Di Michela Raddi
Il Cielo, profondamente innamorato del Mare, si struggeva per non potersi unire a lui.
Specchiandosi nelle acque cristalline, osservava il suo triste riflesso aleggiare su tanta bellezza.
I giorni trascorrevano e il dolore, ormai lancinante, iniziò a condensarsi in cupe nubi. Il cuore sempre più colmo di amarezza.
Il suo grido di disperazione si tramutò in fasci di luce e ruggiti che attraversavano la sua volta infinita.
D’improvviso, nel silenzio, una goccia scaturì dal suo ventre, frutto di quel sentimento che bramava il suo amato.
Come dolci lacrime, le copiose gocce si riversavano nelle acque del Mare, fondendosi con esso.
Il Sole, in lontananza, si stupì del grande ardore. Profondamente emozionato, lasciò che i suoi raggi attraversassero le piccole gocce.
Una cascata di colori scivolò dall’alto. Come sigillo vivente a simboleggiare tale consacrazione.
É così che nacque l’arcobaleno, da una sacra unione d’amore.
Michela Raddi
4 luglio 2019