Di Jean Georges Almendras
Circa duecento persone si sono date appuntamento in una terra segnata dal Cielo, nel Dipartimento di Artigas, nella regione nord dell’Uruguay, per trascorrere una giornata – quella del 13 aprile 2018 – in cui la fede in Dio è stata una delle maggiori espressioni della spiritualità umana, attorno a dei segni tangibili della presenza del Padre sulla Terra. Segni di madre natura che da anni, progressivamente, si sono manifestati in questo punto della nostra America latina, in questa area del pianeta. Segni che ci parlano di Cristo e segni che comportano indubbiamente un impegno per l’umanità.
Una pietra di agata di 130 milioni di anni, a forma di cuore, con simbologie incontrovertibili: un segno divino diretto all’umanità che un uomo, Laires Luciano Lucas, trovò e riconobbe oltre cinquanta anni fa, in un luogo noto come Para Fariña, lungo la strada 30, a circa 618 km da Montevideo e 15 dalla città di Artigas.
Una pietra agata che custodisce (e protegge) al suo interno un’inconfondibile immagine della Madonna: un segno anche esso destinato all’umanità, riconosciuto e trovato da Hugo, figlio di Laires, sempre in quella regione e in circostanze alquanto significative nel contesto di una routine quotidiana.
E ancora una volta un voluminoso e pesante geode che simboleggia i dieci comandamenti si presentò eloquentemente nella vita di Hugo Lucas: un altro segno, che si aggiunge a quelli precedenti che si erano già palesati in questo luogo.
Tre segni che furono esposti alla vista di tutti, assieme a due opere d’arte degli artisti uruguaiani Walter Blanco e Agó Páez, figlia dell’insigne artista uruguaiano Carlos Páez Vilaró.
Quel 13 aprile, le duecento persone riunite sul posto sono state protagoniste di un evento da non dimenticare. Un’esperienza che forse potrebbe interpretarsi come un altro inconfondibile segno. Veniva inaugurata, precisamente in quella giornata, una statua di San Pio di Pietralcina (scolpita appositamente dall’artista figurativa uruguaiana Marta Scounder) e un eremo per custodirla. Tutto frutto di una forte volontà e tanti sacrifici che convergono in un solo uomo: Hugo Lucas. Un uomo di fede che, sostenuto da altre anime dell’Uruguay e del mondo, porta avanti – in silenzio – la missione di custodire questi segni presenti tra noi, non soltanto per essere osservati e ammirati, ma per farci capire che dopo averli ammirati dobbiamo impegnarci come umanità nell’annuncio del ritorno di Cristo, con fatti e azioni, opere a favore della vita, della giustizia e della verità.
Il video che segnaliamo in fondo permette anche a noi di vivere questo incontro nel parco al cui ingresso si legge: “Il Cuore che si è aperto al mondo – Grotta di Padre Pio. Gli uomini e le donne lì presenti, (al di là dei propri credo e attività personali), i giornalisti, l’autorità del Comune e il parroco di Artigas, Miguel Ángel Gutierrez (che ha benedetto la statua e l’eremo di San Pio di Pietrelcina), come certamente Hugo Lucas, hanno rappresentato un segno vivente tutt’uno con i tre segni lì in esposizione. Anche Giorgio Bongiovanni, stigmatizzato è stato presente telefonicamente e ha parlato in termini di fede e del messaggio celeste, dei segni dei tempi e della situazione mondiale.
Questo 13 aprile, lì ad Artigas, terra indubbiamente benedetta, la metodologia del Cielo ha parlato attraverso la natura, i cui chiari segni ci danno oggi la possibilità di operare e agire nella nostra quotidianità, con uno spirito di impegno verso Cristo e l’umanità, per dare vita ad un uomo nuovo e libero e costruire un mondo senza ingiustizie sociali e che in questo modo l’umanità ami il pianeta e prenda coscienza che il ritorno di Cristo è prossimo.
È così semplice valutare dagli inconfutabili segni alla vista di tutti.
25 aprile 2018
– Video Padre Pio – Artigas
https://youtu.be/-cOncUZWLSg