Di Beatrice Favazza
La mente si ferma per dare ascolto al cuore. Un senso di nostalgia e malinconia, di inquietudine e di attesa, di Amore profondo, pervade ogni cellula del mio corpo.
Nostalgia degli antichi lidi il cui profumo inebriante riaffiora nella memoria scolpita nello spirito.
Malinconia nel vedere il passo stanco ma inarrestabile di un essere che ami immensamente e che lotta per rialzarsi ogni volta che il suo corpo martoriato lo costringe a fermarsi. La prova più grande per un guerriero.
Inquietudine nel cercare ogni giorno, appassionatamente e disperatamente, di agire con lucidità per cambiare il mondo attorno a noi, con il fuoco e l’ansia nel petto per la consapevolezza che, ogni giorno che passa, l’energia distruttiva e annichilatrice penetra sempre con più forza nelle nostre menti, instillando pensieri diabolici che ci allontanano dalla Meta.
Nell’attesa che tutto finisca. Nell’attesa di un nuovo inizio.
Amore, di quelli che squarciano il petto di emozione. Per il segno che ogni giorno riporta la Luce dentro e fuori di noi. Un segno fatto di carne e sangue, di rabbia e gentilezza, di coraggio e paura, di forza e debolezza. Un segno che si é fatto Uomo ancora una volta in mezzo a noi, dopo 2000 anni.
Sono con te, eterno maestro di vita e verità, e con coloro che sono stati e saranno scelti dal Padre per guidarci nella lotta finale, quando il tuo corpo dirà “Basta” e il Cielo ti chiamerà a sé. Fino alla fine. Nell’attesa che la Sua Giustizia cancelli questa razza maledetta e riporti la luce nel nostro meraviglioso pianeta.
Con infinito amore
Beatrice
9 ottobre 2019