Il tempo e l’amore

Di Matilda Mulla e Dario Sanfilippo

Sicuramente l’amore tra due individui è il frutto di un insieme di fattori che li attraggono e li spingono a vivere quel sentimento, che forse li porterà a vivere insieme il resto dei loro giorni....

Il tempo e l’amore

Di Matilda Mulla e Dario Sanfilippo

Sicuramente l’amore tra due individui è il frutto di un insieme di fattori che li attraggono e li spingono a vivere quel sentimento, che forse li porterà a vivere insieme il resto dei loro giorni....

Spesso nella quotidianità sentiamo parlare dell’amore, che se nel mondo ci fosse più amore, sicuramente il mondo sarebbe migliore, e molti conflitti non ci sarebbero, conflitti familiari, tra nazioni ecc.

Ma questa definizione dell’amore è corretta?

Ad una prima osservazione parrebbe di si, ma così come cambiano i tempi, allo stesso modo cambiano le idee degli uomini, quindi anche il modo di concepire l’amore.

Sia chiaro, tale concetto o principio morale appartiene a tutte le epoche dell’uomo, ma è il modo di intenderlo che varia nel tempo e nelle culture.

Per la sociologia infatti, l’amore non è solo un’esperienza sentimentale intima e personale, ma è principalmente un fenomeno sociale e culturale che viene costruito e influenzato dalla stessa società.

Spesso quando consideriamo l’amore, releghiamo tale concetto all’amore romantico, ossia quello tra due individui.

Questo sentimento vive e fiorisce sulla base di norme non scritte che però sono condivise dai due amanti, ma queste norme cambiano nel tempo e nella cultura.

Molti diranno, ma non è vero, non è così, ma farò alcuni esempi per rendere meglio l’idea di quello che sto esponendo.

Sicuramente l’amore tra due individui è il frutto di un insieme di fattori che li attraggono e li spingono a vivere quel sentimento, che forse li porterà a vivere insieme il resto dei loro giorni.

Ma questo collante, che credo sia universale, varia sempre nelle varie culture e varie epoche.

L’amore di Dante verso Beatrice è un amore diverso da quello che oggi un uomo potrebbe provare per una donna.

Dante, incontra Beatrice solo un paio di volte nella vita, da bambina e qualche volta da adolescente, si innamora di ciò che lui vede, di fatto non la conoscerà mai.

Dante le parla una volta, quando era bambino, ad una festa dove si era recato col padre, e in un’altra occasione, quando lei lo saluta incontrandolo tra la folla a Firenze.

Chiaramente a noi potrebbe sembrare un po’ poco per definire tutto ciò amore, ma noi siamo uomini del XXI secolo, e abbiamo bisogno di soddisfare altri bisogni intellettuali, e le relazioni fra i due sessi sono totalmente cambiate, non ci innamoriamo di chi ci dice ciao.

Ma dobbiamo vedere le cose da una prospettiva differente, ossia la loro.

Dante sposerà una donna che non è colei che ama, e Beatrice morirà giovane. 

Ma questa donna, che di fatto egli non conoscerà davvero mai,  lo spingerà a scrivere una delle opere più importanti al mondo.

Un’opera che dà vita alla nostra lingua italiana, perché alla fine indipendentemente da tutto, l’amore spinge gli uomini a grandi imprese.

Dà la spinta a fare cose che altrimenti non si farebbero, li inspira ad essere migliori, a sacrificarsi per l’altro per dimostrare che per quella persona si è disposti a tutto.

Dante rende immortale Beatrice nella sua opera e ci dimostra che anche se la cultura plasma il modo di intendere l’amore, l’essenza dell’amore è uguale in ogni epoca.

I valori umani quindi esistono sempre, è come li interpretiamo che fa la differenza.

Ma non voglio dilungarmi oltre poiché se questa visione analizza l’aspetto socio culturale di un valore, quello dell’amore appunto, non va sottovalutato un altro aspetto di tale valore, quello che ci viene descritto da Matilda.

All’amore diamo molti nomi.

Lo paragoniamo, lo associamo a un volto caro — di un genitore, di un amico, di un sacerdote, del nostro animale domestico…

Ma l’amore è infinitamente di più.

Non ha misura, non conosce confini, non porta nomi propri né legami familiari.

È tutto, è ovunque, in ogni forma di vita: solida, liquida, gassosa; fatta di carne e sangue, di foglia e filo, di pietra e luce…

È visibile e invisibile, palpabile e impalpabile; vive in ogni parola, in ogni gesto, in ogni sorriso, in ogni lacrima di dolore o di gioia.

L’Amore non è nato oggi né ieri, né quattordici miliardi di anni fa.

L’Amore è sempre stato.

Esisteva prima ancora che noi fossimo pensati, e grazie ad esso noi esistiamo oggi.

Con la nostra mente limitata cerchiamo di rinchiuderlo in confini, di spiegarlo entro i muri del mondo visibile, nello spazio che l’occhio riesce a percepire.

Ma l’Amore non conosce barriere: vive oltre ogni cosa concepibile, genera vita eterna.

Chi raggiunge un grado più profondo di coscienza spirituale comincia a cercare dentro di sé, e scopre — anche se solo attraverso i sogni — un amore più vasto di quanto avesse mai immaginato di provare o comprendere.

Eppure, anche quella è soltanto una scintilla dell’Amore vero.

Compiamo gesti, sacrifici, prendiamo decisioni di vita basate sull’amore che sentiamo e sul modo in cui lo comprendiamo in quel momento.

Ma l’Amore non ha limiti: è una forza talmente immensa che persino la parola “immenso” suona piccola, insufficiente.

Non riusciamo neppure a concepire che qualcosa di simile possa esistere.

Io stessa, che cerco di parlarne, sono limitata — lo so.

Eppure sento, nel più profondo del mio essere, l’esistenza di una forza incommensurabile che abbraccia ogni frammento dell’universo, dentro e fuori questo piccolo pianeta.

Una forza che ci sospinge a donare in suo nome, a offrirci senza difese, perché sappiamo che ci ama più di quanto noi siamo capaci di amarla.

Ci ha donato Sé stessa.

Ha sacrificato per noi.

Ci meravigliamo ogni volta che ci innamoriamo, perché percepiamo che questa volta è più profondo, più vero, più puro — e ci stupisce sapere che fosse possibile.

Eppure, tutto ciò accade ancora entro i confini umani…

Ma se solo potessimo sentire quanto sente Colui che ci ha dato la Vita?…

Il nostro essere esploderebbe di luce, incapace di contenere una tale potenza.

Non siamo ancora pronti a sostenerla.

Ma un giorno, anche se molto molto lontano, potremo arrivarci. È possibile.

Esiste un’unica via per conoscere quell’Amore e per toccare il senso dell’Infinito: DIO – CRISTO.

Quando apriamo il cuore a Lui, sperimentiamo un amore che non sapevamo esistesse.

Allora ameremo oltre al nostro caro, l’amico, la sorella, la madre… ameremo ogni essere, ameremo il mondo.

E scopriremo dentro di noi un universo che appartiene all’eternità, in continua espansione.

Le nostre lacrime, le delusioni, le gioie, le sofferenze, diventeranno Sue, e tutto ciò che è nostro si farà Suo.

E così, non dovremo più affrontare alcuna difficoltà da soli.

Ecco cos’è l’Amore.

Non è egoista, non è orgoglioso non è discriminatorio.

È umile, silenzioso, giusto, dolce: un manto che protegge, consola e guarisce.

Così com’è stato, è e sarà per sempre DIO per noi.

Chiudo con una breve conclusione, indipendentemente dai tempi, dalle idee e dalle culture e da una visione mistica della vita e del percorso umano, questo sentimento chiamato amore vive in ogni individuo e sempre vivrà.

Ma raggiungeremo mai una visione unica e condivisa di tale concetto?

Di Matilda Mulla & Dario Sanfilippo

15 Ottobre 2025

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