Così come gli ultimi anni, il 2015 è iniziato in modo violento e frenetico, con guerre sparse in tutto il mondo ed una crisi economica che, come tutte le crisi, colpisce sempre più duramente quelli che hanno di meno.
Nel contrasto tra l’opulenza di alcuni e la disperazione provocata dalla fame di molti altri, gli anni passano e senza renderci conto ci avviciniamo sempre più alla fine della nostra civiltà, accecata dalla sua avidità e sete di sangue. Un’umanità perduta, che lascia morire i suoi figli, segnando così il suo fatale destino.
Ma non tutto è negativo. In mezzo al buio che ci avvolge, una scintilla di luce si accende grazie alle buone azioni di poche persone, illuminando quella notte buia che incombe sull’uomo. Ne abbiamo avuto conferma quando abbiamo organizzato all’Arca di Rosario delle campagne di solidarietà.
Nei primi mesi dell’anno, prima della conferenza del 13 maggio, giorno della Madonna di Fatima, abbiamo avviato la campagna per raccogliere indumenti invernali e cibo, pubblicizzandola nei nostri programmi radiofonici Frecuencia Joven e Tierra Viva e lanciando ai nostri radioascoltatori l’appello di aiuto di Ramón Gómez che da anni, attraverso la Fundación Los Niños de San Juan, svolge il difficile compito di portare indumenti, alimenti e soprattutto tutto il suo amore negli angoli più inospitali del nostro paese, dimostrando che aiutare il prossimo è anche un lavoro spirituale.
Il messaggio è stato ben accolto e la risposta esemplare. Nelle settimane precedenti all’evento abbiamo ricevuto un’infinità di indumenti, scarpe, alimenti che le persone, principalmente radioascoltatori, portavano alla nostra sede, dove poi abbiamo smistato il tutto in base alle taglie e al tipo di indumento. Inoltre durante lo svolgimento della conferenza abbiamo condiviso anche momenti in cui si è parlato della necessità di fare qualcosa per gli altri, ed abbiamo continuato a ricevere donazioni. Un sentimento di gioia e speranza ci ha pervaso.
Grazie all’amore e alla collaborazione dei presenti, e a tutte le donazioni ricevute siamo riusciti a riempire la camionetta di Ramón che poi è partita per Salta. Ma non tutto è finito qui. Nelle settimane successive alla conferenza, continuavano a portarci donazioni, coperte e quant’altro, persino indumenti nuovi confezionati appositamente per essere donati. Indubbiamente la carità ed il bisogno di aiutare il prossimo non sono completamente scomparsi da tutti i cuori. Alcuni sentono ancora la chiamata e rispondono con lo spirito ed il forte desiderio di cambiare la realtà in cui viviamo.
Avevamo raggiunto il nostro primo obiettivo. Ma non è passato molto tempo che già stavamo pensando ad un nuovo viaggio a Salta. Incoraggiati dai buoni risultati dell’iniziativa precedente eravamo pronti per una nuova campagna e questa volta con maggiore impegno e maggiore divulgazione.
Abbiamo acquistato magliette delle Funima International per l’occasione; le radio hanno fatto la loro parte per creare una nuova ondata di donazioni e la risposta di radioascoltatori e collaboratori è stata incredibile. Subito dopo sono iniziati ad arrivare nella nostra sede borsoni pieni di indumenti, cibo e giocattoli.
Abbiamo anche iniziato a produrre noi stessi gli “alfajores”, un dolce tipico dalle nostre parti, ed il ricavato della loro vendita è servito a coprire parte delle spese del nuovo viaggio a Salta. Hanno collaborato a questa iniziativa molti fratelli dell’Arca. Daniel Rodrigo si è incaricato di finanziare ed acquistare le materie prime per la produzione, mentre Graciela Recla, Susana Luvino, Silvia Gonzalves Fariña, Emilia Cardoso, Inés Lépori e Beatriz Rossi hanno formato parte dell’equipe di produzione degli “alfajores”. Emilia e Ramiro Cardoso, insieme ad Eugenia Martinez, si sono incaricati di venderli nei parchi della nostra città.
Grazie all’aiuto di tutti i fratelli siamo riusciti a raccogliere i soldi necessari per andare a Salta, ma non è stato quello l’unico risultato di questa campagna. Per nostra sorpresa molta gente si è commossa con le storie che raccontavamo sui bambini delle montagne di Salta, persone che non solo hanno comprato i dolci, ma che si sono anche impegnate a collaborare tramite donazioni e divulgazione.
Il 19 agosto, sotto il titolo “Marte: Il Mistero Extraterrestre” si è svolta una conferenza con la partecipazione di Pier Giorgio Caria, il quale ha illustrato magistralmente i misteri e le menzogne che girano intorno al pianeta Marte. La sala del Cinema Arteón si è riempita, come si sono riempite anche le borse delle donazioni che gli assistenti portavano. Ha suscitato grande emozione nei nostri cuori vedere che il lavoro e l’impegno per diffondere l’appello urgente alla solidarietà, aveva dato i suoi frutti.
Il giorno seguente il primo veicolo è partito verso le alte cime di Salta. Daniel Torregiani insieme alla sua famiglia aveva caricato gran parte delle donazioni nella propria macchina ed era partito all’alba. Il secondo veicolo, dove viaggiavano Andrés Volpe ed Eugenia Martínez era partito a mezzanotte del giorno 21 con i borsoni rimanenti. Un altro obiettivo era stato raggiunto.
Attualmente ci stiamo impegnando anche per sostenere un prete missionario che lotta contro il narcotraffico nella nostra città e dona cibo e vestiti a molte famiglie della zona in cui si trova.
L’interminabile guerra contro la disuguaglianza e l’ingiustizia continua. C’è ancora tanto da fare, ma insieme ad ogni persona che viene a portare la propria donazione, insieme ad ogni voce che si unisce al nostro grido di giustizia, avanziamo verso un futuro diverso, più libero ma soprattutto molto più giusto.
PATRICIO CÉSAR ALOD
ROSARIO, SANTA FE, ARGENTINA
25/08/15