CHANTAL HULIN JIRASEK: IMPEGNO TOTALE CONTRO UNA VIOLENZA ENORME
Lo sfruttamento dei bambini è una tragedia di dimensioni gigantesche, spesso colpevolmente
sottaciuta.
Sembra sempre più lontana la possibilità di portare alla luce nelle sue reali dimensioni, il fenomeno dell’abuso sessuale sui minori. Il fenomeno è transnazionale, con innumerevoli ramificazioni. E’ necessario il coraggio della denuncia, il dialogo con la volontà precisa di combattere questi crimini che non hanno confini e violano i nostri valori più profondi. O no? E’ questa la domanda.
Alla quale Chantal insieme ai suoi collaboratori risponde senza retorica e senza sconti per nessuno.
Le risposte di Nelson ci consentono di entrare nella disarmante crudezza della sua storia di vita…la sua vita…che va moltiplicata in modo esponenziale fino a raggiungere un numero assurdo di esistenze spezzate e indifese.
Leggiamo attentamente il lato nascosto che emerge dalle seguenti righe, dobbiamo avere il coraggio di farle nostre, di proiettare le stesse scene come se al posto di Nelson ci fosse nostro figlio, nostra figlia, nostro fratello, nostra sorella, nostro padre, nostra madre …noi stessi.
A noi ci tocca.
Il Maestro Gesù Cristo ha insegnato questo. Per cambiare.
Per trasformare la storia di vita …in vita vera, degna di essere vissuta.
Buona lettura. Mara
Sant’Elpidio a Mare, 5 maggio 2008
INTERVISTA A NELSON
CH: CHANTAL N: NELSON
CH: CIAO NELSON, COME STAI?
N: BENE
CH: QUANTI ANNI HAI?
N: 14 ANNI
CH: HAI LAVORATO IN STRADA?
N: SI, HO LAVORATO PER MOLTO TEMPO.
CH: E COSA FACEVI NELLA STRADA, NELSON?
N: PULIVO I PARABREZZA E CANTAVO SUI PULMAN
CH: PERCHE LO FACEVI NELSON?
N: PER AIUTARE LA MIA FAMIGLIA, PER MANGIARE
CH: QUANTI FRATELLI HAI?
N: 12
N: RUBAVO
CH: E DIMMI UNA COSA NELSON, LAVORAVI DI GIORNO?
N: GIORNO E NOTTE
CH: COSA FACEVI DI NOTTE?
N: PULIVO I PARABREZZA, O RUBAVO NELLE MACCHINE, O NEL SUPERMERCATO, O
SUI PULMAN
CH: NELSON, ERAVATE UN GRUPPO, C’ERANO MOLTI BAMBINI PER STRADA?
N: SI, TANTISSIMI
CH: ANCHE LA NOTTE?
N: LA NOTTE ANCHE
CH: E LE BAMBINE COSA FACEVANO?
N: (SILENZIO)
CH: PULIVANO ANCHE LORO I PARABREZZA AI SEMAFORI?
N: SI
CH: E SE NON FACEVANO QUELLO, COSA FACEVANO?
N: C’ERANO DEI SIGNORI IN MACCHINA CHE VENIVANO A PRENDERLE E LE
PORTAVANO CON LORO.
CH: PERCHE’ SE LE PORTAVANO VIA, NELSON?
N: PER GUADAGNARE SOLDI.
CH: MA COME? TRAMITE IL SESSO?
N: SI
CH: ERANO MACCHINE BELLE?
N: SI, DI QUELLE DI LUSSO.
CH: SAI QUANTO GUADAGNAVANO?
N: 10.000 – 5.000 GUARANIES. (10.000 guaranies sono € 1,50. 5.000 guaranies sono € 0,75) )
CH: HAI VISTO DROGA IN STRADA? CONOSCI LE DROGHE?
N: SI, CONOSCO.
CH: E C’ERA IN STRADA?
N: SI
CH: CHE DROGHE C’ERANO IN STRADA?
N: COCAINA, MARIHUANA, CEMENTO (si tratta della colla di calzolaio, si mette in una busta di plastica e
si inala), ALCOOL.
CH: C’ERANO ANCHE PASTICCHE?
N: SI
CH: E LE PASTICCHE CON CHE COSA LE PRENDEVATE?
N: CON ALCOOL O COCA-COLA.
CH: TU NE HAI CONSUMATO DROGHE?
N: SI
CH: E I TUOI AMICI ANCHE, CIOÈ I BAMBINI CHE STAVANO IN STRADA?
N: SI
CH: E PERCHÉ CONSUMAVANO LE DROGHE?
N: PER NON AVERE FAME. PERCHE’ LA DROGA TOGLIE LA FAME.
CH: E A PARTE QUESTO NELSON, TI RILASSAVA, ERAVATE PIÙ TRANQUILLI, MENO ANGOSCIATI?
N: SI, SI.
CH: E CONTINUAVATE A LAVORARE
N: SI
CH: È UN ANNO CHE SEI QUI NELLA CASA FAMIGLIA. RITORNERESTI A VIVERE IN
STRADA, NELSON?
N: NO.
CH: GRAZIE, AMORE MIO.
PROGETTO MADRE TERRA
Piú che un’intervista questa è la prova che non tutto è perduto, che la riabilitazione di questi bambini è possibile e invitiamo tutti a collaborare perché insieme si può realizzare.
Presentiamo il progetto MADRE TERRA.
Un progetto che ha come finalità la riabilitazione di bambini che vivono per strada, attraverso un programma mirato, che ha come obiettivo la difficile missione e l’intenzione di riuscire ad allontanarli del territorio poco positivo dove vivono le loro vite.
Dobbiamo ricordare che questi bambini non sono altro che il prodotto di una società ostile, disumanizzata e incosciente.
A questo scopo abbiamo progettato per loro una casa famiglia-fattoria-scuola e dispensario medico per accogliere tanti bambini che vivono per le strade di Asuncion e bambini della zona, dove ci sono 47 ettari di bosco vergine e parte di una delle più importanti riserve acquifere, di proprietà dell’Associazione JUSTICIA Y VERDAD. Un’opportunità che loro come figli di questa patria, essendo bambini, non hanno avuto mai.
In questo luogo verrà avviato un programma elaborato con cura, mirato a una riabilitazione efficiente di 100 bambini che vivono per strada e di 80 bambini che vivono in uno stato di assoluta povertà e analfabetismo, che vivono nei paraggi della proprietà.
Piano, piano è stato già realizzato qualcosa…
Questo progetto ha come scopo far nascere nei bambini e negli adolescenti un nuovo concetto di vita, di valori, di nuove opportunità.
Devono innanzitutto sentire dentro che sono importanti, dobbiamo insegnare loro a credere in se stessi, aiutarli a integrarsi in una comunità cooperativista, mediante l’avviamento di una fattoria per il proprio sostentamento e di diversi laboratori agricoli e zootecnici, un luogo dove si svilupperanno le loro vite.
Relazionare tra loro attraverso delle attività sane e creative, accompagnati sempre da un tutore che parlerà loro della bontà della natura, mettendo in risalto analogie sull’importanza tra la vita dell’uomo e il medio ambiente in cui vive.
Il progetto MADRE TERRA mira a risvegliare in questi bambini e adolescenti un forte desiderio di lotta a favore della vita nel medio ambiente in cui si vive, dando loro i mezzi di base per il loro sviluppo e per la loro formazione all’interno della società.
Chantal Hulin Jirasek
TRE ANNI FA ABBIAMO AVVIATO IL DISPENSARIO MEDICO
1 – Più di tre anni fa abbiamo deciso di avviare un dispensario medico per assistere i bambini che vivono in strada, spinti dalla terribile realtà del nostro paese che indica che il 52 % dei bambini paraguayani vive lavorando per strada e soltanto uno su cinque ha accesso all’assistenza medica gratuita e alle medicine.
2 – Abbiamo dovuto concentrare il servizio di assistenza medica prima di tutto sull’igiene e l’eliminazione dei parassiti nei bambini. In seguito agli alti livelli di denutrizione riscontrati abbiamo deciso di offrire loro una merenda, arricchita con multivitamine e iodio al fine di prevenire il grave problema di ipotiroidismo che nel paese è endemico.
3 – Siamo nel 2008, abbiamo offerto assistenza medica gratuita ad oltre 27.000 bambini, e inoltre abbiamo registrato cure igieniche, merende e indumenti a oltre 8.500 bambini.
Durante questi tre anni ci siamo sommersi nel più oscuro mondo dei bambini che vivono per strada, con la droga, la prostituzione infantile, il traffico di organi, la vendita di bambini da parte delle proprie madri, solo per citare alcune delle situazione più drammatiche.
4 – Ciò nonostante la realtà vissuta ci ha portato a passare dal semplice assistenzialismo a soluzioni concrete, perché sì da conforto, non si risolve nulla, al contrario, abbiamo costatato che l’assistenzialismo in molti casi porta a un incremento della povertà, dell’ignoranza e della comodità della popolazione che vive uno stato di povertà estrema e peggio ancora ci troviamo a realizzare un lavoro che per legge sarebbe responsabilità del governo paraguayo.
5 – L’azione concreta è stata avviata a marzo del 2007 con la creazione della casa famiglia “Hogar Desde la Luz” per la riabilitazione psicofisica dei bambini che vivono per strada. Sono stati accolti i primi 8 bambini, con i quali abbiamo lavorato intensamente, abbiamo vinto alcune battaglie e ne abbiamo perse altre.
Secondo il parere professionale dello Psicologo Gabriel Chaparro, che assiste i nostri bambini, la casa famiglia per la loro riabilitazione non deve essere nell’area urbana.
Chantal Hulin Jirasek