Di Andrea De Rosa
Perduti nella foschia
l’omini, annaspano
e fradici dalla mania
smarriscono il raspo.
Umido e nauseabondo
lo stagno, dove vermi
e omini del mondo,
godono è bestemmiano inermi.
Via di là,
poichè già tutto è corrotto
via di qui,
giacchè pioverà a dirotto.
Un diluvio di fiamma e ferro
seccherà la palude,
da grondante a fermo
rimescola e prelude.
Mi dimeno e con forza
mi rialzo,
dal fango,
del mondo
e con coraggio
abbandono la foschia,
di un futuro infecondo.
Non mi appartiene.
Andrea De Rosa
20 Settembre 2023
Foto: depositphotos
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