Di Jorge Costa e Claudio Rojas
Oggi ovunque si parla di fine dei tempi, di catastrofi apocalittiche, del giudizio, del ritorno di Gesù Cristo o di un falso messia, del progetto Blue Beam, della dittatura mondiale, o NWO, dell’agenda 2030, dei meccanismi di controllo estremo, di transumanesimo, di vaccini per ridurre la popolazione, ecc., e la gente ascolta, a volte chiede, non capisce, non crede, inizia a impaurirsi e legge o guarda qualsiasi cosa relativa agli argomenti su internet, che dice loro solo mezze verità, con pregiudizi e inganni, che li confonde ancora di più e quasi preferiscono addormentarsi, continuano a seguire la massa, come uno spirito collettivo. Scelgono di non sapere o di non voler sapere, salvo pochissimi.
Per capire cosa sta succedendo approfittiamo del privilegio di avere un vero messaggero del cielo che ci rivela le verità dietro le sacre scritture, oggi indispensabili per cercare di capire la fine dei tempi e il loro significato, per avere meno possibilità di essere ingannati. Quindi insieme a Jorge Costa abbiamo raccolto messaggi relativi al tema nel nostro programma Verdadera Justicia trasmesso da EVN a Santiago del Cile.
DAL CIELO ALLA TERRA
VECCHIO E NUOVO TESTAMENTO: GLI INSEGNAMENTI DEL CONSOLATORE PROMESSO
HO SCRITTO IL 21 FEBBRAIO 2023:
LA PENNA DI LADY OSCAR CHE IRRORA LUCE NEI CUORI DEGLI ASSETATI DI GIUSTIZIA E DI VERITÀ.
LEGGETE.
IN FEDE
G.B.
PIANETA TERRA
21 Febbraio 2023
Di Francesca Panfili
Il vecchio e nuovo Testamento riletti alla luce della scienza dello spirito portata dal Consolatore promesso a coloro che desiderano comprendere il messaggio di Cristo. È stato un incontro appassionante quello tenutosi recentemente a Gubbio dove abbiamo avuto la possibilità di ascoltare le parole di Giorgio Bongiovanni intervistato dallo storico Flavio Ciucani. Riportiamo qui i concetti iniziatici trasmessi ai presenti affinché rimanga memoria e ricordo di queste perle di saggezza che Dio sta offrendo ad un’umanità colpevole di reiterare il deicidio del Figlio di Dio.
Leggiamo, meditiamo e deduciamo il corpus del quinto vangelo che il Paraclito, tramite le parole di un servo di Dio, dona agli iniziati di Cristo.
LA CREAZIONE DELLA TERRA
Il libro della Genesi inizia con Dio che passeggiava nell’universo in uno spazio vuoto e per una ragione che solo Lui conosce decide di creare la Terra, il cielo e le altre stelle. La Bibbia fa intendere che questa Entità che chiamiamo Dio si sentiva sola. Ovviamente l’autore della Genesi sta facendo un racconto che non è verità scientifica ma allegorica e ci fa capire che vi è un’Entità superiore esterna quindi un’Entità centrifuga, al di fuori del nostro mondo. Questa Entità è la Causa della nostra esistenza. L’autore poi ci fa capire anche che questa Causa si trova da sola. Cosa significa questo? Io personalmente ritengo che non vi era uno spazio vuoto ma c’era già dell’altro quando Egli ci ha creati. Dio quindi crea una vita. Per cielo nella Genesi si intendono i cieli ossia il sistema solare e la galassia Via Lattea considerati un universo. Questo lo sappiamo grazie alle scoperte degli ultimi secoli e lo avevamo appreso da Giordano Bruno, antesignano di questa verità poi dimostrata anche dalla scienza. Quindi Dio crea in questo sistema solare i cieli e la terra, sempre secondo la Bibbia. E poi si dice ‘E fu sera e fu mattina’.
DIO VUOLE E DALLA SUA VOLONTÀ SCATURISCE LA CREAZIONE
Dio crea l’uomo a sua immagine è scritto. Dio ha creato l’uomo a sua immagine mentre la somiglianza l’essere umano la deve conquistare diventando Dio tramite l’evoluzione. Dio differenzia l’uomo da tutti perché rende l’uomo unico nello spirito. A differenza della Creazione, che ha uno spirito collettivo come nel caso del regno minerale, vegetale o animale, l’uomo ha uno spirito individuale che lo rende più vicino a Dio, o se vogliamo più simile a Dio ma non somigliante a Dio. La somiglianza è un atto che verrà realizzato dall’uomo tramite l’ascesa evolutiva. Quando l’uomo culmina il suo sentiero evolutivo diventa somigliante a Dio. Nel linguaggio della scienza dello spirito ciò significa raggiungere la settima dimensione.
La creazione posta in essere da Dio a cui si riferisce la Genesi riguarda il nostro universo ma abbiamo scoperto da esperienze scientifiche e spirituali che gli universi sono infiniti quindi questo Dio si è dedicato anche alla creazione di altri universi e altre vite.
Sono stati vari gli Dei che hanno creato i diversi universi e quindi non uno solo. Le Potenze Creanti per conto dell’Unico Dio hanno portato avanti un’invenzione cosmica che per millenni abbiamo definito come unica per ignoranza ma che in realtà non era la sola.
NON ESISTE UN SOLO CIELO E UNA SOLA TERRA, COSÌ COME NON ESISTE UNA VITA SOLO SU QUESTO PIANETA
Dio quando ha creato l’universo non aveva parlato degli Angeli che invece poi i suoi profeti scoprono. Quindi Dio non era solo prima di creare la Terra e l’uomo. Nella Bibbia si dice che Dio manda i suoi Angeli, dunque rigor di logica possiamo certamente affermare che Dio non creò l’uomo prima degli Angeli ma viceversa. Quindi Dio Padre aveva una coorte di Esseri e non era solo! Nel secondo capitolo della Genesi è scritto: ‘Così furono portati a compimento il cielo, la terra e tutte le loro schiere’.
IL DONO DI DIO ALL’UOMO: IL LIBERO ARBITRIO
Il dono più grande che Dio fa all’uomo, secondo me immeritato, è il libero arbitrio che addirittura ci consente di sbagliare. Dio dice questo esprimendosi con una frase: “Mi son pentito di aver creato l’uomo”. E perché Dio dice questo? Perché aveva concesso un dono che non era nel programma della Creazione ma che, essendo Dio, Lui elargisce all’uomo. Quando comprende però che l’uomo ha degenerato per via della libertà che gli era stata concessa Lui si pente di averlo creato e scatena il diluvio universale che distrugge l’umanità. Ovviamente è meraviglioso avere la libertà di scegliere ma tutto questo è anche molto rischioso dato l’utilizzo che l’uomo fa della sua libertà. In passato per i suoi errori l’uomo viene punito da Dio con il diluvio universale che ha segnato un nuovo inizio. Oggi farà allo stesso modo perché Egli ci ha creato per amore e si aspetta che l’uomo agisca e compia le sue scelte secondo il parametro dell’amore, cioè in base al parametro divino. Anche gli Angeli hanno libero arbitrio, altrimenti non vi sarebbero stati i così detti Angeli caduti ma nelle schiere più alte il libero arbitrio non viene più utilizzato perché quegli Esseri desiderano solo fare la volontà di Dio.
CONOSCENZA E GNOSI COME FONDAMENTO DELLA SCUOLA INIZIATICA DI GIOVANNI L’APOSTOLO
Nella scuola iniziatica di Giovanni l’Evangelista tutto si fonda sulla Conoscenza e la Gnosi. Si realizza la Verità-Una nel momento in cui si realizza la Gnosi ossia la Conoscenza filosofica della scienza dello spirito. È quindi la Conoscenza che ha sostituito la fede. Oggi possiamo essere felici realizzando la nostra reale identità non più con la fede ma con la Conoscenza. Per questo Gesù Cristo ha detto che avrebbe mandato il Consolatore Promesso il quale avrebbe parlato delle Cose Celesti e quindi oggi non vi è più bisogno della fede ma della conoscenza che ci negò persino il Signore 2000 anni fa quando non eravamo pronti. Gesù in tutto il percorso della sua missione sulla Terra ci ha chiesto solo la fede. Per questo diceva sempre “Abbiate fede”. Gesù vive costantemente il suo percorso, come pure i suoi profeti, spronando alla fede come costante dell’Antico, del Nuovo Testamento e dell’Apocalisse ma quando il Vangelo termina Gesù annuncia che la fede sarà accompagnata, anzi superata, dalla Conoscenza. Per questo nel Vangelo dice: “Ed io vi manderò il Consolatore promesso”. Sarebbe stato proprio il Consolatore Promesso, venuto dopo di Lui, a dirci tutto sul peccato, sul giudizio, sulle Cose Celesti e sulla Verità.
Questo per tutti significa che quando non comprendiamo cosa ci accade dobbiamo cercare di superare le difficoltà con la fede ma significa anche che oggi ogni problema può essere superato con la Conoscenza che il Padre e il Figlio ci stanno donando tramite il Consolatore Promesso. Quindi non abbiamo più bisogno solo della Fede. Certamente dobbiamo avere Fede ma oggi possiamo spiegare la Verità di Cristo e la scienza dello spirito senza bisogno di aggrapparci alla Fede.
ESPLORARE LA CONOSCENZA PER REALIZZARE IL NOSTRO VERO SÉ
La mia esortazione per voi è questa: che possiate esplorare la Conoscenza che vi offre il Segno che viene da Dio e che se non siete certi del Segno, possiate scavalcare la Fede riempiendovi di Conoscenza e indagando il mondo che vive lo stesso Segno che cammina in mezzo a voi. Rispetto a duemila anni fa in cui la Conoscenza fu data solo a pochi pastori che videro gli Angeli scendere dal Cielo e che ebbero esperienze, quindi a pochissimi, oggi abbiamo la spiegazione di ciò che Cristo disse. All’epoca Egli non diede spiegazioni su ciò che diceva. Lui invitava a credere in Lui, diceva di mangiare la Sua carne e bere il Suo sangue. Nessuno allora capiva cosa diceva. Dio tramite Gesù Cristo 2000 anni fa rinuncia a dare la Conoscenza ed impone a noi uomini di credere a Suo Figlio attraverso la Fede e i Miracoli che non si potevano spiegare con la conoscenza di allora.
Come poteva essere compreso il processo di resurrezione di Lazzaro? Oggi possiamo spiegarlo e possiamo dire che Gesù Cristo probabilmente si servì di una tecnologia avanzata di 7000 o 8000 anni che rigenera le cellule prima morte. Ora quindi possiamo dare una spiegazione scientifica. Duemila anni fa non era così. Potevamo solo capire che Gesù veniva da Dio per i miracoli che compiva. Malgrado tutto però Egli venne ucciso e non perché non si credeva alle Sue gesta. Il motivo del deicidio fu la mancanza di Conoscenza, l’ignoranza e il vivere di sensazioni. Oggi i nuovi apostoli vivono di Conoscenza e hanno il dono della Conoscenza. Per questo oggi diamo conoscenza a chi si deve risvegliare. Oggi non dispensiamo la fede: quella la può dare solo Dio. Il nostro compito non è dare la fede ma offrire Conoscenza perché oggi è venuto il Consolatore che ci ha regalato questo dono prezioso.
Il GIOVANE RICCO: UN INSEGNAMENTO PER TUTTI NOI
Nel Vangelo di Marco si riporta al capitolo 10, 17-30 la storia di un giovane ricco che così narra: “Ora, mentre stava per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro; e inginocchiatosi davanti a lui, gli chiese: «Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». E Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. Tu conosci i comandamenti: “Non commettere adulterio. Non uccidere. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non frodare. Onora tuo padre e tua madre”». Ed egli, rispondendo, gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia fanciullezza». Allora Gesù, fissandolo nel volto, l’amò e gli disse: «Una cosa ti manca; va’, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni, prendi la tua croce e seguimi». Ma egli, rattristatosi per quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni. Allora Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!». E i discepoli sbigottirono alle sue parole. Ma Gesù, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Figli, quanto è difficile, per coloro che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio. È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Ed essi, ancora più stupiti, dicevano fra di loro: «E chi dunque può essere salvato?». Ma Gesù, fissando lo sguardo su di loro, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio». E Pietro prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». Allora Gesù, rispondendo, disse: «Io vi dico in verità che non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o poderi per amor mio e del Vangelo, che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle, madre, figli e poderi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna”.
Di seguito la spiegazione della parabola: il giovane uomo conosceva i comandamenti che diceva di mettere in pratica ma Cristo gli chiede la perfezione e gli dice: “Lascia tutto”. Cristo chiede all’uomo la perfezione alla luce del fatto che poi perdona le debolezze umane. Quindi dobbiamo chiederci: a quale perfezione si riferisce il Signore? La parola di Cristo va interpretata solo alla luce di Cristo e non di altri profeti. Perché Cristo ci dice di perdonare 70 volte 7 e poi ci chiede di essere perfetti? La perfezione che Cristo ci chiede è quella dello spirito e non quella della carne. “Ciò che viene dalla carne è carne, ciò che viene dallo spirito è spirito’ ci dice.
Cristo quindi ci chiede di essere perfetti nello Spirito perché sa delle nostre debolezze e ce le perdona tutte e a volte dice agli Apostoli che si addormentano anche se erano i suoi migliori amici ai quali ha dato la vita: “Lo spirito è pronto ma la carne è debole”.
E lì che comprendiamo che Cristo desidera la perfezione non della nostra carne ma dello spirito ossia Lui ci chiede di essere perfetti nell’obbedienza alla Legge dello spirito. Questo possiamo farlo solo se compiamo questo atto: lasciare tutta la materia. Solo lasciando tutto nella materia entreremo nel Regno di Dio. Ciò non significa che non possiamo avere debolezze! Dobbiamo essere pronti a rinunciare alla materia, ai vestiti, ai soldi, alla macchina, financo alla nostra stessa vita per il Signore. Questo è ciò che ci chiede Gesù ed è per questo che io vi dico di lasciare tutto. Dobbiamo lasciare tutto perché dobbiamo sconfiggere la materia e far prevalere la legge dello spirito seppur con tutte le nostre debolezze. Il Signore è per questo che ci dice: “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” Mt 5,43-48. Questo significa che possiamo essere perfetti solo se seguiamo la Legge dello spirito.
Il giovane ricco era bravissimo ed era anche colto ma Gesù lo esorta ad essere perfetto e lo fa perché sa bene che il ragazzo era uno che possedeva la materia ed era posseduto da essa. Per seguire Cristo noi invece dobbiamo possedere lo spirito e abbandonare la materia!
INVERTIRE I POLI DELLA NOSTRA VITA: DALLA MATERIA ALLO SPIRITO
Occuparsi del regno di Dio e della sua giustizia è quello che stiamo cercando di fare noi della Confraternita di Giovanni. Invertire i poli è ciò che Cristo ci chiede. Il nostro modo di vivere è inversamente proporzionale a Dio e non direttamente proporzionale a Lui. Mi spiego meglio: noi viviamo per cercare di stare bene fisicamente, per avere un bel lavoro, dei soldi per dare un futuro ai nostri figli, per comprare una casa, una macchina, dei comfort e poi alla fine di tutto, solo se rimane tempo, per servire Dio. Gesù ci esorta invece a fare l’opposto: ci chiede di preoccuparci di lavorare onestamente ma il fine del nostro lavoro non è avere comfort o dare un futuro materiale ai nostri figli per stare bene, fare soldi e poi pensare a Dio! Il Signore ci dice che dobbiamo prima pensare a Dio e poi tutto ciò che facciamo dopo ossia lavorare, aiutare i figli e fare soldi sono solo modi per servire meglio Dio e non per metterlo in secondo piano!
Ecco quindi che abbiamo un’inversione dei poli: Cristo ci chiede di uscire dalla setta nella quale viviamo ossia la nostra famiglia mentre quello che ci insegna la Chiesa è un valore settario e diabolico ossia per essere bravi cristiani dobbiamo pensare alla nostra famiglia fisica. Questo è un valore settario, diabolico e perverso. La famiglia cattolica deve pensare alla comunità della Chiesa e vivere solo per servire Cristo, nel caso dei cristiani, o Dio, nel caso degli ebrei. Ciò significa quindi vivere alla giornata superando i problemi del quotidiano, pagare le bollette, le tasse, vestirsi, lavorare, crescere i figli, fare anche più lavori per sopravvivere ma tutti questi problemi non li dovete vivere per voi stessi ma dovete superarli per servire il Signore. Servire il Signore da soli è impossibile! Per questo Cristo ci invita ad uscire dalla setta della nostra famiglia composta di papà, mamma, figlio, figlia, comunione, chiesa e messa per sposare la COMUNITÀ. Sarà poi la comunità, ossia la confraternita, a risolvere i problemi quotidiani e tutti così troveremo spazio, tempo e dedizione per servire la vera ragione della nostra esistenza che è Dio.
Questo significa invertire i poli!
La famiglia comune italiana, credente e cattolica invece cosa fa? Lavora forsennatamente per mettere da parte dei risparmi, avere dei comfort e vivere onestamente, il meglio possibile, sperando così di dare un futuro ai propri figli se li hai, comprarsi una casa e se c’è tempo andare a messa e pregare Dio. Questa è la vittoria di Satana perché in questo modo si sta vivendo prevalentemente al servizio della materia e concedendo molto poco a Dio. Quindi il comandamento che Cristo ci ha dato ‘Dai a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare’ noi così facendo lo stiamo tradendo. Stiamo tradendo Gesù perché stiamo dando quasi tutto a Cesare e se c’è tempo che ci rimane lasciamo qualche briciola per Dio.
Questa logica perversa e questo tradimento a Cristo ci porterà a non scoprire il Regno di Dio e la Sua giustizia. Noi non avremo mai il Regno di Dio e la sua giustizia se non invertiamo i poli come Cristo chiede al giovane ricco che non era un magnate del tempo. Il giovane ricco simboleggia tutti noi. Lui era il simbolo di tutti noi. Non era un personaggio come il padre di Lazzaro. Era semplicemente una persona che aveva una casa, dei soldi, un papà benestante, proprio come le migliori famiglie italiane. Anche io ho avuto un papà che non mi ha fatto mancare niente, che mi ha dato la casa, i soldi per uscire, mi ha fatto studiare e tutto il resto. Io quindi sono un giovane ricco ed è per questo che Gesù a me chiede di vendere tutto e di lasciare tutto ma non perché sono un magnate. Gesù mi chiede questo perché mi invita a far prevalere la mia vita verso lo spirito, abbandonando la materia. Il giovane ricco non era un miliardario. La frase che Gesù dice: “È più facile che un cammello entri nella cruna di un ago che un ricco nel Regno dei Cieli” alla luce di quanto vi ho detto io la traduco così: “È più facile che un cammello entri nella cruna di un ago che un cattolico nel Regno dei Cieli” perché il giovane ricco siamo tutti noi che pensiamo di salvarci ed entrare nel Regno dei Cieli senza fare niente, senza lasciare tutto. I ricchi che Gesù perseguiva erano Erode, i farisei, i senatori romani, cioè i potenti. Il giovane ricco che Gesù invita a lasciare tutto è il simbolo di tutti noi. Siamo noi i giovani ricchi a cui Cristo parla!
IL PIÙ GRAVE REATO CONTRO LO SPIRITO SANTO
Noi dobbiamo godere della materia e non solo amarla ma avere tutte le gioie dei sensi della materia ma possiamo farlo solo se realizziamo che essa non ci appartiene. È questo il segreto! Quando San Francesco chiamava Padre il Sole e sorella la luna lui ammirava la magnificenza della natura e ne godeva ma non la possedeva. Questo è il punto.
Dio non solo non mi ha proibito ma mi ha ordinato di godere della materia. Quindi io se ho una bellissima moglie e ho dei bellissimi figli devo comprendere che ne posso essere felice solo che devo capire che non mi appartengono, così come se Dio mi dà la capacità di gestire della materia, vestiti, soldi o macchine o potere devo capire e devo farlo pensando che nulla è mio. Ciò che sono e ciò che ho devo metterlo tutto a disposizione della comunità dei fratelli e in parti uguali distribuirlo a chi lo merita. Nulla è mio e nulla possiedo ma è tutto del Creatore.
Oggi ad esempio le industrie delle acque che vendono acqua di sorgente con cui fanno un lauto business stanno compiendo una bestemmia contro lo Spirito Santo. Questo vale per tutti i beni comuni che la Natura e quindi il Creatore mettono a disposizione di tutta l’umanità. Se vengono venduti facendo business si sta commettendo il più grave dei reati contro la Creazione ossia la bestemmia allo spirito santo perché i beni comuni come l’acqua, le spiagge, l’aria che respiriamo, il sole, sono tutte essenze create da Dio di cui l’uomo deve godere e gioire ma solo come invitato o al massimo come gestore, mai come possessore.
Il gestore che a volte esagera può essere ripreso dal padrone se gestisce la materia che gli è stata concessa come se fosse roba sua ma, se il gestore sa fare bene il suo lavoro, può godere dei beni del padrone ricordandosi però che questi non gli appartengono e che il padrone in qualsiasi momento, essendo appunto tale, può decidere di riprenderli e di fargli fare un’altra cosa.
Il nostro grande errore, riprendendo l’insegnamento della Bibbia e quello di Cristo, è che Dio desidera che noi godiamo della sua Creazione e quindi della materia ma noi invece ce ne siamo impadroniti ed abbiamo degenerato. Noi crediamo che i beni siano i nostri e siamo un’umanità egoista. Quello che abbiamo non lo mettiamo a disposizione della comunità e degli uomini. Così facendo stiamo rischiando di perdere non solo la materia ma anche lo spirito, cosa ben più grave! Questo significa che, dato che abbiamo gestito male la materia e che ci siamo privati della conoscenza spirituale, dato che poi abbiamo scelto di servire la materia degenerativa e degenerante, Dio ci toglierà l’Ego Sum, l’Io Sono, per molto tempo perché solo così potrà farci capire che, rientrando in una collettività, non potendo più dire io e dipendendo da una cerchia di entità che sono uno spirito collettivo, allora potremo capire quanto è importante invece avere l’Ego Sum cioè mantenere un’identità e un’entità individuale rispettando le Leggi del Cosmo e della vita. Prima sarà necessario però questo viaggio nella materia per poi ascendere ai valori dello Spirito.
Perché gli extraterrestri godono della vita? Perché possiedono una scienza che gli dà la possibilità di fare ciò che vogliono ma c’è un piccolo dettaglio che noi non comprendiamo: questi Esseri non possiedono nulla! Quando prendono un’astronave questa appartiene ad un proprietario che non sono loro. Nulla è loro ed anche la più bella cosa di cui usufruiscono un domani toccherà e passerà nelle mani di altri membri della comunità. Tutto è della comunità quindi. A noi invece rende felici e soddisfatti possedere un bene pensando che sia solo il nostro mentre non è così! Non siamo potenti perché possediamo qualcosa che altri non hanno! Ricordiamocelo sempre! In questo pianeta invece tutto funziona secondo questa logica. Per questo quello che viviamo deve terminare.
Un giorno non lontano l’alta scienza dello spirito sarà per tutti ma dato che questi tutti oggi sono perversi loro rischiano di essere eliminati dalla Legge del Padre. Non sto dicendo che l’umanità sarà sterminata ma che verrà eliminata per via delle sue azioni.
Io sono pronto anche a spogliarmi dei vestiti che ho in questo momento se me lo chiede il Padre. Voi probabilmente non siete ancora pronti a fare questo.
SPIRITUALIZZARE LA MATERIA
Cristo ha santificato la materia non in quanto materia degenerativa ma in quanto materia che fa evolvere lo spirito attraverso la Conoscenza. Noi dobbiamo incarnarci e addirittura soffrire nella materia perché in questo mondo che ha scelto purtroppo il male possiamo acquisire Conoscenza attraverso il cammino della Sofferenza. Cristo sceglie il cammino della sofferenza non perché ha bisogno di Conoscenza, dato che è Dio, ma per insegnare all’uomo il cammino più rapido, quello che gli costerà poche reincarnazioni, per arrivare a Dio. Soffrire nella materia per acquisire Conoscenza ed evolvere nello Spirito è ciò che siamo chiamati a fare. Quindi Cristo santifica la Terra attraverso il percorso della sofferenza. La Terra oggi sta percorrendo il calvario di Cristo. Essa stessa sta subendo la crocifissione degli uomini che la calpestano. Anche la Terra quindi è redenta dalla crocifissione di Cristo perché sta percorrendo tutte le stazioni del calvario del Figlio di Dio con la bomba atomica, l’inquinamento e i mali che l’uomo le infligge. L’umanità sta crocifiggendo la Madre Terra. Perché la Terra non reagisce al momento? Perché questa Madre vuole essere crocifissa. Quando questa Madre risorgerà sarà la fine per l’umanità.
La Terra vive la sofferenza di Cristo con l’inquinamento, le radiazioni, la degenerazione della materia, le guerre, l’inquinamento tecnologico, l’uccisione dei suoi pargoletti che vengono torturati dall’uomo. Colui che sposa queste sofferenze, che si batte contro guerra, contro l’inquinamento, la criminalità, le radiazioni, la bomba nucleare, appoggiando, difendendo nel Sinedrio la Terra che è sotto processo e che viene crocifissa, soffrendo con lei erediterà il Regno di Dio sulla Terra. Chi non fa questo non erediterà il Regno promesso.
Colui che in questo momento gode della sua vita ignorando i problemi della Madre Terra non erediterà il Regno di Dio. Anche gli onesti che però non partecipano alla crocifissione della Terra, rimanendo indifferenti, non erediteranno il Regno di Dio.
L’umanità della Terra ha scelto questa esperienza di sofferenza. Dio non ci ha detto di venire in questo pianeta per soffrire terribilmente per evolvere. È l’umanità che ha scelto di crocifiggere Gesù Cristo e quindi ha scelto di percorrere la via della sofferenza per evolvere. Se l’umanità avesse riconosciuto Cristo come figlio di Dio oggi viaggerebbe nell’universo e non vivrebbe nelle più terribili sofferenze ma esisterebbe nel più grande godimento. L’umanità ha rifiutato l’offerta di redenzione che gli è stata data, ha scelto la via della sofferenza e quindi karma sul karma ricadrà sull’uomo finché non dirà: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”. Fino a quel momento l’umanità rimarrà qui a soffrire terribilmente. Per questo oggi il Consolatore ci sta rivelando queste Verità.
L’APOCALISSE DI GIOVANNI
L’Apocalisse parla di eventi in corso e di altri fatti che dovranno accadere. Tutto culminerà con la venuta di Cristo che tutti, anche coloro che l’hanno trafitto, vedranno tornare.
Oggi viviamo nel tempo del capitolo 11 dell’Apocalisse. Il teatro in cui si svolge l’Apocalisse è il luogo in cui operano i due testimoni della stessa. Questo scenario è l’Italia. La Gerusalemme protagonista degli eventi descritti da Giovanni non è la Gerusalemme che ha ospitato il Signore 2000 anni fa. Gesù ha abbandonato Gerusalemme fino a che i suoi abitanti non diranno: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”. Giovanni nell’Apocalisse riprende il discorso di Cristo e ci parla di una nuova Apocalisse che non è la Gerusalemme Celeste che conosciamo ma un luogo, protagonista di eventi, all’interno del quale c’è anche la presenza dei due Testimoni di Dio. Questa Gerusalemme a cui ci si riferisce è la Galilea dei Gentili ossia l’Italia, in particolare la Sicilia, il Sud America e i territori latini. Questi sono il teatro dell’Apocalisse di Giovanni dove operano i due testimoni. I protagonisti della battaglia di Armagheddon sono la Russia e tutto l’occidente capitanato dal nuovo impero del dragone ossia Inghilterra e Stati Uniti che armano l’organizzazione criminale per uccidere i testimoni di Dio.
I poteri anticristici sono coloro che vogliono fermare i profeti di Dio. Nel capitolo 11 dell’Apocalisse i testimoni di Dio vengono fermati dal dragone che gli fa la guerra ma il dragone alla fine perde. La città del libro dell’Apocalisse di cui si parla è un luogo dei paesi latini, potrebbe essere Roma o Palermo.
LA CHIESA DI PIETRO
La chiesa di Cristo è stata penetrata dal fumo di Satana. La battaglia di Satana è infiltrarsi nella chiesa di Cristo per distruggerla e per fare questo il male si serve anche della criminalità organizzata cioè dei demoni dell’anticristo che alla fine vengono sconfitti perché il potere di Satana non prevarrà sulla Chiesa.
I 144 MILA CHE VENNERO CON CRISTO
Nel capito 17 del Vangelo di Giovanni si legge: “Quand’ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo”.
Coloro ai quali Cristo si sta riferendo sono i 12 apostoli e i 144mila. Gesù chiede al Padre di salvare anche coloro che crederanno ai 144mila e agli apostoli, compresa la Maddalena. Quindi se noi crediamo anche a uno solo dei 144mila siamo custoditi dal Padre. Di fatto tutti coloro che credono veramente nella Chiesa di Cristo sono coloro che credono agli eletti e quindi ai 144mila. Coloro che sono cristiani per finta sono invece gli amici del figlio della perdizione. Quindi Cristo ci dice che nessuno dei 144mila si potrà perdere ma se Dio non abbrevierà i tempi anche loro rischieranno di cadere. Avverranno tali di quegli eventi che se il Padre non abbreviasse i tempi anche gli eletti si perderebbero e quindi il Padre è per loro che accorcerà i giorni della sofferenza. Vi assicuro che sono questi i tempi perché peggio di così c’è solo la bomba atomica dato che la società è degenerata in tutto lo scibile umano. Anche i santi rischiano di perdersi se Dio non abbrevia i tempi.
SULLA PERFEZIONE DELLO SPIRITO
La perfezione dello spirito si riferisce alla dimensione in cui si opera. Lo spirito che opera nella terza dimensione non può viaggiare alla velocità della luce. Lo spirito che opera nella terza dimensione può andare con la macchina a 250 all’ora ma in quel suo andare limitatissimo deve rispettare delle regole per esempio non deve sorpassare o frenare di colpo. Questo per dirvi che la perfezione che Cristo ci chiede è in ottemperanza alla dimensione nella quale operiamo. Noi siamo nella terza dimensione quindi umani, uomini e donne a cui viene concessa la debolezza del senso del corpo, la distrazione perché il corpo non è perfetto anche se lo spirito lo è. Ci viene concesso poi il peccato di eccesso di sentimento, di gusto o desiderio ma nel condurre la nostra vita, rispettando la Legge della natura e di Dio, dobbiamo essere perfetti. Questo significa non commettere, delitti o reati. Per essere perfetti come vuole Dio Lui ci dà delle regole: non uccidere, non rubare, non dire falsa testimonianza, amare il nostro prossimo. Se rispettiamo questi comandamenti allora possiamo essere perfetti seppur nella nostra limitatezza.
EMOZIONI E DIMENSIONI
Le emozioni sono il risultato dello stadio di coscienza che abbiamo acquisito con l’evoluzione dello Spirito. Se io mi emoziono di fronte ad una sorella vedendo la sua bellezza, ammirandola, senza avere desiderio di possesso ma anzi adorazione, sentimento di benedizione e gratitudine, ringraziando il Signore per mostrarmi quell’essere che gli appartiene, questo atto sublime d’amore appartiene a un essere di una dimensione superiore a questa. Se io invece sono morboso nei riguardi di una sorella e ho desiderio di possesso perché vengo attratto dagli istinti animali legittimi, vivo un’emozione che appartiene ad una dimensione delle basse frequenze. Questo concetto significa che tutte le emozioni provengono dallo stadio di coscienza che noi viviamo secondo la dimensione alla quale noi apparteniamo. Se provo odio e voglio uccidere una persona per farle del male o per desiderio di potere appartengo alle schiere dei demoni; se io voglio difendere una donna da chi la vuole attaccare e fargli del male e uccido quella persona cattiva appartengo alla quinta dimensione della Giustizia di Dio; se io mi difendo da uno che mi vuole uccidere appartengo alla terza dimensione fisica; se io dico a chi mi vuole uccidere di farlo senza opporre resistenza ma porgendo l’altra guancia appartengono alla dimensione cristica. Quindi vi sto dimostrando con degli esempi pratici che il valore del sentimento che esprimo non è affatto una proiezione psichica, a meno che non soffro di harbar o di malattie mentali. Se io sono sano, l’espressione emozionale del mio spirito stabilisce a quale dimensione si appartiene.
EMOZIONI E SENTIMENTI
Il sentimento è conseguenziale all’emozione. L’emozione è la prefazione dell’operatività del sentimento, quindi possiamo affermare che emozioni e sentimenti sono legati gli uni agli altri. Se io provo odio sto esprimendo un sentimento di violenza verso una persona e lo pongo in essere. Se riesco a trattenermi sto facendo opera di bene. Se non riesco a trattenermi pongo in essere un’azione che mi costerà il karma. Io posso pensare di farti del male ma non lo faccio e quindi non necessariamente mi causo karma. Posso addirittura redimermi se non lo faccio. Se esercito invece una violenza sto provocando un atto terribile per cui causo karma che poi sconterò. Pensate a quanti karma in corso ci sono nell’umanità per i miliardi di violenze poste in essere. È un circolo vizioso che non finirà mai. Ecco perché Dio deve fermare tutto questo.
ORIGINE DELLO SPIRITO
Lo Spirito Santo è Essenza individuale a prescindere dal Padre e dal Figlio perché è la Causa di tutte le cose, compresa di se stesso. La Causa della presenza dello Spirito Santo è se stesso. La Causa della presenza di Dio è lo Spirito Santo così come la Causa della presenza di Cristo è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è capace di personificare il Figlio e il Padre allo stesso tempo, distinguendosi comunque da loro seppur si identifica in loro, cioè lo Spirito Santo compenetra Dio. Dio quindi è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo compenetra Cristo quindi anche Cristo è lo Spirito Santo ma Cristo e Dio sono effetto della Causa-Una che li ha generati e che è lo Spirito Santo. Quindi seppure Dio ha il potere di creare e ha anche tutti i poteri dell’universo così come ce li ha lo Spirito Santo, Dio Padre e il Figlio Cristo sono due emanazioni del Santo Spirito e quindi devono dire consapevolmente e coscientemente: ‘Tu sei l’origine di tutte le cose, noi siamo te ma siamo tue creature mentre tu sei il Creatore’. Questa è la differenza che pretende da noi Colui che disse ‘Io sono l’unico Dio’ cioè il Santo Spirito.
Non ci chiede di inginocchiarci ma ci chiede di riconoscere il fatto che Lui ci ha dato l’individualità e quindi ogni altra creatura è dopo di Lui. Lo Spirito Santo non potrà mai autoannullarsi né smettere di esistere. Dovete quindi comprendere che Causa ed Effetto sono insiti processi della Creazione: la Causa-Una è sempre lo Spirito Santo, l’effetto invece siamo noi.
La Madonna nel partorire Gesù Cristo rappresenta lo Spirito Santo che dà al Signore tutti i poteri che Lui vuole. Cristo nel Suo linguaggio ci parla di un’Entità Superiore. Lui e il Padre sono un’unica cosa. Loro però riconoscono lo Spirito Santo quale Entità Suprema che li compenetra.
Dio ha mandato il Consolatore promesso che spiega le Cose Celesti che Lui 2000 anni fa non ha potuto rivelare perché non potevamo comprenderle. Ora il Consolatore non è chi vi sta parlando ma la Chiesa Giovannea che prosegue la voce del Consolatore e che è una scuola con cui questo Essere si identifica.
Quando Gesù disse: ‘Prima che Abramo fosse io sono’ si identificava con il Padre, ossia con il Sole e quindi parlava di Adoniesis- Cristo che si è manifestato a Mosè. A parlare è però lo Spirito Santo.
Nei messaggi di Adoniesis che vi mando il Padre non dice mai ‘Mio Figlio il Cristo’ ma parla di Cristo come Figlio dello Spirito Santo e questo significa che sta esaltando nella nostra confraternita l’importanza che ha lo Spirito Santo. Il Padre e il Figlio vogliono dirci che è venuto il tempo che noi sappiamo chi è veramente Dio. Dio non è né Cristo né suo Padre ma la Causa Prima di tutte le cose ossia il Santo Spirito che in Cristo e in Dio vive.
Per questo negli ultimi messaggi Adoniesis si riferisce a Gesù definendolo come figlio dello Spirito Santo perché vuole esaltare l’importanza dell’Uno che ha creato il tutto, compresi loro. Gli Dei sono stati generati dal Santo Spirito.
L’unico vero Dio a cui Cristo si riferisce spesso nel Vangelo è lo Spirito Santo.
Quando prenderemo coscienza di questa Verità significherà che la Confederazione sarà entrata in questo Pianeta. Fino a quando non prenderemo coscienza di questo vagheremo nel buio. Per l’essere umano prendere coscienza della Verità dell’esistenza del Creatore di tutto, dello Spirito Santo Creatore anche degli Dei e degli Esseri divini compresi, significa evolvere dallo stato larvale a quello divino.
VENNE NOTTE E POI VENNE GIORNO
Questa frase significa che probabilmente prima di creare la Terra c’era già un altro universo dove c’erano il giorno, la notte, i pianeti e le stelle. Colui che sta vergando il racconto della Creazione della Terra ci vuole lanciare dei messaggi con queste frasi. Quindi questa è un’indicazione dello scrittore della Genesi che ci sta facendo capire come è stato creato questo mondo. Prima della creazione della Terra e del nostro universo non c’era il vuoto. C’era già qualcosa di creato e Dio ha creato anche il nostro sistema solare e la Terra. Alla luce delle scoperte che abbiamo fatto, se la Terra ha quattro miliardi di anni e l’universo ha 15 miliardi di anni significa che Dio prima era impegnato in altri universi già creati.
Qui avviene la conciliazione tra scienza laica e scienza dello spirito: dobbiamo interpretare la Bibbia alla luce delle scoperte scientifiche che abbiamo fatto. Abbiamo scoperto che l’universo ha minimo 15 miliardi di anni. Poi noi grazie agli extraterrestri sappiamo che ci sono universi nati anche molto prima del nostro.
Oggi nel nuovo catechismo di Papa Francesco ci sono informazioni di questo tipo che vengono e verranno divulgate. Ho avuto questa informazione da ambienti della Chiesa. Nel nuovo catechismo l’interpretazione della creazione sarà messa in una posizione più moderna che è quella che vi sto dicendo ora. So che il Papa vuole approvare anche l’esistenza di civiltà extraterrestri che ovviamente Cristo ha redento. A noi non importa come verrà detto questo ma importa che finalmente verrà rivelata questa verità ai cristiani. Prima per questo che vi sto dicendo si veniva bruciati vivi.
Il direttore della Specula ha già dichiarato che vi sono probabilmente altre civiltà extraterrestri, nostri fratelli e sorelle che comunque hanno obbedito alla redenzione di Cristo. Se nel nuovo catechismo di Papa Francesco tutto questo verrà messo nero su bianco, io farò festa. Pare che questo sia già nello studio che il Papa accoglierà.
BESTEMMIARE IL SANTO SPIRITO
La bestemmia contro lo Spirito Santo non viene perdonata perché significa ribellarsi alla Legge dello Spirito che è la Legge dell’Assoluto e non del relativo. Lucifero si è ribellato a questa Legge. Se si bestemmia lo Spirito Santo si stanno ostacolando i disegni del Cosmo e della Creazione di Dio e se questo accade non saremo perdonati quindi faremo marcia indietro: faremo la morte seconda ossia un periodo di purificazione atroce perché non si può ostacolare lo Spirito Santo. Se commettiamo adulterio, rubiamo, uccidiamo, bestemmiamo, desideriamo la donna d’altri, non santifichiamo le feste possiamo essere perdonati ma se ostacoliamo il disegno della Creazione di Dio uccidendo i bambini, ad esempio, stiamo ostacolando le Leggi dello Spirito così come se facciamo saltare in aria la Terra con l’atomica. Se compiamo questi atti non saremo perdonati. Se mettiamo a repentaglio l’esistenza del Pianeta Terra con le radiazioni atomiche non potremo essere perdonati perché ostacoleremo la Creazione dell’universo.
Quanti peccati ci perdona quindi questo Dio? Tantissimi! Ma se ostacoliamo la Creazione dell’universo Lui non ci perdona e ci condanna alla morte seconda per farci apprendere. Se uccidiamo un bambino che è il frutto della creazione e del suo futuro o se mettiamo a rischio la vita del Pianeta con l’atomica e quindi il sistema solare, allora stiamo peccando contro lo Spirito Santo. Lo stesso vale per l‘accaparramento delle risorse della natura per il quale si affamano intere popolazioni e per tutto ciò che può compromettere la stabilità del Pianeta. Siamo ridotti malissimo come umanità. Per questo vi parlo di arche che non conosceranno le acque e di un nuovo Noè e del fatto che Dio farà un nuovo diluvio. Non vi dico tutto questo a caso. Ve lo dico perché accadrà: l’uomo ha bestemmiato contro lo Spirito Santo e deve essere fermato.
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Questo è quanto il Consolatore Promesso ci ha rivelato tramite un suo servo nel mondo
Con amore e devozione
Francesca
9 Febbraio 2023
Link programmi:
https://youtu.be/tKfNPFPuTAk 1° parte
https://youtu.be/Nlmdx-EH814 2° parte
https://youtu.be/KR70d9_X2Hw 3° parte
Foto: depositphotos
https://it.depositphotos.com/
Jorge Costa e Claudio Rojas
21 Ottobre 2023
Allegati:
– 27-08-23 Grandi Segni del Ritorno di Gesù Cristo in Cielo ed in Terra (Seconda Parte)
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/10128-grandi-segni-del-ritorno-di-gesu-cristo-in-cielo-ed-in-terra-seconda-parte.html
– 19-08-23 Grandi Segni del Ritorno di Gesù Cristo in Cielo e in Terra
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/10111-grandi-segni-del-ritorno-di-gesu-cristo-in-cielo-e-in-terra.html
– 7-08-23 Segni e ancora segni in cielo e in terra
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/10105-segni-e-ancora-segni-in-cielo-e-in-terra.html
– La nuova teologia e gli eventi della fine dei tempi (quarta parte)
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/10070-la-nuova-teologia-e-gli-eventi-della-fine-dei-tempi-quarta-parte.html