In un mondo avvolto dalle tenebre, saturo di violenza e sangue, dove l’uomo vive in preda ad una follia omicida, al cinismo e un’assurda indifferenza.. in questo mondo rovesciato, incapace di ribellarsi al suo tragico destino, la misericordia infinita di Nostro Signore ci permette ancora di vedere cosa sia l’Amore vero, di ascoltarlo e di toccarlo con mano: nel sudore dei veri missionari, nel coragio dei giusti, nell’etica e nel loro grido assetato di giustizia… nel pianto disperato degli affamati e degli oppressi, nei Sacri Segni della Sua Passione che rivestono il più umile e più grande dei Suoi servi. L’ultima offerta di Redenzione.
In fondo, in questa lotta estrema tra bene e male, amare Dio non sembrava poi così difficile; nella mia pochezza ho pensato che fosse sufficiente gettarsi nella mischia, scendere in piazza e manifestare contro le ingiustizie, lasciare tutto e lavorare a favore della vita fino al Ritorno del nostro Re.
Ma cammin facendo, il Maestro mi ha mostrato che mi sbagliavo nella maniera più eclatante; i riflettori che illuminano la Via hanno un raggio molto più ristretto e tutto ciò a cui guardavo non era altro che una premessa, il mio e nostro campo di battaglia, il riflesso di quel cambiamento necessario che deve, ancor prima, scaturire dal profondo del proprio sé.
Volgendo il mio sguardo sempre altrove ho così ignorato la trave nel mio occhio, impedendo a me stessa di realizzare che la porta stretta che Gesù ha indicato è Lui Stesso, una porta molto più esigente.
Il Signore disse: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete». (Lc 13,24-25). È scritto nella Bibbia: “Vi è tal via che all’uomo pare diritta ma finisce col menare alla morte”(Proverbi 16,25).
E a colui che chiese quale fosse il più grande comandamento della Legge, Gesù rispose: «AMERAI IL SIGNORE DIO TUO CON TUTTO IL CUORE, CON TUTTA LA TUA ANIMA E CON TUTTA LA TUA MENTE. QUESTO È IL PIÙ GRANDE E IL PRIMO DEI COMANDAMENTI. E IL SECONDO È SIMILE AL PRIMO: AMERAI IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO. DA QUESTI DUE COMANDAMENTI DIPENDONO TUTTA LA LEGGE E I PROFETI». (Mt 22,35)
È facile essere obbedienti e adorarLo quando abbiamo quello che più desideriamo, cullati da tanti compromessi… ma è possibile servire veramente Dio, solo se il cuore Gli obbedisce totalmente, facendo sempre quello che ci ha ordinato, completamente ed esattamente, non solo quando e fino a dove lo vogliamo.
Un amore dunque impegnativo, totalitario e assoluto verso un Dio costantemente al centro delle nostre emozioni e azioni, motivo della nostra esistenza, amico di ogni colloquio più intimo, padrone del più profondo del nostro essere. Un amore che non ci estranea dal mondo, né ci isola in una devozione personale, ma che invita a seguire con responsabilità la strada indicata dal Maestro, a stare sempre uniti e amarci come Lui ci ha amato, a diventare “ultimi” per amore dei fratelli.
Infinite volte recitando il Padre Nostro, abbiamo detto: “Sia fatta la Tua Volontà”, ma questo non è soltanto servizio e sacrificio. La porta stretta è innanzitutto ubbidienza, accompagnata da una completa sottomissione, la sola via per raggiungere la meta: senza di queste il nostro ego e l’arroganza ci porteranno lontano, nella strada della perdizione, che è la via della ribellione al Signore, del dubbio. Troppo spesso, larghi della nostra superbia e del nostro orgoglio, impediamo a noi stessi di riconoscere la nostra misera condizione di creature, di fronte al Creatore, alla Sua infinita e gloriosa Potenza, rischiando, senza timor di Dio alcuno, di allontanarci e non fare più ritorno.
Egli ci dice: “Perché mi chiamate: ‘Signore, Signore!’ e non fate quello che dico?” (Luca 6,46) “Se qualcuno vuole venire dietro a me prenda la sua croce e mi segua”.
L’esempio più alto di questo insegnamento ci viene dato da Cristo stesso, che nella Sua totale sottomissione, soffrì per compiere non la propria, ma la volontà del Padre: “Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite” (Gv 8,29)
Così, alla fine dei tempi, Gesù ha inviato in mezzo a noi un nuovo Noè ad annunziare la Sua Santa Ira, un nuovo immane flagello, un nuovo giudizio universale.
Egli è venuto a guidarci, con l’esempio di una vita, lungo la via della giustizia, verso la Salvezza; a capovolgere i nostri pensieri, a rompere gli schemi che ci tengono schiavi, a distoglierci dai nostri piani per seguire i Suoi disegni, preparandoci a camminare per la via angusta, dove ogni volontà egoistica dovrà dissolversi e lasciare il posto a una fede forte e incondizionata.
Amore, timore e obbedienza: un cammino offerto, non imposto, ma indispensabile alla nostra evoluzione, verso la conquista del nuovo Regno, della conoscenza di Dio, alla scoperta di tutta la Sua Creazione.
“In questo è l’amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti…” (1Giovanni 2, 6)
Perché non si può amare Dio senza averne il timore e senza obbedire alla Sua Parola. E non vi è timor di Dio, se non ci sono amore e obbedienza. Se così non fosse, tutto il nostro fare non sarebbe amare, ma la costruzione di una gabbia dorata nella quale specchiarsi e compiacersi di se stessi.
SONO IO, UN TUO SERVO, UN VIAGGIATORE DELLE STELLE E DISCEPOLO DEI TUOI ANGELI. NON HO MOLTO DA OFFRIRTI, NON SONO IL TUO MIGLIORE AMICO E DISCEPOLO, LO SO! CONOSCO UOMINI E DONNE DA TE SANTIFICATI CHE TI ADORANO E TI SERVONO DEGNAMENTE, MOLTO MEGLIO DI ME. IO, APPENA, RIESCO AD ESSERE DISPONIBILE ALLA TUA CHIAMATA E TUTTO CIÒ NEI LIMITI DELLA MIA POCHEZZA E DEI MIEI PECCATI CHE TU, SIGNORE DEL MIO CUORE, CONOSCI PERFETTAMENTE E PER I QUALI TI CHIEDO, SE VUOI, DI PERDONARE IL MIO SPIRITO PER AVERLI COMMESSI.
NON CAPISCO, MAESTRO ADORATO, PERCHÉ MI HAI ONORATO DI QUESTI SEGNI SANGUINANTI IMPRESSI NEL MIO CORPO CHE GUARDO CONTINUAMENTE, SBIGOTTITO, MALGRADO SIANO PASSATI 24 ANNI DEL NOSTRO TEMPO. NON TEMO IL DOLORE CHE PROVOCANO, SIGNORE, TEMO MOLTO DI NON ESSERE DEGNO.
MALGRADO CIÒ SIA FATTA, COMUNQUE, LA TUA VOLONTÀ, SIGNORE DEL MIO CUORE. SE IL TUO VOLERE È QUESTO, IO UBBIDISCO.
VORREI TANTO FARE DI PIÙ, LAVORARE DI PIÙ PER TE, SIGNORE E NOSTRO RE. SCAVEREI LA ROCCIA CON LE MIE STESSE MANI SE CIÒ POTESSE PORTARE FRUTTO ALLA TUA SANTA MISSIONE NEL MONDO E ALLEVIARE LA SOFFERENZA CHE QUESTA UMANITÀ MISERABILE E DERELITTA TI RIVERSA CONTINUAMENTE, MA SO CHE SONO QUELLO CHE SONO E TI POSSO DARE IL POCO CHE POSSIEDO NEL MIO CORPO, NELLA MIA ANIMA E NEL MIO SPIRITO.
SPESSO HO PAURA SIGNORE, DI ESSERE DERISO, PERSEGUITATO, TORTURATO E QUINDI MI ASSALE IL SENTIMENTO DELLA VERGOGNA, MA POI UNA FORZA MISTERIOSA E AMOREVOLE COMPENETRA IL MIO CUORE ED ESSA HA IL SOPRAVVENTO SULLE MIE MISERIE E COSÌ CONTINUO AD ANDARE AVANTI E LAVORARE NELLA TUA VIGNA. QUELLA FORZA MISTERIOSA SO ESSERE L’INFINITO AMORE TUO E DI TUO PADRE, IL NOSTRO DIO.
TI RINGRAZIO DELLA TUA MISERICORDIA, SIGNORE, E DEL TUO INFINITO AMORE CHE PROVI ANCHE PER ME, UNO DEI TANTI TUOI SERVI E MESSAGGERI.
IO SONO QUI, GESÙ, MAESTRO MIO, E VOGLIO OFFRIRTI IL MIO CUORE COME SO FARE: SERVIRE I MIEI FRATELLI CHE SONO I TUOI FIGLI, AMARE E DARE LORO LA MIA VITA, SEMPRE. IN ETERNO.
SIGNORE, TI CHIEDO DI PREGARE TUO PADRE ADONAY PER ME E I MIEI FRATELLI. NON È FACILE VIVERE IN QUESTO MONDO E TU LO SAI SIGNORE GESÙ CRISTO. PREGA PER NOI L’ALTISSIMO PADRE TUO E NOSTRO. TI PREGO, GESÙ MIO. RITORNA CON POTENZA E GLORIA, PRESTO SI FARÀ NOTTE E NOI ABBIAMO BISOGNO DI TE, AMORE NOSTRO.
GRAZIE PER AVERMI ASCOLTATO SIGNORE GESÙ – CRISTO, FIGLIO DEL DIO VIVENTE.
GRAZIE! E GLORIA AL TUO NOME PERCHÉ IN TE VIVE E SI MANIFESTA IL PADRE ED IL SANTO SPIRITO. TUTTA LA CONFEDERAZIONE DEGLI ESSERI CHE VIVONO NELL’UNIVERSO SONO AI TUOI PIEDI PER ADORARTI. OGGI, DOMANI E SEMPRE.
IN ETERNO, DEVOTAMENTE TUO
Giorgio: Questa è la lettera che Gli ho scritto. Se la farete vostra, ne sarò felice… buona cena, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
È la vigilia di Natale. Le immagini mute della Basilica di San Pietro, in Vaticano, dove Papa Francesco presiederà la prima messa, dalla sua elezione, della notte di Natale, scorrono sullo schermo silenzioso che pende ad un angolo della sala colma di fratelli. Settanta Paesi collegati in mondovisione si godranno lo spettacolo. Lo sfarzo inaudito intona il solito rituale: un inno allo spreco, alla lussuria e alla vanagloria, mentre milioni di credenti stanno applaudendo dalle loro case imbandite, scambiandosi doni come il vecchio Epulone.
Giorgio:La Chiesa di Giovanni e la Chiesa di Pietro. La prima è ricca nello Spirito, la seconda come vedete, è ricca nella materia. Entrambi servono Gesù Cristo, ognuno a modo suo.
Anche questo Santo Natale ci ritroviamo a vivere la comunione della cena intorno al Calice Vivente, il Segno più grande del Suo infinito Amore. Oggi, come allora, Cristo rivelerà ai piccoli, la Nuova Filosofia, il Vangelo dell’amore e della giustizia; quell’amore che nutre la scintilla presente nei nostri petti e le fa ardere in un’unica fiamma, che ci esorta instancabilmente a vivere la fratellanza, a difendere la nostra unione sopra ogni cosa, con tutte le nostre forze.
D: I nostri fratelli della quarta dimensione invecchiano?
G: Milleduecento anni del nostro tempo equivalgono a ottant’anni del loro. All’età di otto o novecento anni hanno le mie sembianze attuali; non diventano decrepiti, lasciano il corpo coscientemente. Nel momento in cui le cellule invecchiano, attuano una sorta di purificazione e si sdoppiano, per poi reincarnarsi. Alcuni si sdraiano in una specie di culla, si lascino morire e nel momento in cui scocca la morte, tutti possono vedere l’astrale alzarsi, non c’è nulla di occulto. Non c’è oblio, né funerale, quando muore qualcuno fanno una festa dove tutti cantano, ballano e sono felici. Il corpo viene sublimato o, se necessario, ibernato; altrimenti lo portano nella foresta, dove la natura provvederà a decomporlo, per essere poi assorbito dalla Madre Terra. L’ibernazione probabilmente avviene se il corpo è destinato a un eventuale riutilizzo come robot biologico, o una futura compenetrazione, ma non saprei dirlo con certezza, perché su questo tema non ho mai chiesto informazioni. Ho però intuito che il robot viene riutilizzato senza spirito, ne riattivano le cellule celebrali e sono essi stessi a comandarlo perché, essendo esseri cristificati, sono padroni della vita e della morte
Ciò avviene sempre con il permesso dei Maestri Cosmici della quinta dimensione, con i quali loro si relazionano. Con il Nuovo Regno, noi saremo dotati di una scienza fantascientifica, ma opereremo sempre sotto le direttive ed il coordinamento dei fratelli della quarta dimensione, che a loro volta dipendono dalle disposizioni dei Maestri Cosmici, o Geni Solari, che impartiscono le proprie prerogative. Questi Esseri possono clonare qualunque essere animato.
D: L’uscita dal corpo è anche una necessità dello Spirito?
G: Assolutamente sì.
D: Se necessario, potrebbero mantenere il corpo in perfetta salute per sempre?
G: No, non lo possono fare perché la Legge dell’Universo nella materia richiede un principio, una fine e una trasformazione. Un principio senza una fine, è contro la Legge di Dio. Materialmente lo potrebbero fare, ma sarebbe una disubbidienza alla Legge.
D: È necessario per la nostra evoluzione?
G: Si, certamente. Hanno la possibilità di farlo, ma non viene data loro la facoltà. La clonazione è permessa, tuttavia deve esserci un principio nella materia, una fine ed una trasformazione Il nostro Sole, che è il corpo fisico del Padre e del Figlio (Cristo), ha una vita di dieci miliardi di anni. Certamente, Lui che può tutto niente escluso, potrebbe raddoppiarla, ma non lo fa perché l’Universo ha un corso. Egli stesso ha creato questa Legge per il rispetto dell’evoluzione, sebbene ci siano delle eccezioni. D’altronde, nel momento in cui sei cosciente di tutto, dello sdoppiamento e della rinascita, la perdita del corpo diventa irrilevante.
D: Il mondo spirituale si divide in dimensioni?
G: L’Universo ha dimensioni fisiche e spirituali, che a sua volta si dividono in varie dimensioni. Ci sono esseri meno evoluti che vivono nella terza dimensione, chiamiamolo Purgatorio, quelli evoluti che vivono nella quarta, quelli superevoluti nella quinta e gli Esseri Cristici si trovano nella sesta. Gli Arcangeli non risiedono nella dimensione degli Angeli, e viceversa; essi vivono in una sfera superiore e possono discendere in tutte le dimensioni, non avviene mai il contrario. Io non posso andare nella dimensione di Cristo, a meno che non mi porti Lui. Gesù può venire nella mia come e quando vuole, senza dover essere trascinato da nessuno. Quando noi moriremo, andremo nella nostra dimensione, dove sarà possibile ricongiungersi con i propri cari che dimorano nel mondo spirituale della terza dimensione, a meno che Gesù non li abbia mandati in una superiore. Molti mi chiedono se rivedranno i propri figli o genitori, ma non posso sapere se un familiare sia stato accolto nel mondo angelico; dipende dall’evoluzione acquisita da ciascuno.
D: Gli Esseri di Luce non cambiano il loro corpo a partire dalla sesta e settima dimensione?
G: Gli esseri di luce appartengono alla quinta dimensione. Il loro corpo di luce non cambia, si rigenera, perché sono immortali. Il corpo, che è energia, e lo spirito, vivono eternamente in quella dimensione e possono scendere nella nostra per aiutarci.
D: Nella quinta dimensione non c’è il mondo pneumatico?
G: Quello è il mondo pneumatico, ma noi non lo vediamo: è ancora fisico, sebbene sia sublimato e abbia una parte di energia che possiamo chiamare astrale. Il mondo puro, perfetto, è quello di Cristo della sesta dimensione: si tratta di Spirito puro, Intelligenza pura, in grado di prendere tutte le forme e sostanze.
D: La differenza tra sesta e settima risiede nel fattore di esperienza evolutiva acquisita?
G: Nella purezza o nella manifestazione, ma c’è poca differenza, ecco perchè Gesù diceva: «Io e il Padre mio siamo la stessa cosa». Nessuno, tranne Cristo, può vedere le Intelligenze che vivono nel nucleo centrale del Sole, dove vive insieme a tutti gli Arcangeli. La settima dimensione è quella del Padre.
D: Il Padre coordina altri Troni o è solo?
G: No, è solo.
D: Quindi c’è solo un Essere di settima dimensione?
G: Nel nostro Sistema Solare, sì. Cristo invece coordina miliardi di esseri Cristici. I sette arcangeli sono i Suoi alfieri. Gli arcangeli sono i milioni di Esseri di Luce che vivono nel Sole.
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D: Esiste solo un Essere (Trono) di settima dimensione? E quanti Soli?
G: Nel nostro sistema solare c’è solo un trono, ma nel cosmo ci sono centinaia di miliardi di Soli, quindi centinaia di miliardi di troni. Nella sesta dimensione ci sono tanti esseri, ma uno solo nella settima, ed è in contatto con tutti gli altri Soli, uguali tra loro, ma con funzioni diverse. Il Sole centrale della Galassia (detto anche Sole Manassico o Trono) coordina tutti. Gli Esseri della Confederazione, che appartengono alla quarta dimensione, si inginocchiano di fronte a Cristo, perché Egli si è manifestato qui, è il Comandante dell’intera Confederazione. Gli esseri sono tutti in collegamento, ognuno ha il suo territorio, così come avviene nei mandamenti.
D: Gli esseri della quinta dimensione appartengono a dimensioni divine? Si può parlare ancora di Confederazione?
G: Si, appartengono ad una Confederazione di Arcangeli.
D: La Confederazione interstellare che comunica con noi è della quarta dimensione?
G: I fratelli sono milioni e milioni, e ognuno di loro ha un Dio. Siccome tutti gli Dei sono possessori dello Spirito Santo, non c’è differenza. Se Gesù Cristo appare su un Pianeta della Costellazione di Sirio o delle Pleiadi, gli esseri che ci vivono vedono nel Suo plesso solare lo Spirito Santo, perciò non diranno: “Noi abbiamo già il nostro Dio. Questo non è il tuo territorio, ritorna da dove provieni”. Chi è possessore dello Spirito Santo ha diritto di essere riconosciuto da qualsiasi mondo Lui visiti; ciò avviene con il permesso della Confederazione degli Arcangeli.
D: La Confederazione interstellare è governata dalla Confederazione di Arcangeli, che a sua volta è governata dalla Confederazione Cristica?
G: Assolutamente sì. La Confederazione di Arcangeli è governata dai Troni. Tutti gli Automedonti stabiliscono la “Cupola” dell’evoluzione dell’Universo. Infatti Adonay, il nostro Dio, ed è giusto che sia così, parla in prima persona, ma è portavoce di una direttiva che proviene dagli altri Troni, incluso Lui stesso.
D: Cristo, che ha compenetrato Gesù, è il Capo della Confederazione della quarta e quinta dimensione?
G: Si, anche della sesta. Al di sopra ci sono gli altri Adonay, ma è sufficiente che ne riconosciate uno, altrimenti non so se riuscireste a capirmi. Voi giustamente distinguete gli uomini gli uni dagli altri, perché noi qui siamo unici e diversi. Lassù invece, nella settima dimensione, sono unici ma non disuguali. Questa è la diversità. Sono tutti uguali, come fossero gemelli, o addirittura dei cloni, tuttavia hanno personalità differenti. Sono Entità diverse, che non dicono: “Noi Siamo”, ma : “Io Sono un Dio, tu sei un altro Dio, e lui è un altro Dio”. Se il Sole di Maya, la mia stella, scendesse e s’incarnasse in Gesù di Nazareth, gli uomini trogloditi come farebbero a stabilire la differenza? E se a loro dicesse: “Io sono il vostro Dio, ascoltatemi”, il Padre Adonay non si offenderebbe, perché c’è un coordinamento perfetto nelle loro decisioni riguardo l’evoluzione del cosmo: esiste la perfezione, non la democrazia. Essi stabiliscono tutto, poi lo trasmettono ai Geni Solari, i quali lo comunicano alla Confederazione, e quest’ultima va ad aiutare i popoli in difficoltà.
A volte, i Geni Solari bypassano la Confederazione recandosi direttamente, indicano lo strumento personificato, come avvenne con Gesù di Nazareth, e la Confederazione Gli ubbidirà. L’incarnazione Cristica, comunque, non è prassi.
D: È un evento eccezionale?
G: Si, infatti la Confederazione è nauseata dal nostro comportamento. Nella prassi i Soli stabiliscono il coordinamento, gli Esseri di Luce lo trasmettono agli Extraterrestri, i quali scendono, contattano i popoli e danno loro il messaggio. Noi invece, come in altri milioni di Pianeti, abbiamo avuto un evento straordinario: l’incarnazione della Divinità, che è ammessa nell’evoluzione. Quando gli Dei stabiliscono che una civiltà ha bisogno dell’incarnazione dell’Avatar, la Confederazione si mette a disposizione degli Dei e si adatta alla missione dell’incarnazione. Fate però attenzione a non confondervi: l’incarnazione di Cristo è divina, mentre Krishna, Buddha, Maometto, etc. sono tutti Messaggeri di Dio, chiamiamoli Esseri Cristici (di Luce) scesi dalla quinta dimensione, secondo il progetto dei Maestri Cosmici. Quando il Sole si fa carne e sangue, il progetto viene invertito e tutta la Confederazione si mette a disposizione dell’Uomo-Dio (Gesù è Gesù-Dio). Se Lui dice: “Io scelgo la Crocifissione, Mi lascio massacrare”, la Confederazione andrà in preda al panico, ma ubbidirà al programma degli Dei, perché noi siamo sottoposti alla Legge di Causa ed Effetto. Tutti dovranno sottostare a quella scelta; bisogna ubbidire a qualsiasi cosa, non vi è altra possibilità. I Soli, i Geni Solari, gli Arcangeli e gli Esseri Solari fanno viaggi interstellari e si visitano tra di loro; anche il nostro Sole visita miliardi di altri Soli. C’è una comunicazione continua, che non percepiamo perché viviamo nella terza dimensione. Noi uomini, paragonati a questi Esseri Universali, siamo come le amebe, organismi unicellulare a cui non pensiamo mai, sebbene esistano, abbiano una vita, un’organizzazione propria e comunichino con altre amebe. La differenza sta nel fatto che loro sono interessati ad aiutarci. Noi siamo niente, delle semplici amebe, né più, né meno. Dovremmo essere un po’ più umili…
D: I Maestri come Krishna, appartengono alla quinta o sesta dimensione?
G: Mi dispiace per tutte le religioni, ma Gesù Cristo è la deità più alta che si sia reincarnata sulla Terra. Krishna è l’incarnazione di un Essere di luce della quinta dimensione, Cristo è l’unico appartenente alla sesta che si è incarnato sul nostro pianeta. Ci sono esseri della sesta dimensione, ma Cristo è il più alto di tutti. L’incarnazione della divinità è avvenuta anche in altri mondi, non è un nostro privilegio. I Troni, della settima dimensione, decidono l’incarnazione della divinità.
D: Quale motivo impone la scesa della divinità?
G: Non lo impone nulla. Ciò avviene per legge di evoluzioni, flussi e riflussi, scelte e tanti altri motivi. Noi uomini abbiamo disubbidito molte volte, anche questa potrebbe essere una ragione. Tuttavia, non siamo gli unici, mi risulta che Cristo si sia incarnato in miliardi di altri mondi, quindi nell’eccezione, noi non lo siamo.
D: È possibile che in qualche altro mondo non sia reincarnato, ma si sia presentato così come era?
G: L’apparizione di Cristo è prassi, una cosa assolutamente necessaria: tutti hanno diritto di vedere la Sua Luce. La Confederazione interstellare programma il contatto con le civiltà che ne hanno bisogno e Cristo, che è il capo di tutti gli Arcangeli, comunica attraverso gli Angeli ed infine si manifesta. L’incarnazione, invece, è un evento speciale, la divinità entra nell’utero di una madre, nasce, succhia il latte, cresce, fino a diventare uomo. Dio fatto uomo è una cosa molto speciale. Per noi uomini è stato un evento così eccezionale, da averLo massacrato, torturato e poi ucciso.
D: L’incarnazione divina avviene sempre in relazione ad una situazione negativa?
G: Non è detto, è una scelta degli Dei. Io non so rispondere a questa domanda, tuttavia posso dirvi che accadrebbe nel caso in cui una civiltà fosse negativa, se Loro reputassero opportuno farlo, per offrire la salvezza. Ciò avviene anche nel caso di un popolo pacifico, per il bene assoluto, per dare un segno di merito, di grazia. Pertanto, questa civiltà godrà pienamente del Suo dono e della Sua Presenza, apprenderà dalla Sua Parola e farà un ulteriore salto di evoluzione.
D: Nel nostro sistema solare, l’incarnazione divina è avvenuta solo sulla Terra?
G: Messaggeri Cristici (Esseri Cosmici) sono atterrati anche su Venere, qui hanno accettato la redenzione. I venusiani sono esseri acquatici (metà pesce e metà umani) biologicamente meno evoluti di noi, che viaggiano con le astronavi e lavorano per migliorare il loro status umanoide ancora precario. L’incarnazione del Sole non è stata necessaria, però sicuramente hanno visto Cristo e magari è apparso loro per dare la benedizione. Noi uomini invece ce lo possiamo scordare, finché non diremo:“Benedetto Colui che viene nel nome del Signore”.
D: Una leggenda sumera narra di una divinità, forse venusiana, che viveva nell’acqua e portava dei messaggi…
G: É probabile. In ogni caso, con l’instaurazione del Nuovo Regno Marte e Venere diverranno i nostri partner. I venusiani e i marziani saranno i nostri istruttori, mentre noi faremo gli scolaretti, le matricole.
D: I marziani sono già in quarta dimensione. I venusiani, ancora in terza, diventeranno come noi?
G: Fisicamente diventeranno come noi, ma interiormente sono già redenti, perciò avanzeranno velocemente. Ora si trovano nella terza dimensione, eppure sono già dotati di astronavi che viaggiano nello spazio, alla velocità della luce e dentro le atmosfere fino a 200mila km/h. Non riescono ancora a superarla perché, essendo fisici, si dovrebbero sdoppiare; in caso contrario morirebbero. Dalla Terra possono raggiungere in otto minuti il Sole, che dista 150milioni di chilometri, mentre Marte in due o tre minuti. Tenete presente che nella Confederazione Interstellare la velocità della Luce nel Cosmo è considerata una velocità mediocre, perché non permette di fare viaggi intergalattici. Per raggiungere la Costellazione di Andromeda, che dista un milione di anni luce, impiegheresti alla velocità della luce un milione di anni. La Confederazione Interstellare usufruisce della Legge della Scienza Cosmica, data dai Geni Solari, ossia la velocità del pensiero.
D: Gli esseri della quarta dimensione possono viaggiare a questa velocità?
G: Si, se i Geni Cosmici lo concedono. Gli Esseri di Luce della quinta dimensione viaggiano invece alla velocità del pensiero, non hanno bisogno di mezzi di locomozione. Con la loro stessa energia formano un involucro di luce, chiamiamola astronave, e tutti insieme si proiettano per andare in un determinato posto.
D: La velocità del pensiero è istantanea?
G: È istantanea dal punto di vista dell’Universo conosciuto. In realtà, non è istantanea nemmeno la velocità del pensiero, perché ci sono distanze così spaventose che persino essa richiede un tempo relativo, chiamiamolo così, per raggiungerle. Lo scopo di tutti gli Esseri Universali è viaggiare nell’Universo. Gli Esseri di Luce, la Madonna o il Cristo non hanno bisogno di viaggiare: si proiettano.
D: Perché Gesù tornerà con potenza e gloria sulle nubi?
G: La Confederazione è chiamata ad intervenire in una dimensione fisica, perciò scenderà dal Cielo insieme a Cristo con le astronavi. Questi esseri usano le astronavi se devono dare segni.
Ora vi leggo un messaggio che mi ha dato Gesù. Ascoltatelo:
SONO IO E SAPETE RICONOSCERMI DAL VERBO CHE SI FA PAROLA.
NON SONO FELICE!
SCIVOLANO DAL MIO VOLTO LAGRIME DI SANGUE CHE I MIEI OCCHI COLMI DI SOFFERENZA RIGURGITANO CONTINUAMENTE. IL MIO CUORE È AFFRANTO DAL DOLORE PROVOCATO DALLE VOSTRE BESTEMMIE CONTRO LO SPIRITO SANTO.
IL SANTO NATALE È DIVENUTO UNA PALLIDA STATUA DI MARMO ESPOSTA DI FRONTE AD UN PUBBLICO MATERIALISTA, EGOISTA, ASSASSINO E VIOLENTO.
POCO FANNO LE CHIESE CHE PREDICANO NEL MIO NOME PER AMMONIRE ED ANNUNCIARE LA DIVINA GIUSTIZIA E LA MANCANZA DI PENTIMENTO DELL’UOMO.
I SACERDOTI, VESCOVI, CARDINALI E PAPI INVITANO ALLA SPERANZA, CHIEDONO, AL PADRE MIO, SENZA OTTENERLE, MISERICORDIA, PERDONO ED HANNO PAURA DI AFFRONTARE I POTENTI SEGUACI FIGLI DEL PRINCIPE DI QUESTO MONDO.
LE MIE LAGRIME DI SANGUE SONO UN GRANDE E GRAVE ANNUNCIO DI GIUSTIZIA PER L’UMANITÀ E SONO ANCHE UN’INFINITA E MISERICORDIOSA GRAZIA DI SALVEZZA PER I BAMBINI, I GIUSTI, I BUONI, I PACIFICI, GLI AMANTI DELL’AMORE E DELLA VITA.
NON SONO FELICE, MA VOGLIO CHE I MIEI DISCEPOLI E TUTTI VOI CHIAMATI LO SIATE PER VOI STESSI E PER LA VOSTRA PROGENIE. PERCHÉ VOI AVETE DATO E CONTINUATE A DARE LA VOSTRA VITA PER LA MIA MISSIONE DI REDENZIONE NEL MONDO.
IO SONO IN MEZZO A VOI, VIVO CON VOI E SFIORO CON I SEGNI DELLA CROCIFISSIONE I VOSTRI OCCHI, LE VOSTRE ANIME E BENEDICO I VOSTRI SPIRITI.
SIATE UNITI E STATE ATTENTI: L’IRA SANTA DI DIO STA PER SCATENARSI E UN NUOVO DILUVIO UNIVERSALE SI ABBATTERÀ SULLA TERRA E, QUESTA VOLTA, SARÀ DI FUOCO.
PREPARATEVI!
AMATE IL PROSSIMO! DIFENDETE GLI UOMINI GIUSTI E ONESTI, AIUTATE I MISSIONARI, I SOFFERENTI, I DEBOLI E I BAMBINI. DATE TUTTO VOI STESSI E CIÒ CHE POSSEDETE AI FRATELLI BISOGNOSI E, SOPRATTUTTO, DIFENDETE, SEMPRE, COSTANTEMENTE LA VERITÀ.
ABBIATE FEDE! SE COSÌ FARETE, IL REGNO DI DIO SARÀ VOSTRO E SARETE RISPARMIATI DAL BUIO FREDDO DELLA MORTE SECONDA NELLA QUALE SPROFONDERÀ UNA GRANDE MOLTITUDINE UMANA.
ATTENTI! ATTENTI!
LA MIA GLORIOSA E POTENTE SECONDA MANIFESTAZIONE NEL MONDO SARÀ CERTA E QUINDI NON FATEVI INGANNARE DAL MALIGNO.
RICORDATE, RICORDATE SEMPRE:
IO ED IL PADRE MIO SIAMO UNA E UNA SOLA COSA!
PACE!
Per Bocca del Mio servo e servo vostro
SANTO NATALE 2010
NEL SUO SENO IO DIMORO! PERCHÉ LUI ED IO SIAMO UNA ED UNA SOLA COSA!
IL PADRE SOLE, SENZA DI LUI, NESSUNA COSA PUÒ ESSERE!”
Giorgio:Abbiamo detto tutto… Cosa dovrei dire ancora?
Colui che mi parla è Adonay, un Dio Solare.
D: Rispetto alla manifestazione cristica del Sole, Adoniesis come lo “collochi”?
G: Adoniesis è un Essere della quinta dimensione compenetrato dal Padre Adonay. Il Padre sceglie i suoi strumenti, non solo umani, anche Solari, li compenetra, parla e ci esorta a seguire Suo figlio Gesù Cristo.
Per gli Extraterrestri della terza e quarta dimensione inseriti nella Confederazione Interstellare e per gli Esseri della quinta dimensione, parlare di Dio e di Dei è la stessa cosa. Quando si presenta un Dio Solare, per loro è una manifestazione dell’unico Dio, il quale può mostrarsi tramite Adoniesis, Cristo o Krishna, il Dio della mia stella Maya (Arat Ra), o tramite Baharat. Sebbene siano adorati e rispettati, sanno che stanno parlando con lo Spirito Santo. Io sono monoteista, ma anche cosciente che esistono gli Dei.
Infatti il Maestro, che ha detto tutto, rivolgendosi a noi che siamo niente, ha rivelato: «Voi siete dei», perché il nostro destino finale è diventare come il Padre Adonay. Non sto bestemmiando, Gesù poi lo dice: «Ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro» (Mt 12,31).
Se il Padre e lo Spirito Santo fossero la medesima cosa, non ci sarebbe bisogno di fare distinzione.
Quando un Dio Solare (Arat Ra, Adonay, Babaji, etc.) si presenta agli Esseri di Luce della Confederazione, questi non guardano all’entità divina, perché nella loro iniziazione spirituale sono coscienti che Colui che sta parlando è lo Spirito Santo. Nella settima dimensione non c’è classificazione di entità, poiché gli Dei sono cresciuti nei miliardi di anni e si sono ormai identificati nel Santo Spirito.
D: Poimandres è lo Spirito Santo?
G: Sì, ma Poimandres è anche Adoniesis, Arat Ra e Cristo: Poimandres è il tutto. Io non ho raggiunto la settima dimensione, non sono lo Spirito Santo. Sono in grado di dire che una piccola parte di Esso è in me, ma non che si sia compiaciuto in me. Posso essere una manifestazione Cristica, angelica, ma solo lo Spirito Santo, cioè Dio, è al di sopra della Legge. Lui ha fatto i dieci comandamenti e la Legge di Causa ed Effetto, ma può anche scomporla; il che significa che noi dobbiamo essere sempre aperti e disponibili a tutto. Se un bambino si sveglia e viene compiaciuto dal Santo Spirito, non dobbiamo strapparci le vesti, ma essere umili e adorarlo, perché Lui ha scelto quella creatura. Egli non ha Leggi, ne è al di sopra. Noi no. Anzi, dovremmo pregarLo dalla mattina alla sera perché ci dà la Vita; considerato che, se lo volesse, potrebbe spegnere tutto il Cosmo. Non lo farà, perché Egli è Amore Infinito e misericordioso, ma fate attenzione: non limitate mai il Santo Spirito, Esso è tutto nel tutto, escluso niente.
In Adonay io vedo il Santo Spirito, così come in Cristo e Arat Ra. Essendo sulla Terra, affermo che l’immagine del Consolatore è la manifestazione fisica, umana del Padre mio Adonay. Se volessimo essere un po’ razionali, potrei dire che il Padre mio è Arat Ra, ma sarei uno stolto, perché in Lui vedo lo Spirito Santo che c’è nel Padre mio e tuo. Ognuno di noi ha un automedonte, un essere monarca; quello della tribù di Giovanni e degli uomini della Terra è Adonay ed il mio è Arat Ra, ma sono la stessa cosa. Infatti, io adoro Cristo perché in Lui c’è lo Spirito Santo. Volendo fare un esempio un po’ banale, pensate alla nazionale italiana di calcio. Quando vince la coppa del mondo tu non guardi più i singoli calciatori, ma tutta la squadra, sebbene sia formata da undici persone diverse; ma nel momento in cui tifi e gridi “Italia” la identifichi in una sola unità.
D: Nel messaggio ha messo in risalto il fatto che l’uomo sta peccando e offendendo lo Spirito Santo. Cosa succederà?
G: Saremo distrutti. Come dice Noah nel trailer del film che uscirà a breve: “Dio distruggerà il mondo”.
D: Significa che il peccato dell’uomo non sarà perdonato?
G: No. Per questo motivo il prossimo anno farò la conferenza “L’Ira di Dio”. Io so che gli Arcangeli celesti, i Troni, gli Dei della settima dimensione di questa Galassia hanno già deciso per la distruzione dell’Umanità. Lo so con certezza assoluta. Cristo e Suo Padre Adonay saranno l’arbitro e il Giudice. Adonay e Cristo sono due Entità, uno dentro l’altro, che hanno il compito di distruggere il mondo a livello geologico e anche la razza umana. Lascio a voi immaginare quello che può succedere.
D: La sentenza è stata già emessa?
G: Sì, sarà spaventoso perché entrambi controllano le forze della natura. Il continente Sudamericano si trasformerà, ci sarà la deriva dei continenti, onde alte diecimila metri, l’Everest sarà invaso dalle acque… Tutto questo accadrà tra qualche anno, non tra centocinquant’anni. Ecco perché continuo a dirvi che non c’è futuro ed è del tutto inutile fare progetti, la casa, mandare i figli a studiare all’Università, etc. Io sono come Noè e lo dirò fino all’ultimo momento. Allora, avvenne la grande inondazione con tempeste e uragani mentre tutti mangiavano, bevevano, si sposavano, costruivano palazzi. Questa volta arriverà una tempesta di fuoco.
D: Lo Spirito Santo può compenetrare chiunque, da la vita ed è presente in tutti gli spiriti che ha creato. Se lo Spirito Santo compenetra il Padre, e il Padre il Figlio, significa che la Trinità è presente in tutti noi, a prescindere da come ci comportiamo?
G: Lo Spirito Santo è sempre presente e può compenetrare chiunque. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono la manifestazione trina di un Essere della settima dimensione. Anche noi raggiungeremo quel livello, è una questione di evoluzione. Ogni essere creato ha una particella dello Spirito Santo; se Lo paragoni al fuoco, noi siamo delle scintille.
D: Puoi definire un automedonte?
G: L’automedonte è un Padre, un monarca. Ogni Sole è un automedonte, un Re che ha un regno. Adonay è il Re, ma anche Cristo lo è perché compenetrato dal Padre. Il loro Regno è questo sistema solare e la Terra è lo sgabello per i Suoi piedi, dove l’uomo, dotato di libero arbitrio, ha scelto il male. Il nostro pianeta, essendo parte del Suo Regno, è tuttavia destinato al bene e può vivere solo temporaneamente nel male, perché esso ha un limite, sarà fermato dal monarca. Questi è dotato di un grande esercito, formato da inviati, messaggeri, marescialli e dai Suoi soldati. Colui che venne sulla Terra duemila anni fa è il Re in persona e Suo Padre, il vecchio Re che comandava prima di Lui, ha autorità anche sul Figlio. Lo stesso Padre che duemila anni fa fece sacrificare il Figlio per amore infinito, oggi Gli ordina di fare giustizia. Tutto viene dal Padre, quindi dallo Spirito Santo, e ogni cosa si manifesta solo tramite il Figlio. Il Padre è l’idea; il Figlio è la manifestazione di questa idea.
D: L’idea viene concepita sempre dall’intelligenza cosmica?
G: Lo Spirito Santo la contiene.
D: Se lo Spirito è eterno, significa che la Sua vita è infinita, ma essendo stato creato vuol dire che ha avuto un suo inizio. È corretto?
G: No, non c’è un inizio. L’inizio è sinonimo di individualità o individualismo, mentre tu sei esistita sempre, solo che prima eri omogenea in un oceano spirituale; poi questo oceano ha deciso di generare una individualità e ha staccato una goccia d’acqua, che è diventata Ludovica. Questa goccia d’acqua prima non era nel nulla, ma nell’oceano. Quindi, tu sei eterna come me: siamo esistiti da sempre e non siamo mai nati perché in noi c’è lo Spirito Santo. Il problema è solo uno, semplice, ma evidente: la conoscenza. Noi non abbiamo la conoscenza per capire che esistevamo da sempre, perché siamo delle bestioline ignoranti, ma siamo comunque delle gocce scaturite dall’oceano. Un giorno l’oceano Atlantico ha detto: “Voglio staccare una goccia dal mio corpo”, e così ha fatto. La goccia è uscita dall’oceano, è arrivata nella spiaggia e ha cominciato a dire: “Io sono una goccia. Prima ero dentro l’oceano, non mi rendevo conto di cosa fossi, però c’ero. Adesso sono una goccia, una individualità, penso, dunque sono, scrivo, parlo ed acquisisco conoscenza. Più acquisisco conoscenza, più mi rendo conto che sono un essere eterno”. Questa goccia poi pellegrina in tutto l’Universo, un giorno diventerà un oceano e dirà: “Io, Ludovica, adesso sono l’Oceano Atlantico”.
Raggiunta la settima dimensione tu, Ludovica, dirai: “Io sono un Dio, creo, faccio, dico, penso…”; mentre prima, sebbene ci fossi, non potevi affermarlo perché non sapevi cosa fossi.
Anche in precedenza esistevi, ma eri trasportata dall’onda dell’oceano e non avevi la conoscenza, la capacità di scegliere e di creare. Un giorno, l’infinito amore di Dio ha permesso che tu diventassi una scintilla e cominciassi a dire: “Io sono, esisto, faccio”. Quando Dio, lo Spirito Santo, deciderà che tu debba essere unico e comincerai a dire “faccio”, allora agirai.
Noi uomini siamo piccole gocce d’acqua, gli Extraterrestri sono dei ruscelli. Gli Esseri di luce sono piccoli laghi, gli Arcangeli dei fiumi e Cristo è il mare.
D: Un albero ha un’anima collettiva o individuale? Cosa succede dal punto di vista energetico, se lo tagliamo e ne ricaviamo una matita, una sedia o un tavolo?
G: L’albero ha un’anima individuale e uno spirito collettivo. Se la sua morte è funzionale all’evoluzione del pianeta e dell’uomo, la sua anima si evolverà. Se è stata causa d’involuzione, essa s’involverà e quindi l’uomo si carica di karma. Una parte di energia c’è sempre. L’albero è un essere vivente e sebbene tu l’abbia ucciso, una piccola parte energetica è rimasta: la materia avrà sempre una vibrazione, perché gli atomi che la compongono sono in movimento.
L’uomo può uccidere un animale solo se è necessario alla propria sopravvivenza, non può farlo per divertimento; tanto meno uccidere un suo simile, lo stesso comandamento lo vieta. Se il sacrificio dell’essere vivente, pianta o animale, ha come fine ultimo l’estrema sopravvivenza, ed è utile alla medicina, per costruire case o cose positive e pacifiche per l’uomo, la sua anima si evolverà insieme a lui. Nel caso in cui l’uomo distrugge, come sta facendo, tutti gli esseri viventi inferiori, quegli stessi esseri rimangono statici o involvono e l’uomo si carica di karma tremendi.
D: Questo succede anche con la vivisezione a scopo scientifico?
G: Si, è un delitto tremendo. Nell’elenco dei mali del mondo, ai primi posti troviamo i bambini che muoiono di fame, le guerre, le mafie, la corruzione, le violenze sui bambini, gli omicidi, ecc. Ma Dio non distruggerà il mondo solo per questo, lo farà perché l’uomo sta distruggendo tutti gli esseri viventi della Terra (regno vegetale, minerale e animale), non solo se stesso. L’uomo sta diventando una locusta e vuole cancellare la creazione di Dio. Per tale ragione, Egli dovrà temporaneamente distruggerlo, o meglio, trasformarlo, e salverà dalla morte seconda i giusti, i miei fratelli e i tutti i candidati alla salvezza spirituale e fisica, proteggendoli nell’arca che non conoscerà le acque.
Io annuncerò l’ira di Dio, a costo di farmi ammazzare. Per la nostra natura umana sarà insopportabile accettarlo, per questo sarò odiato a morte, e tanto veleno uscirà come una bava dalle loro bocche. Ma Dio distruggerà il mondo comunque. L’uomo non lo capirà, perché si crede il padrone del mondo, pensa che Dio non esista, che la natura sia un istinto casuale; è convinto di avere a disposizione e di poter sfruttare la Terra fino all’inverosimile. In questo momento l’uomo è malato di onnipotenza, si crede Dio.
Ma Egli non ha rivali. Nemmeno Satana ha intenzione di sfidarLo, è perfettamente cosciente che Dio è il suo padrone e non vede l’ora di compiere la purificazione che Lui gli ha permesso per ritornare nei Suoi ranghi. Lucifero ha capito che con Dio non si scherza, sa di dover scontare una pena e non si sogna lontanamente di provocarLo. Siamo noi uomini ad aver sfidato Cristo: Lo bestemmiamo, Gli sputiamo sulla faccia e Lo ridicolizziamo, di Lui stiamo facendo scempio, e Lui ci permette di farlo. Io Glielo dico continuamente, ma Lui mi risponde: «Abbi pazienza. Non ne hai pazienza? Sbagli figliolo. Ti metto alla prova sulla pazienza…». Ed io a Lui: «Va bene Signore, aspettiamo», perché so che nel momento in cui scatenerà la Sua ira non si fermerà più, ve lo assicuro. Non so se sarò presente. Non si fermerà e lo percepirete dagli eventi, lo sentirete dentro, non ci sarà alcuna pausa, sarà un tormento dietro l’altro. Moriremo tutti, non smetterà nemmeno se ci metteremo in ginocchio; neppure di fronte agli innocenti, perché i loro spiriti li porterà con Sé. Se ne saremo degni, salverà anche noi, altrimenti andremo nelle tenebre.
Coloro che il Padre vorrà salvare sulla montagna, saranno salvi; se deciderà di nominare un Noè con un’arca, lo farà. Dio ha tutto a disposizione. Adesso si sta facendo sputare sulla faccia, è un Dio in balia dell’uomo. Un giorno non lontano, come Ulisse nell’Odissea, il Padre si toglierà il mantello e dirà: «Sono ritornato!», prenderà le frecce dalla Sua faretra e non si fermerà più.
Dio è così misericordioso da mandare qualcuno a dirvelo e, sicuramente, io sono uno di questi. Questo qualcuno sarà, come è sempre accaduto, una persona semplice: non pensate ad Obama, né Bush e neppure a Putin. In tutta la storia della Bibbia non c’è un profeta ricco e potente, sono tutti disgraziati.
Anche Sansone era ricco e Dio lo ha investito solo quando è diventato cieco. Gesù è nato in una grotta ed oggi c’è un povero disgraziato, il Noè dei nostri tempi nel quale io m’identifico, insieme ad altri piccoli messaggeri, che sta annunciando l’ira di Dio. Adesso tutti ridono, non si preoccupano minimamente, ma Egli arriverà quando nessuno L’aspetta. Un giorno come oggi, mentre stiamo parlando. Oppure ci saluteremo e l’indomani si scatenerà un uragano a 700km/h. Se non saremo avvertiti con almeno 72 ore di anticipo da un sogno o qualcosa di simile, significherà che, sebbene fossimo eletti, non eravamo degni e saremo castigati. Se verremo avvertiti, vuol dire che siamo stati graziati e andremo dove dice Lui.
D: Alcuni resteranno per aiutare i propri fratelli?
G: Certo. Io sono destinato a rimanere fino ad alcuni giorni prima che Gesù ritorni. Tuttavia il Padre, che dipinge continuamente il Suo disegno, può cambiare idea e portarmi via prima. Per ora sono qui e penso che ci rimarrò, ma, come ho detto altre volte, Dio potrebbe addirittura causare il mio assassinio, affinché scateni la Sua ira. È un progetto che ha attuato altre volte, programmando la mano del killer. Quindi non vi adirate con quel poveretto che sparerà, perché la sua mano sarà stata mossa dal Padre mio. Dio sarà il mandante: nel martirio di un innocente troverà una ragione cosmica per scatenare la Sua Santa Ira.
D: Troppi uomini sono stati martirizzati…
G: Infatti, io penso che Dio si sia stancato. Eugenio, che era un genio, non diceva a caso: “Non ci sono più agnelli da sacrificare”. Questo lo so anche io, sebbene entrambi fossimo coscienti che Dio può cambiare idea. Il sacrificio è nei Segni: nella nostra vita, nella persecuzione, etc.
D: Riguardo ai due testimoni è scritto: “Gli abitanti della terra faranno festa su di loro, si rallegreranno e si scambieranno doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra”. (Ap 11,10)
G: Dobbiamo interpretare. Il tormento è il fastidio che io sto dando ai potenti, che impedisce loro di agire e uccidere i giusti.
D: Anche l’annuncio dell’Ira di Dio è un tormento?
G: Assolutamente si, quello è il tormento.
D: Nell’Antico Testamento, il Dio della materia, Jahvè, si manifestava fisicamente?
G: Il Dio della materia, Lucifero, era presente in un patriarca, nel senso che Lucifero tentava i patriarchi, che avevano contatti con Dio e con Satana. Il popolo di Israele aveva una doppia personalità: era fedele al Creatore, ma anche disubbidiente perché la sua genetica GNA era contaminata dalla genetica DNA che, avendo prevalso sulla prima, sfociava nel desiderio di possesso, di denaro, di fornicare, disubbidendo alle leggi di Adonay. Quest’ultimo, portatore della genetica GNA, punì la disubbidienza del popolo inviando Geova, il quale ordinava loro di compiere determinate azioni, affinché Israele si caricasse di karma e Adonay potesse castigarlo.
D: Dio se la canta e se la suona…
G: Sì, tutto parte dalla disubbidienza. Dio ci ha dato la Terra Promessa, i dieci comandamenti, una terra fertile piena di oro, diamanti, acqua e l’uomo, invece di adorarLo, si è appropriato di tutto ciò che il Padre ha dato in gestione. Anziché amare il prossimo suo come se stesso, lo vuole conquistare. È diventato materialista, ha iniziato a fornicare, ad ammazzare il proprio fratello, disubbidendo a tutti i comandamenti. Ecco il motivo per cui Dio gli ha mandato un ‘cane da guardia’ di nome Geova.
D: Geova è Lucifero?
G: Certo, il quale ordinò di conquistare terre, ammazzare donne e bambini. Gli Israeliti erano convinti di parlare con Dio. Se non si fossero costruiti il vitello d’oro, Dio non avrebbe mandato loro Geova.
D: Sarebbero stati ugualmente tentati per l’evoluzione?
G: La tentazione c’è sempre, ma nel caso specifico Geova (dio della materia) non è una tentazione: è un disegno di Dio per castigare. Oggi la storia si ripete. Dio ci manda Berlusconi o la mafia per punirci, perché noi siamo vigliacchi, codardi, cerchiamo il crimine per stare bene, non la Legge. Dio permette il male per agire secondo causa ed effetto e poi separare il grano dalla gramigna. Chi invece reagisce e lo rigetta viene premiato.
D: I testimoni di Geova lo servono incoscientemente, oppure hanno la capacità di distinguere e quindi possono salvarsi?
G: I Testimoni di Geova lavorano per sensibilizzare le persone che vivono nell’ignoranza assoluta. Sebbene servano questo Dio discutibile, fanno il loro lavoro perché annunciano il ritorno di Cristo. Le persone oneste che si stanno prodigando con amore, in buona fede, all’interno di questo gruppo, per annunciare la seconda Venuta del Signore con umiltà e servizio, erediteranno il Regno di Dio. Malgrado abbiano una concezione dello Spirito sbagliatissima, lo stanno facendo con il nostro stesso spirito di servizio, quindi saranno benedetti. Il Signore dirà loro: «Bravi. In alcune cose vi eravate sbagliati, ma avete comunque annunciato il Mio ritorno», non lo dirà certo ai capi miliardari delle loro Chiese. La Chiesa Giovannea è Universale, molto aperta e trova la salvezza di tutti quegli uomini che hanno messo in pratica gli insegnamenti di Cristo, a prescindere dalla loro religione. Certo, è difficile trovare brava gente all’interno di un’organizzazione criminale, senza giudicare possiamo tranquillamente dire che lì non c’è scampo; ma in tutte le altre organizzazioni, dove c’è un minimo di religione che predichi la pace e l’amore, ci sarà sempre qualcuno da salvare. Gesù mi ha detto che anche gli atei si salveranno se metteranno in pratica i Suoi insegnamenti; saranno salvi anche i mafiosi che si pentono e collaborano con la giustizia divina e umana, anzi prima umana e poi divina. Lui non redimerà invece i generali e i comandanti che vogliono la guerra e nemmeno i politici corrotti. Ci sono uomini giusti anche nella politica e negli eserciti, ma esistono settori dove il cerchio è chiuso, e dal quale solo chi ne esce potrà trovare salvezza.
D: Nel messaggio mi ha colpito molto quando Cristo dice: «NON SONO FELICE! SCIVOLANO DAL MIO VOLTO LAGRIME DI SANGUE CHE I MIEI OCCHI COLMI DI SOFFERENZA RIGURGITANO CONTINUAMENTE. IL MIO CUORE È AFFRANTO DAL DOLORE PROVOCATO DALLE VOSTRE BESTEMMIE CONTRO LO SPIRITO SANTO». E poi aggiunge: «NON SONO FELICE, MA VOGLIO CHE I MIEI DISCEPOLI E TUTTI VOI CHIAMATI LO SIATE PER VOI STESSI E PER LA VOSTRA PROGENIE». Potresti spiegare più approfonditamente perché noi non possiamo soffrire insieme a Gesù?
G: Possiamo soffrire insieme a Gesù per i mali del mondo, ma tra di noi dobbiamo amarci ed essere felici. Lui vuole così, perché noi, spesso, soffriamo per il nostro egoismo, abbiamo bisogno di qualcosa e chiediamo a Gesù di soddisfare la nostra esigenza. Non siamo in grado di patire come Lui, e se diciamo: “Io voglio soffrire come Gesù”, spesso siamo ipocriti perché sappiamo di non riuscire a farlo per il prossimo. Noi soffriamo perché abbiamo bisogno d’amore, di una carezza, di un bacio, di soldi, dello sguardo di quel fratello; sentiamo che ci manca qualcosa e lo pretendiamo in cambio di ciò che abbiamo dato. Ne reclamiamo il diritto per quello che siamo o perché pensiamo di meritarlo. Se diciamo: “Signore, voglio soffrire con Te”, Lo prendiamo in giro. Io non lo dico mai, perché so benissimo di non saperlo fare. E se Lui dice: “Ti dò le stimmate, ti faccio soffrire come Me”, è perché mi sta dando questa grazia. Io da solo non sono in grado di farlo, poiché sono un uomo limitato, miserabile. Allora Gesù dice: “Amatevi tra di voi e siate felici”, già realizzando questo, se vi amerete in Cristo, Lo renderete felice.
Gesù non mi dice di dire ai fratelli di soffrire con Lui, perchè Lui sa che non lo sappiamo fare; altrimenti ce lo chiederebbe. E io sono felice che Lui sia onesto. Quindi limitiamoci ad essere felici tra di noi, ad amarci, stare insieme, a cercarci, ad essere come i bambini, abbracciarci e baciarci nel Suo nome. Noi non siamo in grado di soffrire come Lui per il prossimo: quello si chiama Amore incondizionato e significa non volere niente per se stessi, solo per gli altri. Onestamente dobbiamo dire di non essere in grado di farlo, altrimenti saremmo ipocriti. Siamo in grado di dare qualcosa agli altri, anche il cuore, ma sempre con il desiderio che questo ci venga restituito, altrimenti ne soffriamo. Lo fate anche con me, che porto le stimmate; se io abbraccio una sorella e non un’altra ci rimanete male, figuriamoci con la gente comune. Gesù ci chiede quello che possiamo fare: amarci tra di noi e mi sembra che lo facciamo, con alti e bassi, con i nostri limiti. Però, se devo essere testimone di fronte al giudizio di Gesù contro di voi, io dico: “Signore non abbiamo saputo soffrire per gli altri, ma Tu non c’è l’hai chiesto, sapendo che non saremmo stati in grado di farlo. Però ci siamo barcamenati nell’amarci tra di noi e ci puoi perdonare. Non siamo stati perfetti come volevi Tu, ma ci siamo voluti bene”.
In verità noi non vogliamo soffrire con Gesù, nell’istinto umano, nel cervello e nel cuore dell’uomo c’è ancora il desiderio di avere qualcosa in cambio. Quando dico: “siete terrestri”, è perché nel cuore, nell’istinto animalesco di dare ed avere c’è: “Io dò, ma mi piacerebbe ricevere”, il che è assolutamente legittimo, naturalissimo, oserei dire anche divino nella nostra dimensione, ma non è Amore Cristico. L’Amore Cristico è un’altra cosa. Se noi aspirassimo a tanto dovremmo superare la nostra bestialità, cioè scavalcare l’istinto animale e dare senza ricevere. Solo allora, faremo la prossima incarnazione su Maya o un altro mondo evoluto, invece di questo Inferno. Se noi diamo e riceviamo è legittimo, non è una bestemmia e nemmeno un delitto, ma ci reincarneremo di nuovo qua.
D: Se dai e ricevi?
G: Se tu dai e ricevi senza chiedere, quella è una Grazia. Io sono amato da tutti voi: la mia famiglia, i miei fratelli e sorelle mi adorano ed io dico: “Signore perché mi dai tutta questa grazia? Quasi quasi mi stai tentando…”. Poi sento che Lui elargisce tutto quest’amore perché sa che non glieLo chiedo. Non lo farei nemmeno se mi ammazzassero. Se mi concede la grazia, l’accetto e la vivo.
D: Non è condizionabile?
G: No, non lo è. Lui sa benissimo che se mi abbandonassero tutti, compresa Sonia Alea, io continuerei ad amarLo e ringraziarLo comunque. Il Signore lo sa, è inutile che mi metta alla prova. Non voglio essere arrogante, certamente piangerei e dalla disperazione sbatterei la testa nel muro, ma poi direi: “Signore, io Ti voglio servire lo stesso”.
Chiedo in cambio solo una cosa, e a questo proposito Lo torturo giorno dopo giorno: “voglio giustizia per i miei fratelli”. Lui è cosciente che è una richiesta speciale, sincera ed è un Amore incondizionato. Io non desidero la giustizia per me, se Gesù mi mettesse alla prova e venissi perseguitato, arrestato, ucciso o processato, avrei paura e soffrirei, ma non chiederò giustizia per me e nemmeno mi difenderò. Tacerò. Per difendere una causa, prenderò invece l’arco e le frecce e le scoccherò. Ho vissuto questo con Eugenio, forse è per tale motivo che il Signore mi sta premiando. Io non Gli ho mai chiesto niente in cambio.
Se Eugenio mi metteva all’ultimo posto e m’ignorava, io lo facevo comunque, perché lo amavo, perché Lui era la Verità e la Verità va servita, senza chiedere niente. Infatti mi ha messo alla prova alla grande, addirittura mi ha rinnegato! C’è forse prova più grande? Ed io cosa ho fatto? Ho lasciato? Non sto continuando? Non sto servendo lo stesso la Verità? Secondo me, era scritto che lui si sarebbe dovuto comportare così nei miei confronti, perché il Padre glielo ha ordinato. Egli voleva vedere se io amavo la Verità, desiderando qualche cosa in cambio. Ho dato tutta la mia vita ad Eugenio, non è forse così?
Dopotutto noi uomini siamo anche stupidi. Se chiederemo a Dio, Lui ci farà soffrire; al contrario se non Gli domanderemo niente, poiché certamente lo legge nel nostro cuore, Lui si commuoverà. Se io abbraccio Mara ed il mio cuore desidera che lei ricambi, senza che lo chieda a Dio, Lui mi manderà cinquanta abbracci. Se avrò un comportamento umile e sincero, ci guadagnerò. Al contrario, qualora nel dare volessi ricevere, il rapporto sarà uno a uno; se non chiederò sarà uno a cinquanta, con la condizione che potrebbe farti aspettare settant’anni. Ma se superi la prova, ti innonderà d’amore. Faccio sempre esempi su me stesso, in base a come vivo la mia vita, ognuno di noi è unico. Io ho vissuto tantissime sofferenze, ma altrettante gioie; mi sento amato da tutti i miei fratelli e il rapporto tradimenti ed allontanamenti nella mia vita è di 10 a 1: di cui uno sofferenze, 10 gioie spasmodiche. Ecco, il Signore mi ha ricompensato alla grande senza farmi aspettare settanta anni; mi ricompensa subito con l’Amore più grande di tutti gli Amori, cioè la vostra presenza, voi siete il premio che io ho dell’amore di Cristo. Se non avessi i miei fratelli, penserei che Dio mi abbia abbandonato. Siccome non siamo molti, ma ci siamo, in Sud America, Sicilia, Pordenone, Milano, etc, Dio tramite voi mi dice: “Cosa vuoi? Ti amano tutti. Anzi, dovresti essere odiato, perseguitato e deriso, Io ti mando la gente che ti ama”. E io: “Padre stai tranquillo, non voglio niente. Mi basta e mi avanza. L’importante è che io serva, devo essere pronto a dare la mia vita, ma Lui sa benissimo che io non ho problemi a sacrificarla, a difendere una causa giusta, come sto facendo. Quindi, evitiamo di dire: “Signore voglio soffrire come Te!”. Prima dobbiamo dimostrare di amarci tra di noi, “amatevi come Io vi ho amato”, lo ha detto Lui, ma ancora non riusciamo a farlo come vuole il Signore. Quando avremo superato e vinto “l’amatevi come io vi ho amato”, il passo successivo sarà: “Signore voglio soffrire come Te”, allora potremo pensarci.
D: Vorrei sapere quali sono le conseguenze a livello cerebrale, quindi fisico, derivanti dall’assunzione di marijuana, oltre che a livello animico, spirituale. Io non l’ho mai fumata, però alcune persone mi hanno riferito che provano un rallentamento, un distacco…
G: L’effetto della marijuana sul corpo è pari all’uso di un profilattico nel tentativo di procreare. Puoi anche attendere il momento più fertile di tutta la tua vita, ma non succederà mai perché gli spermatozoi rimarranno imprigionati dal lattice. È impossibile entrare nel mondo della psiche (astrale), quindi entrare nella creatività con un mezzo artificiale è dannoso e letale.
D: Coloro che usano droghe pesanti, ai quali si apre il terzo occhio, vedono il demonio?
G: Vedono il mondo delle entità. Tutte le sostanze che provocano estasi, rilassamento, tranquillità e pace sono una forzatura della ghiandola pineale.
D: E se vengono usati a scopo terapeutico per alleviare, ad esempio, il dolore?
G: È una scelta che rispetto, ma assolutamente non condivido. Anche il calumet della pace usato dagli sciamani è una forzatura: le procedure per la meditazione spirituale sono assolutamente naturali. Il grande maestro Yogananda si fumava forse gli spinelli? No, Yogananda ti faceva sdoppiare nell’estasi Cristica con l’amore, la meditazione, lo yoga, quindi nel nostro caso la preghiera unita all’azione. Tutto ciò che crea dipendenza è deleterio, anche la sigaretta, pur se in forma molto minore, o qualsiasi attività fisica e psichica, anche abbuffarsi con il cibo. Se c’è un atto creativo d’amore e due esseri, animati dall’Amore Cristico, si amano e si accoppiano frequentemente, non si può parlare di dipendenza, semmai di dipendenza dall’Amore Cristico; il che va benissimo.
D: Anche la Verità diventa una dipendenza?
G: Sì, anche la Verità, ma dobbiamo distinguere. L’assuefazione che nuoce allo spirito e alla psiche è diabolica. Se invece quella ‘droga’ che provoca dipendenza dà amore e ti porta ad aiutare il prossimo, senza nulla chiedere, non si può parlare di dipendenza e nemmeno di droga, bensì di Energia Cristica. L’uso di marijuana è un atto egoistico perché fa “bene” solo a te, ed è un bene apparente che poi ti spinge verso droghe più pesanti. Io non sono preparato riguardo gli effetti che questa sostanza produce sul fisico, ma so, e sono pronto a sfidare qualsiasi esperto, che fa male alla psiche, e questo mi basta.
D: Nuoce anche allo spirito?
G: Anche allo Spirito. Se dico psiche, ho già detto Spirito. Se assumerete queste droghe, non so se farete la morte seconda. Ma vi assicuro che prenderete una strada devastante, senza ritorno. Io sono contrario per principio.
E con questo vi auguro Buon Natale e buona notte. Dio vi benedica.
Io oggi sono qui perché devo darvi un messaggio spirituale. È giusto stare un po’ insieme, in gioia, senza alcuna degenerazione, e scaricare la tensione, più che degli stress, delle responsabilità che ognuno di noi ha nell’opera. Questa sera abbiamo festeggiato a modo nostro, più che l’arrivo del nuovo, la fine del vecchio anno. Se volete, potete anche esprimere un vostro sentimento o raccontare una vostra esperienza spirituale recente. Io sono a vostra disposizione nel rispondere alle vostre domande e spero che, dopo questo messaggio, ne avrete da pormi.
LA TERRA GEME DI DOLORE E L’AMORE AGONIZZA E MUORE.
AUGURI!
ANCHE OGGI SULLA TERRA, OGNI CINQUE SECONDI, MUORE DI FAME UN BIMBO MENTRE NEL BUIO GELIDO DELLA NOTTE A GAZA MILIONI DI ESSERI UMANI, DIVORATI DAI TOPI E DALLE PIAGHE, GRIDANO AI POTENTI D’ISRAELE, IL POPOLO ELETTO CHE HA TRADITO DIO: ASSASSINI! ASSASSINI! NON SIETE MENO CRUDELI DEI DEMONI NAZISTI CHE PROVOCARONO L’OLOCAUSTO DEL VOSTRO POPOLO.
AUGURI! BUONE FESTE!
L’AFRICA DEVASTATA DA GENOCIDI E MASSACRI MENTRE L’OCCIDENTE CRISTIANO, RICCO ED OPULENTO, CON I SUOI CAPI MAFIOSI E POTENTI VENDE AI POPOLI DI QUESTO CONTINENTE GENEROSO E SACRO MILIONI E MILIONI DI ARMI, METTENDO COSÌ IL FRATELLO CONTRO IL FRATELLO.
AUGURI! BUON ANNO!
I PAPI E LE CHIESE CRISTIANE, MUSULMANE, BUDDISTE, INDÙ E ALTRE GRIDANO E GARANTISCONO PERDONO DAL DIO VIVENTE. PERDONO, ANCHE SE SI VIOLENTANO E UCCIDONO BAMBINI. PERDONO ANCHE SE SI DEVASTA E ANNIENTA IL PIANETA TERRA. PERDONO ANCHE SE SI OFFENDE LO SPIRITO SANTO.
MA PERDONO NON CI SARÀ!
IN VERITÀ VI DICIAMO: NELL’ANNO 2014 INIZIERÀ A MANIFESTARSI L’IRA DI DIO.
BUON ANNO NON SARÀ PER GLI ASSASSINI DELLA VITA E L’ANTICRISTO COMINCERÀ A TREMARE.
BUON ANNO NON SARÀ PER UNA GENERAZIONE ADULTERA E MALVAGIA CHE HA DIVORATO SE STESSA, COMMETTENDO PECCATI FEROCI E SANGUINARI SUPERIORI A QUELLI DI SATANA.
BUON ANNO DI SPERANZA, DI PACE E AMORE SARÀ INVECE PER I BUONI E I GIUSTI.
IN VERITÀ VI DICIAMO: IL SANGUE DI ALCUNI DI LORO LI RENDERÀ MARTIRI DELL’ALTISSIMO MA È ANCHE VERO, CERTO E VERISSIMO, CHE A LORO, SOLO A LORO, AI LORO FIGLI E A TUTTI COLORO CHE HANNO LOTTATO PER LA GIUSTIZIA E LA VERITÀ SARÀ DONATO IL REGNO DI DIO IN TERRA CHE IL CRISTO INSTAURERÀ CON LA SUA PROSSIMA GLORIOSA E POTENTE SECONDA VISITA AL PIANETA TERRA.
PACE!
UN MESSAGGERO DI DIO
Non so se io ci sarò, la mia vita è nelle mani di Dio. Farò quello che devo fare: preparare la Venuta di Cristo ed offrire la mia vita in sacrificio per Lui, se è necessario. Forse, sarò spettatore del martirio di alcuni miei fratelli, ma so che tutto quello che mi è stato detto succederà. Molti di voi si disperderanno, si allontaneranno e non crederanno più in niente. Molti di voi si tormenteranno e saranno tentati, perché non capiranno il motivo di tanta violenza, il perché di questo forte intervento senza perdono. Io ve lo sto preannunciando. Se noi saremo uniti nella battaglia comune per la giustizia non ci succederà niente, semmai saremo fortificati. Dio ci darà il potere non solo della parola, ma anche di agire, però il lavoro che vuole fare il maligno è quello di sconfiggervi dentro, facendovi credere che non è vero niente. Tutto ciò che accadrà con forza, sarà appunto la prova che Dio non esiste.
Invece non sarà così, perché ci saranno anche segni nel cielo. Dal prossimo anno nessuno potrà fermare la lenta, inesorabile mano di Dio che colpirà con catastrofi naturali, terremoti, uragani violentissimi, con la caduta di governi, l’instaurazione di dittature e lo sterminio di tanta gente anche innocente. Però questo era scritto. Ora arriverà la prova più dura, ma nello stesso tempo anche il segno che Gesù presto si manifesterà. Vorrei dirvi di più, essere più chiaro, concreto ma non posso farlo perché ognuno di noi deve essere responsabile. Io non posso aiutarvi a risolvere i vostri problemi, dovrete essere responsabili e scegliere definitivamente. La scelta comporta vivere solo per questo. Possiamo cadere e rialzarci, ma se diciamo di no, periremo; dobbiamo dire di sì sempre, altrimenti ci perderemo e le tenebre ci avvolgeranno. Non sarà mai più un buon anno, ogni anno sarà sempre peggio, sempre più sanguinario, catastrofico fino al Ritorno di Cristo e lo vedrete giorno per giorno. Ve ne accorgerete già da domani mattina, da piccole cose, anche dall’odore dell’aria, dalla vibrazione, da qualche notizia che verrà data.
Quindi state attenti! Io non mi fermerò. Vi rispetterò se direte: “Giorgio, per noi questo è troppo forte, non lo possiamo fare”, e pregherò per voi che Dio non vi maledica, né vi castighi perché siete miei amici ed io vi amo. Ma Dio mi ha minacciato, dicendo: “Sanno chi sei, i segni che porti. Se non ti seguono, non devi andare ad aiutarli. Se tu sarai debole e ti sostituirai ai problemi degli altri, ti farò ammalare di cancro e ti lascerò agonizzare immobile in un letto per 72 mesi. Ognuno affronti se stesso. E allora mi dovete perdonare fratelli, ma devo ubbidire. Io per voi darei la vita, ma Lui è il Padre e vi assicuro che in questo momento è molto, molto irato. Si è pentito di aver creato l’uomo e lo vorrebbe distruggere, riportarlo allo stato animale da dove è uscito. Mi ha detto anche: “L’uomo non merita di essere in vita. Io l’ho creato e Mi sono pentito, tuttavia gli lascerò l’eternità, ma lo farò soffrire 700 milioni di anni nelle tenebre, perché mi ha sputato, bestemmiato Me e lo Spirito Santo. L’uomo ha crocifisso Mio Figlio, stuprato bambini, violentato la Mia Sposa, che è la Terra. Ho mandato tanti messaggeri e li hanno uccisi tutti: nessuno è stato glorificato, ma sono stati tutti perseguitati. Adesso è arrivato il Mio giorno, il giorno della spada”. Allora ho chiesto: “E se pregheranno e si inginocchieranno? Se tutta l’umanità si ravvedesse?” e Lui: “Nel momento in cui inizierò, non mi fermerò più. Salverò solo il salvabile, tutti i buoni, i giusti, i miei pargoletti, le pie donne, i messaggeri e i santi. Il resto verrà sterminato, lentamente. Gli uomini dovranno soffrire e desiderare la morte, ma non l’avranno, vivranno in agonia e capiranno che sfidare le Mie Leggi e la Mia Misericordia non è servito a niente.
Arrogarsi il diritto di sostituirMi è l’errore più grande che abbia fatto l’uomo». Ora io vi chiedo: “Se dicessi queste cose in televisione, non mi arresterebbero subito? Non mi sparerebbero contro?”. Eppure vi assicuro che io le dirò e chi mi accompagnerà lo farà con me, perché io ci credo e penso sia giusto che Dio parli così. Vi assicuro, se sulla Terra dicesse ad un altro uomo quello che ha detto a me, come so che ha fatto, la paura lo attanaglierebbe, e chiunque sia tacerebbe. A parte me, su questo pianeta non c’è nessuno che abbia il coraggio di dirlo, così come lo state sentendo stasera e questo non lo affermo con gioia, ma con atroce sofferenza. Ho detto al Signore Adonay: “Ti sei davvero ridotto così, da non avere nemmeno un uomo sulla Terra che gridi la Tua voce, come faccio io? Pazientemente hai fatto trascorrere tutto questo tempo, ti sei perso i migliori uomini ed ora sei al punto di avere solo un miserabile come me, che ha il coraggio di farlo?”. E Lui: “Sì, non c’è nessuno, per questo ho scelto te. Se ho scelto te c’è un motivo”. Ed io lo farò; non sarò solo e ci saranno altri con me, ma so che saremo in pochi, perché molti di voi avranno paura. Però sarete anche confortati dagli eventi, poiché le cose succederanno tutte. Gesù non verrà a giudicare durante le catastrofi, ma dopo che Dio avrà compiuto la Sua ira; quando l’umanità sarà sterminata, verrà solo a rinnovare la legge e a dire: “Tu sei idoneo e tu non lo sei”. Gesù non dovrà scatenare nulla, ci penserà Suo Padre; dovrà solo mettere in pratica, cioè giudicare tutte le anime, quelle buone e quelle cattive. Il Padre Adonay colpirà con la spada attraverso le forze della natura. Egli mi ha detto che durante il flagello che compirà, alcune anime si risveglieranno e Lui le perdonerà. Malgrado tutto, all’interno della Sua ira il Padre manifesta ancora la propria misericordia, perché si commuove quando vede il vero pentimento. Non si commuoverà, invece, davanti al falso pentimento quando vedrà miliardi di persone pregare ipocritamente e per convenienza, affinché Lui si plachi. In sostanza, Dio ci imporrà di amare e se non vorremo farlo saremo distrutti. Questa è la legge, qualsiasi cosa dicano i vari Scalfari intellettuali ed il Papa, il quale durante la messa di Natale ha bestemmiato dicendo che Dio perdona tutto. Non è così! Dio non perdona tutti e la prima a capitolare sarà proprio la cupola di San Pietro, con quelli che si trovano al suo interno. Se ci saranno bambini, moriranno anche loro, ma Dio li porterà in Paradiso. Io non devo fare un attentato, sono un uomo di preghiera, agiranno le forze della natura. Il mio compito è solo annunciare le cose che accadranno e lo farò giorno per giorno. Sarò la spina nel fianco di tutti, dei potenti e anche vostra perché noi viviamo qui. Quindi siate astuti, se volete seguire l’ira di Dio continuate a lavorare, senza lasciare la vostra professione, ma ciò che fate deve avere il fine di servire il Cielo.
Vi faccio un esempio, che a voi sembrerà banale, ma io so che non lo è, dal momento che leggo sempre i segni. Avete visto quello che è successo a Schumacher? Quello non è un caso. Ha avuto tutto dalla vita, Dio gli ha dato il dono, la grazia, centinaia di milioni di euro, una professione che gli ha permesso di vincere sempre, risparmiandogli anche la vita. Adesso Dio si aspettava che lui si dedicasse agli altri, che li aiutasse pur conservando per sé una fettina del patrimonio, elargendo tutto quello che aveva vinto ai bisognosi, ai bambini; ma non l’ha fatto. A cosa gli serve ora il suo patrimonio di fronte alla morte? Tutti gli sportivi dovrebbero prenderlo come insegnamento. Io sono un amante dello sport e ho seguito tantissimo la Formula Uno, ma tutti i grandi campioni, se non si sono pentiti, l’hanno pagata cara. Schumacher avrebbe potuto aprire delle aziende, dare lavoro ai giovani e invece si è dato alla bella vita. Bravissima persona, amante dei figli, onesto, un tedesco educato, preparato culturalmente che firmava petizioni a favore della vita contro l’inquinamento, contro la guerra. Ma a Dio non basta mettere una firma, Lui vuole tutto ciò che ti ha dato e se non lo restituisci, ti distrugge. Questa è la legge. Se ti ha dato cento, Gli devi dare 100; se ti ha dato dieci, devi restituire dieci senza tenere da parte niente, altrimenti ti castigherà. So che è un ragionamento crudo, violento, ma questo mi ha detto di dirvi. Non fatemi domande, non saprei rispondere. Non mi chiedete niente, perché io non posseggo nemmeno i vestiti che ho addosso. Mi è rimasta una cosa da darGli: la vita, e lo farò con tutto il cuore perché so chi è. Io non vedo l’ora, così non avrò altro da offrire al Signore. Se ho dei mezzi a disposizione, voglio dare tutto per Suo Figlio. Noi non siamo più amici di Dio, siamo diventati Suoi nemici e Lui non ci ama più, perciò dobbiamo riconquistare la Sua fiducia e farlo commuovere, Lo dobbiamo placare. Dovremo essere soprattutto noi a farlo, ai quali, Lui mi ha detto, dona ancora amore, perché seguite me, e innanzitutto Suo Figlio. Però dobbiamo stare attenti perché non è più il Dio della misericordia, ma della giustizia. Se sbagliamo una volta e cadiamo ci riprende dandoci un’altra possibilità, ma se cadiamo una seconda volta non ce la darà più, saremo castigati nella morte seconda. Questo è ciò che vi voglio trasmettere stanotte, cercate di riflettere da adesso e per sempre. Stiamo attenti; io per primo voglio esserlo. Il Signore perdona tutte le debolezze umane, anche se io scivolo il Signore mi riprende. Se io cado coscientemente facendo un errore grave, egoistico, Lui mi perdonerà una volta, la seconda no. Dio è irato con l’umanità, quindi dal prossimo anno, dal 2014, la situazione sarà molto più grave. Devo dirvi però che se noi miglioreremo e staremo insieme sempre di più, aiutandoci l’uno con l’altro e le persone giuste, caritatevoli e i bisognosi, il Signore si commuoverà e ci aiuterà. Anzi, ci darà potere, quel potere che non ci ha dato mai. “Signore, come farò ad attaccare i potenti se non mi darai potere?”. Se Lui vedrà la disponibilità e la totale abnegazione ai Suoi ideali, ci darà tutto e allora conquisteremo il cuore delle persone. Non c’è più nessuna possibilità che l’umanità si salvi, questo ve lo assicuro al 100%.
D: Io prendo atto di questo messaggio, senza enfasi e senza dolore, coscientemente perché lo avevo già realizzato prima che tu lo dicessi. La nostra società è un castello costruito senza le fondamenta necessarie, che sono i valori e le verità di Cristo… Questo messaggio mi fa pensare all’inizio dell’apocalisse, i cui testimoni sono due: Elia ed Enoch. Perché fino ad ora abbiamo ascoltato solo la voce di Elia?
G: Abbiamo ascoltato la voce di Elia, perché lui è la voce ed Enoch è la forza che lo sostiene. Ma prima o poi anche quest’ultimo dovrà parlare e parlerà alla fine dei tempi. Ora siamo alla fine dei tempi.
D: Mi è sembrato di capire che Enoch è quella voce che gridava la forza e la rettitudine. Non a caso è stato uno degli uomini portati in cielo con il corpo, perché ha camminato dritto davanti al Signore. Per essere capaci di farlo bisogna conoscere i Suoi disegni, essere corretti e retti nell’agire. Forse noi non lo sappiamo, ma perché questa voce non ha gridato dando quella forza di poter continuare nel nostro retto sentiero, affinché tutto ciò che hai detto non ci tocchi ma ci porti alla salvezza, così come ha portato lui?
G: Perché ancora non si è manifestato quello che si deve manifestare. Questa forza non deve necessariamente essere espressa con la voce, potrebbe costituire un’Opera, un’energia operativa che questo essere manifesta senza bisogno di gridare. Probabilmente lui grida in un modo che noi ora non capiamo; però è senz’altro presente.
D: Ho compreso ed imparato che la giusta via da dover seguire è la strada stretta, non la strada larga. Quest’ultima mi è stata mostrata recentemente, in una testimonianza di vita quotidiana, mentre accompagnavo un amico in un centro commerciale, cosa che non facevo da tanti anni. Alla mia destra c’erano alcune società finanziarie specializzate nel credito al consumo, quelle che ti consentono di comprare un televisore, un frigorifero, tutto ciò che ti serve, anche se non te lo puoi permettere. “Ecco – mi è stato detto – quella è la via larga, perché tu usufruisci di un bene che non hai ancora guadagnato. E quando ti sarà dato, per non fartelo togliere, sarai costretto a fare tutto ciò che loro vorranno”. La strada stretta invece, significa guadagnarsi qualsiasi cosa si desideri avendola meritata.
G: Sì sono d’accordo, non ho niente da aggiungere. La tua domanda ora mi ispira a rivelarvi un’altra cosa. Vedrete manifestarsi Enoch, con tutta la sua forza e la gloria, quando sarà ucciso… Se non lo vedrete, significa che la mano del Padre Adonay avrà cambiato il disegno. Dio può tutto, ma prima dell’arrivo di Cristo saranno presenti entrambi sulla Terra, questo non lo cambierà nessuno.
…Noè, Mosé, Abramo, Elia, Enoch, Isaia… Geremia, Ezechiele, Daniele, Giovanni Battista, ultimo profeta dell’Antico testamento… Buddha, Krishna, Yogananda, Maometto… fino a Giorgio Bongiovanni, uno dei Precursori, uno dei prescelti, che porta oggi la Spada di Dio nella battaglia finale di Armaghedon.
Uomini giusti, scelti dall’Altissimo per la loro fede incrollabile, per la loro coerenza; denunciatori delle ingiustizie sociali, lumi di speranza per gli umili e gli oppressi; annunciatori del Giudizio divino e di condanna per i malvagi, gli oppressori e i tiepidi. Uomini che hanno scosso il torpore del popolo, richiamando l’umanità al pentimento e al ravvedimento, ubbidendo ciecamente ai piani di salvezza che il Padre Adonay ha riservato loro. Uomini che hanno unito la propria con la Sua volontà, divenendo imitatori di Cristo.
Non un servilismo sfrontato, che soffoca il libero arbitrio; ma esempio di obbedienza cosciente, che illumina, purifica, libera, nobilita, fortifica e feconda; esempio di obbedienza totale che si traduce in disponibilità, umiltà, coraggio, spirito di servizio. Si, è questo il prezzo della libertà. Quella libertà che ci renderà liberi, ma liberi davvero e ci permetterà di raggiungere la meta, di viaggiare nel suo Oceano infinito di Giustizia, Pace e Amore, di godere delle meraviglie del Creato.
Non ci può essere più libertà di questa.
Sandra De Marco
21 aprile 2014
San Giovanni di Polcenigo