DAL CIELO ALLA TERRA
VIVERE CON GIORGIO BONGIOVANNI
UN GIOVANE GIORNALISTA ARGENTINO, LAUREATO IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE, HA RACCONTATO CIÒ CHE HA VISTO E TOCCATO PER TANTI GIORNI CONTINUAMENTE: MATIAS GUFFANTI.
DINANZI AL GIUDIZIO DI DIO SARÀ UN TESTIMONE OCULARE DI UN MONDO E DI UNA VITA.
HA DETTO LA VERITÀ, TUTTA LA VERITÀ E SOLO LA VERITÀ. NOI ERAVAMO PRESENTI.
LEGGETE E MEDITATE.
PACE.
DINANZI AL GIUDIZIO DI DIO SARÀ UN TESTIMONE OCULARE DI UN MONDO E DI UNA VITA.
HA DETTO LA VERITÀ, TUTTA LA VERITÀ E SOLO LA VERITÀ. NOI ERAVAMO PRESENTI.
LEGGETE E MEDITATE.
PACE.
SETUN SHENAR SALUTA
Palermo (Italia)
23 giugno 2015. Ore 15:00
G. B.
23 giugno 2015. Ore 15:00
G. B.
IL MONDO CHE IO HO VISTO
In ogni uomo vi è racchiuso un mondo. Ci sono mondi bui, mondi freddi, mondi luminosi, altri spenti, alcuni brillano ed altri sono semplici rocce. Ma esistono dei mondi che si tramutano in soli e con i loro bagliori irradiano di luce e vita tutti gli altri. A sua volta ogni mondo contiene la creazione, il Cielo e l’inferno, la luce e la sua assenza. E spetta a noi, soltanto a noi ed a nessun altro, distinguere uno dall’altro, il tutto dal niente, la luce dall’oscurità, per spezzare così i muri dell’illusione e dell’inganno che c’impediscono di vedere il vero volto della realtà.Solo grazie al discernimento, che ci dona l’equilibrio tra il fanatismo e lo scetticismo derivanti dall’ignoranza, possiamo squarciare il denso velo della materia, risvegliandoci dal sonno profondo per aprire gli occhi alla Verità. Ciò è necessario a distinguere i soli che brillano in mezzo all’oscurità, le vite di alcuni uomini che, da sempre e come grandi fari, ci ricordano chi siamo, da dove veniamo e perché esistiamo. Esseri che ci stimolano verso una nuova consapevolezza e ci indicano il cammino verso quella rivoluzione che ci renderà uomini liberi, ma liberi davvero.
Perché in mezzo al vuoto di questa umanità vi è il tutto, in mezzo all’oscurità che ci avvolge c’è la luce, e nel più profondo silenzio vi è la speranza che conduce gli uomini verso l’eternità. Dobbiamo solo imparare a vederlo, distinguere le fiamme tra le ceneri e scorgere il fuoco che risveglia lo spirito.
La vita di Giorgio Bongiovanni è un mondo dove il tempo trascorre in modo diverso, dove i confini delle ore, dei giorni e delle notti si dissipano, come fosse un universo parallelo che entra ed esce dalla realtà. Gli eventi a volte rivoluzionari, a volte magici ed a volte divini, di cui è impregnata, sfuggono alla normalità, ed aprono le porte a luoghi sconosciuti, pieni di luce e di vita, che pochi uomini hanno raggiunto.
Tante possono essere le idee su come sia la vita di uno stigmatizzato, o per lo meno di questo stigmatizzato. Sicuramente molti si chiedono come trascorre la sua giornata, come sono le sue notti, come vive le sue esperienze spirituali, come sono i suoi contatti e come occupa tutto il suo tempo. Io ho potuto immergermi per un istante in quel mondo in cui ogni cosa viene vissuta in modo intenso e differente, e voglio raccontarlo ad ognuno di voi. È un mondo immenso, pieno di valori ed ideali che si discostano da quelli di questa umanità, ma che contemporaneamente vive immerso ed identificato con ogni essere. Un mondo che giorno per giorno si espande in un vortice di attività, molto difficile da comprendere per la maggioranza.
In lui, l’amore verso Cristo, l’annuncio del Suo imminente ritorno e la ricerca della giustizia e della verità, sono pilastri fondamentali ed indispensabili che reggono tutto. Pilastri per i quali Giorgio lavora, dalle prime ore del giorno fino a tarda notte. Ed ai quali continua a pensare senza sosta, anche nei suoi lunghi e dolorosi momenti di insonnia.
Il sacrificio come stigmatizzato non è limitato solo alle sanguinazioni che possono avvenire in qualunque momento. Il suo lavoro come giornalista, le sue esperienze spirituali, il suo aiuto costante a chi ha bisogno di lui, la sua lotta a favore dei bambini, le sue conferenze ed attività pubbliche, il suo sostegno instancabile ai giusti, ai giudici, avvocati e giornalisti che combattono contro la corruzione, la sua solidarietà alle vittime della mafia ed ai mafiosi pentiti che lottano e dedicano la loro vita alla giustizia, e la sua rinuncia ad una vita familiare, che si unisce e si fonde con la sua opera di impegno sociale e spirituale, sono parte del sacrificio quotidiano che alcuni amano, altri esaltano, ma che molti altri ignorano e disprezzano.
Ma in questo universo tutto è magico, la passione è una fiamma che non si affievolisce, bensì aumenta, la forza si concentra in una lotta costante e sempre più intensa, affrontando il potere della mafia, della criminalità, e la morte in ogni istante. Nelle sue conferenze, quasi quotidiane, dove grida con fervore contro il potere, i giovani ascoltano Giorgio, vedendo in lui un punto di riferimento del cambiamento, un rivoluzionario che infonde loro forza ed entusiasmo. E questi giovani che lo seguono, come quelli che seguivano Giordano Bruno nel suo operare, sono il segno innegabile della risonanza del suo immenso lavoro.
Un lavoro incisivo e senza sosta che lo vede impegnato ore ed ore a scrivere e denunciare l’ipocrisia dello Stato, studiando centinaia di libri, visitando assiduamente i freddi corridoi ed uffici dei tribunali per incontrare quei giudici, magistrati ed avvocati con quali solidarizza quotidianamente, appoggiando le manifestazioni e le proteste organizzate dalle vittime della mafia e lavorando con giornalisti che combattono quest’ultima o altre simili forme del potere che impera nel mondo.
Ogni aspetto di questa sua vita ha una sola ragione di esistere, e se qualcosa si discosta da quella ragione, semplicemente svanisce. Ogni attimo vissuto è centrato su uno dei pilastri su cui si regge il suo mondo così speciale. Nei momenti di arduo lavoro, a tavola nell’intimità familiare, spesso allargata agli amici, nelle riunioni occasionali che tiene nei luoghi dove si trova, inevitabilmente nascono spontanee lunghe e profonde conversazioni su politica, economia, storia, filosofia o spiritualità.
Dovunque lui si trovi porta il suo messaggio, perché la sua stessa vita è divenuta messaggio, un insegnamento costante, che come un cuore o un grande sole irradia verità e vita. La sua presenza avvolge tutto sotto uno stesso cielo, dove la lotta sociale, la ricerca della verità e la spiritualità sono parte della stessa cosa.
Le sue visioni, i suoi contatti e le sue sanguinazioni, durante le quali rivive i dolori strazianti della passione di Cristo, appaiono all’improvviso come forti bagliori di luce incandescente in una lotta oscura e gravosa che porta avanti senza sosta. In quelle ore tutto il suo mondo si ferma e si paralizza innanzi a quei sacri momenti, durante i quali persino il veloce tempo cessa di correre, per poi riprendere il suo ritmo dopo qualche minuto, con ancora più forza.
Ed ecco che ritorna alla sua inarrestabile routine, dove lascia tutto per gli altri, sentendo ogni bambino del mondo come suo figlio ed ogni uomo come suo fratello, per i quali soffre e patisce al punto di provare un penetrante dolore. La sua vita non ha altro senso che quello della sua Opera, senza tempo per se stesso o per altre occupazioni, Giorgio dedica tutto il suo tempo a lottare contro la mafia, alla diffusione del suo messaggio spirituale, all’aiuto ai bambini di Italia, Africa ed America latina ed a guidare tutti i suoi fratelli spirituali a lavorare per la Verità.
Come in una guerra dove non è possibile perdere neanche un secondo e dove ogni azione potrebbe essere l’ultima, dove si pensa soltanto alla battaglia e nient’altro importa, Giorgio, oltre al suo lavoro, aiuta ognuno dei suoi amici e fratelli che hanno bisogno di lui, ascoltandoli e consolandoli per giorni interi se necessario.
Egli è un immenso fuoco che risplende e quando la sua famiglia spirituale gli si cinge attorno, lui infiamma i cuori di ognuno di loro. È come un grande padre che corregge gli errori con determinazione ed amore, è come un bambino che rischia tutto per i suoi amici, è come un giovane che scuote costantemente la comodità ed il conformismo ed è come un anziano saggio quando pretende il massimo sforzo, sminuendo i difetti ed esaltando le virtù che misteriosamente riesce a vedere all’interno di ciascuno.
Ma per quanto grande possa essere un uomo, per quanto sia importante il compito che il destino gli ha riservato, nulla può fare da solo. Ed in questo caso risulta inevitabile parlare della preziosa famiglia che ha accompagnato sin dall’inizio Giorgio Bongiovanni e che continua ad accompagnarlo ancora oggi dopo tanti anni. La grandezza dei fratelli che sono cresciuti con lui non è minore della bellezza spirituale dei suoi figli, consolazione e balsamo dei suoi giorni e delle sue notti. Capitolo a parte merita sua moglie e compagna di viaggio, Sonia Alea, che lo segue ed assiste in ogni momento della sua vita, splendida donna che riflette nella sua perfezione esteriore uno splendore interiore eterno e glorioso.In ogni uomo vi è racchiuso un mondo. Ci sono mondi bui, mondi freddi, mondi luminosi, altri spenti, alcuni brillano ed altri sono semplici rocce. Ma esistono dei mondi che si tramutano in soli e con i loro bagliori irradiano di luce e vita tutti gli altri.
Io ho deciso di scrivere di un essere che conosco e del quale posso testimoniare la luce, un punto che vibra nell’infinito in mezzo ad un immenso oceano di vita. In lui ho visto tutto, in lui ho visto la luce in mezzo all’oscurità, in lui ho visto la speranza che conduce gli uomini all’eternità.
Io ho deciso di scrivere di un essere che conosco e del quale posso testimoniare la luce, un punto che vibra nell’infinito in mezzo ad un immenso oceano di vita. In lui ho visto tutto, in lui ho visto la luce in mezzo all’oscurità, in lui ho visto la speranza che conduce gli uomini all’eternità.
Matías Lucas Guffanti
21 giugno 2015
Arca Lily mariposa
Rosario, Santa Fe (Argentina)