LA PRESENZA DELLA NOSTRA MADRE MIRYAM Un vero successo sotto tutti i profili il viaggio a Buenos Aires, rientriamo a Montevideo con grande soddisfazione, con ottima riuscita d’intenti al di sopra delle aspettative. Consapevoli delle numerose battaglie che ancora dovremo affrontare nella grande battaglia di Armaghedon, gustiamo il sapore della vittoria, coscienti che l’avversario non starà a guardare ma sfodererà tutte le sue armi per vincere le sue battaglie, perchè sa che la guerra l’ha già perduta ma userà ogni mezzo per catturare più prigionieri possibili da portare nel suo regno: il regno degli inferi. Una vittoria quindi delle Forze del Bene, del regno della Luce nel giorno dell’Immacolata Concezione, l’Essere sublime che rappresenta lo Spirito di Saras – Laghima, lo Spirito della Terra, la Madre di Gesù-Cristo, la Madre di tutti gli uomini, la massima espressione di Donna. Venerdì mattina Giorgio, dopo una copiosa sanguinazione dalle stigmate, partecipa alla trasmissione “Mananas informales” su Canal 13, accompagnato da Juan Alberto Rambaldo, Juan Antonio e dalla nostra cara amica e sorella Alejandra Berenji, seguita da alcuni milioni di telespettatori, della quale abbiamo parlato nella precedente notizia dell’ultima ora inviata a tutti, dove Giorgio per 40 minuti, ben oltre il tempo previsto, ha toccato tutti i punti della nostra bellissima opera che ha come fine la preparazione del ritorno del Messia, nostro Maestro, Gesù Cristo sulla terra. Un appuntamento televisivo realizzato grazie ad Alejandra, grazie ai suoi contatti e alla sua perseveranza nel volere la presenza di Giorgio in un importante canale televisivo per il profondo desiderio di far giungere il messaggio a milioni di persone. Il pomeriggio di Giorgio scorre tra un dialogo e un altro con alcuni fratelli che aspettavano di poter parlare privatamente con lui. Mentre giungono, all’hotel dove alloggiamo, Raul e Gaby, altri fratelli di Buenos Aires e le nostre carissime Ines e Carmen che, insieme a Juan Alberto e agli amici e fratelli di Cordoba, ci raggiungono in ogni luogo dell’argentina dove ci troviamo con una profonda devozione nei confronti di Giorgio, di ciò che rappresenta, e di tutta la missione dedicata al Cristo, costanti e fedeli nel tempo da quando Giorgio per la prima volta toccò terra argentina nel 1990 insieme alla nostra Mara che lo accompagnava. Alle 20:00 l’appuntamento è al 19° piano dell’hotel, l’ultimo, dove, in una sala circondata di vetrate che ci allieta del panorama di una bellissima Buenos Aires notturna, Giorgio tiene la riunione con l’arca. Discorsi profondi, una calda armonia, ci avvolge tutti. “Oggi vi siete guadagnati una vittoria. Il successo della trasmissione è il segno dell’importanza del vostro lavoro, della vostra unione. Ricordatevi che, dove le potenzialità dei gruppi nel diffondere la Verità a quante più anime possibili sono maggiori, maggiore sarà l’azione del maligno per farvi dividere. Ricordatevi che a lui non interessate voi solo per voi stessi ma per ciò che potrete fare nell’opera, lui vede i risultati che attraverso di voi l’opera potrà raggiungere e per questo tenta di fermarvi, di allontanarvi. Per questo vi dico non vedete mai i vostri malumori o i vostri problemi come personali, ma guardateli con gli occhi dello spirito e vedrete la forza che spinge, qualcuno o voi stessi, per ostacolare e impedire il vostro lavoro. Ricordatevi sempre che il nostro fine è quello di risvegliare più anime possibili mostrando come esempio di coerenza la nostra unione“. L’incontro vissuto con una deliziosa armonia segue con una serie di domande spirituali e relative risposte esaustive di Giorgio che sottolinea appunto l’importanza dell’arca di Buenos Aires e termina con un momento di comunione e la consegna da parte di Ines, la nostra cara Ines, avvocato e docente presso l’università di Rosario, come anche la nostra sorella Alicia, delle candele che Giorgio benedice di fronte a tutti e che vengono poi distribuite ad ognuno dei presenti. Decidiamo come sempre, di andare a fare cena tutti insieme, o quasi tutti, per la gioia di voler condividere quanto più tempo possibile insieme. Il locale dove ci rechiamo non è distante, per cui si decide di andare a piedi. Ad un certo punto, ci sembra di entrare, improvvisamente, in un altra dimensione: giovani ragazzi buttati sui marciapiedi, storditi dagli effetti dell’alcool e della droga, qualcuno cammina sostenuto da altri, musiche ipnotizzanti, tutti rigorosamente vestiti di nero, locali notturni che accattivano giovanissime ragazze dai vestiti più che succinti in ambienti oscuri, disarmonici, perversi, sul ciglio del marciapiede grandi quantità di immondezza, un odore raccapricciante, uomini che frugano dentro quelle buste nere alla ricerca di qualcosa da mangiare o qualcosa da poter rivendere per pochi pesos. Mi sento quasi mancare, mi sembra di essere entrata in un girone dantesco dell’inferno, sento lo stomaco rivoltarmisi dentro, tengo stretta la nostra bambina e il suo amico Marcos che è stato accanto a lei sempre in questi giorni, quasi a volerla proteggere, come un piccolo grande uomo. Qualcuno mi dice “Dove vivi Sonia? Questo è niente!” E mi rendo conto che già adesso tutti noi abbiamo avuto la benedizione di poter vivere l’ingresso del Paradiso, solo che spesso la quotidianità e l’abitudine non ci permette di valorizzare appieno l’immensa fortuna che abbiamo e di proteggerla come il più grande tesoro. Giungiamo al ristorante e ci stringiamo tutti insieme per vivere la comunione della cena vivendo intensamente ogni attimo fino all’ora di andare a riposare. Domani è un giorno importante. Arriva l’8 dicembre, la presenza della nostra Madre Miryam si percepisce forte dal primo sorgere del Sole, il Suo profumo d’amore e di misericordia riempie d’emozione i nostri spiriti a Lei devoti, il suo materno amore segue i passi sanguinanti di Giorgio, suo figlio fedele, e sussurra nel cuore dei segnati la chiamata a questa conferenza in Suo onore, nel Suo giorno, che annuncia, insieme a tutte le altre, la seconda venuta del Suo figlio Gesù Cristo. La sanguinazione dalle sacre stigmate precede la conferenza. Mentre ci accingiamo a partire per la sala situata presso l’Asociacion Ukraniana, ci giungono le telefonate dei fratelli che ci mettono al corrente emozionati della grande quantità di persone che vi stanno giungendo. Arriviamo nel luogo dell’incontro, Giorgio è costretto a passare da una entrata secondaria, nel retro, perchè la sala è gremita di gente, la presala è occupata da una lunga serie di stand informativi e di materiale, cd, libri, opuscoli ed altro, esposti in offerta per i bambini della Funima, mi commuovo nel vedere tante nostre sorelle dietro quei tavoli, così come in Italia e in tutti i luoghi dove Giorgio ha tenuto le sue conferenze, sento nel loro cuore l’emozione e la gioia per l’incredibile quantità di gente. 700 posti a sedere completamente occupati, tutti i fratelli, organizzatori dell’evento, si muovono come api operaie perchè tutto sia perfetto, sono costretti ad aggiungere molte altre sedie fino a colmare completamente la sala e a lasciare tanta gente in piedi nel fondo. Iniziano a scorrere le immagini del video della Funima, realizzato in maniera commovente dal nostro caro fratello Daniel (amico di Raul), alle quali segue il discorso del nostro carissimo Raul che spiega le difficoltà che comporta portare avanti la missione di volontariato della Funima e quanta effettiva necessità di aiuto ci sia, sottolineando la sua vergogna nel dover chiedere aiuto all’Italia per sostentare tanti bambini che altrimenti morirebbero di fame e di freddo, quando dovrebbe essere un orgoglio dei cittadini argentini caricarsi della responsabilità dei propri bambini. Juan Alberto, che presenta la conferenza, esterna la sua tristezza per la situazione di grande disagio che, ancora in questo tempo, vivono centinaia di milioni di bambini ma soprattutto tanta vergogna. Presenta Giorgio ricordando che la sua opera si poggia su tre pilastri uno dei quali è proprio l’opera della Funima, dandogli la parola. Il bellissimo incontro termina con il momento intenso della preghiera, la musica del Padre nostro avvolge la comunione degli spiriti, tutti, in piedi, recitano insieme a Giorgio, Raul e Juan Alberto la preghiera che il Figliuol dell’Uomo ci lasciò 2000 anni fa. Attimi che dimostrano quanto sia semplice amarsi e quanto sia bello il valore della comunione, dello stare insieme. La lunga durata della conferenza in un primo momento sembrava non poter dare spazio alle domande ma la richiesta del pubblico da inizio ad un limite stabilito di 10 domande che terminano per essere molte, molte di più. Mi volto a guardare le persone, resto impressionata nel vedere che la sala è ancora assiepata di gente come all’inizio, tante mani sollevate desiderose di sapere. Osservo gli occhi dei tanti giovani presenti, l’espressione del loro viso mi incanta, quanta voglia di conoscere c’è in loro, quanto desiderio di sapere, di capire, di agire, di trovare una propria identità, una propria dimensione, in un mondo tanto avverso. E ripenso a quei giovani della sera prima, buttati per la strada .. mi sale dentro un impeto di rabbia … LORO DOVREBBERO ESSERE LA FORZA DEL MONDO!!! COME LI HANNO RIDOTTI??? E un grido disperato mi viene da dentro, quel grido che anima tutti coloro che hanno sete di GIUSTIZIA… DOVE SEI PAPA BENEDETTO XVI CON IL POTERE CHE TI E’ STATO CONFERITO???? DOVE SIETE CAPI DI TUTTE LE RELIGIONI DEL MONDO??? DOVE SIETE GOVERNANTI DELLE NAZIONI, SINDACI DEI PAESI, DOVE SIETE PADRI???? NON SENTITE VERGOGNA??? DOVE SONO I VOSTRI FIGLI???? PERCHE’, PERCHE’ ANCORA NON VOLETE CAMBIARE??? NON AVETE PIETA’ NEMMENO PER I VOSTRI FIGLI??? RICORDATEVI CHE PRESTO SE NON PRENDETE COSCIENZA ORA, PERDERETE TUTTO E VI TROVERETE A PAGARE IL PESO DEI VOSTRI GRAVISSIMI ERRORI DI FRONTE AL GIORNO DEL GIUDIZIO, VOI CHE AVEVATE IL COMPITO DI EDUCARE E DIRIGERE I POPOLI, GUARDATEVI INTORNO!!! COSA AVETE FATTO??? Giorgio parla ai ragazzi come un padre, dandogli fiducia in loro stessi, forza e speranza nel loro futuro, togliendogli quella paura che hanno di vivere. I loro occhi rimarranno impressi per sempre nel mio spirito. La conferenza termina con la promessa di Giorgio di rispondere alle tantissime domande ancora desiderose di una risposta tramite posta elettronica e saluta tutti, precipitatisi ai piedi del palco per cercare di toccarlo, di salutarlo da vicino, poi viene condotto dai fratelli su un altra sala uscendo da retro, impossibile passare questa volta tra la folla di gente. Ora lo aspettano due giornaliste alle quali concede un’intervista per il quotidiano “Clarin” che hanno seguito tutta la conferenza insieme ad un cameramen che ha filmato l’intero l’incontro. Giorgio, che ora ha veramente terminato tutte le sue energie, si siede nel pulmino di Jorje Abruski che ci riporta in albergo. Oggi la Celeste Madre Miryam ha voluto donare Lei questa giornata a uno dei Suoi figli sulla terra, colui che porta i segni sacri di Suo Figlio Gesù Cristo, Lei sa che il regalo più grande per lui è il risveglio delle anime e mi sembra di sentirla sussurrare “Figlio mio, tante anime nel mondo sono ritornate a me grazie alla tua presenza, tu non lo sai, tantissime non le hai mai viste, ma oggi, tante le voglio mandare a te, perchè tu possa sentire sempre, attraverso di loro la mia presenza”. Con profonda devozione
|