IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITÀ

giovannibattistaDi Sandra De Marco
Cosa sia il coraggio ce lo insegna la storia del mondo.  Lo ritroviamo nella narrazione raccontata da Erodoto e Tucidide, da valorosi guerrieri e grandi condottieri ed in tutta la storia vissuta dall’umanità. Il coraggio lo insegnano gli uomini e le donne che a piedi scalzi e mani vuote hanno lanciato un grido di dolore contro ogni forma di ingiustizia e miseria umana, cambiando per sempre il corso degli eventi: Giovanna D’Arco, Giordano Bruno, Gandhi, Madre Teresa, Martin Luther King, Che Guevara, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giorgio Bongiovanni e tanti altri. E poi Padre Pio da Pietrelcina, Padre Puglisi, Giuseppe Fava, Don Diana, San Francesco, ma soprattutto il piu grande di tutti, Gesù-Cristo, il Figlio di Dio, e tanti, tanti altri…
Uomini che ad occhi chiusi hanno camminato sul bordo dei precipizi e tuttavia, spinti dal fuoco dell’amore e della verità, hanno saputo guardare oltre i muri e le misure del mondo, scegliendo di  non volare basso, né di rinunciare ai propri sogni.
Uomini che hanno vissuto con fede ogni momento e non hanno ridimensionato i loro desideri per mettersi al riparo dai dolori e dalle sconfitte. Ad ogni sorgere del sole hanno scritto con il cuore ed il sudore le pagine dei propri destini, affinché il loro cammino non fosse solo utopia e l’eco dei passi rimbombasse contro le roccaforti della paura, dell’avidità e del servilismo. Ad ogni caduta si sono sollevati con il battito del cuore che si faceva più intenso, mentre l’anima sembrava assaporare quel momento magico di incanto, quell’estasi profonda e smisurata nel risvegliarsi più forti nella fede per poter riabbracciare la propria croce, là dove sogni e realtà si incontrano.
Uomini che hanno guardato al mondo e sollevando gli occhi al cielo han gridato: “Dio mio, Dio mio, perché tutto questo?” e, nonostante tutto, ammutolivano di fronte all’incommensurabile bellezza di un tramonto, che con eleganza si congedava dai suoi colori inebrianti e per magia si rivestiva d’un manto stellato.
Uomini che hanno cavalcato la storia, affrontato con lealtà e coraggio l’ingiuria e il disprezzo, mentre solitudine e sofferenza divenivano inseparabili compagne di viaggio, dimostrando che l’amore vince tutto, sprigiona energie e forze inimmaginabili.
Uomini che hanno gridato al mondo che il coraggio non si trova nei gradini più alti del podio, né si riconosce dagli onori e dall’applauso del pubblico, ma nel saper resistere, nel sapersi rialzare dopo ogni sconfitta, nel tenere saldo lo spirito nelle prove e nei sacrifici, rimanendo integri fino all’ultimo respiro, finché non si ha più voce.
Come costruire le grandi vittorie, ce lo insegnano in parole semplici anche i bambini, quando ad ogni caduta si rialzano, senza rinunce, vittimismi e afflizioni; senza permettere che la paura li freni o offuschi in alcun modo la loro gioia di vivere. Insistono, persistono e non desistono, senza mai arrendersi, finché impareranno a camminare, riusciranno a fare capriole, correre all’impazzata e spiccare il volo lungo i prati in fiore per inseguire gli arcobaleni.
Dinanzi ad un’umanità che ha trovato solo il coraggio di osare cose terribili ed ha preferito credere che fosse tutto previsto, lasciando ogni cosa in mano al destino; di fronte ad una viltà che sussurra nell’ombra, ferisce e piange false lacrime di dolore, a volte indifferente e molte altre rassegnata, imprigionata nell’illusione che tutto debba essere come ci è stato imposto…, davanti ad un’esistenza del tutto priva di slanci, tiepida e ipocrita, il coraggio, quello vero, ce lo insegna soprattutto Gesù Cristo quando cade a terra sotto il peso della croce, nel Suo cammino verso il Calvario. Sotto lo sguardo della folla inferocita e dei Suoi aguzzini, il Figlio di Dio, il Padrone della vita e della morte di ogni creatura, flagellato, con il corpo scarnificato, tumefatto e imbrattato di sangue, cade e si rialza in quella che, agli occhi del Suo immenso Creato, sarà la marcia trionfale del Re dei re. Dove il coraggio di amare vince tutto, ogni umiliazione, l’ego, la superbia, ogni dolore e sfinimento; dove amare Dio non è solo dire: “Credo”, non è solo un po’ di amore e compassione, ma servire il prossimo.. servire e ancora servire, con la gioia ed il coraggio di imitare il Vangelo nel cuore. Dove il miracolo della Croce non si appende alle pareti delle case e delle cattedrali, né ha bisogno di fatti straordinari, ma si glorifica ogni istante sulle nostre scelte, tutte, affinché diventi il riassunto consapevole e responsabile del ‘cammin di nostra vita’.
 
10 MARZO 2013 – PALERMO
 
Giorgio: Oggi sarei dovuto andare da Palermo a Belpasso, ai piedi dell’Etna, all’Arca dell’Aquila. Purtroppo un inspiegabile dolore allo stomaco me lo ha impedito. Siccome è scritto sulla mia carta astrale che devo soffrire, la mia razione di sofferenza oggi l’ho passata così, in attesa della prossima sanguinazione di cui Gesù mi ha già avvertito: entro stanotte o domani mattina mi devo preparare alla sofferenza delle sofferenze. Per qualche attimo mi sono un po’ innervosito, non perché non voglia soffrire, io ringrazio il Signore sempre di tutto, ma per essere mancato al mio appuntamento, che comunque ho rimandato di pochi giorni. Come dicevo poco fa ai fratelli qui presenti, sono almeno dieci anni, forse anche venti, che non mi sveglio senza un dolore. Non sto facendo la vittima, da vent’anni sogno di tuffarmi nelle acque di Acitrezza o di farmi un bagno a Fontane bianche di Siracusa. Non lo vivo, come non vivo da tempo il sogno di svegliarmi senza un dolore, perché ne ho sempre qualcuno allo stomaco o alla testa, alle gambe, al nervo sciatico o alla schiena. Il mio corpo reclama sempre qualcosa, come se fosse un atto dovuto. Va bene, non ci sono problemi, sia fatta la volontà di Dio: questa è la mia vita. Ora sono qui, a vostra disposizione, per servirvi.
 
Questo è il tempo dell’attesa e della testimonianza.
Per iniziare, volevo dire a tutti voi che questo è il tempo dell’attesa e della testimonianza. Attesa, perché il Cielo sta mettendo alla prova tutti coloro che seguono la Verità nelle varie sfaccettature: la nostra Verità, quella Giovannea e la testimonianza dell’annuncio della venuta di Cristo, iniziata negli anni ‘50 sino ad oggi, partita con il nostro caro Eugenio e che continua ancora attraverso di me. Attesa e testimonianza anche di altri aspetti della Verità, che non sono Giovannee, ma apostoliche, perché seguono comunque la Verità di Cristo. Voglio ricordarvi che noi apostoli siamo dodici ed ognuno ha una missione. Poi ci sono i discepoli degli apostoli, quindi il Corpo mistico di Cristo è grande, immenso. Inoltre esistono missioni che non sono direttamente legate a noi con la Fratellanza Cosmica, ossia la profezia, la presenza extraterrestre, l’annuncio della Seconda Venuta di Gesù, la denuncia dell’Anticristo con le varie lotte antimafia, contro i potenti ed infine l’aiuto verso chi soffre. Non c’è solo questo. Sono presenti anche altre missioni parallele o complementari, esse fanno capo a Cristo e stanno svolgendo il lavoro che Gesù vuole che facciano. Io so per certo, da informazioni avute dai nostri Fratelli Celesti che mi guidano, da avalli ed investigazioni  fatte da me per avere riscontri all’informazione (non perché non credo, bensì mi aiutano a dimostrare la verità), che tutti siamo sotto prova, da noi giovannei agli altri fratelli, molti di mia conoscenza, compresi tutti i leader missionari o cristiani come, ad esempio, Don Ciotti.
 
La prova della fede
La prova dell’attesa e quindi della fede è per tutti: l’attesa riguarda gli eventi che dovranno succedere ed accadranno. Io li leggo, perché ho la possibilità di lavorare solo nella missione e di non fare altre cose, malgrado le mie sofferenze per le quali ringrazio tantissimo il Cielo. L’attesa significa che noi dobbiamo avere fede e perseverare in quello che stiamo facendo, su tutti i piani che già vi ho elencato e non mollare, perché la tentazione sarà quella di mollare o di desistere.
Desistere significa non ritirarsi, non abbandonare, andare avanti ma lasciare il passo a qualcuno più forte: però questo è un inganno. Non c’è nessuno più forte di Cristo. Lasciare il passo senza arretrare, senza ritirarsi a qualcuno più forte di Lui, significa lasciarlo ad uno che inganna e si chiama Satana, il quale crede e ci vuol far credere di essere più forte di Gesù. State attenti cari fratelli, la prova è questa: Satana è visibile, si fa sentire mostrandosi con tutta la sua forza. Gesù no, è invisibile, non si fa vedere con tutta la Sua forza, non reagisce alla violenza nefasta che mette in atto Satana, non si mostra fisicamente come invece fa quest’ultimo con il denaro, la guerra, la droga, la criminalità. Gesù è invisibile e per vederlo devi avere fede; una Fede che smuove le montagne e provare un amore grande, infinito per i Fratelli e la Verità, altrimenti non Lo vedi e non Lo senti. Se non abbiamo questo, Lui non si fa vedere, quindi la tentazione che ci può arrivare è quella. Vi chiederete: “Signore, Gesù Cristo, perché Satana, il male che ci vuole distruggere si fa vedere e Tu non lo fai? Perché ci fai credere che stai dormendo, che sei debole e lui invece si mostra sveglio e forte?” Apparentemente può sembrare vero, ma nella realtà non è così: Cristo c’è, nei Segni che porto e nei Segni in Cielo; per quanto riguarda noi, nel fatto che ci sono tantissime belle Arche piene di fratelli che lavorano. Cristo c’è perchè esistono ancora uomini giusti, ci sono le astronavi che si fanno vedere in tutto il mondo, Gesù c’è nel nostro cuore, nella nostra famiglia, nella nostra amicizia e quindi  dobbiamo essere forti.
 
La nostra forza è cadere e rialzarsi.
Noi possiamo cadere, ma la nostra forza è rialzarci. Vi racconto un piccolo aneddoto.  Oggi non mi sono sentito bene. Mi aspettavo di vedere Gesù nella sanguinazione, succede quasi sempre prima di un incontro con i fratelli di qualche Arca. Invece ci sono rimasto male, perchè ho visto Satana e avevo dolori materiali nello stomaco, schifosi, che non hanno niente a che fare con le stimmate, ma ho comunque stretto i denti e mi sono rialzato, cercando di fare il mio dovere. La nostra forza, cari fratelli, non è essere sempre in piedi e non cadere mai: la nostra forza è cadere per terra e rialzarsi. Da bambino mi sono innamorato del film “Rocky”, in particolare di una scena dove il pugile Rocky Balboa, che poi vinse il campionato del mondo, diceva al figlio: «Né io né tu, nessuno può colpire duro come fa la vita … perciò andando avanti non è importante come colpisci, ma come sai resistere ai colpi, il modo in cui incassi … e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti. Così sei un vincente! Se credi di essere forte devi dimostrarlo, perché un uomo vince solo se sa resistere, non se va in giro a puntare il dito contro chi non c‘entra, accusando prima questo e poi quell’altro di quanto sbaglia. I vigliacchi fanno così …» (http://www.youtube.com/watch?v=f9rBWy4LGak). Rocky insegnò al figlio che la sua forza non era riuscire a dare tanti pugni all’avversario e metterlo KO, bensì stancarlo per tutte le volte che lui cadeva a terra e si rialzava.
Questa è la nostra forza: cadere e rialzarsi, ma nell’ultimo giorno restare in piedi per far cadere l’avversario. Quindi vi raccomando: dobbiamo essere uniti e se qualcuno vi sussurrasse nell’orecchio che non succederà niente, voi non fateci caso, perché gli eventi non solo stanno già succedendo, ma accadranno uno dopo l’altro.
Ora vi chiederete: “Perché è in atto questa prova?”Perché tramite questa, i Fratelli Celesti stanno scegliendo alcune persone in mezzo a noi, speriamo tutte, in grado di affrontare migliaia di persone che un giorno, molto presto, non sapranno dove andare, cosa fare; cercheranno una strada e non la troveranno, ma l’unica strada, una delle strade che ricorderanno sarà la nostra.
Gli Angeli Celesti ci stringono le cinghie allo stomaco mettendoci alla prova, perché devono testare e selezionare, tra di noi, i fratelli pronti a lasciare tutto e a servire solo la Verità 24 ore al giorno. A tal scopo testano la nostra pazienza, la forza, la perseveranza, l’umiltà, la tolleranza, la serietà, il nostro senso della giustizia e il nostro amore.
I Fratelli Celesti stanno mettendo alla prova tutti i seguaci di Cristo che operano nel mondo, i fratelli delle Arche che seguono l’Opera Giovannea, così come gli altri fratelli che non fanno parte del nostro gruppo, ma che lavorano nella Verità. Per quanto riguarda il mio territorio, tutti i popoli Latini, Italia compresa. Loro stanno scegliendo gli strumenti, quindi i fratelli che conoscono la Verità e danno la disponibilità totale per affrontare un giorno gli eventi.
Eventi, per quanto ci riguarda, durante i quali migliaia e migliaia di persone non sapranno dove andare e si rivolgeranno a noi attraverso la rete internet, il contatto fisico diretto, conferenze, lettere e quant’altro. In seguito agli avvenimenti catastrofici, straordinari e mistici che accadranno in molti Paesi, ci troveremo di fronte ad un popolo alla deriva.
In questo momento non siamo pronti per affrontare una situazione del genere e, grazie a Dio, il Padre non ha ancora scatenato definitivamente la Sua Santa Ira. Quindi questa attesa ed il fatto che io sia qui per spiegarvelo, per trascinarvi e darvi dei Segni, servono a suscitare in voi la determinazione alla disponibilità totale di servire la Verità e lasciare tutto. Ciò significa che un giorno noi saremo chiamati a seguire le masse, che non sapranno a chi rivolgersi. Io non so nemmeno se sarò presente, in tal caso non potrò gestire centinaia di migliaia di persone, avrò bisogno di altri come me, che pur senza le stigmate avranno il dono della parola, della fede, per spiegare alle persone quello che sta succedendo. In quei tempi, potrebbe essere l’anno prossimo, fra due, tre anni, non so, ma presto, non avrete più tempo di stare nemmeno con la famiglia, i figli, i parenti, in vacanza, al lavoro…; dovrete lasciare tutto quello che avete e fare i discepoli. Vi chiederete: “Come faremo a vivere?” E’ proprio per questo motivo che ora siamo messi alla prova: per vedere chi ha fede e chi no, così ci fanno soffrire, aspettare e spazientire. Per quel compito sceglieranno il più paziente fra tutti, chi è tollerante, chi, trovandosi in situazioni drammatiche, dice: “Grazie Signore, mi affido a te”. Ecco il messaggio di questa riunione spirituale, ma lo ripeterò altre volte.
Davvero, non so in quale modo i Fratelli Celesti penseranno al nostro fabbisogno, ma di certo chi ha veramente fede in Cristo e dice a quella montagna di spostarsi, questa si sposterà. Se non sceglieranno me sarà perché non sono pronto; se sceglieranno te, vuol dire che tu lo sarai ed io dovrò avere l’umiltà di seguirti e di non lamentarmi. Quindi noi siamo in attesa, perché i Fratelli Celesti vogliono che la nostra forza sia al 100%. Non la forza fisica, visto che purtroppo siamo fatti di carne e soffriamo, ma la forza interiore deve essere al massimo, qualsiasi cosa succeda. Cari fratelli è scritto nel Vangelo, io l’ho detto e ripetuto migliaia di volte nelle cronache e nei numerosi  scritti: accadranno delle cose spaventose nel mondo e noi che lo sappiamo dovremo aiutare i fratelli confusi a seguire la Verità. Non possiamo ritirarci nelle montagne e pensare solo a noi stessi, mentre stanno morendo tutti.  Dobbiamo andare in mezzo alla sofferenza, spiegare cosa sta succedendo e dire al fratello: “Svegliati prima che ritorni Gesù Cristo sulla Terra!” So di non essere creduto molto da tutti voi. È anche umano, perché ancora non succede quello che vi sto profetizzando da anni. Stanno accadendo cose grandi, ma non quello che ci è stato detto. Quindi credetemi per fede.
Ascoltatemi! Non lo affermo per fanatismo, io sono così sicuro di quello che vi ho detto, da essere  pronto a sacrificare nell’altare del sacrificio la mia bambina. Se Satana per provocarmi mi dicesse: “Tu daresti tua figlia in pasto a Dio?” Io risponderei di sì e farei come fece Abramo con Isacco: aprirei un’ara con la legna, ci porrei mia figlia sopra e la consegnerei al Padre, tanto sono sicuro di quello che accadrà. Anche se rimanessi solo senza nessuno, sono certo che succederà tutto ciò che mi è stato detto; quel che ha promesso Gesù accadrà e spero che per molti non sia troppo tardi.
 
D: Io sono rimasto colpito, veramente esterrefatto da ciò che hai detto. Non riesco a capacitarmi, direi sono quasi incredulo, anche se sin da bambini noi che seguivamo un po’ la Chiesa sapevamo che un giorno ci sarebbe stato il Giudizio Universale. Poi con il passare degli anni si diventa molto più razionali e certe cose non si vogliono sentire, di fronte ad un uomo come te che lo annuncia, ci si spaventa perché si ha paura.  
G: Innanzitutto ti ringrazio della sincerità e del tuo sentimento. Posso rispondere alle tue perplessità: oggi Dio è sulla Terra, non è più solo in Cielo e non lo è mai stato. Oggi su questo pianeta ci sono i Suoi personificatori, gente che Lui ha mandato per vedere questo flagello. Dio ha creato il mondo e questo gli appartiene, ha creato l’uomo e con lui ha stretto un patto, dandogli la libertà di scegliere e delle regole da rispettare: i famosi dieci comandamenti. Da tempo, da millenni, soprattutto nel XX° e XXI° secolo, gli uomini non ne hanno rispettato nemmeno uno. Dio disse: “Non uccidere”e l’uomo uccide, stermina. Disse anche:“Rispetta il padre e la madre” e l’uomo ammazza gli anziani, li mette negli ospizi. Dio disse:“Io sono il Signore Dio tuo” e l’uomo non solo lo bestemmia, ma afferma anche che Dio è morto; “Non rubare” e invece sulla Terra il rubare è una moda; “Ama il tuo prossimo come te stesso” ed il prossimo viene lasciato morire di fame, tant’è che trentamila bambini muoiono ogni giorno per mancanza di cibo. Ora dimmi, se questo Dio è veramente Dio, cosa dovrebbe fare con l’uomo che scrolla le spalle e Lo ignora? Dio ha mandato persino Suo Figlio Gesù Cristo, e noi uomini lo abbiamo ammazzato come un cane sulla croce. Certo che è risorto ed ha salvato tutti quelli che hanno creduto in Lui, ma la maggior parte dell’umanità sta distruggendo la Terra. Io sono stato mandato da Dio su questo pianeta, a ricordarvi che se non ci sarà un ravvedimento Egli vi distruggerà tutti, uno ad uno senza pietà e lascerà solo i giusti, gli innocenti, i buoni; con il resto farà peggio del diluvio universale. Adesso il problema di credermi o meno è vostro, non è mio. Il mio compito è quello di annunciarvelo, di essere perseguitato, di non essere creduto e di avere i Segni di Cristo. Oggi chi vede la Madonna o Gesù portando un messaggio che non dice quello che vi sto dicendo io, è un falso profeta. La Verità è che l’ira di Dio è pronta e Lui farà giustizia, ha creato questo mondo ed è Suo, Dio vuole un mondo di pace, amore e fratellanza. C’è fratellanza nel mondo? C’è pace nel mondo? No. Allora ci sarà un Dio che manderà sulla Terra Suo Figlio e farà Giustizia. Lo so che è difficile da credere, ma è la Verità.
 
D: Io vorrei dire una cosa. L’opera che svolgo in questo momento è rivolta al mio prossimo, nel senso che da me arrivano tantissime persone ed io mi lascio guidare da Cristo. A Lui dico sempre: “Cristo, mettimi in bocca le Tue parole e fai in modo che io possa arrivare al cuore, al Tuo Centro”. Ci sono molte persone che hanno sete di Cristo: giovani, giovanissimi, persone più anziane… perché, malgrado la disperazione che ora vivono, molti di loro sanno che c’è una strada e sono più aperti alla Verità. Questo mi fa capire che comunque il Signore vuole questo, che tutti noi fratelli qui presenti, anche quelli che non ci sono, ci uniamo e lasciamo che Cristo parli attraverso la nostra bocca; solo questo. Per ora la gente ha bisogno di tantissimo amore, di sentire l’amore vero. Certo ci sono anche quelli che si allontanano, che ci ridono sopra prendendoci in giro, ma noi dobbiamo parlare comunque. Non ci costa nulla, ma è fondamentale: quando un seme viene piantato nel cuore di una persona, noi non possiamo sapere quel seme che frutti darà. Quando una persona si avvicina e sentiamo che  chiude il suo cuore perché ha bisogno di parlare, noi dobbiamo parlarle. Il seme va piantato, poi sarà l’amore che dà Cristo ad innaffiarlo e a farlo crescere. In questo momento io visualizzo molto la Luce Divina. È una Luce bianca, bellissima che mando, e questo possiamo farlo tutti insieme, affinché avvolga la madre Terra Gaia, in maniera tale che la griglia che la protegge da tutte le entità negative sia rafforzata. Quindi se noi ci uniamo tutti nel medesimo momento o anche in momenti differenti, perché il tempo non esiste, possiamo mandare tantissima energia al Pianeta Terra, quindi alla Madre la quale si unisce poi al Sole, che è Cristo. Io penso sia una cosa fondamentale, che dobbiamo fare tutti.
G: Condivido quello che ha detto Serenella. Mi permetto di aggiungere che, alle persone bisognose e desiderose di tanto amore, consolazione e speranza, dobbiamo pure inculcare che Dio non è Uno che guarda solamente: Dio è anche Giustizia. Spesso accade, purtroppo, che l’amore non riesce a cambiare le cose, perché l’odio, la violenza e la degenerazione sono più forti, allora deve intervenire un’altra forma di amore che si chiama Giustizia. Anche questo dobbiamo dire alle persone, perché è dare speranza. Dare speranza non è solo amare, accarezzare, consolare, trasmettere energia astrale alla Terra, alle persone, alle anime e al Sole, ma è anche insegnare alla gente che esiste la Giustizia Divina che cambia le cose, che fa tutte le cose nuove. Tutto questo avverrà con un intervento severo se l’uomo non avrà l’umiltà di cambiare. Gesù lo ha detto: «Io ritornerò con potenza e gloria tra le nuvole del Cielo e giudicherò gli uomini. Alla mia sinistra metterò i caproni, i demoni, gli odiosi, e dirò loro: non vi conosco, andate all’Inferno. E alla mia destra, ai miei fratelli, dirò: Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo. Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi”.
Noi dobbiamo dare amore, gioia, tenerezza, ma incutere anche il timore di Dio nella gente, perché l’uomo ha perso il rispetto verso Dio. L’umanità Lo prende in giro, Lo violenta e Lo stupra, come si stuprano le donne e i bambini; Dio si lascia stuprare per amore, ma prima o poi scatenerà la Sua Ira Santa e sterminerà tutti. Questo è scritto nel Vangelo, dove Cristo dice: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo». (Mt 24,3)
Quindi va bene tesoro mio, diamo amore ma alle persone dobbiamo ricordare la Giustizia divina, di avere rispetto di Dio e della Creazione. Una giustizia tale che, se butterai una carta per terra verrai multato di 200.000 euro, così non la getterai più la prossima volta; se inquinerai la Madre Terra ti metteranno al 41bis buttando la chiave; se costruirai una discarica abusiva o ucciderai ti daranno l’ergastolo. Questa è la Giustizia di Dio. Non c’è perdono per chi persevera nell’errore e si burla del Padre Onnipotente. C’è perdono per chi sbaglia, anche verso chi ha ucciso e si pente. Ma se perseveri nell’errore, continuando ad ammazzare non sarai perdonato, questo sarà di insegnamento a tutti gli altri; Dio ci ha dato una Legge e se non viene rispettata deve scattare la punizione.
 
D: Tutte le persone che per ora ho contattato chiedono con disperazione questa Giustizia ed è un percorso che quasi tutti cominciano a fare. Bisogna far capire che la rabbia non deve poi andare ad incanalarsi nel concetto di rabbia, perché non porta ad un percorso di spiritualità elevata, anzi.
G: Certo.
 
D: Puoi spiegare che cosa c’entrano gli extraterrestri?
G: Tu che credi in Dio, credi anche negli angeli?
 
D: Sono sicuramente l’espressione di Dio.
G: Gli angeli non sono cose astratte, bensì esseri, entità concrete. Essi vengono da altri mondi, da altri pianeti. Purtroppo l’uomo è stato cresciuto con un insegnamento che non è insegnamento ed è rimasto nell’ignoranza.
Allora Dio in questi duemila anni ha inviato filosofi, santi, molti insegnanti e maestri per risvegliarlo, per far capire certe verità che non comprendeva. È vero che Dio e Gesù Cristo esistono, come è vero che esistono i Loro Angeli, non sono raffigurazioni disegnate da pittori famosi, ma esseri concreti che vivono in altri mondi, su vari piani dimensionali, fisici come il nostro e spirituali appunto come gli Angeli. Quindi gli Extraterrestri c’entrano perché sono civiltà di altri Pianeti che servono Gesù Cristo molto più di noi; anzi loro lo fanno e noi ancora no, perché abbiamo grossi problemi esistenziali, psichiatrici e neurologici che ci impediranno di sopravvivere portandoci all’autodistruzione. Gli angeli hanno superato questi problemi e vivono in pace, in fratellanza, quindi Cristo li ha premiati facendoli diventare esseri superiori.
Le creature che ci visitano provengono da altri mondi, altri Pianeti, altre costellazioni. Io ne ho conosciuti alcuni personalmente e posso dirti che sono meravigliosi, bellissimi, tant’è vero che diverse volte sono voluto andare con loro. Una volta mi hanno addirittura offerto di andarmene, ma per ora resto qui, perché devo compiere la mia missione.
 
D: Cosa puoi dirci sulla caduta del Papa e sul fatto che si è ritirato?
G: Anni fa, in alcuni miei scritti, tra cui ‘Crimini in Vaticano’, dissi che Ratzinger era un Papa estremo (http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-2009-2000/messaggi-2007/300-messaggio-per-sua-santita-benedetto-xvi.html). Era tutto vero, perché non era farina del mio sacco, ma degli extraterrestri, gli Esseri di Luce, che vedono tutto. Che cosa succederà ora? Posso affermare che ci sarà l’avvento dell’Anticristo, perché io so chi è. L’Anticristo non è il prossimo Papa, ma ha nelle sue mani tutto il Vaticano che ha costretto Ratzinger ad andarsene, questi ha capito che nella Chiesa non c’è il Signore, ma l’Anticristo, che è più forte di lui e ora spera che un altro pontefice possa essere guidato da Cristo per sconfiggerlo.
 
D: Nella storia, nessun Papa si è mai ritirato perché era stanco. Non credi sia un atto di vigliaccheria?
G: È stato un atto di protesta, l’unico che poteva fare, perché la sua età e la debolezza di potere non gli avrebbero permesso di fare niente. Quindi l’unica mossa a nostro favore, per capire, è stata quella di andarsene.
 
D: Che significato hanno le meteoriti che stanno cadendo sulla Terra?
G: Le meteoriti sono l’annuncio di una delle profezie catastrofiche predette da Eugenio e che io ripeto: un meteorite molto più grande si abbatterà sulla Terra.
 
D: Spesso mi sento forte, ma le mie debolezze umane rimangono. Il mio più grande desiderio è essere strumento del Cielo e quando sarà il momento sento che mi verrà dato tutto ciò che mi renderà tale. Confermi?
G: Confermo se lasci tutto: moglie, figli, lavoro, casa. Questo mi hanno detto e ve lo dico. Per essere strumento di Cristo devi abbandonarti, morire; devi perdere tutti gli affetti, le necessità, la salute, la sofferenza, la carne, altrimenti siamo persone comuni. Se volete avere i Segni di Gesù  stampati nel corpo, cioè servirLo bisogna lasciare tutto. Lo dico da tanto tempo e lo sto ripetendo, altrimenti Lui non si avvicinerà a noi, cercherà altri. Questo non significa che uno deve prendere a bastonate la moglie e lasciare i figli; vuol dire che la priorità della vita è Cristo. Io non ho lasciato la famiglia, come sapete, ma le ho detto: “Prima viene Cristo e poi voi, se non siete d’accordo fate la vostra strada”. La mia famiglia mi segue, ma il giorno in cui si stancherà ribadirò: “Fate la vostra strada, io servo Cristo”. Sono stato chiaro?
Questi sono gli ultimi tempi cari fratelli e bisogna fare delle scelte anche drastiche, se necessario. Mi auguro di no, ma sono pronto a tutto. Io parlo per me, non posso parlare per voi; dico la verità, ognuno poi la metta in pratica come meglio sente.  Non vado a sindacare il fratello se lo fa o meno, vi dico cosa mi è stato chiesto di fare e quel che farò a costo della vita; anche rinunciare a tutto, perché qui non c’è in gioco il futuro fisico, ma l’anima.  Non sto parlando del futuro, del lavoro o della pensione. Sapete cos’è l’anima? Lo Spirito dei nostri fratelli che dormono e non sanno niente, così possono perdere l’anima e se accadesse la condanna sarà eterna per centinaia di miliardi di anni. Quindi se devo salvare le anime e portarle a Cristo, di fronte a questo rischio, non m’importa assolutamente nulla della mia vita, perché siamo negli ultimi tempi. Manca poco e di anime perdute ce ne sono milioni e milioni, se non le salveremo il Signore chiederà conto a noi.
 
D: Nell’ultimo messaggio di Gesù a Luz de Maria, Cristo ci chiede di pregare per il Medio Oriente, Corea e Stati Uniti. Perché, se è tutto già deciso?
G: Cristo ci chiede di pregare per aiutare delle anime che vivono lì e si possono salvare. Lo chiede solo per questo: la preghiera è volta a salvare le anime, non ad evitare gli eventi.
 
D: Cosa auspichi per il nuovo Papa? Hai raccolto messaggi dagli Esseri di Luce? Sarà l’ultimo?
G: Per ora posso solo dire che il prossimo Papa sarà feroce. Secondo la profezia di Malachia è l’ultimo, secondo la volontà del Padre mio non lo so. Sì, la profezia lo afferma, ma io so da Mosè, colui che ricevette i dieci comandamenti e che ho conosciuto, ma soprattutto da Cristo, padrone di Mosè, che al di sopra della Legge c’è solo un Signore, il cui nome è Padre Adonay ed è il Sole, il Logos Solare. Noi lo chiamiamo Adonay, come gli antichi Israeliti; mentre gli Atlantidei lo chiamavano Arat e gli Egiziani, Ra. Ecco perché io mi firmo Arat Ra, gli Egiziani, gli Atlantidei e gli Israeliti parlavano dello stesso unico Dio, Arat Ra Adonay (o Adonay Arat Ra). Lui è il solo Essere che si possa permettere di stare al di sopra della Legge, noi no. Infatti, quando Cristo libera l’adultera e perdona il criminale, dimostra che Dio è in Lui al di sopra della Legge, alla quale sono legate le profezie. Se il Padre Adonay, nella Sua infinita misericordia, vuole cambiarle, nessuno può replicare o impedirlo.
La mia risposta non è ambigua: io dico che questo sarà l’ultimo Papa, ma Dio può cambiare le cose, perché Lui è al di sopra della Legge. Non diamo vincoli al Padre, altrimenti non è più “Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di me”. Se Gli poniamo dei limiti non è più Dio. Se la profezia fosse irreversibile, Egli non sarebbe più Dio, ma la profezia. Invece no: Dio è l’Entità Suprema e può tutto, escluso niente. Se vuole, può trasformare questo pianeta in una pallina da ping- pong, ma nella Sua infinita misericordia ci sopporta ancora, quindi sia fatta la Sua Volontà.
 
D: Dopo le ultime notizie credi che la Corea del Nord lancerà una bomba atomica?
G: Io non lo so. La Corea non ha nessun potere, perché dipende in tutto e per tutto dalla Cina: soldi, petrolio, energia, cibo, alimenti, etc. La Corea parla perché la Cina, che detiene il 30% del debito pubblico americano, sta esercitando pressioni contro gli Stati Uniti che non vogliono pagare. Quindi la Corea del Nord alza la voce, cioè parla “a nuora perché suocera intenda”, ma non lancerà nessuna atomica, se non le sarà permesso dalla Cina.
 
D: Durante la notte del Sabato Santo, anno 2009, il presidente della conferenza episcopale tedesca affermò una grave eresia: “Gesù Cristo non è morto per i nostri peccati, bensì per solidarietà ai sofferenti”. La chiesa ortodossa chiese a Papa Ratzinger di cacciarlo insieme ad altri eretici all’interno della Chiesa, ma lui non lo fece. Che ne pensi?
G: Questa è una delle assurdità pronunciate spesso dai cardinali, come le ammissioni di partecipazione ad atti di pedofilia da parte di due cardinali, che recentemente hanno chiesto perdono. Se noi sapessimo tutte le malefatte compiute all’interno della Chiesa, ci scandalizzeremmo tutti. Io già lo sono: so cosa succede là dentro, cos’è successo e perché il povero Papa si è dimesso. “Relationem”, sul quale ho anche scritto un articolo, è il dossier di 300 pagine che i tre cardinali Julian Herranz Casado, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi hanno consegnato a Papa Benedetto XVI. Nello stesso, sono riportate le nefaste situazioni che ci sono nel Vaticano: una lobby di omosessuali, con cardinali che si ricattano a vicenda per questioni di denaro, milioni e centinaia di milioni di euro. Una lobby orgiastica di cardinali che dà sfogo alla propria perversione con donne e uomini nelle ville romane, poi c’è la Massoneria, l’Opus Dei, i Gesuiti e tutte quelle correnti che si combattono e detengono il controllo di punti nevralgici del Vaticano, come lo Ior.
La corrente tedesca della Chiesa Cattolica ha tradito il Papa perché stava diventando trasparente, un vero Papa; da cardinale cattivo quale era, Ratzinger si era trasformato in un Papa buono che voleva trasparenza e giustizia. La motivazione reale delle sue dimissioni non la saprete mai, ma ve la dico io. Lui stava scrivendo un’enciclica sulla situazione della società umana del XXI secolo, nella stessa avrebbe parlato dei problemi della Chiesa, della pedofilia e, invece del Segreto di Fatima, avrebbe citato la Seconda Venuta di Cristo come reale e probabile, in un futuro prossimo. Questo è il vero motivo per cui se ne è andato e con questo si è giocato la carriera. Anzi, in realtà avevano minacciato di eliminarlo se non fosse stato zitto, così ha compiuto un gesto straordinario: si è dimesso, lasciando tutti a bocca asciutta. Se Dio mi darà la possibilità ed è nella memoria di Gesù, andrò a trovare Papa Ratzinger, lì dove lo hanno rinchiuso.
 
D: Tu dici che l’unione in questi tempi è fondamentale, a tal proposito mi chiedevo perché i veggenti e chiunque lavori per portare la notizia del ritorno di Cristo non si uniscano tra loro. È forse meglio che le varie missioni rimangano separate? Nel corso della mia vita ho conosciuto diverse realtà e sono tutti mondi separati, quindi mi chiedevo: “l’unione potrebbe rafforzare questo messaggio nel mondo?”
G: Io sono andato a trovare quasi tutti i veggenti. Alcuni li ho conosciuti a Medjugorie, altri in SudAmerica, ma nessuno di loro è venuto a trovare me.  Non è dipeso dalla mia volontà e se mi ignorano il problema è un altro. Tutti noi dobbiamo chiederci: “Dove sono i veggenti?” Io l’ho fatto, non ho riserve mentali e così l’ho anche scritto e pubblicato. (http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-2013/4616-dove-sono-i-veggenti-della-celeste-madre.html).  Vorrei sapere dove sono questi signori e cosa fanno! Noi veggenti, ma ognuno di voi fratelli può anche rapportarsi a livello personale, non siamo superiori a nessuno, siamo persone come altre, come me e te, che hanno avuto la grazia di vedere la Madonna o Cristo. Per tale ragione dobbiamo lasciare tutto quello che abbiamo, se lo abbiamo, lasciare anche la nostra vita che non ci appartiene più e vivere per Cristo. Essere scalzi, viaggiare continuamente e parlare alle anime, se hai famiglia lasci tutto perché Cristo ti ha visitato. Io invece vedo questi veggenti ben sistemati.  Alcuni li conosco personalmente, sono sposati con industriali e vivono al Nord nelle loro belle ville. Sono quelli i veggenti ai quali la Madonna ha detto di dare il cuore? Il messaggio che hanno ricevuto chiedeva loro solamente di pregare? Ecco, di quei veggenti io non so cosa farmene e li denuncio di fronte a Dio per il loro tradimento. Sai cosa succede negli eserciti in caso di alto tradimento? Vieni fucilato con le spalle rivolte al plotone di esecuzione. Questo ovviamente di fronte alla misericordia di Dio non succede, ma io sono come Giovanni Battista e a tutti loro dico: “State attenti all’Ira di Dio, perché voi veggenti e noi che abbiamo visto Cristo dobbiamo vivere scalzi, senza niente. Non dobbiamo avere proprietà, neppure la macchina e se ti servisse la dovrai chiedere in prestito; se veramente hai visto Dio non devi possedere una casa, ma vivere in affitto e farti aiutare dai fratelli, altrimenti non sei veggente”. Questo è quello che penso e non solo, lo faccio.  Sono sempre ospite di qualcuno, anche a casa mia sono ospite e voi lo sapete. Questi sono i veri veggenti, coloro che non hanno paura di dire la verità. La preghiera non serve a niente se non c’è Giustizia. Non me ne faccio niente della Madonna di Medjugorie, che ogni giorno va dicendo di pregare. A me non interessa pregare, io voglio le azioni! Voglio vedere i bambini che non muoiono più di fame! Delle preghiere non ne faccio niente e alla loro Madonna di Medjugorie dico: “Madre Santa, tienile per te le preghiere. Non ci posso fare più nulla con le preghiere, nessuno mi ascolta, sono dei diavoli!” Io voglio la Giustizia di Dio e ci credo. Quando incontrerò un veggente che, al mio pari, grida come un pazzo, mi inginocchierò e dirò: “Ho trovato colui che è stato mandato da Dio”, altrimenti non credo a nessuno, più a niente, solo in quello che vedo. Chiamatemi arrogante, presuntuoso, ditemi tutto quello che volete, lo accetto, ma è ciò che sento, non sono bugiardo. I veggenti di Medjugorie sono venuti qui a Palermo ed hanno riempito lo stadio vicino casa mia, di fronte a trentamila persone hanno detto solo: “Pregate, pregate, pregate!” Sulla mafia nemmeno una parola, della Giustizia di Dio nemmeno una parola; sulla Seconda Venuta di Cristo nemmeno una parola! Che cosa me ne faccio di questi veggenti? Eppure io, umilmente, sono andato ad ascoltarli, non sono stato presuntuoso e nemmeno ho preteso che chiamassero me. Li ho ascoltati, ho pregato, mi sono fatto il segno della croce, ma aspettavo che pronunciassero la parola mafia-diavolo, invece non l’hanno fatto. Perché?
 
D: Io credo che loro ne rivelino soltanto una minima parte.
G: Medjugorie è un luogo sacro, dove potete andare ad inginocchiarvi e a pregare la Santa Madre; io ci sono stato, ma i veggenti sono tutti nelle mani di Satana.  Ho molta simpatia Luz de Maria, la veggente che vive in Costarica, una persona umile che riceve il messaggio dalla Madonna e lo diffonde. I veggenti famosi, quelli che riempiono gli stadi di cinquanta o centomila persone non dicono niente, nulla e di fronte al niente c’è Satana, non c’è Cristo. Questo è il tempo del coraggio: Cristo vuole gente coraggiosa che dica la verità; allora sì, crederò. In Puglia vive un ragazzo, Mario D’Ignazio, al quale la Madonna appare mensilmente e sul cui corpo compaiono le stimmate in modo non permanente. I miei amici e fratelli di Bari lo hanno conosciuto. Lui voleva dire la verità, ma i preti gli hanno tappato la bocca, non l’hanno lasciato parlare. La prima cosa che ho fatto, quando mi sono apparsi Gesù e la Madonna, è stata scappare dai preti che mi stavano tutti addosso. Il vescovo di Fermo mi disse: “Se tu fai quello che ti dico, per tutta la vita non avrai più nulla di cui lamentarti: casa, figli, benessere..”. È questa la Chiesa di Cristo? A differenza dei veggenti, io so chi sono, cosa devo fare e darò anche la vita, se necessario. Non vedo l’ora di dare la vita per Cristo, di nuovo.
 
D: La priorità del Cielo è salvare le anime. Come gioisce o si rattrista il Creatore per le anime salvate o perse?
G: Il Creatore gioisce per ogni anima che noi salviamo; gioisce nel senso che esprime il Suo Amore, fa sentire bene te e tutti coloro che ti circondano. Certamente quando le anime si perdono Egli si rattrista, ma non saranno perdute per sempre, perché prima o poi ritorneranno a Lui nell’Amore. Questo è poco ma sicuro.
D: In un’intervista esclusiva Ali Agca ha dichiarato che il Vaticano tiene prigioniera in un convento Emanuela Orlandi. Pensi che stia mentendo?
G: In parte mente, in parte dice la verità. È un personaggio che ha il compito di mescolare la verità con la menzogna, per creare confusione.  È vero che in Vaticano ci sono i pedofili che hanno rapito Emanuela Orlandi, ma non credo che sia rinchiusa in un convento. Ali Agca era un uomo della mafia che ha depistato molte indagini, ma la verità sul perché lui abbia sparato al Papa non la diranno mai. Cosa Nostra e la mafia turca avevano depositato, presso il Banco del Vaticano, dieci miliardi di euro, soldi che non ritornavano mai alla base. Dal punto di vista umano questo è stato il motivo per cui gli hanno sparato; dal punto di vista divino, perché il Papa doveva rivelare il messaggio di Fatima. Ali Agca non c’entrava niente, questo lo sapeva la CIA e anche il KGB.  Alla vigilia dell’attentato, il 12 maggio del 1981 alle ore 22:00, e questa è una prova fisica che noi abbiamo, Mohamed Ali Agca è andato a dormire all’hotel delle Palme, a Palermo. Era forse andato a prendere l’arma per sparare al Papa? Cosa c’entra la mafia con il Papa? Ve l’ho spiegato il motivo. La mafia è capace di lanciare anche una bomba atomica, al momento i soldi liquidi che possiede la criminalità organizzata, e sto parlando di milioni di miliardi, non li ha  nessuna banca sulla Terra. Salvatore Cancemi mi raccontò che qui a Palermo, vicino casa mia, ogni settimana arrivava un container pieno di banconote da cento dollari. Questo è successo per ventitré anni ed ora contate quanti soldi provenivano indisturbati dal traffico della droga che Cosa Nostra vendeva negli Stati Uniti, centinaia di migliaia, di migliaia, di migliaia di miliardi. Dove pensate che si trovino tutti questi soldi? Non penserete che li abbiano regalati agli orfanelli! Se hanno avuto la potenza di sparare al Papa, pensate che cosa sono capaci di fare. Voi dovete sapere queste cose ed uscire dall’ignoranza per poter salvare le anime, spiegando dove sta il bene e dove sta il male.
 
D: Come faranno in questi tempi le persone che vivono lontano da tutto e tutti, gli analfabeti o le tribù sperdute nel nulla, che sebbene siano anime più pure di noi, non hanno accesso alla cultura, modo di informarsi, di studiare e quindi non hanno accesso alla conoscenza?
G: Le popolazioni autoctone sono nostre maestre perché vedono gli extraterrestri, mentre noi siamo nell’ignoranza, non abbiamo conoscenza e non abbiamo capito niente della verità. Gli indigeni sono in contatto con la Madre Terra, sono anime astrali così pure che gli extraterrestri si fanno vedere da loro tutti i giorni. Gli hanno dato la conoscenza suprema che nelle loro lingue, per noi analfabete, essi trasmettono ai figli. Infatti quando accadrà quel che accadrà, i primi a salire sull’astronave saranno loro, mentre noi che abbiamo la conoscenza marciremo nelle fiamme delle bombe atomiche, qui sulla Terra. Noi ci terremo la conoscenza e a loro sarà data la salvezza.
Ho conosciuto molti indigeni degli Stati Uniti e dell’America Latina, ho incontrato un capo indiano che aveva visto gli extraterrestri tantissime volte. Ho avuto il piacere di conoscere altri fratelli indigeni di fronte ai quali mi sono inginocchiato, per quanto era grande la loro conoscenza cosmica ed io mi sentivo un povero ignorante, ma capivo quello che dicevano perché anch’io, grazie a Dio, ho visto gli extraterrestri; altrimenti non avrei compreso niente.
Una volta ho visto un indigeno dell’Amazzonia del Brasile preparare un intruglio con dello sterco di capra fatto precedentemente seccare, lo ha fatto ingerire ad un uomo arrivato da lui su di una barella, affetto da cancro metastatico allo stadio avanzato. Io l’ho visto con i miei occhi: quell’uomo è guarito dopo due giorni e lo sciamano mi disse che erano stati i fratelli dello Spazio ad istruirlo.
Il mio amico extraterrestre Setun Shenar, che è uno scienziato, la mia guardia del corpo, il mio istruttore biologico, teologico ed è anche il portavoce delle gerarchie cosmiche, mi ha detto che tra le migliaia di tribù del Latino-America e del Nord America che io conosco (ma ce ne sono anche in Asia, etc.), molti indigeni sono programmati dagli extraterrestri e fanno un servizio per loro. Il sindacalista e ambientalista brasiliano Chico Mendes, un martire della giustizia, assassinato nel 1988 davanti alla porta di casa, era uno di loro incarnato.
 
D: Noi abbiamo da un lato il Vaticano, una gerarchia composta da terribili personaggi: i cardinali, i vescovi, etc. che purtroppo sembra essere ricettacolo di tutto tranne che di Cristo; dall’altro abbiamo una massa immensa di fedeli, tra questi una parte considerevole che noi sentiamo molto vicina, perché sono quelli che desiderano e pretendono di vivere il Vangelo. Vorrei sapere se condividi questa idea e se la vuoi ulteriormente sviluppare.
G: Certo, la condivido e la sviluppo. Nel mondo, noi fedeli della Chiesa cattolica Cristiana, che significa universale, siamo due miliardi. Purtroppo, le gerarchie vaticane ed i capi della Chiesa fino al Papa, che tracciano la linea di conduzione, la metodologia e la teologia da divulgare, così come il catechismo da inculcare ai bambini fino ai fedeli più anziani, sono i fautori di insegnamenti che partono da una testa cancerogena; perciò, nella migliore delle ipotesi, essi lasciano la maggior parte dei fedeli nell’ignoranza. Tra questi due miliardi di fratelli cattolici, salvo qualche eccezione diciamo duecentomila per essere ottimisti, un miliardo e ottocentomilioni vivono nell’ignoranza più totale e credono che prendere la comunione ogni domenica e confessare tutti i propri peccati assicuri loro la salvezza. Anzi, sono anche convinti che le offerte siano proporzionali alla probabilità di andare in paradiso.
Sanno che la ricchezza non è una colpa, quindi i più ricchi non si sentono affatto dei peccatori di fronte ai poveri, mentre questi ultimi credono che l’importante sia prendere la comunione. Poco importa se poi muoiono nella precarietà o nella miseria, tanto la comunione li salverà. La reincarnazione per loro non esiste: se faranno le opere buone andranno in Paradiso, altrimenti all’inferno. Poi ci sono i peccati mortali, tenuti nascosti all’interno della Chiesa: pedofilia, violenza su uomini e donne, riciclaggio di denaro sporco e la detenzione di ricchezza sfrenata di fronte a una povertà drammatica. Ecco davanti a questa educazione, caro fratello, il mio giudizio è che tutti i cattolici sono nella perdizione. È vero, Gesù disse: «Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare». (Mt 23,13)
A chi viene impedito di entrare nel Regno dei Cieli avrà sicuramente una giustificazione, non sono io quello che deve giudicare. Ti posso dire però, senza ombra di dubbio, che sono pochi i seguaci della Chiesa che conoscono la verità. E questi pochi combattono una battaglia per togliere l’Anticristo, che in questo momento impera nella Chiesa cattolica. Malgrado ciò, ci sono ancora missionari veri come Don Ciotti, Padre Zanotelli, i vari padri della teologia della liberazione del SudAmerica, il martire Padre Puglisi ucciso dalla mafia, Padre Scordato di Palermo che ha sposato Lorenzo e Maria, Manfredi e Valentina. Ci sono Santi della Chiesa cattolica, ma non hanno la forza di cambiare assolutamente niente.
 
D: Possiamo parlare di un falso Cristo?
G: Certo. C’è un Cristo dei poveri e un Cristo che si presenta alla finestra con Pinochet, con un dittatore sanguinario che ha torturato i miei fratelli. Quello non è Cristo, è l’Anticristo; più che beatificarlo, bisogna pregare che Giovanni Paolo II sprofondi nell’Inferno più profondo che esiste.
 
D: Io sono d’accordo con te, anche se, come sai, molti non lo sono.
G:  Io sbraito come un cane perduto in mezzo alla strada, ma l’importante per me è trasmettervi la verità.  Voi non dovete essere d’accordo con me, dovete cercare la verità, perché è quella che fa liberi.
 
D: Ciao Giorgio, mi chiamo Salvatore. Premetto che l’uomo, ciascuno di noi, ha sempre la possibilità di convertirsi. Se Giovanni Paolo II ha sbagliato, è anche vero che alla fine ha dimostrato di essere fedele a Cristo e non ai potenti, offrendosi a tutti noi con la propria vita, essendo fedele a Dio e agli uomini.
G: La vita si offre dicendo la verità.
 
D: Io ho visto in Giovanni Paolo II realizzarsi la parola di San Paolo: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Quando uno è debole è là che si manifesta la potenza di Cristo e l’ultimo giorno, durante la celebrazione, si sono visti tutti i segni: il vento che ha soffiato su Piazza San Pietro rappresenta lo Spirito Santo e quel libro si è girato a destra e sinistra, alla fine si è chiuso; questo è già un segno evidente. Io ho conosciuto personalmente Giovanni Paolo II e l’ho stimato tantissimo, anche se spiritualmente noi non siamo in grado di capire.
G: Caro, ti rispondo con il Vangelo, perché tu sei un uomo di fede e di cultura. Gesù disse: «Va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi» (Mt 19,21). Lo ha fatto Giovanni Paolo II? Ha venduto tutti i beni della Chiesa per seguire Cristo?
 
D: Lui non lo può fare…
G: Non lo può fare, perché non segue Cristo. Lo fa chi segue Cristo, senza misure. «Vendi tutto e seguimi!». È Cristo che sta parlando, non l’ultimo chiodo della carrozza.  E quando dite la verità: «Il vostro parlare sia – sì, sì; no, no – il resto viene dal maligno” (Mt 5,37). Cristo puntava il dito ai potenti!
 
D: Infatti la Chiesa è chiamata a cambiare…
G: No, il tuo Giovanni Paolo II era amico di un assassino, si è seduto insieme all’Hitler del Sud America, Augusto Pinochet, quello che ammazzava i bambini, che ha ucciso trentamila desaparecidos. Cristo non era amico degli assassini e io sono come Giovanni Battista che gridava al suo Papa: “Corrotto!” Lo diceva sulla faccia agli scribi e ai farisei e il tuo Giovanni Paolo II era il loro capo.
 
D:  Purtroppo non sono d’accordo con te.
G: Non sei d’accordo perché hai paura di ascoltare la Verità! Non sei una cattiva persona, sei un bravissimo cattolico, ma il tuo problema è che hai paura, come l’avete tutti voi cattolici di fronte alla verità! Non devi avere paura della verità, perché ti farà libero!
 
D: Gesù disse anche: «Non giudicate, affinché non siate giudicati»..
G: Io sto dicendo la verità! Dire la verità non è un giudizio: la verità è dire la verità e basta. Infatti anche Cristo diceva: «Dite sì, sì, no, no. Tutto il resto viene dal maligno».
 
D: Io sono perfettamente d’accordo con te. Dobbiamo tener presente che è stata fatta un’immensa opera di propaganda mediatica per attribuire a Papa Giovanni Paolo II meriti che lui non sa nemmeno cosa siano; gli diedero addirittura il merito di aver fatto crollare il comunismo in Russia, cosa che invece dobbiamo a Michael Gorbaciov. Grazie alla propaganda mediatica ecclesiale si è creata l’immagine di una santità che francamente mi trova molto, molto distante. Per tal motivo, non condivido ma comprendo la posizione di Salvatore.
G: Io rispetto la fede di Salvatore e la sua credenza, ma a lui dico: “Non chiudere gli occhi di fronte alla verità, altrimenti la verità ti divorerà”.
 
D: Io vorrei intervenire. Non si può predicare una determinata cosa e poi non farla. Se sono contro lo sterminio degli ebrei non mi affaccio alla finestra insieme a Hitler, neppure gli sarei amico.  
G: Certamente non ti affacci alla finestra di fronte al mondo e gli dai la comunione, per mostrare a tutti che è amico tuo… Ma questo è ancora niente. E il riciclaggio del denaro sporco dove lo mettiamo? Con Giovanni Paolo II la posizione di Monsignor Paul Marcinkus, dal 1969 nominato vescovo e presidente dello IOR, incaricato di organizzare il servizio di guardia del corpo al papa, è decollata. Paul Marcinkus era amico di Riina, di Provenzano, di tutti i capi mafia di Palermo…; dove mettiamo tutti i soldi che la mafia ha investito nello Ior, di cui Giovanni Paolo II era a conoscenza? Solo dopo l’uccisione di alcuni preti, durante un’udienza pubblica, si è deciso ad ammonire la mafia dichiarando che un giorno verrà il giudizio di Dio!  
 
D: Dove c’è la paura, non ci può essere sicuramente la verità.
G: I nostri fratelli cattolici hanno paura; per quanto riguarda invece i papi e i cardinali non si tratta di paura: quella è arroganza, violenza e odio. Saranno sterminati tutti senza pietà dal mio Signore, che verrà dopo di me. L’ultimo Papa ha almeno avuto il coraggio di andarsene dallo schifo che c’è dentro la Chiesa.
 
D: Da tanti anni Padre Amorth denuncia senza minimo dubbio la presenza di membri di sette sataniche all’interno del Vaticano…
G: E allora che cosa aspettate ad andarvene da questo schifo di Chiesa? Il nostro Signore la ripulirà da tutte le sue nefandezze, a cominciare dal Papa fino all’ultimo dei vescovi, che saranno sterminati. Io non sono un uomo, non sono di questo mondo. E la mia rivelazione è molto, molto severa. Io vi annuncio che verrà Cristo e vi giudicherà uno ad uno, quindi pregate tutti i giorni e fate del bene, altrimenti andrete all’inferno e sarete sterminati, a partire dal Papa fino all’ultimo dei preti. Questa è la mia missione, vi piaccia o no. La mia rivelazione non è di consolazione: è la spada della Giustizia di Dio.
Infatti io mi chiamo Bongiovanni e Giovanni è la spada della Giustizia di Dio. Per ora ve lo dico con la voce, perché questa è la mia arma, ma dopo di me verrà il Signore Gesù Cristo che ve lo dirà con la spada, allora pregare sarà inutile perché non ci sarà perdono. Ci sarà per i poveri peccatori, ma per gli assassini della vita non ci sarà perdono, ci sarà la morte seconda.
 
D: Sei uno dei due testimoni e il precursore di Cristo?
G: Io sono Elia. Identificatemi in Giovanni Battista. Basta e avanza.
 
D: Elia e Giovanni Battista sono lo stesso Spirito in due epoche diverse. Gesù lo rivela ai Suoi apostoli.
G: Non è la mia missione rivelarlo; si rivelerà da solo.
 
D: “La Chiesa è santa”, è una frase che sento dire spesso da coloro che vogliono difendere il Vaticano dalle accuse in generale, quasi fosse un dogma teologico che giustifica le malefatte storiche e sul quale potersi crogiolare.
G: La Chiesa fondata da Cristo è santa. Gesù disse: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli […]».
È la verità, tanto è vero che la Chiesa spirituale di Cristo non morirà mai, sarà sempre nella Luce. La Chiesa istituzionale e prostituta invece sarà giudicata da Cristo. La grande meretrice, quella di cui si è servito l’Anticristo per confondere le anime, dovrà scomparire. Noi facciamo parte della Chiesa spirituale di Cristo e vogliamo espellere a pedate nella faccia la Chiesa prostituta. Gli uomini che occupano le gerarchie del Vaticano dovevano dare l’esempio massimo di come seguire Cristo, un esempio di umiltà, di povertà, di tolleranza e di senso della giustizia.  Invece sono i più corrotti, non sono poveri ma miliardari, non sono umili ma arroganti, intolleranti e giudicano sempre accusando innocenti; si sono prostituiti con i potenti, dal Papa fino all’ultimo dei cardinali. Sono perversi, indemoniati, degli Anticristi che vanno espulsi dalla Chiesa cattolica apostolica romana, mentre noi dovremmo fare Papa uomini come Padre Pio, Don Ciotti, come Padre Puglisi, Padre Scordato di Palermo. Questi sono i cardinali che dovrebbero governare la Chiesa, non quegli esseri maledetti, che io voglio vedere marcire all’Inferno, chiedere perdono e non averlo. Come avviene nella Parabola del vecchio Epulone, che giunto all’Inferno vedendo da lontano Abramo vicino a Lazzaro, chiede venia ma non la ottiene. Così dovranno marcire e non avranno aiuto!  Voglio vedere quella Chiesa distrutta per sempre, annientata, non perdonata!  La Chiesa di Cristo sarà data ai poveri, ai giusti, ai monaci francescani: questa è la mia Chiesa. Se Iddio mi desse il potere di farlo, lo farei all’istante. Siccome io non ho nessun potere, lo farà nostro Signore Gesù Cristo. La mia preghiera non è come la vostra, cari fratelli cattolici. Io non prego e non chiedo misericordia, ma che Cristo acceleri la Sua Venuta ogni giorno, perchè sarà il giudizio vero, non sarà un giudizio falso. Dal punto di vista mistico teologico ho anche le mie spiegazioni, ma quelle sono filosofie e ci si può anche ragionare su.
La Chiesa di Pietro è la Chiesa del tradimento; la Chiesa di Giovanni è la Chiesa della lealtà.  Giovanni è rimasto sotto la croce fino all’ultimo minuto, Pietro invece ha tradito Cristo. Quindi io non voglio far parte della Chiesa di chi ha tradito, ma della Chiesa di colui che era sotto la Croce; con tutto il rispetto per mio fratello Pietro, che considero un valido apostolo ed un grande personaggio che ha evangelizzato il mondo. Lui ha dato la vita per Cristo e fu così onesto che, per sua scelta, si fece crocifiggere a testa in giù, in quanto non si riteneva degno di morire nello stesso modo di Gesù.
Quella è la Chiesa cattolica. La mia Chiesa è quella di Giovanni, che stava sotto la Croce ad abbracciare la Santa Madre Celeste, senza preoccuparsi di venire arrestato, ingiuriato o sputato sulla faccia. Infatti io sono un fratello di Giovanni e le nostre Arche sono tutte giovannee. Il nostro Papa, il conduttore della Santa Madre Chiesa di Cristo è Giovanni, non Pietro. Pietro ha tradito la missione di Cristo, Giovanni no. È Pietro che deve seguire Giovanni, non l’inverso. Malgrado tutto io seguo la Chiesa di Pietro e la voglio aiutare, perché Pietro comunque ha dato la vita per Cristo e Cristo ha fondato la sua Chiesa mettendo Pietro a capo. Noi oggi vogliamo la salvezza della Chiesa Cattolica e non la sua rovina. Noi seguiamo la chiesa dove possiamo, ma dove non possiamo, no!
 
D: Io sarei l’ultimo a difendere Giovanni Paolo II, però va detto anche che l’uomo, al di fuori della figura mediatica, potrebbe essersi pentito e che non ne abbiano parlato.
G: Certo, anche Totò Riina si potrebbe pentire l’ultimo giorno, prima che ritorni Cristo, ma non servirà a niente. Per me il pentimento di Riina è tale se dice tutta la verità sulla trattativa, altrimenti non ci credo e gli auguro un bell’inferno.
 
Salvatore: Io ti vedo sempre così arrabbiato con la Chiesa. Calmati, perché nel futuro al suo interno non ci saranno capi né dirigenti. Siamo tutti parte della stessa Chiesa e, o prostituta o santa, è comunque viva.
Giorgio: No! Io la voglio Santa, non prostituta!
 
Saro: Questo è uno pseudo dogma che circola per giustificare le accuse contro la Chiesa, quando vengono pescati con le mani nella marmellata. Vorrei chiedere a Salvatore: “Ti risulta forse che Gesù Cristo guarisse gli storpi e allo stesso tempo rubasse o si accordasse con i delinquenti e i mafiosi? Ti risulta che fosse un ladrone e un santo allo stesso tempo? La Chiesa ad immagine e somiglianza di Cristo non può definirsi tale e poi autoreferenziarsi, o addirittura autoassolversi.
Salvatore: Quando io sono cosciente e sono nella grazia, sono santo; quando pecco, sono peccatore.
 
Giorgio: Quando sei peccatore ti senti autorizzato a  violentare ed ammazzare i bambini?
 
Salvatore: Io sto parlando di peccati che sono perdonabili.
Giorgio: Salvatore, loro hanno ammazzato i bambini, li hanno stuprati e andranno  all’Inferno. Hanno toccato i miei bambini! I bambini non si toccano! Salvatore apri gli occhi altrimenti ci andrai anche tu! L’hai capito che hanno stuprato i bambini, si o no?
 
Salvatore: Si, ma non sta a noi a giudicare.
Giorgio: Io li accuso di fronte a Dio, perché hanno toccato i bambini. Gesù ha detto: «Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare».  L’ha detto Lui o no?
 
Salvatore: Sono d’accordo.
Giorgio: E allora, se sei un vero cattolico devi essere anche d’accordo sul fatto che questi devono andare all’Inferno; altrimenti sei ipocrita, come loro.
 
Salvatore: Io dico che quando pecco sono peccatore, e sono prostituto.
Giorgio: Ma tu non tocchi i bambini!
 
Salvatore: Stiamo parlando di peccati perdonabili.
Giorgio: Io sto parlando dei cardinali e dei vescovi che hanno stuprato i bambini!
 
Salvatore: Io non so se potranno essere perdonati. Lo dirà Gesù Cristo, non posso prendere il Suo posto.  
Giorgio:  Non voglio prendere il Suo posto, ma intendo dire una cosa a Salvatore e a tutti gli altri.  Porto le stimmate di Cristo, io ho dei Segni Santi e in nome di questo accuso il male. Io non ho peccato, voi sì!  Io no, perché porto i segni di Cristo che sanguinano ogni giorno nel mio corpo. Vi piaccia o no, è così!
 
Salvatore: Questa è una grazia per tutti noi.
Giorgio: È una grazia di giustizia, non di amore, perché mi dà diritto di annunciare la Giustizia Divina con il crocifisso stampato nel mio corpo. Quindi state molto attenti quando pensate a me e a chi sta dietro di me. Abbiate timore! Io non sono come voi, non sono di questo mondo. Per voi è una fortuna che sia venuto l’annunciatore sulla Terra prima che arrivi Gesù, perché poi non ci sarà scampo e queste discussioni non si potranno più fare. Di fronte al Signore ci sarà l’Inferno o il Paradiso. Adesso ne possiamo discutere tra di noi, ma quando arriverà Lui non ci saranno più dibattiti. Ecco perché mi ha mandato sulla Terra dicendo: “Vai a discutere con i fratelli, perché quando ritornerò non ci sarà scampo”. Ed io ubbidisco. Ma non parlo per te, che sei un mio fratello, anzi ti ringrazio che mi fai gridare. Non ci sarà scampo per i capi della tua Chiesa, perché sarà vuota. Nella tua Chiesa ci saranno la lucertola ed il serpente, perché sarà svuotata di tutte le nefandezze e si riempirà poi di veri fedeli. Il capo della nostra Chiesa è Cristo ed io sono un Suo vero rappresentante, perché non ho conti in banca, non ho ville, né piscine, non ho stuprato nessuno e porto scalzo la parola di Dio. I tuoi papi e i tuoi cardinali invece non lo sono. Che cosa pensate che faranno durante il conclave? Parleranno di soldi, di ricatti sessuali, chi sarà il prossimo presidente dello Ior…, altro che Spirito Santo!! Lo Spirito Santo è fuori da quell’alcova di prostitute da millenni! Aspettatevi un bel terremoto che vi farà rabbrividire!
 
D: Riguardo alla nostra terra, cioè la Sicilia, volevo sapere: perché la chiami “la Galilea dei Gentili”?  
G: La nuova terra benedetta da Dio è la Galilea dei Gentili, la capitale è la Sicilia. Tutto il suo territorio comprende i popoli latini: Italia, Francia, Spagna ed il Latino-America. Quello è il mio territorio, dove io devo predicare il Vangelo. Inizialmente era tutta la Terra: sono stato nel mondo occidentale, dalla Russia agli Stati Uniti fino all’estremo Oriente, dove ho portato la Parola. Poi mi è stato ordinato di limitare il mio territorio alla Galilea dei Gentili, cioè solo i popoli Latini.  Infatti mi trovo a Palermo, capitale della Galilea dei Gentili, che è la Terra Nuova, il nuovo popolo scelto da Dio, scaturito dal Suo popolo di Israele. Tutti coloro che in Israele, duemila anni fa hanno riconosciuto Gesù, si sono reincarnati nei popoli latini.
 
D: L’Etna, specialmente in questi giorni sta sprigionando molta energia: eruzioni quasi quotidiane, lapilli, cenere etc. Esiste un’analogia con i fenomeni che hai preannunciato o rientrano nella normale attività del vulcano?
G: L’Etna è benedetta da Dio: sul sacro monte Sona Manfré sono scesi gli Arcangeli per incontrare Eugenio Siragusa, il nostro padre spirituale, il precursore di tutta questa verità. Guarda caso, anche io sono nato nella Sicilia orientale, a Siracusa, una zona per me sacra. Noi ci sentiamo molto legati al vulcano: l’Etna è un precursore degli eventi.
 
D: Noi che abitiamo e lavoriamo in questa zona, dobbiamo temere qualcosa?
G: Voi non dovete temere niente, se avrete fede. Ma per evitare che succeda qualcosa bisogna dare l’anima a Cristo. Chi dà l’anima a Cristo non deve temere niente.
 
D: Vorrei che tu, con le tue parole e con la tua voce, ricordassi il passo del Vangelo, bellissimo, dove Gesù disse: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada». (Mt 10,34)
G: “Io non sono venuto a portare la pace, ma la spada. Sono venuto a dividere il marito dalla moglie, il padre dalla figlia, la nuora dalla suocera.. a separare il grano dalla gramigna”. A cosa si riferiva? Egli intendeva che sarebbe venuto a portare la Giustizia e l’Amore. Infatti ha portato talmente tanto Amore che si è fatto crocifiggere per salvare i Suoi Fratelli. Ma, tesoro mio, c’è un altro passo del Vangelo che vorrei ricordare non solo al nostro caro fratello Salvatore, ma a tutti quei cattolici bigotti che hanno gli occhi chiusi e portano la cera negli occhi e nelle orecchie. Quando Cristo guarì il servo del centurione romano, disse: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande quanto questo pagano. Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». Quando disse: «Toglierò il Regno ai figli del Regno» per darlo ai peccatori, ai pentiti e alla gente semplice, a chi si riferiva? Si riferiva a noi cristiani, perché sapeva in quale condizione schifosa  sarebbe finita la Chiesa cattolica.
Ecco perché dobbiamo restare fedeli alla Chiesa di Cristo, non a quella di Papa Giovanni Paolo II o di Papa Borgia, che torturava ferocemente e ammazzava le persone… è forse quella la Chiesa di Cristo?
 
D: Se continui a gridare così, ti verrà un attacco di cuore.
G: No, caro Salvatore, non ti preoccupare. Il mio cuore è già nelle mani della Santa Madre Celeste, da ventitré anni.  
 
D: Comunque ben vengano le persone come Salvatore, perché anche grazie a loro si accendono i dibattiti.
G: Io amo Salvatore, perché è mio fratello.
 
Salvatore: Io faccio parte di un gruppo che ha donato la propria vita a Maria Santissima e attraverso Lei, a Gesù. Noi ci impegniamo e combattiamo insieme a voi; personalmente sto studiando assiduamente per collaborare con Cristo e sconfiggere il male, perchè esso ha avuto inizio con il peccato di Adamo. L’uomo ha poi stretto alleanza con Lucifero e noi oggi viviamo sull’unico pianeta dell’Universo che si trova in condizioni disastrate, senza evoluzione, oppressi dagli Illuminati.
G: Noi siamo peggiori di Satana, Lucifero e di Adamo.
 
Salvatore: Noi abbiamo ereditato questo peccato…
G: Noi, questo peccato, non lo abbiamo ereditato, ma ci stiamo facendo orgasmi, perché se l’avessimo ereditato non avremmo colpa. Lo abbiamo avuto in eredità facendolo fruttificare coscientemente, perché quando è venuto Cristo potevamo riscattarci. Invece abbiamo scelto Satana, non Gesù Cristo. Chi ha scelto Gesù è nella salvezza; chi ha scelto Satana è nella perdizione.  La maggioranza degli uomini sulla Terra, soprattutto quelli della Chiesa, hanno scelto Satana. Questa è la verità!
 
D: Io non ti conoscevo. Mi avevano parlato di te come un profeta, ma non ero mai riuscito a capire chi fossi veramente. Mi hai spiazzato, perchè mi hai fatto vedere la Chiesa da un altro punto di vista. Tralasciando questo tema e passando ad uno che mi sta appassionando particolarmente, quale spiegazione puoi darmi sui cerchi nel grano?
G: I cerchi nel grano, secondo i messaggi che ho ricevuto, sono uno dei mezzi che gli extraterrestri hanno adottato per comunicare agli scienziati della Terra e agli uomini di buona volontà. I pittogrammi, attraverso una scienza per noi inconcepibile, vengono tracciati da sincronizzatori magnetici-solari,  in grado di materializzare istantaneamente qualsiasi immagine-pensiero. Sono dei veri messaggi figurati che ricordano la scienza, la storia delle religioni, il cosmo e le profezie. Gli extraterrestri, dopo moltissimi pittogrammi riguardanti la profezia Maya, mi avevano preannunciato la comparsa nel mondo di cerchi nel grano con simbologia cristiana. Infatti sono apparse croci e segni religiosi. I cerchi sono un grande segno di questi tempi, una comunicazione tra Loro e noi. Ovviamente poi la scienza smentisce per paura, attribuendo un fenomeno cosi vasto e complesso all’opera di vecchi burloni. Per coloro che volessero approfondire, nel mio sito www.giorgiobongiovanni.it  troverete i messaggi che ho ricevuto dagli extraterrestri, molti articoli di PierGiorgio Caria e diverse foto a riguardo.
 
D: È vero che ci attendono ancora tre anni e mezzo di dura tribolazione?
G: Minimo sette anni di tribolazione, questo mi hanno detto e questo ti dico. Non lo so, ma attenzione: il Signore potrebbe decidere di tornare anche domani mattina, perché solo Lui e Suo Padre decidono cosa fare e cosa non fare.
 
D: Ti vorrei raccontare un bellissimo sogno fatto da mia figlia che vive a Roma. Nel sogno lei si trovava affacciata al balcone di casa sua e tutto ad un tratto vede la Chiesa, quindi San Pietro, bruciare fino diventare un enorme rogo. Sotto le fiamme si apre poi una grande voragine, dentro la quale è sprofondata fino a non restare più niente. Tutto poi viene avvolto dalla quiete e al centro della piazza oramai totalmente sgombra da mura, fumi e fiamme, solo una statua, superstite, si ergeva al centro. Allora mia figlia scende le scale e si mette a correre per vedere quale statua fosse. Si trattava della statua della Madonna ed un rosario incandescente giaceva ai Suoi piedi. Malgrado il timore di ustionarsi, spinta da un forte desiderio, prende il rosario, se lo mette al collo e inizia a pregare.
G: Il sogno è chiaro: ha visto la distruzione della Chiesa materiale e la salvezza della Chiesa spirituale.
 
D: Per noi e per tutte le altre Arche collegate vorrei che chiudessi questo incontro con una tua raccomandazione, o un pensiero…
Giorgio:  LA FORZA ETERNA DELL’AMORE È NELL’ESPRESSIONE DELL’ATOMO CREANTE.
VOI ESISTETE, NOI DEI, ESISTIAMO, IL COSMO ESISTE GRAZIE A QUESTO IMPULSO, GRAZIE A QUESTO ISTINTO INTELLIGENTE, RAZIONALE ED EMOZIONALE ALLO STESSO TEMPO. SE POTESTE LEGGERE NEL CUORE DEL SOLE LA VOSTRA ESTASI D’AMORE ANNIENTEREBBE IL VELO DI MAYA CHE IMPRIGIONA IL VOSTRO EGO SUM IN UN GRUMO DI MATERIA DENSA E CORRUTTIBILE.
LA MATERIA È NECESSARIA  MA NON È FINE A SE STESSA, È FUNZIONALE ALLE ESIGENZE DELLO SPIRITO PER INSEGUIRE E CONQUISTARE LA GNOSI, CIOÈ LA CONOSCENZA SUPREMA. SI, LA SUPREMA CONOSCENZA È IL VALORE INSOPPRIMIBILE CHE PROIETTERÀ IL VOSTRO SPIRITO NELLE DIMENSIONI ASTRALI, SINO ALLE DIMENSIONI DOVE DIMORA LO SPIRITO ONNICREANTE E QUINDI ESSERE UNA ED UNA SOLA COSA CON LUI. LUI! L’AMORE PURO, L’AMORE INFINITO, L’AMORE INCONDIZIONATO.
DOVETE MORIRE D’AMORE PER RINASCERE NELL’ETERNITÀ DELLA BELLEZZA, DELLA PASSIONE, DELLA GIOIA E DELLA BEATITUDINE.
FIGLIOLO, FIGLIOLO DELLA MIA LUCE, SCIOGLI NELLA TUA BOCCA IL ROTOLO DELLA GNOSI E DIVIDI CON I TUOI FRATELLI QUESTO CIBO ETERNO PER RAGGIUNGERE LA META DOVE LA GIOIA DEL TUO SPIRITO TI CONDURRÀ.
UN DIO SOLARE!
PACE!
 
Questo lo dedico a voi, miei fratelli, da un Dio Solare, perché ho dedicato la mia vita ai miei fratelli, con tutto il mio amore e con tutta la mia amicizia. Sono sempre a vostra disposizione e vi abbraccio con l’anima e con il cuore.
 
Sandra De Marco
21 Maggio 2013