IL GRANDE VOLO VERSO LA LIBERTÀ

IL GRANDE VOLO VERSO LA LIBERTÀ

ludovica200DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO L’8 AGOSTO DEL 2021:

NELLA VIGNA DEL SIGNORE. LE NOSTRE ARCHE SONO RICCHE DI FRATELLI E SORELLE CHE OPERANO NELLA VIGNA DEL SIGNORE. SONO APOSTOLI, DISCEPOLI, TEOLOGI, SCIENZIATI, RICERCATORI, DOCENTI, MEDICI, ARTISTI (cantanti, attori poeti, ballerini, musicisti, ecc.), MISSIONARI E IN ULTIMO ANCHE IL SERVO STORPIO DI CRISTO CHE SCRIVE. UNA COMUNITÀ ATTIVISTA E RIVOLUZIONARIA CONTRO IL SISTEMA E, SOPRATTUTTO, CONTRO L’ANTICRISTO.
LEGGIAMO CIRO, OSCAR. LUDOVICA E, GIORNO PER GIORNO, GLI ALTRI TESTIMONI DELLA VERITÀ.
IN FEDE VOSTRO
G.B.

PIANETA TERRA
8 Agosto 2021

Il grande  volo verso la libertà
Di Ludovica di Chiara

La Santa Madre mi ha chiesto di parlare di Lei, di scrivere un racconto sulla Sua persona. Ciò dopo averla sognata domenica 27 giugno del corrente anno, stesso giorno in cui Giorgio nel pomeriggio sarebbe venuto all’arca, a Sant’Elpidio a Mare, per la prima volta dopo mesi di assenza perché in Sud America.

Quando mi approccio a fare lo scritto comprendo che in specifico debbo parlare dei bambini mai nati, infatti la Madonna che ho visto è proprio tale figura.ludiAl che non voglio più farlo. Ho un momento di resistenza, anche se lo scritto mi è stato chiesto dalla Santa Madre in persona. Mi crea dolore. I due aborti spontanei avvenuti nello stesso anno di cui ho fatto esperienza 5 anni fa, ancora si fanno sentire, nonostante ho pensato di essere riuscita a gestirli. Per cui chiedo maggiori chiarimenti in merito alla Santa Madre.

4 luglio 2021:

L: “Madre!”
S.M.: “Figlia Mia!”
L : “Perchè la figura della Madonna dei bambini mai nati?”
S.M.:“ Perché questi bambini debbono risorgere.”
L: “ Chi sono questi bambini?”
S.M.“ L’umanità…!”

Dopo qualche giorno da questo dialogo, ho iniziato lo scritto.

Dobbiamo risorgere, dice la Santa Madre, liberarci quindi da tutto ciò che ci appesantisce e spiccare il volo .
Non dobbiamo avere paura di questo, perché i nostri genitori (IL PADRE e LA MADRE) sono sempre con noi, ci sostengono e preparano per questo Grande Volo verso la Libertà.

LIBERTA’! E’ ciò che chiesi, gridando al Cielo disperatamente con tutto ciò che avevo dentro una sera nella mia stanza da letto, esattamente il 1 settembre 2020. Non ne potevo più di questa sofferenza, l’aborto, che continuava a logorarmi dentro e quando meno me l’aspettavo faceva capolino e mi tormentava. Anche se nel tempo ho compreso e quindi definito l’aborto come nascere da, l’evento quindi che permette di nascere dai propri figli, nella pratica poi riuscire ad alchimizzarlo è tutt’altra cosa. Per cui dissi basta, in ginocchio sopra al mio letto e con lo sguardo rivolto al soffitto gridai : “ Non ce la faccio più! Debbo fare la mia missione, liberatemi! LIBERA! VOGLIO ESSERE LIBERA da tutto ciò che mi impedisce di fare quello che debbo fare”. Quella notte, è stato il mio Getsemani… quando finalmente alle 5 :30 del mattino circa, riuscii ad addormentarmi ecco cosa accadde:

(Racconto brevemente l’ esperienza)

sento arrivare un’ astronave. Nel contempo le pareti della mia camera si tappezzano di bianche sagome di bambini, neonati. Si apre la porta finestra della mia stanza, vedo questa gigantissima astronave che è venuta a prendermi, vengo trascinata via dai fratelli con il mio letto. Ero cosciente, per cui ho chiuso gli occhi perché avevo paura, anche se erano i fratelli, ogni volta è così… e via in astronave. Dopo un po’ li riapro e mi ritrovo in un mondo molto particolare, un disegno animato, come quello dei cartoni. Ero attaccata alla coda di un drago rosso alato che mi portava in volo. Mi ritrovo nel mondo dei bambini in un primo momento, poi dopo varie vicissitudini, mi trovo in un villaggio incantato…fiori altissimi, quasi due metri…diversi colori, troneggiava il viola, un posto magico per la bellezza del paesaggio, della natura e della gente che lì viveva. Gente con una grande serenità e pace interiore. Quando ad un certo punto, mi trovo difronte ad un essere molto alto che mi dice con tono fermo:
“Scegli ! Vuoi rimanere qui con tuo figlio o ritornare sulla Terra?” . Ho risposto senza pensarci un secondo: “ No! Voglio ritornare sulla Terra e terminare la mia missione!” Bene, tuo figlio verrà con te. Andiamo a prenderlo! E lui, entro quanto tempo dovrà compiere la sua missione?
Ho risposto: “ Non decido io, deciderà lui”.
Andiamo quindi a prenderlo. Ci troviamo in una casa vecchia. All’interno, in una sala di attesa, ci sono due ragazzi di circa 20 anni di cui uno è mio figlio. Lo chiamano: “ Ora sei pronto! Vieni, dobbiamo andare che ti dobbiamo preparare”.
Mio figlio arriva da noi tutto contento: “Si si , che bello!”- dice, mi guarda e segue la guida.
Aveva il volto di Pif, il conduttore della trasmissione IL TESTIMONE.
Per cui ho capito che questa era la sua missione, ma testimone di cosa, non lo compresi subito.
Preciso che anche se nel sogno- esperienza il figlio era uno, egli simboleggia tutti e 3 i miei figli, per cui tutti e tre sono testimoni. Si tre figli su due gravidanze, la seconda era gemellare, tutto confermato da sogni/esperienze pre – gravidanza e successivi. La stessa Santa Madre mi preannunciò 3 figli venerdì 7 agosto 2015, 4 mesi prima della prima gravidanza.
Anche il mese prima di quest’esperienza, il 4 luglio 2020, sperimento una vicenda simile a conferma di questa. Sogno di essere in un ospedale, giro tra i reparti dove vedo tanta gente malata. Ad un certo punto mi fermo nel corridoio centrale e mentre continuo ad osservare le stanze con i malati, mi accorgo che alla mia destra ci sono 3 bambini, comprendo che sono sempre accanto a me. Mi danno le spalle, per cui non posso vedere il loro volto. Sono piccolissimi, un anno circa, Indossano una tunica blu ed hanno capelli corti e neri. Sono tutti e tre uguali, sia nella tunica che nel taglio e colore di capelli. Una voce dice:”Preparate questi bimbi! ORA TOCCA A LORO. Preparate questi bimbi! Vengono dalle Pleiadi, stanno crescendo”.

Qualche mese dopo le due esperienze sopra riportate, a metà ottobre 2020, ricevo la grazia di parlare con i miei figli. Quando voglio, in ogni momento della giornata posso parlare con loro di tutto e loro mi rispondono. “Siamo tuoi Maestri mamma perché siamo più grandi di te…! – ogni tanto mi ricordano con solennità. Nello stesso tempo mi prendono in giro se faccio qualche piccolo errore come quando dandogli la buonanotte, ho aggiunto la prima volta :...”andate a dormire ora!”, la loro risposta fu:”…Ma mamma noi non dormiamo mai..ah…ah…!”

Una sorella a maggio scorso mi dice che sua mamma Anita, che guarda caso significa grazia, li ha sognati, ne ha sognati due di loro accanto a me. Ho chiesto loro perché si sono fatti vedere da Anita, visto che già parlavo con loro direttamente, mi hanno risposto per dare maggiore testimonianza della loro presenza agli altri, oltre che per mia consolazione.

Lo scritto che segue rimarca le loro parole. I miei figli debbono testimoniare la vita spirituale, quella che non si vede, che non è tangibile, ma esiste ed è complementare a quella materiale.
E’ nella natura dell’esperienza dello spirito in questa dimensione, la terza, che faccia entrambi le esperienze per comprendere l’UNO, Dio.

Domenica 11 Luglio 2021 ore 19:30 la Santa Madre mi chiama a partecipare ad un’ assemblea con i bambini mai nati, per cui mi fermo in un parcheggio, perché sono in auto, chiudo gli occhi e mi collego:

L : “Eccomi qua…Perché proprio a me questo? Sono contenta ma nello stesso tempo crea dolore…”

“Perché devi comprendere! Tu sei stata scelta per parlare di loro. Non a caso li difendi così fortemente, perché sai che sono bimbi come tutti gli altri ed hanno diritto ad essere considerati alla stessa stregua, hanno diritto alla loro Giustizia”.
Arcangelo Michele

Inizia l’incontro.

Mi trovo all’interno dell’ assemblea.

I membri di essa sono bambini, neonati….per la precisione, bambini mai nati.
Hanno il corpicino nudo, indossano semplicemente un pannolino bianco. Gattonano, hanno pochissimi mesi. L’assemblea è molto illuminata, il luogo dove si svolge è circolare, con alte gradinate lungo la circonferenza. Si svolge all’aperto, sotto un cielo notturno….Non riesco a definire bene il posto, forse è lo spazio. Non si vede niente al di fuori delle gradinate, troppo alte, solo il cielo sopra di noi.
Io sono in mezzo al cerchio di essa e sulle gradinate, color oro perlato, che girano intorno a me, i bambini…. Difronte a me sul punto più alto delle sedute, troneggia la Santa Madre, contornata ovunque da questi bimbi, che essendo piccolissimi, si muovono continuamente.

La Santa Madre si presenta nella veste della Madonna dei bambini mai nati, ma non riesco a vederla bene in volto. Ha un velo molto lungo bianco perlato che tocca a terra e questi bimbi, ovunque intorno a Lei.

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Madonna dei bambini mai nati, Mentone, Francia
L: “Grazie…Grazie Madre di avermi invitato a quest’assemblea”.
S.M: “Prego Figlia Mia, grazie a te per essere intervenuta”.
L: – “Perchè questa convocazione?”
S.M. : “Perchè devi parlare di tutto questo…devi palare di questi bambini…dei bambini mai nati.”
L: “Cosa debbo dire, non capisco?”
S.M. “Il motivo per cui non sono mai nati”.
L: “Pechè proprio io?”
S.M.: “Perchè sei riuscita a comprendere la ragione per cui un bambino non nasce. Hai scavato, sei andata in profondità e sei riuscita a trovare l’ORO. Tu hai ricevuto la grazia, perché hai creduto… hai creduto nella Vita, hai difeso i tuoi figli, i bambini non nati, fino ad oggi…per cui ti abbiamo scelto, ti hanno scelto, i bimbi, come loro testimone per manifestare la VITA. Hai sfidato le tempeste, battagliato fino alla fine perché si onorassero questi bambini, si onorasse la vita che hai portato dentro, per cui come tu sai, ti è stata fatta la Grazia di avere i tuoi figli con te, che ora assieme a te sono testimoni di questo. Racconta assieme ai tuoi figli quello che vedi, perché loro, i bambini non nati, ti hanno scelto per recar loro giustizia. Tu sei testimone della Vita…di quella che non si vede, che non è tangibile. Tu sei testimone della Fede, della Grande Fede. Hai continuato a testimoniare la Vita che hai portato dentro, i tuoi figli, sempre, fino alla fine, nonostante tutti ti abbiano dato contro, nonostante la maggior parte non ti abbia creduta, addirittura ti hanno preso per pazza.
Per cui ora,data la tua Forza, data la tua FEDE grande come le montagne, ti sei meritata la nostra fiducia per essere testimone di questi bambini che non sono mai nati, ma hanno vissuto alla stregua di tutti quei bambini che nascono e continuano la propria vita nella materia.
Accetti quest’incarico?”
L: “Sì certo, sono onorata di questo”.
S.M.: “Allora iniziamo l’assemblea!”
L: “Si Madre…grazie”

Arriva una grande astronave dal cielo, viene proiettato un raggio di luce da cui scendono molti bimbi, che si uniscono all’assemblea poi l’astronave si allontana e ne torna un’altra. C’è un po’ di via vai di astronavi che portano questi bimbi, si riempiono i gradoni sempre di più, quindi la Santa Madre, con dolce sorriso, delicatezza e grazia, appoggia i bambini che stavano sopra di Lei a terra, li mette accanto a Lei, si volge quindi verso di me, mi guarda, mi sorride e mi fa segno di abbracciarla. Corro verso di Lei, mi inginocchio e piango per la gioia con la testa appoggiata sulle sue ginocchia. Poi mi giro, siedo con Lei alle mie spalle e vedo mio figlio, il più grande, seduto al mio posto al centro del cerchio che mi sorride, per cui inizia a parlare: “ Mamma, grazie per averci dato la Vita…Mamma, grazie per aver difeso la Vita, ti vogliamo bene…” a queste ultime parole arrivano anche i gemellini, mi vengono incontro e ci abbracciamo, per cui mi avvicino anche all’altro mio figlio e tutti e quattro seduti vicini, ascoltiamo chi deve parlare e partecipiamo con interesse all’assemblea. Scende un bambino piccolo dalle gradinate a gattoni, sale i gradoni che dirigono verso la Santa Madre, si siede sulle Sue ginocchia e mi parla: “ Madre…tu sei madre. Tutti noi siamo tuoi figli, come lo sono i tuoi figli”.

L: “ Che significa questo? Me lo puoi spiegare meglio per favore?”

b1: “ Una mamma…una donna, non si deve limitare alla sua maternità…la sua maternità non è limitata ai suoi figli. Madre è colei che accoglie la vita”.

L:“Cosa significa accogliere a vita?”

b1: “Cosa hai provato tu che hai accolto la vita dentro di te? Spiegamelo tu, che hai detto sì alla Vita”

Ci penso e cerco di sentire quello che ho provato…:

L : “ Accogliere la vita significa dare spazio ad un altro essere che non sei tu dentro di te, accogliere la vita significa unire il tuo cuore al cuore dell’altro per far si che il battito sia unico, accogliere la vita vuol dire essere un tutt’uno con l’altro, accogliere la vita vuol dire comprendere l’altro, dividere ciò che è tuo con l’altro…comprendere che ciò che è tuo è anche dell’altro, perché si è la stessa cosa, un unica cosa accogliere la vita, vuol dire quindi accogliere l’UNO, DIO”.

b1 – “Brava, hai compreso!”

L – “Perchè ciò non si comprende?”

b1 – “Perchè avete scelto la morte”

L – “In che senso?”

b1 – “ Vivete in una società di morte. Siete stati educati alla morte, i vostri genitori, non volendo, hanno fatto questo ed i loro genitori lo stesso con loro ciclicamente. Per cui non riuscite ad andare oltre, solo una grande Fede, riesce a liberarvi dalla prigionia in cui siete caduti per non aver accolto il Cristo, per non aver accolto la Luce”.

A questo punto scende dalle ginocchia della Santa Madre, corre verso di me, mi abbraccia, mi ringrazia e torna al suo posto. Giunge quindi un secondo bimbo dall’altra parte della gradinata, a posarsi sulle ginocchia della Santa Madre.

b2: – “Rettitudine! – dice – Così debbono essere coloro che danno la vita, coloro che generano…Retti, persone rette. Che cos’è una retta, Ludovica?”

L – ” Una linea infinita che non ha né inizio né fine e prosegue la sua strada diritta, senza mai deviare, né da una parte, né dall’altra, dritta, sempre…. imperterrita prosegue il suo cammino, supera tutti gli ostacoli e rimane sempre centrata..il suo cammino non sbanda mai, né da una parte, né dall’altra ma è sempre all’interno dei propri binari. E’ un treno che mai deraglia, perché è sicuro di sé, perché è centrato, allineato…è retto. Sa dove andare, sa come andare, quando andare, perché andare. Non ha dubbi, non ha incertezze. Per cui l’unione di due genitori retti, dà vita ad un figlio retto “.

b2 – “Grazie!”

L – Che cosa volete che io dica, perché riceviate giustizia, quindi rettitudine, armonia, per cui possiate trovare la vostra pace e la ritrovino i vostri genitori affinché si ricongiungano a voi come in una linea retta?

b2: – “quello che hai detto..i genitori per comunicare con i propri figli debbono allinearsi con loro, porsi sulla stessa linea, altrimenti non comunicano, ciò vale anche per noi che non siamo nati.”

L : “Cosa vuol dire non essere nati?”

( Ciò che dirà questo bimbo è un parallelismo con gli essere umani che ancora debbono riemergere, nascere, come ci spiega all’inizio la Santa Madre)

b2:
“Non essere nati vuol dire non venire alla Luce
si è vivi, ma non si è riusciti a raggiungere la Luce, si è rimasti nell’ombra.
Non essere nati vuol dire essere ciechi, la vista attraverso gli occhi fisici non è sufficiente
Non essere nati vuol dire non sperimentare la vita.
Non essere nati vuol dire morire, fermare la propria evoluzione.
Non essere nati vuol dire morire ma per elevare la propria evoluzione, come quando si è disposti a dare la propria vita per l’altro”.

L : “Grazie!”

b2 : “Namasté!”

L : “ Namasté! ”

ed il bambino ritorna al suo posto.

Arriva una grande astronave, un grande cono di luce si proietta sull’assemblea e fa giocare i bimbi. Questi, si divertono nella luce, girano come trasportati dal vento di qua e di là, vengono cullati. In mezzo a loro, tanti fiori colorati. Sono molto felici, pieni di gioia.

Uno di loro prende uno di questi fiori e si avvicina a me. Mi dà una margherita. Si pone sulle mie ginocchia e gioca con questa margherita: “m’ama, non m’ama…m’ama…non m’ama..”

L: “Perché fai così…?” – chiedo

b3: “ Perché è quello che mi domando…dei miei genitori, di mia madre….m’ama…non m’ama…m’ama…non m’ama”.

L: “Perché dici questo, cosa ti è successo?”

b3: “ Mia mamma…non mi ha voluto…m’ama non m’ama…m’ama non m’ama…”

L: “Perché parli in tal modo?”

b3 : “ Io ero nel suo ventre, la sentivo sempre piangere…piangeva…piangeva…cercava di farmi morire, ma non ci riusciva, perché io ero molto attaccato a lei. Sentivo molto le sue acque, erano molto agitate..perché lei non mi voleva, lei non mi voleva…lei non mi voleva…”

L : “Perché?”

b3: “ Litigava sempre con papà. Eravamo poveri, non avevamo i soldi. Litigavano perché non avevano i soldi e non mi potevano sostenere.”

L : “Che cosa sentivi ?”

b3: “Sempre le loro grida.”

L: “ Che cosa avverte un bambino nella pancia? A che cosa corrispondo queste grida?”

b3: “ Terremoti, acque agitate. Io, cercavo di tenermi, trattenermi, appeso alle pareti perché avevo paura di cadere in quelle acque agitate. Cercavo di non cadere, mi tenevo aggrappato stretto stretto ed urlavo..vi prego smettetela! …ma loro non riuscivano a sentirmi”

L: “ Perché?”

b3: “Perché pensavano solo a loro. Ascoltavano solo la loro voce, non la mia”.

L: “Perché ?”

b3: “Perché i genitori di solito pensano che noi non esistiamo, per cui non comprendono le conseguenze di quello che fanno, di quello che arriva a noi dei loro pensieri, delle loro azioni…non lo comprendono, pensano che non ci tocca. Non è così. Noi cerchiamo di farci sentire, ma non ci sentite. Allora io urlavo, battevo i miei piedini contro le pareti ed urlavo: mamma…papà…smettetela!. Ma non mi ascoltavano, perché le loro voci, sovrastavano la mia. Urlavano sempre uno contro l’altro, papà schiaffeggiava mamma. Ero molto triste per tutto questo…ero molto triste. Per cui a forza di gridare, a forza di dibattermi, piano piano mi indebolii, perché mia mamma e mio papà non si occupavano di me. Solo di loro. Per cui le forze piano piano andavano scemando, fino a quando le mie braccia si staccarono dalle pareti, perché non ce la facevo più, ero troppo debole e caddi in quelle acque agitate, sporche di emozioni negative di mia madre e di mio padre. Mi persi in loro e bevvi quelle acque sporche che mi avvelenarono, per cui non riuscii a sopravvivere. Mia mamma ebbe tanti dolori che dovette andare in ospedale. D’urgenza il dottore tagliò la pancia. Io ero ormai andato, non ero più in quel corpo. Da fuori, vidi mia madre piangere disperata ed il dottore che faceva quel taglio per tirarmi fuori. Vidi il mio corpicino senza vita”.

L: “E tua madre?”

b3: “Mia madre non mi volle vedere…non mi volle vedere. Si girò dall’altra parte. Per cui mi sono chiesto perché ?Mi sono chiesto: m’ama non m’ama…m’ama, non m’ama….m’ama, non m’ama”

Quindi si congeda, ma prima regala una nuova margherita a me, ai miei figli ed una alla Santa Madre ed appeso al gambo della sua margherita, vola al suo posto.

Io ed i miei figli ringraziamo.

La Santa Madre chiama tutti ad una preghiera, ad una riflessione su questo punto…c’è un lungo silenzio…poi:

S.M.: “Figlie mie, mia emanazione, accogliete le riflessioni dei miei figli, accoglietele nel silenzio della vostra anima, mettete una mano sul vostro cuore e sentitene la risposta che vi suggerisce. Lasciate che il vostro cuore vi parli!”

L: “ Grazie Madre, una spiegazione ulteriori in merito a quest’ultimo bambino.”

S.M. :“Figlia mia, tutto è vivo in natura, anche quello che voi pensate essere inanimato, come un pezzo di legno. Anche quest’ultimo reagisce in modo diverso in base ai trattamenti che riceve. Se riceve Amore splende, perché ha ricevuto la Luce, per cui manifesta tale dono, se riceve indifferenza o addirittura maltrattamento, manifesterà sofferenza tramite fratture, invecchiamento precoce o addirittura morte. Tutto è vivo e tutto comunica. Ecco perché bisogna fare molta attenzione a qualsiasi cosa.Attenti Figlie mie, attenti Padri e Madri, siate consapevoli delle vostre scelte. Quante volte dovrò piangere la morte di mio Figlio e dei miei figli…perché mi tormentate ancora e preferite vivere anche voi nel tormento piuttosto che cercare l’Amore Cosciente?”

Lacrime di sangue scorgono dal Suo Viso. Corro per soccorrerla. Apro un fazzoletto bianchissimo per raccogliere il Suo sangue. Il sangue raccolto nel fazzoletto forma il volto di Cristo Crocifisso, il volto sofferente della Croce con gli occhi spaventati rivolti verso l’alto ed il capo incoronato di spine. I bambini corrono a togliere le spine dal Suo capo. Il Cristo allora si rianima, prende Vita ed il suo corpo si ricompone, sano, guarito. Appare un bellissimo ragazzo, giovane, capelli lunghi castano scuro, pelle olivastra, barba corta ben colta, indossa una tunica bianchissima con una scollatura a v madreperlata. Siede difronte la Santa Madre ed accoglie tra le Sue abbraccia questi bimbi che lo hanno salvato.

Si, lo hanno salvato, togliendo ognuno di loro la spina dal Suo capo e tenendola nelle loro manine, hanno unito il loro Spirito a quello di Cristo, divenendo così suoi messaggeri prediletti perché hanno scelto di condividere la Sua Sofferenza, hanno scelto di dare la loro Vita per Cristo.

I miei figli quindi corrono a porre una rosa ai piedi della Santa Madre. Uno infila una rosa tra le dita del piede destro e gli altri due una rosa tra le dita del piede sinistro. I bambini presenti, uno ad uno volano sopra queste due rose per idratarle con piccoli annaffiatoi. La ROSA quindi riprende vita e le spine non fanno più male. La VITA di nuovo rifiorisce ai piedi della Santa Madre.

L: “Perché proprio in questo periodo particolare, bisogna parlare dei bambini non nati?”

S.M.: “Ho bisogno dei bambini, ho bisogno di vita, purezza, gioia, felicità, bellezza, spontaneità. DEBBO TORNARE A VIVERE. Solo i bambini possono accompagnarmi in questo. Ho bisogno della loro energia o morirò. Loro, solo loro sono fonte di vita, sorgente di acqua pura, dove abbeverarsi ed espandere il proprio spirito. FATE TANTI FIGLI! RIPORTATE LA VITA SULLA TERRA! RICONOSCETE LA VITA IN OGNI ESSERE VIVENTE E RISPETTATELA!”.

L: – “Grazie Madre…un messaggio, per le mamme che abortiscono volontariamente”.

S.M. : “Queste mamme debbono essere perdonate ed accompagnate in questo percorso di sofferenza. La scelta che hanno fatto è sbagliata, certo, perché E’ UNA SCELTA CONTRO LA VITA, non c’è giustificazione per compiere un atto del genere. Anche se la motivazione è violenza fisica o povertà non c’è giustificazione, tutto si risolve. L’AMORE RISOLVE TUTTO. E’ la FEDE che manca, è l’AMORE che manca, sono LE GUIDE che MANCANO: medici, infermieri preti, genitori…non ci sono educatori. Non esistono educatori in grado di accompagnare queste donne, che si trovano difronte a questa scelta terribile, anche se volontaria”.
Nessuna donna in realtà, in quanto madre, in quanto mia emanazione, può fare questo, ammenoché sia senza anima. Non esistono persone della specie umana prive di anima. Per cui difronte a questi atti gravi contro me stessa, contro sé stesse, contro la Creazione, bisogna non condannarle. Denunciare la gravità della situazione certamente, ma occorre sostenerle”.

L : “Che significa sostenerle?”

S.M.: “Far fare loro un percorso di RIEDUCAZIONE ALLA VITA. Un educazione alla vita che non hanno mai ricevuto, perché la vostra è una società di morte, che sta continuamente generando morte. E’ nel vostro Dna dal momento in cui avete rifiutato Mio Figlio. C’è la possibilità di redimersi, anche difronte all’atto più grave, come quello contro lo Spirito Santo, c’è sempre la possibilità di redimersi. Per cui NON SI DEVE PUNTARE IL DITO CONTRO QUESTE DONNE, ma comprendere che sono una conseguenza dei vostri pensieri, delle vostre azioni, delle vostre scelte errate. Per cui dovete prendervi la responsabilità di questo ed aiutarle affinché anche loro possano sostenere la Vita”.

L: “Per quanto riguarda i papà coinvolti in questa scelta?”

SM: “La stessa cosa…vale la stessa identica cosa!”

L: – “Riguardo l’aborto spontaneo? Un messaggio per le mamme ed i papà che hanno quest’esperienza”.

S.M: – “Le mamme ed i papà che hanno quest’esperienza, debbono comprendere perché la stanno sperimentando. Perché ciò è accaduto a loro. Cosa debbono comprendere. Tutto ciò che avviene non è un caso, sia nel bene che nel male. La sofferenza non è un caso. Per cui cari genitori, padri e madri che vivete quest’esperienza, dopo il comprensivo periodo di dolore, è necessario APPRENDERE LA LEZIONE, l’insegnamento che ne consegue. Se il bambino deve nascere, nasce. Se il bambino non deve nascere, non nasce. Se una donna deve rimanere in cinta, rimane in cinta, anche se non ha più le mestruazioni. A Dio, niente è impossibile. Per cui i casi di aborti spontanei, infertilità, ecc…ecc…non sono un caso. A livello meccanico sono giustificazioni l’infertilità di un partner piuttosto che dell’altro o l’età avanzata della donna…sono solo motivazioni materiali, meccaniche per giustificare l’evento. Ma la ragione è più elevata, a livello spirituale è tutt’altro…bisogna per cui comprenderne il perché. Per cui mamme e papà, niente sensi di colpa perché questi figli non sono venuti. Non colpevolizzate né voi stessi, né il vostro/a stesso/a partner, ma unitevi nel dolore, unitevi ed elevatevi insieme come la Fenice che rinasce dalle ceneri. ACCOGLIETE FIGLI MIEI, TUTTO CIO’ CHE E’ NECESSARIO PER ELEVARE LO SPIRITO !”.

L: “ E’ giusto dire che anche i papà soffrono per l’aborto spontaneo e non c’è una disparità di sofferenza, visto che pensiero comune è che solo la mamma ne risenta maggiormente?”

S.M: “ Il figlio non può essere solo della mamma. Anche io quando ho partorito, ho generato mio figlio insieme a Suo Padre, anche se non era visibile, materiale. Non esiste una pianta che nasca dal terreno senza che in esso venga piantato un seme e non esiste una pianta che nasca dal seme senza che questo sia immesso in un terreno, per cui essendo il figlio frutto dell’unione spirituale e fisica del papà e della mamma, la sofferenza è pari. Insieme al figlio infatti se ne va, non solo una parte della mamma ma anche una parte del papà. E’ nella natura delle cose che entrambi ne sentano la mancanza, perché manca una parte di loro stessi che accompagna il figlio nel volo di ritorno verso casa. Quanto detto vale chiaramente anche per l’aborto volontario.

L: “Che altro posso chiedere Madre?”

S.M.: “Educatori, DOVETE DIVENTARE EDUCATORI, prima di voi stessi e poi dei propri figli. Solo in questo modo riuscirete a far nascere un Essere Umano”.

L : “Grazie Madre!”.

L’assemblea termina

Volto lo sguardo verso l’alto, tante farfalle colorate scendono dal cielo e riempiono l’assemblea. I bambini iniziano a giocare con loro e loro con i bambini. Di una grande gioia si immerge questo luogo. C’è una grande festa…poi queste farfalle in modo sparso si posano sul pannolino bianco dei bambini e piano piano si fondono con esso, per cui ora i bambini vestono pannolini arricchiti di farfalle colorate. La Santa Madre si alza, allarga le braccia ed il suo mantello va a formare un grande tendone circolare che perimetra l’assemblea. Alzo gli occhi e vedo un cielo stellato, quello formato dal manto della Santa Madre…”.Mamma!” – mi dice uno dei miei figli, il più grande: “ Guarda c’è una colomba!” – mi indica con il braccio una colomba bianca che porta nel becco un ramo di ulivo. La colomba si avvicina a me e mi porge un ramoscello di ulivo tra le mani. Chiudo quindi le mie mani in preghiera e i miei figli mettono le loro manine sopra le mie. Si forma un calice, il CALICE DELLA COMUNIONE CRISTICA. Oro, color oro. Spuntano ai lati due ali bianche, per cui il calice spicca il volo e dà la comunione, l’ostia a tutti i bambini, poi a me e ai miei figli. Segue un momento di silenzio, c’è una comunione semplicemente spirituale, nel senso letterale della parola, un unione di spiriti. Tale unione, forma un grande ANELLO D’ORO di cui noi siamo le componenti. Un anello d’oro, una fede, appare al mio dito anulare della mano destra e la stessa fede d’oro, appare al dito anulare della mano sinistra della Santa Madre. Per cui mi inginocchio. Mi viene messa una corona d’alloro, lo stesso ai miei figli e a tutti i bimbi presenti.

Arriva un’ astronave, vengono presi i bimbi, che lasciano l’assemblea. Congedandosi, i bambini, mi salutano dolcemente e con le loro piccole ali si dirigono verso il cono di luce dell’astronave che li porta via.
Rimaniamo io, i miei figli e la Santa Madre.
Improvvisamente ci troviamo immersi in una grande luce bianca, il luogo dell’assemblea scompare, vedo solo una forte luce bianca. La Santa Madre è in piedi di fronte a me e i miei figli. Ha un manto celeste che dal capo le scende ai Suoi piedi ed indossa una veste lunga e bianca.

ludovicamadonnina5Le Sue mani sono aperte ed i Suoi palmi rivolti verso l’alto. Una luce bianca parte dal centro delle Sue mani.

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Lei volge il Suo dolce sguardo dolce verso di noi

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che inginocchiati ai suoi piedi, per grazia e devozione, baciamo le due rose rosse che li adornano.

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L’UNO NON PUO’ ESSERE MAI DIVISO

La madre è l’origine di tutte le cose, è la Creatrice.
Ma la Vita che lei origina e preserva, non contiene solo parte di lei, ma anche parte del padre, il seme in essa piantato.
Quando un figlio ci lascia, una parte di noi se ne va con lui, ci ricorda la Santa Madre. E’ una frase che spesso ricorre, che diciamo quando ciò accade ed è vero. Ecco perché se ne sente la mancanza nel fisico e nello spirito, il figlio è costituito da parti di entrambi i genitori, parti di sé che per amore i genitori hanno donato al proprio figlio per dargli la Vita.
Quando un figlio non è più con i propri genitori fisicamente, la mamma ed il papà lo accompagnano nel suo
viaggio di ritorno. I genitori non abbandono mai i figli ed i figli mai i genitori. È nella natura delle cose. L’UNO, NON PUO’ ESSERE MAI DIVISO…mai.
Il figlio che fa breve esperienza nella materia assieme ai suoi genitori, poi con gli stessi, parte di essi per l’esattezza, torna a casa. Gli stessi genitori, tramite quest’esperienza, si liberano di una parte della loro materia, quella che maggiormente li appesantisce e viaggiano assieme al proprio figlio nell’alto dei cieli, godendo così di una parte di libertà ritrovata.
Se sì è coscienti di questo e non si cade nella disperazione perché si percepisce la perdita nella materia e non altro, il Velo di Maya cade, la separazione tra spirito e materia svanisce e finalmente si ha l’unione nel matrimonio sacro.
Per cui non c’è più dolore ma una grandissima gioia di aver ritrovato ciò che si pensava di aver perso e scoprire che il resto era solo un’illusione.
Quando ciò avviene, il Cielo si unisce alla Terra e si ha l’AMORE, la VITA finalmente.

L’ UNO TRINO si è formato ( padre – madre – figlio), il Santo Spirito manifestato.

Si ha il volo di un uccello, il figlio è il corpo di esso ed i genitori le ali che lo sostengono e gli consentono di volare in alto.

L’uccello, ultima incarnazione dello spirito nella seconda dimensione, prende coscienza dell’ UNO TRINO, la trinità, per cui è pronto a sperimentarla nella materia, attraverso la terza dimensione, nella vita successiva. Quest’ultima ispirazione così come mi è arrivata la scrivo e quindi condivido.
Non abbiamo forse noi spesso il desiderio di volare liberi nel cielo? Non desideriamo spesso indossare le ali? Le ali della Libertà? Quante volte lo diciamo. Chissà!… forse è rimasta in noi impressa la coscienza di Libertà che abbiamo provato l’ultima volta che abbiamo spiccato il volo ed ora che abbiamo messo i piedi a terra, ne sentiamo nostalgia, perché essendo sprofondati troppo nella materia facciamo fatica a ripetere l’esperienza del Grande Volo verso la Libertà.

ludovicacolomba

Ludovica
01.08. 2021

MADRE MEA

E’ stato stabilito che Maria, la madre di Gesù, è LA MADRE.
Infatti è Santa, la SANTA MADRE per l’esattezza, perché ha compiuto la sua Missione.
Ha rispettato il patto sancito per Legge con Dio. Santo infatti deriva da Sanctus participio passato del verbo sancire, che vuol dire stabilire, dare ad una cosa efficacia ed autorità, quindi sacralità, inviolabilità. Per cui Santo è una definizione data alla persona, anche laica, che ha rispettato il patto stabilito con Dio, ecco perché il Santo o la Santa sono un esempio da seguire, imitare.
Maria infatti è divenuta REGINA, le è stata messa la corona, è una Madre Incoronata, perché è riuscita
ad elevare il proprio figlio al trono. Lei è stata fedele a ciò che lo Sposo le ha chiesto: riportare suo Figlio allo stato REALE, cioè al suo VERO STATO, quello di ESSENZA DIVINA. Essenza che è riuscito a manifestare grazie a Lei, la divina madre, la SPOSA FEDELE. Questo vuol dire FEDELTA’ all’interno di una coppia: SANTIFICARE IL PATTO MATRIMONIALE, per cui mantenere il patto stabilito al momento dell’unione: ESSERE UNO, MANIFESTARE DIO, l’AMORE.

La sposa si dona completamente al proprio sposo che in essa si rispecchia, Lui la ricambia illuminando la sua bellezza cosicché tutti la possono ammirare e ne possano godere. Lui non ne è geloso. Anzi ne è orgoglioso. Lo Sposo mostra a tutti la Sua Sposa, essi viaggiano sempre insieme e perennemente uniti, vanno creando forme di vita diverse e variopinte: i loro Figli. Lei nonostante sia la donna più in vista che c’è, è silenziosa, RISERVATA, dona senza chiedere niente in cambio. Lei è lo SCRIGNO che contiene i segreti del cuore, Lei è la culla dell’Amore. Lei è LA VERA REGGENTE. I figli poggiano sul suo cuore durante il giorno e riposano nel suo spirito durante la notte. Sempre disposta a dispensare amorevoli consigli ai suoi figli ma anche lacrime amare per chi non l’ascolta. Lei è NOSTRA MADRE, colei che ci ha generato, i nostri genitori materiali, sono Suoi strumenti per la nostra venuta alla luce. Lei quindi attende con infinita pazienza che noi la cerchiamo e riconosciamo come tale, come ogni bambino che viene adottato e ad un certo punto della sua vita sente la necessità di ritrovare i suoi genitori, scoprire quindi la sua origine, la fonte primaria. Proprio perché non la riconosciamo, la offendiamo, calpestiamo, oltraggiamo. Lei lo permette, lascia fare, Lei che non è solo madre ma anche regina , permette questo, perché le regine divine scendono dal trono e servono, soprattutto gli ultimi tra gli ultimi, accolgono i poveri tra i poveri, amano incondizionatamente ed elargiscono il loro oro, non lo tengono per sé, arricchendo così chi lo riceve.

Lei è una MADRE DIVINA, perfetta, perché ha partorito la perfezione, non può essere perciò diversamente. Lei è la NUTRICE, perché ha il nutrimento giusto per elevarti, crescere, innalzarti fino al Padre. E’ sempre la Madre che presenta il figlio al Padre. Lei è la LIBERTA’, cioè colei che rende un Essere Libero, Figlio appunto. Lei è la ROSA più bella dell’Universo, Lei è l’UNI-VERSO perché è colei che ti porta, conduce verso – l’UNO, DIO.

Lei è il SANTO SPIRITO, lo spirito sancito tale ( santo) dalla Legge che Egli stesso ha stabilito al momento della sua creazione, auto – creazione per la precisione . Lei è difatti LA vera CREATRICE di tutte le cose. Lei è Madre Amorevole, AMORE INCONDIZIONATO, donna delle stelle, dei mari e dei monti.

Maria, la Santa Madre ha manifestato Dio difatti. Lo ha portato alla Luce, lo ha reso manifesto a tutti. Perché è stato scelto il nome Maria? Perché dalle sue acque, il mare, è nato Gesù, il Cristo. Maria indica le acque da cui nasce Dio, IL MARE. Il simbolo di Dio è un pesce infatti e Gesù cresce e da pesce diventa Pescatore, il Cristo, il cacciatore di pesci, di uomini quindi. Per cui Gesù cerca le Marie da dove pescare i suoi pesci.

La Santa Madre porta in grembo da tempo questi figli, ha offerto ed offre tutt’ora loro il suo nutrimento, la sua custodia, la sua protezione ma questi non riescono a nascere. Hanno rifiutato e rifiutano tutt’ora tutto ciò che da Lei proviene, preferendo così di morire piuttosto che venire alla Luce.

La Santa Madre è disperata, piange lacrime amare, ….

Anche se è regina, Lei non impone ma lascia libero il figlio di errare se ciò è necessario per la sua levatura.
Anche se regina, Lei accoglie le offese, gli insulti, senza castigare.
Anche se regina, Lei serve i suoi figli ed ogni tanto li scuote per richiamarli all’attenzione.

Lei è il sostegno su cui noi poggiamo tutti i giorni, i suoi polmoni ci permettono di respirare, il suo cuore di ristorare, il suo spirito di riposare, le sue acque di bere, i suoi frutti di mangiare.

Lo Sposo attende di vedere i suoi figli, ha preparato loro le stanze nella sua dimora…tutto è pronto
ma dove sono…si chiede: “Perché non si vedono?” – interpella allora la sua Sposa:
“Maria? Dove sono i nostri figli?”
“Dispersi in Mare!” risponde Maria
“Perché?” – chiede lo Sposo
“Hanno preferito morire, piuttosto che giungere a riva. Troppe tempeste lungo il cammino, non hanno resistito”. – replica Maria
“Manderò mio Figlio, affinché riemergano dal Mare. Egli, se loro lo vorranno, tenderà loro la mano, calmerà la tempesta e li farà di nuovo salire sulla barca che li condurrà salvi alla meta.
Allora i morti risorgeranno e di un abbondanza di pesci si coprirà di nuovo il mare” – conclude lo Sposo.

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Madonna dei bambini mai nati
Chiesa della Natività, Loreto10 marzo 2021

Lei, Maria, la Santissima Madre, vincerà perché Lei è donna vittoriosa e di nuovo manifesterà Dio, la Sua Potenza e la Sua Gloria
Il mese di Marzo scorso, ho sentito che la Santa Madre desiderava che andassi a Loreto senza specificarne il motivo. Ci andai, visitai il Santuario e la casa dove c’é questa Madonnina, La Madonna dei bambini mai nati, ma non ne capii il motivo…sapevo che con il tempo giusto avrei compreso. Quella di oggi, 4 luglio, per me è la risposta. Riporto il dialogo con la Santa Madre che ho riportato all’inizio del precedente scritto di cui ho omesso la conclusione per riportarla ora:

4 luglio 2021:

L: “Madre!”
S.M.: “Figlia Mia!”
L : “Perchè la figura della Madonna dei bambini mai nati?”
S.M.:“ Perché questi bambini debbono risorgere.”
L: “ Chi sono questi bambini?”
S.M.“ L’umanità…!”
“Perché Loreto ?” – incalzo
“ Città dell’alloro, corona del vincitore. Lì c’è la mia casa dove è nato mio Figlio, vostro fratello e padre, Gesù il Cristo. Ora da lì si deve partorire l’Umanità!” – conclude la Santa Madre

Madre Mea, regina tu fosti de lo antico altare.

Oh Mare infinito,
Amore Incantato,
Dolce Armonia,
Soave Canto delle Sirene, tue ancelle che acquietano le tempeste che agitano le acque dove i tuoi pesci navigano.
Madre Mea,
Oh Dulce Calice,
Pulzella Carissima,
in te vedea coloro che di cotande beltade virtù splendea into lo manto tuo che la notte accendea.
Donna dai mille colori, Petali di rosa, dolci e profumati,
Vaso di Pandora.
Oh tu Demetra,
Oh tu Iside,
Oh tu Urania…
quantunque ti chiamasti, Madre Mea, è la nomea che mi preferia darte.
Non splendea altra donna al di fuori di te. I miei occhi niente di più intenso hanno visto in ogni altro Essere Vivente.
Madre Mea non posso cangiare la nomea che a te mi ricondusse quando pulzella piangea se ivi non vi vedea. Madre Mea…!
Madre Mia…
quanto ti amo!

ludovicafinale

Una tua figlia,
Ludovica
4 Agosto 2021

Allegato:

– 9-01-20 La Santissima Madre Maria!
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2020/8311-l-uno-unico-padre-unica-madre.html