IL RITORNO
Matteo 24, 27 – Come la folgore viene da oriente e brilla fino ad occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.
Matteo 24, 29-30 – Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’Uomo venire sopra le nubi del cielo con grande POTENZA E GLORIA.
Matteo 24, 33-44 – … Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione (era dei pesci ndr) prima che tutto questo accada. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno la sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre. Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell’uomo.
Giovanni 16, 12-14 – Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da se, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà.
Apocalisse di Giovanni 1, 7 – Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto.
Le Sue parole non passeranno mai e il Suo ritorno è prossimo così come Egli stesso profetizzò ai Suoi apostoli. Un Suo messaggero con i segni viventi della crocifissione sigillati sul proprio corpo annuncia il Suo ritorno risvegliando gli spiriti di buona volontà alla nuova coscienza che aprirà la strada alla prossima era dell’acquario.
Una nuova conferenza nella città di Pordenone, tanta gente, i nostri amati amici e fratelli si muovono come api operaie per terminare gli ultimi preparativi, gli stand informativi sono pronti così come quelli che mostrano gli oggetti realizzati in offerta da devolvere ai nostri bambini della Funima. Il nostro caro Domenico Santin, la forza trainante del gruppo di Pordenone, è pronto per dare inizio all’incontro.
Giorgio Bongiovanni è presente, ancora una volta, come un faro nella notte di questi tempi bui.
Il Cristo. Questo il centro della sua vita. Il Suo imminente ritorno. Questo il fulcro della sua missione.
Il suo e nostro carissimo amico e fratello Flavio Ciucani, inizia la sua interessantissima relazione anticipando il cuore della conferenza tenuta da Giorgio sulla manifestazione dei segni dei tempi e sul messaggio spirituale che si ripete sempre uguale nella essenza ma sempre unico e irripetibile nella espressione del verbo che si fa parola.
“Giorgio annuncia il ritorno del Cristo” dice Flavio “ prima di lui lo stesso Eugenio Siragusa lo annunciava ma tante altre religioni nel mondo attendono in questo tempo la venuta del Messia” e continua approfondendo e spiegando il credo di ciascuna religione e l’attesa prevista in questo tempo del ritorno dell’incarnazione divina.
Per gli induisti è atteso il ritorno dell’ultimo Avatar di Visnù, Kalki, che verrà quando la società sarà degradata al punto che soltanto i beni materiali saranno amati, la pietà sarà sparita, la libidine sarà l’unione tra uomo e donna e sarà preceduto da grandi sconvolgimenti naturali.
Per i buddisti è atteso il ritorno del quinto Budda, Maitreya, che aprirà una nuova Era dorata e arriverà quando ci saranno guerre e distruzione (secondo un calcolo lo attendono intorno al 2017).
Per gli islamici è atteso il giudizio di Allah che in quell’ora giudicherá i buoni e i cattivi in base alle azioni.
Per i sunniti Maometto ritornerà nel giorno del giudizio e verrà insieme agli altri profeti come Gesú Cristo.
Per gli sciiti è atteso il ritorno del dodicesimo Imam, il Mahdi, che avverrà nel giorno del giudizio e ritornerà per ristabilire la giustizia sulla terra nell’ultimo tempo.
Per gli ebrei è atteso il ritorno del Messia che sarebbe preceduto da un periodo di guerre e desolazioni.
Per i cristiani il ritorno del Messia Gesú Cristo che ritornerà per instaurare la giustizia sulla terra, il Suo ritorno sarà anticipato da grandi tribolazioni, e dal segno del Figlio dell’Uomo che annunceranno la Sua venuta.
“Noi cristiani siamo i piú fortunati” conclude Flavio “ma anche i più stupidi di tutte le religioni. É come se un professore ci avesse detto -ragazzi domani il compito in classe sarà su questo tema, anzi su questo esercizio- nello stesso modo siamo stati messi al corrente su cosa si baserà il nostro compito e in base a cosa saremo giudicati, l’unico problema è prepararci a questo: “Avevo fame e non mi avete dato da mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere, ero ignudo e non mi avete vestito”.
Una relazione che termina con un caldo applauso, che ci offre spunti di riflessione e allarga ancora una volta i nostri orizzonti, ci proietta verso differenti tradizioni culturali e fideistiche mostrandoci l’unico comune divisore: siamo figli dello stesso Padre Sole e della stessa Madre Terra, siamo tutti fratelli.
“Tutte le religioni insegnano gli stessi principi, gli stessi valori” ci dice Giorgio “e sono simili le une con le altre in tutti gli aspetti ma anziché accomunarsi, si combattono tra di loro”.
I nostri fratelli maggiori dal cielo vengono sulla terra per indirizzarci verso questa nuova coscienza e prepararci all’evento del millennio, il ritorno del nostro e loro Maestro dei Maestri Gesù Cristo. Gli Angeli, e gli Arcangeli, i Cherubini, i Serafini e i Troni. I quadri esecutivi che giungono fino a noi con le loro incantevoli astronavi che vediamo scorrere dinanzi ai nostri occhi grazie ai filmati realizzati per noi, e quelli direttivi che vivono nel Sole e che attraverso messaggi sublimi ci manifestano la loro grande preoccupazione, i loro preziosi consigli e gli accorati appelli rivolti all’uomo di questa umanità. I messaggi della Santa Pasqua ricevuti da Giorgio nella settimana santa risuonano nella sala colma di anime anelanti di verità, marchiando a fuoco lo spirito di coloro che ascoltano. Nessuno potrà più dire non sapevo. La responsabilità si carica sulle nostre spalle, la responsabilità della conoscenza.
Il tempo stringe ed è quasi ora di lasciare la sala ma le domande sono numerose e le risposte di Giorgio non badano al tempo, sempre chiare, precise ed esaudienti.
Cosa pensa della situazione nel Tibet?
“Ciò che sta accadendo nel Tibet” dice Giorgio “é il segno che la spiritualità è stata attaccata per essere annientata perché è stata violentemente attaccata la culla della spiritualità di un popolo che è il piú pacifico del mondo. Le forze del male vogliono che qualsiasi baluardo di spiritualità venga annientato. Era successo in passato con gli indiani d’America e altre culture. Non esiste più un luogo-rifugio della spiritualità, ora è il momento in cui dobbiamo sentire dentro il valore spirituale chiedendo aiuto alla giustizia divina.
Io sono profondamente convinto che se il Dalai Lama andasse in Tibet, ritornasse dal suo popolo per proteggerlo e mettesse a rischio la sua vita a costo di farsi uccidere, le cose cambierebbero. Si scatenerebbero delle forze eteriche che smuoverebbero molte situazioni. Se dicesse “Io sono qua, cercate me? Lasciate stare il mio popolo”, nell’opinione pubblica mondiale si scatenerebbe una forza positiva che in realtà lo proteggerebbe perché la Cina non andrebbe contro il mondo intero e lui vincerebbe.
E io mi domando – Perché i maestri spirituali non seguono l’immenso esempio del Monarca Universale? Se credo nell’Amore Cristico devo essere pronto al sacrificio per il mio popolo portandolo alla sublimazione spirituale”.
Come ci possiamo liberare dalle malignità?
Anche subito se dentro siamo integri.
Ritorneranno tutti gli Avatar?
Si ritorneranno tutti i profeti insieme a Gesù Cristo che é il più grande, per questo non capisco le religioni che si combattono tra di loro.
Le profezie dicono che il Messia verrà da oriente?
Si, perché il Sole nasce ad oriente ed è Lui che si farà ancora una volta carne e sangue.
Cosa accadrà nel 2012?
Il 2012 sarà l’anno del compimento della quarta profezia Maya e i Maya non si sbagliavano mai sui calcoli astrologici. Loro identificavano un cambiamento epocale per quella data. Esattamente il 21 dicembre 2012 il nostro pianeta entrerebbe nell’inizio di una nuova era attraverso un processo di grande sofferenza, di grandi catastrofi dove l’uomo toccherà il fondo e poi si risolleverà. L’era del sesto sole é iniziato nel 1991. Nel 2012 i Figli delle Stelle si incontreranno con i figli della terra. Il seme della terra deve essere puro e per questo é necessaria una selezione. Ci sarà una corte di giudici: i profeti, e il giudice supremo, il Cristo.
Che sentimenti nutrono verso di noi gli extraterrestri?
Vivono la sofferenza nella loro beatitudine e nella gioia di esistere. Il loro amore è così grande che vivono nei nostri confronti un sentimento di commiserazione e di pietà, a volte, da alcuni, sento la loro ira verso di noi ma questi sono gli Esseri che il padre Adonay tiene con le briglie e sono gli angeli punitori che tra poco saranno lasciati liberi. Loro fremono per fare giustizia perché sentono le violenze che vengono inflitte ai puri. A me dicono che io non posso provare questi sentimenti ma solo la sofferenza Cristica e l’amore spirituale.
Molte volte devo fare ciò che non vorrei fare, andare dove non vorrei andare e dire ció che non vorrei dire.
Come capire quanto dare a Cesare e quanto a Dio?
Gesú ha detto questo perché sa che cosa significa vivere nella materia, conosce le debolezze umane, il carattere, i sentimenti dell’uomo. Ma io vi dico: pensate a dare a Dio e rispettate le leggi di questo mondo, darete a Cesare senza neanche accorgervene ma quando la materia vi impedisce di dare a Dio allora impediteglielo.
La conferenza termina con un forte e caldo applauso, durante la stessa Giorgio aveva parlato dell’importante progetto di Giulietto Chiesa che stiamo attualmente portando avanti. Il Format televisivo che per ora aspira a raggiungere le 50 mila persone che apporteranno una quota di 100 euro al momento del raggiungimento del quorum per attivare il progetto. Una televisione per una vera informazione, una televisione libera voluta e finanziata dai cittadini dove il telegiornale sarà ricco di notizie vere, dove la parola sarà data ai cittadini. Programmi realizzati da persone di alto valore etico, morale e culturale del nostro Paese, come Giulietto Chiesa, Oliviero Bea, Marco Travaglio, Corrado e Sabina Guzzanti, Dario Fo, ecc.
E’ importante ci dice sempre Giorgio denunciare i mali sociali ma altrettanto importante è creare alternative e non devolvere le responsabilità agli altri con la scusa che noi non siamo in grado di cambiare le cose perché non è la verità, e mettere in pratica nel concreto i valori di cui parliamo. Concreto come la Funima che sosteniamo ogni giorno attraverso le conferenze di Giorgio e le nostre attività mirate a garantire a questi piccoli angeli del cielo e della terra la vita innanzitutto e a renderla più dignitosa. Argomento di cui ci parla la nostra Mara Testasecca, relazionandoci sulla situazione attuale dei vari comedor dislocati in varie zone dell’America Latina, mettendoci al corrente della somma quasi totalmente raggiunta per la costruzione del quarto pozzo e della creazione in corso di una nuova struttura che toglierà i bambini da luoghi in affitto per permettergli una abitazione stabile. Mara coglie l’occasione anche di annunciare l’arrivo in Italia, in rientro dalla Spagna, della dottoressa Chantal Hulin, nostra amica e sorella dalle grandi battaglie, rappresentante dell’associazione Justicia y Verdad. In entrambi i Paesi terrà incontri e conferenze per raccogliere fondi da destinare ai nostri bambini del Paraguay, un Paese oramai sprofondato nella corruzione e nel decadimento dei valori umani dove i bambini sono lasciati alla mercé di adulti perversi e malati. Difficile a volte conciliare la consapevolezza di ciò che accade nel mondo e nello stesso tempo vivere momenti di beatificazione spirituale ma, come ci è stato detto, è importante vivere la sofferenza nella gioia di esistere altrimenti non potremo fare ciò che facciamo. Assaporiamo quindi ogni attimo vissuto insieme con i nostri amati amici e fratelli di Pordenone da sempre attivi sostenitori dell’opera di Giorgio.
Il giorno successivo alla conferenza, all’arca Alea il Padre Sole ci illumina benedicendo i Suoi frutti, il Pane e il Vino, attraverso i Suoi raggi e i Segni Sacri delle Stigmate, e offrendoli a ciascuno di noi come alimento per il nostro corpo e il nostro spirito. Il Corpo di Cristo, il Pane e il Vino, offerti per la nuova ed eterna alleanza in remissione dei peccati. Giovanni, figlio di Giorgio e Lorella, e Mara Della Coletta, rappresentante dell’Arca Alea insieme a Walter, distribuiscono la Santa Comunione, nel Sacro silenzio del giorno, nella contemplazione e nell’ascolto del battito della vita che si esprime attraverso il canto degli uccelli, il fruscio del vento e che ci proietta nel flusso armonico della vita che si manifesta. Per poi proseguire con il pranzo, preparato con amore dalle nostre amate sorelle nelle diverse pietanze dalle varie forme, dai differenti profumi e numerosi colori che dipingono di gioia i tavoli nel giardino dell’arca. E poi ancora domande, discorsi spirituali, progetti futuri fino al momento di partire e di salutare e abbracciare tutti, uno per uno, ancora una volta.
Nel cuore e nell’anima il ricordo e il profumo dei momenti vissuti insieme in particolare il sacro momento vissuto la mattina con alcuni fratelli durante la sanguinazione dalle stigmate nella casa della nostra carissima sorella Carla e dei suoi bellissimi figli Luca ed Elisa, tutti lì, accanto al giaciglio della passione. Domenico, Antonio, Lores, Loredana, Anna Maria, Daniela, Sonia di Pordenone, la nostra Anna Petrozzi, la nostra Maria Josè, Tino, Nena e il piccolo Simeone, altri carissimi fratelli e sorelle e la nostra famiglia sempre accanto e pronta ad offrirgli amore e protezione, Giovanni e la piccola Sonia Tabita, Lorella, Mara, Miriam ed io, Elisabetta e Davide che vedremo subito dopo, tutti ai piedi di quella croce che ancora una volta si rinnova e ci rinnova tutti.
Un immagine scolpita nel tempo e riprodotta viva dai calici ritornati da duemila anni nei secoli fino ad oggi.
Lui è lì, di fronte a noi, uomini e donne, apostoli e discepoli di un nuovo tempo, adagiato su quel telo bianco macchiato dal sangue di quei segni sanguinanti impressi nei piedi, nelle mani e nel costato. Un immagine che ci proietta nella realtà della trascendenza e del valore mistico della vita che ci compenetra ma che spesso teniamo così al di fuori di noi. Lacrime scorrono nei nostri volti, ancora questo sacrificio ha motivo di esistere e di manifestarsi in tutta la sua sofferenza, perché molte anime ancora dovranno essere risvegliate, perchè i chiamati non perdano la fede. “La Verità del Cristo non può essere fermata” sussurra Giorgio tra sussulti di dolore “Ci saranno sempre anime che vorranno conoscere la Verità” e quello sguardo che ci trasmette una grande sofferenza mista ad uno stato di indescrivibile beatitudine, guarda i nostri volti rigati di lacrime “Un immagine viva è come migliaia di pagine scritte perché in quella immagine vi sono tutte quelle migliaia di pagine” ci dice con un filo di voce.
Il Sacro Graal è vivo, il suo sangue ancora viene offerto per noi, per indicarci il cammino, per illuminare i nostri passi. Il Sacro Graal è vivo, annuncia e prepara gli spiriti di buona volontà al ritorno del Maestro dei Maestri, Colui che bevette da quel calice e disse: “Tornerò in mezzo a voi”.
“Il tempo è venuto. Manca poco” sussurra ancora.
Il ritorno del Cristo e degli altri Messia è alle porte, in quel giorno l’umanità sarà resa libera e finalmente capirà che la religione è la vita stessa che si manifesta.
Vostra
Sonia Alea
Montevideo, 15 aprile 2008