Il Santo Timor di Dio

SETUN SHENAR COMUNICA:
UMILTÀ, EQUILIBRIO, PROFONDA PREPARAZIONE INTERIORE E DESIDERIO DI CONOSCENZA SONO INDISPENSABILI PER POTER COMPRENDERE PROFONDAMENTE LA TESTIMONIANZA CHE SONIA ALEA HA SCRITTO RIGUARDANTE LE PAROLE DI VERITÀ UNIVERSALE CHE NOI, ATTRAVERSO GIORGIO BONGIOVANNI, ABBIAMO ESPRESSO NEGLI ULTIMI INCONTRI CON LE ANIME INTERESSATE AL NOSTRO DISCORSO. VI ABBIAMO PIÙ VOLTE DETTO CHE IL CONTATTO TRA NOI E I NOSTRI MESSAGGERI PUÒ ANCHE AVVENIRE ATTRAVERSO LA PERSONIFICAZIONE: “NOI IN UNO DI LORO E UNO DI LORO IN NOI”.  QUESTO È QUANTO AVVIENE QUANDO LO SCRIVENTE INCONTRA UNA O TANTE ANIME CHE LO INTERROGANO SU CONCETTI CHE RIGUARDANO LA VERITÀ UNIVERSALE CRISTICA.
PACE A TUTTI!

SETUN SHENAR SALUTA
Tramite Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato

S. Elpidio a Mare (Italia)
12 Febbraio 2009. Ore 13,15

IL SANTO TIMOR DI DIO

PERLE DI CONOSCENZA E MOMENTI DI COMUNIONE NEL MESE DI DICEMBRE E IN QUESTO SANTO NATALE 2008

Quando un essere si rende disponibile con la sua devozione, con la donazione di se stesso a servire una missione Celeste viene immediatamente chiamato dal Cielo.
I nostri Fratelli Superiori, infatti, prendono molto seriamente le nostre promesse, le nostre lacrime, le nostre emozioni … per Loro una promessa fatta è una certezza eterna. Purtroppo le promesse, da noi, non hanno il medesimo valore e la parola di un uomo si dimostra spesso vuota, spinta solo da sensazioni temporanee che quando hanno raggiunto il loro apice massimo, la loro massima gratificazione si spengono e quella parola non assume più alcun valore e si tinge di tradimento.
Si tradisce il valore dell’amicizia che dovrebbe essere alla base di qualsiasi rapporto umano, si tradisce il valore di una promessa, si tradisce la missione, colui che la rappresenta, ma in fondo si tradisce se stessi. Nel caso specifico della nostra Opera ci si dimentica e si perde completamente di vista la portata spirituale di un uomo segnato da Dio, dal sigillo della crocifissione del Cristo, le sacre stigmate. Un segno di grande sofferenza e di un amore troppo sublime per essere inteso dalla nostra pochezza, dalla nostra limitazione umana spesso chiusa nell’orgoglio e nell’arroganza.
Un segno di immenso amore ma anche di profonda giustizia che porta in se una potenza tanto grande ma al contempo una semplicità e una riservatezza tale da essere riconosciuta solamente dai giusti, dagli umili e dai semplici. Un faro che nella tenebrosa notte di questo tempo illumina il cammino degli uomini di buona volontà.
Chi lascia la missione che aveva abbracciato con tanto di pianti, promesse, inni (non ti lascerò mai … darò la vita insieme a te … . ecc., ecc) in realtà non aveva  amato l’essenza della Verità ma solo la sua esteriorità e solo per se stesso. È come quando una coppia si innamora pazzamente, il primo periodo l’uno è disposto a fare qualunque cosa per l’altro, poi man mano che passa il tempo quando l’uno ha preso tutto ciò che aveva da prendere dall’altro, inizia a  fissare il suo sguardo sui difetti, ad amplificare i lati del carattere dell’altro che non gli piacciono e oramai sazio non riesce più ad ammirare il bello, il valore vero, quello spirituale che lo aveva legato all’altra persona e il rapporto finisce per spegnersi perdendo tutto ciò che di bello si era vissuto e costruito insieme. Invece è proprio quello il momento in cui l’uomo dimostra se il suo amore è vero, profondo e concentrato nell’essenza e non nella esteriorità e nella sensazionalità del rapporto. Lo stesso accade quando ci si innamora e ci si lega ad una missione, solo che il peso e la responsabilità di quella promessa assume un valore molto più alto. L’umiltà di Giorgio Bongiovanni è un arma a doppio taglio. Chiunque voglia seguire un’altra strada è libero di farlo, ma con il rispetto che si deve ad un uomo che ha dato e sta dando ogni giorno la sua vita per dare un futuro ai nostri figli. Non riversiamo la responsabilità della nostra incapacità, della nostra stanchezza, della nostra incoerenza e limitazione a chi ha solo la colpa di avere dato tutto se stesso per servire la missione che gli è stata affidata e che la sua persona incarna con la propria vita. E se la nostra forza d’animo ce lo consente, se riusciamo a mantenere il nostro ego al proprio posto, a volte tanto grande da farci divenire ciechi, mettiamoci a servizio di un’altra causa, denunciamo il male, aiutiamo chi soffre. Quando Dio sceglie un Suo messaggero che sia questo un laico, un missionario o un giusto, l’uomo ha solo il compito di riconoscerlo e di servire la causa che porta con umiltà godendo del Paradiso che si è avvicinato a lui per grazia divina.
Quando saremo riusciti a portare avanti un’opera e a realizzare i frutti che si avvicinano a quelli di un Messaggero di Dio, di un missionario, di un giusto allora forse potremo permetterci di criticare il loro operato. Dico questo perché sento dentro il mio spirito un grande “timor di Dio” … perché spesso ci permettiamo troppo … veramente troppo.

Il suo passo stanco provato dalla desolazione dell’umanità, dalla sofferenza dei giusti, dalla strage degli innocenti e dalla leggerezza e incoscienza dei fratelli che abbandonano il cammino, continua a segnare la terra del popolo dei gentili …. i capelli bianchi segnano il passare degli anni …. 33 anni di opera al servizio del Padre Adonay, di Suo figlio Gesù Cristo e delle Loro milizie celesti … il   sorriso è sempre lo stesso … un sorriso che illumina lo spirito di chi ne è avvolto … il profondo sguardo capace di leggere il cuore … occhi in grado di far sciogliere i cuori più duri e occhi come spade capaci di far atterrire il più potente degli uomini per un’autorità che non viene da lui … quella  fedeltà … quella onestà … quel senso di riconoscenza … quella devozione … quella sete di giustizia … quella fame d’amore … sempre le stesse in una esemplare coerenza al servizio di un’opera che da cinquant’anni rappresenta una finestra aperta dal cielo alla terra. Una finestra dalla quale i nostri spiriti vengono continuamente illuminati e istruiti ad una nuova coscienza universale e dalla quale ci giungono continuamente indicazioni su ciò che accade nel nostro mondo, profezie, consolazioni e avvertimenti che ci mettono in guardia dai subdoli inganni delle forze del male che continuamente lavorano per allontanare le anime dal giusto sentiero …
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Conferenze a Bari e Mola di Bari

Il viaggio di Raul Bagatello prosegue per l’Italia. Di quanti sacrifici, di quante rinunce sono capaci i veri missionari di Dio. La nuova tappa è destinata alla Puglia. Una settimana intensa lo aspetta per le numerose attività che i nostri carissimi fratelli di Bari e Mola di Bari hanno fissato per la durata di circa una settimana. Gli appuntamenti più importanti sono previsti per i giorni 13 e 14 dicembre in cui si terranno le due conferenze pubbliche di Giorgio Bongiovanni e Raul Bagatello. Due uomini legati dalla stessa missione che si sostengono l’uno con l’altro.

La prima conferenza organizzata dai fratelli dell’associazione “Fratellanza Cosmica” a Bari ha inizio con il saluto di benvenuto della responsabile, la nostra cara Antonella Morelli. La parola passa al presidente il dottore Vincenzo Cristallo che invita la gente ad essere dispensatrice di sorrisi nella propria vita e di aiuto concreto per i bambini che hanno bisogno come quelli della nostra Funima. Vincenzo passa quindi la parola al presidente della Funima Raul Abel Bagatello che relaziona al pubblico le attività della Funima, i progetti realizzati e la necessità del sostegno della gente, oltre che l’accusa a chi tanto potrebbe fare ma non fa, come nel caso dei governi, sordi e ciechi alla sofferenza dei più indigenti. La parola passa al moderatore, il dottor Nicola Ceglie che spiega al pubblico il perché un discorso come il nostro dove si parla di Gesù Cristo, di aiuto ai bambini, di lotta contro la criminalità mafiosa, di extraterrestri, spesso è di difficile comprensione. Spesso non viene compreso il legame che queste realtà hanno nella loro essenza. “Il filo conduttore di tutta questa storia è la contro informazione” afferma il dottor Ceglie “purtroppo oggi esiste un’omologazione dell’informazione … non abbiamo un’altra idea del mondo se non quella che ci viene propinata ma il fatto che noi possiamo non sentire e quindi non conoscere quella informazione non significa che quel fatto non sia avvenuto o che non si stia manifestando. Quel fatto esiste, a prescindere da noi … sapere significa adeguarci al nostro sistema di vita, a ciò che sta accadendo cercando di lasciare ai nostri figli un mondo migliore”. Il caro amico di Giorgio, nostro fratello Nico, prosegue accennando il discorso sui segni dei tempi che si stanno manifestando giorno dopo giorno per poi passare alla presentazione del segno vivente. Parole di un amico sincero che commuovono il cuore sensibile di Giorgio, amante dell’eternità dei veri valori dello spirito. “Potrei dire tante cose su Giorgio, io lo considero il mio migliore amico, lo conosco oramai da tanti anni, un’amicizia che non si è mai interrotta nel tempo ma solo nelle distanze, non voglio tediarvi con le mie considerazioni personali ma tengo a dire che considero Giorgio una persona stimabile e sinceramente, al tempo d’oggi, di persone stimabili ne conosco molto poche. Indipendentemente se uno condivide o meno le sue idee, i suoi modi di fare, o di essere, dovrebbe godere della stima e della considerazione di tutti per il semplice fatto di come vive, di ciò che fa e di ciò che trasmette, poi uno può non essere d’accordo, e questi sono fatti suoi, però è una persona onesta che sa parlare al cuore della gente e che costringe a pensare. Poi ognuno trae le proprie deduzioni”.
Il testimone passa al filmato sulla storia di questo uomo segnato da Dio affinché il pubblico possa conoscere alcune delle tappe più importanti della sua missione. Poi, come sempre, il messaggio viene trasmesso nella sua completezza da Giorgio, con l’aiuto di Pier Giorgio Caria che si sofferma nella spiegazione di altre immagini proiettate sul grande schermo, solo una piccola parte delle migliaia di filmati registrati su queste manifestazioni, sui segni che in questo tempo si succedono uno dietro l’altro che intendono  richiamare l’attenzione dell’uomo su quanto sta accadendo nel mondo. “… Rimanete pure scettici nella vostra laicità ma lavoriamo in favore della vita insieme, diciamo la verità, denunciamo la corruzioni che ci sono nel nostro paese e nel mondo … saremo giudicati per le opere e ognuno di noi, che creda o che non creda, dovrà rispondere di ciò che ha seminato. Questi sono gli ultimi tempi non solo spiritualmente parlando ma anche umanamente. Documentatevi sulle statistiche degli scienziati … e vi renderete conto”. Le contundenti parole di Giorgio chiudono il suo intervento che sfocia in un caldo applauso del pubblico. Il dottor Ceglie prende nuovamente la parola e suggerisce un momento di profonda riflessione, su quanto ascoltato, con una buona musica. Il caro Vincenzo presenta il maestro Enrico Paladino che a sua volta chiede al pubblico massimo silenzio in quanto i brani musicali sono suonati da persone non vedenti che hanno necessità di massima concentrazione per poterli eseguire. Una deliziosa melodia suonata al pianoforte da esseri speciali che non hanno la fortuna come noi di poter vedere il Sole,  la luce, i colori ma che esprimono con la loro stupenda melodia quella luce e quei colori che dal loro spirito inondano i cuori dei presenti, facendo emozionare fino alle lacrime il nostro Giorgio che li abbraccia uno ad uno, ringraziando il maestro che li guida: “Il maestro … è un segno d’amore, un esempio di come l’amore può fare miracoli e questo lo personifica questo maestro”.
Parole di verità  vengono elargite alle anime sensibili venute alla conferenza di Bari, così come nell’incontro tenuto il giorno successivo a Mola di Bari organizzato dai nostri carissimi fratelli di “Il punto infinito”, un bel gruppo che con le sue numerose attività sta crescendo nelle iniziative e nella diffusione del messaggio della nostra opera. Dopo l’intervento di Raul Bagatello, che come il giorno precedente spiega la realtà della Funima e la necessità del sostegno, la parola passa a Giorgio che la nostra cara Licia presidente dell’associazione presenta. “Voglio ringraziare questi ragazzi stupendi di Mola di Bari, questa cittadina bellissima e anche i nostri cari fratelli di Bari che insieme hanno organizzato questa conferenza”. Giorgio si sofferma a spiegare che al centro della nostra missione vi è un Essere attorno al quale girano tutte le nostre attività che è il nostro massimo punto di riferimento, il Maestro Gesù Cristo. “Il motivo per cui io sono qui e andrò in giro per l’Italia nei prossimi 4 anni e in particolare in Sicilia è proprio per dare il messaggio che viene da questo Maestro, un messaggio di grande speranza ma anche di grave ammonimento. Vi voglio fare partecipi di un ricordo molto importante che la maggioranza di noi ha nel tempo dimenticato … malgrado le chiese cristiane, i vangeli, le religioni, i professori di biologia, gli storici, e anche gli scienziati stessi riconoscono che Gesù è veramente esistito e quindi tutti sappiamo chi è, abbiamo dimenticato un fatto accaduto realmente e i discorsi che sono stati espressi in questo fatto storico … io, questa sera, vi voglio portare con me a ricordarli …”. Un assoluto silenzio cala nella sala. La voce intensa e profonda  di Giorgio racconta il ricordo di un fatto ancora vivo nel tempo: “Siamo nell’anno zero, intorno al mese di marzo-aprile … Gesù si trova a predicare nel tempio, pochi giorni prima che lo arrestassero … Mentre sta predicando viene provocato dagli scribi e i farisei, questi avevano infatti il compito di provocare il Maestro per farlo cadere in contraddizione in quanto la Sua filosofia disturbava il potere di allora … Gesù scatena quindi la Sua ira … e guardando la folla che lo ascolta dove sono presenti molti dei suoi seguaci indirizza il suo forte discorso contro gli scribi e i farisei che erano i capi religiosi di quel periodo”. Lo spazio temporale si proietta in quel tempo, in un attimo siamo lì, presenti anche noi, ad assistere a quelle parole di divina giustizia. Il Maestro nostro amato Gesù non è quell’Essere che ci hanno fatto conoscere le religioni, no, è molto, molto di più, è l’incarnazione dei Valori che reggono la Creazione è la personificazione della Legge Suprema che governa i mondi e le stelle racchiusa nei due valori gemellari Amore-Giustizia, valori inseparabili in quanto l’uno non può esistere senza l’altro. “Il Maestro davanti agli occhi increduli ed impauriti dei presenti grida alla folla: – Non fate, voi che mi ascoltate, ciò che questi signori fanno, perché loro dicono una cosa ma ne fanno un’altra, ma ascoltate e mettete in pratica ciò che vi dicono ...- poi si rivolge agli scribi e ai farisei e guardandoli intensamente grida: Legano infatti pesi pesanti e difficili da portare, e li mettono sulle spalle degli uomini; ma essi non li vogliono smuovere neppure con un dito. 5 Fanno tutte le loro opere per essere ammirati dagli uomini; allargano le loro filatterie, e allungano le frange dei loro vestiti. 6 Amano i posti d’onore nei conviti e i primi posti nelle sinagoghe, 7 e anche i saluti nelle piazze, e di sentirsi chiamare dagli uomini rabbi, rabbi. 8 Ma voi non fatevi chiamare maestro, perché uno solo è il vostro maestro: Il Cristo, e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è vostro Padre, colui che è nei cieli. 10 Né fatevi chiamare guida, perché uno solo è la vostra guida: Il Cristo. 11 E il maggiore di voi sia vostro servo. 12 Or chiunque si innalzerà sarà abbassato; e chiunque si abbasserà sarà innalzato. 13 Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; poiché né entrate voi né lasciate entrare coloro che stanno per entrarvi. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché divorate le case delle vedove e per pretesto fate lunghe preghiere; per questo subirete una condanna più severa. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché scorrete il mare e la terra, per fare un proselito e, quando lo è diventato, ne fate un figlio della Geenna il doppio di voi. 16 Guai a voi, guide cieche, che dite: … “Se uno ha giurato per l’altare, non è nulla; ma se ha giurato per l’offerta che vi è sopra è obbligato”. Stolti e ciechi! Poiché, cosa è più grande, l’offerta o l’altare che santifica l’offerta? … Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché calcolate la decima della menta, dell’aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede, queste cose bisogna praticare senza trascurare le altre. Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite il cammello. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché pulite l’esterno della coppa e del piatto, mentre l’interno è pieno di rapina e d’intemperanza. Fariseo cieco! Pulisci prima l’interno della coppa e del piatto, affinché anche l’esterno sia pulito. 27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine. Così anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché edificate i sepolcri dei profeti e ornate i monumenti dei giusti, e dite: “Se noi fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro nell’uccisione dei profeti”. Così dicendo, voi testimoniate contro voi stessi, che siete figli di coloro che uccisero i profeti. Voi superate la misura dei vostri padri!  Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna? Perciò, ecco io vi mando dei profeti, dei savi e degli scribi; di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia che uccideste fra il tempio e l’altare. In verità vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta. Poiché io vi dico, che da ora in avanti non mi vedrete più, finché non direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”». Mentre Gesù usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici del tempio. 2 Ma egli rispose loro: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata». Molto adirato Gesù va via seguito dai suoi apostoli e si reca nel monte degli ulivi. Mentre egli era seduto in profonda meditazione i discepoli gli si avvicinarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?». 4 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Guardate che nessuno vi seduca! 5 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”; e ne sedurranno molti. 6 Allora sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che tutte queste cose avvengano, ma non sarà ancora la fine. 7 Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi. 8 Ma tutte queste cose saranno soltanto l’inizio delle doglie di parto. 9 Allora vi sottoporranno a supplizi e vi uccideranno; e sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome. 10 Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l’un l’altro. 11 E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti. 12 E perché l’iniquità sarà moltiplicata, l’amore di molti si raffredderà; 13 ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine».15 «Quando dunque avrete visto l’abominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge intenda), 16 allora coloro che sono nella Giudea fuggano ai monti. 17 Chi si trova sulla terrazza della casa, non scenda a prendere qualcosa di casa sua; 18 e chi è nei campi, non torni indietro a prendere il suo mantello. 19 Ma guai alle donne incinta e a quelle che allatteranno in quei giorni! 20 E pregate che la vostra fuga non accada d’inverno, né di sabato, 21 perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati. 23 Allora se qualcuno vi dice: “Ecco, il Cristo è qui”, oppure “È là”, non gli credete. 24 Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli tanto da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l’ho predetto. 26 Se dunque vi dicono: “Ecco è nel deserto”, non vi andate: “Ecco è nelle stanze segrete”, non ci credete. 27 Infatti, come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 28 Poiché dovunque sarà il carname, lì si aduneranno le aquile».29 «Ora, subito dopo l’afflizione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate (è evidente che Gesù non si sta riferendo alle stelle che cadono dal cielo, sarebbe la distruzione immediata del pianeta e del sistema solare, sono quindi queste astronavi luminose che appaiono ai nostri occhi come stelle che scendono dal cielo e vengono sulla terra).  30 E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria. 31 Ed egli manderà i suoi angeli con un potente suono di tromba, ed essi raccoglieranno i suoi eletti dai quattro venti, da una estremità dei cieli all’altra. 32 Ora imparate dal fico questa similitudine: quando ormai i suoi rami s’inteneriscono e le fronde germogliano, sapete che l’estate è vicina. 33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, anzi alle porte. 34 In verità vi dico che questa generazione non passerà, finché tutte queste cose non siano avvenute. 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».36 «Quanto poi a quel giorno e a quell’ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio. 37 Ma come fu ai giorni di Noè, così sarà anche alla venuta del Figlio dell’uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ed erano date in moglie, fino a quando Noè entrò nell’arca; 39 e non si avvidero di nulla, finché venne il diluvio e li portò via tutti; così sarà pure alla venuta del Figlio dell’uomo. 40 Allora due saranno nel campo; uno sarà preso e l’altro lasciato. 41 Due donne macineranno al mulino, una sarà presa e l’altra lasciata. 42 Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà. 43 Ma sappiate questo che, se il padrone di casa sapesse a che ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa. 44 Perciò anche voi siate pronti, perché nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà».45 «Qual è dunque quel servo fedele e avveduto, che il suo padrone ha preposto ai suoi domestici, per dar loro il cibo a suo tempo? 46 Beato quel servo che il suo padrone, quando egli tornerà, troverà facendo così. 47 In verità vi dico che gli affiderà l’amministrazione di tutti i suoi beni. 48 Ma, se quel malvagio servo dice in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, 49 e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e a bere con gli ubriaconi; 50 il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui meno se l’aspetta e nell’ora che egli non sa; 51 lo punirà duramente e gli riserverà la sorte degli ipocriti. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti».
Gesù Cristo ci avverte quindi “Io mi manifesterò dopo che queste cose saranno accadute” ed ecco quindi i segni che si manifestano … le lacrimazioni di sangue, gli extraterrestri che giungono sulla terra, i cerchi nel grano, i miracoli, le stigmate, i messaggi della Madonna, Lui stesso che appare a tantissima gente. Lui, Gesù, è il primo profeta della storia, profeta di Se stesso, Colui che annuncia una era di pace in seguito ad una grande catastrofe. Il discorso quindi fatto ai suoi discepoli è il discorso escatologico sul quale tutti noi cristiani e anche i laici non credenti dobbiamo riflettere. Questo è il tempo che annuncia la seconda venuta di Cristo sulla terra. Questo è ciò che Lui mi chiede, durante le mie sanguinazioni, di ripetere alle persone che incontro. Potrebbe essere monotono ma è ciò che mi è stato detto e ciò che io continuerò a ripetere finchè avrò vita, finchè avrò respiro. Questo bellissimo ragazzo che io amo più di tutta la mia vita che si chiama Gesù ritornerà personalmente, quindi, quando queste cose saranno accadute … guerre, disordini, fame terremoti, inquinamento ambientale, crisi tremende, odi, divisioni, il fratello che uccide il fratello … in Palestina nella sua terra non vi è forse il fratello che uccide il fratello? Il padre che uccide il figlio e il figlio che uccide il padre? E in Palestina gli ebrei e i musulmani non sono forse fratelli, il padre degli ebrei è Abramo ma anche il padre dei musulmani è Abramo, due fratelli che si stanno uccidendo per cosa? Per il potere, per la religione, perché qualcuno gli inculca l’odio, poi dice –Quando Gerusalemme sarà circondata da eserciti-. E poi gli dice ancora: –Nemmeno io conosco il giorno e l’ora ma solo il Padre che è nei cieli, ma prima che questa generazione finisca tutte queste cose che vi ho predetto si manifesteranno ...-. Il figlio di Dio si riferiva ad una generazione cosmica, cioè ad un era che dura circa 2100 anni. L’era dei pesci sta giungendo al suo termine per lasciare posto all’era dell’acquario, ecco quindi che questo è il tempo a cui si riferiva Gesù Cristo nel Vangelo … e ancora dice –Quando arriverà il momento più importante purtroppo dopo tanti morti, nel cielo apparirà il segno del figlio dell’uomo, la croce-. Le croci che si sono manifestate nel cielo negli ultimi anni sono dei preavvisi … la vedrete ad est e sancirà il momento della Sua venuta .. allora vedrete apparire il figlio dell’uomo manifestarsi sulle nuvole del cielo … che sono i mezzi degli Angeli di Cristo … la straordinaria scoperta in questo tempo è che non siamo soli nell’universo e che Lui ha redento migliaia e migliaia di civiltà … sono parole che ha detto Lui, per cui dobbiamo prenderci tutta la responsabilità nel dirgli -Gesù io non ti credo-. Si manifesterà con il Suo corpo resuscitato così come si è presentato ai suoi apostoli nel cenacolo, mentre stavano rinchiusi per la paura … dobbiamo prepararci al suo giudizio … radunerà tutte le nazioni della terra e tutte le nazioni della terra saranno dinanzi al Suo cospetto e separerà le nazioni a destra e a sinistra e giudicherà i potenti dal più grande al più piccolo … «Ora, quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria. 32 E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. 33 E metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo. 35 Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, 36 fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi”. 37 Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 E quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato? O ignudo e ti abbiamo rivestito? 39 E quando ti abbiamo visto infermo, o in prigione e siamo venuti a visitarti?”. 40 E il Re, rispondendo, dirà loro: “In verità vi dico: tutte le volte che l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. 41 Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: “Andate via da me maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Poiché ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere, 43 fui forestiero e non mi accoglieste, ignudo e non mi rivestiste, infermo e in prigione e non mi visitaste”. 44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato, o assetato, o forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione e non ti abbiamo soccorso?”. 45 Allora egli risponderà loro dicendo: “In verità vi dico: tutte le volte che non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me”. 46 E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna».

Santo Natale 2008

Ci prepariamo a vivere un nuovo Santo Natale. Giungono nella nostra casa di Sant’Elpidio a Mare i fratelli delle diverse arche d’Italia e tutta la famiglia del nostro carissimo Emanuel venuto dalla Spagna. Giorni intensi vissuti con armonia e con la grande gioia di poter stare tutti insieme. Tutto è pronto. Oramai la nostra arca strutturata in numerosi uffici delle differenti redazioni in una sala mensa adibita anche agli incontri è divenuta troppo piccola per ospitare tanti fratelli che con nostra grande gioia divengono sempre più numerosi. Che grande opportunità abbiamo, mi ripeto continuamente, una grande perdita per chi non ne capisce l’importanza e la profondità. Il capannone montato all’esterno dell’arca dai nostri ragazzi può accogliere tutti, un potente flusso di aria calda viene spinto all’interno per riscaldare l’ambiente. Fa molto freddo. Passiamo dai 5 gradi del giorno ai meno 1 della sera. Però stiamo bene insieme e siamo felici. Molti fratelli sono nostri ospiti, altri si organizzano in pensioni o alberghi. Raul e Gaby sono insieme a noi e insieme a noi sono anche tutti i fratelli del mondo che sentiamo presenti spiritualmente.
Lunghe file di tavoli riempiono il salone, dove ci sediamo per consumare la cena della notte di Natale. Una cena semplice, resa preziosa dalla presenza del Calice Vivente in mezzo a noi, resa gioiosa dalla felicità di stare insieme. Le donne e le ragazze dell’arca servono il cibo caldo nei tavoli  regalandoci il loro sorriso e quella aristocrazia che circonda di una insostituibile bellezza le vere donne. Le nostre bimbe felici di ritrovarsi mangiano vicine nello stesso tavolo, così come i ragazzi più giovani. Così viviamo questi giorni che vanno dal Natale al Capodanno con il grande piacere di ospitare tanti giovani nuovi venuti da diverse parti d’Italia per conoscere Giorgio e approfondire il messaggio che porta.
Subito dopo la cena i ragazzi chiedono l’attenzione di Giorgio e di tutti noi … hanno qualcosa da presentare … emozionati e ansiosi che tutto vada bene iniziano con la loro performance …
Le luci si abbassano … la musica echeggia nella sala … il nostro Giovanni, figlio di Giorgio e Lorella, davanti ad un piccolo leggìo rivolge la sua preghiera a Colei che con il Suo celeste manto protegge il cammino di suo padre e di tutti coloro che sposano i valori di suo figlio Gesù Cristo. A lui seguono gli altri ragazzi, Miriam, Barbara, Beatrice, Sara, Aaron, Fabio, che si esibiscono in alcuni brani canori … voci incantevoli, bellissime, dalle più svariate tonalità, ci lasciano incantati i nostri ragazzi … brani che esprimono il profondo valore umano e spirituale della vita, la solidarietà … dietro di loro scorrono  immagini di guerra, di sofferenza, di bambini vittime della follia dell’uomo, immagini del Maestro Gesù … e le parole di una stupenda canzone dedicata a Lui… “Dove sei adesso tu … siamo tutti soli mentre qui combattono, mentre qui calpestano la dignità degli uomini, dove sei … se non ci sei non ci sto …”  (http://www.youtube.com/watch?v=8itbkwy4OGc&hl=it ) . Le lacrime non tardano ad arrivare nel tumulto interiore in cui si racchiude uno squarcio di coscienza della sofferenza del mondo, del desiderio disperato che Lui possa manifestare presto la Sua potenza e la Sua gloria. Un forte applauso ringrazia questo bellissimo regalo diretto e ideato da Miriam e gli altri ragazzi con il sottofondo musicale delle congas suonate dai nostri Roberto, Isacco, Matteo, Samuele e  la regia di Giorgio di Stefano che ha curato  audio e  video.  L’emozionante esibizione è stata riproposta la notte di capodanno con la partecipazione del nostro caro e bravissimo chitarrista di flamenco Michele Pucci.

Con la profonda emozione ancora forte dentro il cuore ci apprestiamo quindi ad ascoltare il nostro amato Giorgio che ringrazia i ragazzi per questi momenti di consolazione. Chiama quindi Pier per mostrare gli ultimi importanti filmati realizzati … la stupenda astronave filmata da Antonio Urzi durante una delle sanguinazioni di Giorgio … “l’astronave di madre perla” così come l’abbiamo definita per l’impressione che ci dà la sua superficie, un filmato emozionante per la forte vibrazione che emana la sua presenza, poi la bellissima croce luminosa apparsa nei cieli della Russia … questa è la seconda croce apparsa in questa terra, l’altra si era manifestata l’anno precedente, nel 2007 … “In Russia” spiega Giorgio “perché lì apparirà la croce del Figlio dell’Uomo che si presenterà dove nasce il Sole, a 450 chilometri sopra lo stato russo. Fuori dall’atmosfera terrestre. Da qui tutto il mondo la vedrà”.
Vegliate con me non vi addormentate come hanno fatto gli apostoli” dice Giorgio e le sue parole racchiudono un profondo significato che non appartiene a questa notte ma ai prossimi giorni, mesi ed anni accanto a lui … e finalmente il messaggio di Natale … le parole dirette del Maestro Gesù giungono dritte al nostro cuore “…VI HO GIÀ DETTO CHE SONO SULLA TERRA, CHE SONO DISCESO DALLA CROCE, CHE SONO ASCESO AL CIELO E DAL CIELO MI VEDRETE APPARIRE COME UN LAMPO A CIEL SERENO INSIEME A MILIONI DI SFERE DI LUCE E DI ANGELI DI ALTRI MONDI CHE DA MILLENNI MI AMANO E MI SERVONO. MI VEDRETE TUTTI CON LO STESSO CORPO SUBLIMATO CHE VIVE ED OPERA NEL VOSTRO MONDO DA 2000 ANNI, CHE HO  RISUSCITATO E  CON IL QUALE SONO USCITO DAL SEPOLCRO. TUTTI ASCOLTERETE QUANTO HO DA DIRE E SOPRATTUTTO DA GIUDICARE.
QUESTO GIORNO È NELL’AURA DI QUESTO TEMPO ED ANCHE SE IL MALIGNO VI FARÀ CREDERE CHE NON È COSÌ, IN VERITÀ, IN VERITÀ VI DICO CHE MANIFESTERÒ GRANDI SEGNI NEL CIELO E SULLA TERRA DA FAR RICREDERE I DURI DI COLLO E I MISCREDENTI PIÙ ACCANITI …”. Una verità tanto grande e sublime da non poterne vivere la piena e profonda coscienza. Un Natale carico di segni, messaggi e profezie,  tra questi un nuovo messaggio ricevuto immediatamente dopo l’ultimo avvistamento del nostro caro Antonio Urzi. I fratelli della Luce ci annunciano un prossimo importante evento che si manifesterà nell’incontro tra Giorgio e questi Esseri Solari, un incontro che, ci profetizzano, sarà audiovisivamente registrato. Sappiamo quindi che ciò accadrà, che si verificherà quest’altra profezia così come si sono avverate tutte quelle preannunciate in questi ultimi anni. Aspettiamo ansiosi questo grande momento.
Le domande si susseguono e la profondità delle risposte ci lascia senza fiato … Giorgio come tante altre volte è accaduto in circostanze particolari sembra trasfigurarsi, la voce profonda e intensa … capiamo che il Maestro Gesù parla attraverso di lui così come accade spesso agli essere eletti a portare il Suo sacro segno … “Io ubbidirò a ciò che mi diranno di fare ma dopo aver portato le stigmate per vent’anni e dopo aver vissuto in questi anni quasi giornalmente il miracolo della crocifissione con la sanguinazione da questi segni sacri, se dovessero anche portarmi via di fronte ai vostri occhi, perchè quella telecamera rappresenta gli occhi di tutti voi, allora realizzerei di essere lo strumento di Colui che disse -Non vi lascerò orfani … tornerò con potenza e gloria sulle nuvole del cielo- … come Suo strumento ovviamente, non come Sua incarnazione perchè io non sono Gesù Cristo, ma Lui, se vuole, può servirsi di me … se questo dovesse accadere allora aveva ragione il mio maestro Eugenio Siragusa perchè questo lui diceva a tutti, questo sento di dirvi e questo vi dico”. Dopo un attimo di silenzio Giorgio prosegue “Se invece non mi portano via rimango con la convinzione che sono un servo di Gesù, un messaggero Suo, perchè questo è ciò che sento e che ho sempre sentito, per questo sono convinto che mi faranno entrare nella Loro astronave e poi uscirò e darò il messaggio che Loro mi diranno di trasmettere …”. Le domande proseguono una dietro l’altra fino al momento di salutarci per andare a dormire. E giunge il giorno del Santo Natale che viviamo immersi nella luce di una nuova lezione spirituale.

I prossimi tre anni e mezzo saranno concentrati tra la Sicilia e l’Italia” dice Giorgio “che differenzio da un punto di vista non ovviamente geografico ma teologico, l’Italia è quella che deve essere assorbita dalla spiritualità che dobbiamo poi portare in Sicilia. Loro si faranno vedere in Sicilia, atterreranno tante astronavi sull’Etna … l’importante è essere liberi dentro, non attaccati alle cose materiali, ne ai sentimenti possessivi, altrimenti Loro non si portano via nessuno e non ci possono aiutare a costruire un mondo migliore”.

Gesù si è sacrificato per chi ha creduto in Lui, cioè i Suoi apostoli e i Suoi discepoli non per tutta l’umanità” Giorgio cita alcune frasi del capitolo 17 del Vangelo di Giovanni dove è il Maestro stesso a rivolgere la Sua preghiera al Padre per chiedere a Lui la protezione per i Suoi fratelli. Riporto tutto il capitolo 17 del Vangelo per “riascoltare” le profonde e bellissime parole del Maestro Gesù rivolte a Suo Padre Adonay poco prima di recarsi nell’orto degli ulivi, poco prima del tradimento e dell’arresto: “Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: “Padre, è giunta l`ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. 2 Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. 3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, l`unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. 4 Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l`opera che mi hai dato da fare. 5 E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. 6 Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. 7 Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 8 perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. 10 Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. 12 Quand`ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. 13 Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. 14 Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15 Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18 Come tu mi hai mandato nel mondo, anch`io li ho mandati nel mondo; 19 per loro io consacro me stesso, perché siano anch`essi consacrati nella verità. 20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; 21 perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch`essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 E la gloria che tu hai dato a me, io l`ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. 23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell`unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. 24 Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. 26 E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l`amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro“.

… Se Gesù avesse fatto giustizia” spiega Giorgio “avrebbe dovuto salvare solo Giovanni, che poi era il suo fratello spirituale, che lo ha seguito fino alla fine mentre gli altri apostoli lo hanno tradito, seppur momentaneamente, peccando di paura, di vigliaccheria, sentimenti umani che abbiamo tutti, quindi non avrebbe potuto salvare nessuno al di fuori della sua famiglia regale, del suo regno, perchè avrebbe dovuto giudicare tutti. Lui sceglie invece di prendersi le nostre colpe, dico nostre perchè noi siamo la discendenza degli apostoli. Noi siamo redenti in Cristo perchè gli apostoli hanno predicato il Vangelo in tutto il mondo, grazie a loro e a tutti i discepoli Gesù è stato conosciuto in tutto il mondo. Gesù si sacrifica quindi per amore di tutti coloro che gli apostoli nel suo nome redimeranno. La discendenza degli apostoli doveva essere rappresentata dalla chiesa cattolica apostolica romana, ma quando questa con il suo operato ha cominciato a tradire il messaggio di Cristo è stata sostituita dalla chiesa cattolica apostolica universale della quale fanno parte tutti coloro che credono nei precetti di Cristo e che li mettono in pratica. Rinasce quindi una nuova chiesa non istituzionalizzata formata da uomini e donne che mettono in pratica il messaggio cristico. Rinasce la chiesa cattolica del tempo delle origini che fu ligia agli insegnamenti di Cristo fino al 200 circa DC. Quella chiesa ha il merito di averci redento, oltre che i santi della chiesa cattolica apostolica romana che sono veri apostoli di Cristo. Gesù salva quindi i suoi amici, non tutta l’umanità. L’umanità non è redenta altrimenti non ci ritroveremo oggi nelle condizioni in cui ci troviamo. Ecco perchè io sono così arrabbiato con il vaticano, dopo duemila anni non ha ancora capito che deve cambiare e che se non cambia farà una brutta fine.

La fede è avere la certezza assoluta e totale dell’amore che senti nel tuo spirito, che senti verso la vita e verso chi la rappresenta … Gesù … Dio … il Cristo … l’uomo che incontri … significa dare tutto te stesso così come quando sei follemente innamorato di una donna, o di un uomo se sei una donna, e non pensi a ciò che dai o quanto dai all’altro, ti dai, ti doni completamente e basta … Quando proviamo questo sentimento per il Cristo Gesù, che non vediamo ma che sentiamo, o per un giusto ideale, stiamo vivendo la fede.

Gli attacchi che subirete i prossimi anni saranno duri. Io sono qui, come Calice della Comunione Cristica ma a partire dal prossimo anno dovrete bere dei calici amari perché sarete fortemente attaccati dai piani materiali.
Io devo attaccare l’anticristo, per questo cercheranno di fare il vuoto intorno a me, per non farmi parlare, per questo vi dico di stare attenti e di stare uniti. Si risveglieranno tante anime ma la controparte non starà a guardare e cercherà di distruggere quella unione tra di noi che la disturba tanto. Non vedo un pericolo sulla mia persecuzione ma vedo un grave pericolo sulle prove che tenteranno di dividervi e di portarvi ad odiarvi uno con l’altro. Le tentazioni giungeranno dal vostro ego, dalla vostra famiglia, dal vostro carattere, da ciò a cui tenete di più. Saremo aiutati e troveremo la forza per superare queste prove solo se abbiamo dentro un grande amore verso la nostra opera. Nel Vangelo Gesù ci annuncia che negli ultimi tempi avremmo avuto grandi tribolazioni e che solo chi resisterà sarà salvo perchè Lui tornerà quando nessuno se lo aspetta . Io non farò questo errore, io lo aspetterò e in questa attesa trascinerò con me tutti coloro che vorranno starmi accanto.

Giorgio manifesta la sua soddisfazione per il risultato delle conferenze organizzate a Bari e a Mola di Bari sottolinea però ai fratelli delle due associazioni “Il punto infinito” e “Fratellanza cosmica” che fino a quando non saranno uniti nell’amore e nel pieno rispetto reciproco non potrà essere ricostituita l’arca. Ancora una volta sprona i fratelli a lavorare in spirito di collaborazione e nel rispetto reciproco delle proprie differenze di personalità e metodologia. “Vogliatevi bene e rispettate le vostre differenze” dice Giorgio sottolineando il fatto che la possibilità di avere due differenti associazioni è stata da lui accettata solo per dare una ulteriore possibilità di poter lavorare con maggiore sintonia tra tutti e creare un gruppo unico affiatato.
Le domande proseguono e così anche le sempre più interessanti risposte …

Una persona è evoluta quando è pacifica, è involuta quando è violenta. L’aggressività è sinonimo di bassa evoluzione, l’umiltà, la tolleranza, la pazienza sono sinonimi invece di evoluzione. Più realizziamo questi valori più ci evolviamo, più invece siamo aggressivi, arroganti, chiusi, più ritorniamo indietro. Dobbiamo pretendere da noi stessi il valore della tolleranza. La giustizia entra in noi successivamente alla realizzazione dei precedenti valori. È incompatibile un assetato di giustizia che porta in se aggressività e violenza perchè sconfinerebbe con la disubbidienza alla Legge Divina. Invece chi lavora per dare amore e altruismo ai suoi fratelli ha tutto il diritto di chiedere anche giustizia.

La depressione esiste e si manifesta quando il cervello viene attaccato da influenze esterne, gli spiriti disturbano la psiche fino a debilitarla rompendo così l’equilibrio psichico della persona.
Tutte le malattie psichiche sono in realtà provocate da una causa interna spirituale dopodichè subentrano le influenze di altri spiriti che sono entità che vogliono purificarsi attraverso noi esseri incarnati.

Anche la giornata del Santo Natale giunge quindi al suo termine, domani Giorgio terrà una conferenza pubblica nella cittadina vicina di Porto San Giorgio.

Conferenza pubblica Hotel Royal

Il 26 dicembre la sala all’hotel Royal si riempie. Persone nuove venute per capire, per sapere, per conoscere, il Cielo chiama a se i suoi figli, offre ancora una volta all’uomo una possibilità per riscattarsi, per cambiare, per intraprendere il giusto cammino verso la strada dell’evoluzione. Tanti giovani presenti, la forza del domani, questa la gioia più grande. Purtroppo la maggioranza dei  giovani nel mondo ha perso i veri punti di riferimento, a loro è stato consegnato nelle mani un mondo senza speranza. Una vera civiltà dovrebbe lavorare continuamente per assicurare alla prossima generazione un futuro migliore di quello ereditato, in questo modo l’umanità procederebbe velocemente verso la sua evoluzione. Dove sono invece i nostri giovani??? Buttati nelle strade delle città, uccisi dalla droga, dalle guerre, dalla depressione, dalle malattie, dall’egoismo, dalla violenza, dal disamore.
Oggi qui a Porto San Giorgio ci fa felici vedere tanti di loro con il cuore colmo del desiderio di sapere, di fare, di conoscere la Verità con uno spirito pieno di speranza per un futuro tutto da costruire.
Mara Testasecca presenta la conferenza con la profondità e la sensibilità che sa trasmettere con il suo grande spirito al pubblico, uno spirito antico che accompagna Giorgio in questa grande Opera messianica “Oggi andrete via con una maggiore coscienza” dice passando a lui la parola. Non so quante centinaia di conferenze possiamo contare ad oggi, ma lui è ancora qui di fronte al suo pubblico, di fronte alla sua gente, l’amico dell’uomo che tende la mano a chi cerca la Via, la Verità e la Vita. Lui è lì, sempre uguale a se stesso … nel tempo …  gli uragani, i venti delle maldicenze, delle invidie, delle malignità, dell’ignoranza non hanno spostato il suo operare … è sempre lì, coerente a quel messaggio che incarna con la sua vita, con il suo esempio.
Amante del sacro valore dell’amicizia, troppe volte tradito da falsi amici, nuovi Giuda di questo tempo. Giorgio chiama sul palco uno dei suoi fratelli di vecchia data, un uomo che sempre lo ha difeso e sostenuto dall’inizio di questa missione, lo storico ricercatore Flavio Ciucani. Un uomo che pur nel sacrificio della sua attività lavorativa, avanti con gli anni, una famiglia da custodire, un figlio maggiorenne, il nostro caro Ruben, e una piccolina la nostra dolce piccola Rita Maria, da crescere, insieme alla sua compagna la nostra carissima sorella e amica Vanessa, si prodiga per affiancare Giorgio nelle conferenze, preparando e esponendo al pubblico relazioni sui segni dei tempi dal punto di vista storico-religioso. Molto preparato Flavio è, insieme a Pier, una solida spalla per Giorgio che conduce le anime ad unire e legare eventi che riconducono ad un unico messaggio che il Verbo del Calice vivente infonde negli spiriti assetati di Verità. Pur non essendo previsto oggi un suo intervento perchè costretto a recarsi al suo lavoro, Giorgio invita Flavio a trasmette al pubblico le sue riflessioni. “… La madre natura va verso gli uomini e li scuote” dice il nostro storico “questi scossoni si chiamano segni che possono essere spirituali o traumatici … la natura si sta rivelando cioè cerca di far capire all’uomo che esiste una situazione tanto drammatica che lo sta conducendo verso l’involuzione … i dischi volanti sono segni di Esseri evoluti che si mettono a servizio di Colui che genera e collega tutto l’universo e ci vogliono dire che non siamo soli nell’universo e che stiamo creando un’anomalia all’interno di questo. È come se noi uomini abitassimo nel primo piano di un palazzo e non sappiamo cosa c’è nell’ultimo piano, ma se iniziamo ad ammassare tritolo nel nostro appartamento ovviamente quelli dell’ultimo piano iniziano a preoccuparsi. Quindi provate a pensare a tutte le atomiche che abbiamo nel nostro pianeta … non dovrebbero forse essere preoccupati questi Esseri? Quindi segni che ci fanno compartecipi di questa evoluzione. Se sei in armonia e in equilibrio vivi l’evoluzione con armonia, altrimenti la vivi comunque ma con sofferenze e traumi…”.
Giorgio riprende la parola ringraziando Flavio e sottolineando la sua capacità di fare vera religione cioè di relegare, unire i vari eventi … poi prosegue nel discorso: “Nelle mie apparizioni e visioni mistiche ho ricevuto dalla Vergine Maria il compito di concretizzare l’insegnamento del Cristo  attraverso la preghiera, la realizzazione interiore ma soprattutto la messa in pratica, ecco perchè il Cielo mi ha indicato il missionario Raul Bagatello, dopo che già avevamo sostenuto negli anni addietro i nostri fratelli africani con l’organizzazione annuale di un congresso pro-Africa. Purtroppo non abbiamo la possibilità di aiutare tutti i bambini del mondo e per questo siamo costretti a  scegliere. Vi voglio presentare questo mio amico che oggi è qui. Un missionario laico, credente, con esperienze spirituali molto forti”. Le sue parole lasciano spazio alle immagini sul filmato che presenta la missione di Raul Abel Bagatello. Al termine dell’emozionante video Giorgio prendendo spunto dal filmato coglie l’occasione per ringraziare pubblicamente l’associazione AGAPE di Roma e il suo presidente Mario Verardi rappresentato oggi in sala da uno dei suoi soci, il giovane Gianluca, per l’importante lavoro svolto in sostegno alla Funima. Ringrazia anche il presidente della comunità di Capodarco presente in sala,  un altro missionario, il Sacerdote Don Franco Monterubbianesi.
La parola passa quindi a Raul Bagatello che racconta la storia della sua missione dal momento in cui ricevette la chiamata dal Cielo. “Una fondazione”, dice Raul “che non ha nessuna bandiera né politica, né religiosa ma solamente spirituale. Io vivo ciò che avete visto, nella Cordigliera delle Ande, ma ci sono tanti, tantissimi altri posti nel mondo in cui si vivono condizioni umane inaccettabili. Ma vorrei dire una cosa, quest’uomo, Giorgio Bongiovanni, essendo attento alla lotta che la nostra associazione portava avanti per poter sostenere i bambini, ha iniziato ad aiutarci divenendo parte della nostra stessa “carne”. Dico questo perchè voglio testimoniare che tutte le offerte raccolte nelle numerosissime conferenze da lui tenute in America Latina e in Italia sono state completamente devolute alla Funima, un sostegno costante che ci ha dato sempre più forza per andare avanti. Poi nel 2005 con la nascita della Funima International (da lui fondata ma della quale Raul è il presidente) le cose sono andate sempre meglio e oggi vedo, e sono felice di questo, che sempre più persone qui in Italia lavorano per questa associazione”.  Raul parla dei grandi obiettivi raggiunti sulla cordigliera andina negli ultimi due anni con la costruzione di ben 4 pozzi d’acqua sottolineando la difficoltà della realizzazione di queste strutture sulle montagne … il centro di accoglienza costruito dall’Agape che ospita oggi 37 bambini. “Per me sono tutti figli miei” dice Bagatello, “la vita che fate qui in Italia è completamente differente da quella che si vive in Argentina in questi posti, qui la vita è molto più comoda, vivete molto meglio rispetto alla situazione di questi bambini allora penso che se avete questa opportunità significa che ve la siete guadagnata ma loro, loro, sono dei maestri perchè fanno risvegliare in noi i valori spirituali, la nostra coscienza addormentata. .. che i potenti, la Chiesa, i ricchi, non parlino di Dio, per favore … i sacerdoti missionari sono molto pochi purtroppo … Funima è questa, un lavoro spirituale. Dobbiamo imparare l’amore verso il prossimo, il rispetto verso i fratelli ma ho solo una grande speranza … che il Cristo ritorni”. Il discorso del nostro Raul semplice, chiaro e diretto ancora una volta accanto a Giorgio ha portato una testimonianza, una denuncia, un richiamo. I cuori sensibili reagiranno. La parola passa al nostro caro Pier Giorgio Caria, ricercatore oramai di fama internazionale sul fenomeno ufologico e quello dei cerchi nel grano, che non manca di esternare la sua emozione ogni qual volta parla accanto a Giorgio. Emozione non provocata da mero fanatismo ma dalla profonda coscienza del valore di quella presenza. “Gli scienziati” dice Pier, “non discutono sulla presenza aliena perchè hanno le prove della Loro esistenza … ho parlato di recente con un fisico italiano, non vi posso dire il nome perchè lavora ancora in ambito militare ad altissimo livello che mi ha raccontato una sua esperienza: è stato in America sotto il corpo dei marines per un incarico speciale dove ha studiato la natura di alcune navicelle extraterrestri che i militari americani tengono custodite nelle loro basi segrete. Lui è entrato dentro quelle navicelle. Già ero a conoscenza di alcune cose a riguardo, ma questo fisico me le ha spiegate dal punto di vista della fisica quantistica, ecco perchè vi dico che la scienza conosce molto bene questa realtà, perchè la studia. Sono in possesso di diversi oggetti alieni ma non ci dicono nulla perchè temono la Loro ideologia. Sono  oramai venti anni che studio queste cose e volevo dirvi come ricercatore che non vi è alcun dubbio a livello militare e scientifico che gli alieni esistono e ci visitano”. Dopo questa forte testimonianza Pier dà inizio alla proiezione dei filmati  … astronavi extraterrestri di ogni forma e dimensione nelle diverse fasi evolutive si esibiscono di fronte ai nostri occhi … “Queste civiltà ci visitano perchè ci vogliono lasciare un messaggio” continua Pier, citando Eugenio Siragusa che già negli anni ’60 spiegava la natura di questi Esseri che hanno conosciuto il Cristo prima di noi e hanno messo in pratica i suoi insegnamenti non come credo ma come vita pratica e che vengono  in questo tempo per darci un messaggio. “La loro presenza” prosegue Pier “è un segno che anticipa e annuncia quello che è uno dei tanti dogmi della religione cattolica: la seconda venuta del Cristo. Eugenio Siragusa appunto spiegava che la presenza di questi oggetti rappresenta un segno messianico cioè questi oggetti vengono in nome di Cristo perchè ne sono interpreti e testimoni … questo è un concetto che tu tante volte hai ripreso e ribadito” dice Pier rivolgendosi a Giorgio che approfondisce il concetto: “Dio ha creato l’universo, il Suo unigenito figlio, il Cristo,  ha offerto la redenzione a tutto l’universo. Noi dobbiamo avere l’umiltà di accettare che ci sono stati altri fratelli nell’universo creati da Dio milioni di anni prima di noi e che hanno conosciuto la Luce Cristica prima di noi. Noi siamo presuntuosi e pensiamo di essere i più evoluti quando invece siamo una delle razze meno evolute dell’universo perchè abbiamo violato il patto con il Padre Eterno ...”. Giorgio si sofferma poi sulle parole pronunciate da Gesù, riportate sul Vangelo, quando annuncia i tempi della Sua venuta, per poi leggere alcuni passi del messaggio di Natale appena ricevuto e le ultime raccomandazioni per coloro che desiderano farle proprie: “… Gesù ci vuole ricordare che dobbiamo prepararci alla Sua venuta con umiltà, con amore, tolleranza, integrità e grande senso di giustizia e di altruismo, questo è il messaggio che vi volevo dare e che spero possa entrare nella profondità dei vostri cuori. Grazie”.
Dopo un forte e caldo applauso viene lasciato spazio alle domande del pubblico. Giorgio risponde.

Gesù è la perfetta manifestazione della Luce Cristica … Saranno giudicati severamente gli uomini che nel Suo nome avranno fatto cose che non dovevano fare …  quello che amo di più in Lui è la sua giustizia … Lui è diretto trasparente non è diplomatico, non è ipocrita come lo sono tutti quelli che nel Suo nome hanno fatto scempio dell’umanità … …

Giorgio riprende il discorso di Gesù fatto ai mercanti del tempio e dice: “Anziché rispondere  alle solite provocazioni degli scribi e dei farisei con la Sua alta aristocrazia divina che li lasciava senza parole, li accusa di ipocrisia, di occuparsi solo di cose esteriori… e ringrazia il Padre dicendo -Ti ringrazio Padre per aver nascosto la Verità ai potenti e averla rivelata agli umili e ai semplici- …
Io ho conosciuto questi Esseri (gli Esseri di Luce) e mi hanno detto quanto Loro amano e adorano il Cristo e quanto è assurda la situazione che viviamo qui sulla terra.

La tecnologia, la scienza, si acquisiscono se l’uomo accetta la redenzione. Accettando la redenzione e facendo nostri gli insegnamenti del Cristo possiamo infatti realizzare l’evoluzione sui tre piani: umano, scientifico, spirituale-trascendentale. Ecco quindi che potremo parlare con il pensiero, spostare gli oggetti con lo sguardo, viaggiare nel cosmo, ecc… Se l’evoluzione dell’etica non cammina di pari passo a quella della materia si arriva inevitabilmente all’autodistruzione. La scienza senza coscienza. Noi spiritualmente siamo a zero nella nostra società, come possiamo giustificare che ogni cinque secondi uno dei nostri bambini muore di fame? Violentiamo i bambini, li uccidiamo … Allora stia molto attento l’uomo perchè l’ira Santa di Dio si può abbattere presto sopra di lui. Dobbiamo avere timore di Dio. Timore non significa paura ma profondo rispetto.

Proprio in questi giorni di Natale Giorgio pubblica sul sito “Antimafia Duemila” un dossier denuncia sui crimini del Vaticano: “Ne avete fatto una spelonca di ladri”. Crimini in Vaticano prima parte. Non mancano le domande, durante la lezione spirituale, sulla chiesa cattolica apostolica romana.

Quando la tua chiesa ti perseguita da vivo e ti fa santo da morto allora significa che stai andando benissimo, quando invece vieni innalzato, rispettato, adulato come un grande rappresentante di chiesa allora c’è qualcosa che non va … A volte dico: -Signore tutti i tuoi migliori uomini li hai fatti perseguitare dalla tua chiesa”, poi rifletto “però certo tu l’avevi detto … -beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia-” … Certamente papa Borgia non era buono ma se oggi fosse vivo radio Maria sicuramente lo esalterebbe come un grande profeta … scusate la mia franchezza ma non ho peli sulla lingua, anche se mi sento molto devoto dei missionari per questo vi dico -non fate di tutta l’erba un fascio-. Io non sono anticlericale, amo tantissimo i sacerdoti missionari, qui in sala ne abbiamo uno con noi, Don Franco, che ha fatto tanto bene … io ho fatto battezzare i miei figli da don Ciotti, un altro esempio di vero sacerdote di Cristo, un uomo che rischia la vita tutti i giorni contro la mafia, anzi vi invito ad andarvi  a prendere la comunione da lui perchè persone come lui rappresentano la vera chiesa o anche padre Zanotelli, vi invito quindi ad andare alla messa di questi sacerdoti che sono i veri apostoli di Cristo ma sicuramente non vi dico di accettare i gravissimi errori commessi da altri preti che poi solitamente sono cardinali o vescovi .. noi che facciamo parte della chiesa cattolica perchè siamo battezzati abbiamo il diritto di criticare gli uomini di chiesa quando si vendono come prostitute a Satana. Io glielo dico in faccia che devono ravvedersi e pentirsi appunto perchè sono un figlio della chiesa, sono un cattolico apostolico e sono anche ebreo perchè la mia famiglia ha origine ebraica, porto la stella di Davide sul collo, per questo posso criticare il mio popolo e la mia chiesa se sbaglia, se disubbidisce ai comandamenti di Dio. Non intendo errori umani perchè io sono il primo peccatore che fa tanti errori, ma intendo gravissimi errori nell’insegnamento e nell’esempio che deve essere dato agli altri … io posso capire un prete che sbaglia perchè ha una donna o perchè fa in buona fede degli errori nell’amministrazione dei conti ma quando nasconde la verità o si vende alla mafia o si corrompe o compie atti perversi, tradisce quella veste che porta infangandola e dissacrandola. Io lo accuso perchè sono suo fratello e di fronte a Cristo non ci sono gerarchie, siamo tutti fratelli. Scusate ma sono sincero.
L’applauso del pubblico dimostra la piena approvazione alle forti parole di Giorgio.

“Vi avevo chiesto di vegliare con me e non l’avete fatto”, questa frase di Gesù rivolta ai suoi apostoli nell’orto degli ulivi è un simbolo, il simbolo della nostra debolezza umana. Malgrado lo spirito è forte, infatti, la carne è debole e ci fa addormentare e non essere forti come dovremmo … Gesù si rattrista con i suoi amici ma non li giudica, con quella frase chiede agli apostoli e quindi a tutti noi che li dobbiamo seguire, di essere forti nello spirito, perchè lo spirito deve governare la carne e non dobbiamo lasciarci trainare dalla debolezza umana. Possiamo però essere anche fedeli a Cristo e non tradirlo ma non compiere la nostra missione perchè la debolezza umana ci fa addormentare, ecco perchè dobbiamo stare attenti.

Il significato simbolico del perchè il Maestro è stato crocifisso sul Golgota: Golgota significa cranio, quindi il cervello umano ha crocifisso Gesù e non il cuore e finchè l’uomo ragionerà con il cervello senza il cuore ci sarà sempre un nuovo Golgota.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e che Dio vi benedica e vi dia sempre tanta, tanta forza.
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La conferenza è terminata. Rientriamo all’arca per cenare insieme.  Giorgio ringrazia tutti i presenti per il generoso ricavato da destinare alla Funima, in particolare una cara signora di Pordenone per la nobile offerta donata in favore dei bambini delle Ande. Una serata che ha raccolto la somma di ben ottomila euro. Un grande applauso è dedicato al nostro caro Raul e soprattutto ai bimbi che beneficeranno della generosità di tante persone … -Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere … in Verità vi dico tutto ciò che avete fatto a uno di questi miei piccoli lo avete fatto a me-  … E il nostro pensiero va a loro … vediamo le loro manine agitarsi felici …  i loro occhi profondi ringraziare la vita … i loro sorrisi illuminare il nostro cuore …
Terminata la cena la serata continua. Giorgio inizia a camminare lentamente tra i tavoli, dove siamo ancora tutti seduti, riportando alla memoria tanti bellissimi momenti vissuti insieme negli anni … l’incontrò con  il nostro Luca e le parole che lui gli disse: “…Quello che c’è in me, Luca, c’è anche in te e quello che c’è in te c’è anche in me”, … e la storia della nostra Mariela, sua amata compagna, … un Angelo precipitato per sbaglio sulla terra come sempre Giorgio la definisce … un applauso forte, fortissimo per lui, Luca, fratello e amico fedele che insieme a Pier, e a tutti gli altri ragazzi ha costantemente sostenuto Giorgio creando dal niente una ditta di produzione video che è giunta a vendere documentari per la televisione nazionale italiana e per numerose altre emittenti estere … -Quando la fede sposta le montagne- … Un esempio … un vero esempio … e un lunghissimo, interminabile applauso per lei, Mariela, il nostro Angelo quotidiano, coordinatrice e responsabile di tante attività dell’arca, dell’amministrazione di Studio3 TV e come vicepresidente della Funima International … esempio di  totale dedizione e donazione … per questa amata opera, per lui, il segno vivente, e per tutti noi suoi amici e fratelli …  poi l’applauso per tutti i ragazzi che oggi lavorano nella “Studio 3 tv” o nelle diverse attività delle nostre associazioni, Antimafia, Funima, Dal cielo alla terra,  molti di loro oggi oramai uomini e donne, che Giorgio ricorda di aver tenuto tra le braccia appena nati … Piero … Beatrice … Emanuele … il mio fratellino Matteo, che oggi ha 19 anni, il  nostro amato Mattia, fratellino di Mariela, anche lui 19 anni, … e poi il nostro Gabriel figlio del caro Manù che racconta insieme a Giorgio l’esperienza vissuta accanto ad Eugenio che salvò la sua vita da giovanissimo risvegliando la sua coscienza …  ricordi … ricordi … riviviamo insieme tanti momenti ricordando il passato tra applausi, lacrime e sorrisi… ricordi di momenti difficili, a volte tristi, spesso felici, però vissuti insieme, … accanto a Giorgio, accanto al prodigio di quei segni, le stigmate, tanto vicini ad un Cielo che è giunto fino a noi …  fino ad oggi sempre insieme … come uno scudo … come  un caldo abbraccio attorno a lui … per aiutarlo a sorreggere quella croce che cammina per le strade del mondo … per il desiderio di un radicale cambiamento di questa società, che sappiamo avverrà.
Trascorriamo una serata così, tra ricordi, risate e riflessioni, tra abbracci, lacrime d’emozione e sorrisi. Quanto è bello amarsi … poi Giorgio si sofferma a parlare del suo tanto amato padre spirituale Eugenio Siragusa: “Eugenio è il filosofo che con la sua lanterna cercava l’uomo e lo ha trovato in me … poi è nato tutto questo.  È Diogene. Lui, Eugenio, disse a me ciò che io ho detto a Luca -Quello che c’è in me c’è anche in te e quello che c’è in te c’è anche in me-. Ed aveva ragione perchè io l’ho seguito sempre.
Giorni trascorsi insieme, con i nostri fratelli di Pordenone, di Bari, di Crotone, di Milano, di Roma, della Sicilia, della Sardegna, della Campania, con tanti nuovi giovani ragazzi venuti per conoscere Giorgio e stare insieme con noi nel terminare questo anno e iniziare quello nuovo. La notte di Capodanno festeggiamo insieme l’arrivo del 2009 nella semplicità, tra canti, abbracci, auguri e piccoli fiammeggianti che salutano il nuovo anno sotto la grande quercia … i nostri bambini felici sorridono all’aperto con le stelle luccicanti in mano … è un incanto guardarli, ammirarli, nelle loro espressioni, nella loro gioia, nella loro purezza … dobbiamo dare la nostra vita perchè possano ereditare un futuro che in questo momento non hanno e prego il nostro amato Maestro Gesù che possa ascoltare le nostre preghiere e manifestare presto la Sua regale Giustizia.
Pur nella gioia di vivere questi momenti e questa immensa  grazia accanto al Calice vivente, alla nostra famiglia e a tutti gli amati fratelli, ad un certo punto un groppo mi serra la gola … il forte scoppio dei botti che giunge dalle case intorno e dai paesi vicini mi proietta nell’angoscia e nel terrore di chi si trova in mezzo alle bombe lanciate nelle ben 31 guerre in corso in questo momento nel nostro pianeta … vedo e sento l’angoscia di bambini terrorizzati che scappano cercando riparo … piccoli che vedono i loro genitori morirgli accanto nei modi più atroci … o madri e padri raccogliere ciò che resta dei propri figli mutilati o uccisi … mentre il mondo festeggia … mentre il mondo bestemmia, con le sue azioni, la vita.
Non possiamo far altro che prendere atto e andare avanti, dando tutto noi stessi per contrastare con le nostre opere quel male che dilaga ma che, lui stesso sa, presto sarà sconfitto.

Il primo giorno del nuovo anno ci ritroviamo nuovamente tutti all’arca e ancora parole di Verità, balsamo per i nostri spiriti.

Che cosa è la Comunione?
La Comunione è l’unione tra i nostri spiriti e lo Spirito Cristico.

L’Olimpo di cui si parla nelle mitologie è il Sole e gli Dei sono i Geni Solari … ci sono Angeli incarnati nella terza dimensione, Madre Teresa ad esempio era un Angelo … ma ci sono anche Angeli guerrieri, io sono uno di questi, l’Arcangelo Michele è il mio capo. Anche se vi è una gerarchia e un Re che coordina le civiltà cosmiche, vi è anche una grande democrazia e molta libertà, anche di disubbidire (entro un limite) solo che poi l’effetto si raccoglie …

La dannazione è una condizione di sofferenza temporanea ma tanto lunga da sembrare eterna. Giovanni la definisce morte seconda.
Il conte Ugolino di cui parla Dante nella divina commedia era un uomo incarnato in una foglia perchè aveva fatto la morte seconda.

Raul, seduto accanto a Giorgio, rispondendo ad una domanda racconta le parole della Celeste Madre a lui rivolte durante una Sua manifestazione all’inizio della sua missione: “L’incontro con Giorgio è avvenuto nell’anno 2000, (Raul conosceva Giorgio da molto prima, anzi era stato proprio lui a ispirarlo nella realizzazione della sua missione). La Madonna mi aveva annunciato questo incontro e mi aveva detto di dirgli che io sapevo dell’energia che lo compenetrava. Lei infatti mi aveva rivelato che l’energia che compenetra Giorgio è quella del Cristo. Ecco perchè nessuno mi può far dubitare di Lui, perchè me lo ha detto Lei. E anche se alcune volte posso avere dei dubbi su una metodologia, so che lui la sta mettendo in atto per uno specifico motivo, lo so perchè Lei me lo ha detto. Un giorno poi, avevo domandato a Lei perchè i bimbi soffrono tanto e la Madonna mi ha risposto di stare tranquillo e di andare avanti così, perchè la venuta del Cristo è prossima”.

Le profonde parole di Raul lasciano nuovamente spazio alle domande rivolte a Giorgio le cui risposte rappresentano veri insegnamenti di filosofia cosmica.

In Atlantide vivevano degli iniziati, io ne conosco tre perchè uno di questi ero io, uno era il futuro Giovanni Battista, un altro era il futuro Giovanni l’evangelista e uno era Gesù. Uno si chiamava Bharat, uno si chiamava Nibiru e un altro Ori. Tutti e tre erano Arat Ra perchè questa è la stirpe solare regale dello Spirito Santo, anche Adonay è Arat Ra perchè le origini del Padre di questo Sole sono Arat Ra ….  è una genetica antichissima che ha fecondato questa galassia, il cuore della Sua intelligenza sta nel centro della galassia. Noi siamo stati iniziati insieme ad altri Esseri ma poi Gesù è diventato il nostro maestro perchè è stato compenetrato dal Logos Cristico. I 144 mila hanno accompagnato Gesù nella sua missione. Al tempo di Atlantide alcuni si sono salvati anche fisicamente, i due Giovanni da lì sono andati in Egitto e in Egitto poi hanno lasciato il corpo e ne hanno preso un altro, uno si chiamava Ermete Trimegisto e l’altro Tat suo figlio, (Ermete Trimegisto significa Hermes il tre volte grandissimo e deriva dal greco. Edgar Cayce durante una delle sue letture asserisce che Ermes o Thot fu un ingegnere di Atlantide e che disegnò o diresse la costruzione delle piramidi d’Egitto). Nella tradizione ermetica Tat viene definito uno dei figli di Ermete Trimegisto ma in realtà erano fratelli spirituali. I due Giovanni infatti sono molto legati e hanno sempre accompagnato Gesù che poi è divenuto Gesù Cristo perchè è stato scelto per essere nostro Signore e Maestro.

Coloro che ripopoleranno la terra saranno pochi ma si moltiplicheranno rapidamente. Non sarà più una genetica mescolata tra Caino e Abele, tra traditori e onesti, tra giusti e assassini, sarà la genetica di una selezione ferrea che viene posta in essere dalla natura e dalla dimensione superiore che ci sovrasta, da un legislatore che separa il grano dalla zizzania a seconda delle opere. Erediterà la terra chi metterà in pratica i valori universali della giustizia, della pace e della fratellanza a prescindere dalle idee politiche, religiose e filosofiche. Le idee generali universali sono comuni nei giusti. Per gli Esseri Superiori, i nostri fratelli della Luce, non ha importanza la quantità perchè Loro hanno la capacità di moltiplicarla in brevissimo tempo e quindi la terra verrà ripopolata del suo numero minimo di enzimi che devono portare avanti il processo evolutivo. Noi non conosciamo quasi niente della natura dimensionale, della natura astrale, della natura spirituale, Gesù ci ha fatto conoscere il necessario per capire che l’uomo non è quello che noi vediamo, l’uomo è quello che sta dentro, quello che non vediamo ma che sentiamo, ed è di quell’uomo che ci deve importare, è quell’uomo che noi dobbiamo cercare e una volta trovato lo dobbiamo ascoltare e servire. Gesù ci aveva insegnato questo poi noi lo abbiamo dimenticato perchè abbiamo fatto prevalere i valori esteriori, quelli effimeri, quelli che mutano, ai veri valori, quelli immutabili, questa è la dimensione che noi dobbiamo cercare, quella che vive dentro di noi. Gesù diceva -Il regno di Dio è dentro di voi- e diceva anche -Il regno del Padre mio è nei cieli-, un valore quindi  trascendente, immanente, centripeto e centrifugo, dentro e fuori, ma prima lo dobbiamo scoprire dentro di noi, questa è la chiave, poi tutte le dimensioni si aprono da sole. La selezione è indispensabile.

Non è vero che in questo mondo non c’è mai stata la pace, in Atlantide c’era pace e giustizia ma poi questi due valori sono stati violati dalla degenerazione ed è stata fatta una scelta, e quella scelta l’abbiamo pagata.

Il periodo dei mille anni è un periodo in cui l’uomo dovrà maturare e passare dalla terza alla quarta dimensione. Sarà una scuola dove prevarrà la scienza dello spirito cioè la fusione tra la scienza e la religione, alla razionalità prevarrà la fede e la trascendenza. In questi mille anni la civiltà della terra entrerà a far parte della confederazione interstellare, farà viaggi nel cosmo, entrerà in simbiosi con il pianeta, inizierà la comunicazione con i regni inferiori e con i regni superiori, avrà una bellissima e profondissima preparazione per poi poter essere pronta ad entrare definitivamente a far parte di questa famiglia cosmica che ha la missione di aiutare le civiltà inferiori. Durante questi mille anni però noi non possiamo aiutare nessuno, dobbiamo solo crescere e imitare questi Maestri del Cosmo, essere degli alunni, successivamente faremo anche noi parte di quel quadro esecutivo al quale appartengono gli Esseri della quarta dimensione. I 144 mila invece ritornano da dove sono venuti, Loro infatti non sono di questo mondo, dopo aver lasciato la loro genetica e terminato la missione  accanto al Cristo sulla terra, ritorneranno nei mondi originali, per poi ritornare ancora nella confederazione ad aiutare altre civiltà, Loro appartengono al quadro direttivo.

Noi dobbiamo essere seguaci, discepoli di Gesù Cristo ed imitarlo nelle azioni, cioè negli insegnamenti che ci ha dato mettendoli in pratica nella nostra vita quotidiana. Lui sa che noi siamo limitati nella nostra evoluzione e nei nostri sentimenti ma nel momento che sposiamo i Suoi valori non possiamo non metterli in pratica nei loro precetti di base. Gesù ci dice -Ama il tuo prossimo, difendi i deboli, chiedi giustizia-  Gesù chiede l’uguaglianza e la fratellanza tra i popoli, impone a chi ha il potere di gestirlo con giustizia, di gestirlo con tolleranza, nella Sua vita Gesù  manifesta questi insegnamenti anche in maniera estrema affinchè possano essere impressi nel cuore degli spiriti. Noi lo dobbiamo imitare soprattutto nell’essere diretti, non ipocriti, non ingannatori. Se non c’è giustizia dobbiamo chiedere giustizia ma non possiamo chiederla per noi mentre invece dobbiamo gridare e dare la vita chiedendo giustizia per il nostro prossimo, per i deboli. Questo si chiama Amore Cristico. Quando Gesù veniva attaccato non muoveva un dito per difendersi ma quando toccavano i suoi fratelli si scatenava. Quando lo arrestarono non si difese e non si fece difendere nemmeno dai Suoi amici e si fece addirittura crocifiggere. Ecco perchè ci dice -Se ti attaccano porgi l’altra guancia, cioè difenditi solo con il verbo ma se attaccano i tuoi fratelli punta il dito, denuncia i criminali, i corrotti, gli assassini e chiedi giustizia per i tuoi fratelli. Verso il fratello invece dobbiamo porgere l’altra guancia, essere tolleranti, essere più disponibili a servire che ad essere serviti. Noi lo dobbiamo imitare. Gesù non ha mai detto: -Dai quello che puoi-. Lui dice: -Se mi vuoi seguire lascia tutto, prendi la tua croce e seguimi altrimenti non sei un mio discepolo-, e dice anche -Non mi importa se dite Signore, Signore ma solo se farete la volontà del Padre mio vi riconoscerò come miei discepoli-. A Lui interessa che facciamo le opere  imitandolo pur con le nostre limitazioni e debolezze. Quello che Gesù più premia in noi è la disponibilità, non è la sapienza, la saggezza o l’essere perfetti, no, Lui ama la disponibilità, che tu lasci tutto e Lo servi e se lo facciamo ci perdona tutti i nostri peccati.
La crocifissione di Gesù è un grande atto supremo della giustizia divina, non la favoletta che ci raccontano della misericordia … è stato invece un grande atto di suprema giustizia nei confronti di chi Lui amava di più, che erano i Suoi fratelli. È come quando un imputato viene assolto da un gravissimo delitto perchè il fatto non sussiste, non si chiama forse giustizia questa? Lui ha salvato i suoi amici quindi, non di certo gli assassini della vita, infatti quando è risorto si è mostrato solo a Loro. Lui ha voluto salvare i 12 apostoli che avrebbero portato il vangelo nel mondo e tutti coloro che nel tempo questi avrebbero risvegliato. La seconda venuta di Gesù Cristo è invece la discesa per la Giustizia e non per la salvezza, è la discesa per dare una ricompensa giusta a chi la merita. Per coloro che hanno fatto fruttificare i propri talenti.
Nel vangelo c’è tutto, proprio tutto. Io sono in questo mondo per testimoniare il Vangelo  non per portare una Verità nuova.

Voi dovete fare quello che sentite ma se scegliete di aiutarmi sappiate che la mia strada è la croce, la denuncia, rischiare la vita, essere cioè guerrieri di Cristo, amare gli altri, essere caritatevoli con chi soffre, ma essere anche duri e giusti contro gli ipocriti, i corrotti, i dominatori e dare speranza a questi ragazzi che non hanno più un futuro, che non credono più in niente e hanno ragione di sentirsi così ma se noi diamo l’esempio di Gesù loro saranno attratti dal Suo esempio… Questo significa  seguirmi … non è comodo in questa società … però è bello perchè stiamo insieme, siamo uniti, abbiamo i nostri difetti, il nostro carattere però non siamo ipocriti e nemmeno sepolcri imbiancati, siamo fratelli e ci vogliamo bene, mentre aspettiamo il Maestro dei Maestri. Siamo aperti, per noi un ateo che mette in pratica la giustizia è un seguace di Cristo anche perchè Gesù stesso ci ha dato l’esempio quando Giovanni gli disse: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri”. E Gesù rispose: “Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi” Gesù vuole dire quindi – … Lascialo stare, lui mi sta servendo perchè … Io non sono un entità fisica, Io sono l’Idea che si è fatta carne e sangue-. Il Verbo Solare non è una persona, è l’Intelligenza, e l’Intelligenza Cristica in quel caso era in quella persona che non aveva quella lungimiranza di riconoscere l’Idea cristica incarnata in Gesù però la metteva in pratica ed è questo quello che conta. Per questo io sono considerato un eretico che vado a braccetto con l’ateo, ma io so che tutti e due serviamo il Cristo solo che io sono cosciente e lui no. La nostra unione è indispensabile perchè “soli non si è buoni nemmeno in paradiso”. Amarsi, cercarsi, volersi bene è la nostra forza e ci permette di sentire l’amore a livello fisico, psichico e spirituale, se non c’è questa unione non possiamo raggiungere il nostro obiettivo, per questo il male ci vuole dividere. Nella solitudine non dai niente e non ricevi niente. Sei statico, non dinamico. Più armonico è il dinamismo del dare-ricevere, più la vibrazione diviene alta. Se invece l’unione è disarmonica ti porta allo squilibrio e quindi alla degenerazione.

Lo spirito è l’intelligenza dell’uomo, l’ego sum che ti permette di identificare te stesso. Il corpo può mutare in varie forme, l’astrale può mutare in vari colori ma lo spirito è immutabile perchè è eterno.  Più avanti vai nella evoluzione più perdi la corporeità perchè non ti serve più fare l’esperienza nella materia, ti servirà solo l’astrale che ti porterai dietro nel cosmo, ma perderai anche quello e diverrai uno spirito puro quando ritornerai al Padre. La tua vera identità non è quella che tu percepisci nelle sensazioni e nemmeno quella che tu senti con le emozioni, quello è l’astrale. La tua vera identità è l’intelligenza. L’intelligenza e lo spirito sono la stessa cosa. Quando tu dici IO SONO quello è lo spirito, l’entità che ha il libero arbitrio e che sceglie la strada che deve percorrere. Questa intelligenza nella dimensione nella quale ti trovi può essere fortemente condizionata dal valore materiale che si chiama cervello. Il cervello è una macchina perfetta creata per essere perfettamente egoistica nel salvaguardare il tuo corpo, nel  renderlo sempre felice, privo di sofferenza, soddisfacendo tutti i suoi sensi. Il cervello può influenzare l’entità che lo domina, che è lo spirito, e la può condizionare se questo spirito vibra con valori delle basse frequenze o si fa condizionare dai valori materiali. Questo non avviene per ordine delle cose ma per scelta, perchè lo spirito è in condizione di discernere. Quando invece lo spirito non è in condizione di discernere quello non è libero arbitrio si chiama sperimentazione per conoscere. Io spirito devo sperimentare la notte e il giorno per poterli conoscere entrambi ma una volta che li ho sperimentati la mia intelligenza è in grado di discernere, ecco che a questo punto scatta il libero arbitrio che si basa sulla responsabilità della scelta e le sue relative conseguenze. Se sceglierai la notte saprai che sentirai freddo, che vedrai poco e che non godrai di tutte quelle cose che ti può dare il giorno ma è una tua scelta non è la scelta di un altro. Il libero arbitrio però è limitato alle scelte che non comportano una degenerazione del cosmo. Nel momento in cui tu metti in pericolo lo svolgimento dell’economia creativa di un pianeta, di un sistema solare, quel libero arbitrio termina perchè interviene la forza superiore di Colui che ha creato il libero arbitrio stesso e non ti permette di essere strumento o creatore del caos.

Il suicidio è una scelta dello spirito, dell’intelligenza. Lo spirito dopo questo atto, che viene comunque giudicato caso per caso con le eventuali attenuanti, si trova a vivere come un detenuto in cella. Il detenuto è lo spirito e la cella è il corpo. Lo spirito soffrirà tanto perchè desidererà la vita (cioè incarnarsi per sperimentare) ma avendola rifiutata non la potrà avere per diverso tempo.

Il cavaliere eterno è lo spirito, quella scintilla divina che il Padre Creatore ci ha dato. Noi purtroppo, invece, pensiamo alle cose materiali che non servono a niente nella crescita dell’intelligenza. Quando poi moriamo ci rendiamo conto che abbiamo perso tanto tempo ma dobbiamo purtroppo aspettare prima di rifare l’esperienza fino a che questo ci sia nuovamente concesso. Cioè dobbiamo aspettare che giunga nuovamente il nostro momento.

Nascita, crescita, invecchiamento, morte. Questo è il normale ciclo della incarnazione nella terza dimensione. La malattia, il karma  sono tutte cose che abbiamo creato noi con le nostre scelte, con il nostro libero arbitrio. Se io scelgo di fare violenza creo una distorsione in me, nell’altro e nella società in cui vivo, quindi questa distorsione diventa una eccezione alla regola. Noi viviamo in una società dove la prima meta principale da conquistare non è quella di evolversi ma quella di uscire fuori dal karma, di uscire fuori da questo vortice vizioso nel quale ci troviamo soprattutto negli ultimi duemila anni. Non riusciamo a uscire fuori dal nostro karma e quindi nasciamo e ci reincarniamo continuamente, facciamo i poveri e poi i ricchi, i diavoli e poi i santi, gli assassini e poi gli onesti, i malati e poi i sani, e poi ripetiamo ancora una volta tutte le esperienze perchè non riusciamo ad imparare ma ricadiamo continuamente negli stessi errori. Quando ci riusciremo, inizieremo la nostra vera esperienza che sarà a quel punto rapidissima. Gesù, Budda, ecc., tutti i maestri spirituali, sono stati inviati sulla terra per aiutarci ad uscire da questo vortice, ci hanno dato i loro insegnamenti, ci hanno mandato prove, ci hanno mandato di tutto … missionari, filosofi, profeti, santi, giustizieri, maestri, uomini giusti, umili … di tutto … ma noi abbiamo ostinatamente continuato … ora che siamo giunti al punto di non ritorno non ci manderanno più nessuno, ci manderanno la catastrofe e un giudice che giudicherà. Il tempo della resa dei conti è giunta.

Le dimensioni superiori hanno potere sulla materia, sono gli stessi poteri che aveva Gesù.
Io non ho questi poteri ma so che esistono e che vengono da quella dimensione e so che sono poteri di vita e di morte sugli uomini. Se dovessi averli li userei, non li metterei sicuramente nel cassetto. Gli unici poteri che ho sono quelli del verbo, che uso, i segni delle stigmate che manifesto, ma se potessi avere il potere per fare giustizia lo farei, se potessi moltiplicare i pani e i pesci lo farei, se potessi manipolare la mente e i cervelli dei potenti per farli diventare automi lo farei, affinchè questi bambini non patissero più la fame, la sete, se potessi ordinare al mare di alzarsi e distruggere una città opulenta lo farei, quindi caro Antonio se un giorno Dio mi dovesse dare questi poteri  li userei tutti.  Certamente non li userei per rapinare banche o per conquistare il seggio della presidenza del consiglio o del capo dello stato italiano, vorrei solo giustizia per i deboli. Io prego che possa tornare Colui che ha autorità per esercitare questi poteri che si chiama Gesù- Cristo

Abbandonare tutto significa lasciare tutto ciò che può essere di ostacolo alla missione di Cristo. Che sia padre, madre, figlio, fratello, se ti è di ostacolo alla missione del Cristo lo devi lasciare, questo significa. Puoi chiedere al Cielo, implorandolo, che possa illuminare il loro spirito, e Lui nella sua misericordia può accogliere queste preghiere. Io sono stato ascoltato. Allora siccome io sono un vostro fratello, ho solo il privilegio di essere stato scelto in mezzo a voi, sono convinto, così come è accaduto a me, che se noi serviamo il Cielo con tutto noi stessi, il Cielo ascolterà le nostre suppliche, e i nostri figli li avvicinerà a noi senza che neanche ce ne accorgiamo, a meno che non dobbiamo essere messi alla prova, allora è un altro discorso, in questo caso può essere che la causa siamo noi perchè il Cielo vuole vedere se abbiamo fede nei riguardi di Colui che ci ha chiamato. Dobbiamo ricordarci che al di sopra di tutto c’è sempre Gesù Cristo e la Sua Causa. Se poi pensiamo che la Causa sia la Sua e invece poi è di un altro, allora rimarremo fregati perchè perderemo tutto e poi ci accorgeremo che avevamo scelto una causa sbagliata. Dobbiamo essere certi quindi che quella che scegliamo è la Causa di Gesù.

Il Vangelo sarà osservato anche nella nuova era? Giorgio risponde.
Gesù disse:-Il tempo passerà ma le mie parole non passeranno mai-. Non passeranno mai perchè sono gli insegnamenti basilari per tutte le evoluzioni, anche nella dimensione spirituale. Gesù Cristo sarà sempre il punto di riferimento massimo.

In Gesù si è adagiato il Cristo che è il Re dei re, il Re di Melchisedech, cioè di tutti i messaggeri spirituali ecc.,  cioè il Logos Solare. Gesù era venuto per sacrificarsi con il dolore e riscattare gli uomini dai peccati, se avessero accettato la redenzione. Tutto si sarebbe dovuto fermare alla flagellazione. Quando l’hanno portato di fronte a Pilato, infatti, Gesù aveva compiuto la Sua missione. Doveva essere lasciato libero per diventare il Re dei Giudei cioè dell’umanità. I Giudei avrebbero dovuto prendere il potere del mondo insieme a tutti i Suoi Angeli, invece hanno condannato il Cristo nella piazza. I Giudei rappresentano quindi l’umanità intera, non ce la dobbiamo prendere solo con gli ebrei. Dal momento che gridano Barabba scatta il piano B, cioè Gesù accetta la crocifissione, accetta il sacrificio ma redime una piccola parte dell’umanità che invece sarebbe stata redenta tutta se nella piazza avessero gridato Gesù. Lui con tutte quelle frustate, sputi, lacerazioni, che nessun uomo avrebbe mai potuto sopportare, avrebbe riscattato tutti i nostri peccati. Invece in questo modo l’umanità si è caricata duemila anni di karma. Gesù ha potuto quindi redimere solo una piccola parte dell’umanità e ha lasciato i suoi importanti collaboratori per cercare di risvegliare un’altra parte di umanità in questi duemila anni. Lui era cosciente delle due possibilità. L’Intelligenza divina era in Lui, il Sole, Lui sapeva tutto di tutti.
Il sacrificio di Gesù quindi era un programma stabilito e irreversibile fino al momento della consegna a Pilato,  Lui doveva essere tradito, arrestato, venduto per trenta denari, processato, accusato, sputato, torturato, dopodichè la scelta è passata nelle mani dell’umanità e l’umanità ha scelto la strada di Satana tenendoselo stretto, stretto per duemila anni.
In quella piazza, quel giorno, si sono concentrate tutte le forze energetiche dell’umanità. In quella piazza di Gerusalemme quel giorno si è concentrata una forza negativa che ha sovrastato quella positiva. La maggioranza degli uomini ha detto no all’amore, no ai valori cristici. Nell’immagine del Figlio dell’uomo e nell’immagine di quella piazza si sono concentrate tutte le forze dell’umanità.

Incontrare i nostri fratelli cosmici.
Noi a volte pensiamo di essere preparati ad affrontare un’esperienza ma in realtà non abbiamo assolutamente idea che quell’esperienza potrebbe distruggere la nostra vita. Vi faccio un esempio: un giorno vediamo cartoline bellissime di alta montagna che ci fanno sognare, decidiamo di partire e raggiungerle, ma l’alta pressione dovuta all’altitudine ci crea dei forti scompensi fisici, che possono addirittura portarci alla morte per edema cerebrale o polmonare ma noi non eravamo coscienti di questo. In quel luogo quindi le condizioni ambientali non erano compatibili con la nostra persona. L’esperienza del contatto con Esseri di una civiltà superiore alla nostra è la stessa cosa. Vivere l’esperienza non è come vederla attraverso filmati o racconti. Al di là delle accelerazioni celebrali provocate da un eventuale contatto che Loro comunque controllerebbero, ciò che non possono tenere sotto controllo è il trauma irreversibile che tale incontro provocherebbe alla vostra personalità spirituale. Non sareste più ciò che eravate prima, vi separereste da vostra moglie che non potrebbe capirvi, non andreste più d’accordo con i vostri figli, non vorreste più vivere in questa società, non riuscireste più ad andare al lavoro.  Ecco perchè Loro ci vanno cauti. Nessuno più vorrebbe tornare a casa e andare a lavorare, non riuscirebbe più a vivere la stessa vita perchè si  scontrerebbe con una realtà tanto inverosimile e immensa che non vorrebbe mai più lasciare … Guardate  il mio esempio … io ho lasciato tutto … Quando  incontri Loro. Gli esseri di luce, non Li vuoi più lasciare. Quindi l’incontro con questi meravigliosi Esseri avviene solo se da Loro programmato per missione. Loro in questo momento sono interessati a sensibilizzare la coscienza spirituale dell’uomo. Si sono stancati perchè ci sono troppe falsità e menzogne in questa società e quindi nei contatti che stabiliscono tra Loro e gli uomini scelgono solo coloro che sono in grado di sostenere un messaggio spirituale. Non esistono extraterrestri negativi, Loro sono Angeli.
Angeli d’Amore o della Giustizia ma non negativi.
La genetica degli atlantidei si è mescolata con la genetica dei lemuriani, con la genetica della razza magica, con la genetica della razza bianca. Queste quattro genetiche si sono fuse e da lì sta nascendo la nuova razza umana, l’uomo nuovo, l’uomo cosmico. I popoli latini sono una mescolanza di queste quattro razze per questo hanno una certa qualità, qualità che sta nascendo anche nell’estremo oriente che Loro stanno coltivando. Ci sono altri messaggeri nel mondo, magari non annunciano il ritorno del Cristo, però stanno preparando una certa qualità di persone alla coscienza universale. Ciò che rimarrà di noi sarà l’umanità eletta e vi posso dire che rimarrà ben poco … sarà una qualità selezionata, forse qualche milione di persone ma rispetto ai sei miliardi che popolano la terra è veramente poco.

Giorgio parla dell’importante opera dei contattati che hanno fatto conoscere alla gente la presenza di questi nostri Fratelli Cosmici mostrando la Loro evidenza e soprattutto trasmettendo il Loro importante messaggio che dal Cielo è giunto e giunge continuamente sulla terra … grandi contattati come Eugenio Siragusa, Georges Adamsky, Daniel Fry, ecc.
Bisogna avere pazienza e aspettare la Loro volontà” dice Giorgio spiegando che in passato ci sono stati tanti casi di persone che pur di mantenere viva la propria immagine, dopo essere stati testimoni di vere esperienze filmate o fotografate della presenza di questi Esseri che nel tempo poi erano cessate, hanno diffuso documenti falsificati che in seguito venendo alla luce hanno portato discredito sull’intero fenomeno. Ma Antonio Urzi è un contattato vero, verissimo.

Antonio Urzi è insieme a noi. Ci ha raggiunto insieme alla sua compagna Simona Sibilla in questo primo giorno dell’anno 2009. Giorgio regala ad Antonio e Simona la prima visione del documentario sull’esperienza di Antonio realizzato da Pier Giorgio Caria con la collaborazione di Piero e Giorgio di Stefano, che la studio 3 tv attraverso l’importante rosa di contatti tenuti dal direttore Luca Trovellesi ha ceduto alla RAI e che andrà prossimamente in onda sugli schermi televisivi nazionali nella trasmissione Voyager con il titolo “Il caso Urzi”. Una bellissima e documentata trasmissione che metterà a conoscenza migliaia di persone su questa incredibile esperienza che ci tocca così da vicino. Scorrono quindi le immagini del filmato che Antonio commenta accanto a Giorgio, felice e orgoglioso di poter essere al servizio di questa missione e di poter essere testimone di una realtà tanto grande e meravigliosa. Gli occhi di Antonio vivi e lucidi per l’emozione e per l’Amore che manifesta continuamente nei confronti di Giorgio, di questa Opera, e di tutti noi suoi fratelli … e i grandi bellissimi occhi di Simona … che trasmettono una  provenienza di altri mondi … Giorgio si avvicina a Loro … è un momento importante e profondo vissuto nella nostra solita semplicità … “Nel nome del Comandante delle Forze interplanetarie, Ashtar Sheran, vi  consegno queste due stelle” dice Giorgio. Un forte applauso abbraccia i nostri fratelli e Giorgio continua “… queste stelle amplificano l’energia solare e il vostro bioritmo, amplifica anche le vostre energie quindi vi raccomando che siano sempre positive ...”. Antonio emozionato lo ringrazia per questo dono che  da tanto sognava di portare: “La desideravo da tanto … la vedevo sul petto di persone che quasi non me la facevano guardare … oggi queste persone non ci sono più … è una grande responsabilità portarla”.  Giorgio si sofferma a parlare dell’importanza della sua missione (di Antonio), quella di essere testimone della Verità e delle responsabilità che questa comporta: “La metodologia del Cielo nei riguardi della nostra missione è perfetta, non devo essere io infatti a fornire queste prove, anzi questa testimonianza, perchè le prove che Loro sono qua esistono da millenni. La tua Antonio è una testimonianza alla Verità. Il tuo è un contatto diretto nel senso che sono Loro a decidere di farsi riprendere da te ecco perchè le tue riprese sono fatte da una piccola finestrella, per testimoniare che si mettono in posa volutamente, per dimostrare all’umanità che se Loro si vogliono far vedere lo fanno, dove vogliono e con chi vogliono e sono Loro che dirigono le operazioni. Qualcuno si dovrebbe chiedere perchè tu hai questo legame con me. Ci sono persone che guardano il Cielo per giorni e non vedono niente. Antonio, e quando dico Antonio dico anche Simona ovviamente, è stato scelto dagli extraterrestri come testimone della Verità che Loro portano sulla terra. Vi è un grande caos all’interno dell’ufologia, ben orchestrato, che ha il preciso scopo di screditare, confondere, manipolare. Altri uomini sono stati scelti in passato che poi hanno però fallito nella missione. Vista la grande confusione nel mondo gli extraterrestri hanno scelto, in una forma tanto evidente, una persona che sia in grado di trasmettere anche il Loro messaggio perchè vogliono che si realizzi il messaggio che portano. Un giorno tu Antonio filmerai il mio incontro con Loro, ma ciò accadrà solamente se resteremo integri. Per questo dobbiamo essere forti, integri, onesti, non dobbiamo cercare nessuna pubblicità, nessuna gloria, la pubblicità la faranno Loro perchè non sarà una esperienza singola ma collettiva, cioè vissuta e testimoniata da tante persone. Non dobbiamo farci condizionare da niente e andare avanti. Poi ognuno fa la vita che vuole, si tiene le idee che vuole, ma nell’opera dobbiamo essere integri … Gesù, la Fratellanza Cosmica, la Verità non si vende e non si compra, ecc… Loro si fanno vedere per tutti non c’è un’esclusiva. Tu sei chiamato a sensibilizzare una certa qualità di persone.

Non ci sarà mai una Loro navicella che lancerà la bomba atomica.
Loro vogliono che noi siamo felici di vederli ma non che creiamo una nuova chiesa, vogliono vederci felici e vogliono che ci prepariamo al ritorno del nostro e Loro Signore Gesù Cristo.
Dobbiamo avere nel cuore la gioia che presto tutti i giusti saranno salvi, che siano essi ebrei o musulmani o cristiani o atei, io credo in questa Verità e darò la vita per lei perchè porta il supremo valore della Giustizia che questi Esseri e Gesù hanno promesso: il giudizio sulle opere. Ecco perchè mi fanno arrabbiare tantissimo le chiese che si proclamano depositarie della Verità; quando la chiesta cattolica afferma che – non c’è salvezza al di fuori della sua chiesa- è la più grande bestemmia che si possa fare nei confronti dell’Onnipotente divino. Io rispondo invece -non c’è salvezza al di fuori della Verità- cioè della messa in pratica dei Valori Universali, tu puoi essere il supremo rappresentante di Allah o di Dio sulla terra ma questo titolo non ti serve a niente se non sono le opere che lo dimostrano.

Tutti i maestri che si sono incarnati sulla terra accompagneranno Gesù Cristo, ciò avverrà per dare  l’esempio che la fiamma è unica e gli aspetti sono tanti. Il più grande errore che l’umanità potesse commettere è stato quello di dividere gli uomini attraverso le religioni e le guerre. I maestri non avranno autorità per fare niente ma faranno atto di presenza perchè sarà Gesù Cristo a giudicare tutta l’umanità, tutti i gruppi etnologici, tutte le nazioni della terra, gli uomini appartenenti a tutte le religioni. Scoprirete che tutti questi Maestri, Budda, Confucio, Maometto, ecc. erano in realtà extraterrestri, non erano di questo mondo. Loro ve lo diranno, sono Geni Solari e appartengono ad altri soli.

Il nostro mezzo umano, il nostro corpo, proviene dall’acqua, gli Esseri di Luce hanno quindi modificato l’animale scelto per ospitare l’ego-sum sulla terra nelle sue particolari forme umane per farlo vivere nella terra ferma, togliendogli le pinne ecc… L’animale da cui deriviamo è il serpente piumato dorato. L’intelligenza divina, nostro Padre, ha dato incarico a questi genisti cosmici, gli Arcangeli, di innestare l’intelligenza. Da quel momento l’uomo è divenuto individuale ma una parte del suo primate è rimasta in lui. L’operazione è stata fatta nella materia quindi, ma anche nello spirito. Non dimentichiamoci mai ciò che ha detto il maestro -Ciò che nasce dalla carne è carne e ciò che nasce dallo spirito è spirito-.
L’interesse dello spirito è solo ascendere nell’evoluzione, acquisire conoscenza. L’interesse del  primate individuale è quello di acquisire attraverso l’esperienza dell’incarnazione la conoscenza, la gnosi.

Chi ha avuto l’idea di creare l’uomo? Gli Archetipi Solari che creano forma e sostanza, perchè è insito nello spirito dell’economia creativa far si che il Cosmo continui a espandere la sua evoluzione, per questo la Sua spinta è quella di creare, creare esseri individuali che a loro volta possano ascendere nell’evoluzione fino a giungere a creare anche loro. L’interesse del Creatore è mantenere se stesso nel dinamismo. Il nostro Padre Adonay, il Sole, è un rappresentante cosciente di Dio, cioè dell’Essere Supremo. Ma quanti soli ci sono nella galassia? Duecento miliardi, quindi abbiamo duecento miliardi di Adonay nella nostra galassia. Lo Spirito Santo invece è uno, ed è Lui il Principio, il Creatore di tutto. Il destino dell’uomo è questo, solo che abbiamo disubbidito alle Leggi Cosmiche e siamo rimasti intrappolati nel vortice della legge di causa-effetto.
La storia di Adamo ed Eva è una favoletta per far capire all’uomo che ha disubbidito al patto che Dio aveva fatto con lui. Negli ultimi cinquemila anni abbiamo disubbidito due volte ora ci sarà la terza con la nuova venuta e non ci sarà permessa un altra disubbidienza.

Il segno della croce è stato un simbolismo portato dagli apostoli per simboleggiare il terzo occhio, la Coscienza Cristica, il Creatore di tutte le cose, quindi il Padre nel terzo occhio, il Figlio nel  plesso solare e lo Spirito Santo che contiene il Padre e il Figlio.
La croce rappresenta numerosi simboli, è un simbolo matematico, è un simbolo universale, un simbolo della materia, dell’universo, della creazione, della chiamata.

Con devozione profonda
Sonia Alea

Sant’Elpidio a Mare, 10 febbraio 2009