Di Francesca Panfili
Nicolosi, 17 Giugno 1976. Ore 17:15
A coloro che sono pionieri di una nuova visione della vita e del mondo spetta l’amaro destino di divenire spesso bersaglio di chi rifiuta doni d’amore e visioni straordinarie che proiettano l’uomo verso vette inesplorate.
Questa dinamica si è sempre ripetuta nel corso della storia dell’umanità. Chi scuote le fondamenta dell’uomo, riportandolo alla sua vera natura, si pone al servizio del mondo e ha l’ardire di tracciare nuove traiettorie e paradigmi basati su conoscenze universali che guidano l’armonia del cosmo. Questi antesignani del nuovo mondo dai più vengono osteggiati, vilipesi, accusati e perfino barbaramente uccisi, come è accaduto a Cristo, che pure ha spiegato ed incarnato la Legge donata all’uomo in ogni istante della sua esistenza terrena.
Anche oggi la storia si ripete… Molti si avvicinano alla scuola iniziatica, che nell’apostolo Giovanni si è sostanziata, per compensare le loro mancanze, per ricercare un amore che non trovano altrove, per prendere e nutrire il proprio ego, per scappare da una realtà che gli è ostile sperando nella presenza di santi e prodigi. E così, dopo poco o dopo anni, si deludono ed iniziano a sputare veleno su chi per lungo tempo ha tentato di risvegliare in loro i valori di quella via evolutiva che riporta all’Uno, spiegando la reale natura dell’uomo. Una natura senz’altro corruttibile e inficiata dal gravame della carne, ma anche divina nella sua essenza e desiderosa di abbeverarsi all’Afflato Sublime che compenetra ogni cosa manifesta e immanifesta.
Nel tempo, le intenzioni di chi si avvicina per servire sé stesso e non i valori che siamo invitati a realizzare, si palesano e le cause poste in essere divengono inevitabili effetti in grado di manifestare le reali intenzioni dell’individuo e i suoi pensieri, spesso covati in segreto.
Alle pendici del monte Sona, dove Eugenio Siragusa ebbe il suo primo incontro con i Signori delle Stelle, Giorgio Bongiovanni ci ha spiegato come e perché accade questo processo, offrendoci una chiave iniziatica per farci prendere coscienza del rapporto che dovrebbe intercorrere tra noi, i messaggeri di Dio e la grande Verità che dal Cielo giunge sulla terra.
Ci si dimentica spesso che prima ancora di un messaggio e di un’azione la via spirituale è un percorso di iniziazione, che, se praticato, è in grado di trasformarci in uomini e donne nuove, così come nell’antica alchimia si trasformava il piombo in oro.
Il mistero dell’iniziazione ci viene svelato passo dopo passo solo se lo ricerchiamo e se siamo sufficientemente pronti a coglierlo tramite lo studio, la realizzazione della Conoscenza e la pratica degli insegnamenti che avviene per mezzo dell’azione e delle opere svolte.
Pensiero ed azione, idea ed attuazione, sono ciò che lega la conoscenza che viene dagli antichi ammaestramenti solari alla riforma sociale e alle azioni svolte nella realtà. È per questo che ogni evento che viviamo o parola che ascoltiamo va filtrato alla luce delle leggi e degli insegnamenti della scienza dello spirito elargiti da oltre duemila anni. Insegnamenti vivi, conoscenze in grado di trasformare la vita dell’uomo e dell’umanità della terra, valori che per loro natura rappresentano i pilastri della vita che è necessario acquisire per onorare il sacrificio della legge che si è fatta carne e sangue in Cristo.
È per questo che la via stretta dell’iniziazione, offerta di redenzione e trasformazione verso l’homo novus, implica il lasciare sé stessi, il proprio ego e gli orpelli della materia per ritrovare finalmente la nostra reale natura che è lo spirito e realizzare cosi la nostra eternità.
Chi incontra la grande Verità, che noi riconosciamo in Cristo, nei segni delle stimmate e nell’incontro dell’uomo con le deità solari, che da Eugenio Siragusa prosegue fino ad oggi nell’Opera di Giorgio Bongiovanni, deve nutrire per la Verità il più grande degli amori; deve poter desiderare di fondersi in lei fino a divenirne tutt’uno; deve amare questa peritura esistenza come possibilità che l’Eterna Intelligenza Onnicreante ci ha concesso per sperimentare e realizzare gli insegnamenti che ha fornito e sta elargendo. In sostanza, chi riconosce e ama questa Verità deve comprendere che quest’ultima non potrà mai essere mero diletto, passatempo o curiosità ma deve divenire vita, realtà ed azione da porre sempre prima di noi stessi.
Questo processo richiede devozione totale alla Verità perché in lei ci siamo riconosciuti e in lei desideriamo albergare. E’ di questa Verità che si fanno portatori uomini straordinari che per noi sono maestri di vita e di insegnamento. Uomini che sono sovrastati loro stessi dalla potenza dell’eterna Verità che li compenetra; uomini che non vanno adulati ma serviti, non vanno corteggiati o esaltati ma appoggiati e mai traditi e che, soprattutto, vanno compresi perché in loro si sustanzia il massimo grado del sacrificio che questa dimensione può prospettare. Questi uomini, messaggeri di Dio, hanno infatti scelto, per amore del Dio Vivente, di farsi portatori di Verità che sconvolgono il mondo, l’uomo e la sua vita e nello stesso tempo lo liberano dalle catene dell’esistenza materiale. Compiendo il gravoso atto di raccontare l’Eterno a chi ha dimenticato la sua eternità, i messaggeri dell’Altissimo incontrano spesso il rifiuto di coloro per i quali si immolano sull’altare del sacrificio, ripercorrendo la via di Suo Figlio.
Per questa ragione colui che oggi parla con l’Invisibile ci esorta ad innamorarci del Moto Creativo che coordina la creazione e di quel Consolatore promesso, lo Spirito di Verità, che può essere accolto e compreso solo da colui che è iniziato nel cammino della vita, cioè solo da colui che si è spogliato di se stesso per divenire uomo nuovo e varcare cosi la porta del Tempio.
Solo quindi se diverremmo iniziati e ci comporteremo come tali, saremo in grado di resistere al peso dei dubbi e all’onta dei tradimenti a cui partecipa colui che, invece, desidera vedere nel fratello la debolezza che possiede che porteranno al rifiuto di se stesso e all’impossibilità di manifestare in questa esistenza la sua natura eterna e divina.
‘Sono passati circa quarant’anni da quando mi trovavo seduto in quel tavolo insieme ad Eugenio Siragusa e alla sua famiglia in questo hotel sulle pendici dell’Etna. Per me già stare seduto vicino a lui significava sedermi vicino al Signore e a questi Esseri che tanto amo ed ho amato fin da quando ero ragazzino. In quel momento pensavo a tutto tranne che mi sarei trovato un giorno lontano nel tempo come oggi, 11 agosto 2022, a parlare ai miei fratelli con questi segni e le bende sulle mani. Ad un certo punto di quella serata, in cui ero seduto alla destra di Eugenio, la luce se ne andò. La stanza rimase buia. Eugenio allora mi disse: “Figliuolo è andata via la luce e questo non è un caso. Sai, è necessario vedere le tenebre per apprezzare di più la luce quando ritorna. Non te lo dimenticare mai”.
Ed io gli chiesi cosa voleva dirmi e lui mi disse: “Ti voglio dire che in questa stanza quando io non ci sarò più tu sarai come Gesù”. Ed io mi sentii morire dentro. E lui dopo poco mi invitò a continuare a mangiare la pizza come se nulla fosse.
Qualcuno dice di me che io ho appena conosciuto Eugenio Siragusa. Questo non è vero! Penso che insieme a mio fratello siamo stati tra le persone che più lo hanno conosciuto e questo mi è accaduto perché lui doveva crescermi ed iniziarmi. L’ho conosciuto la sua intimità e sono stato parte della sua famiglia… Ero un po’ il suo garzone ed ero felicissimo di esserlo. Sono stato tante volte ospite di casa sua. Una volta, usciti da casa sua a Nicolosi eravamo soli e lui mi invitò a guardare il cielo e in quel momento a 50metri da noi c’era un’astronave di luce come quelle di Adamski. Era vicinissima a noi. Il cuore mi esplodeva ed Eugenio mi disse: ‘Non ti impressionare. Devi abituarti perché quello che c’è in me c’è anche in te figliuolo’. E dopo poco l’astronave sparì.
Vi ho raccontato questa sera alcuni dettagli della vita intima di Eugenio per farvi capire che rapporto ho avuto con lui e per farvi comprendere anche come vivere il nostro percorso iniziatico.
Entrare a far parte di questo percorso spirituale deve farti bruciare dentro e deve essere talmente forte dentro di te che devi vivere fuori dal mondo pur essendo nel mondo.
La figura rappresentativa del nostro percorso è Eugenio Siragusa. Quando ero un suo giovane studente sognavo di vivere con lui, di stare sempre con lui e di vivere ciò che lui viveva. Leggevo i suoi messaggi come fossero quasi delle cure mediche obbligatorie per chi desiderava salvarsi dalla morte dell’anima. E in questo pianeta ritengo questo un bisogno. Questo accade perché riconosci il Consolatore. In quel momento per noi Eugenio era il Consolatore, colui che trasmetteva il messaggio del Cielo.
L’Etna e il Monte Sona sono un luogo che Eugenio frequentava abitualmente perché qui lui aveva incontrato qui gli extraterrestri. Questo luogo lo dobbiamo vivere dentro e deve essere la ragione della nostra vita.
Voglio dirvi questo: non è stato Eugenio a chiamarmi al telefono per dirmi di andare a trovarlo o di far parte dell’arca. Sono stato io che l’ho cercato perché dentro di me sentivo la verità degli extraterrestri e, quando a 13 anni mi hanno parlato di questa verità, nel luglio del 1976, io desideravo questa iniziazione più di ogni cosa e volevo spasmodicamente cercare Eugenio. In quel momento iniziai ad avere questo desiderio come unica ragione di vita. Allora studiavo, facevo sport agonistico ma dentro vivevo come un innamorato di Eugenio e di questa grande verità che lui rappresentava. Quando si è innamorati si desidera stare tutto il giorno con l’amata, si cerca sempre e solo lei, si vive sempre felici, con la voglia di cercare sempre il proprio amore. Questo fu da subito il rapporto che io ebbi con questa Verità.
LA VERITÀ È DENTRO DI TE, LA CERCHI, LA TROVI E DESIDERI SOLO ESSERE SUO SERVO.
Entrare in un’arca, oggi è la stessa cosa di allora. Quindi quando si entrava a far parte del Centro Studi Fratellanza Cosmica, che era l’arca di Eugenio Siragusa in tutto il mondo, si era innamorati. E questo dovrebbe avvenire anche oggi.
Il 23 novembre del 1978 Eugenio Siragusa veniva arrestato dalla polizia e messo in carcere per truffa, esercizio abusivo dell’attività medica e violenza carnale. Le persone che non erano innamorate o che non erano ammaliate e ipnotizzate dalla Verità che Eugenio divulgava, credettero che lui era colpevole, mentre coloro che vedevano in lui un messaggero della Verità seppero da subito che lui era innocente perché non puntavano il dito sulle sue debolezze umane. Anzi, noi che abbiamo sempre creduto ad Eugenio lo abbiamo difeso e abbiamo anche testimoniato a suo favore perché sapevano che lui non aveva mai truffato nessuno o commesso alcun reato. Questo fu evidente anche per i giudici che lo assolsero con formula piena perché i fatti di cui fu accusato non sussistevano e non perché i fatti non costituivano reato. Questo significa che lui era innocente.
Eugenio venne scarcerato il 5 febbraio del 1979. Fu processato il 5 aprile dell’82 dopo un’istruttoria che durò per 3 anni che lo portò all’assoluzione con formula piena. Le persone che lo accusarono se ne andarono via o caddero nel silenzio.
Durante la cena, fatta per festeggiare la liberazione dal carcere di Eugenio, lui invitò tutti i fratelli delle arche. Disse a tutti che aveva perdonato i suoi accusatori, che li aveva invitati e che voleva fossero li seduti insieme a lui perché desiderava ringraziarli in quanto si erano fatti strumento di prova per vedere chi era fedele alla Verità.
Vi racconto questo per spiegarvi che se volete far parte di questa confraternita, per riempire una carenza di affetto che avete nella vita o perché avete sofferto, per mancanza d’amore, gentilezza o di dolcezza e trovate in Giorgio Bongiovanni, nelle stimmate e nei messaggi del Cielo la consolazione a delle vostre, seppur lecite, mancanze, oppure se vi avvicinate a me per una semplice richiesta d’amore perché non amate questa società ingiusta e ostile e pensate di trovare con me l’elisir della felicità per stare meglio, sappiate che non è questo il vostro percorso! Il percorso della nostra confraternita è la guerra, la battaglia contro il male, contro il crimine, contro le ingiustizie, per dare voce a chi non ce l’ha, rinunciando a qualsiasi cosa possiate avere nel mondo. Significa quindi entrare in un battaglione, in un reparto speciale come può essere quello degli incursori della marina.
Se cercate in Giorgio Bongiovanni il santo, la perfezione, Dio sulla terra che ti tocca e ti salva, non è questa la vostra strada. Una cosa di Giorgio ti salva ossia i messaggi che sono stati ricevuti da Eugenio fino ad oggi. Questi messaggi vi salvano. Questi messaggi, dal 1962 ad oggi, li trovate gratuitamente in internet. Non dovete fare altro che leggerli e realizzarli. Sono questi messaggi che rappresentano la rivelazione del Consolatore. Sono questi messaggi che vi possono salvare e sono la più alta forma di scienza cosmica e spirituale che vi sia. Questi messaggi spaziano dall’etica, alla lettura del Vangelo in chiave moderna, fino alle leggi che governano la realtà. Sono questi messaggi la rivelazione del Consolatore. Potete fare questo percorso anche senza bisogno di far parte delle arche in quanto questi sono messaggi per tutto il genere umano.
Il messaggio quindi è generico e ognuno può farlo suo ma entrare a far parte dell’arca, invece, non è generico. Significa entrare a far parte di una squadra che ha deciso per ordine del Cielo di fare una guerra. La guerra non è uno scherzo e per farla devi fare addestramento, devi saper sparare, fare arti marziali, controllare te stesso e fare un lavoro psicologico per non reagire di pancia. Queste sono metafore che vi devono far capire cosa significa fare parte delle arche. Ciò perché abbiamo deciso, secondo il mandato che ci ha dato il Cielo, di essere strumenti del bene per fare questa guerra. Quindi invidia, gelosia, rabbia o il dubbio non possono convivere con noi!
Quello che vi dico è per farvi capire e realizzare questo: la mia storia non è iniziata perché Giorgio Bongiovanni è apparso dal nulla, si è seduto su un tavolino con delle fasce sanguinanti e ha iniziato a dare dei messaggi. Giorgio è stato iniziato dal suo maestro in un modo così severo che voi, se fosse stati al mio posto, avreste lasciato l’opera dopo una settimana; voi avreste detto che era un pazzo e avreste considerato le sue espressioni e modi di vivere dissonanti. Questo per dirvi che se vi fermate a guardare l’esteriorità e giudicate, finite nel cammino sbagliato.
Tutti dicevano a Catania che Eugenio era un mago, un indovino che esercitava professioni che non aveva. Questo dicevano di lui amici, parenti e conoscenti.
Se quindi entrate a far parte dell’arca e cominciate a dubitare di Eugenio o di Giorgio, finirete per andare a cercare quelli che raccontano bugie, che cercano debolezze, peccati o colpe dell’uomo che per sua natura, in quanto tale, può avere delle debolezze. Costoro, invece di leggere e realizzare gli insegnamenti, cercano le colpe e i peccati di un uomo.
E allora se seguo Eugenio, sono affascinato da Eugenio e poi me ne vado cambiando versione su chi amavo e adulavo significa che non sono un iniziato e perciò non devo fare parte dell’arca. Il vero iniziato riconosce e difende il proprio maestro, sa delle sue debolezze umane perché è un uomo ma sa che non ha truffato e non ha mai commesso reati. L’iniziato è colui che quando il proprio maestro lo abbandona continua a sostenerlo e sa che lui rimarrà la sua guida e il suo maestro e non lo tradirà mai. Questo ho fatto io comportandomi da iniziato perché è questo che sono, da Atlantide ad oggi.
Per far parte di quest’Opera devi studiare, innamorarti e amare quest’Opera. La nostra opera non è solo l’università della scienza dello spirito. La nostra confraternita è anche un esercito di soldati in guerra in cui ognuno deve fare la sua parte per abbattere il nemico. Eugenio aveva anticipato nel 1978 Eugenio una profezia proprio in questo hotel alle pendici del Monte Sona. E in questa profezia lui diceva che presto i due testimoni avrebbero visto la luce di questo sole e che loro avrebbero parlato per bocca di Dio e sarebbero nati dalla comunità giovannea. Uno lo avete davanti a voi mentre dell’altro non è necessario che si conosca il nome e il cognome ma basta osservare le sue opere che sono evidenti.
Chi desidera far parte di questa comunità deve avere due certezze: la prima è essere innamorato dell’Opera; la seconda è voler fare la guerra all’anticristo perché questa è la missione dei due testimoni dell’apocalisse venuti qui per attaccare direttamente il male. Loro non hanno solo la missione di annunciazione ma anche di attacco e smascheramento al figlio di satana.
Per seguire i due testimoni bisogna lasciare tutto.
Colui che ho riconosciuto come anticristo mi ha detto che mi avrebbe fatto il vuoto intorno. Questo significa che il demonio entra nelle nostre menti perché siamo carenti e insicuri, non tanto del fratello, che serviamo ed appoggiamo quanto di noi stessi. Lui prende le nostre menti quando non siamo certi di noi, non cerchiamo dentro di noi la felicità e la gioia di servire.
I due testimoni che accusano il male sono le persone più felici del mondo perché hanno la gioia dentro e amano la vita ed è Cristo stesso che vuole questo. E’ lui che ci chiede questo e ce lo chiede mentre ci crocifiggono. Questo può avvenire solo se raggiungiamo l’eternità del nostro essere. Quando tu hai raggiunto la felicità dell’essere cosciente perché sei eterno nel corpo o fuori dal corpo, ovunque ti trovi, hai raggiunto l’elisir della felicità. Se invece tu soffri perché non ti conosci e stai male è perché sei legato alla materia e dubiti del fratello perché in realtà dubiti di te stesso. E stai male! Questo significa che se dubiti non sei sicuri di ciò che in realtà hai dentro di te e cerchi nel fratello il tuo fallimento. Allora in chi cerca tra di voi appagamenti interiori, in colui che vi parla troverà dolore perché io sono qui per portare la spada. Lo ha detto Gesù. Io mi permetto di dire che sono venuto a portare due spade, quella della divisione del bene dal male e la spada della denuncia del male che opprime il mondo perché l’anticristo, che devo smascherare, in realtà è dentro di voi, dentro di noi e quando ci liberiamo dell’anticristo siamo coscienti di essere eterni ed è ovvio che lo identifichiamo e lo additiamo.
Quindi chiedo a tutti voi che volete far parte di quest’Opera di essere soldati. Qui oggi avete un esempio dei miei ragazzi di antimafia che sono chiusi negli uffici tutti i giorni per servire la Causa che stiamo combattendo. Chi gli fa fare tutto questo? Solo la gioia di servire questa Causa.
E’ la gioia di servire che vi fa innamorare della Causa e continuare a far parte di questo cammino. Sono i martiri morti per questa Causa e i giusti che serviamo che ci fanno andare avanti.
L’invito quindi che faccio a tutti voi è questo: non dovete innamorarvi di Giorgio perché se vi innamorate di lui e non dei suoi fratelli o della Causa che Giorgio serve voi mi tradirete perché io non vi corrisponderò nel vostro amore. Io vi sfrutterò affinché voi mi siate utili alla Causa. E la parola sfruttare non è sbagliata perché se io devo far scagionare un giusto, per esempio, io utilizzerò chiunque mi apra la prigione del male per liberarlo. Quindi se devo liberare i miei fratelli dalla prigione delle catene del male io utilizzerò chiunque mi vuole bene per liberarli. Voi vi dovete innamorare della Causa di Giorgio, dei suoi fratelli e dei bambini delle arche e solo in ultimo, se volete, potete amare Giorgio. Ma non devi amare Giorgio e poi la Causa, perché se ami lui e magari lui ti corrisponderà ma presto sarà lui stesso a tradirti per un’altra donna che è la Causa che lui serve.
Perciò fareste un grave errore, care sorelle, a dire che siete innamorate di me e che volete starmi vicino perché mi tradirete e ve ne andrete perché io vi trascurerò perché mi chiamano i fratelli, i giusti o le arche e non corrisponderò al vostro amore e vi deluderò.
Io ve lo dico sempre prima ma poi vi dimenticate di questo!
La mia amata sposa che io amo non è la ragione della mia vita. La ragione della mia vita è la Causa che servo e che seguo e lei anche viene dopo la Causa e la Verità che servo. Quindi questa donna ha capito che la ragione della mia vita è la Causa che servo. Certamente le sono devoto e sono onorato per la sua presenza. Normalmente gente come me vive sola perché sposa la sua Causa. La mia sposa è come Santa Chiara di San Francesco che sapeva che il santo di Assisi era innamorato perso della sua Causa e Chiara accompagnava la Causa di Francesco.
I miei figli sono cresciuti con questo culto della Causa.
Il vero soldato vive solo per la sua Causa.
Per questo un giusto una volta mi ha detto che noi siamo fuori dal mondo perché nessuno fa ciò che noi stiamo facendo.
Capisco che quanto vi dico può sembrare assurdo ma è così e ne avete le prove. Per questo dico agli aspiranti che vogliono entrare nella confraternita che non devono farsi affascinare dal personaggio ma devono vedere ciò che ho fatto. La mia vita intima è su internet. Li trovate tutta la mia storia, i miei viaggi e ciò che ho fatto in questi 33 anni. Vi invito ad esplorare la mia vita e ciò che ho fatto.
Nella mia vita ho tenuto 70mila conferenze. Immaginate quanti soldi ho investito per compiere fino ad ora la mia Opera. Dovete fare queste indagini e poi decidere se far parte delle nostre arche questo perché dei suggeritori che si professano miei amici possono dirvi ciò che non è vero, mentre voi dovete fare indagini, come dice sempre un mio amico giornalista investigativo. Dovete cercare le prove, investigare e poi giungere alle conclusioni di ciò che avete visto e provato. Questo vale per tutte le cose. Questo maestro del giornalismo che si chiama Jaime Maussan mi ha detto: ‘Io non credo in te, io credo a ciò che ho investigato di te e che ho visto scientificamente. Per questo se do la mia faccia per difendere le tue stimmate io sto difendendo la tua reputazione”.
Allora vi invito a fare una grande ricerca. Già vi dico che troverete delle contraddizioni apparenti, troverete Eugenio che mi insulta e mi abbandona e allora li dovete chiedervi se sono un ciarlatano oppure se si sta ripetendo la storia del Padre Eterno che ha abbandonato suo Figlio il quale piangeva sangue ed è stato lasciato solo e invece il Padre sapeva che suo Figlio doveva compiere quella missione. Non ci sono prove di questo ma ho dei testimoni che Eugenio, quando era in sedia a rotelle e mi aveva cacciato, mi chiamava dicendomi: ‘Vai avanti figliuolo’ e mi diceva di nascosto che mi sosteneva.
Quindi il messaggio di oggi è questo invito fraterno: prima di intraprendere il percorso con la confraternita fate una bella ricerca come prima cosa e poi, una volta fatta, abbracciate questo percorso, diventate come dei soldati in guerra e se vi chiama il comandante dite alla vostra famiglia che siete chiamati a liberare la patria dalla schiavitù e che volete dare il vostro contributo alla liberazione. Spero che possiate fare questo percorso. Vi auguro con tutto il cuore di farne parte… Noi non siamo gli eletti ma sicuramente siamo chiamati, non siamo santi ma cerchiamo la santità con tutto noi stessi, non siamo tutti contattati ma cerchiamo spasmodicamente di confrontarci con questi Esseri che vengono dal cosmo, non siamo i prescelti da Dio o gli apostoli di Cristo ma siamo amici di Cristo. Quando Lui mi ha detto che siamo suoi amici, ho pensato che è meglio che essere apostoli perché l’amico non tradisce mentre l’apostolo può avere paura eppure è eletto ed ha la santità. Noi vogliamo essere amici di Cristo, amici quindi della Causa, servitori della Causa… Anzi noi dobbiamo essere la Causa, annientarci, annullarci per questa Causa, morire per questa Causa fino alla vittoria per sempre!’
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LA VERITÀ AMA ASCIUGARE IL SUDORE DELL’AMORE CHE CERCA L’AMORE. LA VERITÀ NON SI RIVELA A COLORO CHE DANNO SOLO UNA PARTE DI SE STESSI, BENSÌ A COLORO CHE DANNO TUTTO DI SE STESSI, PERCHÉ SANNO CHE SOLO CON LA TOTALE ABNEGAZIONE LA DIVINA LEGGE CHE È IN LORO SI RIVELA. NON È FACENDO SEMPRE “BLA, BLA, BLA, BLA” CHE LA VERITÀ SI RIVELA; OCCORRE AUTOREALIZZARLA IN SÉ, PERCHÉ QUESTO IMMENSO BENE È IN OGNUNO DI NOI E TACE SE NON LA SCUOTIAMO CON L’AMORE E CON LA RINUNCIA DEGLI ECCESSI E DEI DIFETTI, CHE DISARMONIZZANO E PRODUCONO SOFFERENZE. LA VERITÀ SI CONQUISTA CON SACRIFICIO. QUESTO È IL PREZZO CHE SI DEVE PAGARE PER POSSEDERLA. “SENTIMENTO DI GIUSTIZIA, SENTIMENTO DI PACE, SENTIMENTO D’AMORE E DI FRATELLANZA. SOLO CON QUESTI ALTI VALORI LA VERITÀ PUÒ ESSERE POSSEDUTA”. RICORDATELO!
L’ANNUNCIATORE
Valverde, 7 Giugno 1972
La Divina Sapienza che ci viene offerta può essere ripagata ed onorata offrendo noi stessi all’altare sacro dell’iniziazione solare per rinascere alla Luce della Cristica Fiamma.
Allego qui alcuni bellissimi messaggi ricevuti da Eugenio Siragusa da leggere e meditare.
Con amore e gratitudine verso chi ci inizia alla Verità del tempo di tutti i tempi
IL CONSOLATORE
Nicolosi, 23 Agosto 1976. Ore 12:30
SFORZATEVI DI SCOPRIRE CIÒ CHE VI È NEL VOSTRO SEGRETO QUELLO CHE VI È STATO DONATO, DOVETE SCOPRIRLO; DOVETE FARLO VOSTRO AD OGNI COSTO. DOVETE SCAVARE DENTRO DI VOI, ANCHE SE LA SOFFERENZA VI CINGE E VI BATTE VIOLENTEMENTE. IL DONO DI DIO NON È UNA FACILE E COMODA CONQUISTA. SE VOLETE POSSEDERE IL DIRITTO DI ESSERE LIBERI ED ILLUMINATI DALLA VERITÀ, DOVETE PRIMA DI OGNI COSA ESSERE PIENI DI FEDE E SOPPORTARE, SENZA SOFFRIRE, IL DOVERE A CUI SIETE STATI CHIAMATI PER SPOGLIARVI DALL’IGNORANZA ED ESSERE PRONTI A DARE VOI STESSI SENZA LIMITI E SENZA CONDIZIONI. SE LA PAURA VI ASSALE E DA ESSA VI FATE VINCERE, NON SCOPRIRETE MAI NULLA. LA FEDE È LA LINFA DELLA SPERANZA CHE VI PRECEDE E VI CONCEDE LA FORZA NECESSARIA PER SUPERARE LE PROVE DI OGGI E IL RAGGIUNGIMENTO DELLA GIOIA DI DOMANI. SE OGGI SARETE FORTI, DOMANI SARETE MENO DEBOLI E SEMPRE PIÙ FORTIFICATI NELLO SPIRITO SINO A SCOPRIRE CIÒ CHE ANELATE DI CONOSCERE PER ESSERE NELLA VERITÀ E LIBERI. PACE.
IL CONSOLATORE
Nicolosi, 8 Gennaio 1977. Ore 16:20
A VOI, CHE HO RIVIVIFICATO CHE COSA VI MANCA PER SENTIRVI COME FANCIULLI? SCRUTO NEI VOSTRI CUORI E VEDO LA CALIGINE DELLA TRISTEZZA, LA PAURA DI PERDERE IL VOSTRO MONDO, LA FATICA DI RENDERE I VOSTRI SPIRITI LIBERI E I VOSTRI CUORI FELICI. NON VI HO DETTO: “CHE SOLO QUANDO SARETE COME BAMBINI, IL REGNO DEI CIELI POTRÀ ESSERE VOSTRO?” CHE COSA TEMETE PER OSTINARVI A NON ESSERE COME IL PADRE VI VUOLE? AVETE ANCORA SPESSI VELI CHE ADOMBRANO L’ALLEGREZZA CHE ESPRIME LA FIDUCIA DELL’AMORE CHE PER VOI NUTRO. CERCATE CIÒ CHE POSSEDETE E NON SIETE CAPACI DI ESTERNARE QUANTO SAPETE DI AVER RICEVUTO, PER FARMI VIVERE NEI VOSTRI CUORI. PER QUANTO TEMPO ANCORA VOLETE RIMANERE IN UN MONDO CHE NON È VOSTRO? PER QUANTO TEMPO ANCORA DESIDERATE ESSERE AVVINTI E VINTI DALLA PULA CHE VI CINGE DI EGOISMO E SERRA LE ALI DELLA VOSTRA LIBERTÀ NELLA VERITÀ? CHE COSA VI MANCA PER ESSERE COME IL PADRE VI VUOLE? DITEMI. ABBIATE LA MIA PACE.
IL CONSOLATORE
Nicolosi, 10 Aprile 1977- Pasqua – Ore 9:25
CHI HA ORECCHIE ASCOLTI: IL VANGELO NON È UN INSEGNAMENTO ALLA RASSEGNAZIONE, MA ALLA LOTTA, ALL’AZIONE. IL VANGELO È LA LEGGE DELLO SPIRITO, LA LUCE E NON LE TENEBRE, IL BENE E NON IL MALE, LA GIUSTIZIA E NON L’INGIUSTIZIA, L’AMORE E NON L’ODIO. IL VANGELO DEVE ESSERE REALIZZATO NELLA COSCIENZA DI OGNI UOMO CHE, ARDENTEMENTE, ASPIRA ALLA ETERNA SALVEZZA. IL VANGELO, CARE ANIME, È LA LEGGE DEL DIO VIVENTE. REALIZZANDO LA VERITÀ CHE ESSO CONTIENE, DOVUNQUE VI TROVIATE, POTETE GUSTARE L’ARMONIA, LA BELLEZZA E LA MAGNIFICENZA DEL CREATO E DEL CREATORE. IO VI DICO: CHE SE POSSEGGO LA SUBLIME LUCE DI QUESTA VERITÀ, ANCHE ALL’INFERNO MI SENTIRÒ IN PARADISO. È LA VERITÀ CHE VI FARÀ LIBERI DA TUTTE LE BLASFEME ILLUSIONI CHE ADOMBRANO LE VOSTRE MENTI E I VOSTRI CUORI. IN QUESTO MONDO, SIETE TUTTI A SCUOLA PER IMPARARE, STUDIANDO I VALORI COMPLEMENTARI CHE ISTRUISCONO E DETERMINANO LA REALIZZAZIONE COSCIENTE DEL DIVENIRE ETERNO DEL COSMO. NON RASSEGNATEVI A SUBIRE IL MALE, MA LOTTATE PER TRAVALICARLO, AFFINCHÉ IL BENE TRIONFI NELLE VOSTRE COSCIENZE E SI REALIZZI NEI VOSTRI SPIRITI LA CONOSCENZA DELL’ETERNA VERITÀ.
IL CONSOLATORE
Nicolosi, 31 Gennaio 1978. Ore 11:24
Allegati:
– 29-06-22 ‘Signore, da chi andremo?’
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9483-signore-da-chi-andremo.html
– 4-06-22 I giusti di Dio
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9467-i-giusti-di-dio.html
– 21-05-22 Conoscenza e verità per comprendere gli inganni del sistema
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9456-conoscenza-e-verita-per-comprendere-gli-inganni-del-sistema.html
– 17-05-22 La guerra atomica: la minaccia alla vostra vita continua
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2022/9437-la-guerra-atomica-la-minaccia-alla-vostra-vita-continua.html
– 13-04-22 La verità, la giustizia e la libertà nelle confessioni di un amico dell’uomo
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2022/9408-la-verita-la-giustizia-e-la-liberta-nelle-confessioni-di-un-amico-dell-uomo.html
– 21-03-22 ‘La guerra mondiale, l’Apocalisse e il Ritorno di Cristo’
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2022/9386-la-guerra-mondiale-l-apocalisse-e-il-ritorno-di-cristo.html
– 18-03-22 La guerra in Europa, gli Ufo e il Ritorno di Cristo
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9382-la-guerra-in-europa-gli-ufo-e-il-ritorno-di-cristo.html
– 11-03-22 Quo Vadis? Umanità?
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9371-quo-vadis-umanita.html
https://www.thebongiovannifamily.it/francesca-panfili.html