LA VERA FORZA CHE FA PAURA AL POTERE COSTITUITO

LA VERA FORZA CHE FA PAURA AL POTERE COSTITUITO

giorgiosoniaVIAGGIO AMERICA LATINA APRILE 2012
18 aprile 2012, ore 5:20. Il volo 1141 dell’Aerolineas Argentinas atterra all’aeroporto Ezeiza. Un’infinità di luci raggiungono l’orizzonte tracciando i confini della metropoli. La città ancora assopita  lentamente comincia ad animarsi. Di lì a poco il chiarore dell’alba annuncerà un nuovo giorno. Un nuovo giorno diverso per ognuno dei suoi tredici milioni di abitanti. Un nuovo giorno per il bimbo dagli occhioni scuri e le gote arrossate che con la sua manina sotto un cielo piangente elemosina un tozzo di pane o una sbiadita moneta in mezzo alla strada; un nuovo giorno per il giovane che tra i rifiuti della città trova la propria sopravvivenza; un nuovo giorno per la bimba che incespica sui suoi tacchi alti celando la propria innocenza rubata dietro labbra tinte di rosso pronta a svendere il proprio corpo al miglior offerente, un nuovo giorno anche per i vigliacchi, gli ingordi, gli avidi, i perversi, i corrotti, i criminali ed un nuovo giorno per gli innocenti, i giusti e gli uomini di buona volontà. Il Padre Sole si leva alto nel cielo illuminando con i suoi raggi d’Amore tutti, indistintamente, soffiando la Sua linfa vitale sulla terra e su tutti i suoi figli. Un nuovo giorno, una nuova opportunità di capire, realizzare, trasformare, vivere, crescere. Ma in questo denso angolo di universo l’umanità fa fatica a prendere coscienza.
Eleggendo come proprio Dio il valore effimero di uno squallido pezzo di carta si è resa schiava di un potere che regna sovrano mantenendo in pugno la vita degli uomini, determinando il loro stato, i loro sentimenti, le loro paure. Salute, malattia, gioia, tristezza, serenità, disperazione sono nelle sue mani. Le tenebre hanno avvolto la società di questo pianeta e per il Dio della materia si è disposti ad uccidere la propria madre, il proprio padre, il proprio fratello. Il dio danaro per il quale si tradisce un amico, si violenta un innocente, si assassina un uomo giusto, si fabbricano armi devastanti, si uccide il pianeta. Ma prima che lui fosse, il potere già era. La sete di potere infatti fin dai tempi più remoti della storia dell’umanità è il sentimento diabolico che ha indotto a schiacciare i deboli, schiavizzare i popoli, dominare le masse. Un sentimento che non sarebbe però potuto esistere se non gli fosse stata data un’anima. Un’anima diabolica alimentata dall’uomo sul cui cuore il principe di questo mondo ha soffiato il suo putrido alito di morte.  L’orgasmo del potere ha accecato l’uomo spingendolo a compiere gli atti più ineffabili e inauditi, uccidendo la vita che lo circonda e uccidendo se stesso in un mondo assurdo e malvagio destinato a scomparire. Ma da quale principio nasce questo nefasto valore? Dove trova spazio per crescere? Qual’è il terreno fertile sul quale riesce a radicarsi? Può essere racchiuso in una sola parola: Egoismo. L’agire dell’uomo finalizzato solamente al proprio interesse personale è un agire stolto in quanto è la via certa che lo condurrà verso l’infelicità e il fallimento interiore. L’uomo ha perduto la via concentrando lo sguardo della propria vita sul valore materiale, sui valori fugaci e ingannevoli dell’avere e non su quelli eterni dell’essere, dimenticando la propria identità divina, l’eternità del proprio spirito. Perdendo il legame con lo spirito della terra e con il cosmo infinito è divenuto prigioniero di se stesso, dimenticando la sua origine, la bellezza di sentirsi “UNO” con i propri simili e con la Creazione intera, di vibrare all’unisono con gli elementi della natura divenendo nel contempo acqua, aria, terra e fuoco, di respirare e infondere quella linfa d’amore ricevuta dal Cristo Solare in ogni respiro, in ogni gesto della propria vita rivolto verso i propri simili e le creature dell’universo. Abbiamo scordato che siamo ciò che facciamo, che raccogliamo ciò che seminiamo e che esistono due unici valori fondamentali dai quali scaturiscono tutte le nostre quotidiane azioni, valori sui quali saremo giudicati: Altruismo ed Egoismo.
Ed è esattamente l’egoismo la radice dei mali di questo mondo, la cellula tumorale che si è infiltrata capillarmente all’interno della nostra comunità umana generando una sorta di metastasi nel tessuto globale della società e portando alla distruzione l’intero ecosistema. Il male genera male, l’odio genera odio, la violenza genera violenza, la guerra genera guerra in una escalation continua che irrimediabilmente conduce, attraverso un processo autodistruttivo, al totale annientamento.
La città di Buenos Aires accoglie una volta ancora il passo sanguinante dell’amico del figlio dell’uomo, un passo stanco ma determinato e fiero di un messaggio che infonde nel cuore degli uomini non la speranza ma la certezza di un mondo migliore in una società drammaticamente ferita dalla violenza, dall’ingiustizia e dalla sofferenza. La certezza del ritorno dell’Uomo Dio che libererà gli uomini dalla schiavitù della materia, che libererà i giusti, i pacifici, i puri di cuore e soprattutto gli innocenti e gli ultimi di questo mondo. Quel giorno la Nuova Terra ospiterà gli spiriti eletti, coloro che avranno scelto di vivere il regale valore dell’Altruismo dedicando la propria vita al prossimo, agli indifesi, agli emarginati. Coloro che pur nell’inferno di questo mondo saranno stati capaci di perdere tutto per gli altri e di vivere il paradiso in terra perché risvegliati nello spirito e perché i loro occhi hanno potuto vedere il regno di Dio camminare in mezzo a loro. Gli eletti da Cristo i quali potranno finalmente vivere in armonia con le leggi che governano l’universo. E finalmente la terra tornerà a risplendere dei suoi vividi colori, i suoi mari con i tumultuosi flutti infrangeranno  con nuova passione le sue coste rocciose emanando un intenso odore salino, i fiumi discenderanno ripidi dalle alte vette innevate e scorreranno limpidi e allegri tra le dolci colline per giungere fino ai poderosi oceani, le innumerevoli piante dalle forme straordinarie sorreggeranno le vaste distese di fiori variopinti e fragranti che copriranno le sue valli profumate sotto un azzurro cielo illuminato da due raggianti astri solari. La notte sarà giorno e il giorno splendore. I bambini correranno felici e spensierati, nessuna paura sveglierà mai più il loro sonno e il loro caldo sorriso riscalderà il cuore degli uomini e il loro gridolio giocoso farà vibrare l’anima della Terra. L’Eterno giovane Nazareno camminerà in mezzo a loro e il Suo sguardo d’Amore trafiggerà il petto infuocato dei suoi antichi cavalieri accarezzando il cuore delle donne che lo hanno seguito ai piedi della Sua Santa Croce.
BUENOS AIRES
Juan Alberto Rambaldo ci attende all’uscita dell’aeroporto insieme a sua moglie Alejandra, a Carmen, a Inés e ad altri carissimi fratelli con i quali ci sentiamo oramai legati da un affetto familiare. Potersi riabbracciare dopo diversi mesi di lontananza è sempre una gioia infinita.
La Capital Federal della Repubblica Argentina, definita la Parigi del Sud America o la New York australe ci accoglie nel suo mosaico di monumenti e strutture dove il moderno si vincola allo storico in un abbraccio tra cultura europea e spirito latinoamericano. Ricordata come “La città che non dorme mai” piena di vivacità, rumori, odori,  apre le porte a ristoranti, caffè, teatri, saloni da ballo, pub, palcoscenici, discoteche,  musei, centri commerciali, gallerie d’arte per attività di ogni genere  in un contrasto tra  grande ricchezza per pochi e povertà per molti che diviene sempre più estrema man mano che ci si dirige verso la sua sconfinata provincia che presenta le sue tristi baraccopoli. Le strade sono un via vai frenetico di gente di ogni età tra l’odore di asado (carne arrostita alla brace) e empanadas che si trovano ovunque, il mangiare è presente come una costante, dove incontri artisti di strada, lavavetri, giocolieri, tra coloratissimi murales e meravigliosi disegni dipinti sui marciapiedi, puoi trovarti in mezzo a improvvisate partite di calcio dei ragazzini o di fronte ad uno dei cosiddetti cartoneros che frugano tra la spazzatura della città per cercare carta da vendere per pochi pesos e trovare così tra i nostri rifiuti una speranza di vita. Ogni barrio racchiude un mondo a sé, eppure tutti sono legati da un’armonia e una bellezza melanconica con l’ospitalità dei suoi abitanti un quarto dei quali di origine italiana, una città permeata dall’atmosfera struggente del tango argentino che ricorda il sentimento nostalgico dei migranti.
Tra le vie della metropoli intasata dal traffico giungiamo finalmente in via Callao presso l’hotel Bauen divenuto la nostra fissa dimora durante i giorni di permanenza nella città che in questi anni si è resa un ottimo strumento divulgativo della nostra opera e per questo a lei e ai  suoi cittadini nostri fratelli rivolgiamo il nostro più sentito grazie.
Il tempo di sistemare i bagagli e salutare i tanti fratelli arrivati per salutarci ed è già ora di recarsi all’appuntamento delle 15:00 con radio Mantra che attende Giorgio Bongiovanni nei suoi Studi. L’argomento della trasmissione verte principalmente sull’invito rivolto alla popolazione argentina di partecipare numerosa alla marcia antinucleare che si terrà l’indomani. Una protesta sociale lanciata da Giorgio un anno prima durante la medesima trasmissione radiofonica. “È possibile” aveva detto in diretta con grande impeto “che mai vediamo manifestare e gridare nelle piazze coloro che guidano le masse, coloro che si definiscono guide spirituali, o guide di partiti politici, o governanti, uomini delle istituzioni, di movimenti sociali, New Age, ecc., perché non li vediamo mai in prima fila protestare contro le ingiustizie sociali, contro gravi crimini verso la vita come la costruzione di impianti nucleari, proprio loro che avrebbero un grande seguito di persone e che potrebbero ottenere dei grandi risultati a beneficio del popolo?” La sfida era stata lanciata e la conduttrice Maga l’aveva colta nell’immediato:  “Ma se tu li invitassi  Giorgio, pensi che non verrebbero?”. Giorgio non se lo fa ripetere due volte e in diretta rilancia la palla: “Allora Maga, già da ora vi annuncio che in aprile organizzeremo una grande manifestazione contro il nucleare, estendo l’invito quindi a tutti i cittadini, i capi religiosi, le guide spirituali, i vari movimenti New age ecc. ad unirsi a noi in Plaza de Mayo di fronte al palazzo presidenziale per gridare insieme il nostro “NO” all’energia nucleare e il nostro “NO” alla costruzione di nuove centrali”. Un anno di preparativi, quindi, inviti ufficiali, pubblicità sull’evento e Giorgio come promesso è nuovamente davanti ai microfoni di Radio Mantra, appena giunto dall’Italia per compiere alla sua promessa. “Le centrali nucleari che avete in Argentina sono un grave pericolo per la popolazione” avverte, “per il rischio di possibili incidenti a causa di errori umani o di catastrofi naturali, le persone si devono rendere conto” prosegue “che devono scendere in piazza e ribellarsi”. La gente ascolta numerosa da casa e numerose sono le telefonate che giungono in studio. La speranza è che possa presenziare altrettanto nutrita nella grande piazza, teatro di tante manifestazioni popolari.
“Quando Gesù tornerà” dice Giorgio rispondendo ad una delle domande “potrà trovare situazioni terribili ma porterà con se gli eletti, i Giusti e tutti i bambini. Io sto lottando per questo. La mia missione sta per terminare. La parte finale consiste nel segnalare il volto dell’anticristo, ciò potrà anche costarmi la vita ma questo lo lascio al Padre Eterno. Fino a quel momento continuerò nella missione.
Giorgio spiega che la mafia è un braccio dell’anticristo che conduce alla testa del dragone e prosegue: “Il segno che tutti dobbiamo aspettare, che annuncerà il Suo ritorno, è la grande croce che apparirà nei cieli della Russia e che verrà vista da tutto il mondo perché si troverà a 450 chilometri dalla nostra atmosfera e sarà formata da una grande nave di Luce che all’interno sarà color rosso sangue. Questo grande evento potrà avvenire appena prima o simultaneamente al ritorno del Cristo. Lui aspetta con grande umiltà ma anche con grande senso di giustizia che Suo Padre Gli dia l’ordine di intervenire”. La preoccupazione di ciò che potrà accadere questo anno è comune a tanti e molte domande vertono su questo argomento. La risposta di Giorgio è semplice e chiara: “Quest’anno compio 23 anni dal giorno della mia stigmatizzazione con milioni di persone che hanno ascoltato il messaggio. Non ho mai avuto paura di dire tutta la verità grazie a Dio, come invece purtroppo è avvenuto per tanti altri veggenti. La gente ha paura di ciò che non conosce  ma nel Vangelo ci è stato detto tutto, anche questo. Il Maestro ci ha detto di non avere paura perché “Tutto potranno farvi tranne che toccarvi l’anima”, che è la cosa più preziosa che abbiamo cioè lo spirito. Questo è l’anno della elezione definitiva, le persone che non scelgono un cammino spirituale sostenendo una causa giusta eleggono la parte negativa, egoistica. Si formeranno quindi due schieramenti, gli uni saranno osservati dal Cielo, gli altri dalle tenebre. Gli uni saranno affidati al Cristo, gli altri al materialismo, alle sofferenze. Questo non è l’anno della fine del mondo ma si dell’inizio di una accelerazione, drammatica e spettacolare nello stesso tempo, degli eventi che si manifesteranno uno dietro l’altro, eventi divini e catastrofici che non ci daranno respiro”.
Giorgio si sofferma quindi a parlare dell’importanza di schierarsi e di battersi in difesa delle cause giuste, in difesa del futuro dei propri figli ed in questo particolare frangente la urgente necessità di lottare contro la nefasta produzione dell’energia atomica citando come esempio l’Italia che grazie all’unione del popolo ha recentemente vinto un referendum popolare proprio contro il nucleare.
In una delle sale dell’hotel Bauen tanti cari fratelli attendono Giorgio che seppur stanchissimo giunge dalla radio con il suo radiante sorriso balsamo per i loro cuori provati dalla vita.
La saletta è stracolma. Con grande calore lo abbracciano. Sono i fratelli arrivati dal Cile, dall’Uruguay, dagli Stati Uniti e da tutta l’Argentina. Giorgio li ringrazia per le attività operative portate avanti durante i mesi della sua assenza. Con un tenero sorriso d’amore abbraccia poi la giovane Denise dolcissima figlia dei carissimi Juan Josè (uno dei responsabili dell’arca di Buenos Aires) e Veronica, poggiando le sue sante mani sul suo capo. Denise infatti sarà sottoposta il giorno seguente ad un delicato intervento chirurgico che grazie a Dio andrà bene. Non è stato un anno facile per la nostra cara Denise che ha dovuto affrontare altri ricoveri ospedalieri e un altro intervento ma la sua grinta, il suo amore per la vita e la sua fede la hanno premiata. Gli auguriamo tutto il nostro bene, tanta salute e tanto amore per la sua vita.
La luminosa figura del Maestro sul Lago di Tiberiade cattura l’attenzione dei presenti. È la copertina del libro “Il Ritorno” appena stampato in Italia che racchiude i messaggi del Maestro Gesù Cristo ricevuti da Giorgio in questi ultimi anni che annunciano la Sua prossima manifestazione al mondo. Un libro straordinario che oggi viene presentato in anteprima in America Latina.
“È la prima volta che organizziamo una manifestazione contro il nucleare” dice Giorgio, “Non so se ci rivedremo, intendo con questo corpo, perché al ritorno in Italia sarà tutto molto intenso. Il 18 luglio ci sarà la manifestazione in onore al giudice Borsellino. Se riuscirò a superare questo anno, il prossimo lo festeggeremo insieme oppure chissà, magari con qualcuno più grande di me. Ho promesso al mio amico e fratello Ramon, io lo chiamo l’apostolo, che andrò a trovarlo a Salta e a Tucuman, “Se non dovessi venire con questo corpo, Ramon, verrò con un altro. Ma tu devi riconoscermi!
Oramai non avete più bisogno di me, non avete più bisogno che io vi dica cosa dovete o non dovete fare ma desidero trasmettervi una cosa che è il cuore del messaggio che voglio lasciarvi questa sera. Rispondete a questa domanda: Perché stiamo in questo discorso? Perché molti di noi seguono questa opera dal tempo di Eugenio Siragusa? Perché ho le stigmate? Perché aiutiamo i bambini? Perché sosteniamo i giusti? Perché parliamo di Cristo e della Sua seconda venuta? Perché antimafia? Perché gli ufo? Che senso ha tutto questo? L’arroganza è un peccato ma la falsa umiltà è un peccato ancora più grave per cui dobbiamo ammettere che siamo tutti qui perché vogliamo entrare nel regno di Dio! Vogliamo salvare la nostra anima. Ammettere questo non è arroganza. Il Cristo stesso ci ordina di salvare l’anima affinché possiamo ereditare il regno di Dio ma per meritare questo, e ora vi dico una parola che oramai si è consumata per quanto l’ho pronunciata: siate uniti, siate uniti, siate uniti! Ricordatevi che potremo diffondere il messaggio a milioni di persone ma se non siamo uniti non salviamo le nostre anime. La richiesta di essere uniti non è un dettaglio, il dettaglio è la diffusione. Lui, il Maestro Gesù Cristo, infatti, potrebbe salvare tutti se volesse, quindi in realtà la scusa della diffusione del messaggio Gli serve per vedere se in questa forma riusciamo a restare uniti, parlando del messaggio, mangiando un asado, organizzando un evento, qualsiasi situazione che ci porti a stare insieme. Ma se a questo punto dovessimo pensare che diffondere il messaggio non serve per cui è sufficiente stare insieme non andrebbe bene lo stesso perché il nostro stare uniti sarebbe egoistico, ecco quindi che sono fondamentali le due cose per poter essere salvati. Le ultime parole che pronuncerò mentre starò morendo saranno queste: state uniti! Perché questa è l’arma vincente contro il demonio. L’adorazione per il Cristo, l’amore per la Vergine, la disponibilità a diffondere il messaggio non vi salveranno se non sarete uniti”.
Il primo messaggio rivolto ai fratelli riguarda quindi il fondamentale valore dell’unione che Giorgio ripete continuamente per poi proseguire spiegando un secondo prezioso insegnamento essenziale come scudo contro le subdole tentazioni dell’Ego: ” Sarà perché oramai sono vecchio ma mentre prima vi riprendevo spesso ora sento che ce la farete. Un altra cosa voglio dirvi stasera. Ricordate quando Gesù disse a Pilato: “Che potere avresti tu se non ti fosse stato dato dall’alto?” Ecco, ciò che volevo dirvi è che questa frase di Gesù dobbiamo viverla su noi stessi. Chiunque di voi potrebbe dirmi: “Giorgio non avresti  nessun potere se non ti fosse stato dato dall’alto” e questo mi fa costantemente sentire il timor di Dio. Ora mi rivolgo a tutti coloro che mi rappresentano nel mondo e vi dico: ricordatevi che nessuno di voi ha un potere che sta al di sopra degli altri fratelli. L’autorità che dobbiamo mettere in atto nel nostro lavoro di responsabilità, qualsiasi esso sia, non significa “potere” perché solo Lui, il Cristo, è e ha il potere. Noi possiamo solo essere umili e usare l’autorità per cercare la Verità. Siate sempre in equilibrio e in armonia cristica. Molte cose accadranno in questo anno ma il mondo non finirà, non avverrà una catastrofe che distruggerà il mondo, né avverrà il contatto massivo, potrebbe anche tornare Gesù ma non mi viene dato di sapere questo, allora non pensate di avere pochi mesi, ci vorrà ancora del tempo. Sicuramente però questo è l’anno della scelta. Se ci sono fratelli che fino ad ora non hanno preso una decisione definitiva su ciò che desiderano fare nel seno dell’opera di Cristo (e questo non necessariamente significa stare con me) è sicuramente questo il momento di farlo. Occorre passare da una vita comune ad una scelta definitiva dedicata ad una causa in favore della vita. Non esiste un futuro, è una menzogna ciò che sentiamo dire dai presidenti dei vari stati nel mondo e cioè che ci sarà sviluppo, è una menzogna che le guerre termineranno grazie alla nuova globalizzazione. Bugie, tutte bugie, in realtà stanno preparando la catastrofe mondiale, vedrete bande che assalteranno la gente per poter mangiare, questo è il futuro! So che non è bello ma non vi posso mentire. Se però ognuno di voi servirà la vita, se sarete testimoni della Sua Verità nessuno potrà torcervi nemmeno un capello ma se ci allontaneremo dal cammino ci potrà accadere qualsiasi cosa, il demonio ci attaccherà e il Cielo ci metterà alla prova. Dovete essere disponibili a lasciare tutto se il Cielo ve lo chiede, così come accadde a Lot. La moglie che non voleva lasciare i suoi beni si voltò indietro e divenne una statua di sale. Tutti noi dobbiamo essere disponibili a lasciare qualsiasi cosa nel momento in cui i tempi ce lo chiederanno.
Noi abbiamo la grazia di avere vicino la presenza del Cristo e dei fratelli extraterrestri.
Le domande dei fratelli hanno inizio.
La terra respira attraverso i due poli terrestri che si aprono dalla terza alla quarta dimensione, la materia da densa diviene eterea. Sono porte dimensionali.
L’anticristo è  amico del vaticano e alcuni cardinali lo sanno.
Giovanni Battista fu il testimone che vide il Cristo personificare Gesú. Quando Gesù Cristo consacra il sangue dentro il calice durante l’ultima cena trasmette ai Suoi discepoli che la coppa contenente il sangue sacro diviene il Calice della Comunione Cristica. I cavalieri cercarono il Sacro Graal che non riuscirono a trovare, il calice era Giovanni Battista che oggi è arrivato qui.   
                                                                            
Giorgio dopo questa marcia pensi che dobbiamo già pensare a organizzarne un’altra per l’anno prossimo?
Dobbiamo avere l’astuzia e la duttilità di cambiare metodologia ogni volta che serve non dobbiamo mai avere schemi, dobbiamo sfruttare sempre tutte le forme che ci si presentano come opportunità. Quindi possiamo ripetere il prossimo anno un altra marcia se il risultato è positivo oppure abbracciare altre opportunità che ci si presenteranno nel corso dell’anno attraverso le quali possiamo sempre denunciare e diffondere il messaggio.
Un altro segno si sta manifestando da tempo: il lamento della terra. La terra sta parlando e la sua voce è stata registrata da diversi esperti. Il lamento che si sente è una vera e propria lingua, ma sono in attesa di nuove prove per poter rendere pubblica questa importante notizia.
Ci sarà un governo unico mondiale, il Cristo resterà con noi un tempo affinché tutti gli eletti possano vederlo, possano apprendere da Lui ed essere iniziati, poi ci sarà la seconda ascensione di Cristo al Cielo di fronte a tutto il mondo. Ma prima di ascendere al Cielo lascerà le Sue direttive a Saggi scienziati e teologi che saranno i 24 vegliardi del Tempio Solare che formeranno il governo mondiale. Ci saranno varie comunità con varie etnie provenienti da varie parti della terra. Immediatamente la confederazione consegnerà loro una scienza di almeno mille anni più avanti della nostra. La tecnologia extraterrestre sarà a disposizione di tutti. Il pianeta diventerà una città perché potrà essere raggiunto qualsiasi luogo in pochi minuti. Lo spazio si ridurrà e inizierà l’organizzazione per la ricostruzione del pianeta. Tutto il mondo godrà delle risorse del pianeta. Il governo eletto emanerà le leggi sui principi della educazione dei bambini, sul rispetto del pianeta, sull’amore reciproco, sulla perdita totale della proprietà privata. Tutto ciò che utilizzeremo, una casa, un campo, una macchina, qualsiasi cosa, non ci apparterrà ma sarà della comunità cristica. La moneta sparirà. La forma economica sarà l’intercambio dei prodotti gratuito. Ci saranno economisti scientifici extraterrestri che ci insegneranno un sistema economico infallibile, perfetto, dove non  potrà esserci la minima possibilità di errore e chi sbaglia verrà  immediatamente fermato, non esisterà il carcere ma ti faccio un esempio: se tu dovessi passare con il semaforo rosso l’auto si fermerà e dovrai recarti a casa a piedi. Non ci saranno politici, coloro che governeranno verranno eletti per proprio merito. Vi potranno entrare solo gli eletti e coloro che si sono meritati l’elezione. I figli saranno della comunità, i genitori avranno diritto di crescere i propri figli fino all’età di sette anni, poi questi gli saranno tolti o meglio andranno via spontaneamente con la coscienza di essere parte della comunità. Mi hanno detto che all’inizio saranno mantenute alcune tradizioni come per esempio la lingua, per cui ci saranno diverse lingue, ma con il tempo anche questo cambierà. Ciò che invece sarà cambiato immediatamente e radicalmente sarà il sistema imperialista fondato sulla sopraffazione e sulla violenza, immediatamente verrà instaurato un mondo dove regna la pace e dove non esistono le armi. Una delle leggi promulgate imporrà a tutti i cittadini di viaggiare nell’universo, in questo modo la ghiandola pineale si aprirà e l’uomo potrà assorbire il sistema di vita interstellare che solamente viaggiando e conoscendo nuove civiltà potrà fare suo.
Essere salvo significa non fare la seconda morte e io già solo con questo metterei la firma perché la maggior parte dell’umanità è condannata alla seconda morte, almeno il 70%.
Trascorsi minimo mille anni si accenderà un nuovo sole che avrà la stessa genetica del nostro sole e quindi un altro Dio, fratello del Padre Adonay. Nella settima dimensione sono tutti padri perché tutti hanno in se lo Spirito Santo che è il vero Dio. Di fatto lo stesso Cristo lo ha detto: “Se bestemmiate contro di me sarete perdonati, se bestemmiate contro lo Spirito Santo non sarete perdonati”. Lo Spirito Santo è il Creatore che personifica Arat Ra, Poimandres, Jahvè, tutti.
I Soli sono tutti uguali. Jahvè è il Dio della materia. Adonay è il Dio dello Spirito. Lo Spirito Santo ha un disegno che fa prevalere l’uno quando ha bisogno dell’uno e l’altro quando ha bisogno dell’altro.
Perché Gesù anziché venire in missione sulla terra non è andato a compenetrare un sole?
Perché Gesù è un Maestro della quarta dimensione non è un sole, Cristo è un sole, Gesù è il figlio dell’uomo, Cristo è figlio di Dio. Ora Gesù ha la Luce Cristica in se ma ha anche la sua individualità come io ho la mia, tu la tua, quando io sanguino per esempio Gesù Cristo mi personifica ma io non sono il Cristo sono cristificato.
Quando la Luce di Cristo ti cristifica è come una bottiglia piena di olio. L’olio è il Cristo, la bottiglia è colui che lo contiene. Quando l’olio viene consumato, la bottiglia rimane unta di quell’olio, quella quindi non è solo una bottiglia ma è una bottiglia unta di quell’olio, quindi ha ricevuto la cristificazione.
Qual’è il motivo spirituale per cui un bambino diventa autistico?
Un bambino è autistico perché vuole andare via con il suo spirito dalla diabolicità di questo mondo, non vuole vivere in questo mondo. Lo rifiuta perché non è il suo mondo. Questo è il significato spirituale. Poi c’è una parte di verità in ciò che dicono i medici ma il vero motivo spirituale è questo. Bambino significa purezza e in questo mondo la purezza non può vivere bene, vuole andare via.
Gesù ritornerà con il Suo corpo risuscitato da duemila anni con potenza e gloria dal cielo, quindi qualsiasi persona vi dirà: “Sono il Cristo” non gli credete perché Lui scenderà dal Cielo con migliaia di navi extraterrestri.
Perché Gesù discende all’inferno se era Santo?
Gesù discende all’inferno per portare il messaggio ai demoni e molti di loro si sono convertiti. È stato tre giorni all’inferno redimendo alcuni demoni e riportandoli alla Luce e ha portato all’inferno alcuni esseri buoni divenuti codardi e traditori. E così avverrà alla fine dei tempi che anime demoniache si convertiranno e andranno con gli angeli mentre alcuni angeli cadranno e andranno con i demoni.  È difficile la vita nella materia. Il rischio di noi missionari è fare la seconda morte che in questo caso non significa incarnarsi in un animale ma incarnarsi in uomini e rientrare nell’anima collettiva umana. Per gli esseri di Luce ritornare temporaneamente ad essere uomini comuni per varie incarnazioni è una sofferenza enorme. Se io dovessi fallire la missione farei la seconda morte ma non tornerei in un corpo animale, mi reincarnerei in un altro pianeta simile alla terra come uomo ricordandomi di essere stato un essere di Luce.
Quando invece un essere di Luce si incarna nella terza dimensione come uomo per missione e muore per missione e non per karma è un’altra cosa. Vi faccio un esempio: la missione che io sto svolgendo in questa vita l’ho già portata avanti varie volte in altre vite. Queste incarnazioni per missione vengono chiamate vite parallele non reincarnazioni. È la forma più rapida per evolversi ma anche la più rischiosa.
I mutanti possono nascere o personificare. Il mutante sa dove deve andare, entra in un’auto (un corpo ndr) e poi va in un’altra, termina un viaggio e ne inizia un altro. Ha a disposizione varie auto. Se io, per esempio, non riesco a terminare la missione perché mi accade qualcosa, personifico un’altra persona. Eseguo gli ordini del mio capo. I mutanti sono Cherubini e eseguono gli ordini dai Serafini, il mio Serafino è Cristo Gesù. Anche Yogananda è un Serafino, un essere cristico, che però obbedisce al capo dei Serafini che è Gesù Cristo. Ci sono Cherubini, Serafini e Troni. I Troni sono gli dei della settima dimensione, i Serafini sono i Cristi della sesta dimensione, i Cherubini sono i mutanti della quinta dimensione, gli esseri della quarta dimensione sono i fratelli extraterrestri, della terza dimensione siamo noi.
Coloro che sono stati con Cristo duemila anni fa, coloro che non lo hanno tradito, coloro che hanno creduto in Lui si sono reincarnati nei popoli latini. Cristo li aveva raccomandati al Padre mentre lo stavano inchiodando sulla croce quando disse: “Perdona loro perché non sanno quello che fanno”, e chi stava inchiodando le sue mani e i suoi piedi? Due soldati romani. Ed ecco che il Figlio in quella frase dice al Padre che quello era il suo nuovo popolo, il popolo che aveva eletto per adorarlo, venerarlo e testimoniare la Sua Verità. Il popolo latino è rappresentato dall’Italia, dalla Spagna, dalla Francia, dal Portogallo, dall’ America Latina ed ecco che i cristiani si sono incarnati nei popoli latini. Per questo Eugenio Siragusa chiamò questo popolo la Galilea dei Gentili,ecco perché vi dico che ciascuno di voi sicuramente ha conosciuto in una forma o in un ‘altra il Cristo e adesso vi siete incarnati qui per testimoniare la Sua verità. Ciò non significa che tutti coloro che sono incarnati in Israele sono cattivi. Ma coloro che Cristo ha eletto come testimoni della Sua missione si sono incarnati qui, non in Israele. Poi è chiaro che ci sono buone persone in tutto il mondo.
Anche il Sinedrio si è reincarnato in questo tempo e simbolicamente è rappresentato dal Vaticano. I membri che hanno condannato il Cristo duemila anni fa sono oggi Cardinali che vorrebbero farlo un’altra volta ma questa volta l’epilogo sarà diverso.
Giorgio poco tempo fa hai raccontato una esperienza dove misuravano la tua disponibilità.
La disponibilità è l’arma vincente della mia missione e ogni tanto mi mettono alla prova. Quella volta a cui ti riferisci avevo appena sanguinato e non riuscivo a muovermi per i dolori, in una visione mi mostrarono un centimetro (il metro della sarta ndr), facendomi capire che avrebbero misurato la mia disponibilità. A quel punto è come se una mano mi avesse sollevato e mi avesse fatto sedere sul letto, quindi una voce mi dice: bene adesso puoi alzarti! E mi sono rialzato e sono andato dai fratelli che mi aspettavano a 800 chilometri di distanza. Ho raccontato questo ai miei fratelli facendo una ironia perché mi piace spesso ironizzare sulla mia sofferenza e ho detto loro: Scusatemi ho fatto ritardo perché ho avuto un problema con un centimetro.
Tu consideri che la giustizia divina sia lenta?
Giorgio Bongiovanni sente che la giustizia è lenta, ma l’intelligenza e lo spirito di Nibiru Arat Ra dicono che la giustizia divina è giusta per cui si manifesta nel momento in cui si deve manifestare. Bisogna solo aspettare. Ho ascoltato molte volte dai Maestri Cosmici che Dio desidera che noi chiediamo con forza la Sua Giustizia, con rabbia, non rabbia di odio ma rabbia di giustizia. Lui vuole che le nostre grida  giungano fino a Lui ma se nessuno fa niente Lui non fa niente. Ecco quindi perché dobbiamo chiedere con forza nelle nostre preghiere che Lui faccia presto giustizia, ma non per noi, per i bambini, per gli anziani, per i fratelli che soffrono,  per la terra che geme di dolore. Il Padre Adonay quando sente questo da noi si compiace e pensa “Guarda questi figli, assomigliano a me!” Coloro che chiedono solo amore infatti non sono con il Padre e neanche con il Figlio. Il Padre chiede amore unito alla giustizia perché se chiediamo solo amore il Padre inizia a sospettare che siamo egoisti, se invece chiediamo amore e giustizia per gli altri e non per noi stessi il Padre pensa che siamo buoni e giusti.
La mia domanda è se il prossimo mondiale di football si giocherà o no.
Il prossimo mondiale sarà nel 2014. In verità ti rispondo che ho dubbi che si giochi ma non solamente per la guerra che si scatenerà ma per la gravissima crisi internazionale che è già in corso.
MARCIA ANTINUCLEARE
 
“Argentina No Nuclear convoca tutte le organizzazioni sociali, gruppi spirituali e uomini che lavorano in favore della vita a partecipare alla marcia organizzata in piazza di Maggio il giorno 19/04/2012 alle 17:30 contro l’installazione delle nuove centrali nucleari nel nostro paese e per la disinstallazione di quelle già esistenti”.
Questo l’annuncio che da mesi viene diffuso attraverso le emittenti radiotelevisive locali e nazionali per richiamare l’attenzione della popolazione verso un problema che ci riguarda tutti da vicino, poveri e ricchi, colti e semplici, religiosi e atei, di destra e di sinistra, un problema che se non affrontato con grande serietà ci porterà tutti verso la certa autodistruzione.
E così in piazza di Maggio di fronte alla “Casa Rosada”, il palazzo presidenziale argentino dal quale negli anni ’40 si affacciava la amata Evita Peron moglie del presidente Juan Domingo Peron, la manifestazione ha inizio. L’arrivo di Giorgio è raggiunto da vari giornalisti, cameraman e fotografi che gli si attorniano per documentare un’intervista che andrà in onda successivamente su alcuni canali televisivi.
Grazie al serio lavoro dei i fratelli argentini la protesta organizzata a Buenos Aires e in contemporanea a Rosario e in altre città del Latino America ha raccolto l’adesione di diverse associazioni e movimenti nazionali i cui rappresentanti si sono succeduti sul palco per gridare il loro NO alla energia nucleare:  l’associazione Greenpeace, l’associazione Coscienza Solidaria,  la RENACE (Rete Nazionale Ecologista), la UAC (Unione delle Assemblee Cittadine), la MACH (Movimento Antinucleare di Chubut), l’ACCAEE (Associazione Contro la Contaminazione Ambientale di Esteban Echeverria).
Striscioni, bandiere, tamburi, trombette, colorano la piazza, mentre bambini festanti corrono tra la gente. Ai relatori si alternano cantanti e musicisti che si esibiscono sul palco con canti popolari di protesta sociale tra cui la dolcissima Noelia, figlia della cara Alejandra moglie di Juan Alberto. Nella lunga e larga via centrale della città la gente come ogni giorno passa numerosa, chi passeggia, chi esce dagli uffici, chi fa acquisti, passano e vanno. Alcuni si soffermano un istante per capire di cosa si stia parlando per poi riprendere, immediatamente dopo, il cammino. Pochi, pochissimi rimangono ad ascoltare gli argomenti importantissimi di cui si sta parlando, eppure si parla della vita dei loro figli, di tutti i figli, del loro domani, del loro futuro. Ma questo a pochi importa. L’egoismo, l’indifferenza, l’apatia, l’assuefazione, l’ignoranza sono i peggiori mali di cui è affetto l’uomo di questa umanità.
Il primo a prendere la parola è il giornalista investigatore, membro del UAC (Unione delle assemblee cittadine), del RENACE (rete nazionale di azione ecologista) e del MACH (movimento antinucleare di Chubut), Javier Rodriguez Pardo.
“È nostro desiderio che questo possa essere un nuovo inizio che si aggiunge a quelli precedentemente avviati in questa lotta antinucleare. Voi sapete che vi sono moltissimi movimenti sociali nel paese insieme ai quali ci battiamo contro la contaminazione, la distruzione territoriale e dei beni comuni ma il tema nucleare lo abbiamo toccato dal momento che sono iniziate in tutto il paese le sfruttamento di uranio, un minerale che come tutti voi sapete è quello che si utilizza come combustibile nelle centrali nucleari”. Il giornalista cita alcune delle manifestazioni organizzate fin dal 1986 con la raccolta di firme dei cittadini contro le centrali nucleari in tutto il paese e la conseguente risposta dei capi di governo. “Non abbiamo vinto niente” prosegue Pardo, “sono stati 15 anni di lotta ininterrotta. Oggi questo deposito per rifiuti radioattivi ancora non esiste a Chubut e non è presente in nessuna parte del paese, però che sia chiaro, non esiste in nessuna parte del mondo perché nessuno sa cosa fare dei residui altamente radioattivi delle centrali nucleari perché non esiste essere umano capace di poter stare vicino a questo flagello. Ciò che più che altro volevo dire oggi … ai cittadini di Buenos Aires e del resto del paese è che dobbiamo informare in qualsiasi modo possibile, mano a mano, porta a porta, con mezzi alternativi di diffusione, con azioni come questa per tutte le province o nelle piazze pubbliche anche se non riusciamo a farlo attraverso i mezzi di informazione massiva, informare chiaramente che sempre, sempre, immancabilmente tutti coloro che fanno parte della lobby nucleare nel mondo ci mentono sistematicamente. Vi racconterò qualcosa che credo sia necessario comunicare oggi qui. Ciò che è accaduto ai giapponesi a Fukushima non è un fatto eccezionale perché si sta parlando di un terremoto e di uno tsunami non previsto che ha inondato la centrale di Fukushima e che ha praticamente collassato niente meno che quattro reattori  di questo complesso nucleoelettrico. Ne parlano come fosse una cosa eccezionale ma ora vi spiego perchè non lo è. Il Giappone, diciamolo chiaramente, mente da tempi immemorabili, fin da quando la Westinghouse e la General Electric le vendettero negli anni ’70 i primi reattori nucleari. Non esiste reattore nucleare che non abbia avuto fughe radioattive in Giappone e neanche nel resto del mondo. Potremo fare un lavoro di ricerca, e avrei molte cose da dire a ciascuno dei paesi che hanno scelto l’attività nucleare, ma in Giappone vi è stato solo il terrore. Vi racconto un aneddoto che in alcuni casi ha portato ilarità ma in altri in un certo senso il dramma. Voi sapete che in una città del Giappone, Tokaimura, c’è un impianto di ritrattamento. Voi vi chiederete cos’è il ritrattamento nucleare, bene, voi sapete che ogni volta che il combustibile nucleare si esaurisce in una centrale, occorre tirarlo fuori da lì, è considerato residuo, immondezza, rifiuto radioattivo, ma contiene ancora uranio e plutonio!  Di conseguenza, dicono, usiamo ciò che questi carburanti contengono.
Le stesse persone che lavorano su questo riprocessamento hanno recentemente nominato il residuo liquido: liquore di strega. Se dovessi soffermarmi a raccontarvi come viene fatto il riprocessamento del combustibile nucleare non potreste riuscire a pensare neanche per due minuti che qui in Argentina stanno per fare questo nella località di Ezeiza.  
Questo riprocessamento di rifiuti radioattivi in Giappone è stato fatto a Tokaimura. Lì, a un certo punto nel 1999, un 30 settembre, un lampo illuminò un intero stabilimento di celeste, gli operai uscirono terrorizzati dagli impianti, ci vollero ben 40 minuti prima di comunicare che l’acido nitrico con il quale avevano lavorato nella fissione di questo riprocessamento aveva prodotto una fuga radioattiva all’esterno. Nel momento  in cui questo luogo si era illuminato in quel modo hanno capito cosa era successo e che tutti quelli che avevano visto erano stati contaminati dalle radiazioni. In quel momento e in quello stabilimento ci sono voluti 40 minuti per comunicare questo alla commissione della scienza e della tecnologia del Giappone, questa, a sua volta, ha tardato 1 ora per dirlo al governo, il governo ha ritardato un’altra ora prima di evacuare le prime persone entro il raggio di 30 chilometri intorno a Tokaimura.
Quindi pensate, non c’era stato né uno tsunami, né un terremoto, si era verificato un guasto per cui la colpa ricade sempre sullo staff tecnico. Ed è a questo che volevo arrivare.
Ora come possiamo stare tranquilli quando ci dicono che qui a Zarate e a Lima non accadrà quello che è successo a Fukushima perché siamo lontani dalla possibilità di un terremoto simile a quello accaduto in Giappone o di uno tsunami. Ma non è necessario nè un terremoto, nè uno tsunami per subire la stessa tragedia vissuta lì. Vi dico questo perché ora viene la parte che mi procura tanta indignazione.
In quegli anni il Giappone ha avuto molte perdite dai reattori nucleari. Sapete come hanno fatto i giapponesi a calmare i tanti giovani, i tanti studenti, le tante persone che iniziavano a mobilitarsi contro queste gravissime situazioni visto che tanti di loro ancora ricordano le intere famiglie devastate dalle radiazioni prodotte ad Hiroshima e Nagasaki? Si sono inventati le centrali nucleari “pacifiche”, non avevano niente di meglio da fare che creare un pupazzo televisivo, un cartone animato al quale è stato dato il nome di “Pluto Boy”, Pluto che sta per plutonio presentava un suo amico che beveva acqua contenente plutonio mentre una voce fuori campo spiegava  che avrebbe potuto correre tranquillamente tra le fogne e che non vi era alcun tipo di contaminazione.
Il mondo intero si è messo contro questa soluzione mediatica attuata dai giapponesi per calmare il proprio popolo indignato. L’11 marzo 2012 è stato compiuto un anno dalla tragedia di Fukushima e in quei giorni mi ritornava alla mente l’episodio che vi ho raccontato così come tanti altri che sono accaduti e che stanno accadendo vicino alle centrali nucleoelettriche, dove medici e fisici dicono che le probabilità che un bambino nasca sano, senza mutazioni di nessun tipo, sono 50 volte inferiori intorno al raggio di 50 km rispetto ad un altro bambino nato al di fuori di questa circonferenza.
 
Ci hanno sempre mentito. Abbiamo avuto un faccia a faccia con un importante fisico della commissione che io guardo con grande rispetto, Dan Beninson, che fu il responsabile della discarica nucleare di Gastre ma che ha sempre detto che per i rifiuti radioattivi argentini non era necessaria una discarica di tale grandezza. È chiaro che l’obiettivo era un altro: trovare un luogo dove poter buttare le scorie radioattive del mondo. Infatti ancora al giorno d’oggi non c’è un sito dove poter depositare queste scorie radioattive. Il Consiglio superiore di geologia della Nazione disse ai geologi della commissione nazionale per l’energia atomica: “Signori, avete commesso una follia comunicando che il progetto di pre-fattibilità della discarica è terminato ed è tutto ok”. Se non fosse stato per loro non so cosa sarebbe successo nella nostra lotta, perché fu di grande aiuto sapere dalla bocca di questi geologi che la stabilità geologia del luogo non assicurava condizioni sicure per lo stoccaggio dei rifiuti, in quanto in quel luogo, Gastre, c’era stato un movimento tellurico nel quaternario, e per poter fare una cosa del genere veniva richiesta una stabilità geologica prevista per minimo 100 mila anni e possibilmente 1 milione di anni. C’è da capire chiaramente ciò che sto dicendo, sto parlando di plutonio, che ha una durata di 250.000 anni. Non si trova allo stato naturale nel pianeta, è un prodotto della fissione nucleare dell’uranio. Viene prodotto nel reattore. Lo fabbrica l’uomo in questo reattore, dopo di che non sa cosa farne! Salvo che nuovo combustibile nucleare per le bombe atomiche! Lì si,  sa cosa fare con il plutonio e per questo lo usa! Cosa avremmo nelle porte delle nostre case, sopra le nostre teste, dopo quello che è successo a Fukushima, a Chernobyl, a Three Mile Island in Pennsylvania negli Stati Uniti? Cosa avremmo nei nostri campi, nella nostra biosfera? Avremmo questi radionuclidi  che girano sulla nostra testa.  Cosa dobbiamo aspettare, cosa dobbiamo aspettare a Buenos Aires che accada ciò che è accaduto a Fukushima, o a Three Mile Island, o a Chernobyl? Perché sto facendo tre esempi di tre giganti mondiali dell’economia e della tecnologia quali Stati Uniti, Unione Sovietica e Giappone? Perché in tutti e tre i casi abbiamo avuto questi flagelli. In televisione vedevamo in fiamme i reattori di Fukushima ma perché tutto il mondo era tanto preoccupato? La  gente cammina e non è capace di perdere neanche un minuto a pensare perché il mondo si preoccupa per questo. Si preoccupa perché la radiazione, compagni, è cumulativa, perché la radiazione è sottile, perché non la vediamo, non la tocchiamo, non ne sentiamo l’odore, non la sentiamo, però c’è. È presente e altera le cellule, l’informazione genetica, trasmettendosi alla mia discendenza, cioè mio figlio assorbirà la mia più la sua e mio nipote assorbirà la sua, quella di mio figlio più la mia e così via.
… stiamo chiedendo con urgenza alle autorità un dibattito pubblico, basta con il nucleare!
Gelidi brividi percorrono la mia schiena. Guardo quei bambini innocenti giocare felici intorno a noi, non sanno di vivere in un mondo dove i mostri esistono veramente … Cosa abbiamo fatto? Un senso di nausea mi pervade, in silenzio chiedo un doloroso perdono ai nostri figli per le gravissime colpe della mia generazione e per quella dei nostri padri. Quale futuro stiamo consegnando nelle loro mani? Un mondo folle e omicida.
Alla profonda relazione del giornalista Javier Rodriguez Pardo segue quella del Dottor Valentin Stiglitz, pediatra, membro dell’ACCAEE (Associazione contro la contaminazione ambientale di Esteban Echeverria).
“L’origine della bomba atomica risale a sette decadi fa, quando gli studi dimostrarono che la forza espansiva del plutonio avrebbe potuto essere di una distruttività inimmaginabile. L’umanità lo ha potuto vedere attraverso Hiroshima e Nagasaki. Quando le altre Potenze nucleari realizzarono l’enorme valore che possedeva la bomba, ognuna di loro iniziò con i propri laboratori  formando scienziati nucleari. Tutti insieme crearono così un disastro enorme.
Ora, sarebbe stato molto brutto dinanzi alla popolazione mondiale dire che si spendeva tanto e si parlava tanto di una scienza che sarebbe servita unicamente per uccidere. L’energia nucleare, dicono quindi loro, serve per far funzionare le fabbriche, dare luce, ecc.; io credo che nessuno degli scienziati nucleari crede in ciò che dice, tutti sanno che è una menzogna. Ma con quale diritto si azzarderebbero a dire che sanno che è una bugia? Poiché tutte le forme di energia che possono far funzionare le fabbriche, che possono dare la luce, che possono essere utili per la medicina non sono in realtà utilizzati. Sappiamo da tanti anni che l’energia solare, la eolica, la mareomotrice e molti altri tipi di energia sono in grado di produrre la stessa energia del nucleare, ma il problema è che non producono il plutonio, e per tale motivo non interessa.  Dicono poi che un incidente è qualcosa di imprevedibile. Ma abbiamo Chernobyl, Fukushima! Dicono che gli incidenti possono accadere, ma come qualcuno ha detto: Se qualcosa di brutto può accadere sicuramente accadrà.
Quindi un incidente è realmente un incidente se non è prevedibile. Mentre questo tipo di incidenti sono prevedibili perché sono già accaduti. In Argentina abbiamo impianti nucleari e alcuni di questi si trovano qui all’aeroporto internazionale di Ezeiza, dove potrebbe precipitare un aereo, dove un terrorista potrebbe lanciare una bomba e 20 milioni di abitanti rimarrebbero soggetti alla possibilità del cancro, di malattie genetiche, e il 50 % della nostra industria potrebbe perdersi.
Ma non dobbiamo pensare solo a Ezeiza, dobbiamo pensare che abbiamo Atucha 1 e Atucha 2 a100 km da qui, e il danno che ha provocato Fukushima che sta a 250 km da Tokyo, mantiene a rischio tutta la popolazione di Tokyo. È a rischio l’intera popolazione di Tokyo. Noi per cosa vogliamo la bomba? Dobbiamo forse attaccare il Brasile? O il Cile? O l’Uruguay? Oppure ci attaccheranno loro? NO. La cosa interessante è questa: la decisione di collocare una centrale nucleare non viene presa da un computer perché il computer direbbe: “Beh mi può dare tanta energia a tale prezzo, il rapporto beneficio-costo è tanto inconveniente che è meglio lasciare stare”. La decisione viene presa dalle autorità. Non molto tempo fa la signora Presidente della Nazione ha avuto il cancro, ok, non possiamo affermare con certezza che questo sia dovuto alla contaminazione nucleare ma la possibilità esiste. Nella Repubblica Argentina, nella nostra zona, la percentuale di persone ammalate di cancro è molto più alta rispetto alla media, tanto che l’ufficio del ministero della Salute della nazione ha autorizzato il controllo popolare con un registro delle malattie di tipo canceroso. Quindi, se la scelta è nostra, se la decisione è umana e non di un computer, se il rischio esiste, perché la vogliamo? È possibile che la vogliamo perché alcune potenze che ne hanno necessità ce lo esigano. Non è una affermazione è una possibilità. I “nuclearisti” dicono che il cancro e le malattie genetiche sono il prezzo che deve pagare la società per il progresso. Quale progresso? Avere la luce più a buon prezzo? Che poi è meno costosa nel momento in cui si forma l’energia luminosa ma dopo, per centinaia di anni,  bisogna mettere in una bara queste centrali affinché non continuino a contaminare l’ambiente e questo invece costa tanto, inoltre occorre vigilarlo perché qualsiasi incrinatura in quel cemento permetterebbe la fuoriuscita dei contaminanti nucleari. Quindi anche solamente considerando il fattore economico non è per niente conveniente nel tempo.
Tanti secoli fa c’erano saggi, c’erano persone che sapevano tutto, oggi questo non esiste più, oggi ognuno ha una specialità della quale conosce tutto e ignora gran parte delle altre. Non si può pensare che le autorità nazionali conoscano tutte le questioni che gestiscono ed è per questo che dispongono di assessori. Chi si occupa per le nostre autorità del tema nucleare? I fisici della Commissione Nazionale per l’energia atomica (CNEA). È per caso presente un consulente biologo? No. Infatti i fisici sanno tanto delle radiazioni ma non sanno niente del cancro e delle mutazioni genetiche. Ma qualcuno è andato a chiederglielo?
La conclusione di tutto questo discorso è racchiusa in ciò che dice un cartellino presente in molti uffici: “Pensa, pensa, pensa”. Questo è quello che devono fare le autorità e noi dobbiamo ricordarglielo.”
Le sagge parole del Dottor Valentin Stiglitz, passano il testimone al membro dell’ACCAEE, Claudio Caruso.
Si è parlato tanto del tema Ezeiza, della contaminazione dell’acqua, si è mentito tanto su questo argomento dando da credere che non c’è niente di cui preoccuparsi. La realtà è molto differente dalla lettura ufficiale che viene data al resto della popolazione.
Alla fine degli anni 60 nella sede di Ezeiza Atomic Center è nato un deposito di scorie nucleari. Ovviamente realizzato alle spalle dei cittadini. Tutti i rifiuti prodotti dalla medicina nucleare per i reattori di piccole dimensioni vengono sotterrati in questi depositi. Tutto questo va a finire nelle cisterne, va a finire nelle acque, perché l’idea di questi geni era che trascorso un determinato tempo  i radionuclei non sarebbero più stati contaminanti. Menzogna o stupidità?
Penso che sia una miscela di entrambi che non affliggono solo gli scienziati o pseudotali ma molti dei nostri politici passati e presenti.
Tale livello di stupidità ha permesso che con un’altissima tecnologia si conservano rifiuti con una pericolosità che permarrà  per più di 10 mila, 20 mila e 100 mila anni. Questi tipi di rifiuti sono stati stoccati in fusti che in breve tempo si sono ossidati, sono stati sepolti senza alcuna protezione o con una protezione che è quasi una burla e hanno cominciato a infiltrarsi nelle falde acquifere. Tra le varie cose sotterrate presso il Centro atomico di Ezeiza troviamo l’elemento più pericoloso esistente in questo momento sulla Terra creato dall’uomo in forma artificiale: il plutonio. Qualcosa che la commissione nazionale per l’energia atomica si sforza di negare, ma oh che curiosità, da un controllo nel centro atomico di Ezeiza sono venuti alla luce non solo i documenti sui quali si dice dove è sotterrato il plutonio ma anche con quale processo questo sia stato fatto. Insieme al plutonio sono sotterrati migliaia di litri di acido nitrico che è il brodo chimico che viene usato per processare le barre di combustibile esaurito e da lì poter poi estrarre, tra le altre cose, il plutonio. Questo  elemento oggi scorre tra le falde acquifere di Puelche che inesorabilmente raggiunge il Rio de la Plata. Ha tanto tempo per avvelenare, raggiungerà i nostri figli, i nostri nipoti, i nostri pronipoti. Il vostro organismo già potrebbe avere radionuclidi di plutonio. Per darvi un’idea, un microgrammo di plutonio, avvelenerebbe l’acqua che  potrebbe contenere lo stadio River Plate riempito fino all’orlo e anche di più. Ne sono stati sepolti più di 400 milligrammi. Hanno sotterrato 100.000 stadi stracolmi del River Plate di acqua avvelenata, acqua che scorre nelle falde sotterrane e che oggi entra nelle case di più di 300 mila cittadini di Esteban Echeverría, Ezeiza e La Matanza, tra gli altri.
Di questo non si parla perché il problema non è immediato ma il veleno corrode lentamente e il problema si rivela dopo anni.
A partire dal momento in cui cominciarono a sotterrare questo tipo di residui a Ezeiza, sono passati più di 20-25 anni prima di poter notare diversi casi di tumore, casi di malformazioni che le autorità non vogliono commentare, ma i medici dell’ospedale Santa Marina hanno diffuso la notizia che i casi di cancro e di problemi alla tiroide sono aumentati in grande scala a partire dall’anno 2000. La tiroide è il primo organo attaccato dalla contaminazione radioattiva da cesio-137 e in caso di incidente nucleare, la prima cosa da fare è fornire compresse di iodio per saturare la ghiandola tiroidea che non assorbono questo tipo di radiazioni.
A Esteban Echeverría si è creato un comitato che registra tutti i casi di tumore in questa zona, aspettiamo quindi di avere dati più soddisfacenti che possano dimostrare che la quantità di malati di cancro è di gran lunga superiore qui che in altri luoghi.
Continuano a mentirci, e nel frattempo i nostri figli, i nostri genitori e noi stessi ci stiamo ammalando di un qualcosa che sarebbe assolutamente evitabile.
Allora, bene, a chi potrebbe ora venirgli in testa nel mondo di mettere una installazione di una pericolosità simile a quella di cui vi ho parlato in un luogo compromesso dove atterrano e decollano aerei carichi di carburante? Si signori, in Argentina abbiamo l’unico caso di stupidità mondiale dove una installazione nucleare viene messa  alla testa di una pista di un aeroporto internazionale. Com’è possibile che molti politici, molta gente intelligente e molti scienziati pensanti di cui noi siamo orgogliosi, pongano una spada di Damocle sopra un aeroporto dove è già precipitato nel 78 un aereo di Lan Chile proprio dove stavano costruendo una delle trincee per i bidoni radioattivi.
Dobbiamo aspettare che un incidente diffonda radioattività e renda inabitabile non solamente il Partido de Esteban Echeverría e Ezeiza, ma anche la Capitale Federale? Le radiazioni non conoscono né frontiere, né vento, né ricchi, né poveri, né politici, né sacerdoti. Tutti saranno travolti. Perché vengono permesse queste installazioni, perché si continua a chiedere alla CNEA (Commissione Nazionale Energia Atomica) fondi per continuare a costruire nel territorio di Ezeiza ancor più depositi di scorie di media e bassa radioattività? Perché si continua ad insistere in questa assurdità? La salute di ciascun cittadino esposto a questo tipo di materiale, non solo nelle acque ma anche nell’ambiente in generale, sembra non importare a nessuno.
L’unica forma che abbiamo per difenderci è informare, lottare per far conoscere la realtà di questa situazione affinché possano portare via i rifiuti nucleari da Ezeiza e affinché possa cessare in Argentina l’attività nucleare.
Si è inaugurato di recente la centrale nucleare di Atucha 2 e ci è stato detto che grazie a questo non avremmo  più avuto  problemi energetici. Ma c’è ben altro. Atucha 2 non ha osservato le disposizioni di sicurezza post Chernobyl che l’Agenzia internazionale di Energia Atomica richiede per abilitare una centrale nucleare. Si è così proseguito dilapidando miliardi di dollari con lo scopo di avviare un morto, un dinosauro. Tuttavia abbiamo ancora un paio di anni prima che Atucha 2 diventi veramente operativa. Se l’Agenzia Internazionale di Energia Atomica non avesse preteso dalla CNEA e dall’autorità regolatoria nucleare ARN di regolarizzare l’impianto mettendolo a norma, la stoltezza di alcuni dei nostri politici l’avrebbe già fatta avviare aumentando enormemente il rischio di un gravissimo incidente.
Le storie agghiaccianti raccontateci dai relatori ci conducono verso una realtà che sembra provenire da una pellicola cinematografica del genere dei thriller. Purtroppo non è così. Ma il fatto più terribile è dover constatare lo stato di torpore e di incoscienza in cui vive gente la quale ha perso ogni capacità di pensare, di cercare le verità in una società retta dalla menzogna, di preoccuparsi e di lottare per il futuro dei propri figli. Quella piccola scatoletta posta di fronte ad un tavolo o ad un divano è l’incantatore dei serpenti, da lì viene irradiato il sortilegio che annebbia le menti degli uomini facendogli credere che la vita sia questa, che è sempre stato così e sempre così sarà. È una vita vissuta secondo gli istinti primordiali ma in forma perversa e malata a differenza dei nostri fratelli animali che li vivono in piena sintonia con le Leggi della natura.
La parola passa al responsabile campagna clima ed energia di Greenpeace, Mauro Fernández.
“É fondamentale che si riesca a rimanere uniti, che ci siano bandiere così distinte che ci trovano uniti su questo argomento e che si inizi a sostenere un dibattito che continua ad essere negato sin dalla fondazione della commissione nazionale dell’energia atomica. Vorrei ricordare che ci sono stati 150 milioni di evacuati in Giappone in seguito a Fukushima, numero che viene ancora oggi negato dai responsabili e che si parla di nessuna morte e di nessun effetto. Stiamo parlando di 150 milioni di persone che non hanno potuto far ritorno nelle loro case!
Questo rischio che interessa un’area di molti km di distanza da una centrale non rappresenta un pericolo solamente per la gente di Lima, di Zárate o di Embalse, molti di noi si trovano in un imminente pericolo, in un imminente rischio di evacuazione. Un incidente grave ad Atucha porrebbe a rischio più della metà della popolazione argentina… è una follia! Non possiamo continuare a giocare con questi pericoli poiché ricordiamoci che stiamo parlando di generare energia e non di altre cose … Cominciamo a pretendere un dibattito che oggi come oggi non esiste. Noi, per gli studi che abbiamo realizzato, a partire da Greenpeace, sappiamo che esiste una parte della popolazione argentina che è sfavorevole a questo tipo di energia però non gli è concesso parlare. Anche il governo, da due anni a questa parte, ha annunciato che presenterà il suo piano energetico, ma non è stato mai fatto. I passi in avanti che hanno avuto luogo riguardano per di più l’energia idroelettrica che però non viene sfruttata. Con l’espansione del piano nucleare che si sta portando avanti saranno contaminate non solo le comunità ma anche l’ambiente. Per questo ora dobbiamo essere uniti, fare la differenza e lavorare, ciascuno di noi, finché si può, per poter interrompere tutto questo.
L’onere di concludere la maratona di protesta viene consegnato al suo ideatore, a colui che della Giustizia e della Verità ne ha fatto una ragione di vita mettendo in gioco la sua stessa vita per il futuro di tutti i nostri figli. Lo stigmatizzato italiano, presidente dell’associazione culturale “Giordano Bruno”, presidente dell’associazione culturale “Il Sicomoro”, direttore della rivista ANTIMAFIADuemila, presidente dell’Associazione Falcone e Borsellino, fondatore dell’associazione ONLUS FUNIMA International, Presidente onorario di varie altre associazioni di volontariato in Italia e all’estero: Giorgio Bongiovanni.
Sono Giorgio Bongiovanni, direttore della rivista Antimafia ma anche persona religiosa, spirituale. È un onore per me trovarmi qui, parlare in questa piazza. E soprattutto parlare ai miei amici, ai miei fratelli uruguaiani, cileni, paraguaiani che si trovano qui, ed in particolare alla nazione Argentina a cui oggi è rivolta questa manifestazione.
È importante che prendiamo coscienza che l’energia nucleare è nefasta, diabolica, distruttiva, e dobbiamo iniziare ad organizzare queste manifestazioni ogni giorno in tutto il mondo perché il piano dei governi per sviluppare questa forma di energia è un piano criminale. Questo tipo di energia non serve praticamente a niente. Si, produce un piccola percentuale di energia che può servire al paese ma in realtà le motivazioni per cui si costruiscono nuove centrali nucleari o si apportano migliorie alle vecchie sono altre.
Poco fa abbiamo ascoltato il signor Pardo che ci ha spiegato per quale motivo l’energia nucleare è distruttiva. Vorrei solamente aggiungere alcuni dati: nel mondo abbiamo 438 centrali nucleari, queste producono residui radioattivi pari a migliaia di tonnellate. Non c’è nessun governo, di quelli che posseggono centrali nucleari, che spiegano dove vadano a finire questi residui. È comprovato attraverso evidenze giudiziali svolte in Europa, ed in particolare nel mio paese, in Italia, che alcune di queste scorie nucleari sono state sotterrate in Africa, in alcune località dell’America Latina, nei mari italiani e in altri luoghi sparsi nel mondo.
Il vero motivo della costruzione delle centrali nucleari è la costruzione delle bombe atomiche e questo viene nascosto, taciuto.
C’è anche un’altra motivazione nefasta legata alla costruzione delle centrali nucleari ovvero quella di alimentare l’economia criminale. Si, perché le istituzioni, le organizzazioni che si occupano di smaltire i residui nucleari in luoghi sconosciuti sono le grandi organizzazioni criminali.
Accade purtroppo che i governi, o i rappresentanti di questi, assoldino le organizzazioni criminali affinché possano disfarsi di questi residui in luoghi che nessuno conosce. A volte li posizionano nel sottosuolo di città, nei deserti o in siti dove vive la gente.
È importante che la cittadinanza, il popolo, prenda coscienza dell’esistenza delle centrali nucleari nei propri territori, nelle proprie città.
Bisogna chiedere con insistenza al governo che le centrali vengano chiuse perché non servono. Che si sviluppino progetti con l’energia solare, progetti con l’energia termodinamica, che sono già stati avviati da uno scienziato italiano, il premio Nobel Carlo Rubbia. Progetti che sono divenuti attivi in Spagna fornendo illuminazione alla popolazione intera del paese. Pensate che se tutti i governi del mondo investissero denaro in questo progetto, tali specchi potrebbero essere posti nel deserto del Sahara e sarebbero in grado di produrre energia per tutto il mondo. Ovviamente i grandi produttori di petrolio non accettano questo e non lo accettano coloro che hanno grandi interessi e investono nella tecnologia atomica. Questa è la verità! Ecco perché bisogna chiedere con insistenza, proseguire con queste proteste, con questa resistenza, dobbiamo pretendere, dobbiamo imporre ai governi di cambiare rotta. In Italia abbiamo vinto una grande battaglia, spero che qui in Argentina il popolo possa riuscirci. In Italia abbiamo ottenuto un referendum dove la maggioranza della popolazione ha votato NO all’energia nucleare, dopo che il governo Berlusconi aveva approvato un legge per la costruzione di centrali. Se è stato fatto questo in Italia, può essere fatto anche qui in Argentina, e voi dovete dire questo al vostro governo.
Quindi NO all’energia nucleare, senza condizioni, cancellarla definitivamente dai nostri paesi evitando così che la nostra generazione possa vivere ciò che è avvenuto a Fukushima. Nel nome di Dio, NO al nucleare! Grazie.
È oramai sera. Il sole è tramontato da un pezzo, nel cielo le stelle del firmamento ci fanno da lampioni. La protesta si conclude qui tra le note melodiche e malinconiche di canti tradizionali argentini. Dentro, l’amaro per quanto ascoltato che ci conferma la follia suicida dell’uomo che popola questo meraviglioso ma sfortunato pianeta. E l’amaro per la sua indifferenza. Avremmo voluto tanto che in quella trasmissione radio andata in onda un anno prima Giorgio Bongiovanni si fosse sbagliato. Non è stato purtroppo così. Anche stavolta i fatti gli hanno dato ragione. Nessun  responsabile, o meglio quasi nessuno, di qualsiasi istituzione politica o religiosa o spirituale o di altra natura ha accolto il suo invito a creare un fronte unico contro chi attenta alle nostre vite e a quelle dei nostri figli. Ci sarebbe piaciuto vedere quella piazza gremita di tanti giovani gridare per la propria libertà, per il proprio futuro, per il diritto di vivere e di ricevere in consegna una società migliore e tanti genitori preoccupati per il loro a venire. Ma quell’amaro in bocca non ci ruba la letizia di stare insieme e di sapere che nel mondo tanti nostri fratelli lottano per le stesse cause, sappiamo di non essere soli, sapiamo di aver fatto il nostro dovere, per quanto possibile, coscienti che possiamo e dobbiamo fare sempre di più.
Lasciamo Plaza de Mayo ricordando che 34 anni fa, nel 1977, un anno dopo l’insediamento del governo militare che fino al 1983 continuò a violare tutti i diritti umani, 14 madri marciarono in questa piazza di fronte alla sede degli uffici presidenziali, sebbene fosse stata proibita ogni tipo di manifestazione pubblica. Chiedevano notizie dei loro figli che erano “scomparsi” in seguito alla repressione attuata dal governo per annientare ogni forma di opposizione al regime. Il gruppo, che prese il nome di LAS MADRES DE PLAZA DE MAYO, divenne con gli anni un vero e proprio movimento sociale molto potente e fu l’unica organizzazione politica a sfidare apertamente il governo militare. E ancor oggi, ogni giovedì pomeriggio alle 15.00, queste donne, col fazzoletto bianco, marciano in silenzio attorno alla Piramide de Mayo, portando avanti la loro battaglia di verità e giustizia, con cui hanno contribuito in maniera significativa a gettare le fondamenta dell’attuale società civile del Paese.
Salutiamo così i nostri  amatissimi fratelli giunti in autobus dall’Uruguay, tra i quali il carissimo Hugo Lucas custode della pietra di Artigas; i fratelli venuti da varie parti dell’Argentina: Salta, Entre Rios, Santa Fe, Neuquén, La Pampa, Rosario, Las Parejas, Zárate, Buenos Aires, La Plata, San Genaro, Las Rosas, Cipolletti, Cañada de Gómez; i fratelli venuti dal Cile e dagli Stati Uniti dandoci appuntamento con tutti in un grande locale per la cena.
MONTEVIDEO
La mattina seguente lasciamo l’Argentina per recarci nella nostra amata Uruguay, antica terra dei Charruas, anima del cui popolo ritroviamo descritta nello struggente poema epico di Juan Zorilla de San Martin: “Tabarè”. Dove il grande scrittore uruguayano in versi straordinari racconta la storia di un amore impossibile tra il cacicco (capo della comunità tribale) indio Tabarè e Blanca una donna spagnola espressione di un altro mondo e di un’altra cultura, narrando l’incontro tra l’innocente naturalezza degli indigeni e la maligna violenza dei nuovi arrivati. Una saga leggendaria che evidenzia l’antico sentimento nazionale degli uruguayani, un marchio indelebile che suggellerà per sempre l’anima profonda del “Pueblo Oriental” del Rio Uruguay.
L’Aereo rulla sulla pista dell’aeroporto di Montevideo. Ad attenderci i carissimi Erika, Alicia e Claudio. Il tempo come sempre in questi casi sembra assottigliarsi dandoci la sensazione di esserci lasciati solo ieri. Che piacevole sensazione! Arriviamo a casa dove possiamo riabbracciare anche Almendras, Chacho, Marita, Claudia e il nostro Giorgio David. Il tempo di sistemare bagagli, libri, materiale operativo vario e Giorgio è nuovamente al lavoro davanti al suo computer in contatto con le sue redazioni e le sue associazioni nel mondo. Mi stendo un attimo sul divano osservando piacevolmente in silenzio i nostri bambini giocare insieme e rifletto sulla deliziosa sensazione di sentirsi a casa in diversi luoghi del mondo, sul concetto che è proprio quella calda sintonia interiore a creare “CASA”.
Durante questi pochi cinque giorni di permanenza abbiamo modo di stare insieme anche con i nostri ragazzi di Studio 3 tv (oggi Sydonia) Italia, Luca, Piero, Isacco e Matias che sono qui per realizzare le riprese per il documentario “Construir Amor” che sarà trasmesso nei canali digitali argentini il prossimo anno. È grazie al lavoro instancabile di questi nostri speciali fratelli e amici che insieme ad altri come loro in Italia, in Spagna e in Sud America l’opera è stata portata avanti fino ad oggi. L’esempio da seguire è sempre quello del Generale, come qualcuno di loro chiama Giorgio, che per primo non si risparmia un attimo tra tutte le sue innumerevoli attività concentrate sulla missione che Gesù e la Madre Celeste gli hanno affidato e la ricerca continua del sostentamento per la famiglia e per l’opera.
L’unico appuntamento pubblico di questa breve tappa nella repubblica orientale dell’Uruguay è  Radio Sarandì. Davanti ai microfoni della emittente dove ogni settimana Erika Pais e Georges Almendras conducono “Enigmas del Tercer Milenio”, è presente quest’oggi come ospite in studio Giorgio Bongiovanni che saluta il numeroso pubblico in ascolto da casa. Georges Almendras ed Erika Pais sono i brillanti conduttori della trasmissione che va in onda ogni settimana. L’argomento del giorno si concentra sulla manifestazione antinucleare svoltasi il giorno precedente nella capitale argentina. Dai microfoni dell’emittente Giorgio denuncia la mortale pericolosità dell’energia atomica accusando in particolar modo le chiese che dovrebbero battersi in difesa dei propri fedeli e scagliarsi contro i costruttori di morte che programmano la nascita di nuove centrali mantenendo i cittadini completamente all’oscuro dei gravissimi rischi che si celano dietro questa  mostruosa energia capace di annientare l’intero pianeta nel giro di pochi minuti. I microfoni vengono aperti al pubblico che interviene numeroso con domande di vario genere. Durante il corso della trasmissione l’attenzione viene proiettata  sulla notizia, recentemente comparsa nei quotidiani italiani, della scoperta di grandi falde acquifere rilevate sotto il suolo africano. Notizia che avvalora un messaggio rivelato dagli extraterrestri  nel 1984 al contattista Eugenio Siragusa. “Una delle menzogne più grandi che ci siano mai state dette” commenta Giorgio “è quella che gli extraterrestri in visita sul pianeta terra siano cattivi. In realtà loro sono osservatori” prosegue “esseri che rispettano il nostro libero arbitrio. E chissà che a nostra insaputa loro abbiano contattato e parlato con i nostri capi di stato e pur ricevendo risposte negative sono obbligati a rispettare il nostro libero arbitrio. Io darei la mia vita se servisse ad assicuravi che gli extraterrestri sono positivi. Loro credono in Dio più di noi e per questo Lo hanno riconosciuto”. In studio è presente anche il carissimo Hugo Lucas custode della spettacolare pietra di Artigas. “Confermo” dice Giorgio a riguardo “che è una pietra miracolosa, che qualcosa di Cosmico è dentro di lei e mi pare che abbiamo camminato insieme in questi anni vero Hugo?” domanda. “Io ho abbracciato te insieme alla pietra.” Risponde Hugo, “Ciò che sento nei confronti di Giorgio è gratitudine perché la vita mi ha messo di fronte un fratello come lui e chissà perché proprio a me, mi chiedo tante volte”. Le chiamate in studio proseguono numerose e la carissima Erika può selezionarne solo alcune. “Il 2012 è l’anno del cambio” asserisce Giorgio “della scelta, l’anno della elezione finale, quella di schierarsi contro il bene o contro il male. Chi eleggerà il bene si sentirà più felice, più sereno, più gioioso, sarà pronto ad affrontare questo passaggio”. Gli argomenti spaziano dalle ultime pesanti dichiarazioni dell’ex dittatore Videla alla Verità occultata dalla Nasa e dai governi mondiali sulla realtà extraterrestre, dalla corruzione della Chiesa e della Scienza alla presenza dei veri missionari nel mondo. Il ritorno del Cristo è il cuore pulsante di ogni discorso di Giorgio che chiama le anime al risveglio dello spirito fortificando nella fede tutti coloro che lavorano nella sua vigna.
L’appuntamento all’arca è fissato per il giorno seguente.
L’insegna illuminata dell’Avenida 8 de Octubre mostra orgogliosa la scritta UN PUNTO EN EL INFINITO. È il nostro umile punto di incontro, una delle nostre porte dimensionali, un’altra delle nostre OASI nel deserto di questo mondo. Giungiamo accompagnati dalla cara Alicia dopo aver attraversato la città di Montevideo piena di giovani e bambini che sbuccano da ogni parte delle strade tra una povertà che si respira a pieni polmoni. I nostri amati fratelli ci attendono. La presenza di Giorgio è il miracolo che si rinnova, la prova che esiste, che ciò che hanno vissuto per 5 anni accanto a lui non è stato un sogno e dopo poco è come se non fosse mai andato via da loro. “Potrebbe essere l’ultima volta che ci vediamo” esordisce lui, “perché quest’anno si deciderà il futuro della mia vita. Mi sento felice di compiere la mia missione. Questo è il momento più difficile della storia dell’umanità ma anche il più importante della vostra vita. Perché siamo qui? Perché seguiamo la Verità? Perché siamo testimoni della Verità? Per la salvezza dell’anima, dello spirito, non del corpo. Non pensiamo ad un futuro prospero di ricchezze materiali e con mire carrieristiche. Certo dobbiamo vivere una vita dignitosa, dare da mangiare ai nostri figli e a coloro a cui possiamo darlo ma soprattutto salvare il nostro spirito e se Dio vuole anche il corpo, per poter così entrare nella nuova era, nel regno promesso. -Nel momento in cui vi sposate con me- dice il Cristo -dovete rinunciare a tutto-. Più mi avvicino alla possibilità della mia morte più mi rendo conto che questa vita è solo un passaggio ed è come vedere un film che quando finisce ti dispiace, ti senti triste, ma poi ti passa perché ritorni alla Vera Vita. Se noi non compiamo con il mandato che ci è stato dato soffriremo molto nelle tenebre. Noi dobbiamo preparare il ritorno del Cristo, l’ho detto tante volte a questa bellissima arca sacra e soltanto se sacrifichiamo tutta la nostra vita e se siamo uniti potremo ereditare il nuovo regno. Rimangono pochi anni e questi anni li dobbiamo dedicare a testimoniare la Sua opera. La mia missione è quella di preparare i fratelli perché possano candidarsi a entrare nella Nuova Era. In questo disastro, in mezzo a queste tenebre, a questa violenza vedo una luce positiva che aprirà le porte a tutti gli uomini di buona volontà, a tutti coloro che risveglieranno i loro spiriti. Tutti voi che aspettate Cristo dovete essere felici e con questa felicità interiore superare qualsiasi problema. Siate accorti all’ego, l’umiltà sia sempre vostra preziosa compagna e abbiate sempre il coraggio di dire la Verità. Lui potrebbe ritornare in qualsiasi momento, non possiamo farci trovare in un luogo sbagliato ma con le mani salde sull’aratro della Sua Vigna. Solo così potremo meritare il Nuovo Regno. Ma che cos’è il nuovo Regno, il nuovo mondo? Il nuovo mondo è una società pulita, di pace, dove non ci sono guerre, non ci sono frontiere, non vi è la moneta, tutti sfruttano la tecnologia presente nel mondo nella stessa maniera, ci sarà un semplice governo mondiale, il Cristo camminerà in mezzo a noi per un tempo e poi ritornerà per la seconda volta al Cielo, avremo l’aiuto degli scienziati extraterrestri che ci daranno tutta la tecnologia, faremo scuola nello spazio, viaggi nell’universo, andremo a visitare altri pianeti, avremmo il contatto con gli animali con i quali parleremo come stiamo adesso parlando tra di noi, parleremo con le piante che ci risponderanno, avremmo un mondo meraviglioso dove la famiglia sarà una, dove le case potranno restare aperte, non ci saranno lucchetti né casseforti, né banche, dove non ci saranno ospedali. Mi sembra che valga la pena soffrire ora e lasciare tutto per poter poi entrare in un mondo così. Oggi dopo aver sanguinato rivolgo lo sguardo al cielo e parlo al Signore che era appena andato via (altrimenti non sarei riuscito a dirglielo): Signore sei insistente, insisti, ancora insisti … perché ancora mi fai vivere questo miracolo  (e pensavo alle diecimila, quindicimila volte che ho sanguinato durante questi anni) vuoi che continui ancora e ancora … Sei insistente, insistente, insistente, migliaia e migliaia di volte insisti con questo, cosa vuoi ancora? E in quel momento ho sentito dentro la Sua risposta: “La coerenza del messaggio d’Amore puro fino all’ultimo respiro”. Il Signore insiste perché così come con tanta insistenza mi fa sanguinare da oramai quasi 23 anni così nella stessa forma certa, forte, coerente, insistente porterà la Sua giustizia e manifesterà il Suo ritorno al mondo.
La Sua spada di giustizia sarà tanto insistente, decisa e implacabile così come lo è stata la Sua offerta d’Amore, fino a che non avrà compiuto il Suo Santo Giudizio sull’ultimo uomo della terra. Vi confido che ho avuto un po’ di paura pensando a quanto il Maestro sia stato insistente in questi duemila anni nel Suo invito d’Amore alla Redenzione, sapendo che questa insistenza e abbondanza d’Amore sarà direttamente proporzionale alla Sua successiva inesorabile e inflessibile giustizia.
I brevi giorni trascorrono veloci. L’ultima sera abbiamo il piacere di incontrarci ancora con alcuni fratelli nella nostra casa in occasione della cena durante la quale si creano profondi momenti di riflessione sull’importanza della nostra opera e sulle metodologie operative. Troppo presto giunge l’ora di salutarci, una parte del loro cuore come sempre se ne va insieme al loro amato Giorgio. La speranza delle loro vite.
ROSARIO
Prossima tappa: Rosario. Un altro luogo a Giorgio infinitamente caro.
Situata a circa 300 km a nord della capitale argentina Rosario è la terza città in ordine di importanza della nazione, dopo quella di Buenos Aires e di Cordoba. La città di Rosario è conosciuta come la “Cuna de la Bandera” (Culla della Bandiera), fu qui infatti  che la bandiera nazionale sventolò per la prima volta durante la guerra di indipendenza combattuta contro la Spagna. Il Paranà costeggia la città con la sua forza imponente e travolgente che la rende partecipe di una storia millenaria, con le sue grandi e rugginose navi che si fanno trasportare dalla lenta e inesorabile forza del fiume che attraversa Brasile, Paraguay e Argentina. La brillante giovane città con la sua vita incessante e brulicante presenta nel suo centro storico le tracce del suo  passato coloniale con i suoi importanti musei, le sue bellezze architettoniche, le sue biblioteche, i suoi prestigiosi istituti universitari. Sembra essere un paese europeo! Ricca di giovani e piena di vitalità, di associazioni, fondazioni culturali e sportive, una città che offre molte possibilità a chi ama l’istruzione e la cultura. A Rosario sono nate tra le più grandi leggende argentine che hanno fatto la storia come per esempio l’amato rivoluzionario Ernesto Guevara de La Serna detto Che, l’artista pittore scultore e fondatore del movimento spazialista Lucio Fontana e il grande calciatore Lionel Messi. Come sempre il benessere della città stride con la povertà di coloro che vivono nelle favelas al di fuori del paese ma qui, a differenza di altri luoghi, le amministrazioni locali e il buon cuore della gente  spinta alla solidarietà cerca per quanto possibile di diminuire il gravissimo problema cercando di dare un tetto ed un lavoro a quante più persone possibili. La mano della Madonna sembra vegliare sull’anima di questa terra che porta il nome del Suo Santo Rosario.
Giungiamo nella nostra amata arca di questa splendida città che ospita i nostri bellissimi ragazzi,  i quali con grande impegno e devozione portano avanti le varie attività operative unitamente ai loro impegni scolastici o di lavoro. A loro, alla responsabile dell’arca nostra carissima Inés Lepori, alle donne e agli uomini che costituiscono lo spirito vivo dell’arca Lily Mariposa va tutto il nostro amore, il nostro appoggio e la nostra riconoscenza.
I giovani attendono l’arrivo del loro Generale come valorosi soldati. Giorgio li guarda ed in quel suo sguardo tutto l’amore, la premura, la preoccupazione per il loro spirito così speciale, per il loro futuro. Il suo intento è quello di renderli forti interiormente affinché non si lascino influenzare dalle arti subdole del maligno che si inventerebbe qualsiasi cosa pur di far cadere uno solo di loro, perché loro sono la vera forza, loro sono la speranza del domani.
“Oggi voglio parlare con i giovani. So che è tardi ma se mi date un caffè e mi fate parlare di Gesù possiamo stare qui tutta la notte” dice Giorgio sorridendo ai suoi ragazzi. “Sono molto contento di vedervi. Gli adulti possono essere presenti, o per meglio dire devono essere presenti, ma non possono parlare, nessuno può parlare, né fare domande se non è giovane” continua.
Dobbiamo prepararci per la nostra missione, per ciò che dobbiamo fare. Tutto gira attorno a questo, persino la nostra vita personale o intima. Qualunque cosa che noi sviluppiamo nell’opera, nell’Arca, nella vita personale, col compagno, col papà o con il figlio, qualunque situazione possiamo vivere dobbiamo avere fisso un punto di riferimento, una promessa che si deve compiere. Quella promessa è il ritorno del Cristo. Se non crediamo è perché c’è un problema personale tra noi stessi e Dio. Ognuno nella profondità di se stesso sa se crede o no. Io credo che tutti noi che stiamo qui dentro crediamo ma davanti allo specchio solo noi e Dio sapiamo veramente come stanno le cose. Quindi se tutti noi crediamo che Cristo ritorna abbiamo un punto in  più, ma un punto gigantesco in più, rispetto a tutti gli altri gruppi di giovani politici, militanti, rivoluzionari, perchè da questa certezza traete una forza immensa.
Volete un consiglio ragazzi? Dovete studiare. Dovete studiare la storia di questo paese. Se non sapete cosa è successo nel paese nel quale vivete non vi conoscerete mai veramente. Su questo tema, caro Patricio, devo aggiungere che abbiamo un altro grave segno dei tempi, drammatico, triste ed inquietante, e cioè che nel tuo paese non esiste nessun gruppo rivoluzionario da oltre quaranta anni. Non c’è niente, niente. Ma neanche in Italia, neanche in Bolivia … Non esiste un gruppo rivoluzionario e sto parlando di idealismo, di ideali. Non ci sono più gruppi rivoluzionari, sono spariti tutti, non ci sono movimenti di protesta. Tutti ci lamentiamo che non abbiamo lavoro, che non abbiamo denaro, che siamo nella miseria ma non c’è nessuno che sollevi una rivoluzione (culturale ndr). Quindi ragazzi, noi abbiamo un grande punto a favore: stiamo aspettando il liberatore. Colui che annienterà tutti e libererà voi giovani. Dobbiamo essere onesti, perché altrimenti siamo ipocriti come i cardinali, Cristo verrà con autorità e quando dice: -… ed io li strapperò con la forza della natura-, sta dicendo che eliminerà milioni di persone. Cristo non sarà solamente il nostro Che Guevara, sarà il nostro liberatore, Colui che stiamo aspettando con ansia. Questo ci deve rendere più forti, più felici, più sicuri, più determinati, più uniti, più motivati a dare forza alla gente che tante volte non ci ascolta. Questo, giovani dell’Arca di Rosario, vi deve rendere orgogliosi: stiamo aspettando il nostro liberatore. Sta per arrivare, domani, dopodomani, il prossimo anno, entro cinque anni ma sta per arrivare. Non è che non stiamo aspettando nessuno o forse chissà alla fine di questa rivoluzione ci mettono tutti in galera. No! Noi siamo sicuri e sapiamo che vinceremo. Pensate che i poveri della dittatura militare, della guerriglia, i “montoneros”, non sapevano se avrebbero vinto, eppure insistevano ugualmente. Noi, al contrario, sapiamo che sia che ci prendano, sia che non ci prendano, vinceremo comunque, quindi dobbiamo stare sempre con un grande sorriso. Questo è importante ed è importante anche trasmettere sicurezza, fede e determinazione agli altri giovani che vogliamo risvegliare, che desideriamo far unire al nostro gruppo combattente. E un altra cosa voglio che teniate sempre presente: che noi abbiamo privilegi che altri non hanno. Non sentitevi soli e non fatevi ingannare dal pensiero di essere inutili perché vi sembra di essere in pochi perché dovete pensare che in altre parti del mondo ci sono altri come voi che lottano per gli stessi ideali con la stessa vostra forza e passione. I centinaia, migliaia di giovani che potete vedere in un concerto non sono quelli la forza perchè in realtà ognuno di loro è solo con se stesso. Quando rientrano a casa ognuno ha la sua vita, diversa da quella di tutti gli altri. Voi invece insieme ai vostri fratelli del resto dell’Argentina, dell’Uruguay, del Paraguay, del Cile, del Messico, dell’Italia e di altre parti del mondo, siete una forza perché siete militanti. Avete un ideale per cui combattere, avete un obiettivo da raggiungere ed insieme a tutti gli altri formate una grande e pericolosa forza unica. Il maligno vuole farvi sentire soli e vuole far sentire inutile ciò che fate proprio per dissuadervi dal fare ciò che fate perché voi siete la vera forza che fa paura al potere costituito.
L’astronave filmata di recente nel Sole rappresenta uno degli apparati giganteschi di plasma che viaggiano nel cosmo. Sono astronavi di luce. Ogni stella è come un’area di servizio dalla quale loro assorbono energia per alimentarsi e continuare a viaggiare nel cosmo ed in più consegnano informazione al nostro Sole. Questi straordinari Esseri Cosmici hanno voluto dimostrare che nel Sole esiste una dimensione superiore, tanto per i potenti che occultano la Verità quanto per voi militanti, chiamati, per darvi forza, per farvi sentire che non siete soli e darvi segni di consolazione.
L’organizzazione è importante. Io non vivo qui con voi e per questo motivo non posso entrare nei dettagli, ma vi posso dare un’indicazione di carattere generale che vi potrà servire. Quindi parliamo del gruppo. Chi siamo? Siamo questi, e vi guardate nella faccia. Cos’è un gruppo? Forse è qualcosa di astratto? Cosa è? Il gruppo sono persone con nomi e cognomi, maschili e femminili. Allora per prima cosa stabiliamo chi sono coloro che formano il gruppo. Una volta stabilito ciò occorre stabilire l’obiettivo. A questo punto si devono tenere i piedi ben fermi sul pavimento. Cosa è concretamente questo gruppo, cosa vuole fare? Cosa fa attualmente? Che obiettivo si pone? Fa un programma radio, fa anche altre cose e ciò che facciamo lo facciamo bene. Bene, perfetto. Ora dobbiamo raggiungere l’obiettivo che si prefigge questa radio. Quale è l’obiettivo? Diffondere. Occorre quindi preparare prima del martedì (giorno di andata in onda) i migliori argomenti da diffondere, dalle notizie ai messaggi, e per fare questo bisogna creare un ufficio che si chiama redazione. Nella redazione ci si organizza, uno cerca la notizia, l’altro il messaggio, l’altro ancora risponde alle chiamate. È necessario organizzarsi bene. È un lavoro che ha bisogno della presenza di tutti gli elementi che fanno questo, se coloro che parlano in radio sono due, devono avere dietro un gruppo che li appoggi.
Che cosa significa studiare? Studiare significa semplicemente prendere un libro, sedersi a tavola e leggerlo. Questo è studiare. Ovvio, se tu apri la pagina e stai pensando ad un’altra cosa, al compagno, alla compagna, all’amico o ad uscire, non puoi studiare. Studiare significa stare seduto al tavolo da solo o insieme a tre, quattro giovani e leggere. Qua ho il libro di Videla per esempio, è appena uscito e lo sto leggendo, sono 316 pagine. Se decidiamo di leggerlo dobbiamo leggerlo tutto, dobbiamo entrarci dentro come se stessimo vedendo un film e una volta terminato dire: voglio spiegare nella radio queste informazioni contenute nel libro in relazione alla verità che conosciamo, in relazione al messaggio che Giorgio mi ha dato. Ma per fare questo uno deve stare qui dalle due del pomeriggio fino alle dieci, alle undici della sera, altrimenti il gruppo non raggiungerà l’obiettivo. Ma è proprio in questo momento che arriva Satana e dice: Nooo! In quelle sette ore devi fare un sacco di cose!!! Questo, quello, quell’altro. In realtà niente di costruttivo. Ecco che entra la tentazione. Ovviamente questo non significa che tutti devono per forza studiare, certamente si i più predisposti, i più sicuri, anche se è importante per tutti almeno un minimo. È necessario quindi studiare, o per meglio dire, investigare. Investigare e sapere di più.
Le cose non si possono sapere per ispirazione. Alcune poche sì, io sono un ispirato, ricevo messaggi dal Cielo, ma ci sono argomenti sui quali il Cielo mi dice di studiare. Vi faccio un esempio: “Giorgio, devi denunciare l’anticristo”. Quindi penso: ora mi diranno tutto. Per poter denunciare l’anticristo mi spiegheranno cosa devo fare. Invece mi dicono: -Una parte dell’anticristo è la mafia. Ora entra lì dentro dove troverai due milioni di pagine e tremila ore di udienze processuali. Lì troverai l’anticristo, studia-. Due milioni di pagine? Tre mila ore di audizioni? Ma come faccio? “Studia” mi dicono ancora. Allora Giorgio con le stigmate, sera e notte, inizia a studiare dall’anno 2001 fino all’anno 2005. Ho fatto impazzire la mia famiglia perché mi sentivano continuamente ascoltare per ore la voce dei mafiosi che rispondevano alle domande dei magistrati durante i processi. Sono praticamente sparito per quattro anni, nessuno sapeva più niente di me, tutti disperati. E ora sapete il perché. Ma se non avessi studiato così come ho studiato ora non potrei fare quello che faccio. Tutti quei documenti sono ora nel mio ufficio archiviati come reliquie. Cari ragazzi bisogna studiare per raggiungere un obiettivo forte. Ecco perché vi dovete organizzare per dedicare ore allo studio. Ma bisogna volerlo perché se uno non lo sente fallisce.
Un altro elemento fondamentale è amarsi. Dovete sentirvi parte di questa lotta, non sentirvi vuoti bensì forti. Il vuoto è morte. Dovete approfondire il tema spirituale, arricchirvi con i temi spirituali dell’opera. Voi non mi avete sempre qui ma potete chiedere a Juan Alberto tutto quello che sa di Giorgio, di Eugenio, dei messaggi, di tutto. Colmate le lacune che avete. E poi leggete messaggi, libri …  Tutto questo sembra poco ma è tantissimo, quindi bisogna dividerlo in giorni perché bisogna anche lavorare per sopravvivere. Organizzarsi mentalmente, per esempio: Io ho otto ore per dormire (nel suo caso virtuali ndr) e sedici ore per fare tutto il resto, quindi devo lavorare, adempiere alle mie responsabilità quotidiane e ho pochissime ore del giorno da dedicare all’Opera. Allora bisogna dividere il tempo per poter studiare il programma della radio, approfondire temi spirituali, ecc. Per esempio il lunedì studiamo Videla, il martedì studiamo un’altra cosa, il mercoledì approfondiamo tutto, ecc.
 
Sto scrivendo un libro che si chiamerà “Sistema Criminale”. Il sistema criminale che include la mafia, la massoneria, il Vaticano, fa capo a coloro che governano il mondo che vengono chiamati illuminati. Sto facendo questo libro perché gli altri che esistono su questo tema sono basati solo su teorie. Voglio realizzare questo libro con evidenze innegabili di prove giudiziarie riscontrabili dalla registrazione di dialoghi telefonici, assegni, versamenti bancari, riunioni tra capi, corruzione, fotografie. Evidenze dove risultano essere coinvolti Vaticano, mafia, massoneria, servizi segreti,  militari. Questo sistema criminale è coordinato da alcune famiglie che stanno al comando della nave. Sono circa cento famiglie composte da nordamericani, russi, sceicchi arabi, ebrei, cardinali, e finanziari di banche internazionali, membri della mafia siciliana e italiana in genere. Questa è la cupola che coordina il sistema criminale che governa il mondo e lo coordina con un piano politico ed economico imposto dai paesi più potenti del mondo.
Il sistema che governa il nostro mondo è piramidale. Ci sono settori autonomi che comandano ma che dipendono dalla strategia di potere di coloro che stanno al di sopra di loro che stabiliscono l’ordine mondiale. Quindi un magnate extramiliardario che si trova nel ponte di comando non chiama Provenzano per chiedergli un favore. Il capo della Mafia Siciliana e Carlos Slim del Messico non si conosceranno mai, perché tra Carlos Slim del Messico e Provenzano c’è una parte intermedia che fa fare a Provenzano il lavoro per Carlos Slim che sta al di sopra di loro. Questo è un sistema nefasto, diabolico, ma perfetto, dove i presidenti, i primi ministri, i segretari dell’ONU sono solo i buffoni di corte. Cristina Kirchner non può fare niente di sua spontanea volontà perché dietro di lei c’è un sistema imposto dal governo mondiale. Una cosa buona fatta da Cristina Kirchne è il fatto che lei abbia nazionalizzato il petrolio ma in realtà è una mossa del sistema economico centrale che vuole far cadere l’Europa.
La gestione del potere viene esercitata attraverso le mosse messe in atto dalle borse più forti del mondo. Lì sta l’ordine mondiale. Ieri è crollata la borsa in Europa, perché è crollata se era tanto forte e non è accaduto niente che ne giustifichi la caduta? Lì sta il ponte di comando che dice: oggi bisogna sviluppare questa politica economica ed in base a questo le borse salgono e scendono.
L’ideologia viene imposta dai movimenti economici mondiali. Per esempio in questo momento, Cina, Russia ed USA vogliono destabilizzare il potere economico europeo e questo lo fanno attraverso le borse, non lo fanno attraverso un attacco militare. L’attacco militare è sempre pronto ma come ultima possibilità. Mentre l’attacco militare contro l’Iran è previsto per amplificare il potere economico fallito che ha l’USA contro l’Europa. Se possono evitarlo lo eviteranno ma se non possono evitarlo lo faranno. È vero che la forza degli Stati Uniti si è sollevata con l’indebolimento dell’Europa ma nonostante ciò possiamo tranquillamente dire che l’Argentina è un paese molto ricco rispetto agli Stati Uniti che è divenuto un paese povero al quale sono rimasti solamente dei pezzi di carta verde, che si chiamano dollari e che non valgono più niente. L’Argentina ma perfino l’Africa, la Nigeria sono più ricche degli USA. L’unica forza che ha in questo momento l’America è la forza militare e l’imposizione del dollaro, benché non abbia un valore effettivo. Se dovesse cadere l’America per effetto domino cadrebbero tutti gli altri Paesi ed è per questo che vogliono debilitare l’Europa ed anche la Cina. Questa è la Guerra Fredda tra Stati Uniti, Europa, Cina e Russia. Lo schieramento che si prepara alla prossima guerra mondiale: Cina – Russia contro Europa – USA. Tutto il mondo poi si alleerà con uno di questi due grandi schieramenti. Con chi starà l’Argentina non lo so, potrà stare con la Cina o con la Russia. Dietro Cristina c’è qualcuno. È inimmaginabile che lei sia da sola, che sia una politica autonoma, è impossibile, c’è dietro qualcuno. Io in questo momento non sto studiando molto l’Argentina ma voi lo potete fare.
In questo momento però si è verificato un problema. La situazione è sfuggita dalle mani a questi potenti che definisco indemoniati o, per usare un termine laico, malati di mente. Si stanno rendendo  conto che i tre, quattro mila milioni di persone che vivono nella miseria non sono sempre persone stupide che accettano supinamente tutto per sempre. Un certo numero di persone si è stancato e incomincia a reagire in alcuni posti con le armi, in altri con proteste, in altri dirigendo i propri capitali con intelligenza.
Un altro gravissimo problema, molto più grave del primo, è  la fine delle risorse del pianeta. Coloro che hanno il vero potere nel mondo sanno che attorno all’anno 2050 la terra avrà terminato tutte le sue riserve ed è per questo che incominciano a confrontarsi tra di loro e a discutere sulla spartizione delle risorse rimaste. Noi siamo solo polvere sotto questa gente che si sta dividendo il territorio mondiale. Ufficialmente Cina e Russia litigano per questo con gli Stati Uniti ma in realtà, sono i magnate cinesi, i magnate russi che litigano coi magnate ebrei americani.
Il presidente degli Stati Uniti o il presidente dell’Argentina, tutti quanti, sono degli attori che vengono pagati bene e vogliono avere successo nella vita, nient’altro. Hanno un copione da rispettare, recitano una parte. E quando qualcuno inizia a prendere decisioni personali che fuoriescono dal copione lo eliminano senza troppi problemi prima creando uno scandalo e poi se serve uccidendolo. Oggi non c’è questo problema perché non abbiamo presidenti tanto coraggiosi.
Il gruppo Bilderberger non è la cupola, loro sono quelli che stanno nella parte intermedia. La cupola è al di sopra di loro. I Bildelberg sono gli impiegati di coloro che comandano veramente. Quando si riuniscono i rappresentanti dei veri capi sono 150.   
L’anticristo ormai sta unificando tutto. È un uomo e cammina per il Vaticano, si nasconde, lo visita, lo ricevono bene. È il suo posto preferito.
Si è fatto tardi. Giorgio saluta i suoi ragazzi, in loro ripone tutte le sue speranze. L’appuntamento a domani sempre qui all’arca con tutti i componenti dell’arca di Rosario.
Se stiamo oggi qui è perché qualcuno che è al di sopra di noi ci ha chiamato per riunirci. Voi siete pescatori. Se siete qui oggi è perché siete dei pescatori. Cosa fa il pescatore? Tira l’amo e pesca i pesci. Noi dobbiamo tirare l’amo, non dobbiamo cercare il pesce. È il pesce che viene verso noi. Ma noi dobbiamo stare lì con la canna da pesca in mano. Noi siamo pescatori di anime. È la nostra missione, il nostro impegno con Cristo. Non tutti i pesci abboccheranno all’amo ma noi dobbiamo stare lì, fermi, come il pescatore appassionato di pesca che è disposto ad aspettare ore senza pescare niente ma non si stanca, non si annoia. Sta lì fermo, impassibile, osserva il mare, il sole, riflette, pensa, fantastica, ascolta una radio, ma non si muove dal suo posto. Soltanto chi ha una passione immensa può stare 10/11 ore, dalle 4/5 della mattina fino alle 5/6 del pomeriggio, ad aspettare pazientemente che un buon pesce possa abboccare all’amo, e torna a casa con l’allegria di avere pescato. Conosco pescatori che sono fanatici della loro passione che per anni stanno ore ed ore di fronte al  mare o al fiume, perché quella è la loro passione. E noi dobbiamo essere come i pescatori fanatici che a volte si riempiono la sacca con 5, 8, 10 pesci mentre a volte ritornano a casa senza neanche un pesce ma lo spirito di fare sempre meglio li porta a dire: “Oggi mi è andata male ma la prossima volta andrà meglio, pescherò minimo 10 pesci. E stanno lì e non si muovono. Soltanto con quella passione possono riuscire a pescare dei pesci. Questo è lo spirito giusto con cui dobbiamo vivere noi la nostra missione.
Noi dobbiamo essere così, non dobbiamo preoccuparci di quanto pesce abbiamo pescato ma dobbiamo preoccuparci di fare sempre meglio. Il Signore ci chiede solo di pescare, poi alla quantità ci pensa lui. Dobbiamo pescare fino all’ultimo respiro se crediamo che Gesù ritorna. Se crediamo che questo mondo violento, diabolico, pieno di sofferenza, cambierà. Se crediamo nelle promesse di nostro Signore. Io ci credo.
Il Signore non mi ha fatto cieco, non mi ha dato il dono o la grazia di credere senza vedere. Io credo perché ho visto e vedo, in questo momento vedo. Allora la mia responsabilità è più alta, più grave. Il Signore mi dice: -Tu Giorgio hai visto, mi hai toccato e mi tocchi ogni giorno, non puoi fare un passo indietro-. –Manifesterò un segno che tutto il mondo vedrà- Mi aveva detto la Vergine Madre, e questo segno è arrivato il 2 di settembre del 1989. Questo segno è il nostro amo.
Il messaggio di Cristo è la salvezza per tutti. Noi siamo fortunati, abbiamo avuto la fortuna di avere conosciuto tutto questo, di essere stati chiamati a servire quest’Opera.

Questa è la più grande di tutte le verità. La più completa, la più certa, la più aperta, la più ecumenica. Quella che chiede giustizia per tutti. Quella che offre di entrare nel Regno di Dio anche a coloro che non credono. La più tollerante, la più ortodossa con gli arroganti. Senza compromessi. Senza negoziazioni. Il nostro Maestro era così e vuole che noi siamo così. Tollera perfino i nostri peccati e le nostre debolezze ma premia la nostra disponibilità se l’abbiamo, solo se l’abbiamo.  Perdona i nostri peccati e ci premia se chiediamo giustizia per gli altri e mai per noi stessi. Ci premia tanto, ci dà potere, ci dà visioni, ci fa toccare il Cielo. Ci dà potere di curare la gente, di guarirla. Se noi siamo altruisti ci dà tutto questo.

Pescatori. Dobbiamo essere pescatori di anime. E non dobbiamo avere paura, la paura è la nostra tentazione, la tentazione più grande per noi in questo momento nelle arche. Ci sono diverse tentazioni, a volte capita che siamo egoisti, orgogliosi, arroganti, intolleranti, ma la tentazione massima vigente in questo momento è la paura. Paura di perdere il lavoro, paura di perdere i figli, paura di perdere il compagno o la compagna, paura di perdere la fede, paura di non avere soldi domani, paura di perdere la casa, paura che i fratelli non mi vogliano.
Allora vi do il rimedio per la paura che è: non avere paura! È difficile, o per meglio dire, è impossibile non avere paura. Perché dico impossibile? Perché anche il nostro punto di riferimento più grande, il Cristo, ha avuto paura. Quindi se Lui l’ha avuta, e l’ha avuta perché doveva darci un insegnamento, sappiamo che sarebbe impossibile per noi non averla. La paura deve essere vinta con la fede. La fede fa superare la paura.  
Quando abbiamo paura di perdere qualcuno o qualcosa a noi molto caro il nostro spirito deve essere questo: “Signore voglio perdere tutto, non voglio niente, neanche la famiglia, i figli. Portati via tutto se vuoi perché tutto appartiene a te, la mia anima resterà ferma in te, non voglio aspettare domani, portatelo via adesso”. Ed il Signore ci chiederà: Ma sei sicuro? “Sì, sono sicuro”. Ed in quel momento devi pensare che sei eterno, che tutto dipende dalla volontà di Dio ed avere fiducia in Lui. Umilmente domani ti accorgerai che non solamente non hai perso niente ma ti troverai con il doppio o il triplo di ciò che avevi. Perché il Signore ha letto nel tuo cuore e premia la tua fede sincera. Quindi vi ripeto quando avete paura di perdere qualcosa o qualcuno anziché volerlo trattenere per voi stessi, dateglieLo, offritelo a Lui. Noi dobbiamo essere così. Quando riusciremo ad essere così saremo veri pescatori.
La prossima prova sarà la paura e vi assicuro che avverrà presto. Tutti voi sarete assaliti, e quindi non provati,ma letteralmente assaliti dalla paura, perché accadranno eventi in Argentina, nel mondo intero, che vi provocheranno molta paura. Questo però deve scatenare in voi l’effetto contrario cioè quello di essere sereni e felici perché tutto ciò che accadrà nel mondo prossimamente avverrà secondo la volontà del Padre Adonay (in base alla scelta degli uomini ndr). Se noi abbiamo paura significa che non siamo migliori degli altri, paura che ci blocca intendo dire, che ci terrorizza. Siamo uomini e la paura è assolutamente normale che ci possa assalire ma immediatamente dobbiamo trasformarla in coraggio. Quindi il Cielo vi vuole dire tramite me che se per esempio c’è il pericolo che esploda la centrale nucleare di Atucha, voi lo saprete prima, metterete alcune cose nella macchina, senza correre, tranquillamente, con allegria, e andate da un’altra parte. Ora, indubbiamente è un dramma, ma sappiamo che viene dalla volontà del Padre per colpa degli uomini che hanno attirato su di loro quel castigo! E se lo meriteremo saremo avvertiti.
Non vi prometto il Regno dei Cieli perché questo dovrete guadagnarvelo fino al giorno della seconda venuta di Cristo, ma vi posso promettere, e non è poco, che se rimarrete così come siete  fedeli alla missione che avete scelto di servire non farete la seconda morte.
Se rimarrete uniti e fedeli, lottando insieme per la giustizia, partecipando fisicamente alle denunce sociali, annunciando la Seconda Venuta di Cristo, denunciando l’Anticristo, aiutando la gente che soffre fino al giorno in cui il Cristo ritornerà allora si, posso assicurarvi che entrerete nella Nuova Era, nel Regno di Dio.
Per poter essere pescatori dobbiamo curare il nostro corpo che è il tempio di Cristo e la nostra anima che è il tempio del nostro spirito. Dobbiamo curare l’alimentazione, fare attenzione ai vizi (se li abbiamo) fumo, alcool, ecc. perché se il nostro corpo si ammala limita la nostra operatività e quindi il demonio può usare questo tranello per fermarci. Noi dobbiamo fare tutto ciò che è possibile per farci stare forti e in buona salute, quando lo abbiamo fatto il Cristo ci aiuta laddove noi non arriviamo. Ma se noi non facciamo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per stare in buona salute allora non ci può aiutare.
 
Un’altra cosa più che necessaria per poter essere pescatori è l’unione. Vi ho detto che la paura sarà la nostra prossima prova, mentre l’unione è la prova costante della nostra vita. Non sparirà mai questa prova e per questo dobbiamo tenerla sempre sotto controllo. Non siamo santi, non possiamo riuscire a stare uniti come gli angioletti del Cielo che si baciano per tutte le 24 ore celesti al giorno, che si adorano, si amano, si raccontano le favole celesti. Non possiamo farlo, siamo uomini e donne. Abbiamo la nostra cultura, la nostra arroganza, le nostre idee. Non riusciremo ad essere come gli angioletti, per lo meno non lo possiamo fare in questa società. Ma la nostra Opera ci ESIGE di essere uniti nella causa, di essere uniti nell’amicizia, di aiutare il fratello, la sorella con i quali non mi capisco in tante cose. Possiamo essere uomini e donne che discutono ma che servono insieme una causa giusta, che sono militanti di una causa giusta, che sono  combattenti di una causa giusta, senza fanatismi per nessuna ideologia.
Il Cristo disse un giorno in un messaggio trasmesso ad Eugenio Siragusa e successivamente anche a me stesso che io sono il Calice della Comunione Cristica. Io penso che non lo merito, lo penso di cuore non lo merito! Non mi sento degno di portare questo titolo. Ma a Cristo non gli importa quello che io penso, il Cristo vuole che io lo faccia, non gli interessa se mi piace o no. È tanto rispettoso che mi dice: pensalo, ragazzo, hai diritto, ma lo devi fare lo stesso. Se ti senti degno o no, è un problema tuo, tu lo devi fare per me, non importa ciò che pensi. Se un giorno penserai che ne sei degno sarà lo stesso.
Io quindi so che sono il vostro Calice della Comunione Cristica, sono cosciente di ciò e la cosa la vivo serenamente, con allegria ed entusiasmo. So anche che se un giorno non ci dovessi essere più, la situazione diventerebbe problematica.  Allora adesso che sono qui con voi approfittate della mia presenza, collaborate con me perché da solo non posso fare niente. La vostra collaborazione consiste nello stare uniti nelle varie attività dell’Opera, nelle riunioni, nello scambio di idee, nell’avere costantemente presente la causa e per amore di questa sopportare tutto, qualunque cosa, qualunque tema di incomprensione, anche se sarebbe meglio che non ci fossero le incomprensioni visto che rendono più difficile il nostro lavoro.
Da questo anno in poi si manifesteranno grandi segni, di tutti i tipi, su tutti i livelli: catastrofi, guerre, segni celesti. Ma insieme alla grande tempesta di segni arriverà anche la paura come vi ho già spiegato.
Un giorno un capo mafioso mi disse una frase che mi sorprese: “Ciò che ho vissuto è stata volontà di Dio e anche ora che sono in carcere è per volontà di Dio”. Ovviamente non era volontà di Dio che uccidesse centinaia di persone ma la sua convinzione in quello che mi diceva mi fece riflettere. Allora prendiamo esempio dalla serietà del male per metterla in pratica nel bene. Dobbiamo accettare la volontà di Dio davanti a qualunque cosa  possa accadere e per questo non dobbiamo avere paura. Dobbiamo dire sempre: Sia fatta la Sua volontà. L’unica cosa di cui dobbiamo avere paura, e questo ce lo dice il Cristo nel Vangelo, è quella di perdere l’anima ma se noi abbiamo l’anima indirizzata a Cristo non dobbiamo temere niente.
La marcia contro l’energia nucleare è stata un qualcosa di storico così come mi è stato detto da qualcuno appartenente alle associazioni che vi hanno aderito. Questo per me significa che noi abbiamo la capacità, la potenzialità, il talento per organizzare e saper gestire una grande convocazione e coinvolgere un milione di persone. “Ma come?” Vi chiederete, “Ma se non c’era nessuno”. Ma quando gli eventi si manifesteranno e noi riproporremo un’altra mobilitazione vi assicuro che la “Plaza de Mayo” si riempirà di centinaia di migliaia di persone. Non mi risulta che in quel giorno, in altri posti dell’Argentina, a parte appunto a Buenos Aires, qui a Rosario e in altre città  occupate dai nostri fratelli, abbia protestato qualcun’altro contro il nucleare. Quindi  abbiamo avuto il massimo rating della storia di quel giorno. Allora questo è un risultato straordinario per chi? Per noi, per la gente che si avvicina a noi, è un piccolo dettaglio per gli extraterrestri, che non è poco. No, non è poco. Perché gli extraterrestri hanno visto che c’è gente che crede nella loro presenza e che manifesta pubblicamente una protesta contro l’energia nucleare e si rallegrano di questo perché il tema dell’energia nucleare è il messaggio più importante della missione extraterrestre su questo pianeta, dopo la rivelazione di Cristo. Questo ha dato la certezza a Setun Shenar e agli altri che possono contare, nell’eventualità che finisca il mondo, su quei quattro gatti pazzi per ricostruire una civiltà. Ti sembra poco? A me sembra tanto.  
Le Arche sono un esperimento degli extraterrestri per verificare se in una situazione catastrofica loro possono contare potenzialmente su alcuni esseri umani. Siamo uno degli esperimenti ma non l’unico. Mi hanno detto gli extraterrestri che ci sono altre realtà nel mondo di comunità di persone che vivono insieme magari con temi completamente differenti dai nostri, in Cina, in Svizzera, in altre parti della terra, che sono sotto loro osservazione. Siamo un esperimento per verificare la possibilità di riorganizzare una civiltà nel Pianeta Terra. Loro hanno inviato per questa impresa un direttore in ogni comunità ed in questa ci sono io, il Calice della Comunione Cristica. Quello che conta per loro è il fine, cioè trovare e preparare esseri che siano in grado di poter organizzare una superciviltà dove ci sia amore, rispetto, amicizia, senso della giustizia, il voler condividere le cose senza il senso del possesso, senza egoismo. Una nuova superciviltà dove non esisterà più il denaro, né la proprietà privata, non vi sarà alcun tipo di possesso, dove tutto si svilupperà grazie al merito, dove i figli cresceranno sotto le Ali dello Stato, governato da saggi, perché saranno i figli del Pianeta Terra. Ma vedo che la parola esperimento non vi piace, soprattutto vedo nel viso delle donne espressioni di timore, allora la chiamerò non sperimentazione ma chiamata se vi fa più piacere così siete tutti felici. Una chiamata dal Cielo, dal Cristo.
Ieri sera ho detto questo ai giovani: il nemico ci vede come siamo veramente, mentre noi a volte per la nostra purezza ed ingenuità, nella migliore delle ipotesi, ma io penso anche per ignoranza, non sappiamo ciò che siamo perché noi non studiamo, non investighiamo, a volte perdiamo molto tempo in cose stupide e inutili e lasciamo indietro le cose importanti. Dobbiamo studiare. Io so ciò che sta accadendo nel mondo perché studio, mi informo su cosa fa il nostro nemico. Certo, può essere che io sappia di più perché ho la fortuna che i nostri amici del Cielo me lo dicono, ma nella maggior parte dei casi vi assicuro che non è necessario che loro mi informino perché io so, conosco in quanto leggo, studio, investigo. E adesso rispondo alla domanda: il nostro nemico pensa che noi siamo quasi gli unici, cioè uno dei pochissimi, e non sto esagerando, gruppi nel mondo occidentale che possono disturbare il sistema, il sistema che io chiamo Anticristo. Siamo il numero uno, secondo quanto mi hanno detto gli extraterrestri, come gruppo di un qualcosa che nel mondo occidentale non si vedeva dagli anni ’70, siamo un movimento rivoluzionario. Nel mondo orientale poi ci sono altri. Alcuni leader di importanti movimenti in Italia che nutrono una mia grande stima mi hanno detto: Tu sei fortunato Giorgio perché sei riuscito a circondarti nel tuo gruppo non di abbonati o soci ma di militanti, persone che sono disposte a dare la propria vita per la causa. Forse non tutti, ma alcuni sì. Si vede da come svolgono il loro lavoro, da come ti obbediscono, non fanaticamente, ma ideologicamente, con passione perché credono in te e nel programma che porti avanti. Ora il mio territorio come contattato è circoscritto ai paesi latini, Sud-America, Italia, Spagna, posso essere chiamato a fare conferenze o trasmissioni in altri paesi, ma posso aprire delle Arche solamente all’interno dei paesi latini. Ci sono altri contattati in altre parti del mondo che fanno capo ad altri gruppi operativi, siamo una forza che si contrappone al sistema, siamo pochi, ma siamo una cellula pericolosa perché questa cellula ha potenzialmente la capacità di riunire milioni di persone.   
 
L’Anticristo e i suoi affiliati possiedono dei software, dei programmatori in grado di stabilire quale capacità di riunire una certa quantità di persone possiede in una prospettiva futura una tale persona carismatica con idee rivoluzionarie. Mi è stato comunicato che da questi studi sulla mia persona e su coloro che stanno attorno a me, si evince che siamo in grado di riunire un numero di 50 milioni di persone, in America Latina e nei paesi latini dell’Europa. Vi sembra poco? A me sembra tanto. È sufficiente per cambiare un sistema, perché loro hanno le bombe atomiche ma con quelle moriremmo tutti, loro hanno i programmi di manipolazione cerebrale, la televisione, i mezzi di informazione ma se un gruppo mobilita 50 milioni di persone non sono in grado di gestirlo perché o eliminano tutti o per forza di cose devono negoziare ed offrire qualcosa in cambio. Per questo motivo il nostro nemico ci studia e ci fa la guerra. Per questo in Sicilia attraverso la mafia tenteranno qualche mossa verso di me, fino ad arrivare alla soluzione finale per poter così disperdere anche i militanti.
Come ho detto ieri sera ai giovani, bisogna conoscere la storia del proprio paese. Se studi la storia del tuo paese degli ultimi 30 anni ti renderai conto di quello che sei oggi e di quello che puoi fare. Nella seconda metà degli anni ’70 durante la presidenza di Videla i leader dei gruppi che si opponevano alla dittatura fascista e che avevano il potere di trascinare milioni di argentini, venivano uccisi. “Prima elimineremo i sovversivi, poi i loro collaboratori, poi i loro simpatizzanti, successivamente quelli che resteranno indifferenti e infine gli indecisi”  era la terribile frase di Iberico Saint Juan che Videla amava ricordare e ripetere. Furono così sterminate 30 mila persone scomparse nel nulla, i desaparecidos.  Oggi la storia si ripete in un’altra forma, noi non abbiamo fucili, non abbiamo intenzione di fare attentati nella “Plaza de Mayo”, non dobbiamo sequestrare i figli di Cristina, niente di tutto questo, perché siamo rivoluzionari di idee, vogliamo diffondere delle idee che minacciano il sistema, per questo ci controllano, ma noi sappiamo che abbiamo dietro di noi una forza molto potente che sono i nostri fratelli del Cielo. Questo è quello che ho detto ieri sera ai nostri giovani, dovete essere felici perché è vero che siamo pochi fisicamente ma abbiamo un grande potenziale quello di muovere centinaia di migliaia di persone ognuno nel proprio territorio. Lo avevo detto a radio “Mantra”, stiamo a vedere quanti maestri spirituali arriveranno in “Plaza de Mayo” per protestare insieme a noi. Non voglio giudicare, non importa, l’unica cosa che posso dire è che il nostro nemico ride degli altri gruppi spirituali, loro non gli interessano, sono innocui, noi no. L’anticristo guarda chi ha il coraggio di contrastare il sistema, chi ha il coraggio di denunciare il male dovunque esso si trovi.
Sebbene il Cristo abbia già vinto, non tutte le anime hanno risposto alla sua chiamata per questo Lui ci ha nominato pescatori e noi dobbiamo portare a Lui le anime strappandone via al demonio la maggiore quantità possibile per portarle ai piedi del Cristo affinché Lui possa salvarle. Questo è il nostro compito. Noi siamo seminatori. I mietitori verranno dopo di noi, per questo non ci dobbiamo preoccupare della quantità che peschiamo, noi però dobbiamo tenere l’amo sempre pronto.
Il lavoro che state facendo in Paraguay, Graciela, tutto quello che fa Omar Cristaldo nella diffusione, è molto importante. Omar per esempio sta pescando molte più anime di quelle che voi potete immaginare in tutto il Paraguay. Centinaia di ragazzi nelle scuole, migliaia di persone nelle conferenze che sicuramente non andranno mai all’arca e non mi conosceranno mai personalmente ma che da quel seme cambieranno la loro vita e noi non lo sapremo mai. Per questo tu devi essere felice. Io condivido il tuo sentimento Patricio (uno dei nostri ragazzi che la sera prima durante la riunione dei giovani si era rattristato per la poca partecipazione della gente alla manifestazione antinucleare) perché anche io tante volte mi sono disperato per la mancanza di risposta di molti, è la verità assoluta, ed è una reazione normalissima per chi ha un grande desiderio di cambiamento, di rinascita, ma dopo il Signore mi è apparso e mi ha detto: -Ti devi calmare, hai ragione, chiedi giustizia a nostro Padre, gridala, ma lascia che il Padre esprima i Suoi disegni-. Quindi ubbidisco. Non mi dice di non gridare più, no, mi dice: -Tu chiedi giustizia, gridala, e fai quello che puoi-. Quanti bambini ho visto in Paraguay e in altre parti del mondo nella miseria più assurda! Non può non venirti dentro una grande rabbia e vorresti fare l’impossibile per salvare quei bambini e ti senti impotente perché il problema è troppo grande. Il Cristo vedendo la mia disperazione mi ha consolato facendomi vedere che i bambini i quali vedevo per le strade coi piedi bruciati per il sole, attanagliati dalla fame, erano gli stessi bambini che io vedevo nel Mondo Nuovo. Ecco quindi perlomeno so che anche se noi dovessimo andare nelle fiamme dall’inferno è certo che questi bambini entreranno nel Regno dei Cieli. Questo non significa che dobbiamo stare tranquilli e che non dobbiamo fare più niente, perché noi abbiamo il dovere di combattere per alleviare la loro sofferenza per quanto possiamo. Lo so, è difficile, ma per lo meno facciamo un tentativo. Cara, quando il Cristo ritornerà, a voi in Paraguay ed in altre Arche del mondo, dirà: “Avete fatto ciò che avete potuto” mentre ad altri dirà: “Non avete fatto niente e niente riceverete!” Oppure “Non avete fatto abbastanza per i talenti che io vi avevo dato!”. Ma questo soltanto Lui potrà giudicarlo non noi.  Dobbiamo quindi andare avanti, io credo molto in quello che fate in Paraguay. Se Dio mi darà le forze, un giorno verrò lì e raduneremo quei centinaia di ragazzi che tu riunisci Omar con il lavoro che fai.
La conoscenza cosmica è la gnosi. La devi acquisire giorno dopo giorno, reincarnazione dopo reincarnazione la vai assumendo, assimilando, a meno che tu sia un essere di luce che scendi dalla quinta dimensione o dalla quarta dimensione e ti incarni. In quel caso la possiedi come scienza infusa, la porti dentro perché hai l’evoluzione che viene da un’altra dimensione, hai la conoscenza cosmica e la trasmetti. Ma se sei un essere umano la vai acquisendo incarnazione dopo incarnazione. Ma ricordatevi che niente vieta allo Spirito Santo di toccare una scimmia e trasformarla in un attimo in un maestro. Questo è quello che mi hanno insegnato gli esseri Cristici e lo stesso Gesù. La regola è questa: reincarnarci, acquisire conoscenza, evolverci. Ma lo Spirito Santo che è  l’intelligenza cosmica, che è l’Essere che sta al di sopra delle leggi, può cambiare la Legge quando vuole perché è Lui che fa la Legge. Lui può fare quello che vuole. Può toccare una scimmia per misurare l’umiltà degli uomini. E la scimmia incomincia a parlare di filosofia, compie miracoli, muove l’energia astrale, cura la gente, ha potere di levitazione. In quel momento tutti dobbiamo inginocchiarci di fronte a lei perché dentro quel corpo materiale si è adagiato il Padre che dice: “Cara scimmia io ti adoro”. Ci dobbiamo inginocchiare perché in quel momento non è più una semplice scimmia di fronte a noi ma è la Luce Cristica che ha toccato quell’essere per volontà divina per dare un insegnamento agli uomini. Una volta che quell’essere è stato toccato dallo Spirito Santo non ritorna più ad essere quello di prima, quando lo Spirito Santo lascerà la scimmia, questa dalla terza dimensione animale salirà alla quinta dimensione angelica perché si è resa strumento della volontà superiore cioè è stata disponibile. È come vincere la lotteria essere toccati dallo Spirito Santo! Ma la giustizia divina permette a tutti di arrivare dov’è arrivata quella scimmia, con l’umiltà del nostro spirito. Cara scimmia arriverò al tuo livello, tu sei arrivata in un secondo, io ci metterò quattrocento milioni di anni, ma sono sicuro che arriverò. Hai un diritto straordinario. Puoi fare quello che vuoi facendo dei giri nell’universo fino a che un giorno riprenderai la giusta via e arriverai alla dimensione della luce. Questo è un diritto che tutti gli esseri viventi hanno in tutto l’universo Macrocosmico.
Credo che dal momento in cui il falso Messia, cioè l’anticristo, si presenterà al mondo mostrando il suo volto al momento in cui Dio mi darà il permesso di segnalarlo con nome e cognome, passeranno tre anni e mezzo. Questo è quello che so e ciò che posso dirti in questo momento.
Se io non dovessi esserci più in quel momento fisicamente apparirò in un’altra forma perché dovrà compiersi la profezia: segnalare l’Anticristo, preparare il ritorno di Cristo, annunciare il Regno di Dio sulla Terra. Ora non so in quale forma lo farò, ma so che lo farò. Se dovessi non esserci con il mio corpo attuale, apparirò in un altra forma corporea con un altro volto.
 
I tre giorni di buio sono i tre giorni consecutivi annunciati dalle profezie che si realizzeranno e che noi dobbiamo avere la serenità e la fede di saperli affrontare, lavorando continuamente nella vigna del Signore. Non abbiamo bisogno di segni che li annuncino perché il segno è che Lui è con noi, che Lui è presente in mezzo a noi. Quando noi gli dimostriamo, gli diamo prova che stiamo lavorando nella Sua vigna non dobbiamo temere più niente. Ricordatevi che le stigmate di Cristo sono la certezza della Sua presenza accanto a noi.
Quella di Solari Parravicini è una profezia vera, dice che l’Argentina soffrirà in piccolo quello che il mondo soffrirà in grande. Se accadranno delle cose dieci volte più terribili di quelle che stiamo vivendo ora, per esempio se nel mondo scoppierà la terza guerra mondiale magari nucleare, può essere che l’Argentina non ne sia colpita direttamente, ma ne sarà colpita attraverso una crisi spaventosa, una miseria terribile, più piccola che quella del resto del mondo, ma nessun paese nel mondo può evitare gli eventi che accadranno.
Per questo motivo all’inizio dell’incontro vi ho detto: la prossima prova che dovremmo attraversare noi come Arche sarà quella della paura. Avremo paura, tutti, di quello che accadrà in Europa, di quello che accadrà in Sudamerica, di quello che accadrà in Cina. A causa delle grandi crisi mondiali, delle grandi crisi sociali e soprattutto delle catastrofi naturali. La nostra prova sarà la paura che potremo superare con l’unione e continuando ad essere pescatori di anime.  
Magari questa nostra preparazione è necessaria per altri fratelli che non hanno né il profumo né il colore del sangue di Cristo davanti ai loro occhi. Se noi l’abbiamo dobbiamo credere che Lui è qui, che è in mezzo a noi e che vuole che lavoriamo nella Sua vigna. E se stiamo lavorando nella Sua vigna non avremo bisogno di alcun preavviso perché quando Lui ritornerà ci troverà all’interno di questa a lavorare per Lui. Io sento, credo, vivo e vedo che Cristo c’è, che Gesù il figlio dell’uomo ci visita continuamente perché abbiamo il segno più grande che un cristiano possa avere. Il nostro segno, il segno di noi tutti, e dico noi non voi, perché io mi sento uno di voi, mi sento un vostro fratello. Non ci sono segni più grandi della crocifissione di Cristo. Non c’è segno più umile, più sottile, più amichevole, più vicino, più visibile, spontaneo come i bambini, e per tale motivo tanto vero. Se questo segno fosse circondato da istituzioni, capi, gerarchie severe, poteri, magari potrebbe anche non essere vero ma è così umile e per me questo è una benedizione. Io sento che un giorno il Cielo non parlerà più, non darà più messaggi,  non comunicherà più. Permetterà soltanto alle stigmate di sanguinare. Quando penso a questo mi chiedo: se ciò dovesse veramente accadere, cosa succederà a me e ai miei fratelli? Niente spero. Ma io vi domando: “C’è qualcosa di più chiaro di questo segno che ci dimostra che Lui è qui? Cosa vogliamo di più? Non è forse già questa una benedizione enorme? Eppure nonostante questo il Cielo continua a parlarci, a inviarci i Suoi messaggi. E mi sento felice perché sento che il Cielo ci ama tanto. Ci è stato dato questo segno che è stato impresso sul mio corpo ma se fosse stato dato ad un altro dei miei fratelli per me sarebbe stato lo stesso. Sono stato cresciuto ed educato da Eugenio per servire. Eugenio è stato il mio maestro e mi ha insegnato che se ora mi dovessero dire: -Giorgio consegna questo segno ad uno dei tuoi fratelli-, io lo consegnerei umilmente ma continuerei a vivere quel segno come fosse il mio segno, il nostro segno, il segno di tutti i fratelli. Per ora è volontà del Padre Adonay che io lo porti e qualunque cosa Lui decida per me va bene. Finché il segno è con noi anche il Cristo è con noi, anche fisicamente, perché il segno è fisico. Un segno fisico non è necessario perché la cosa più importante è avere il Cristo dentro e avere fede in Lui, ma nel caso in cui Lui decida di manifestare un segno anche fisico significa che ci vuole dire qualcosa e quel qualcosa è: – Io ci sono, Io ci sono.
Quindi ora rispondo alla domanda: noi non abbiamo bisogno di nessuna preparazione perché per noi il Cristo è già ritornato.
Quando additerò l’Anticristo mi ammazzeranno e poi resusciterò. Questo è ciò che accadrà. Spero di poter compiere con questo mandato e se no che sia fatta la volontà di Dio. La profezia dice questo ma so che il padre Adonay può modificare qualunque cosa.Che cosa accadrà di voi? Voi dovete proseguire a fare, uniti, ciò che state facendo ora, beatificati dalla Gloria di Dio. Dovete essere la prova vivente di un esperimento della volontà di Esseri divini che, a loro volta per volontà dello Spirito Santo, hanno riunito uomini e donne in cellule chiamate Arche, per vedere se l’uomo è degno di sviluppare una súper-civiltà. Gli extraterrestri mi hanno detto: -Devi dire ai fratelli delle Arche che sono un esperimento della nostra volontà che è la volontà dei nostri Maestri Cosmici i quali vogliono instaurare una nuova super-civiltà Cristica nel Pianeta Terra. Voi siete alcune cellule e tu sei il coordinatore di questo esperimento in queste cellule. In altri luoghi del mondo, in altre nazioni, ci sono altre comunità sotto esperimento coordinate da altri contattati, con altri temi, ma tutti uniti nell’insegnamento cosmico della Fratellanza Universale, Fraternità universale o Fratellanza Cosmica. Se voi sarete in grado di trasmettere una percentuale maggiore al cinquanta per cento dei valori Cristici  l’esperimento avrà avuto successo-. Lo traduco: Se nonostante i nostri peccati, difetti e vizi umani, superiamo il cinquanta per cento in disponibilità, cultura spirituale, fratellanza, solidarietà, tolleranza, umiltà, disponibilità, servizio ed obbedienza, noi organizzeremo nel Pianeta Terra una nuova super-civiltà. Se dovessimo fallire tutti, noi e le altre cellule con lo stesso obiettivo, loro annienteranno tutta l’umanità portandosi prima via tutti i bambini e con solamente un uomo ed una donna creeranno una nuova super-civiltà. Sarebbe un dramma. Ma questo è quello che c’è nella mente dei Maestri Cosmici.

Chi sono i Maestri Cosmici? Sono i colleghi del Padre Adonay, i nostri Dei. Il Padre Adonay ha fratelli della settima dimensione che parlano tra di loro: -Che cosa facciamo con questa galassia? Che cosa facciamo con questo Sistema Solare? Che cosa facciamo con questo Universo? Parlano di queste cose. Che cosa facciamo con questo pulviscolo che si chiama Pianeta Terra? È una nostra creazione ma cosa facciamo con lui? Se questo è quello che vogliono, se i Maestri Cosmici dovessero optare per questo programma, non sarebbe necessario il ritorno di Cristo. Ma credo che questo non accadrà, credo che il Cristo ritornerà perché Lui l’ha promesso, ma non posso nascondere ciò che c’è nella mente dei Maestri Cosmici, perché questo progetto loro lo hanno sperimentato già in altri mondi.
Spero che quanto ho detto non possa accadere mai in questo pianeta, non soltanto lo spero, sono quasi sicuro che ciò non accadrà. Ma se giungesse il momento in cui il Padre mi dovesse richiamare al Cielo e voi non abbiate già cominciato a pensare in una forma universale e non soltanto pratica, potreste provocare l’Ira di Dio. Dovete incominciare a pensare che Dio può tutto, dovete incominciare a pensare che è il disegno di Dio quello che conta. Dovete capire che il proposito finale di Dio o degli Dei, dello Spirito Santo, è ottenere l’armonia, ottenere il bene ad ogni prezzo, in tutte le cellule del Cosmo che sono i pianeti.
Dovete capire che la volontà dell’uomo non può ostacolare assolutamente niente, ma anche che la nostra libertà o il nostro libero arbitrio è così potente da poter scatenare l’ira di Dio. L’ira di Dio può essere di bassa frequenza, mezza frequenza o alta frequenza. Quella di bassa frequenza provoca catastrofi, prove, la seconda venuta di Cristo, il giudizio finale. Quella di mezza frequenza provocherebbe l’annientamento totale della razza umana. Quella di alta frequenza trasformerebbe questo pianeta in un pianeta di acqua, sparirebbero tutte le terre emerse e rimarrebbe soltanto la vita acquatica e le piante, neanche gli animali. E da lì i Creatori riprodurrebbero una prima combinazione chimica e darebbero vita nuovamente  al primo animaletto, poi al primo dinosauro fino ad arrivare alla vita umana. Significherebbe ricominciare da zero. Questa è l’Ira di Dio di alta frequenza ed io spero che non avvenga mai perché ovviamente sarebbe per me una grande tristezza. Sono migliaia di anni che mi trovo qui a lottare per la vita.  Ma vi dico questo per spiegarvi che Dio non ha problemi, Lui farà di tutto pur di ottenere l’armonia e l’amore. E ci riuscirà.
E se questo dovesse accadere tra i responsabili ci saremo noi. Forse ora potete iniziare a comprendere la responsabilità che avete, che abbiamo. Per questo motivo Cristo si è sacrificato fino a farsi ammazzare, perché sapeva della nostra responsabilità e quello che ha fatto é stato un atto di amore misericordioso infinito del Padre o dei Genitori Solari, ma adesso basta.
Se mi domandate cosa sento vi rispondo che sento che Cristo ritornerà e che l’Ira di Dio sarà di bassa frequenza che già per me è immensa. Si scateneranno tsunami che uccideranno tante persone ma che non annienteranno la vita sul Pianeta, lo trasformeranno. Questa trasformazione cambierà molti territori. L’Argentina non sarà più come è adesso, l’Europa neanche, la Sicilia si dividerà in due, l’Italia rimarrà piccola, da 250 chilometri di larghezza e 1500 di lunghezza diverrà 80 chilometri di larghezza e 700/800 di lunghezza. L’Africa si dividerà, gli oceani invaderanno le coste. Le coste attuali del mondo che voi conoscete spariranno completamente, questo significherà che spariranno 600, 700, 800 milioni di persone che vivono nella costa. Ma non dobbiamo avere paura. Eugenio consigliava, già da tanti anni, di andare a vivere in luoghi con più di 1400 metri di altezza.
C’è un messaggio speciale per i fratelli di Rosario che è uguale per tutti i fratelli delle altre Arche e lo ripeto sinteticamente: noi siamo pescatori e peschiamo anime, il lago è Rosario, la sua provincia e tutta la stessa Argentina. Qualunque cosa possa accadere nel futuro dobbiamo avere fede perché il nostro mandato è pescare e se a Rosario dovesse accadere una catastrofe, se Dio vuole che continuiamo ad essere pescatori a noi non accadrà niente. E posso dare un esempio. Carmen ha vissuto un’inondazione a Santa Fe dove viveva in passato, è stato distrutto quasi tutto nel suo quartiere ma la tua casa è rimasta in piedi. Un altro piccolo esempio è Gustavo Nalerio che ha vissuto un’odissea, partendo dall’Uruguay per andare negli Stati Uniti come immigrante, ed è riuscito a superare tutti i pericoli. Poi un giorno quando era riuscito a stabilirsi con tutta la sua  famiglia accende la televisione, e inspiegabilmente appare Giorgio Bongiovanni e la sua storia che stava andando in onda sul Canale Infinito. Gustavo mai è riuscito a spiegarsi come sia potuto accadere visto che quel canale era un canale visibile a coloro che acquistavano un pacchetto a pagamento. Il Padre ha voluto che lui mi conoscesse. Sarebbe potuto arrivare persino uno tsunami che avrebbe spazzato via la costa di New York ma se nella mente del Cielo lui doveva conoscermi, lui si sarebbe salvato e New York sarebbe affondata.
Gli extraterrestri mi hanno dato un ordine che già vi ho diverse volte spiegato e cioè che se dovesse accadere qualcosa di grave nei nostri Paesi tutti noi dobbiamo continuare a predicare e a risvegliare le anime all’interno dei nostri territori. E fino a che non apparirà al mondo il Cristo io continuerò a gridare come un matto. Lui vuole così.
 
LAS PAREJAS
Il giorno successivo lasciamo Rosario per recarci nel piccolo paesino de Las Parejas nella bellissima tenuta di Juan Alberto dove vengono dirette e coordinate le arche dell’Argentina e del Sud America in genere.Trascorriamo la giornata con i nostri carissimi Juan Alberto, Alejandra, Valeria, Flavia e i loro quattro piccoli angeli, abbracciamo Nicolas e Ada con la primogenita appena venuta al mondo la piccola dolcissima Antonella, e poi con Carmen e Juan Antonio.
E giunge il momento dell’ultimo incontro con le arche e del saluto ai fratelli. E’ oramai notte. Il freddo è pungente. Il fuoco arde nella stufa a legna che riscalda il Galpon adiacente alla casa organizzato per ospitare tutti. Ci stringiamo in cerchio accanto a Giorgio pronti per ascoltare le sue preziose parole, acqua fresca che disseta.
“Il nostro lavoro in favore della vita è importante per il Cielodice Giorgio, “Quando compiamo queste azioni il Cielo è contento. Il Cielo non è solamente un Padre severo che ammonisce i suoi figli che lavorano poco o non si comportano bene. Il Cielo è anche un Padre Consolatore. Un Padre a cui basta che noi dimostriamo l’amore per la terra, per il pianeta, per l’umanità e per tutti gli esseri viventi.
A dire la verità credo che riguardando la sintesi delle immagini che abbiamo appena visto (il video di mobilizzazione nucleare in Plaza de Mayo a Buenos Aires e a Rosario) il lavoro che abbiamo svolto in questi giorni è importantissimo. Dobbiamo perseverare così, dando il nostro massimo, ognuno per quello che può e per quello che è il suo compito.
Non so se il prossimo anno o questo stesso, ci rincontreremo, non so neanche se ci rivedremo fisicamente ma organizzate che almeno alcuni dei responsabili delle arche del Sud America possano venire in Italia per il 2 di Settembre.
Guardando le immagini di Plaza de Mayo sono entrato nel pensiero di questi Esseri che mi parlano, che sono eterni, che si emozionano vedendo che nel pianeta, nonostante il dramma, ci sono esseri che svolgono azioni in favore della vita. Quindi, questa potenza inimmaginabile che potrebbe annientare il mondo, non lo fa per merito anche nostro, anche dei giapponesi, degli americani e di altri luoghi del mondo che neanche conosciamo, che sono piccole cellule, piccole comunità che lavorano in favore della vita. Loro, questi Esseri meravigliosi, conservano tutto in un archivio dei loro computer speciali e hanno rispetto per noi, ci amano, vivono la nostra unione, perché loro seguono Cristo, sono i suoi Angeli.
Perciò cari fratelli insistiamo mettendo in atto azioni a favore della vita. Non dobbiamo arrenderci, dobbiamo proseguire perché noi ci troviamo in una resistenza che in realtà è l’avanguardia di un esercito che andrà a vincere la guerra al 100%. Il comandante dell’esercito è il Liberatore, il Salvatore. Questa avanguardia ha l’impegno di essere felice tutti i giorni, dalla notte al giorno, di vivere come se avessimo vinto la lotteria, perché Lui si trova dietro di noi, abbiamo i segnali di questo.
Voi siete il mio popolo, non solamente i miei fratelli, il mio popolo, la mia famiglia, siete la tribù di Giovanni. Desidero dare la chiamata ad un amico, in verità un apostolo, perché testimonia la verità nella sua terra (Giorgio consegna la stella al nostro carissimo Ramon Gomez).
Io spero di poter completare la mia missione, manca poco, e quando sarò arrivato al compimento il mio prossimo luogo sarà la luce del sole. Passerò a vivere da una dimensione planetaria a una dimensione universale che è poi la quinta dimensione. Se non riuscirò a portare a termine la mia missione regredirò come essere, continuerò a vivere in questa dimensione dove mi trovo ora e mi reincarnerò in un uomo. Per gli umani sarebbe come reincarnarsi in un animale. Spero che non succeda.
Io essendo giovane, come posso collaborare o aiutarti? Questa non è una domanda, è un segnale per me, un segnale di vita. Quando un giovane mi dice questo, significa che tu gli stai dando una speranza di vita, di futuro, nella creazione di questa Madre Terra. E anche se un solo giovane mi chiede: “Come posso aiutarti?” io sento che sto compiendo la mia missione. Tu caro giovane che mi chiedi questo, dal momento in cui mi hai posto la domanda hai già iniziato ad aiutarmi. Crescendo, stando al fianco dei tuoi genitori, dei tuoi amici, mi aiuterai ancora di più.
La profezia Maya termina il 31 dicembre 2012. Secondo i Maya in tale data questa Era ha il suo termine e spiegano cosa accadrà con questo epilogo: le catastrofi, l’incontro con i figli delle stelle, ecc; ciò significa che a partire dal giorno seguente il 31 dicembre 2012 avrà inizio tutto quello che è stato previsto, ma può avere inizio e fine nell’arco di una settimana oppure per un lasso di tempo maggiore. Secondo la mia opinione si tratta al massimo di qualche anno ma questa è la mia opinione personale. Tutti i nostri giovani saranno presenti quando Cristo ritornerà.
Tutti coloro che parteciparono in un modo o nell’altro alla Passione di Cristo duemila anni fa oggi stanno predicando, si sono reincarnati, il soldato della lancia, il centurione, alcuni apostoli si sono reincarnati oggi per prepararci alla venuta di Cristo.
Nei tre giorni successivi alla morte di Cristo si rifugiarono nel cenacolo, dove fecero l’ultima cena, e poi si nascosero in vari luoghi, tra cui la casa di Lazzaro. Lazzaro venne ucciso perché era l’evidenza innegabile che Cristo era il figlio di Dio.
Gli apostoli giovannei lavorano qui, altri apostoli lavorano in Asia, in Thailandia ed un giorno andremo ad incontrarci di nuovo; alcuni dei dodici si trovano qui in America latina e supportano i due Giovanni, Giovanni Battista, Giovanni l’Apostolo, Andrea,  Matteo ecc.
Noi abbiamo il sigillo di Dio, siamo scintille di Dio. Ma la nostra scelta ha fatto Satana re di questo mondo e pochissimi uomini hanno scelto Cristo. Nell’Universo esistono civiltà meravigliose che hanno accettato Cristo miliardi di anni prima di noi. L’arroganza e la presunzione dei cattolici è la stessa che avevano Hernán Cortés o Pizarro o Mussolini o Hitler. Con la stessa arroganza, con la stessa violenza, questi cattolici saranno annientati da Dio. Questa è la verità e Gesù lo disse, Cristo lo disse quando si arrabbiò: “in verità vi dico, giungeranno persone dall’estremo oriente e dall’occidente che faranno parte del Regno di mio Padre, saranno vicini ad Isacco e Giacobbe, e coloro che apparteranno al Regno io li manderò al fuoco della Geenna”. Cristo disse questo ai giudei ed anche a noi tutti cristiani. Lui parlava ai giudei e a coloro che, lui sapeva, si sarebbero convertiti in futuro alla guida del suo messaggio. Ed ora sta succedendo questo, il nostro DNA è malato. È necessario resettare la razza umana. Mi accusano di essere violento, io invece chiedo e cerco solo giustizia.
È all’interno della nostra Chiesa, del corpo mistico di Cristo, che ci troviamo tutti noi, ma in questa Chiesa si sono infiltrati i demoni, che sono giunti grazie alla loro astuzia ai vertici della Chiesa di Cristo. Hanno fatto passi da gigante per arrivare al comando della Chiesa di Cristo mentre i sacerdoti, quelli veri, sono invece quelli piccoli, i missionari, che hanno pochissimo potere a livello istituzionale; questa è la situazione della Chiesa di Cristo. È come quando le forze barbariche invasero l’Italia, o gli spagnoli il Sud America, con violenza. Le terre del Sud America pur mantenendo la razza autoctona hanno ospitato tanta gente negativa infiltrata; così è accaduto anche nella Chiesa. La Chiesa è stata fondata da Cristo ma si è infiltrato anche il potere dell’anticristo. La nostra missione è lottare contro di lui, ma non abbiamo la forza, quindi lo denunciamo. Il Cristo distruggerà il Vaticano salvando la sua Chiesa, nominando i suoi sacerdoti e i suoi missionari all’interno del popolo cristiano. Per quanto riguarda i cardinali, i Papi, ci sarà un uragano che li annienterà tutti.
Puoi spiegare il capitolo 12 di Matteo: “Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa”.
Si riferisce alla razza umana che venne creata pura, perfetta, candida, e finché l’uomo si mantenne pulito e puro il diavolo non riuscì ad insidiarsi. Così se ne andò e non trovò luogo nel mondo dove potersi stabilire, perché la terra appartiene a Dio, però riuscì a trovare la debolezza dell’uomo, cosicché vi entrò e l’umanità si perdette. Cristo fa il confronto con quella generazione che possedeva purezza e libertà ma che non la seppe sfruttare di conseguenza il diavolo tornò per distruggerla. Ma la nuova generazione sarà come quella antica, pulita, perché Cristo la libererà. Nella simbologia giudea i sette spiriti immondi sono i peccati capitali.
Il Sole è la dimora degli Esseri Cristici. Sono quelli che in questo momento stanno discutendo il destino dell’uomo e cosa fare di questa umanità. Dal momento in cui avranno deciso tornerà il “Capo di questa tavola rotonda” che metterà in atto ciò che questi Esseri hanno deciso. A livello generale consisterà nella separazione tra bene e male ma non si tratta solamente di questo, ci sono dettagli molto importanti a livello genetico e di evoluzione spirituale. Se noi potessimo solo lontanamente immaginare la sapienza, l’autorità, l’amore che hanno questi Esseri Cosmici, in un istante ci convertiremmo negli agnelli più teneri dell’universo. Ma noi siamo talmente arroganti ed indegni che uno di Loro, il più grande, discese tra di noi e noi lo crocifiggemmo.
Quando tornerà questa volta lo farà con autorità e allora non solamente gli crederemo ma ci batteremo il petto dicendo “Signore, mea culpa”. Perché tanto potente sarà il Suo ritorno che coloro i quali stanno commettendo delitti, con le mani infangate, non avranno nessuna possibilità di ricevere il perdono.
Qualsiasi cosa facesse il Maestro era un insegnamento. Il significato della parabola del fico sterile è molto importante per noi. La disponibilità e la fede. Il Signore ci dice: se avete fede e chiedete qualcosa in mio nome io ve la concederò ma dovete essere sempre pronti e disponibili alla mia chiamata. Quando Cristo ci chiama e ci chiede di fare qualcosa per Lui la nostra risposta deve essere “si” altrimenti moriamo dentro. Il Cristo ci dice “Se Io lo pretendo dalle piante che non sono in grado di decidere da sole, pensate che non possa pretenderlo da voi a cui è stato consegnato il libero arbitrio?
Termina qui il nuovo viaggio nelle Terre Latine al di là dell’Atlantico, il passo stanco ma glorioso dell’unto da Cristo prosegue il suo cammino con Verbo di Verità giungendo nuovamente nella terra al di là del Giordano dove l’anticristo dimena la sua coda, cosciente che i suoi giorni sono oramai contati. Un grande Arcobaleno che dall’America Latina giunge fino all’Italia risplende dei suoi più vibranti colori mantenendo unite le due terre al Cielo. L’aquila reale spiega le sue grandi ali vigilando sui figli della tribù di Giovanni.
Con profonda devozione.
Vostra
Sonia Alea
Palermo, 26 gennaio 2013