spiega le Sacre Scritture e le loro verità creando chiarezza e mostrando il vero legame tra loro. Yogananda spiega che l’energia dell’amore è una e tutti gli esseri venuti da questa fonte divina onnipotente, onnisciente e onnipresente sono Suoi figli venuti per risvegliare l’uomo nel sentiero della vita e afferma, che grazie all’estremo sacrificio di Gesù-Cristo tutti noi uomini semplici e persino tutti i grandi maestri venuti in questo mondo, siamo stati salvati con la croce. Cristo perciò è la massima espressione del Padre Divino, l’essere all’apice della piramide e al quale saremo grati per l’eternità.
GIORGIO: Ringrazio anche i miei fratelli della Spagna qui presenti: Emanuel Mouriño, Angel Gutierrez e tutti i fratelli che dalla Spagna ci seguono. Grazie.
Vi avevo promesso una piccola sorpresa: è presente qui in sala Luz de Maria, una veggente molto conosciuta che viene da Costarica ed è accompagnata da Rafael, un mio carissimo amico e fratello che viene dall’Argentina, che darà un messaggio della Vergine per tutti noi. (Applausi)
LUZ DE MARIA: Un abbraccio per tutti in nome di Cristo e della Madre Santissima. Per me è una benedizione condividere con Giorgio questo giorno speciale, i 23 anni della sua stimmatizzazione. Questa non è una conferenza come tante, ma un evento molto significativo dal punto di vista spirituale. Ora chiedo ad ognuno di voi: Perché Cristo continua a soffrire manifestandosi così nel mondo? Perché l’umanità sta bene? Oppure perché ogni giorno ci avviciniamo ai frutti delle nostre cattive azioni? La Madre Santissima in tutti i messaggi, soprattutto gli ultimi che ho ricevuto, chiama tutti noi ad una conversione totale e assoluta. E questa deve essere un’adesione totale e assoluta a Suo figlio il Cristo. Però la nostra risposta non deve essere solo dire: “Credo”, ma deve essere una risposta di messa in pratica del Vangelo. A me la Madre dice: “Ama! Devi essere un’esperta nell’amore. Il resto ti sarà dato in più”. E noi dobbiamo divenire esperti nell’amore cristico, non nell’amore che esprime l’umanità che è un amore distrutto, mascherato, frustrato. La Madre ci invita continuamente ad essere testimoni viventi dell’opera evangelica di Gesù Cristo, perché Gesù ha bisogno di un popolo fedele, non di un popolo unito solo a una determinata Chiesa o ad una denominazione religiosa. Un’umanità conformata nel Suo amore che si ritrovi nel Suo amore Cristico e nell’amore della Madre Santissima che è sempre stata la prima discepola di Suo Figlio il Cristo. Lei continua ad apparire rivelandoci la parola di Suo Figlio, perchè Lei è presente e continuerà ad esserlo fino al ritorno di Gesù Cristo. A Lei Suo Figlio ha confidato questa generazione: l’umanità. Quattro giorni fa la Madre mi ha detto: “Io ho sofferto molto quando è stata distrutta Sodoma e Gomorra” – e questo ci fa retrocedere nella storia e ci fa capire che Maria è stata presente anche all’inizio dell’umanità -“ma questa generazione mi fa soffrire di più”. Poi mi ha fatto vedere in una visione dei demoni che vagavano intorno alla Terra, ma non la penetravano. Allora chiesi: “Madre, perché i demoni non entrano nella Terra e restano al di fuori?”. E lei rispose: “Perchè il demonio non ha bisogno di tentare l’uomo. Lui se ne sta fuori tranquillo perchè l’uomo ha eccelso e nella sua forma di peccare lo ha persino superato”. Noi siamo qui, in questo momento, per volontà cristica… perché ognuno di noi è un pezzo fondamentale in questo grande mosaico che è la volontà di Cristo. Noi non siamo qui per caso: siamo qui perché siamo stati chiamati per dare testimonianza della presenza di Cristo e della Madre Santissima sulla Terra. Io non posso continuare a pensare che ci sia un Figlio senza una Madre. Mai. E per tal motivo io non posso pensare che una persona che si autodefinisce cristiana non sia amante di Maria, perché Lei ci porta da Suo Figlio. Perché Lei sta conducendo questa generazione alla Seconda Venuta di Gesù Cristo.. Noi dobbiamo cambiare la nostra coscienza e non dobbiamo pensare di essere persone qualsiasi del mondo: noi conosciamo di più, sappiamo di più. E se noi abbiamo ricevuto di più, ci sarà chiesto di più. Per fare questo dobbiamo essere uniti e formare una muraglia impenetrabile, perché l’arma che sta usando il demonio è la divisione. Noi non possiamo permettere la divisione in nessuna Arca o gruppo spirituale in genere, ed ognuno deve essere cosciente che può ed è uno strumento di amore cristico di unione.
GIORGIO: Bellissimo messaggio! Grazie Luz de Maria.
Tra gli applausi del pubblico Giorgio invita il pubblico a fare domande..
D: Alcuni sostengono che Gesù Cristo fosse sposato e avesse dei figli. Tu cosa ne pensi?
GIORGIO: La tradizione dei templari sostiene che Maria Maddalena fosse la sposa di Cristo. A me risulta invece che fosse la compagna spirituale, diciamo l’anima gemella. Ma quando Gesù si fece battezzare da Giovanni Battista, fu compenetrato da Cristo: quindi non era solo Gesù, figlio dell’Uomo, era anche Cristo il Figlio di Dio.
Infatti mentre Gesù parlava alle folle uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre». È Cristo che parla, non certamente Gesù Figlio dell’Uomo. Quindi non credo che Cristo abbia avuto una moglie perché per Cristo tutti coloro che stavano con Lui, anche la Sua stessa Madre Santissima, erano fratelli e sorelle. Gesù è stato educato dagli Esseni e durante la missione loro non si sposavano. Dubito quindi che Gesù si sia sposato, ma credo fermamente che Maria Maddalena fosse la Sua anima gemella perché Lei era presente, quella che Lo consolava quando soffriva. Tant’è vero che la prima persona alla quale si è presentato Gesù resuscitato non fu Giovanni il prediletto, ma lei.
D: In merito alle apparizioni mariane che si manifestano nel bacino del Mediterraneo e nei Paesi dell’America Latina, mi chiedevo come mai la Vergine Maria e Gesù Cristo si manifestino solo in questi Paesi, considerando che i veggenti stessi dicono che il messaggio della Madonna richiama tutto il mondo alla conversione.
GIORGIO: Oggi non abbiamo avuto il tempo di proiettarli, ma io ho dei filmati straordinari sulle apparizioni della Madonna in Corea, dove vive una veggente che durante le visioni della Madonna sanguina dagli occhi e sanguinano anche le pietre. La Madonna appare anche in Africa e in Cina, in luoghi dove non c’è il cattolicesimo. Ovviamente dobbiamo tener presente che se le notizie politiche dall’Oriente ci arrivano a fatica, figuriamoci quelle spirituali!
JORGE FIGUEREDO (Paraguay): Voglio ringraziare Giorgio Bongiovanni, mio amico e maestro, che mi ha iniziato alla conoscenza del crimine organizzato. È ammirabile l’impegno e il lavoro che svolgete qui in Sicilia contro la mafia. Nel mio Paese non esiste nessuno nell’ambito istituzionale, nemmeno uno, che lotti contro la mafia. Quindi io voglio dare il mio appoggio, la mia solidarietà e la mia disponibilità nella lotta contro il crimine organizzato. Ringrazio l’amico e fratello Omar Cristaldo e tutti i paraguayani per avermi dato l’opportunità di conoscere questa terra: Palermo, Catania, i martiri di questo Paese, i magistrati, carabinieri, giornalisti, imprenditori e sacerdoti che sono stati uccisi dalla mafia. E in quanto credente, voglio ringraziare anche il Cielo, in special modo la Vergine Maria, perché noi non saremmo qui se non fosse per volontà del Cielo.
Grazie hermano…- tra gli applausi del pubblico Giorgio riprende la parola per chiudere l’ultimo intervento di oggi – Vi dirò io chi è Jorge Figueredo. Lui è una persona importante: un pubblico ministero, un giudice che lavora contro la corruzione in Paraguay. Io l’ho conosciuto quando era ancora un ragazzo e aveva solo quindici anni. Mentre frequentava il liceo mi chiese: “Cosa devo fare secondo te?” E io gli dissi: “Studia giurisprudenza. Diventa giudice”. E così è diventato giudice anticorruzione e antimafia in Paraguay.
E ora vorrei concludere presentando a tutti voi “Il Ritorno”, un libro che contiene tutti i messaggi che ho ricevuto negli ultimi dieci anni da Gesù e dagli Esseri di Luce sulla seconda venuta di Cristo sulla Terra.
È un regalo per tutti voi che racchiude tutto quello di cui abbiamo parlato oggi. Arrivederci e grazie. (Applausi).
Il ritorno di Cristo farà da gran finale a questo grande evento. Il ritorno di Colui che ha illuminato ogni istante l’intera giornata di oggi e che da sempre illumina il labirinto delle nostre vite. Lo dice Lui stesso: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce
È l’amore che illumina la strada. È l’amore che porta alla libertà e alla verità. E solo attraverso l’amore riusciremo passare dall’apatia al servizio per il prossimo, dall’individualismo al senso di appartenenza ad un infinito Creato. A riconoscere ogni essere umano come nostro fratello e a tendergli la mano per percorrere insieme lo stesso cammino, lasciandoci dietro orme di giustizia, integrità e coraggio.
Sandra De Marco
San Giovanni di Polcenigo-PN
8 novembre 2012