IL GRIDO! LA GIUSTIZIA DI CRISTO L’ETERNITÀ DELLO SPIRITO, GLI ESSERI DI LUCE, L’INFINITO UNIVERSO ED IL TIMORE DI DIO NELLA MISSIONE DI GIORGIO BONGIOVANNI

IL GRIDO! LA GIUSTIZIA DI CRISTO L’ETERNITÀ DELLO SPIRITO, GLI ESSERI DI LUCE, L’INFINITO UNIVERSO ED IL TIMORE DI DIO NELLA MISSIONE DI GIORGIO BONGIOVANNI

04100Di Sandra De Marco
SETTEMBRE – OTTOBRE 2012

Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al quale ordinai sull’Oreb precetti e norme per tutto Israele. Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio. (Mal 3,22-24)

Sebbene fin dalle origini ogni legge naturale fosse insita nel cuore di ciascuna creatura, l’uomo ha deliberatamente trasgredito le leggi dell’Altissimo, l’Artefice di tutte le cose; ha perseguitato, deriso e ucciso i profeti inviati nel Suo nome, ignorando ammonimenti e castighi. Così, per secoli si è burlato di quel patto di Alleanza con Dio, segno intangibile di traboccante amore e infinita grazia, tradendo tutto ciò che fu ordinato:
IO SONO IL SIGNORE DIO TUO: L’orgoglio e la superbia hanno reso l’uomo incapace di sottomettersi al suo Re, dando spazio al dubbio, all’incredulità, all’apostasia per coltivare solo indifferenza, tiepidezza e una pertinace e calcolata ingratitudine.
NON AVRAI ALTRO DIO ALL’INFUORI DI ME: L’arroganza ha partorito un delirio di onnipotenza e ostentata vanagloria. Nello strenuo tentativo di sostituirsi al suo Creatore, l’uomo si è lasciato affascinare da pratiche di divinazione, spiritismo e magia, ha consultato tarocchi e sfere di cristallo pur di esercitare un qualsiasi potere su presente, futuro, uomini e cose. Ha divinizzato il denaro, creature, persino il demonio, comprato e venduto realtà spirituali e profanato le cose più sacre.
NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO: Senza timore alcuno, l’uomo ha bestemmiato, imprecato e del Suo nome ne ha fatto testimone di interminabili menzogne. Nel nome di Dio saranno combattute guerre, inflitte atroci torture e persecuzioni. Anche i principi della Chiesa si macchieranno di sangue e di gravi nefandezze, di cui si faranno complici con il silenzio i governi e i loro seguaci.
RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE: Prostrato al dio Mammona, l’uomo ha appiattito il calendario, omologando i diversi luoghi del pianeta e i loro credo ad esigenze di una bulimica propensione al consumo. Lo ha poi sostituito con occasioni di divertimento e svago, soffocando ogni professione della fede, nutrimento dello spirito e la pratica della Sua parola attraverso le opere.
ONORA TUO PADRE E TUA MADRE: Il rispetto e il dovere di riconoscenza per coloro che, con il dono della vita e il loro amore hanno messo al mondo dei figli, sono oggi ripagati con l’abbandono anche in condizioni d’indigenza estrema, malattia e solitudine. Una miriade di vecchi saranno rinchiusi in lager chiamati ospizi come inutili fardelli in attesa di morire, mentre i genitori uccisi e trucidati dai propri figli, anche per futili motivi, diventeranno una ‘normalità’ della cronaca di tutti i giorni.
NON UCCIDERE: Il sangue sarà cosparso in ogni epoca, cultura e latitudine. Trentacinque i conflitti ora in corso, genocidi, stragi, massacri d’intere civiltà saranno perpetrati nei secoli in nome del proprio dio, della democrazia e della pace. Nessun popolo sarà immune alla patologia dell’odio, del disprezzo e della discriminazione: il fratello ucciderà il fratello con inaudita ferocia, anche per futili motivi o addirittura per gioco, i bambini saranno costretti ad impugnare le armi, mentre eutanasia, pena di morte e aborto diverranno legali.  
NON COMMETTERE ADULTERIO/ATTI IMPURI: Il fondamentale valore che Dio ha assegnato al sacro vincolo del matrimonio e alla sessualità, quale massima espressione dell’amore nella coppia, sarà soffocato dal bisogno di trasgressione e perversione. Gesù disse: “L’uomo non separi ciò che Dio ha unito”. Tuttavia la purezza interiore di quell’eterna promessa, che disciplina sentimenti e immaginazione, sarà offuscata dalla perfidia e dall’inganno di pensieri, fantasie e sguardi maliziosi; un’offesa a quel dono del Cielo, affidato affinché venisse custodito per crescere, costruire insieme e operare nel Suo nome. E, in un mondo dove la depravazione impera e straripa, la pornografia e la prostituzione diverranno costume, mentre l’abominio della pedofilia rivestita anche d’abito talare dilagherà a macchia d’olio, fra omertà e ipocrisia.
NON RUBARE: Dio non aveva forse creato l’universo e la terra affinché dei suoi frutti ne godessero tutte le creature? Ecco apparire invece un sistema economico mondiale fondato sull’accumulo di capitali in cui mafia, corruzione e speculazioni finanziarie si sono infiltrate e propagate in maniera trasversale a tutte le classi sociali…; dove avidità, sete di denaro e di potere di pochi hanno privato interi popoli del diritto alla vita, alla libertà, alla salute costringendoli a sottostare a condizioni sociali, umane e psicologiche aberranti…; dove il pullulare di solidarietà bugiarde e irresponsabili garantiscono l’ingiustizia e il narcisismo, mentre lo spettro della fame, povertà e violenza sostengono l’immagine di buoni agli indifferenti, ai tiepidi e a chi vive ancora nel superfluo, accecato da cupidigia, avidità e avarizia.
NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA: Del supremo dono della parola, quale strumento di conoscenza, comunione, crescita e testimonianza, l’uomo ne ha fatto strumento di spergiuro e menzogna. In un mondo in cui ipocrisia, maldicenza, lusinga e adulazione prolificano rigogliose, nasceranno uomini affabulatori di parole vuote e ingannatrici, che recheranno danno nella mente e nel cuore, nel corpo e nello spirito del loro simile. Sempre meno capaci di comprendere e di comunicare, di legare con coerenza le proprie parole alle opere, in questo deserto spirituale la verità si dissolverà come un miraggio e rarissime saranno le voci espressione di giustizia e amore universale.
NON DESIDERARE LA DONNA D’ALTRI: La sacralità del corpo femminile, quale soglia della vita e fonte di nutrimento,  sarà violata da un’immagine di donna priva di ogni dignità e valore. Divenuta oggetto di possesso e oggetto d’amore, sarà trascinata in una spasmodica corsa verso l’ostentazione del corpo e dell’apparenza. Saranno sparsi ovunque nudi e seminudi con esplicite allusioni sessuali, stuzzicanti e provocanti, sempre pronti a soddisfare gli istinti sessuali dell’uomo. Simboli di trasgressione e peccato perpetrati dai mass media, a cui non sarà concesso alcun diritto di parola o replica, che alimenteranno la crescita esponenziale di stupri, molestie, maltrattamenti fisici e discriminazioni in ogni campo sociale.             .
NON DESIDERARE LA ROBA D’ALTRI: Non c’è ricchezza al mondo che possa paragonarsi o sostituire l’amore, e solo Dio poteva colmare gli infiniti desideri dell’uomo. A Lui appartiene l’infinito Creato e di tutte le cose quell’uomo, creato per donare e non per possedere, avrebbe dovuto servirsene nell’equilibrio armonico di una vita a servizio del prossimo. Invece, lontano anni luce da ogni valore e morale, è rimasto attanagliato da un vuoto interiore abissale, sprofondando sempre più  nella bramosia smodata e insensata di accumulare beni, di dominare il mondo e gli altri, incatenato a stolte preoccupazioni e finti affanni.
Leggi infinitamente chiare, nei secoli richiamate alla mente degli uomini; istruzioni per l’uso di un libero arbitrio, rivelate da un Dio infinitamente misericordioso, lo stesso che duemila anni fa inviò Suo Figlio il Cristo per salvarci da una condanna inappellabile. Incarnando le leggi del Padre, Gesù le ha mostrate al mondo e, fattosi testimone assoluto dell’amore e della divina Giustizia, le ha poi racchiuse in un solo ordine ed un’unica legge universale. Infatti rispondendo alla domanda rivoltagli sul primo dei comandamenti, Gesù disse: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».  
E così, dopo aver disubbidito…, dopo aver rinnegato anche il Figlio venuto per offrire la salvezza dalla schiavitù della materia ad un’umanità indegna…, dopo averLo ingannato, tradito, deriso, sputato sulla faccia, torturato, frustato, flagellato e crocifisso.., l’uomo per duemila anni Lo ha sfidato.  Ha ceduto a tutte le lusinghe del demonio, superandolo in crudeltà e malvagità, trascurando che un giorno tutto questo sarebbe finito, così come sarebbe finita la Misericordia e la Sua Grazia. Perché oggi, alla fine dei tempi, Dio accoglierà il pianto dei suoi pargoletti, il grido dei giusti e degli oppressi e inizierà la Sua tremenda Giustizia.
No, non ci sarà perdono e a quell’uomo resterà null’altro che inginocchiarsi, battersi il petto e gridare: “Mea Culpa, mea culpa, mea maxima culpa”, fino al verdetto finale.
La giustizia di Dio sarà perfetta e imparziale. I giusti, i buoni, i puri, i fanciulli e gli amanti dell’amore erediteranno il Nuovo Cielo e la Nuova Terra. Gli assassini della vita saranno deportati in altri luoghi dove per millenni dovranno purificare il loro spirito attraverso la sofferenza.
 
CODROIPO – 29 SETTEMBRE 2012
 
Come allora lo spirito di Elia annunciava la Sua prima venuta, oggi il profeta annuncia il Suo ritorno e scaglia parole di condanna e di rimprovero per risvegliare le coscienze dei popoli. Il suo grido irrompe come un fulmine a ciel sereno su questa umanità assuefatta da ogni forma di male, che ha sferrato il pugno al Cielo e, con inaudita ferocia, ogni possibile attacco contro ogni forma di vita.  Testimone fedele e coraggioso della fede e della verità, segno vivente della presenza di Cristo nel mondo, sparge il suo messaggio profetico incutendo il timor di Dio e annunciando l’ira che ci sovrasta, affinché il giorno del giudizio, ormai imminente, nessuno possa dire ‘non sapevo’.
Così oggi, il sangue di Cristo ungerà anche questo luogo di pace e il suo grido di giustizia rimbomberà nelle pareti dell’anima di tutti i presenti.
Enzo, “studioso praticante, divulgatore nel campo dell’agricoltura eco-compatibile e della scienza dello spirito” nonché fondatore dell’associazione “Arca della Vita”, apre l’incontro…
Enzo: Se io potessi, per quel che capisco, dire cosa sta accadendo nel qui e ora, il che vuol dire questa settimana, non sto parlando di questo anno 2012. Questa è la settimana che ha avuto una svolta epocale, perché tutte le anime umane sono pronte a ricevere la scintilla d’amore e ad accendersi nell’amore. Se coloro che hanno fatto un lavoro adeguato, sufficiente – lascio a voi trovare le parole –  riescono nell’incontro personale, intimo, profondo, nello scambio che c’è tra le persone, a portare la testimonianza (non come parole, perché l’incontro intimo profondo è da cuore a cuore) di una scintilla di amore ed accenderla nelle altre persone, l’amore purissimo del Cristo può divampare. Non ci ardeva forse il cuore quando Egli ci parlava? È questo nel qui e ora di questa settimana. È una cosa unica, io posso dirlo questo. Noi come comunità abbiamo lavorato per mesi e mesi, abbiamo dato il nostro contributo così come altri gruppi, per arrivare a seminare questa forza di amore […] E adesso che siamo pronti, cosa serve fare? Serve che gli uomini liberamente lo testimonino. Questo è il punto, non dobbiamo aspettare un elemento salvifico esterno. Il come è nelle nostre mani: il cosa è deciso, il come siamo noi. Di questo parlavo prima con Giorgio: di informazioni ricevute fresche fresche da una settimana, secondo le quali i piani divini sono cambiati. Se fino a una settimana fa, il piano “A” prevedeva la venuta del Cristo e che l’umanità subirà una catastrofe, perché se non è pronta sperimenterà l’amore come ira: terremoti, maremoti, extraterrestri, tutto quello che volete…, adesso questo è diventato il piano “B”. Il piano “A” è che tutto avvenga, come dice il Vangelo “il mio gioco è soave e deciso”. È però fondamentale che si moltiplichi nel portare amore, testimonianza d’amore, incontrarsi nell’abbraccio profondo. Noi siamo abituati a vivere in un mondo in cui l’abbraccio è superficiale, [] un formalismo. È chiaro che l’abbraccio profondo non si può fare sempre, ci vuole anche discernimento pur se lo sguardo alle volte può essere indizio. Ora, il come e cosa avverrà dipende da chi? Dipende da noi. A quel punto, quando questo ‘come’ sarà sviluppato nel modo, come dire, più ‘incruento’ possibile, sarà deciso il quando. Per questo c’è scritto che solo il Padre conosce l’ora, nemmeno il Figlio la conosce. La cosa la decide il Cristo, il come la Madre, il quando il Padre. Solo Lui decide il quando.
Il nostro lavoro […] in questa vita così unica, in questa fase eccezionale sulla Terra, nel momento in cui Cristo ritornerà, sarà una responsabilità. Se noi abbiamo deciso di essere presenti in questo momento, che cosa vogliamo fare? Cosa vogliamo portare? Lo tengo per me, mi purifico, digiuno, compio sacre abluzioni? È questo il fare? Gesù non diceva forse amate il prossimo vostro? Non ha detto ‘Amate voi stessi’?! Allora dov’è il nostro prossimo?
Noi siamo un prossimo, è quello che avete vicino, che vi ha fregato la sedia; colui che è seduto per terra… Noi siamo il prossimo e tutti ne abbiamo uno. Se nei rapporti con lui mettessimo questo gesto di amore? È una parola grossa, lo so. Non sempre siamo così bravi.[…] Lo sappiamo tutti e lo sa anche il Signore che siamo imperfetti. Quando posso… se almeno una volta al giorno sono riuscito a essere un portatore di amore […], poi saranno due, poi tre… Perché il come si basa principalmente su un punto: dobbiamo arrivare a superare ed è una cosa fondamentale, la dicotomia tra bene e male. Noi ne siamo imbevuti; dal giorno in cui abbiamo mangiato il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male è entrato in noi il pensiero duale. Siamo simmetrici, un albero con due frutti, bene e male, […] Noi siamo duali nella laterizzazione, […] In me ci sono due nature: nel tre sono immagine di Dio, nel due sono immagine di Lucifero. C’è l’essere superiore immagine e c’è l’uomo caduto che è simmetrico.  Lo sapete tutti che è presente Lucifero nella simmetria, perché quando vi guardate allo specchio vi vedete rovesciati, l’immagine  inganna. Se io alzo la mano destra, vedo alzarsi la mano sinistra. Pensate allo specchio… c’è moltissimo da imparare dallo specchio. Quando eravamo bambini ci dicevano: “Non guardarti allo specchio perché dentro c’è il diavolo” e non lo dicevano perché erano stupidi. Noi siamo imbevuti di pensiero nel bene e nel male e ciò presuppone, se questo fosse vero, che ci siano due identità, una del bene e una del male. Per me esiste un Dio solo, non possono esserci due dii… e allora dove nasce il male? Nasce quando noi siamo caduti e Dio per tirarci su e farci uno specchio di tutto quello che dobbiamo fare, ha preso una parte delle gerarchie, sacrificandole con le forze dello ‘stadio’ (trascrizione incomprensibile ndr); qui noi ci sbattiamo dentro Lucifero, Arimane, Satana, il male, male… e lo combattiamo. Ma state attenti: combatterlo è come un tiro alla fune, dove io sono il bene e lui è il male. In realtà, nel tiro alla fune sto sostenendo quel male, perché se mollo esso cade. Se io mollo, il male non c’è più, se esco dal pensiero duale,  si manifesta nella sua vera natura, sono gerarchie sacrificate; cosa fanno le gerarchie sacrificate quando vengono riconosciute come parti di Dio? Si donano con le loro forze per farci risalire. Io posso dire che le forze per salire non sono in me ‘uomo caduto’, mi vengono date solo dalle gerarchie che si palesano prima, come forza dello stato. Quando le ho riconosciute ed ho operato per questo superamento, per tornare al pensiero unico dove il Signore è Uno, purissimo amore, non posso continuare nel pensiero duale. Allora tutto questo si scioglie e mi danno le loro forze per scegliere.  Se vogliamo un come diverso, si può avere solo superando il bene ed il male, altrimenti noi restiamo nel pensiero duale bene-male e ti capiterà il bene o il male. Se lo superiamo, ritorniamo nell’uno. Dio è uno, tutti lo diciamo, però lo dimentichiamo e non si mette in pratica. Ecco questo è il messaggio che vi volevo portare. Se la sera, quando vi raccogliete dentro voi stessi, vi rivolgete al purissimo amore dicendo: “Dona le mie forze spirituali, affinché nell’umanità avvenga questo superamento del bene e male”, questo sparisce da solo, perché nel piano divino il male è uno strumento che serve a noi per crescere. È questo che non ci viene mai detto, è il motivo per cui siamo caduti in questo irretimento  e questa è la forza o il messaggio che vorrei portare. […] Allora  vi invito a pensare. La madre di tutte le madri, che noi chiamiamo male […] è il potere farmaceutico (vaccinazioni, trapianti, speculazioni, lobby, etc). La madre di tutte le madri non è la mafia, non è la massoneria: loro sono al servizio di questo potere che è il più grande che ci sia. Se  la sera, nella nostra libertà, doniamo quel poco che abbiamo sviluppato nella giornata per riconoscere che, quel che chiamiamo male non è altro che un aspetto di queste forze dello stato, noi abbiamo sciolto tutto. A questo punto, il come sarà assoldato in Cielo ed il quando sarà come bere un bicchiere di rosolio. Questo lo dico per quello che stiamo cercando di fare e per il poco di esperienze realizzate  fino ad oggi. Noi siamo non solo strumenti di Dio, ma siamo destinati ad essere i concreatori dell’evoluzione. Concreatore vuol dire che siamo soci, Lui di maggioranza e noi di minoranza; per fare una cosa, siccome Lui rispetta tutti, dobbiamo arrivare all’unanimità. Il Signore sta aspettando che si arrivi a questa unanimità, per far partire questi tempi che per me son imminenti della completa manifestazione del Cristo. Però dipende da noi. Il mio messaggio è questo: usciamo dalla visione passiva nella quale io prego per queste cose e spero di salvarmi ed entriamo invece in una visione attiva, in cui noi siamo lo strumento cardine, perché Lui, la Genesi lo dice chiaramente, il settimo giorno si è fermato davanti all’uomo e ha dato la libertà. Il settimo giorno si è riposato e aspetta la nostra libertà. Siamo liberi di diventare concreatori o di restare incatenati nelle reincarnazioni; dipende da noi. Il mio messaggio è finito: cerchiamo di uscire da questo pensiero duale, sennò restiamo sempre incatenati, perché noi incontreremo il Cristo nella pienezza solo quando saremo liberi. Lui ci ha detto: “Se cercate la verità sarete liberi”, ma se non ho la verità del bene e del male non sarò mai libero. Se non sono mai libero quel giorno sarà amaro. Ecco questo è quello che volevo dire. Adesso lasciamo spazio a Giorgio, che è venuto a farci questo grande onore.
 
GIORGIO: Un abbraccio a tutti voi. io inizio sempre le conferenze almeno con un segno della croce: “Nel nome del Padre, del figlio e  dello Spirito Santo. Amen”.
Ho ascoltato l’amico e fratello in Cristo Enzo. Innanzitutto posso dire che concordo con lui sul fatto che noi siamo fratelli: se Cristo ci chiamava fratelli, figuriamoci se non lo dobbiamo essere noi. Per quanto riguarda l’operato di Cristo Enzo ed io condividiamo tutto, non ci sono divergenze,  quindi ogni uomo è libero di crederci o meno. Tuttavia, nel confronto con persone importantissime come Enzo, portatori di un messaggio che viene dal Cielo, non può non esserci uno scambio di vedute, anche opinioni diverse, per quanto riguarda il lato spirituale-umano della vita. Diverse possono essere le metodologie, anche se nella sostanza quando si parla di amore non ci sono divergenze dialettali: l’amore è amore e null’altro. O ami o non ami. Per ciò che riguarda l’interpretazione dell’evoluzione dello spirito nella dimensione umana, si possono avere ottiche diverse. Io posso interpretare i messaggi che ricevo dal Cielo o da Gesù Cristo stesso e nel medesimo tempo altri fratelli possono avere un’interpretazione apparentemente diversa o comunque diversa nel cammino umano, anche se nel profondo del concetto non lo è.
Premesso ciò, voglio anche ricordarvi che, com’è noto, sono conosciuto in tutto il mondo come un provocatore e questa è la mia metodologia per scuotere la gente e portarla a riflettere.
Tutti voi conoscete la mia storia..  Io porto un messaggio di Fatima  ed i segni delle stigmate di Gesù crocifisso. Una crocifissione che Cristo ha scelto, perché Cristo è padrone della vita di tutti gli esseri dell’universo e poteva anche non scegliere. Da quel momento inizia il cammino dell’evoluzione umana e si arriva fino ad oggi, dove l’uomo ha scelto di  rifiutare la redenzione ad eccezione di alcuni, tra i quali, secondo me, anche tutti voi qui presenti, che l’hanno accettata. Il sacrificio di Cristo è molto importante per capire l’evoluzione dello spirito. Io sono molto legato alla figura di Giovanni Battista, colui che gridava nel deserto e annunciava la venuta di Cristo;  oggi sto imitando quel mandato della Madonna e di Gesù, annunciando la Sua venuta, gridando, richiamando al pentimento e denunciando i mali del mondo.
Ed ora parliamo di male. Io uso il termine ‘male’ e ‘bene’ non perché sia ancora legato alla dualità, ma per agevolarvi nella comprensione, altrimenti non mi capireste. Durante i trenta minuti in cui Enzo ha parlato, ho fatto un conteggio: sono morti circa 1500 bambini. Oggi, mentre parlavamo e mi riempivo tranquillamente la pancia con una buonissima pizza e la pasta al forno, preparata dai fratelli di questo bellissimo centro, sono morti 3000 bambini. Non sono morti perché Dio li ha fatti morire: sono morti perché noi li abbiamo uccisi per fame e di questi bambini ne muoiono trentamila ogni giorno. Questo è bene o è male? Non saprei, ma sicuramente il Padre Adonay, il nostro Signore non è d’accordo che noi ammazziamo trentamila dei suoi pargoletti. Quindi signori, questo è bene o è male? Se un mafioso ammazzasse vostro figlio sparandogli nella testa, voi vi soffermereste a riflettere con il suo assassino sulla dualità o tentereste di fermarlo? Quindi è bene o è male? Se oggi ho sete, per dissetarmi dovrò bere un bicchiere d’acqua. Posso pensare fino a strapparmi i capelli di vivere senz’acqua, ma se non berrò morirò fra sei giorni. Riflettete su questo quando andate a casa. Noi dobbiamo essere pratici per capire Cristo, perché Cristo è molto pratico. Cristo non è più bene e male, Lui è tutt’uno e su questo sono d’accordo con Enzo. Ma quando si è incarnato nel Figlio dell’Uomo, ha mostrato chiaramente che Lui era due cose: il Figlio dell’Uomo Gesù, quello che mangiava, faceva la pipì, baciava, piangeva, Colui che ha detto: “Non voglio andare in croce!”… e poi c’era Cristo il Figlio di Dio, quello che accarezzava e diceva ai fratelli: “Pentitevi!”.  Vi piaccia o no, nella materia quindi nella nostra dimensione, c’è la dualità: Gesù, il Figlio di Dio ha profetizzato tutto, ma poi nell’orto del Getsemani si è inginocchiato e ha detto: “Padre allontana da me questo calice”.
Com’è possibile? Nell’ultima cena ha detto che era il Figlio di Dio e che non si può arrivare al Padre se non attraverso Lui,  ora invece ha paura di andare in croce?
Se Cristo è un tutt’uno con il Padre, perché prima dice: “Allontana da me questo calice” e poi “Padre sia fatta la Tua volontà e non la mia”? Apparentemente è una grande contraddizione, ma non è così. Fratelli voi dovete aprire gli occhi, altrimenti ‘bevete’ e non capite nulla. Gesù è duale nella materia, non è tutt’uno: è l’uomo che soffre ed ha paura, è Dio che sta dentro di Lui. Come diceva Enzo poc’anzi, nella quinta dimensione, quella paradisiaca, siamo tutt’uno, ma in questa dimensione come faccio ad esserlo se davanti a me c’è un bambino che sta morendo di fame? Io devo andare a cercare da mangiare, devo lottare contro i potenti per salvare la vita a quella creatura, quel Cristo che muore di fame. Quindi noi non siamo tutt’uno per niente: tu sei il male che ammazza i bambini ed io sono il bene che li salva; poi dopo capisco che arrivando al Padre mi unisco e divento tutt’uno. Il mio Signore, il mio Maestro e Maestro di tutti, è entrambi: il Figlio dell’Uomo e il Figlio di Dio.
Quando Cristo lascia la croce è tutt’uno, ma Colui che deve redimere il mondo e salvarci tutti in croce dirà: “Padre perché mi hai abbandonato?” Com’è possibile? Non mi sapete rispondere, ma io dico la verità. Sono nato per dirvelo e mi farò ammazzare per dire la verità.
Cristo faceva tutto questo di proposito. Quando si lamentava ci insegnava. Quando piangeva ci insegnava. Quando ha sudato sangue ci insegnava, quando gridava come sto gridando io, ci istruiva. Quando accarezzava i bambini ci insegnava. Quando ha detto al Padre: “Perché mi hai abbandonato?” Gesù non si stava lamentando con Dio. Siccome Egli è perfetto, significa che ci stava insegnando qualche cosa che dovevamo capire, che ci stava dando un messaggio. Il messaggio è: SIATE VERI, NON SIATE IPOCRITI! Io sono vero e a Cristo dico che voglio l’amore! Voglio la giustizia! La pretendo! Non Gli chiedo se per favore me la può dare. La giustizia io la voglio e Lui me la deve dare! Il Padre vuole la sincerità e solo allora Lui farà giustizia nel mondo. Io sono a favore del piano C, quello in cui non dovrà succedere niente; ma  voglio che il piano A si avveri subito. Voglio che Cristo distrugga tutto il male domani mattina! Non mi metto a pregare affinché la gente cambi, perché la gente non vuole cambiare e non cambierà! Per cambiare ci vuole la spada di Dio, così com’è avvenuto a Sodoma e Gomorra, come ha separato il Mar Rosso e ha ucciso i suoi nemici. Egli è lo stesso Dio che chiuse le acque del Mar Rosso uccidendo centinaia di migliaia di egiziani. Rispondetemi: era Dio o non era Dio? È scritto nella Bibbia o me lo sono inventato? Non era forse il Padre di Cristo, lo stesso che apparve a Mosè, che mandò una pestilenza sulla città di Israele e trasformò l’acqua del Nilo in sangue? Non era lo stesso Padre di quel Figlio che è venuto con l’amore? Era forse un altro Dio? No, era lo stesso Padre. Allora anche Dio è duale nella materia: è l’amore ed è la giustizia. Sono d’accordo con Enzo, quando afferma che la giustizia è un’altra forma d’amore e che tutto è amore. Anche quando mi arrabbio tanto, lo faccio solo per amore, perché non voglio più vedere i bambini violentati. A Palermo desidero vedere la gente che cammina tranquilla per strada, senza che nessuno le  spari contro. Io conosco la mafia come le mie tasche e conosco molti mafiosi pentiti. Se parli ad un mafioso di bene e male e di dualità, lui ti ride in faccia; dopo aver parlato con te, se deve uccidere un bambino e scioglierlo nell’acido esce e lo fa. Voi potete pregare tutte le nottate che volete, ma lui lo farà comunque. Dunque preghiamo dalla mattina alla sera, ma se abbiamo la possibilità di fermare il male ed il Padre Adonay ci dà il potere di farlo, facciamolo; anche con la forza, non con la violenza. Io non ho armi, né spade né mitra e abolirei tutte le armi del mondo. Sono pacifista ed ho firmato ovunque per il ‘No alla guerra, senza se e senza ma’.
Siccome Dio può usare la Sua giustizia, io sono a favore solo di alcune armi: l’aria, l’acqua, la terra ed il fuoco. Queste sono le mie armi, quelle che devono distruggere quest’uomo se non rispetta la legge di Dio. L’acqua, l’aria, la terra ed il fuoco vi distruggeranno.  Dal momento che  vi amo tanto e sono venuto in questo mondo per dare la mia vita per voi, cari fratelli, vi annuncio che ci saranno delle catastrofi e voi sbatterete la testa nel muro dicendo: “Signore, basta!”. Ma non basterà. Allora per evitare tutto questo, vi invito a PREGARE E AGIRE,  a stare sereni, perché se  state lavorando come fanno questi ragazzi meravigliosi, in questo luogo sacro di pace, che si amano dando la loro vita per il prossimo, lo tsunami arriverà fino a qui e le acque si spartiranno, risparmiando questo luogo. Trieste sarà invasa, Roma andrà a fondo e Dio farà esplodere il Vaticano, perché i figli di satana che lo occupano meritano di fare quella fine. Questo lo dico nel nome di Dio! Invece qui, m’inginocchio e dico: “Signore, questo posto risparmialo! Questi sono i miei fratelli. Non scatenare qui la Tua ira, questi ragazzi amano Tuo Figlio”. Questa è la mia verità.
Preparatevi, perché quest’anno o l’anno prossimo ci sarà una guerra: non c’è un piano A, B o C. Questo è sicuro, perché me l’ha detto il Padre Mio e quando succederà mi telefonerete dicendo: ‘Giorgio avevi ragione’. Avverrà di sicuro, potete pregare e sbattervi la testa quanto volete, ma il piano non cambierà, perché il Padre ha deciso di distruggere l’uomo come ha fatto con Sodoma e Gomorra; salverà solo gli eletti. Perché vi dovrei mentire su quello che so? Preparatevi! Io non vi voglio preoccupare: vi voglio terrorizzare, che è diverso. Non voglio che oggi torniate a casa pensando: “mah… forse c’è una possibilità’, perché  non c’è nessuna possibilità. Il Cristo tornerà con la spada della giustizia e non avrà perdono per gli assassini della vita. Non avrà perdono per il Papa, i principi del Vaticano, la massoneria, i guerrafondai, i miliardari, i materialisti.
In quel giorno molti diranno: “Signore, Signore! Non abbiamo forse profetato nel Tuo nome? E nel Tuo nome cacciato molti demoni? E nel Tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?” Ma Gesù dirà loro: «Non vi ho mai conosciuti: Andate via da me, gente iniqua (Mt 7, 23). Questo farà Cristo!
“E tutte le genti saranno radunate dinanzi a Lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra” e ai suoi figli, quelli alla sua destra, dirà: ”Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v’è stato preparato sin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e m’accoglieste;  fui ignudo e mi rivestiste;  fui infermo e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?”  E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. (Mt 25, 32-40).  Questo è Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
Concludo dicendo che vi amo tanto, ma io sono un assetato di giustizia. Voglio giustizia, non la prego. La voglio perché è un diritto del cosmo, dell’universo così come l’armonia, la carità, la fratellanza, la solidarietà, l’amicizia…
Quando Gesù Cristo, il figlio di Dio di fronte al quale noi tutti ci dobbiamo inchinare, è risorto apparve a Maria Maddalena e disse: “Vai, avverti i miei fratelli che mi mostrerò in Galilea”. I miei fratelli? Se Dio dice a una donna: “Vai, avverti i miei fratelli”, Gesù è veramente il Maestro, perché Lui, il Re, chiama ‘fratelli’ i Suoi schiavi. Per questo motivo lo amo più di tutta la mia vita. E credetemi: Lui non vuole che io resti calmo, ma che gridi così. Se domani iniziassi a parlare con calma, Gesù mi apparirebbe e direbbe: “Tu non sei più tu. Che ti succede? Non prepari il mio Ritorno gridando.. Ti sei fatto condizionare dalla materia?”. Io voglio essere così e gridare al cuore della gente, perché voglio che Lui torni.  Non voglio la giustizia per me stesso e così voi non dovete chiedere mai giustizia per voi stessi. Se vi perseguiteranno, tacete; se vi faranno un torto, ignoratelo; se vogliono rubarvi dei soldi dategli tutto quello che avete. Ma se toccano un bambino o uno dei vostri fratelli non lo permettete: dovete difenderlo anche a costo della vita, gridando, protestando… Fate qualcosa perché Dio premierà i coraggiosi, mentre i deboli li vomiterà dalla Sua bocca.
Concludo con il dire che noi siamo considerati dalle civiltà extraterrestri come le locuste, dei parassiti, che  non meritano nemmeno di vivere. Malgrado ciò, la misericordia della Madre Celeste chiede al Padre di farci ancora vivere, ma molto presto la Madre Celeste non parlerà più e allora si scatenerà l’ira di Dio.  Si, l’ira di Dio! E allora fratelli vi prego: fatevi trovare facendo del bene. Vi assicuro e su questo mi gioco la vita, che se Dio troverà qualcuno che sta facendo del bene non solo lo risparmierà, ma gli darà il regno di Dio. Quindi beati tutti quelli che vengono in questa struttura e conoscono Enzo, perché loro saranno salvi; beati tutti quelli che si avvicinano ad un gruppo spirituale di qualsiasi fratello del mondo, anche se non li conoscono. Maledetti invece tutti coloro che vivono ancora nella materia e tutti quelli che hanno disubbidito ai dieci comandamenti; per tutti loro non ci sarà perdono.
E ora fatemi domande.
D: Noi siamo stati abituati da Enzo a cercare di leggere, tra le righe delle profezie e delle scritture del Vangelo, significati che possano giustificare le parole lette. Il tuo, lo dico con tutto il rispetto perché non comprendo, è stato una ripetizione di quello che si legge. C’è un modo per capire che quello che dici è la verità?
G: Si: io non sono di questo mondo e porto i segni di Cristo sul mio corpo. Voi siete di questo mondo, io no. Questa è la mia verità e sono felice quando ho detto tutto quello che devo dire. Non sta a me affermare  ciò a cui dovete credere, siete voi che dovete discernere. Fratello, tu hai diritto di rispettarmi, ad amarmi e non credermi. Io voglio che tu non mi creda, ma dovete essere onesti, non ipocriti. Quando si verificherà quello che ho detto stasera, perché io stasera ho detto tante cose, voi dovrete dire: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”. Quindi aspettate che si avveri alla lettera quello che vi ho detto, perché  ho profetizzato il vero nei minimi particolari.
 
D: Questa è una cronaca, ma ci vorrebbe una spiegazione.
G: La spiegazione più grande è dire la verità, semplicemente. Questa è la spiegazione più grande: Dio farà giustizia e questa umanità sarà distrutta, si salveranno solo gli eletti, i buoni.  Atterreranno gli extraterrestri, civiltà di altri mondi e li vedrete tutti. Più chiaro di così, come lo devo dire? Quale interpretazione devo dare a queste chiare parole datemi dal Padre Adonay? Lui mi ha detto di dire questo e questo vi sto dicendo. Un giorno vi ricorderete le parole di quel disgraziato siciliano che è venuto a trovarvi oggi, perché sto dicendo la verità e si verificherà tutta.  Sono pronto a giocarmi la vita per 50 centesimi, perché io non ricevo per canalizzazione:  ho visto e toccato, io parlo con Gesù, Lui mi ha dato la comunione ed è venuto a casa mia. Non ho visioni,  vedo fisicamente. Secondo te è la stessa cosa? Potrebbe anche essere che mi sia inventato tutto.
 
D: Tu hai ripetuto le Scritture..
G: Ho ripetuto le Scritture, poiché quelle sono le Scritture. Perché le volete cambiare? Se Cristo ha detto: “Guai a voi scribi e farisei, ipocriti”, sta dicendo che sono  ipocriti e assassini. Che cosa devi interpretare? Cristo ha detto: ”Bevete e mangiatene tutti”, perché dentro al calice c’era qualcosa. Poteva esserci anche energia spirituale, ma resta il fatto che hanno bevuto qualcosa. Perché volete cambiare le Scritture? Ci sono invece altri punti che bisogna interpretare, come quando dice: “E se la tua mano destra ti dà occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te”. È chiaro che non ci dobbiamo tagliare la mano.
 
D: Perché alcune volte bisogna interpretare e altre no?
G: Perché lì è chiaro. Tesoro, per me è chiaro, perché io non sono di questo mondo. Tu sei terrestre, ma io non sono di qui, porto i segni delle stimmate: guardale! O ti devo dire, come a Tommaso, “Vieni qua, metti il dito nel costato!”.  Vuoi che ti dica questo?
 
D: Non serve. Io chiedo il motivo per cui non ci possiamo tagliare la mano, perché dici che è no,  invece bisogna ammazzare tutti perché dici che è si…
G: Non parlare con voce diabolica: non ho detto che bisogna ammazzare tutti.  Io so quello che dico e non ho detto che bisogna ammazzare tutti.  Ho detto che Dio ammazzerà tutti e lo può fare. Lo ha già fatto.
 
D: Ma Lui fa quello che vuole, non quello che voglio io, semplicemente perché lo chiedo…
G: Dio può tutto e lo farà. Ma io chiedo.  È nelle scritture: «In verità, in verità vi dico: qualunque cosa chiederete al Padre nel nome mio, Egli ve la darà» (Gv 16, 23). Ed  io chiedo giustizia.
 
D: Io invece chiedo che li salvi.
G: No, perché gli assassini della vita non lo meritano. Se mettono una bomba e fanno saltare le cervella di tuo figlio, voglio vedere se chiedi a Dio la loro salvezza. Bisogna essere veri, non ipocriti. La Chiesa ci ha distrutto con l’ipocrisia!
 
D: Secondo me, per quello che ho vissuto, ci sono poche persone che si possono salvare. Io stessa non avrei mai cominciato la mia redenzione se non avessi amato…
G: Signora pochi si salveranno. Gesù disse: «Molti i chiamati, pochi gli eletti». E io credo in Cristo,  se dice pochi, saranno pochi. Quindi pochi e non possiamo farci niente.
 
D: L’importante è mettersi in cammino… poi arriveranno anche gli altri.., forse saremo salvati o forse no, ma avremo comunque contribuito. Per Dio non è il numero che conta.
G: A noi non deve interessare la nostra salvezza, ma la salvezza degli altri. Ciò che vi deve interessare è che bisogna dire la verità.  Ho girato il mondo e ho visto la morte, la guerra, la manipolazione e la mafia con i miei occhi. Sono direttore di una rivista e le indagini le faccio da solo. A me non serve guardare la televisione, perché vado sul posto e quello che dico lo dimostro con i fatti. Non me lo dicono Mentana o Santoro e nemmeno Ferrara. Io prendo l’aereo e vado a vedere.  Non giudico, constato e se ci sono bambini che vivono tra le latrine a cielo aperto, io dico che ci sono. A me non importa se questi bambini hanno un karma da scontare, perché Cristo l’ha cancellato con la Sua crocifissione. Cristo ha detto che il karma esiste, ma ha anche spiegato come possiamo cancellarlo: sacrificando la propria vita per gli altri. Se fermo la mano di un potente e sacrifico la mia vita per salvare un bambino, non sto facendo la volontà di Cristo?
 
D: Si ma se loro la stanno facendo…  Nel sacrificarsi nel morire…
G: Certo, loro sono Cristo in croce, ma io non ero d’accordo con la crocifissione. Non ho fatto come Pietro, che negò giurando: «Non conosco quell’uomo!».  Io mi sono fatto ammazzare per Cristo, quindi ho diritto di gridare sempre. Pietro invece ha diritto di chiedere perdono, sempre.
 
D: Tu stai dicendo delle cose diverse, molto più belle. Dove andranno le anime che non si salveranno?
G: Faranno la morte seconda, l’Universo è pieno di pianeti che le ospitano…La morte seconda è una reincarnazione al contrario, dove ti reincarni in un animale e  ricordi di essere stato uomo. In futuro infatti, non potrete mangiare carne, altrimenti mangerete la carne dei vostri figli e dei vostri parenti, dei potenti e dei vostri preti. Il Padre Adonay li manderà lì dentro a soffrire e loro ricorderanno di essere stati vescovi, cardinali, mafiosi e per esprimersi potranno solo miagolare o abbaiare… Della morte seconda, ne parla  Giovanni nell’Apocalisse. Io parlo con le Scritture, perché se dicessi cose mie il Padre Adonay mi lancerebbe un fulmine e mi farebbe secco subito;  ha il diritto di farlo.
 
D: Io ti ringrazio, perché ci porti una testimonianza importante e questo confronto è molto significativo. Quello che vorrei capire meglio è come si può collegare il ritorno del Cristo con la libertà di scegliere e di agire che abbiamo ricevuto.
G: Dio ci ha dato la libertà, ma ci ha anche dato i dieci comandamenti e per me questo significa che l’ha limitata. Ha dato la libertà limitata e vigilata. Vuoi sapere come?
– Io sono il Signore Dio tuo,
– non avrai altro Dio all’infuori di me,
– ricordati di santificare le feste,
– onora il padre e la madre,
– non uccidere, etc…
Quindi Io, Dio, ti sto dando dei limiti e se tu ammazzi ti fermo. Dov’è la libertà? Se non avesse dato i dieci comandamenti io oggi non sarei qui, ma in un altro pianeta a predicare. Se il Padre mio avesse dato la libertà illimitata, mi sarei stupito e avrei detto: “Che fortuna che hanno!”. E invece no. Lui mi ha detto: “Ho dato loro i dieci comandamenti e glieli devi ricordate tutti, perché li trasgrediscono tutti. Non ne mettono in pratica nemmeno uno!”. Onora il padre e la madre…e ammazziamo i genitori;  non uccidere… e facciamo miliardi di morti; santificare la festa … e tutti bestemmiano; non rubare… ed è diventato il mestiere più importante, soprattutto per i nostri politici. Volete fare carriera in politica? Rubate e sarete eletti subito, ma se siete onesti sarete cacciati via. Quindi la libertà si sposa con il Giudizio finale: Lui è diventato magistrato, si è messo la toga ed ora andrà a punire i colpevoli di reati e ad assolvere quelli bravi. Questo è quanto sta succedendo.
 
D: Come si sposa la libertà con la paura?
G: Quando conosci la Verità, non hai paura. Tu vedi in me un uomo che ha paura?  Sai perché non ho paura? Perché sono libero. Anzi, prima Enzo ha detto di essere anarchico.. Anch’io lo sono nel senso metaforico, ma in verità io sono  monarchico: ho un re, Cristo, e noi siamo sudditti coscienti.
 
D: In te sento forte la libertà del Battista e ti ringrazio perché scuoti le coscienze ed è una cosa bellissima. Tuttavia, penso che terrorizzare si sposa poco con la libertà, perché se sono spaventata e terrorizzata non sono nell’Io, ma io voglio stare nell’Io, perché so che solo nell’Io ci sono la verità e l’istinto.
G: Certo tesoro, ma secondo te, se io non terrorizzo la gente che schiaccia i bambini per gusto, i due bracci della bilancia sono in equilibrio?
 
D: Ma in questo luogo non c’è gente che terrorizzi i bambini.
G: Sì, ma c’è gente che si lascia cullare dal pensiero che quel bambino sta morendo di fame a causa del karma, e io non voglio farla cullare. Non voglio farvi dormire la notte pensando ai bambini che muoiono di fame: io devo scuotervi affinché li aiutiate, anche se hanno un karma.
 
D: Chiunque abbia un conto corrente deve scuotersi e darsi da fare…
G: Non solo con il conto corrente. Anche quando andiamo a votare. Anche quando si presenta davanti a voi un poco di buono voi gli dovete dire di fare il suo dovere. Perché tu puoi anche non avere una lira in tasca, ma puoi sempre protestare con la bocca o con la penna. Questo è il sentimento che voglio suscitare in voi, fratelli: la giustizia.
 
D: Se agisci così, qualcuno potrebbe tirarti qualche cosa in testa…
G: No caro. A me nessuno tirerà qualcosa in testa e sai perché? Te l’ho detto prima: perché dietro di me c’è un uomo con la barba ed i capelli lunghi, che si chiama Adonay e, se qualcuno si permettesse di prendere una pietra, Lui per proteggermi è capace di distruggere tutta la città. Credetemi, nessuno si permette di alzare la mano. Lo so che posso sembrare fanatico, ma devo ubbidire a quello che mi è stato detto.
Io faccio così ovunque, anche nel mio centro spirituale, che Enzo conosce.
 
D: Però secondo me, l’evoluzione dell’uomo deve esser presa come un fatto che deve essere auto- cosciente secondo lo spirito critico…
G: Hai pronunciato una parola bellissima: evoluzione. Ma non c’è,  solo quando ci sarà io parlerò come un agnello. Adesso c’è l’involuzione, la ferocia, il narcisismo, la sodomia, il cinismo… a quale evoluzione di questo uomo ti riferisci? Parliamo invece dello schifo che c’è e come migliorarlo. Amiamoci gridando giustizia, denunciando la mafia… Anche i mafiosi quando mi vedono si terrorizzano, perché temono veramente che Dio li mandi all’inferno; io voglio che si terrorizzino!
 
D: Lo stretto legame tra spiritualità e la mafia non è una fatalità.
G: Certo, io sono uno dei critici più feroci del Vaticano, tant’è vero che due cardinali mi volevano ammazzare. Me l’hanno detto i mafiosi e siccome il lavoro sporco lo dovevano fare loro, la considero una fonte attendibile. Allora ho detto: «Signore, sia fatta la Tua volontà». Per il motivo che ho detto poc’anzi, si è subito scatenato lo scandalo del maggiordomo e si sono dimenticati di Giorgio Bongiovanni. Per ora.
 
D: Stamattina si è fatto l’esempio del tiro alla fune e si è detto che, da una parte c’è il bene e dall’altra c’è il male che spinge in senso contrario…
G: Io sto nel mezzo: faccio cadere il male e lascio il bene.
 
D: Non potresti essere invece quello che, dall’altra parte della fune, fa si che il male continui?
G: Non sono io lo strumento. Non è il mio compito. Il padre Adonay ha tanti strumenti, anche Enzo è uno di questi. In questa bellissima assemblea tu mi hai sentito dire ad Enzo che deve fare come dico io? No, perché so che quella è la sua missione ed io ho la mia. Devo pestare i piedi ai tiranni e devo incutere nell’uomo il timore di Dio, che non c’è più. Il timore di Dio ci deve essere,  altrimenti di questo Dio che ci ha creati ne facciamo un pagliaccio e a me non  va.
 
D: Giorgio, grazie per essere venuto qui. Io provo una grande empatia nei tuoi confronti,  mentre tu parlavi ho avuto in un certo senso paura, cosa che non mi succede mai quando ascolto Enzo. Quindi quello che sento è che questa è la tua strada, non la mia.
G: Tu hai avuto paura, ma è una falsa paura perché ti vedo sorridere.
 
D: Probabilmente perché si entra nell’ego, nella dualità..
G: No tesoro mio, non è nell’ego. Forse io nella mia veemenza rischio di non essere abbastanza chiaro. Quindi nel chiaro devo essere ancora più chiaro. Voglio farvi vedere, perché a volte voi non volete vedere, quella che è la verità del mondo. Quando entrate nel dinamismo spirituale di questi grandi insegnamenti che arrivano da tanti maestri, anche da Enzo, rischiate di addormentarvi e di dimenticarvi che nel mondo, ci sono molti dei vostri fratelli che muoiono ingiustamente. Allora vi dovete svegliare ed io sono uno di quelli che, come ho dimostrato, non vi faccio senz’altro dormire.
 
D: Io condivido. Sin da quando avevo cinque anni, ogni volta che vedevo i bambini che morivano di fame piangevo e mi chiedevo perché io potevo mangiare e loro no.
G: Non è questa la domanda da porsi. Io non mi pongo la domanda: “Perché il bambino muore di fame e io no?” Perché io mi sento nel giusto, come sono sicuro che è giusto quello che sta succedendo in questo mondo. Ascolta attentamente quello che ti dico:  so che, se a quel bambino sta succedendo quello, nella volontà di Dio è giusto, così ciò che sto facendo io è giusto. Quel che contesto, cioè quello che faccio, è non farmi mettere alla prova da Satana per volere di Dio. Io devo reagire. Dio vuole da me la verità e la verità è che quel bambino muore per colpa degli uomini. Dio sente questo, la mia vibrazione va nel Sole, il Sole la riceve e dice: “Guarda quel figlio mio: è giusto”, quindi la trasforma e salva il bambino. Capito il segreto? Quindi più grido fino a perdere la voce, più raccolgo anime che mi sostengono, questa energia va nel Padre Sole, Lui la elabora e permette che meno bambini muoiano di fame. Questo voi come lo chiamate? Amore infinito? Mi sentite gridare come un pazzo perché voglio la giustizia, ma questo è amore: io amo gli uomini e non mi sarei incarnato se non amassi l’umanità.
 
D: Giorgio, io comunque sento che l’amore c’è e che da metà agosto in poi qualcosa nel mondo è cambiato…
G: No, non è cambiato niente. O sei cieca? Sono aumentati i bambini che muoiono di fame, da 27 le guerre in corso sono diventate 35… Tu cosa vai a raccontare ai tuoi fratelli?  Se dici che c’è amore Dio ti direbbe:”Scusa figliola, ma tu stai mentendo”. Il mondo non è cambiato. Si sono risvegliate più anime, ma il mondo è peggiorato nel male. A me non interessano le anime che si stanno risvegliando, perché io non sono venuto per i sani: a loro ci pensa Nastati.  Sono venuto per i malati; vedo più male, quindi per me la situazione è peggiorata, non è migliorata. Si sono risvegliate centomila anime in più ed è una cosa bellissima della Madre Celeste e di Gesù Cristo; quelli sono i miei fratelli che spero preghino per me, affinché possa compiere la mia missione. Ma io non mi cullo e non resto seduto pensando che il mondo è cambiato, che non succederanno più catastrofi, perché le catastrofi succederanno e le vedrete. Oppure pensate che sia una manipolazione? Andate sul posto e vedrete le persone che muoiono come le mosche, non è di certo per volontà mia.
Se il Padre mi chiedesse cosa voglio fare, direi: “Salva il mondo, Signore. Perché lo devi distruggere? Salva il mondo, Signore”. Allora Lui mi direbbe: “Non lo posso salvare, perché se non abbrevio i giorni nemmeno gli eletti si salveranno… Lo sai caro Giorgio chi  ha detto questo? Mio Figlio, quando ha parlato degli ultimi tempi, nel capitolo 24 di Matteo: «In verità vi dico, se quei giorni non fossero abbreviati nemmeno gli eletti si salverebbero». A quali giorni terribili si sta riferendo Gesù, durante i quali nemmeno gli eletti si salverebbero, perché verrebbero risucchiati da satana? Si riferisce ad oggi, perché oggi c’è il male totale.
 
D: Giorgio, oggi è il giorno di San Michele.
G: È l’arcangelo della giustizia, non dell’amore, ha la spada in tutte le raffigurazioni del mondo.
 
Enzo: Questa casa è dedicata all’arcangelo Michele ed è qui rappresentato senza la spada. Io l’ho voluto rappresentare così, dopo la battaglia.
G: È giusto, quello è dopo la battaglia. Ma adesso siamo in battaglia.
SANT’ELPIDIO A MARE – 21 OTTOBRE 2012
 
Dalle aride montagne della Giordania, l’antico e contemporaneo profeta biblico continua a preparare la strada del ritorno al Re dei re, il Signore degli Eserciti. Tracciando un cammino spirituale fatto di coraggio estremo delle proprie azioni e assoluta dedizione…; spinto da un amore che non conosce sosta né confini, il suo grido continua a scuotere gli animi assopiti e induriti degli uomini. Una nuova alba ed un nuovo sole faranno anche oggi da sfondo al suo eterno viaggio, per risvegliare le anime alla verità, convertire “il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri”, affinché il ritorno con potenza e gloria del Giudice Supremo non li colga impreparati.
 
GIORGIO: Questo è un momento molto importante della nostra vita e ci sono tanti segni che ci coinvolgono. Ora la situazione mondiale è così grave da colpire anche noi. Siccome siamo stati chiamati da Cristo già da tanto tempo, dobbiamo rispondere con integrità, fede e coerenza. Soprattutto con la consapevolezza che tutto quello che sta succedendo è solo l’inizio di ciò che dovrà succedere e si compirà poi con la venuta di Cristo, che noi aspettiamo da sempre. Allo stesso tempo è un momento di prova per tutti, mentre si manifesta la prova di fede nel cammino della nostra vita ci saranno anche segni spirituali, divini, che ci illuminano la strada. Dipende da noi poi accettarli o rifiutarli.
Oggi Antonio Urzi ha ripreso una sfera che si materializza, smaterializza e lancia delle piccole sfere: un filmato straordinario ed un ulteriore segno della presenza dei fratelli extraterrestri. Un altro segno importante è stato l’alluvione nella cittadina di Lourdes, quasi un “diluvio universale”. La grotta di Lourdes è stata invasa dalle acque, hanno evacuato migliaia di persone e una delle poche cose rimaste in piedi è la statua della Madonna.
Ora voglio condividere con voi il messaggio che ho ricevuto in merito e che darà spunto sicuramente alle vostre domande.
DAL CIELO ALLA TERRA
 
LA GROTTA SACRA DI LOURDES INVASA DALLE ACQUE. “Questa è la casa della preghiera e voi ne avete fatto una spelonca di ladri” (Luca 19, 45-46).
AVETE PROFANATO I LUOGHI SACRI DOVE LA CELESTE MADRE SANTISSIMA MIRIAM È APPARSA PER CONSOLARE ED ANNUNCIARE I DESIDERI DI CRISTO SUO FIGLIO.
A LOURDES LA SANTA VERGINE HA CREATO IL MIRACOLO DELL’ACQUA GUARITRICE ED HA AFFIDATO A BERNADETTE IL MESSAGGIO DELL’APOCALISSE DI GIOVANNI, COSÌ COME A FATIMA, A  LA SALETTE ED IN MOLTI ALTRI LUOGHI DEL MONDO.
L’ACQUA SANTA DI LOURDES CHE SALVA MOLTI CORPI E RISVEGLIA MOLTE ANIME,  VI HA SEVERAMENTE AMMONITO INONDANDO LA SACRA GROTTA. CIÒ È ACCADUTO PER VOSTRA COLPA. VOI CON IL VOSTRO ASSURDO COMMERCIO MORBOSO DI DENARI E DI CORRUZIONE.
STATE ATTENTI, QUESTO È SOLO L’INIZIO!
PER ORDINE DEL PADRE ADONAY E DEL CRISTO SCUOTERÒ IL FUOCO, SCUOTERÒ LA TERRA, SCUOTERÒ L’ARIA, SCUOTERÒ L’ACQUA E COLPIRÒ SEVERAMENTE ANCHE I  LUOGHI SANTI PER IMPEDIRE A VOI, PRINCIPI DEL VATICANO E A VOI ANIME SENZA FEDE DI PROFANARE GLI STESSI. COLPIRÒ CON LE FORZE DELLA NATURA TUTTA LA TERRA E VI METTERÒ IN GINOCCHIO AFFINCHÈ POSSIATE NUOVAMENTE REALIZZARE IL TIMORE DI DIO E TEMERE LA SUA SANTA IRA.
I TEMPI SI SONO ACCORCIATI. CIÒ A CAUSA DEGLI ELETTI, PER IMPEDIRE LA LORO PERDIZIONE, SALVAGUARDARE L’INTEGRITÀ DEI GIUSTI E LA PUREZZA DEI BUONI.
TUTTI COLORO CHE AMANO LA VITA, LA TERRA ED IL LORO PROSSIMO COME SE STESSI NON TEMANO. TUTTI COLORO CHE LAVORANO A FAVORE DELLA GIUSTIZIA GIOISCANO, IL REGNO DI DIO È GIÀ SULLA TERRA E CAMMINA IN MEZZO A VOI.
PRESTO, MOLTO PRESTO, IL FIGLIO DI DIO GESÙ CRISTO SI MANIFESTERÀ A TUTTI, INSTAURANDO SUL VOSTRO MONDO IL PARADISO PROMESSO, SCACCIANDO DEFINITIVAMENTE DALLA FACCIA DEL VOSTRO PIANETA I DEMONI-UOMINI CON IL LORO PRINCIPE  E TUTTE LE FOLLIE OMICIDE CHE HANNO COMMESSO NEI SECOLI E NEI MILLENNI.
SIATENE CERTI!
ABBIATE FEDE!
PACE!
UN DIO SOLARE, UN ARCANGELO DELLA GIUSTIZIA
Sant’ Elpidio a Mare (Italia)
21 Ottobre 2012. Ore 14:22
G. B.
Voglio ricordare a voi tutti che la Chiesa scettica e miscredente, dal 1858 fino ad oggi, ha riconosciuto suo malgrado 68 miracoli; anche se in realtà i miracoli e le guarigioni da mali incurabili sono state migliaia. Oggi la stessa acqua miracolosa, che ha salvato molti corpi e risvegliato molte anime, ha lanciato un severo ammonimento.
Adesso leggo un messaggio: è per voi, cari fratelli.
DAL CIELO ALLA TERRA
 
LA GIOIA DI ESISTERE NELL’AMORE E NELL’ETERNITÀ.
LA MASSIMA REALIZZAZIONE DELLO SPIRITO QUANDO OPERA NELLA MATERIA, QUANDO CIOÈ SPERIMENTA L’INCARNAZIONE, È VINCERE LA MORTE E QUINDI ESSERE COSCIENTE DELLA PROPRIA ETERNITÀ.
SE VOI, PER UN SOLO ISTANTE PENSASTE A QUESTA GRANDE VERITÀ TUTTI I VOSTRI AFFANNI E LE VOSTRE DEPRESSIONI MATERIALI SI SCIOGLIEREBBERO COME NEVE AL SOLE.
“CHI CREDE IN ME NON MORIRÀ MAI” (Giovanni 11, 25-26), DISSE L’AMATO MAESTRO E RE DELL’UNIVERSO GESÙ-CRISTO. INTENDEVA DIRE CHE AVENDO LUI LIBERATO MOLTE ANIME UMANE DAL KARMA E SALVATO LE STESSE DALLA MORTE SECONDA, L’ETERNITÀ DELLO SPIRITO IN TUTTE LE DIMENSIONI SAREBBE STATA IMMUTABILE ED ETERNA. “CHI CREDE IN ME NON MORIRÀ MAI”, MA QUANTI HANNO CREDUTO? QUANTI HANNO LIBERATO IL PROPRIO SPIRITO DAL LACCIO DELLA MATERIA CORRUTTIBILE?
POCHI! POCHISSIMI OGGI NEL MONDO HANNO REALIZZATO LA LORO ETERNITÀ E LA LORO DIVINITÀ NELL’EGO SUPERIORE.
LA NOSTRA SPERANZA CHE VOI, SPIRITI RISVEGLIATI NELL’OPERA GIOVANNEA, POSSIATE FINALMENTE DIVENIRE COSCIENTI DI TALE SUPREMA VERITÀ, TRIONFANDO SULLA CARNE E QUINDI ESALTANDO LA GIOIA DI ESISTERE NELL’AMORE E NELL’ETERNITÀ.
PACE!
UN DIO SOLARE!
 
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
20 Ottobre 2012. Ore 13:56
G. B.
 
Molto bello questo messaggio, per voi e anche per me. Immaginatevi per un solo istante, che la morte non esista, che siete eterni. Cosa potrebbe deprimervi? Se siete eterni, cosa può crearvi affanno o tristezza? Qualsiasi mancanza legittima, vera, nella vita materiale non può niente di fronte alla soluzione dell’eternità.
Eppure, anche noi che crediamo nella Verità ci lasciamo travolgere dagli affanni, dalle depressioni, dalle esigenze della materia e ci facciamo condizionare dalla paura che possano venire a mancare determinate cose o affetti e di poterli perdere per sempre. Noi continuiamo a pensare che un giorno moriremo, che poi finirà tutto. Se invece fossimo coscienti che non solo non finisce niente, ma la nostra Eternità continua e si evolve, quale affanno ci potrebbe mai sconvolgere? Nessuno. Cristo era cosciente quando Lo hanno crocifisso, per questo Gesù ha detto: «Padre perdonali». Lui sapeva di non morire. Anche gli apostoli dopo gli errori commessi sono stati personificati dallo Spirito Santo e sono tutti morti nel martirio, gioendo perché erano coscienti della loro eternità. Qualsiasi afflizione, qualsiasi affanno dobbiamo viverlo e superarlo con questa coscienza. Gli extraterrestri ci richiamano alla gioia di esistere nell’amore e nell’eternità, perché sanno benissimo che viviamo in un mondo infernale e non è facile essere gioiosi. Per superare qualsiasi prova dobbiamo rifugiarci nella fede di essere eterni e di esserlo grazie alla redenzione che Cristo ci ha offerto, perché se così non fosse, saremmo nel buio della morte seconda. Sempre vivi, ma è meglio essere morti e che finisca tutto, piuttosto di fare la morte seconda. Provate a pensare di quale sofferenza sto parlando…
 
D: È possibile conoscere quello che la Chiesa con il Concilio di Nicea ha deciso in merito al concetto della reincarnazione?
G: Vi consiglio di leggere il libro “La Reincarnazione” scritto dalla giornalista e scrittrice Manuela Pompas, che spiega molto bene cos’è avvenuto nel Concilio di Nicea, come furono abolite per ragioni meramente politiche le realizzazioni di Origene, vescovo della Chiesa di quel tempo, il quale portava con sé la tradizione della reincarnazione dei Vangeli. Tutto questo per contrastare l’affermazione della Chiesta cristiana d’Oriente, che recava con sé tradizioni ermetiche, tipiche filosofie orientali, dando inizio allo scisma della Chiesa Universale: quella ortodossa si è divisa da quella Cattolica. Successivamente l’ortodossa è diventata più settaria della Chiesa Cattolica stessa. Ma, come sapete, nel Vangelo anche Cristo parla di reincarnazione in modo inequivocabile. L’anno scorso ho scritto un messaggio che vi invito a leggere, in cui  spiego i passi del Vangelo che fanno riferimento alla Reincarnazione.
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-2011/3063-la-reincarnazione.html
Oltre al passo dove Nicodemo chiede a Gesù come un uomo possa rinascere di nuovo nel ventre di sua madre, c’è quello in cui dichiara esplicitamente che Giovanni il Battista è la reincarnazione del profeta Elia.  Davanti ad un uomo cieco dalla nascita gli apostoli chiesero a Gesù: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?» E Gesù rispose: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio».  
Perché gli apostoli chiedono se la colpa è sua? Dove aveva peccato? Ciò conferma che la cultura della reincarnazione portata dall’Oriente fosse una tradizione presente anche nella cultura giudaica di quel tempo. Infine, per citarne alcuni, il passo più eclatante lo troviamo quando l’Arcangelo Gabriele apparve a Zaccaria, il padre di Giovanni Battista e disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, tu lo chiamerai Giovanni. […]Molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore. […] Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia».
Il concetto di reincarnazione è riportato chiaramente nel Vangelo. Perché il Vaticano deve essere così ipocrita e delinquente nel tergiversare la Verità?
 
D: Anche Nicodemo rivolse al Maestro una domanda sulla reincarnazione.
G: Si, infatti quando Nicodemo chiese a Gesù: «Come può essere generato un uomo già vecchio? Può forse ritornare nel grembo della madre e nascere?» Gesù si meravigliò di lui e disse: «Tu sei maestro in Israele e non conosci queste cose? »
Gesù lascia quindi intendere che, quella dottrina fosse insita nella religione giudaica e poi spiegò: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio». Se Gesù avesse detto “se uno non rinasce in corpo e spirito” avrebbe detto una falsità e non sarebbe stato Cristo. Invece Gesù è stato scientificamente perfetto, perché il corpo è formato prevalentemente da acqua; nel neonato ad esempio costituisce quasi l’80% del peso corporeo.
 
D: È composto prevalentemente da acqua perché contiene l’atomo di idrogeno, che è memoria dello Spirito Santo?
G: Tutta la materia vivente contiene l’atomo di Idrogeno, non solo l’acqua. In qualsiasi cosa si manifesti c’è lo Spirito Santo, che è contenuto dall’atomo di idrogeno ed è onnipresente, onnipotente, onnisciente.
 
D: Registra anche le sensazioni?
G: Fa tutto: registra, pensa, elabora, coordina, crea. L’atomo di idrogeno è il software, il programmatore dell’intero Universo e quello che opera sulla tastiera si chiama Spirito Santo. Ma Lui non resta all’esterno del computer, entra e naviga all’interno e all’esterno. Quindi è trascendente ed  immanente, tutte e due le cose allo stesso tempo. Lo Spirito Santo può tutto, niente escluso.
 
D: Gesù, in una situazione prettamente umana, ha mai detto una bugia a fin di bene?
G: Gesù ai suoi apostoli non ha nascosto quasi nulla. Alle folle invece ha nascosto tutto: a loro non ha rivelato alcuna Verità diretta e ha parlato in parabole. Chi voleva capire, capiva, ma per molta gente che aveva la mente chiusa erano discorsi incomprensibili. Chi invece aveva la mente aperta capiva, poi si avvicinava a Lui e diventava discepolo. Le folle non capivano quasi niente, tanto è vero che gli apostoli si meravigliarono ed un giorno Gli dissero:
“Perché parli loro in parabole?” Ed Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. […] Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi e io li risani».
Infatti Gesù agli apostoli non ha mai detto nessuna bugia, ha spiegato tutte le parabole e non ha mai nascosto niente. Ha detto la Verità su tutta la Sua vita di quel tempo, persino che sarebbe stato arrestato, imprigionato, crocifisso, risorto e, malgrado lo dicesse chiaramente, essi non capivano. La loro incomprensione era dovuta anche da un altro motivo: il Padre di Cristo, Adonay, metteva un velo negli occhi degli apostoli e non li faceva ragionare, perché non erano pronti e potevano perdersi.  Gesù per mantenere comunque la parola, che Lui non avrebbe nascosto nulla, diceva tutta la Verità. Semmai Gesù negò loro solo quelle Verità che non sapevano portare addosso. C’è un passo del Vangelo che risponde alla tua domanda: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future». (Gv 16, 12)
 
D: La bugia è il linguaggio contrario al proprio pensiero con la volontà di ingannare. Ma Gesù dice sempre la Verità, comunque.
G: Gesù dice sempre la Verità. Se non la rivela è perché non siamo pronti. La menzogna invece è del demonio. Se io sapessi che oggi, qui fosse in arrivo uno tsunami e vi dicessi invece che ci sarà il Sole, quella è una bugia.
Gesù comunque non ha vissuto situazioni ‘prettamente umane’. In Cristo non c’è stato niente di umano, nemmeno quando faceva la pipì e secondo me, quale modesto discepolo di Cristo, anche in quel momento il Signore ci dava un insegnamento; anche attraverso le sue apparenti contraddizioni umane. Lui lasciava sempre del cibo nel piatto, anche se la gente moriva di fame. Pure quello era un insegnamento, infatti noi apostoli prendevamo e dividevamo il cibo che il Signore lasciava. Noi invece, che coliamo la zanzara ed inghiottiamo il cammello come i farisei, cercando il pelo nell’uovo per colpire anche i santi, Lo avremmo condannato rinfacciandoGli  tutti i bambini che muoiono di fame.
Lo stesso avvenne quando Maria Maddalena cosparse con un olio profumato di gran valore il corpo di Gesù, tanto che alcuni, gelosi e invidiosi, si sdegnarono e infuriati contro di lei fra di loro dicevano: “Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri!” Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un’opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch’era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».
Gesù aveva apparenti contraddizioni umane. In realtà noi cercavamo nell’umanità del Figlio di Dio, che sapevamo essere spiritualmente perfetto, qualche difetto per poter giustificare i nostri fallimenti, le nostre miserie, le nostre povertà interiori; per permettere a noi stessi di fare questo ed altro. Facciamo un po’ schifo, lo so, però siamo fatti così. Malgrado ciò, il Signore ci ha perdonati e salvati lo stesso.
 
D: Quindi Gesù non ha mai detto una bugia…
G: Gesù non ha mai detto una bugia: qualsiasi cosa Lui abbia fatto, apparenti bugie comprese, era un insegnamento. Gesù compiva azioni che, viste da un punto di vista razionale, apparivano come comportamenti discriminatori. Nella trasfigurazione, il segno più grande che ha dato della sua divinità, si è appartato con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni ma questo non significa che loro fossero migliori e gli altri nove non valessero niente. Semplicemente doveva affidare a loro una missione particolare e anche qui dava degli insegnamenti.
Lo stesso avvenne per la resurrezione di Lazzaro, dove Gesù portò con sé solo Giuda, lasciando gli altri apostoli relativamente distanti. Non si trattava certo di discriminazione, bensì c’era un motivo ben preciso. Infatti Giuda, recatosi davanti al Sinedrio, per tradirlo disse: “Guardate che io ho visto risuscitare Lazzaro! Lui veramente è il Figlio di Dio! Quindi voi Lo dovete ricevere qui e ascoltarlo”. Gesù assume comportamenti per cosi dire ‘contradditori’, ma in realtà Lui rompe gli schemi che l’uomo si crea. E io faccio lo stesso. Il Signore è perfetto. Apparentemente per noi ha sbagliato, ma in realtà Lui non ha mai fatto nessun errore.
 
D: Il messaggio letto in apertura è firmato TUO PADRE ARAT RA. Puoi spiegare la differenza tra Arat Ra e Adonay?
G: Arat Ra è anche tuo Padre ed è il Padre di tutti. Adonay è anche tuo Padre, il Padre di tutti.
E poi c’è lo Spirito Santo, che è il Padre di tutti. Il Sole è il corpo fisico del Padre e nella nostra galassia i soli come il nostro sono infiniti.
Tutti i Soli sono divini, come quello che tu adori e quindi fratelli. Arat Ra è il Padre che ha generato una generazione di figli spirituali in una costellazione particolare, Adonay è un Padre che ha generato figli particolari in questa zona dell’Universo. Entrambi, come tutti gli altri centinaia di milioni di miliardi di Soli, portano dentro lo Spirito Santo. Quando ti parla un Dio Solare, un Essere Cristico e ti dice “Sono tuo Padre”, non è Lui che sta parlando come entità, ma è lo Spirito Santo che lo sta facendo tramite Lui.
Se studiando astronomia ti appassionassi di Sirio e dicessi “io amo di più Sirio”, non staresti  bestemmiando, perché quella stella possiede la stessa sostanza del Padre Adonay. Ma se ti ha generato Adonay devi riconoscerlo. È una presa di coscienza, l’essere coscienti di essere ‘figlio di’. L’importante è che tu adori un solo Dio, che è lo Spirito Santo. Quando Adonay dice “Io sono il Signore Dio tuo” è Lui che parla a nome dello Spirito Santo: nemmeno Adonay può parlare a  nome di se stesso, neanche Lui esisterebbe senza lo Spirito Santo. Quindi attenzione. Quando un qualsiasi Dio dice “Adorami” per se stesso, quello è Satana perché è egoista.  Cristo è un Dio e Lui ti dice “Adorami, vengo nel nome di mio Padre… Amami, io sono il tuo Maestro… Io vengo in Colui che mi ha mandato”,  quindi sta venendo a nome di un altro più grande di Lui.
 
D: A livello gerarchico, Arat Ra è più alto di Adonay?
G: Arat Ra non è affatto più alto di Adonay. Ra significa Sole, Lui e Adonay sono la stessa cosa, la medesima sostanza. Tu hai una sorella gemella e quindi il paragone che farò calza perfettamente. Fisicamente siete uguali e siete amate allo steso modo. Il fatto che tu sia nata qualche minuto prima non ti rende più brava o più evoluta, né ti dà diritto a considerarti superiore. Arat Ra e Adonay sono due gemelli solari: Arat Ra è nato dieci miliardi di anni prima, ma non significa assolutamente nulla e non succede nulla se li confondi.
 
D: Cosa sono i suoni dell’ Apocalisse che si sentono in vari luoghi del pianeta, soprattutto in concomitanza con i terremoti?
G: Sono i gemiti della Madre Terra. Ma c’è anche un altro suono che sta gridando forte in tutta la Terra: è la voce di Colui che grida nel deserto. Anche quello è un suono.
 
D: Cosa sono i fuochi di Caronia?
G: I fuochi di Caronia, in Sicilia, sono causati dalla presenza di una porta dimensionale, dove la materia si scontra con l’antimateria, dando luogo a fenomeni di autocombustione, apparentemente inspiegabili. Sono luoghi molto sensibili che dovrebbero essere evacuati da tutti, perché la porta dimensionale si apre e si chiude continuamente provocando l’autocombustione. Comunque è un fenomeno di cui il Cielo permette la manifestazione per dare un altro Segno.
 
D: Perché Gesù si trasfigura davanti agli Apostoli?
G: Gesù si è trasformato in corpo di luce, perché in quel momento c’era l’esigenza di un contatto fisico tra Lui e gli Esseri di Luce. Egli ha portato con sé gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni per dare un ulteriore segno di chi fosse Lui, oltre a traumatizzarli, in quanto a loro avrebbe affidato una grande missione: l’evangelizzazione del mondo. Non portò con sé gli altri apostoli, perché non erano pronti per assistere.
 
D: Nel messaggio de la Salette si dice: “I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre più”. Chi sono i demoni del cielo?
G: Il messaggio fu pubblicato nel 1879, in un tempo in cui non esistevano ancora gli aerei. Quindi la Madonna si riferiva ai cacciabombardieri terrestri e agli aerei che trasportano le armi atomiche. Non poteva chiamarli diversamente. Anche Giovanni nell’Apocalisse, riferendosi alla forza della Bestia, parlerà di locuste, cavallette, grandine e cavalli, perché l’arsenale apocalittico non poteva essere compreso prima dell’apparizione di tali armi; a quell’epoca impensabili: “Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra… Queste cavallette avevano l’aspetto di cavalli pronti per la guerra … il loro aspetto era come quello degli uomini … Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali come il rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all’assalto.” (Apocalisse 9, 3-11) E riferendosi alle bombe atomiche: “E grandine enorme del peso di un talento scrosciò dal cielo sopra gli uomini… era davvero un grande flagello” (Apocalisse 16, 21); “Or l’aspetto delle locuste era simile a cavalli pronti alla battaglia; e sulle loro teste avevano come delle corone d’oro, e le loro facce erano come facce d’uomini”. (Apocalisse 9, 7)
 
D: Che relazione c’è tra la stirpe di Arat e i 144.000?
G: I 144.000 eletti provengono dalle Pleiadi, che è la stirpe di Arat, da Sirio, Orione, Procione e Alfa Centauri. Tutti hanno collaborato alla proliferazione della stirpe di Adonay, che è la nostra. Dico la nostra perché ora sono sulla Terra, ma le mie origini già le conoscete. Io amo questo Sole bellissimo, amorevole, pieno di tenerezza, giustizia e lo adoro come se fosse il mio. Anzi è il mio, non c’è alcuna differenza. L’antica stirpe di Arat Ra ha collaborato alla colonizzazione di questo Sistema Solare, di questa Cellula Solare Cosmica. A sua volta anche loro sono stati concepiti: nell’Universo è  tutto un dare e un avere, non c’è chi è più bravo. Solo uno lo è, ed è l’origine di tutti: lo Santo Spirito, che tutti dobbiamo adorare e venerare. Quello è l’unico Dio delle Sacre Scritture, come voi lo intendete.  Lui è l’Uno, ed è lo Spirito Santo. mentre le entità che si manifestano a nome Suo, da Adonay a Cristo, Angeli, Arcangeli, etc. sono esseri divini.  
Ecco perché Gesù ha detto:“Se bestemmiate Me sarete perdonati. Se bestemmiate Dio sarete perdonati; ma se bestemmierete lo Spirito Santo non sarete perdonati”. Lui pone questa entità al di sopra di tutto. Pur facendosi molto simile a Dio, disse: “Io e il Padre mio siamo la stessa cosa.. Io porto la parola del Padre mio. Chi vede me, vede il Padre”, quindi Lui si è distinto dallo Spirito Santo, il Creatore, Colui che dobbiamo adorare. E siccome è invisibile e deve usare uno strumento, t’inginocchierai di fronte a chiunque parli nel Suo nome; non a colui che ti sta parlando, ma all’Essenza che porta dentro, che è lo Spirito Santo.
 
D: Se ci inginocchiamo di fronte a Cristo non è lo stesso?
G: Sì, certo. Ma se vuoi crescere è necessario che tu capisca come si manifestano certi fenomeni divini.  Siccome è bello crescere, io vi spiego la natura dell’Universo. Se adori Cristo, Adonay, il Sole di Metaria, di Sirio o delle Pleiadi, stai adorando lo Spirito Santo. Qualsiasi cosa esista proviene da Lui; tu lo porti in piccola misura e anche gli dei scaturiscono dal Suo seno. Ma attenzione! Lo Spirito Santo può personificare chi desidera, non ha regole da rispettare; tutti noi si, ma Lui no. Egli può far alzare una pietra e farla parlare e tu devi inginocchiarti, perché è lo Spirito Santo che sta parlando, anche se sta usando un essere della prima dimensione. È bello questo, no?
 
D: Anche i segni degli Zigos sono strumenti dello Spirito Santo?
G: Quando gli Zigos danno segni, sono lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo può affidare il coordinamento degli zigos agli Arcangeli o farlo in prima persona. Lui può fare quello che vuole: non limitate mai niente a Dio, che può tutto e niente escluso: può anche spegnere questo Sistema Solare con un click e farci scomparire all’istante.
 
D: Se fossimo davvero coscienti della reincarnazione e di quello a cui  si va incontro con la morte seconda, credi anche tu che opereremmo solo per il bene?
G: Sì, ma c’è un’altra verità che ci farebbe operare sempre nel bene, se noi ne prendessimo coscienza: l’essere eterni. Se ne sei cosciente, ti passano tutti gli affanni materiali giornalieri. Certamente non devi rimanere passivo, anzi devi lottare per superarli e se non ci riesci non ti devi suicidare, ma aspetti con fede una svolta. Quello che invece ti porta al suicidio, quindi all’autodistruzione e ti proietta nella sofferenza anche nell’aldilà, è la perdita della Fede, l’odio, la vendetta, l’odiare le proprie scelte, mettere in discussione la Verità. Se noi siamo nella Verità, sappiamo che dobbiamo soffrire e che Cristo ci mette alla prova per rafforzarci, quindi dobbiamo avere pazienza,  fede e credere che siamo eterni.
 
D: Ruolo mariano e ruolo Cristico: quale interazione c’è tra i due ruoli? Vorrei sapere se nel pensiero di Dio esisteva già il ruolo mariano e se quest’ultimo è nato per Sua volontà propria o perché sarebbe servito all’Umanità.
G: Per tutte e due le cose. Tutto ciò che fa di volontà propria il Padre Adonay è perché può servire all’Umanità, che Lui ama. L’Umanità è figlia del Padre, ma il Padre può anche diventare severo. Il ruolo mariano è quello della misericordia, del perdono, del dare una possibilità ed è tipico della Madre, della tenerezza materna. Nel Giudizio Universale del Michelangelo, l’opera maestosa della cappella Sistina, vedrete un Cristo Giudice, forte, muscoloso, con le ferite nelle mani che, con il braccio destro rivolto verso il basso, mette da parte la Vergine Madre, il cui capo con sguardo materno e pietoso volge verso sinistra; ella infatti non può più intervenire nella decisione, ma solo attendere l’esito del Giudizio.
Quindi l’azione della Madre Celeste termina con la seconda Venuta di Cristo ed il Giudizio Universale. Attualmente, siamo ancora sotto l’influenza dell’Opera Mariana, ma lo saremo per pochissimo tempo. All’interno di quest’opera Cristo ha posto un Segno, che avverte che l’Opera medesima sta per finire.  Un Segno che la stessa Madre Celeste ha scelto per ordine di Suo Figlio: il Segno delle stimmate e dell’annunciazione, che io sto facendo annunciando il Giudizio Universale. Quindi l’opera della Madre Celeste diminuirà fino a scomparire, mentre io cresco per porgere la spada del Giudizio Universale al Maestro. Se studiate bene la missione del Calice della Comunione, iniziata nel 1989, vedrete che la Madre lo annuncia e poi, negli anni seguenti, retrocede a piccoli passi per permettere al Calice di gridare la Giustizia Divina, fino a quando Lei lascerà il braccio di Suo Figlio. Ancora oggi la Santa Madre appare e grida, ma è rimasto poco tempo, quasi nulla.
 
D: Prendiamo in considerazione il nostro Sistema Solare noto, che è composto da un Sole e da altri Pianeti: il Sole è la parte maschile e fondatrice, mentre i Pianeti sono la componente femminile che creano Vita. Nella Creazione c’è sempre questa costante, data da una parte maschile che ha il seme della Vita e tantissime parti Femminili che gravitano attorno ad esso e sono fecondate?
G: Nella creazione fisica della terza dimensione, si. Attualmente nel Sistema Solare è possibile vedere un Sole e dodici Pianeti, anche se in realtà sono undici, perché Giove non è un pianeta, ma un altro Sole spento. Gli scienziati della Nasa  non sanno spiegarsi il cambiamento di colore delle sue striature, ma di fatto Giove si sta riaccendendo e avrà il compito di illuminare la periferia del Sistema Solare, dove ci sono Nettuno, Plutone, Urano, etc e Giano, che è il dodicesimo pianeta a noi ancora sconosciuto. Giove li illuminerà e fra qualche centinaio di milioni di anni in quei Pianeti si formerà la vita, così com’è avvenuto sul nostro pianeta, il più bello del Sistema Solare. Qui Gesù instaurerà il Regno Promesso e la Terra avrà un’evoluzione superiore a Venere o Marte, in cui già c’è la vita extraterrestre. La Terra, come vi ho detto, è l’anima gemella di questo Sole. Questo è il Sistema Solare fisico, dove c’è la materia organica ed inorganica fisica, cioè tridimensionale, c’è sempre il dualismo maschio e femmina: Uno, il Padre Creatore e le Femmine. A quei livelli di cosmicità esiste la poligamia ed il Creatore può fecondare varie femmine, che sono i Pianeti. Ovviamente stiamo parlando di Leggi Cosmiche, non di leggi umane. Nel nostro Sistema Solare il Padre Creatore, cioè il Sole, è il governante assoluto: non ha rivali ed è il Re di quei pianeti. Questo è quanto avviene nel dualismo.
Nella quinta dimensione invece, non c’è solo un sistema fisico materiale da coordinare e quindi personificare e compenetrare. C’è un altro Universo, quello spirituale che è parallelo e ancora più grande di quello fisico, dove ci sono mondi, stelle, galassie in una dimensione che non è più fisica. Da quel mondo vengono i Maestri Cosmici degli extraterrestri: Gesù Cristo, Khrisna, Yogananda, etc.
 
D: Sono della stessa dimensione?
G: Questi esseri sono della quinta, sesta e settima dimensione, sono padroni dell’Universo fisico, mentre noi uomini non siamo padroni di niente. Se fossimo saggi, saremmo padroni dell’universo minerale, vegetale e animale; ma siccome noi maltrattiamo con violenza e odio le forze minori della natura, questa padronanza c’è stata tolta. Gesù disse: «Io non sono di questo mondo», «Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo» perché si riferiva ad un altro tipo di Universo: quello Solare, della Luce. Noi uomini, per quanto facciamo schifo, non abbiamo nemmeno scoperto tutta la Terra: pensiamo solo ai soldi, ad odiarci e a maltrattarci.
 
D: Dove si trova ora Giuseppe, il padre terreno di Gesù?
G: Giuseppe è un angelo di Luce della Legione di Cristo. Lui era guidato dall’Arcangelo Gabriele ed  aveva il compito di crescere il bambino e di tutelarlo.
 
D: Quando si scateneranno le forze della natura e la mancanza di acqua, cibo ed elettricità renderà difficile raggiungere le persone che soffrono, come faremo ad aiutarle?     
G: Quando succederà ti dovrai predisporre ad ubbidire a ciò che il Cielo ti chiederà di fare e te lo chiederà chiaro. Se ti dice di lasciare tutto e andartene, te ne vai; se ti dice di restare, rimarrai lì. Quello che devi fare è stare tranquillo e avere fede, perché “non un solo capello del vostro capo perirà”. È scritto nel Vangelo. Io non mi pongo alcun problema e se il Signore mi dirà di andare a Montevideo, sotto i ponti tra il fango e i morti a parlare di Lui,  ci andrò. Anche se ho le stigmate e so che potrei morire avvelenato; se Lui me lo dice ci vado subito. Se mi dirà di andare sull’Etna e di stare lì ad aspettare, ci andrò. Quello che Lui mi dirà di fare, io farò. Nel mio caso, sono convinto che fino a quando non si squarcerà il Cielo ed apparirà il Figlio dell’uomo, dovrò parlare di Lui. E forse morire per Lui. La morte comunque non esiste, quindi viviamola e vedremo.
 
D: Cristo è Colui che scruta i reni e il cuore (Apocalisse 2,23), e quando ritornerà con i suoi angeli, spezzerà i reni e i cuori a tutta l’umanità. Perché si parla di reni e di cuore?
G: Cristo sta parlando del Giudizio universale. Il cuore è la dimora dello spirito e nel sangue risiede l’anima; i reni invece fungono da filtro e purificano il sangue,  quindi hanno la funzione di protettori dello spirito. Gesù spezzerà i reni ed i cuori, cioè giudicherà in base alle opere.
 
D: Nel messaggio che hai letto c’è scritto che i luoghi dove la Madre è apparsa saranno colpiti.
G: Questo te lo posso assicurare al 100%. Anche Medjugorie sarà colpita, così come Sant’Elpidio. Io mi riferisco ai luoghi pubblici, non alle arche. Qui la Madonna è apparsa in privato, mentre a Porto Sant’Elpidio è apparsa in pubblico e lì sarà colpita da un naufragio o da un terremoto. Questo sarà il segno che se ne è fatto un commercio o addirittura che è stato completamente ignorato.
 
D: Le catastrofi sono quindi dei castighi?
G: Sono dei Segni. Non si può rimanere passivi di fronte ad un Segno così gigantesco, anche se non è riportato nelle notizie, sono migliaia i fedeli che si stanno chiedendo se Dio ci ha castigati. Anche il Papa in silenzio si è posto la domanda. Purtroppo ancora non è successo niente!
 
D: Questo tipo di eventi continueranno?
G: Certamente, e ne arriveranno degli altri ancora più forti. Fatima sarà completamente inondata, così come tutti luoghi delle apparizioni più famose.
 
D: La preghiera del Padre Nostro che Gesù ci ha insegnato è rivolta allo Spirito Santo?
G: È rivolta al Padre Adonay che è personificato dallo Spirito Santo, ma non cambia nulla perché lo Spirito Santo è in Lui. Si riferisce anche a Sé stesso, perché Cristo è personificato dal Padre. È tutta una compenetrazione. L’espressione più alta dello Spirito Santo sulla Terra è Cristo e dopo di Lui ci sono gli altri Maestri: Krishna, Budda, Confucio, etc. Chi si inginocchia davanti a Cristo per abbracciarlo e adorarlo, sta adorando contemporaneamente Padre, Figlio e Spirito Santo. Oltre  questo gli uomini non avranno. Anzi, non lo rivedranno più finché non diranno: “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore”.
 
D: Mancano solo due mesi al 21 dicembre 2012. Dobbiamo aspettarci quel cambiamento interiore che cambierà la storia?
G: I cambiamenti interiori sono già in atto. Questo è il tempo della scelta profetizzato dai Maya, entro il quale noi dobbiamo scegliere definitivamente attraverso le azioni, di schierarci dalla parte del bene;  una volta scelto, non tornare più indietro. Questo vale soprattutto per noi e poi per tutta l’Umanità. Non lo so cosa succederà, ma ognuno di noi deve scegliere da solo, con se stesso, nemmeno con la propria compagna, di seguire o meno il Signore. Solo dopo tutti i segni ci saranno più chiari.
 
D: Colui che in questo tempo sceglie di schierarsi dalla parte del bene, non rischia più di perdersi dopo il 2012?
G: Chi ha scelto il bene non si perde più. Se poi si perde è perché non aveva scelto, ma stava ingannando.
 
D: Puoi spiegare il significato profondo di “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore”?
G: Tutti gli esseri che Cristo manda nel Suo nome sono benedetti: essi sono Dio che ti visita. Se ricevi una grazia, sei risvegliato e sei redento: nel momento in cui dici “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore” tu sposi la redenzione, risorgi dalla materia e vivrai l’eternità dello Spirito. Quindi dal momento in cui riconosci un benedetto dal Signore, il processo della reincarnazione avverrà per missione, non per karma e sarai chiamato a redimere gli uomini. Se invece rifiuti la redenzione marcirai nella materia per secoli e secoli.
 
D: Puoi spiegare ai giovani perché l’eternità non può essere usata come pretesto per fare qualunque esperienza?
G: L’eternità non ti permette di fare tutto quello che ti pare: tutte le esperienze che fai nella materia aiutano l’evoluzione della tua eternità. Quindi ti evolvi, altrimenti rimani grezzo e ignorante, anche se sei eterno, ma non capisci niente. Sarebbe stupido, perché si soffre di più nell’ignoranza che nella conoscenza.
 
D: Oggi abbiamo organizzato una giornata per i bambini e i ragazzi. E nel mentre loro hanno deciso di farti delle domande, Angelica le leggerà a nome di tutti gli altri bambini.
Angelica: Quando nacque la Terra, Gesù sapeva che oggi sarebbero avvenute le catastrofi?
G: Certo che lo sapeva. Lui sa tutto, sapeva ciò che sarebbe avvenuto in base alle decisioni dell’uomo: se l’uomo avesse scelto di amare ci sarebbero state solo cose belle; se l’uomo avesse scelto di odiare ci sarebbero state le catastrofi. Quindi le conosceva entrambi.
Angelica: Perché Gesù ha permesso le catastrofi?
G: Gesù lo permette, perché l’uomo ha scelto negativamente e queste sono necessarie, affinché lui si purifichi e cambi.
 
Margherita: Come hai fatto a vedere Gesù?
G: Nello stesso modo in cui tu vieni a trovarmi a casa mia. Suoni alla mia porta, ti apro e ti vedo. Allo stesso modo Gesù è venuto a trovarmi: io gli ho aperto la porta e così l’ho visto.  
 
Dafne: Io ho paura che un giorno l’arca non esista più…
G: E tu hai tutte le ragioni per averne, ma noi cercheremo in tutti i modi, costi quel che costi, di far in modo che l’Arca sopravviva. Dipende da ognuno di noi. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, perché in questo momento c’è una grandissima crisi economica e non riusciamo a sostenere le spese. Noi ce la metteremo tutta per non farla chiudere. Io ho fede.
 
Fiordaliso: È bello conoscere Gesù?
G: È la cosa più bella che ti possa capitare in tutte le vite e tutte le reincarnazioni.
 
Violetta: I brutti ceffi che hanno fatto la bua a Gesù e fatto piangere la Madonnina saranno perdonati da Lui?
G: Sono già stati perdonati. Quelli che però non si ravvedono, non saranno perdonati.
Margherita: Dove hai visto Gesù?
G: Io ho visto Gesù migliaia di volte in posti diversi: a casa mia, al mare, in spiaggia, per la strada, etc.
 
Dafne: Quando hai visto per la prima volta gli extraterrestri?
G: Mi sono apparsi per la prima volta a 500 mt da casa mia, a Floridia, mentre stavo giocando. Avevo solo sei anni.
 
Jasmine: Tu hai detto che noi ragazzi vedremo Gesù e che Lui ci porterà nell’Eldorado. Lo puoi descrivere?
G: Vi prometto che in un’altra lezione spirituale vi spiegherò nei dettagli com’è l’Eldorado, che io ho visto. Oggi mi limiterò a dire che è una città grande come Milano. L’area che la ospita, oltre a tante altre piccole basi, si estende dal Polo Sud fino al centro America. Eldorado è la capitale di questo immenso e gigantesco continente ed è tutta costruita di cristallo trasparente, indistruttibile, dove ci sono tante astronavi e tanti extraterrestri.
 
Angelica: Com’è nato l’uomo dal serpente piumato?
G: All’epoca il serpente piumato, che aveva le piume d’oro, era un animale che già esisteva sulla Terra. Insieme a lui vivevano il serpente con le piume d’argento, gli scimpanzé, i gorilla, i leoni, le giraffe, i rinoceronti, i dinosauri e tantissimi altri animali. Questo serpente marino aveva il cervello, l’istinto psichico e una sensibilità più sviluppata degli altri: è per questo motivo che gli Esseri di Luce lo hanno scelto. Con delle operazioni chirurgiche alla testa, il suo corpo si è trasformato, in cento milioni di anni, in una persona come noi a cui hanno dato lo Spirito, l’ego sum, l’individualità.  
 
Fiordaliso: Dove vanno gli animali quando muoiono?  Li rivedremo?
G: Se l’animale ha uno spirito individuale, quando muore si reincarna in una persona. Se invece è parte di un’anima collettiva deve prima raggiungere il capogruppo, compenetrarsi in lui e solo dopo s’incarnerà in un uomo. Quindi noi li rivedremo come anime, non come animali. Ti faccio un esempio. Quando mangi la carne, una parte di anima di quell’animaletto che è stato ucciso entra dentro di te, vive, si trasforma e si evolve con te. Gli uomini invece che mangiano la carne senza sapere cosa mangiano, fanno soffrire gli animali.
 
Fiordaliso: Possono influire negativamente su di noi?
G: Si, possono influire negativamente su di noi. Se sei un essere chiamato, divino, sarai tu a far evolvere loro. Se invece sei grezzo, l’animale violento influisce su di te attraverso la violenza.
 
Fiordaliso: Noi rinasciamo sempre nella stessa famiglia?
G: A volte sì, a volte no, dipende da cosa abbiamo fatto e che cosa dobbiamo fare. Io penso che tutti noi chiamati che seguiamo l’Opera rinasciamo nella stessa famiglia.
Angelica: Grazie. E con questo concludiamo e ti ringraziamo.
 
D: Perché ad alcune persone viene data l’opportunità di risvegliarsi e non ad altre?
G: Perché nelle varie reincarnazioni hanno fatto un’esperienza di maturazione, di coscienza tale da renderle pronte al risveglio. Tutti gli altri hanno avuto delle reincarnazioni di esperienze ancora relative, quindi non sono pronti. Non puoi conoscere il dolore se non provi gioia e non puoi conoscere la gioia se non provi dolore. Devi fare tutte le esperienze dualistiche: amore odio, gioia dolore, povertà ricchezza, bellezza bruttezza, etc.. e solo dopo sei pronto al risveglio.
Dopo aver fatto le reincarnazioni dove hai provato tutti i sentimenti e tutte le esperienze che servono per maturare, vieni chiamato. Se accetti, vai nella Luce; se rifiuti, diventi spirito soldato dei demoni. Tutti i soldati dei demoni hanno fatto le reincarnazioni sufficienti per poter capire il bene, ma hanno scelto il male. E viceversa. I soldati di Riina, ad esempio, sono tutti esseri evoluti che hanno scelto il male. Ecco perché c’è la battaglia di Armageddon. Il povero di spirito invece, non conosce ancora l’esperienza umana e trovandosi alle prime incarnazioni deve pertanto acquisire molte cose.
 
D: Se Cristo sa tutto, sapeva anche cosa avrebbe scelto l’uomo duemila anni fa?
G: Si. Cristo vede il futuro di tutti. Provate ad immaginare che Lui nella memoria abbia due DVD. Nella Sua coscienza ha impresso tutte le immagini, dell’una e dell’altra scelta, quindi Lui conosce il futuro nei minimi dettagli di ciò che deve accadere, sia nell’una che nell’altra scelta. Ora io non ti posso rispondere e dire che Lui sa cosa succederà, con Verità assoluta.
Posso affermare quello che io, come Essere di Luce, ho realizzato e vissuto con Cristo. Lui sa tutto, sempre, ma non perché sia il padrone del tuo destino. Tu lo sei, ma Lui legge nella profondità del tuo cuore e conosce la tua scelta, anche quando sei ancora confuso: sa cosa vuoi e alla fine che cosa sceglierai. Se dentro sei portato verso il male, verso l’odio e vuoi sopraffare l’altro, ma fingi e ti sforzi di non farlo, Lui sa che tu sopraffarrai un altro. Ecco perché sa tutto; lo sa per il semplice fatto che legge in profondità, non solo del tuo cervello, che non è poco, ma anche la profondità del tuo cuore. Adesso signori e signore parliamoci chiaro. Quando ti guardi allo specchio sai tutto quello che vuoi dalla tua vita, sai anche ciò di cui sei convinta al 100% e di cosa non sei convinta al 100%. Se lo sei e hai fede al 100% Gesù lo sa, quindi ti colloca nella Luce; se invece sei convinta al 90% Lui lo sa e non ti colloca totalmente nella Luce. Quindi, come fa a sapere tutto Gesù? Lo può sapere perché legge nella profondità del tuo cuore, più di quanto tu stesso possa fare. Ecco perché sa tutto. Ma anche Gesù si sorprende positivamente, se avviene un cambiamento istantaneo della tua scelta. Ecco il mistero dell’uomo. È la grazia che Dio ci ha donato con il libero arbitrio. Mentre Gesù legge nella profondità del tuo cuore che ti perderai, si può accendere in te una scintilla di fede tale da cambiare il destino della tua vita. Lui lo sa sempre un secondo prima che questo avvenga, ma Lo sorprenderà comunque positivamente.
Mentre Gesù si trovava sulla croce uno dei due ladroni lo ingiuriava, dicendo: «Se tu sei il Cristo, salva te stesso e noi». Ma l’altro, rispondendo, lo sgridava dicendo: «Non hai neppure timore di Dio, trovandoti sotto la medesima condanna? Noi in realtà siamo giustamente condannati, perché riceviamo la dovuta pena dei nostri misfatti, ma costui non ha commesso alcun male». Poi, rivolto a Gesù disse: «Signore, ricordati di me quando verrai nel tuo regno». Allora Egli lo guardò sorpreso e gli disse: «In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso». Gesù sapeva che lui era un criminale e che sarebbe andato all’inferno, ma quel gesto istantaneo cambierà il destino di quell’uomo. Il Cristo ha detto: “Voi siete dei e farete cose più grandi di me”, quindi possiamo cambiare il nostro destino. Gesù riconosce in noi la divinità; purtroppo siamo noi a calpestarla.
 
D: Puoi approfondire il fatto che, dopo mille anni, sarà ancora liberato per breve tempo il tentatore?
G: Il Regno dei mille anni è il bersaglio mobile, l’apoteosi del Paradiso Terrestre dove ci sarà un Regno di pace, fratellanza e giustizia. Durante questo tempo non ci saranno guerre, ma giustizia, pace, amore ed evoluzione scientifica e spirituale. Ci sarà data una scienza di diecimila anni più avanti di quella che abbiamo attualmente. Io dico a tutti che staremo sempre insieme, perché con la tecnologia e i mezzi a nostra disposizione sarà possibile percorrere ventimila chilometri, si percorrono in meno di otto minuti. Anche il sistema economico e la moneta non esisteranno più. Durante questo tempo ci saranno le selezioni e gli esami per entrare nella quarta dimensione; il tentatore sarà lo strumento che ti metterà alla prova.
 
D: Durante questi mille anni continueremo ad incarnarci?
G: Si, durante questi mille anni continueremo ad evolverci. Ci sarà una scienza capace di far invecchiare le cellule del corpo molto lentamente, tanto che la vita non sarà più di 90 anni, ma di cinque o seicento anni.  Faremo una o due reincarnazioni, le donne partoriranno fino a 350 anni e si faranno viaggi intergalattici..; al termine ci sarà il passaggio alla quarta dimensione. Da matricole della Confederazione diventeremo studenti a tutti gli effetti e saremo assorbiti dalla Confederazione intergalattica. Non ci saranno più malattie, sofferenze, tutti gli studi e gli esperimenti saranno solo positivi, proiettati verso l’evoluzione. Gesù resterà con noi un bel po’ di tempo e poi ritornerà nella Sua Luce, lasciandoci con i Suoi rappresentanti.
 
D: A che età inizia per lo Spirito la responsabilità della scelta?
G: La responsabilità è del genitore fino al 14° anno, ma la scelta sarà sempre sua. Lo spirito deve cominciare a scegliere già dal secondo ciclo, ma deve essere guidato affinché maturi e nell’espressione, se sta sbagliando, tu lo possa correggere e trascinare nella giusta direzione. Nel terzo ciclo invece, fino al ventunesimo anno, deve scegliere autonomamente e tu puoi solo indicargli la strada.
 
D: Cos’è la parosia intermedia?
G: La parosia intermedia è quello che stiamo vivendo. È il tempo della preparazione, nell’attesa della visita del Figlio di Dio, della Sua manifestazione con giustizia. Lui è già in mezzo a noi, cammina in mezzo a noi, visita… È stato detto nei messaggi: il Regno di Dio cammina in mezzo a voi. Il Regno di Dio è Cristo e noi dobbiamo prepararci alla Sua manifestazione con potenza e gloria.
 
D: Da cosa si evince che questo è il tempo?
G: Dai segni che Gesù ha profetizzato: Gerusalemme circondata da eserciti, terremoti in tutto il mondo, nazioni contro nazioni, una guerra mondiale imminente, apparizioni della Madonna, stimmatizzati, segni nel Cielo, guerre, malattie, fame, pestilenze, etc. Ci sono anche voci che gridano nel deserto e una si chiama Giorgio Bongiovanni, stimmatizzato. È chiaro che questo è il tempo: è tutto riportato nel capitolo XXIV di Matteo.
 
D: Ricordare le vite precedenti può aiutarci a capire a che punto siamo?
G: Ricordare le vite precedenti in questo momento può essere un’arma a doppio taglio. Se ti ricordassi di essere stato l’apostolo Giacomo, ti farebbe sicuramente felice; ma se ti ricordassi di essere stato il soldato che ha crocifisso Gesù, andresti in depressione. Quindi gli extraterrestri mi hanno detto di dirvi che è meglio non ricordarsi. Se io ve lo rivelo, ma è un’eccezione, è per aiutarvi nella missione che dovete svolgere. La cosa più importante resta comunque sapere chi siamo oggi e cosa facciamo.
 
D: Gesù duemila anni fa disse che se non fossero stati accorciati i tempi, nemmeno gli eletti si sarebbero salvati. Se gli Esseri di Luce, nonostante la loro forza, corrono questo rischio, noi chiamati cosa dobbiamo sviluppare ulteriormente, per essere in grado di superare le prove della vita e riuscire ad arrivare al traguardo?
R: Ebbene, cari fratelli.. IO IN VERITÀ VI DICO CHE VOI SIETE MOLTO PIÙ FORTUNATI DEGLI ELETTI DEL SIGNORE, PERCHÉ VOI AVETE AVUTO IL SIGNORE IN MEZZO A VOI. E SE NON SIETE FORTI VOI, VI PERDERETE PIÙ DEGLI ELETTI. E con questo vi auguro la buonanotte.
 
Sandra De Marco
Pordenone, 17 Dicembre 2012