IL RITORNO DEGLI DEI
Incontro fratelli e simpatizzanti – 22 marzo 2010
Atterriamo a Città del Messico dopo 24 ore di viaggio. Le ultime 12 ore in un aereo che aveva occupato i posti al completo. Giorgio affronta questo ennesimo viaggio con il sacrificio che comporta il suo stato fisico segnato da 21 anni dai segni permanenti delle stigmate e appesantito da 33 anni di incessanti attività e continui viaggi in tutto il mondo. Mentre l’aereo sorvola la città in fase di atterraggio osservo la metropoli perdersi verso l’orizzonte per la sua immensa, irregolare estensione tra picchi montuosi, colline e zone pianeggianti. Mi colpisce l’allegro rimbalzo di vivaci colori dei quali sono dipinte molte strutture, palazzi, case, che vanno dal rosso, al verde, giallo, arancio, azzurro, fucsia.Città del Messico è la capitale della Repubblica Messicana ed è diventata il centro finanziario, culturale e politico del paese. È la città più grande e popolata della terra. La zona metropolitana è l’agglomerato urbano più grande dell’emisfero occidentale e il secondo più grande del mondo dopo Tokyo, occupando l’ottavo posto nella speciale classifica sulle città più ricche del mondo. Posta nella parte meridionale della Valle del Messico, a un’altitudine di 2303 metri, si trova in una zona geologica di Laghi e vulcani, circondata da alcuni zone montuose. Costruita sulle macerie della capitale dell’impero azteco-mexica, Tenochtitlán, è cresciuta rapidamente fino a diventare una gigantesca metropoli cosmopolita con oltre 20 milioni di abitanti lasciando però ampia traccia delle antiche e sagge tradizioni native. A poco più di cinquanta chilometri dalla capitale sorge Teotihuacán, che secondo la leggenda si erge nel luogo dove gli dei si riunirono per progettare la creazione dell’uomo. Il nome Teotihuacan fu dato alla città dagli Aztechi e viene tradotto come “Il luogo dove gli uomini diventano dei” o “Il luogo di nascita degli dei”. La cosiddetta città degli Dei è una delle più misteriose aree culturali del Messico archeologico. In un panorama alquanto brullo, quasi “lunare”, la città di Teotihuacán si estende in una superficie di 22 chilometri quadrati attorno ad una zona centrale chiamata “Viale dei Morti” lunga più di due chilometri e dominata dalla gigantesca Piramide del Sole, posta nel cuore della via sacra, costruita approssimativamente intorno al 150 a.C., e dalla grande Piramide della Luna che segna il punto d’arrivo sul lato nord. Proseguendo sul Viale dei Morti, intervallato da numerose gradinate per superare il dislivello del terreno, si incontrano templi e strutture piramidali, guardando poi verso Sud si può osservare la piccola “piramide” dedicata al ‘Serpente Piumato’, più nota infatti come Tempio di Quetzalcoatl, il mitico sacerdote-sovrano divinizzato nell’immagine del serpente piumato. Una Terra il Messico ricca di antiche tradizioni esoteriche e spirituali dove l’imponderabile ha lasciato traccia sul piano ponderabile.
All’affascinante città antica di Teotihuacan faranno visita la mattina seguente, insieme a Jaime Maussan, dopo aver partecipato alla importante trasmissione “Despierta America” Pier Giorgio, Antonio Urzi e Simona Sibilla con i quali, appena giunti dal viaggio affrontato in voli differenti, ci siamo ritrovati all’aeroporto di Città del Messico. Ad attenderci tutti, il caro Pascal, amico di Giorgio di vecchia data e sempre punto di riferimento logistico per ogni viaggio in terra messicana. Giungiamo all’hotel dove siamo ospiti e mentre ci organizziamo con le valigie da distribuire seguiamo con lo sguardo Giorgio che abbraccia qualcuno. Con nostra grande gioia vediamo che si tratta del caro Robert Dean, l’ex Sergente Maggiore dell’Aeronautica Militare oramai in pensione, che con un forte abbraccio trasmette a Giorgio quel legame e quel sentimento rimasto inalterato nel tempo sin da quando nell’anno 95 venne a visitare la nostra sede in Italia. Bob Dean, come si fa chiamare dagli amici, con la sua profondità spirituale e l’aspetto da antico templare, trasmette al nostro caro Giorgio l’amore che nutre per lui che manifesterà poi anche durante la cena. Cena alla quale è presente anche Jaime che mette Giorgio al corrente dell’andamento degli ultimi preparativi e delle aspettative della gente che trepidanti attendono il suo intervento.
“2012 – Cumbre Mundial Ovni – Nueva Conciencia” è il titolo dell’importante Convegno Internazionale organizzato dal giornalista Jaime Maussan, con la partecipazione di numerosi relatori giunti da diverse parti del mondo. Ricercatori, investigatori, piloti, controllori del traffico aereo dell’aeronautica militare, giornalisti, vigilantes, contattati, produttori di documentari sul fenomeno dei cerchi nel grano, tutti riuniti per dare la propria testimonianza ad una realtà che diviene ogni giorno più palese ed eclatante: la presenza extraterrestre nel nostro pianeta. Messico, Stati Uniti, Inghilterra, Turchia, Svizzera, Italia, Perù, Brasile, Cile, Olanda, Turchia, Paesi di tutto il mondo uniti per dare al mondo un messaggio che trascende la realtà visiva degli oggetti volanti oramai conclamata entrando nella realtà spirituale di Esseri evoluti, fratelli maggiori che vengono a visitare la nostra decadente civiltà per risvegliarla ad una nuova coscienza. Il venerdì mattina mentre Pier Giorgio, Antonio e Simona sono a Teotihuacan, partiti all’alba, Giorgio approfitta per salutare alcuni dei relatori come il caro amico brasiliano Ademar Gevaerd per poi recarsi verso la sala dove il primo pomeriggio avrà inizio il Forum Internazionale. Il Convegno, organizzato e curato nei minimi dettagli, si tiene presso il prestigioso Palazzo dei Congressi del Word Trade Center di Città del Messico. Entriamo nella immensa struttura circondata da uffici, ascensori e negozi e raggiungiamo l’entrata che interessa a noi. Giorgio qui è conosciuto da tutti, mentre passa tra gli stand informativi che vendono gadget, dvd, alimenti, bevande, e pubblicizzano varie terapie, tutti si fermano per salutarlo, abbracciarlo e scattare una foto con lui. Grazie a Jaime e alle numerose trasmissioni da lui realizzate sulla straordinaria esperienza di Giorgio, tutto il Messico lo conosce e lo ama con devozione, anche molte persone speciali come Fernando Correa che fanno parte del team di Tercer Milenio, la famosa trasmissione condotta da Maussan, come grandi amici si intrattengono a parlare con lui, a procurargli un caffè, a farlo sentire a casa. Entriamo nella grande sala: una zona centrale è riservata per i relatori, una laterale per la stampa e tutto il resto per il pubblico che si prevede numeroso. Il palco, arredato con alcuni divanetti bianchi, ha alle sue spalle uno schermo gigante e ai suoi lati due schermi laterali, più altri due installati dopo la metà della sala. Una deliziosa equipe di giovani dinamici e professionali ha in mano l’organizzazione logistica dell’evento, a partire dalla sicurezza fino al più piccolo dettaglio tecnico.
La presentazione di Jaime Maussan è di grande impatto emotivo. La sua capacità di vedere e saper trasmettere la realtà extraterrestre come parte della vita dell’uomo, di saper inserire questa realtà nel contesto della gravissima situazione mondiale lo rende il miglior giornalista al mondo su questo campo. “Occorre generare un cambio verso una nuova coscienza” dice Jaime “i Maya ci avevano avvertito 1500 anni prima di Cristo di questi cambi che oggi stiamo vivendo”. Maussan si sofferma a parlare della gravissima crisi ambientale che sta portando all’estinzione un numero sempre più crescente di nuove piante e animali. “L’umanità deve salvaguardare la vita nel pianeta” prosegue parlando dei segni che giungono sulla Terra e mostrandone le immagini lasciate come messaggio all’uomo di questo tempo … i cerchi nel grano … le croci che si manifestano in cielo e in terra “Dovremmo amare il prossimo come noi stessi, questo è il messaggio che dobbiamo capire per poter cambiare la situazione nel mondo. Non si tratta di messaggi religiosi, si tratta di messaggi per l’umanità” continua il noto giornalista messicano, “La profezia di Fatima si sta compiendo” prosegue soffermandosi sul valore di alcune profezie come quella di Fatima o quelle di Nostradamus che sono in fase di pieno compimento, e sul valore mariano di alcuni segni che vogliono parlare all’umanità: la Vergine manifestatasi di recente in Egitto, la silhouette luminosa della Vergine col bambino filmata da Antonio Urzi in Italia, la perfetta immagine della Madonna di Guadalupe apparsa in Messico su una parete. Durante quest’ultimo prodigio una veggente presente al miracolo grida di aver visto la Vergine e racconta in lacrime per la forte emozione che la Vergine le ha detto: “Mio figlio sta ritornando”. Jaime mostrando le immagini di tali segni divini relazionati alla Madonna trasmette una sua riflessione sulla particolare “coincidenza” che tutti sono avvenuti durante o a cavallo del 10 di dicembre, giorno della Madonna di Loreto. Ricordiamo che la Madonna di Loreto si trova in Italia in una chiesa presso un piccolo paesino poco distante dal paese dove vive Giorgio, all’interno della quale vi è la Santa Casa della Vergine che secondo la leggenda sarebbe stata trasportata dagli Angeli da Nazaret fino a qui. “Questi sono messaggi, avvertimenti, segnali che devono parlare all’uomo” continua Jaime mostrando ancora altri segni come le tempeste solari e l’incredibile fascio di luce recentemente fotografato sulla piramide del Sole parlando ancora della gravissima crisi planetaria che sta portando all’estinzione uno sconvolgente numero delle più svariate specie animali e vegetali. “Tutto si può risolvere” dice, “ma l’ecosistema una volta distrutto non può più essere ristabilito … dobbiamo capire il senso della vita. Dio esiste. È una intelligenza. Quando prenderemo coscienza di questo?”
La profonda presentazione di Jaime Maussan lascia spazio ad un bellissimo filmato sulle bellezze naturali della terra che ci lascia nel cuore un grande senso di nostalgia. Nostalgia delle nostre origini.
Un grande applauso chiude lo straordinario intervento di questo grande giornalista. La parola passa quindi ai ricercatori ufologici messicani Luis Ramirez Reyes, Ruben Manrique, Gilberto Rivera, Roberto Contreras, Fernando J. Tellez che espongono il panorama generale della investigazione Ovni in Messico. Di seguito si susseguono gli interventi di alcuni giornalisti che trattano il tema del fenomeno Ovni nel secolo ventunesimo con la presenza dell’inviato speciale del programma Tercer Milenio di Jaime Maussan, Yohanan Diaz, e dopo di lui il giornalista scientifico cileno nord americano J. Antonio Huneeus.
Chiude la giornata l’atteso investigatore contattista peruviano Sixto Paz che comincia il suo intervento parlando dell’importanza di una buona cultura alimentare dalla quale ne consegue uno stato di salute integra o inferma dell’uomo a seconda che la si osservi o meno. Salute da tutelare come bene prezioso sia sul piano fisico che su quello psichico. Il contattista prosegue poi ripercorrendo tracce della sua vita, racconta che sin da quando era bambino suo padre, il noto investigatore peruviano Carlos Paz Garcia, lo portava con se ad assistere a conferenze sul tema extraterrestre. Il tentare di sperimentare poi da giovane la telepatia attraverso la meditazione lo porta a vivere numerose esperienze con esseri di altri mondi delle quali racconta, di fronte ad un pubblico attento ed incuriosito, diversi curiosi episodi suscitando più volte l’ilarità dei presenti per il suo modo romanzato e simpatico di esporre gli avvenimenti con una capacità oratoria che incanta la platea.
La prima giornata è conclusa. Intanto è giunto anche il nostro amato Juan Alberto Rambaldo che ha organizzato insieme ad altre persona messicane per il giorno lunedì 22 un incontro con tanti amici e simpatizzanti che da tempo chiedono in Messico di poter fare un arca, cioè un gruppo operativo che rappresenti in questa terra la missione di Giorgio Bongiovanni. La serata termina nella cena consumata presso l’hotel dove alloggiamo, Giorgio in compagnia di Jaime Maussan, A.J. Gevaerd, Bob Dean, Aktan Aktogan, Antonio, Pier Giorgio ed altri relatori stendono le prime impressioni del prestigioso congresso.
Il sabato mattina una tavola rotonda apre il secondo giorno di Convegno. A parlare sono i piloti dell’aeronautica militare che portano le loro numerose e preziose testimonianze sulla presenza nei nostri cieli di velivoli non terrestri: Enrique Kolbeck, Raymundo Cervantes Ruano, Carlos Antonio De Los Santos, Daniel Monraz. E’ la volta quindi di Donald Schmitt studioso del fenomeno ufologico, ex direttore di investigazioni speciali su importanti casi in particolare il caso Roswell del quale parla approfonditamente nella sua relazione. Segue l’intervento di Nick Pope giornalista, saggista e ricercatore britannico che si occupò di un progetto governativo dedicato al fenomeno ufo in Inghilterra durante i suoi 25 anni di lavoro presso il ministero del Regno Unito. Dopo un primo momento di scetticismo, racconta, ben presto si rese conto della sconcertante veridicità del fenomeno dopo aver avuto accesso alla grande quantità di informazioni e prove tenute nascoste all’interno degli archivi segreti inglesi. La sua relazione “Gli espedienti segreti dell’Inghilterra” racconta le vicende che lo hanno visto coinvolto durante questi anni.
È la volta quindi del giornalista Ademar Gevaerd studioso del fenomeno ufologico, amico di Giorgio di vecchia data venuto in diverse occasioni in Italia come ospite presso la nostra associazione. Gevaerd inizia il suo intervento parlando dell’obiettivo raggiunto, insieme ad altri ricercatori brasiliani, di creare in Brasile una commissione di studio per la ricerca su questo campo. Un passo che ha contato negli ultimi anni importantissimi risultati. Lo studioso espone al pubblico un quadro chiaro e interessante delle attività svolte dalla commissione che ha raccolto una petizione di ben 70 mila firme presentate alle autorità federali brasiliane per una richiesta ufficiale di declassificazione dei documenti tenuti negli archivi segreti del governo. I risultati ottenuti contano centinaia di pagine di documenti declassificati corredati di immagini fotografiche. Il giornalista sottolinea che la quantità di materiale in loro possesso e l’importante sostegno della particolare testimonianza di cinque militari graduati dell’aeronautica militare brasiliana hanno portato ad un vero e proprio risvolto che prova quanto segue:
1) Gli Ovni sono reali; 2) Hanno origine extraterrestre; 3) Si stanno avvicinando continuamente; 4) Le loro attività si stanno manifestando in forma crescente; 5) E’ giunta l’ora di agire.
Il Ministro dei Trasporti Aerei Brasiliani, il Generale Otavio Moreira Lima, ha affermato che presto il genere umano incontrerà gli extraterrestri aggiungendo che le autorità brasiliane hanno il dovere di far conoscere al popolo la realtà extraterrestre. Gevaerd continua sottolineando con forza che la commissione continua a battersi affinché tutto il materiale venga declassificato perché è un diritto sacrosanto della gente conoscere la verità. Si sofferma poi su uno degli importanti casi declassificati la famosa “Operazione Prato” avvenuta in Amazzonia contenuta in migliaia di pagine e filmati non ancora resi totalmente pubblici. “Questo è il nostro lavoro” conclude Gevaerd, “lottare perché le informazioni possano essere date al pubblico e fare pressione affinché il governo possa aprire tutti gli archivi segreti e la gente possa risvegliarsi alla nuova coscienza della realtà extraterrestre che ci prepara alla nuova era, quella della relazione della nostra esistenza con quella di altri esseri”.
L’importante esposizione del giornalista brasiliano termina con l’applauso del pubblico e lascia spazio al dottor Michael Salla. Professore universitario australiano, studioso di politica internazionale, Michael Salla è uno degli iniziatori del movimento esopolitico. La sua relazione si incentra sullo studio dell’alleanza segreta che si cela dietro il Presidente Obama e la divulgazione della realtà extraterrestre. Il pensiero di Salla si concentra sulla convinzione che quando l’uomo avrà appreso a lavorare insieme, a comprendere se stesso, gli Extraterrestri entreranno in contatto con l’umanità ma fino a che questa continua ad essere organizzata su basi tribali, guidata dagli interessi di un piccola elite e non da quelli globali, niente potrà cambiare … “Con Barak Obama, per la prima volta nella storia del nostro pianeta, abbiamo un leader globale e questo è un enorme progresso per la nostra società”.
Si conclude così anche la prima parte dei lavori. È l’ora del break per il pranzo.
Il via vai di gente è continuo nell’intervallo di dieci minuti che intercorre tra un intervento e l’altro. Si approfitta per visionare gli stand e per scattare foto. Il cammino di Giorgio è continuamente circondato da tante persone, tanti papà e mamme desiderano immortalare l’immagine dei loro figli insieme a lui. Momenti che mi commuovono. Mi avevano parlato della devozione e della bellezza del popolo messicano, ma sentirlo di persona è veramente un altra cosa. Persone semplici, umili, di una delicatezza, armonia e premura che ti lasciano un profondo segno nel cuore. Sembra di stare a casa. Lo staff dei giovanissimi ragazzi dell’organizzazione sempre attenti a curare l’andamento del congresso, l’ordine della sala e la sicurezza dei relatori, paiono i nostri ragazzi al lavoro. Si preoccupano che Giorgio abbia sempre il suo posto, che non gli manchi niente. Poi le tante bellissime persone che Giorgio da numerosi anni conosce, come i vigilantes, i collaboratori di Jaime, i relatori presenti e tanta altra gente che si ferma a parlare con lui come se non fosse mai andato via da quella terra. Una città e uno stato intero a cui ha lasciato la sua impronta sacra. Mi colpisce anche l’accoglienza calorosa riservata, oltre che a Pier Giorgio conosciuto e rispettato in questi ambienti oramai da anni, anche ai nostri Antonio e Simona da parte di tutti quanti. Anche in questo caso le trasmissioni di Jaime hanno fatto diventare famosa la loro esperienza e la loro persona è amata da tutti. Simona viene considerata come l’extraterrestre presente in sala con il quale tutti desiderano scattarsi una foto e rimangono incantati a guardarla. Antonio è circondato da telecamere che lo intervistano e lo seguono fuori dal World Trade Center, mentre lui con il naso all’insù cerca i suoi fratelli … e li trova puntualmente. Mentre all’interno i relatori si alternano per parlare della Loro presenza, all’esterno, nei cieli, i Fratelli dello spazio si dilettano nelle loro spettacolari evoluzioni. Molti ei numerosissimi filmati realizzati sugli oggetti avvistati durante il Convegno sono stati ripresi da Antonio contemporaneamente ad alcuni dei vigilantes, cameramen delle tv nazionali presenti, e tanta gente. Lui, come sempre siamo stati testimoni, sente la Loro presenza, è come se lo chiamassero. Antonio dice: “Sono lì!” Tu guardi e non vedi niente. Poi fissi attentamente lo sguardo dove lui indica con il dito e alla fine riesci a vedere, ad occhio nudo o, se l’oggetto è tanto lontano, all’interno della telecamera … e ci sono veramente! È emozionante perché sai che sono Loro, vedi che non potrebbe essere nient’altro, per come si muovono, per come si manifestano … filmati che poi, ovviamente, vengono comunque analizzati … ed è davvero incoraggiante sapere che alla fine sono davvero Loro, i nostri Fratelli maggiori, che da lassù ci osservano e aspettano che il loro Re sia pronto a manifestarsi. Antonio, con la purezza e la gioia di un bambino, li cerca, li aspetta, desidera che tutta la gente, tutto il mondo capisca che ci sono veramente. Cosciente che la sua missione è strettamente legata a quella di Giorgio non perde una sola occasione per trasmetterlo e per manifestargli il suo amore e la sua devozione per ciò che egli rappresenta. Simona vive all’unisono con lui. Un altro fatto che ci colpisce particolarmente in questi giorni è la sensazione che la terra tremi continuamente. Sembra di stare sopra il letto di un vulcano. Ed in effetti le scosse sismiche qui sono quasi all’ordine del giorno, la gente dice: “Ci siamo abituati!”. Sinceramente in alcuni momenti siamo persino usciti all’esterno una volta dall’hotel e una volta dal palazzo del congresso, per il forte vibrare dei palazzi e il rumore sordo della scossa mentre la gente rimaneva tranquilla. Tra di noi la sensazione comune è quella di un intenso terremoto che potrebbe avvenire da un momento all’altro.
L’intensa vibrazione della terra comunque è forte, molto forte e non parlo adesso di vibrazione fisica. Giorgio ci aveva già parlato di questo.
Nel primo pomeriggio prima di poterci recare nuovamente presso la sede del Congresso Giorgio partecipa insieme a Jaime Maussan ad un programma nazionale della Bolivia presentato da John Arandia che andrà in onda il lunedì successivo. Un importante e seguito programma durato ben quaranta minuti dove in diretta Giorgio ha mostrato le sue stigmate dando il messaggio al popolo boliviano, parlando della seconda venuta di Cristo sulla terra, della mafia, dei bambini di Funima e dei segni dell’apocalisse. Jaime in un intervento straordinario ha parlato del risultato delle analisi a cui Giorgio è stato sottoposto negli anni, e dell’ultima esperienza alla quale siamo stati testimoni in cui durante un estasi ha parlato in lingua aramaica e latina.
Inizia la seconda parte dei lavori. Il primo pomeriggio è dedicato al fenomeno dei Crop Circle, al chiaro, per tutti i partecipanti, intento di comunicazione da parte di Esseri provenienti dallo spazio verso l’uomo terrestre. Il ricercatore olandese Bert Janssen, lo studioso britannico Gary King e la documentarista Susanne Taylor espongono la loro relazione sul tema, mostrando le splendide immagini di questi straordinari pittogrammi impressi sui campi di grano inglesi e sulla assurda pretesa da parte di chi ha tutto l’interesse di nascondere questa realtà di far credere che queste perfette e magnifiche figure, create nel tempo di pochi attimi, siano eseguite per mano dell’uomo, addirittura da semplici contadini. La serata si conclude con l’attesa presentazione di Antonio Urzi come testimone della presenza di Esseri provenienti da altri mondi e Pier Giorgio Caria in qualità di ricercatore. Pier Giorgio presenta ad un pubblico attento e interessato l’esperienza di Antonio e Simona, mostrando alcune delle immagini più belle degli avvistamenti filmati in questi ultimi anni e mesi. Antonio si sofferma a spiegare il profondo legame che lo unisce alla figura di Giorgio Bongiovanni ripetendo più volte che spesso gli avvistamenti ai quali è testimone gli sono preannunciati da Giorgio stesso e che molto frequentemente gli stessi si manifestano nel momento in cui nel suo corpo sta avvenendo il prodigio della sanguinazione dalle stigmate.
La relazione termina con un grande applauso del pubblico che apprezza la bellissima spontaneità di Antonio e la seria professionalità di Pier Giorgio.
Purtroppo subito dopo, Giorgio e tutti noi siamo costretti ad andare via, per esplicita richiesta di Jaime che desidera la presenza di Giorgio presso il suo ristorante dove la bellissima e dolcissima moglie Beatriz ci aspetta in attesa di tutti gli altri ospiti. Intanto Pier Giorgio tiene la sua relazione presentando al pubblico il caso Amicizia sul quale la nostra Studio 3 tv ha realizzato il documentario con la regia dello stesso ricercatore. Al termine del suo interessante intervento anche Pier, in compagnia di Jaime, ci raggiungono al ristorante. Intanto Fernando Correa munito di telescopio e cannocchiale aveva atteso Giorgio all’esterno del locale per mostrargli il Cielo … Fernando con la sua manifesta passione per le costellazioni e per la vita in se, mostra a Giorgio e a noi presenti la bellissima luna con i suoi crateri … le luminose stelle … il pianeta rosso, Marte … il pianeta Saturno con il suo anello … la lontana costellazione delle Pleiadi e la piccola stella Maya la più distante di tutte … Giorgio ammira la sua stella con nostalgia, quel mondo di Luce tanto amato e tanto lontano ma che lui porta sempre dentro di se, poi ringrazia il carissimo Fernando che ha organizzato questo piccolo improvvisato osservatorio appositamente per lui. Il delizioso locale e le gustose e raffinate pietanze sono curate da Beatriz e sono un po’ il suo orgoglio come ci dice Jaime …. in basso il locale è arredato in pieno stile messicano, al piano superiore invece, dove siamo accomodati, ci si trova praticamente all’interno di un museo … immagini … dipinti … statuette che parlano dei fratelli delle stelle, della loro presenza sulla terra … astronavi, volti extraterrestri … Giorgio scorge, tra le altre cose, con nostra grande gioia, una targa posta sulla scrivania di Jaime regalata anni fa dalla nostra associazione Giordano Bruno a nome di Giorgio e di tutti i ragazzi dove una bellissima dedica rivolta a Jaime ci fa emozionare.
La domenica mattina una tavola rotonda apre la nuova ed ultima giornata del Convegno. Questa volta a parlare sono i vigilantes: Pedro Hernandez, Arturo Robles Gil, Pedro Avila, Ismael Lopez, moderati da Moscosopacheco che presentano i loro avvistamenti e l’esperienza personale di fronte a questo straordinario fenomeno del quale sono chiamati ad essere testimoni. Jaime Maussan che come sempre al termine di ogni relazione saluta e ringrazia l’ospite esaltandone le qualità e le ricerche svolte, dice, citando diverse volte l’importantissima esperienza di Antonio Urzi, che queste persone hanno una particolare sensibilità e hanno il compito di filmare tutto ciò che vedono nel cielo, sono poi gli esperti ad avere il compito di analizzare e stabilire se le immagini ritraggono un oggetto volante non terrestre o qualcos’altro. Un chiaro riferimento a tutti coloro che si accaniscono per tentare di trovare a tutti costi falsi che possano screditare questi testimoni della Verità.
A questi uomini veramente speciali che vivono con gli occhi rivolti verso il cielo, segue l’intervento di Fernando Correa, astronomo di riferimento e consulente scientifico di Jaime Maussan che conduce la sezione “El clima espacial” nella trasmissione “Los Grandes Misterios del Tercer Milenio”, una persona straordinaria che attualmente tra le altre cose partecipa con la Nasa nella campagna mondiale di osservazione del pianeta Saturno nella missione Cassini Huygens coordinata dalla California. Lo studioso giornalista, esperto in analisi delle immagini, presenta le approfondite investigazioni realizzate su una fotografia scattata nel giugno 2009 da una famiglia in visita alla grande piramide maya-tolteca “El Castillo” dedicata al re-eroe Kukulkán nell’importante complesso archeologico maya di Chichén Itzá. Nella immagine, proiettata a grande schermo, è chiaramente visibile un fascio di luce dai contorni netti che dalla piramide si proietta verso il cielo ricoperto di nubi. Un fenomeno che non era stato notato ad occhio nudo dalla famiglia né dai turisti presenti che ammiravano la bellezza della piramide. Dalle numerose analisi realizzate si evince che il fenomeno è reale e non contraffatto per mano dell’uomo. “E’ attiva la piramide? Si sta attivando? Lo è sempre stata?” si domanda Fernando Correa “Questo è ciò che stiamo cercando di capire su questa che è una delle più magnifiche piramidi del pianeta … nell’antica città di Teotihuacan dove sorgono le piramidi del Sole e della Luna nasce la saggezza, si sente una energia particolare, è l’energia dell’universo che le piramidi raccolgono e trasmettono … la Nasa è riuscita a registrare l’energia che fluisce dalla piramide del Sole con strumenti scientifici …”. Fernando spiega al pubblico che quella forza di cui si parla nella saga “Guerre stellari” o “Star Wars” esiste, è reale, ed è stata addirittura registrata scientificamente. “Cosa ci deve insegnare tutto questo?” prosegue, “dobbiamo aprirci ad una nuova coscienza, porci dei quesiti: chi ha creato tutto questo? Chi siamo? Qual’è il nostro destino?”.
Un caloroso applauso chiude la sua profonda esposizione alla quale segue quella di uno dei principali sostenitori della cosiddetta teoria degli antichi astronauti Erich Von Daniken, studioso degli antichi testi sacri e scrittore. Lo scrittore svizzero ribadisce il concetto che divinità ed angeli di cui parlano Bibbia, Corano e numerosi scritti sacri antichi erano esseri provenienti da altri mondi che un tempo visitarono la Terra. Anche alcune apparizioni mariane, compresa quella di Fatima, viene da lui spiegata in questa chiave. Von Daniken incentra il suo discorso sul ritorno degli Dei, soffermandosi a spiegare che tutte le grandi religioni aspettano in questo tempo il ritorno dei loro Messia … Gesù, Mahadi, Kukulkan, Ketzcoatl … “Il Dio Sole che deve ritornare non è quindi una visione cristiana ma universale” dice lo studioso “ecco perché dobbiamo essere preparati a questo evento … dobbiamo prepararci perché accadrà, dobbiamo aspettare questo ritorno”. Von Daniken parla della straordinaria importanza del libro di Enoch uno dei patriarchi dell’umanità che la tradizione araba riconosce come l’uomo più intelligente di quell’epoca e prosegue parlando della altrettanta importanza del libro di Ezechiele e di quanto è contenuto nel capitolo primo dove si trovano i passi in cui il profeta parla del suo incontro con esseri provenienti dallo spazio che chiama divinità e del suo viaggio in un altro mondo, spiegando nei dettagli la loro fisionomia e quella del “carro di fuoco” che li trasportava. La Nasa studiando questo testo, spiega lo scrittore tedesco, ha elaborato i dati ricevuti da Ezechiele ottenendo la forma dei cosiddetti “Vimana” che altro non sono che navicelle spaziali, le navi degli Dei. Erich mostra in immagini alla platea la ricostruzione dello storico evento … “voi avete occhi e non vedete, avete orecchie e non sapete ascoltare” dice uno degli Esseri a Ezechiele racconta lo studioso dicendo che Enoch ed Ezechiele sono due testimoni. “Dobbiamo mettere a conoscenza il pubblico di questo prossimo evento altrimenti non saremo preparati a questo ritorno” conclude poi seguito dall’applauso del pubblico.
Dopo l’interessante esposizione di Erich Von Daniken è la volta dell’investigatore turco Haktan Akdogan organizzatore nella sua terra di diversi Convegni ufologici, nell’ultimo dei quali hanno partecipato anche Pier Giorgio Caria e Antonio Urzi con la “straordinaria presenza di navicelle spaziali” avvistate e filmate durante il convegno dallo stesso Antonio, i Cameramen presenti e tanti testimoni. Haktan Akdogan presenta quindi le eclatanti riprese UFO realizzate in terra turca da Yalcin Yalman, un altro dei testimoni che filmano questi fenomeni, soffermandosi a parlare degli ultimi avvistamenti avvenuti da civili e militari in Turchia e mostrando alcuni interessanti filmati.
Durante la stretta pausa del pranzo, musiche indiane dal vivo echeggiano nella sala, le luci sono spente, colori multiformi vengono proiettati sugli schermi, una sorta di musica meditativa prepara il clima per gli ospiti attesi nel pomeriggio.
La prossima relatrice, un altro momento atteso dal pubblico.
Vestita di bianco, la stigmatizzata Messicana Elisabeth Sanchez sale lentamente sul palco. La croce di sangue impressa sulla fronte è ben visibile. Nel divanetto accanto a lei il giornalista e ricercatore Yohanan Diaz con molta delicatezza le rivolge alcune domande in modo che il pubblico possa conoscere la sua storia, chiedendole poi di poter mostrare i segni presenti sul suo corpo. Elisabeth scopre le mani dai guanti e un piede dal sandalo e dalle garze che proteggono le ferite sanguinanti. La stampa presente in sala e numerose persone dal pubblico si avvicinano per scattare fotografie. Il giorno precedente Giorgio ed Elisabeth si erano incontrati nel corridoio antistante la sala, un abbraccio affettuoso, già tanti anni prima si erano conosciuti e avevano parlato della reciproca missione affidatagli dalla Vergine. Si guardano intensamente scambiandosi qualche parola sottovoce. Poi dolcemente si danno appuntamento all’indomani. Lei vive la sua missione nell’umiltà della sua vita, trasmettendo il suo messaggio nell’esempio del sacrificio e della semplicità ma non esponendosi a manifestazioni pubbliche, un aiuto nella sofferenza a colui a cui è stato dato invece, dalla Madre Celeste e dal Maestro Gesù, il dono del Verbo; lui ha il compito di trasmettere il messaggio con la stessa umiltà ma anche con il senso della giustizia che ha il potere di denunciare il male smascherando così come profetizzato dalla Vergine il volto dell’anticristo. “Oggi sono qui” dice la Sanchez “perchè la Madonna mi ha detto di parlare con Jaime per dare il messaggio, Jaime è un suo figlio caro, così mi ha detto”. La veggente spiega che siamo vicini ad un cambio ma che il mondo non finirà: “Io sono un segno della fine del tempo … -il mondo non finirà-, mi ha detto la Madre Divina, -ma continuerà con coloro che amano mio Figlio- … Ci sarà una festa speciale in questo pianeta … Cristo sta per tornare, i fratelli dello spazio sono presenti … ci sarà un grande segno che sarà visto in tutto il mondo che annuncerà la sua gloria. Lui verrà con i Suoi Angeli e i Suoi Arcangeli. Dovete cambiare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Elisabeth spiega che i messaggi vengono dati affinché gli eventi drammatici possano non manifestarsi se l’uomo cambia e parla dell’importanza dell’amore, di amarsi come fratelli. Un altro segno vivente che con la sua sofferenza e i suoi frutti mostra la natura del suo albero. La dolce ed emozionante musica dell’Ave Maria accompagna la stigmatizzata messicana verso l’uscita seguita da tante persone. La seguo con lo sguardo e emozionata penso a quanti strumenti il Cielo ha chiamato e chiama ogni giorno perché possano risvegliare la coscienza dell’uomo ai valori universali. Uomini e donne che con il loro sacrificio d’amore offrono la loro vita seguendo l’esempio del Maestro più grande: il Cristo.
E’ il momento della giornalista e fotografa italoamericana Paola Harris appassionata del fenomeno ufologico che presenta la sua esposizione dal titolo: “Dalla ufologia tradizionale all’avatar: una nuova visione mondiale”. Paola, mostrando le immagini del film avatar, spiega che in questo film di James Cameron vi è una visione per il futuro, una visione che ci può aiutare ad espandere la nostra percezione della natura … “Una visione per i bambini” dice, “per il loro futuro, per poter vivere in armonia con il pianeta, comunicare attraverso poteri paranormali che in realtà se solo lo volessimo e ci provassimo sarebbero poteri normali”.
Alla Harris segue l’intervento del neuropsichiatra dottor Luis Ortiz Oscoy che ci propone un eccezionale intervento. Ortiz fa parte di quell’esiguo numero di scienziati che sono riusciti a legare il valore della scienza a quello della coscienza e che sono in grado di dare alla società una grande spinta nella evoluzione dell’uomo. Il neuropsichiatra centra il suo discorso, esposto in maniera talmente chiara e semplice da poter essere compreso da tutti, sulle condizioni cosmiche che favoriranno lo sviluppo del nostro DNA, sull’importanza della posizione attuale della terra rispetto al centro della galassia … “Tutto questo inizierà a far aumentare le vibrazioni della cellula e soprattutto del DNA umano” dice Ortiz, “questo farà risvegliare la parte del cervello che è addormentata, quel 90% del DNA che mai usiamo, inizieremo a comprendere che ci sono infinite correlazioni tra gli esseri umani, a livello energetico, e quando l’uomo inizierà a capire che tutti siamo interconnessi così com’è l’universo, inizieremo a fare meno disastri, a litigare di meno”. L’intervento del dottor Ortiz si conclude dopo un momento di rilassamento meditativo con l’intero pubblico … la luce soffusa … le parole pronunciate lentamente … la musica … un mantra tibetano. Rimaniamo incantati ad ascoltarlo e ci lasciamo trasportare da quel finale momento meditativo. Un forte applauso ringrazia e saluta il dottore.
Giorgio, rimasto tutto il giorno in isolamento, ed impegnato in varie attività operative, giunge durante la relazione del neuropsichiatra rivelandone il totale apprezzamento.
Il prodigio della sanguinazione era avvenuto poco prima, nella sua camera d’albergo il Signore lo aveva chiamato a vivere una nuova passione. Morire e rinascere ancora … attraverso quel sangue che redime … se lo si vuole.
Poi, la forza per rimettersi in piedi, e siamo sotto, in attesa dei ragazzi dell’organizzazione. Poco prima avevano detto a Giorgio che sarebbero venuti a prenderlo con un auto. Fino a quel momento avevamo sempre fatto il breve tratto di strada a piedi. Per telefono ci comunicano che la sala è stipata di persone e hanno dovuto aprire la parte posteriore per poter contenere tutti. L’autista di Jaime è pronto all’uscita dall’hotel, Giorgio viene invitato a salire sulla stessa auto che ci conduce verso la sala. In macchina Jaime rivela a Giorgio quanta gente attendeva il suo arrivo, tante persone venute al congresso solo per vedere ed ascoltare lui, e gli rivela, sorridendo, del suo timore che potesse non sentirsi bene e quindi non essere presente per la sua esposizione. Ridono insieme, commentando poi l’alto livello del congresso, definendolo il più completo tenuto fino ad ora su questo tema.
Entriamo nella sala, l’emozione mi sale fino alla gola, tantissima gente è giunta nel frattempo occupando almeno 1300 posti a sedere. L’ intervento di Giorgio è quello più atteso.
Nel momento in cui il dottor Ortiz sta per terminare la sua relazione, una delle ragazze della sicurezza si avvicina a lui invitandolo a seguirla. È arrivato il suo momento. Si dirige verso la parte destra della sala in attesa di essere chiamato. Nel mentre i ragazzi avevano steso due nastri di sicurezza che chiudevano l’accesso della gente verso il palco. La voce annuncia: “La Jaime Maussan produciones presenta”, nel grande schermo compare una grande scritta con sfondo azzurro-blu: “2012 – Cumbre Mundial Ovni – Nueva Conciencia”, un suggestivo effetto sonoro la accompagna, poi la voce prosegue con una brevissima biografia del relatore, in questo caso di Giorgio, mentre infinite stelle dagli schermi sembrano venirci incontro come se fossimo all’interno di un astronave che viaggia nello spazio alla velocità della luce. “Diamo il benvenuto a Giorgio Bongiovanni” annuncia la voce. Un grande applauso abbraccia il suo ingresso sul palco. Le mani scoperte dai guanti. I segni ancora sanguinanti. Cameraman e fotografi si avvicinano per riprendere l’atteso momento.
“Ringrazio con tutto il mio cuore il mio amico e fratello Jaime Maussan” dice Giorgio “e tutta l’organizzazione per avermi invitato e ringrazio tutti voi amici e fratelli del Messico, una terra che io amo tantissimo, una terra che è stata protetta da Dio e dalla Santa Vergine”. Il silenzio nella sala è totale. “Mi sento emozionato nonostante i miei 20 anni di esperienza perché sempre quando visito questa terra sento la vostra vibrazione, la vostra tenerezza e sensibilità al messaggio del Cielo e soprattutto la devozione che il popolo messicano ha, ed esprime nei confronti della Vergine di Guadalupe che è la Santa Madre di Cristo. Oggi voglio con tutto il mio cuore, con tutto il mio amor, dare il profondo messaggio che ho ricevuto attraverso questa esperienza che vivo intensamente”. Giorgio presenta quindi Pier Giorgio che mostra le immagini del breve filmato sulle analisi del segno delle stigmate commentando il prodigio di un segno vivente che parla all’umanità. Il pubblico, immobile, osserva quelle immagini con devozione, poi la parola passa nuovamente a Giorgio. “La mia storia è molto relazionata con il Messico perché Jaime Maussan e stato l’investigatore giornalista che ha scoperto la mia storia presentandola in Messico e nel mondo e come un buon investigatore Jaime ha voluto dimostrare che il caso che io vivo è un caso reale e onesto … l’anno scorso dopo 20 anni di stigmatizzazione permanente Jaime mi chiese di fare altre prove mediche da presentare al pubblico e dimostrare che i segni sono sempre gli stessi nel tempo”. Giorgio parla della stigmate sulla fronte che compare in occasioni di grande sofferenza per l’umanità e prosegue con il messaggio “… in questi giorni ho ascoltato tutti gli espositori di questo straordinario congresso che credo sia uno dei più importanti organizzati al mondo, forse il più importante … credo che le persone intelligenti che vogliono risvegliarsi si rendano conto che non siamo soli nell’universo, che si stanno manifestando segnali importanti, voglio quindi concentrare questo mio intervento sul punto di riferimento massimo della nostra civiltà, dell’uomo … voglio parlare e concentrare il mio discorso su un uomo, un giovane, un ragazzo eterno, straordinario, forte, che manifesta l’amore più grande di tutti gli amori, parlo di Gesù, il Cristo, nostro maestro divino”. Giorgio spiega che tutti i segnali importantissimi di cui si è parlato fino a quel momento comprese le stigmate “e voi avete qui una sorella messicana stigmatizzata” sono anelli di una catena che si uniscono per sostenere la medaglia, il rubino, che è il Cristo. Incentra il discorso sulla profezia fatta da Gesù duemila anni fa che annuncia il Suo ritorno spiegando che il simbolo della croce significa crocifissione e resurrezione. Giorgio chiede a coloro che in casa hanno un vangelo di alzare la mano, il risultato è che tutti lo possiedono, suggerisce quindi di verificare al loro ritorno a casa se ciò che lui stesso dirà questa sera sia o meno riportato all’interno di questo testo sacro. Poi racconta la visione della Vergine a Fatima, quel raggio di luce che colpì le sue mani nel centro dei palmi, lo sconcerto nel realizzare di aver ricevuto quel segno tanto grande, segno che negli anni successivi lo marchieranno anche nei piedi, nel costato e sulla fronte. Perché la Vergine di Fatima? Domanda, spiegando poi che la profezia di Fatima si unisce alla profezia dell’apocalisse e a quella del Vangelo. “L’uomo si trova in questo momento nella parte più profonda della sua sofferenza e negazione” continua Giorgio entrando nel cuore del messaggio di Fatima “sta sfidando la vita e per questo motivo grandi sofferenze accadranno all’umanità, guerre, catastrofi, ecc. ma mentre l’uomo soffre, grandi segnali si manifestano dal cielo. Tutto questo è iniziato a partire dalla seconda meta del secolo venti. La Vergine parla di Esseri che vengono da altri lidi dell’universo e di grandi miracoli che il Cristo stesso farà apparire in tutte le parti del mondo. Questo è il tempo perché questo è il momento più grave della storia umana, il più pieno di sofferenza ma anche il più importante perché i segni si presentano visibili e chiari davanti a tutto il mondo, spetta solo a ciascuno di noi riconoscerli e iniziare un grande cambio all’interno di noi stessi. Il messaggio dice ancora che l’umanità sarà testimone della seconda venuta di Cristo nel mondo e non mi riferisco solo al Cristo cosmico che tutti noi dobbiamo realizzare dentro per poterci redimere e lavorare a favore della vita, non mi riferisco solo a questo ma a Gesù il figlio di Dio, il figlio dell’uomo che ritornerà personalmente”. La grande sala è assiepata di gente, circa 1300 persone ascoltano in religioso silenzio, nei 5 schermi giganti l’immagine di Giorgio viene proiettata in primo piano. “Non parlo di religione cattolica parlo di un Cristo Cosmico riconosciuto da tutte le religioni, mi riferisco a Gesù che resuscitò, si alzò dal sarcofago, si presentò ai suoi discepoli, mi riferisco a questo Essere che ritornerà personalmente e questa è la chiave più profonda del messaggio di Fatima e del messaggio che io ho ricevuto, tutto il resto è un adorno … la chiave fondamentale dei segni dei tempi è che tutti dobbiamo prepararci a ricevere questo Maestro Divino che ritornerà accompagnato da altri Maestri e da questi Esseri di Luce che vengono da altre parti dell’universo … io l’ho visto, ho mangiato con lui …”. Giorgio racconta la visita di Gesù nella sua casa … “Mi ha detto: -Preparati, perché da ora in poi tutti i tuoi interventi nel mondo dovrai indirizzarli parlando della mia prossima venuta nel mondo, io mi presenterò così come mi sono presentato a te, non sarò solo ma accompagnato da centinaia di migliaia di Esseri di Luce, di Angeli, che mi accompagneranno e in quel momento avrà inizio un giudizio universale dove ognuno raccoglierà ciò che avrà seminato. Non tutti potranno partecipare alla nascita della Nuova Era, soltanto coloro che avranno amato il proprio prossimo come se stessi. Ho capito che la Sua manifestazione è prossima, che Colui che causa i segni in cielo è Lui, Colui che programma i movimenti della Madre Terra attraverso i quattro elementi della natura che sono l’aria, l’acqua, la terra e il fuoco, i quattro cavalieri dell’apocalisse di Giovanni, è Lui. Lui è il Re. Quando il Cristo si trova incatenato, pieno di sangue, flagellato, quasi morto, Pilato gli chiede: -Perché non ti difendi? Dicono che tu sei un re, sei tu un re?- E il Cristo che fino a quel momento non aveva mai risposto, risponde in latino dicendogli: -Si, io sono un re ma il mio regno non è di questo mondo perché se lo fosse i miei soldati, i miei angeli, mi libererebbero istantaneamente-. Quando voi leggerete questo passo nel vangelo leggerete che Cristo è un Re, primo, che non è di questo mondo, secondo, che ha angeli che lo possono liberare in qualsiasi momento, terzo. Non sta parlando quindi di esseri astratti, sta parlando di esseri concreti e lui è il Re, ma il re di chi, di dove? Vi chiedo io. Il Re dell’Universo, il Re della Confederazione Cosmica, Cristo è la manifestazione più pura del Padre Creatore ed è per questo che gli extraterrestri lo amano. Lo amano perché questo amore purissimo prima di visitare il nostro mondo attraverso Gesù, ha visitato migliaia di milioni di milioni di uomini di altre civiltà offrendo l’amore cosmico e molte di queste umanità si sono redente e per questo hanno raggiunto una civiltà tanto avanzata a livello scientifico ed etico che ora viaggiano nell’universo per aiutare altre civiltà che sono in difficoltà come la nostra ma riconoscono il Cristo come l’Amore Cosmico … Questo Re è Colui che presto instaurerà nel nostro mondo la Nuova Era, la quarta dimensione, ciò che nella Bibbia viene chiamato il Regno di Dio. Così come Cristo ha detto a Pilato -Il mio regno non è di questo mondo- gli ha anche detto: -Ritornerò con potenza e gloria-. Quando stava di fronte a coloro che lo stavano giudicando gli scribi e i farisei, il sinedrio che era la chiesa di quell’epoca gli chiedono -Sei tu il figlio di Dio? E lui con quella risposta si condanna a morte. Dice: -Si, lo sono. E tutti voi nel futuro con i vostri occhi vedrete ritornare la mia persona con gran potenza e gloria seduto alla destra del Padre … tutti voi potrete conoscere il tempo anche se nessuno conosce il giorno e l’ora ma il tempo si. Il tempo che annuncerà il mio ritorno- continua il Cristo -sarà un tempo dove le nazioni si leveranno contro le nazioni, si faranno guerre in tutte le parti del mondo, appariranno grandi segni … le stelle del cielo scenderanno nella terra … – Per caso queste stelle queste luci sono queste navi che si manifestano nei cieli? Lui parlava in una lingua che l’uomo poteva capire in quel tempo e dice ancora -Tutti i miei angeli si riuniranno nei quattro angoli della terra mostrando all’uomo grandi segnali. -Quando Gerusalemme sarà circondata da eserciti, quando il fratello si leverà contro il fratello …- in Palestina i giudei non sono forse contro i palestinesi? Questo è il tempo del ritorno del Cristo e tutti voi cari amici lo vedrete insieme a queste navi venire dall’universo e scendere dal cielo e lì finalmente godranno i deboli, gli umili, coloro che soffrono la fame … perché secondo voi i governi, le chiese occultano la realtà extraterrestre, la presenza di questi fratelli maggiori? Per ragioni militari? No. Per quale ragione quindi? Immaginate questi esseri che scendono qui nella piazza dell’indipendenza o nella piazza del vaticano e parlano davanti a tutte le televisioni del mondo e dicono: siamo vostri fratelli, abbiamo l’autorità se voi volete, se ci ricevete in pace, di far scomparire tutte le vostre malattie, distruggere il cancro, stabilire la pace tra tutti voi, risolvere il problema della fame nel mondo, vi possiamo offrire una energia pulita affinché possiate uscire dalla crisi energetica, abbiamo mezzi che ci permettono di ripulire il pianeta terra altamente contaminato, vi offriamo un sistema economico sufficiente affinché tutto il mondo si converta in una civiltà ricca, distruggeremo il denaro, tutti voi sarete ricchi e tutta la scienza potrà essere sfruttata da tutta la società umana. Ma voi pensate che i venditori di armi saranno d’accordo? Che i venditori di droga saranno d’accordo? Le chiese che perderanno tutte le pecorelle saranno d’accordo? E i criminali mafiosi delle case farmaceutiche saranno d’accordo? Questi sono i motivi per i quali la realtà extraterrestre viene tenuta nascosta, una realtà che comunque con forza, con amore entrerà ugualmente nella civiltà umana. Questa sarà la nostra liberazione perché gli extraterrestri non saranno soli, insieme a Loro si manifesterà questo giovane … questo Re … questo amico … che ha dato la Sua vita per noi, che ha messo nelle Sue spalle le nostre limitazioni … che ha perdonato tutti … che ci ha offerto una nuova opportunità di avvicinarci a Dio, che ci ha insegnato che la non violenza è l’arma che distrugge tutte le guerre, che ci ha insegnato che la Legge divina è la legge di causa-effetto, che ciò che uno semina raccoglie, questo giovane di Nazaret, Gesù, ci ha insegnato com’è la vita, com’è la manifestazione della vita nell’universo, cosa è l’amore infinito. Dobbiamo prepararci in questi anni, in questi mesi, a questi grandi cambi e dobbiamo prepararci a riceverlo perché ricevendo il Cristo noi risveglieremo noi stessi, perché prenderemo coscienza che Lui è la Luce che abbiamo dentro, che Lui è nostro amico e Maestro. Non abbiamo tanto tempo cari amici, dobbiamo quindi pregare, meditare, pensare positivo, ma questo non è sufficiente, è necessario fare opere, azioni. Quando noi mettiamo in atto un’azione provochiamo un movimento di energia che può persino modificare gli eventi. Dobbiamo mettere in atto opere fisiche, partecipare attivamente nella società, chiedere giustizia, aiutare la gente che soffre, denunciare i mali del mondo e coloro che sottomettono e dominano il mondo, con la non violenza, però farlo, questa è l’unica cosa che possiamo fare, noi non possiamo cambiare i governi, i politici, le chiese, ma possiamo alleviare gli eventi se siamo in sintonia con la madre terra, con le quattro forze della natura, possiamo risvegliare le anime affinché meno gente possa soffrire. Durante i prossimi anni il Cristo si manifesterà, non so se nel 2012 ma sicuramente questa data sarà l’inizio del cambio durante il quale in qualsiasi momento Lui potrà ritornare, durante il quale in qualsiasi momento questa Confederazione Interstellare può decidere di manifestarsi pubblicamente e allora noi dobbiamo essere pionieri, preparare l’umanità a questo grande evento. Non sottovalutatevi perché ognuno di voi potenzialmente può rappresentare migliaia di persone, parlando con amici e parenti, o se avete la fortuna di farlo parlando attraverso i mezzi di comunicazione. La gente ascolta e solamente ascoltando il verbo un anima può risvegliarsi, non serve creare una nuova istituzione, una nuova chiesa, non è importante seguire Giorgio Bongiovanni, o il contattato tizio o caio, è importante che ognuno si risvegli e apporti un granello di sabbia per risvegliare altre anime, più anime portiamo di fronte a Cristo nostro Signore, più fratelli nel pianeta possono far parte della Nuova Era, una delle cose che il Cristo mi ha comunicato è proprio questa. Un messaggio rivoluzionario, per questo le chiese a volte non mi capiscono, un messaggio che si divide in due parti. Nella prima il Cristo mi ha detto: -Giorgio non importa se la gente mi crede o è cristiana, l’importante è che metta in pratica opere cristiane. Non mi importa se la gente mi tiene nella mente, può persino non credere nel Padre nostro che è nei Cieli e neanche in me, l’importante è che mi tiene nel cuore con i suoi sentimenti perché molti atei che fanno opere sono veri cristiani e molti cristiani ipocriti sono invece i veri atei. Non è importante quindi credere in me, è importante fare ciò che io insegno-. E per me fu bellissimo questo messaggio. La seconda parte è la continuazione di questo discorso -Per le vostre opere sarete giudicati, non per le vostre credenze-.
Ognuno di voi continui quindi con la sua religione, indiana, buddista, induista, perché per le nostre opere saremo giudicati, solo le opere saranno il parametro che ci darà l’opportunità di essere degni di far parte di questa Nuova Era. La mia missione cari amici è questa: annunciare la venuta di Cristo, denunciare l’anticristo e aiutare i bambini che soffrono. Denunciare l’anticristo cioè denunciare dove sta il male, denunciare il demonio, questa entità eterica che è rimasta in questo pianeta disubbidendo alla Legge Cosmica. E’ il tentatore, il diavolo che abbiamo dentro e al quale permettiamo di esistere. I dominatori del mondo vogliono annientare il mondo con l’odio, la violenza, le mafie, le guerre e la nostra luce cristica glielo deve impedire, se serve una battaglia la dobbiamo combattere, se in questa battaglia dobbiamo dare la nostra propria vita dobbiamo essere disposti a farlo perché non lo faremo per noi ma per i nostri figli, così come dice la profezia may: -I nostri figli che saranno i figli delle stelle-. Io non so se sarò presente ma invidio molto tutti voi perché so che voi Lo vedrete il Cristo e lo abbraccerete. Grazie”.
Un fortissimo e caloroso applauso chiude l’emozionante intervento di Giorgio durante il quale il silenzio e la profonda attenzione del pubblico avevano reso estatico il tempo che non sembrava essere scorso. Il messaggio è stato dato nella sua totalità. Il Maestro ha regnato sovrano oggi in un congresso ufologico internazionale grazie ad un vero messaggero come Giorgio, grazie ad un vero giornalista come Jaime, grazie ai relatori scelti con cura, persone serie e profonde che cercano la verità e lottano per essa, grazie ad un altro segno vivente come la stigmatizzata Elisabeth, e grazie ad un pubblico umile e semplice che ha sete di verità e giustizia.
Jaime Maussan consegna la targa ricordo dell’evento a Giorgio. “Per me è un onore darti questo piccolo riconoscimento in ricordo di questa notte …. non solamente per informare ma anche sensibilizzare, far pensare … è un onore per me darti questo a nome di tutto il popolo messicano”. Un altro caldo applauso abbraccia Giorgio che circondato dallo staff della sicurezza viene accompagnato tra centinaia di persone che vogliono abbracciarlo, parlare con lui o solamente toccarlo. Lo seguo in un corridoio dove è vietato l’accesso ai non addetti ai lavori, fino ad arrivare dalla parte opposta dell’ingresso della sala dove terminano gli stand. Qui Giorgio viene invitato ad entrare in un camerino dove, tra telecamere e microfoni, Fernando Correa gli rivolge una intervista per Tercer Milenio. Intanto il capo stampa presente nel camerino mi si avvicina dicendomi piano: “Fuori ci sono dieci tv private che aspettano di poter fare una intervista a Giorgio!”. Oltre ai giornalisti delle televisioni, pressano l’ingresso del camerino anche un mare di persone che aspettano di vederlo uscire. Lo staff della sicurezza davanti all’entrata fa da schermo per far entrare solo coloro che devono entrare. Si decide quindi alla fine per una conferenza stampa. Entrano i giornalisti e le numerose domande hanno inizio. Il messaggio trasmesso da Giorgio nella sua completezza viene rivolto al popolo, ai giovani, ma anche a coloro che possono farlo giungere ad un sempre maggior numero di persone, che sono i giornalisti stessi. Poi Giorgio ha modo di salutare alcuni vecchi carissimi amici venuti a trovarlo.
Accompagnati dai ragazzi dello staff giungiamo infine nuovamente nella sala dove Jaime sta tenendo un altro intervento sul caso di un piccolo esserino ritrovato in Messico che pare avere tutte le particolarità di un piccolo animale non terrestre. Segue a lui l’intervento di chiusura del Sergente maggiore Robert Dean che con il suo carisma trasmette al pubblico il momento drammatico che sta affrontando la madre terra ma anche il concetto che l’uomo è immortale. Parla della sua crescita interiore e dell’importanza di aver conosciuto Giorgio nella sua vita: “Giorgio … quell’uomo che io adoro e con il quale abbiamo parlato tanto e dal quale io ho imparato tanto” dice rivolgendosi verso di lui e continua: “ … noi siamo esseri infiniti e immortali perché abbiamo la scintilla … l’uomo di Galilea viene a questo luogo per parlare della Verità, lo uccisero, ma Lui non morì perché fu resuscitato da suo Padre e, come Giorgio dice, Lui ci ha lasciato la promessa che ritornerà …”. Bob Dean prosegue parlando della sua esperienza di vita, delle sue esperienze vissute con esseri che non appartengono a questo mondo e della gioia di sapere che nonostante il critico momento a cui stiamo andando incontro, i nostri figli andranno verso le stelle. Al termine della relazione di Robert Dean, Jaime chiama sul palco Giorgio e tutti gli organizzatori per la chiusura ufficiale. Chi mai avrebbe potuto chiudere un congresso ufologico mondiale in questo modo? Solo lui, Jaime Maussan.
Giorgio al centro della sala senza guanti, le stigmate scoperte … accanto a lui da un lato e dall’altro Jaime Maussan, gli organizzatori e i relatori … Padre nostro che sei nei Cieli … recitato da tutto il pubblico in piedi il Padre nostro chiude questo convegno mondiale che apre le porte ad una nuova era dove la Verità regnerà nei cuori degli uomini di buona volontà.
Ci rechiamo verso l’uscita con i ragazzi della sicurezza mentre Giorgio saluta il pubblico e saliamo su un auto che ci conduce verso l’hotel. Poi il saluto con i relatori durante la cena e con Jaime soddisfatto per il successo dell’evento che per la profondità degli interventi e la completezza degli argomenti possiamo veramente considerare come il miglior congresso ufologico tenuto fino ad ora.
Con la gioia di sapere che tante anime hanno potuto ascoltare parole di Verità, ricevendo la bella notizia che il Cristo sta per manifestarsi al mondo, possiamo andare a riposare. L’indomani siamo ospiti a casa di Pascal Lopresti che è stato sempre con noi attento ad ogni nostra esigenza. Trascorriamo alcune ore a raccogliere i dati di quanto vissuto, materiale ecc., mentre Giorgio in contatto con le arche nel mondo fa il punto della situazione. Giunta una certa ora pomeridiana usciamo per recarci nel luogo dove è stata indetta la riunione per la creazione di una nuova arca.
Giungiamo in un centro olistico di città del Messico dove ci attendono un centinaio di persone tra cui Erika Bruner che insieme a Juan Alberto hanno organizzato l’incontro.
Tutti, scalzi, in silenzio, siedono in terra. Giorgio inizia a parlare salutando i presenti e ringraziandoli per essere venuti. Poi prosegue con un discorso molto bello e profondo dove parla dell’importanza, prima di poter creare un qualsiasi gruppo operativo, di sentirsi “famiglia”. É vero così come Erika successivamente ha scritto che c’è la voglia di lavorare subito, di sentirsi operativi immediatamente, ma ognuno singolarmente non è vincolato da alcun limite per fare ciò che sente di fare, per seguire il proprio sentire. Diverso è invece il discorso per chi desidera far parte di una grande famiglia, di un gruppo operativo che per poter essere vincente deve prima conoscersi, amarsi, vivere con il medesimo fine interiore, prendendo coscienza che gruppo, famiglia, significa forza, perché la forza che possiede un gruppo unito non può assolutamente averla una persona che lavora solitaria. Per questo è importante, come ha espresso Giorgio nella riunione, prima di divenire operativi, incontrarsi, mettersi d’accordo, parlare delle attività a cui ci si sente più affini nell’opera, leggere i messaggi che ci giungono dal Cielo attraverso Giorgio, esprimere le proprie idee, insomma conoscersi, e quindi essere tolleranti, diventare veri fratelli nello spirito, mostrare di amarsi veramente, di saper avere pazienza, di essere disponibili e fedeli. “Prima di tutto bisogna creare un gruppo che si senta una famiglia altrimenti non vi è il minimo sufficiente per poter creare un arca” dice Giorgio “se riuscirete a formare questa famiglia sarete l’arca più grande del mondo”. E prosegue con un discorso che è sempre importante riascoltare “Il mio compito è quello di risvegliare le anime, poi ogni anima decide qual’è il suo cammino. Ma il Cielo mi ha dato anche il compito di formare delle arche operative per coloro che desiderano seguire questa missione. Creare un arca è come organizzare una squadra di calcio. L’allenatore prima di giocare la prima partita prepara il suo gruppo e prima di fargli toccare la palla li prepara per tempo: alta montagna, respirazione, ritiri … devono diventare fratelli perché rappresentano la nazione. È giunto il momento quindi che questa equipe si crei. Dalle varie città dalle quali provenite organizzatevi per incontrarvi, siate aperti a tutti i movimenti che lavorano in favore della vita e della giustizia, a qualsiasi persona che appartenga a qualsiasi religione o partito politico … l’allenamento è una cosa molto seria ci saranno giorni di gioia e giorni di estasi ma anche giorni di tristezza e di polemiche, fino a che riuscirete a creare un gruppo di fratelli che si amano veramente. Il punto di riferimento non deve essere Giorgio Bongiovanni ma un Essere bellissimo che si chiama Gesù Cristo. Quando il demonio vi attacca così come attacca me, aprite quel libricino che è il Vangelo e leggete: ama il tuo nemico, ama il prossimo tuo come te stesso … bisogna sentire di voler rinunciare a tutto per il Cristo, per seguire una delle Sue opere nel mondo … non dico che dovete lasciare tutto oggi, ma sentire dentro di voler dedicare tutto a Lui e quindi di essere pronti a farlo quando Lui ve lo chiederà, questo si … ovviamente non potete e non dovete far mancare mai da mangiare alla vostra famiglia …”.
Giorgio, dopo aver spiegato in quali attività si suddivide la sua missione e come vengono portate avanti le stesse dalle arche nel mondo, si sofferma a spiegare la necessita di creare in ciascuna arca un gruppo operativo alla quale fanno parte coloro che fanno di questa missione la loro vita e un gruppo simpatizzanti della quale fanno parte coloro che vogliono aiutare la missione senza avere responsabilità fisse che richiederebbero un impegno costante. “Il vostro far parte dell’arca non garantisce la vostra salvezza ma vi posso promettere che se voi sposate un opera cristica come può essere questa vi candiderete a essere pionieri della Nuova Era e vi assicuro che il nostro Signore, il Cristo, vi proteggerà e vi amerà. Ma sarete messi alla prova, anche questo è certo”.
L’onestà di prendere atto di ciò che si sente nel cuore è un altra cosa importante, spiega Giorgio, perché se non si prova un forte entusiasmo in ciò che facciamo significa che quella non è la nostra strada. Juan Alberto si sofferma nel puntualizzare che le discussioni che normalmente si verificano all’interno dei gruppi devono essere costruttive altrimenti il germe della divisione si insinua nelle persone, quando un fratello viene tentato nella depressione, aiutarlo dicendogli di guardare il Cristo e l’esempio di Giorgio, quando viene tentato dall’ego, spingerlo a cercare l’unione, il desiderio di stare insieme. Giorgio spiega che per ora non vi è in Messico un rappresentante ufficiale ma che questo verrà eletto entro un anno se l’arca spirituale darà prova di esistere attraverso gli incontri, con la dimostrazione di voler stare insieme, di avere il desiderio di voler operare insieme. Per ora il responsabile dei gruppi che si formeranno in Messico sarà il dottor Juan Alberto Rambaldo già responsabile dell’opera di Giorgio in Argentina. Poi il discorso si incentra sulla priorità della missione: annunciare il ritorno del Cristo e risvegliare le anime alla nuova coscienza universale … E l’importanza di sentirsi sempre ultimi e mai primi “Qui non c’è qualcuno che deve superare l’altro perché il nostro Maestro ha dato la Sua vita per noi indegni e ci ha detto -Amatevi così come io vi ho amato- se non osserviamo questo comandamento non potremo costruire un arca”.
La parola passa ai nostri preziosi fratelli venuti da Guadalahara, Aguascaliente, Monterrey, Toluca, Matamoros e ovviamente da Città del Messico per le domande che chiedono approfondimenti su alcuni aspetti della missione, che chiedono consigli su alcuni aspetti della vita. Alcuni fratelli testimoniano di seguire Giorgio da una vita e di avere sempre desiderato di poter creare un arca in Messico, altri lo ringraziano per essere la voce della Verità che parla al mondo vestito di povertà. Poi il momento degli abbracci, dei saluti e dello scambio di e-mail per poter restare in contatto. Presenti alcuni vecchi carissimi fratelli come Lourdes e John, Lupita, Maria Luisa Font che sempre invia a Giorgio prezioso materiale operativo e altri ai quali chiedo perdono di non ricordare il nome, e una bimba dolcissima accompagnata dalla sua mamma e dal suo papà che lotta per vincere una delicata infermità al quale mandiamo le nostre preghiere. Mentre guardo questo angelo preoccuparsi e piangere per il suo amato papà, con il cuore in gola penso alla inaccettabile sofferenza che subiscono ogni giorno tantissimi bambini nel mondo per colpa di una umanità che non vuole cambiare e che ha scelto di vivere schiava di se stessa e dei propri mali. Mentre la abbraccio teneramente chiedo alla Celeste Madre di proteggerli e avvolgerli tutti con il Suo Sacro manto.
Più tardi, terminata la riunione, ci rechiamo per la cena nel locale italiano del figlio del caro Pascual dove godiamo di un altro prezioso momento insieme al suo nipotino venuto con i genitori e la nonna che ci raccontano le particolarità di questo bimbo tanto speciale che parla come un adulto commuovendo Giorgio e tutti noi con le sue profonde domande, con il racconto delle sue visioni, con il suo guardare attentamente i filmati di Antonio senza distogliere lo sguardo dalla telecamera.
Indaco, cristallo, vengono chiamati questi bambini-angeli che non possiedono la nostra genetica ma quella di un mondo che vive su un piano completamente differente dal nostro dove la pace, l’amore e il profondo senso della giustizia sono legati da vincoli inseparabili in un regno in cui l’armonia è la stessa di quella che regge gli universi infiniti.
Con devozione a questa meravigliosa vita
Sonia Alea
Sant’Elpidio a Mare, 25 Aprile 2010