LA SCOPERTA DI TITANO (IL PIANETA GEMELLO DELLA TERRA)

LA SCOPERTA DI TITANO (IL PIANETA GEMELLO DELLA TERRA)

TITANDi Agustin Saiz.

“… è stata resa nota il 18 novembre 2019 la prima mappa geologica globale della luna Titano di Saturno, un mondo di vaste pianure, dune di materiale organico ghiacciato e laghi di metano liquido. () Con un diametro di 5.150 chilometri, è la seconda luna più grande del Sistema Solare dopo Ganimede, luna di Giove. È più grande del pianeta Mercurio e per la fisionomia della sua superficie, con laghi, fiumi e dune, presenta paesaggi simili a quelli della terra, seppure di diversa composizione. () I composti organici che presenta questo satellite sono basilari per la riproduzione di organismi viventi. ()
Le pianure, che coprono il 65% della superficie, e le dune, che ne ricoprono il 17%, sono costituite da frammenti congelati di metano e altri idrocarburi. Titano è l’unico corpo celeste del Sistema Solare, oltre alla Terra, che possiede liquidi stabili sulla superficie, con laghi e mari pieni di metano, prevalenti nelle regioni polari. Le aree montuose, che si ritiene rappresentino parti esposte della crosta di ghiaccio d’acqua di Titano, rappresentano il 14% della superficie…

“Molti di noi credono che probabilmente la vita avrebbe potuto svilupparsi nell’oceano di acqua liquida sotto la corteccia gelata di questo satellite”, ha detto la geologa planetaria del JPL, NASA della California” 

https://www.lanacion.com.ar/sociedad/revelan-primer-mapa-global-luna-saturno-podria-nid2307520

La cosa più logica allo stato attuale delle cose sarebbe che un gruppo di miliardari si organizzassero per andare a saccheggiare un altro pianeta. La gente parlerebbe semplicemente di progresso e li applaudirebbe. Molti contribuirebbero perfino con i loro pochi risparmi per cercare di “salvare l’umanità” dalla catastrofe. Il pianeta Terra verrebbe ridotto a una discarica senza vita che tutti riterrebbero ormai perduta e nessuno cercherebbe di fare nient’altro. La gente festeggerebbe nel vedere dal cellulare come decollano gli ultimi razzi per tentare l’impresa. Le squadre multidisciplinari di scienza e tecnologia sarebbero le prime ad essere convinte di stare lavorando alla causa più importante della storia. I capi sacerdoti delle grandi religioni scambierebbero il sostegno delle loro chiese per un posto dentro la gran carovana spaziale. A metà strada verrebbero lasciati gettati nel vuoto, perché… a cosa gli servirebbe nutrire qualcuno che non apporterà loro niente per il resto del tragitto? Le migliaia di milioni di persone rimaste sulla terra, vivrebbero il viaggio piene di ansia come se lo stessero vivendo di persona, attenti costantemente a tutti gli sviluppi, esprimendo continuamente messaggi di sostegno nei social. I membri dell’equipaggio degli shuttle presto diventerebbero re (o déi), dei robot risponderebbero al loro posto mentre revisionano tutti i dettagli di ogni fase del piano.

Così guadagneranno tempo. Nel frattempo dai portelloni dello shuttle vedranno allontanarsi la Terra e si chiederanno se è meglio sparare contro dei missili nucleari in modo che non rimanga nemmeno memoria, o se invece, conviene cogliere l’occasione per studiare scientificamente la dinamica dell’agonia della vita di tutto un sistema planetario. Ad ogni modo, sono solo questioni filosofiche minori che si risolveranno. Ci sono temi molto più importanti. C’è davanti un nuovo mondo ed è l’opportunità storica di forgiare un’umanità su misura. Hanno di fronte l’eternità. Non ci saranno più difficoltà, sorprese inaspettate, né situazioni fuori controllo. Non dovranno spendere più energie nel pensare come ingannare le masse con nuovi discorsi politici. Né stare dietro ai militari con la frusta per farsi proteggere dalla gente. Nessuno è capace di immaginare la terribile sofferenza che questo significa per loro. Ma tutto cambierà a partire da quel momento. Molto presto saranno al sicuro in un nuovo paradiso dove i sogni non avranno più limiti.

Sarà la vittoria totale dell’ego al di sopra delle leggi che lo hanno creato. Un avvenimento unico. Si trasformeranno in costruttori di civiltà alle quali potranno imporre dogmi ridicoli. Creeranno delle sotto-razze in laboratorio, distratti nella ricerca del superfluo, e doneranno loro, ogni poche centinaia di anni, solo un pugno di oggetti su cui proietteranno l’idea di un Dio che qualche volta li ha visitati. Faranno cloni di loro stessi o trasferiranno la loro coscienza a supporti artificiali elettronici o macchine perfette e così si perpetueranno all’infinito in modo da garantirsi lo scettro dell’universo per sempre. Durante questo percorso alcune specie generate rimarranno solo il frutto inevitabile di esperimenti intermedi. Quelli che daranno più disturbo, saranno impiegati come buffoni di corte. E quando si annoieranno li faranno accoppiare in pubblico, solo per la curiosità di vedere cosa ne scaturisce. Le abominazioni che potranno venire fuori, saranno semplicemente gettate nello spazio esterno in una capsula, perché in questo nuovo posto non è più necessario produrre rifiuti…

È la cosa più logica che potrebbe accadere a noi che viviamo schiavi di questo mondo, ma non succederà. La cosa più probabile è che gli shuttle esplodano in aria pochi minuti dopo il lancio. Come il “Challenger”. Forse gli extraterrestri avranno più pietà e prima dell’incidente smaterializzeranno il loro equipaggio confinandolo in fondo ad una roccia del mare, dove possano causare il minore danno possibile. Il cosmo possiede infiniti meccanismi per autoregolarsi ed evitare che la razza umana si espanda oltre i suoi confini. Tanti quanti la mente è capace di immaginarne, compresi meteore, flare solari, o incidenti dovuti alla mancanza di concentrazione che provoca l’estasi dell’ambizione smisurata. Al di là di qualsiasi opzione, ricordiamo che questa umanità si suicida da sola e che la crisi finale attuale non è altro che l’effetto del nostro stesso sviluppo.

Le migliaia di milioni di persone che avevano posto le loro ultime speranze in questo pazzesco progetto, cadranno nel panico non avendo più padroni. Poco dopo sprofonderanno in una forte depressione, dovendo affrontare con la giusta coscienza, la lotta per la sopravvivenza con i propri mezzi. Questo sarà un doloroso viaggio interiore che potremo fare come umanità, mentre cerchiamo di realizzare quello che siamo veramente e le opportunità storiche che abbiamo sprecato. Sarebbe giusto che Dio onnipotente ci conceda questo come regalo misericordioso per l’espiazione dei nostri peccati, prima di scomparire.

Dopo, quando non esisteremo più, gli abitanti di Titano potranno finalmente visitare il pianeta per ripristinarlo. Impianteranno generosamente una nuova umanità trasferendo colonie guidate dalle loro più elevate e spiccate personalità. Con il passare del tempo l’ordine sarà armonico in tutti i suoi aspetti e le società si proietteranno verso la ricerca del bene disinteressato. Non arrecare danno all’altro sarà una conseguenza naturale dello sviluppo della nuova specie umana. Ogni espressione individuale e collettiva irradierà amore, cercheranno Dio in ogni momento e lo riconosceranno in tutte le cose. Grazie al doloroso insegnamento che abbiamo lasciato inciso nel libro della memoria eterna, ci saranno le fondamenta affinché le generazioni a venire non retrocedano mai.
Il parto dell’umanità terrestre si sarà finalmente concluso con molta difficoltà dopo milioni di anni. La nostra Madre Terra alla fine, stringerà al suo petto, respirando piena di gioia e felicità, la bella creatura che finalmente è stata concepita.

Immagine:
https://www.fayerwayer.com/2019/11/dibujan-mapa-luna-titan/
Agustín Saiz
29 Dicembre 2019