LAGRIME DI DIO

LAGRIME DI DIO
Discorsi profondi che trafiggono l’anima, scuotono lo spirito. Espressioni che ripetono, come in una litania senza tempo, un insegnamento universale uguale a se stesso, ma mai ripetitivo. Una creazione di verbi, concetti universali che si manifestano in mille e mille forme dialettiche, in gesti, sguardi intensi, sorrisi e lacrime. Un messaggero di Cristo, un mutante sì, ma che rimane se stesso nei secoli dei secoli, uno degli spiriti giovannei che annuncia instancabilmente la Nuova Teologia: la moderna filosofia della nuova frontiera, la liberazione dalla schiavitù della materia. Poi, una nota musicale costante, quasi ossessiva, ma indispensabile: la Seconda Venuta nel mondo del Messia Gesù-Cristo, suo adorato e amato Maestro, Re dell’Universo. Ascoltiamo, ancora una volta, questa voce che grida nel deserto per Amore, dice lui, solo per Amore.
3 AGOSTO 2013 – PORDENONE
G: Anche se il caldo fa soffrire un po’, questo sole che entra nei pori della nostra anima fa molto bene. Vi dò qualche notizia e poi, al solito, risponderò alle vostre domande. Come tutti sapete, la nostra missione si divide in tre tematiche, unite da un unico punto di riferimento che è Gesù Cristo: l’annuncio del Suo messaggio e della Sua Seconda venuta, la lotta contro l’anticristo e l’aiuto verso chi soffre, nei limiti delle nostre possibilità. Come avete visto e letto nei nostri siti, in questo mese di luglio abbiamo concentrato la nostra attività a Palermo, dove siamo stati impegnati in diversi eventi. Alcuni di voi, in rappresentanza di tutta l’arca di Pordenone, erano presenti anche alla manifestazione del 18 luglio, a cui hanno partecipato grandi personaggi, giornalisti e magistrati. Anche se non tutti sentono il clima di gravissimo pericolo, oggi a Palermo stiamo vivendo una grande tensione. Da anni vi dico che quella è la città dell’Apocalisse, da cui partono input, energie inspiegabili, dove si manifesteranno eventi estremi nel bene e nel male. Mi ricorda la nuova Gerusalemme, la lontana provincia dell’impero (Stati Uniti con tutti i suoi alleati), la cui capitale Roma (New York ) era, ai tempi di Gesù, la capitale del mondo. Qui viveva l’imperatore Tiberio che, tramite i suoi ambasciatori, veniva informato degli eventi che accadevano a Gerusalemme, tra cui la presenza di un personaggio di nome Gesù, il quale compiva miracoli. Ed è qui che si decisero le sorti dell’umanità.
Oggi a Palermo non c’è Gesù, né il processo contro di Lui. Dal punto di vista spirituale, volendo fare un parallelismo, vi è una situazione che potrebbe innescare una catena di eventi con effetto domino, che coinvolgerebbero l’Italia, l’Europa e tutto il mondo occidentale, Stati Uniti compresi. Quando pensate a me nelle preghiere e nella meditazione, a tutti noi impegnati in Sicilia, in questa battaglia sociale e nella divulgazione del Messaggio di Cristo, dovete pensare un pochino più in grande. Quando partecipate con i vostri scritti o la vostra presenza, io desidero che voi, fratelli delle arche, prendiate coscienza che state partecipando ad un qualcosa che solo in apparenza è circoscritto, locale, al massimo nazionale. Vi assicuro, invece, che a livello spirituale non è così. Da anni spiego cosa sono le energie e le anime collettive, se oggi mi trovo ad operare in questo posto non è un caso, così come non lo è stato quando ho operato cinque anni in Uruguay. Il luogo dove vivo adesso e vivrò per non so quanti anni è, molto probabilmente, l’ultimo che visiterò e chiuderà la mia missione, la completa. In questa città, a volte apparentemente ed altre concretamente, si manifestano eventi terribili, che coinvolgono tutto il nostro Paese: processi mafia-Stato, ricatti, patti, trattative; ma si sviluppano anche energie spirituali spaventose, che interessano tutto il mondo. Io so chi è l’Anticristo, ma non lo dico. Lui vive in Europa e spesso si reca a Palermo, certamente non per giocare una partita di calcio. Ho saputo che insieme ad altri, egli ha in mano l’economia del mondo.
È finito il tempo della sola preghiera e della meditazione, perché questo tempo ora deve diventare un atto di azione quotidiana concreta: Gesù tornerà e noi dobbiamo fare il nostro dovere. Non abbiamo la possibilità di sconfiggere il male con i nostri mezzi fisici, ma possediamo la grande opportunità di creare uno scudo potentissimo ai discepoli di Cristo, ai laici, credenti o in attività spirituale palese, con la nostra preghiera, presenza e azione. Capita spesso che qualcuno di voi si faccia prendere dalla frustrazione e dica: “Oltre a dare un contributo economico, scrivere una lettera o venire a sostenerti, io cosa sto facendo?”
Questa è una tentazione che non vi deve attanagliare, perché la presenza spirituale ideale, il numero che promuove, protegge, appoggia quella determinata missione e azione, crea uno scudo energetico spirituale che impedisce al male di agire. Io credo tantissimo nella preghiera rivolta a Cristo. Se non potete spostarvi e venire in Sicilia, partecipate anche da casa; la nostra presenza, quindi la nostra unione, è fondamentale, importantissima perché crea uno scudo protettivo cristico di fronte ai giusti, compreso me, poiché vi rappresento nelle conferenze, nelle riunioni, nell’espressione al pubblico della verità di Cristo. Dobbiamo fare tutto questo anche nelle battaglie sociali, dando la faccia. Quando vi arriva una petizione, non pensate che la vostra firma sia cosa da poco. Non è così: è una cosa grandissima, immensa, più di quanto possiate immaginare. È una manifestazione di energia spirituale che impedisce alla mano omicida di agire, la ferma o la fa tremare di paura. Questo è vero, e se non ci crediamo noi che seguiamo un cammino spirituale, allora non crediamo in niente. Non mi sto esaltando. L’anticristo non sopporta tutto questo, ne è infastidito, tanto da muovere le sue pedine per cercare di contrastarci. A Palermo, così come a Roma e New York, senza sminuire le altre organizzazioni criminali, si organizzano delle forze molto potenti. Ricordatevi: queste tre città sono fondamentali, qui si sta giocando una partita che provocherà degli eventi che coinvolgeranno tutto il mondo, perché in questi luoghi personaggi potentissimi decidono le sorti degli uomini del pianeta Terra. Quindi, noi siamo chiamati ad una missione molto importante, e dobbiamo insistere senza cedere.
La condanna di Berlusconi è un segno che dobbiamo leggere bene: anche se la giustizia ogni tanto funziona, sappiate che di fronte ad una potenza così devastante, non può fare praticamente niente. È stato condannato l’uomo più potente d’Italia. Non è mai accaduto nella storia del nostro Paese: la Cassazione non ha condannato mai nessuno, ha sempre annullato ed assolto. Questo è il segno che tali personaggi sono molto più potenti della giustizia stessa, ecco perché ci viene detto di gridare, di fare una sollevazione popolare, una resistenza.
Noi che predichiamo il Vangelo, Gesù, gli eventi, le profezie, appoggiamo gli uomini giusti, sostenendo queste forze con il nostro scudo spirituale. Vi assicuro che noi non siamo solo comparse, come può sembrare, ma protagonisti per via della ragione spirituale che vi ho spiegato poc’anzi; vi lascio intendere il perché. Il nostro lavoro dà fastidio al potere dell’anticristo e questo mi rende felice, ma se noi perderemo l’unione vinceranno loro…

La lotta continua e non ci dobbiamo fermare. Vi voglio ricordare che molto presto si scatenerà una serie di eventi non solo catastrofici, ma anche positivi ai quali saremo chiamati tutti e ai quali la gente non saprà dare spiegazioni. Come ho già detto, le arche sono cellule spirituali, chiamiamole Ashram, create dal Cielo per due motivi: per tenere uniti i fratelli spirituali e perché un giorno i membri delle stesse, che nella vita si occupano di lotta sociale, di preghiera, lotta alla mafia e quant’altro, dovranno essere protagonisti nello spiegare gli eventi. Tutte le persone, dai vicini di casa alle più sconosciute, sanno chi siamo, cosa facciamo e perché esistiamo. Loro ci identificano in quelli che parlano di Cristo, di UFO e delle profezie, ma quando accadranno eventi strani, mistici nel cielo o sulla Terra, visibili a tutti, ci cercheranno disperatamente. I segni ci sono anche ora, nonostante la gente si ostini a non volerli vedere, ma un giorno essi coinvolgeranno le masse.
Succederà, io non parlo mai a caso. Anche a Buia abbiamo organizzato alcuni eventi. Pensate che la gente si sia dimenticata? Apparentemente sì, ma un giorno gli abitanti di quella zona, disperati, sfonderanno il vostro cancello e vorranno sapere perché alle tre di notte il cielo è illuminato da sfere di luce, mentre a Bologna è notte fonda; non si rivolgeranno al sindaco e nemmeno al vescovo.

La presenza di coloro che sanno spiegare quello che starà avvenendo, farà girare la voce fra le persone: l’informazione collettiva, la voce di popolo è molto più potente di quella della televisione. A Civitanova Marche, a 10 km da casa mia, viveva Pasqualina Pezzola, detta Montesanta. La chiaroveggente, deceduta nel 2006 all’età di 97 anni, possedeva facoltà diagnostiche e terapeutiche. Sebbene non avesse mai partecipato a programmi televisivi, conferenze, interviste alla radio o ai giornali, la fila di persone che si recava da lei partiva da Civitanova ed arrivava fino a Porto Sant’Elpidio. Chilometri di macchine provenienti da tutto il mondo: la gente voleva farsi visitare da lei perché sapeva vedere il male dentro le persone e le guariva, mentre ai malati terminali pronunciava la diagnosi e dava la benedizione. Era conosciuta in tutto il mondo perché la voce girava al di fuori delle Marche, da lei sono andate centinaia di migliaia di persone; le hanno dedicato un libro solo dopo la sua morte. Operava dalle sei di mattina alle sei di sera, mi ricordo che partivano anche dalla Sicilia, la gente aspettava dei giorni e mangiava in macchina per non perdere il turno: un’illustre sconosciuta visitata da milioni di persone senza bisogno di pubblicità, solo perché il popolo ha fatto girare la voce. La voce del popolo è devastante, si trasmette alla velocità della luce gratuitamente e ti individuano subito. Questo sta accadendo anche a noi. Ora, le persone dicono che non sta succedendo niente, ma sanno chi siamo; appena gli eventi cominceranno ad incalzare e vedranno con i loro occhi ciò che avevano sentito dire, sfonderanno impauriti questo cancello e vorranno sapere dove andare. Allora il Cielo ci dirà cosa fare e noi dovremo rispondere nei limiti del nostro possibile, spiegando agli altri che si stanno manifestando i segni dei tempi e sta per ritornare Gesù Cristo; di pregare, stare in pace, dire che gli Esseri che ci visitano sono Extraterrestri e vogliono aiutarci. È a questo che ci stiamo preparando, non ci viene chiesto di fare chissà quale filosofia.
D: Puoi commentare la frase di Papa Francesco: “Chi sono io per giudicare i gay”?
G: Io ho accolto questa affermazione con molto rispetto. Finalmente intravedo un’apertura, una tolleranza e non rigidità verso i dogmi e le regole della chiesa cattolica, a differenza del suo predecessore Ratzinger e di tanti altri; a partire dagli inquisitori fino agli ultimi Papi apparentemente più democratici, i quali hanno continuato con una politica di chiusura. Invece è una frase di grande apertura. Lui mi è piaciuto molto perché dice: “Chi sono io per giudicare?”.
Lascia il giudizio al Signore in base alle loro opere, mentre dichiara di non essere d’accordo con la lobby gay, settaria, riferendosi a quella vaticana che commette delitti, ingiustizie, discriminazioni verso gli altri e utilizza la ricchezza per fini di corruzione. Il problema, in questo caso, non è il fatto che siano gay, ma delinquenti, una combriccola di omosessuali, non tutti, formata da cardinali, vescovi e funzionari del Vaticano, i quali hanno creato un’associazione per delinquere commettendo un’infinità di nefandezze. Su questo io sono perfettamente d’accordo, come lo sono con tante altre affermazioni. Mi emoziona anche il suo fare, il mettere in pratica una metodologia umile che vuole arrivare alla gente, ai bambini, senza protocolli, facendo discorsi semplici che tutti possono capire. Mi piace il suo carisma nel lodare Cristo, nel dire: “Non guardate il Papa, seguite Cristo”. È bello, ma non sono del tutto soddisfatto, perché io da questo personaggio carismatico ho delle aspettative superiori a quelle precedenti. Se lui è come me, se noi seguiamo Cristo ed è al vertice di un potere che può usare a favore di Gesù, entro un giusto tempo, poiché opera in un’istituzione dove c’è molto male e bisogna essere astuti nel districarsi, lui deve cominciare a colpire con le corde i mercanti del tempio, con atti forti, chiari, non segreti. Deve chiudere per sempre la banca del Vaticano (Ior), perché il Papa, quale monarca, ha il potere di farlo, se non lo ammazzeranno prima.
In base a serie ricerche che ho fatto e alle rivelazioni dei pentiti di mafia, io stimo che nella banca vaticana siano depositati due miliardi di euro della mafia, il 30% del patrimonio. Il Papa deve recarsi dal direttore generale della banca Etica, o di una banca comunque seria, e trasferirvi i fondi nella più assoluta trasparenza, per poi destinarli a opere di beneficenza e allo Stato del Vaticano. Non potete pensare che tutto possa essere devoluto ai poveri, altrimenti la Chiesa chiuderebbe e non potrebbe più operare. Mi sembra che nel mondo i preti siano circa mezzo milione. Se io fossi il Papa licenzierei tutti i preti coinvolti in atti di pedofilia, perché lui sa chi sono e purtroppo il loro numero è spaventosamente alto, parliamo di migliaia e migliaia. Io non giudico i preti gay, quelli buoni me li terrei stretti. Butterei fuori dalla Chiesa tutti i preti fannulloni, arroganti, schifosi, vigliacchi; quelli criminali, pedofili e orgiasti non so se andranno all’inferno ma, una volta scoperti, sarebbero arrestati e la giustizia farebbe il suo corso. Apporterei anche un’altra riforma, dando il sacerdozio alle donne. Il Papa ha detto una cosa che non mi è piaciuta: «Per quanto riguarda l’ordinazione delle donne, la Chiesa ha parlato e ha detto no. Giovanni Paolo II si è pronunciato con una formulazione definitiva, quella porta è chiusa. Ma ricordiamo che Maria è più importante degli apostoli vescovi, e così la donna nella Chiesa è più importante dei vescovi e dei preti».
Caro Papa, se la donna rappresenta la Madonna, che è più grande degli apostoli, la tua è una contraddizione in termini! Se la Madonna è più grande degli apostoli, i quali sono rappresentati dai preti e dai sacerdoti, ne consegue che le donne sono più grandi degli apostoli, quindi a questi facciamo fare le suore, e alle donne facciamo fare i sacerdoti; altrimenti stai dicendo un’ipocrisia. Se la donna è più evoluta, ai vescovi fai fare le suore e alle donne fai fare i vescovi, sennò perché hai detto così? Per farti pubblicità? Io attuo il discernimento e su questo non sono d’accordo con Francesco. Se il Papa desse il sacerdozio alle donne, il miliardo di fedeli della sua chiesa diventerebbe tre miliardi, perché la donna oggi ha superato l’uomo in etica, sensibilità e disponibilità. A confronto noi uomini facciamo schifo. La donna, quando serve Cristo, difficilmente si corrompe o diventa pedofila perché è madre del sacrificio, è più intelligente nello scrivere, nel parlare e verso i bambini avrebbe un approccio completamente diverso. Io, che sono estremista, manderei a casa tutti i sacerdoti e nominerei tutte sacerdotesse, ma non essendo possibile, mi accontento della parità.
Un’altra riforma che attuerei è quella teologica. Ai fedeli parlerei della Venuta di Cristo; anche se non sappiamo quando avverrà, direi: “State attenti che Cristo sta ritornando per giudicare: preparatevi!”, suscitando così il timore di Dio. Ammetterei le apparizioni, spiegherei il segreto di Fatima e dopo aver mandato a casa tutti i cardinali criminali, che sono circa il 70%, nominerei cardinali “in pectore” i missionari come Don Ciotti, Padre Scordato, Padre Zanotelli, Padre Matteo in Uruguay e li metterei tutti in Vaticano. Padre Scordato, ad esempio, dà lezioni di teologia all’università di Palermo e si ricorda dei suoi poveri… I preti di strada non sono cretini, sono teologi e sanno fare i cardinali. Il cardinale Romeo che abbiamo a Palermo, non sa fare il cardinale: lui della povertà non sa nulla, non capisce niente e non gli importa affatto. Così dovrà operare Papa Francesco; se non farà niente di tutto ciò sarà stato solo un grande inganno. Se porterà a termine metà di tutto questo, onore al coraggio, perché, come ho detto, non sarà facile. Se ne compierà un quarto, gli faremo un applauso, visto che è riuscito comunque a raggiungere un traguardo. Se non farà niente, allora era un servo dell’anticristo. Forse sono un grande ingenuo, ma quando lo vedo mi commuovo, perché mi piace come parla, prega e come guarda la gente con il suo sguardo pulito. Io però devo vedere i fatti e prima o poi li dovrà fare, perché l’opera di Cristo sono le azioni.
D: Il rigassificatore della Olt è stato posizionato a 12 miglia dalla costa pisano-livornese. Per il processo di rigassificazione viene utilizzata acqua di mare e, per evitare danni all’impianto, anche ingentissime quantità di cloro attivo, con conseguente rilascio di sostanze tossiche. Un impatto ambientale devastante, che si aggiunge al grave pericolo nel caso di incidente. Il gas, compresso a -160°C, se dovesse fuoriuscire, a contatto con l’acqua scatenerebbe una reazione di 4megatoni..
G: Posso risponderti con un messaggio che spero di riuscire a scriverlo entro stanotte o domani:
DAL CIELO ALLA TERRA
REPORT PIANETA TERRA
MORTALE INQUINAMENTO
SETUN SHENAR COMUNICA:

SIETE VIVI PER MIRACOLO ED IL MIRACOLO SIAMO NOI.
LA TERRA È DEVASTATA DA RADIAZIONI E DA MILLE FORME DI INQUINAMENTO MORTALE, PER ULTIMO QUELLO DELLA CENTRALE NUCLEARE DI FUKUSHIMA, IN GIAPPONE, CHE HA RIVERSATO IN MARE DECINE DI MILIONI DI TONNELLATE DI LITRI D’ACQUA SUPER RADIOATTIVA.
IL MIRACOLO SIAMO NOI PERCHÈ SIAMO NOI, “ALIENI”, CHE TENIAMO IN VITA IL VOSTRO PIANETA. SIAMO NOI CHE LIMITIAMO, PER QUANTO CI È CONSENTITO DAL PADRE CREATORE, LA PESTE CHE ANNIENTA LE VOSTRE MENTI. UN DANNATO VIRUS, DA VOI GENERATO, CHE ATTACCA I NEURONI DEL VOSTRO CERVELLO E CHE NOI CHIAMIAMO HARBAR. QUESTA PESTE HA TRASFORMATO NEI SECOLI LA VOSTRA CIVILTÀ IN UNA MACCHINA MORTALE, SANGUINARIA E VIOLENTA.
UN GIORNO NON LONTANO CI RINGRAZIERETE FRATERNAMENTE PER QUELLO CHE CON AMORE UNIVERSALE ABBIAMO POSTO IN ESSERE PER VOI.
I NOSTRI SCRUPOLOSI SONDAGGI CI DICONO CHE LE RISORSE PRINCIPALI DELLE QUALI VI SERVITE PER SOPRAVVIVERE SONO VICINE ALL’ESAURIMENTO.
SIETE DELLE IDROVORE. AVETE DIVORATO TUTTO E VORRESTE DIVORARE ANCHE L’ANIMA DELLA MADRE TERRA. IL RISULTATO DEL VOSTRO CANNIBALISMO È MORTE, FAME, PESTILENZE E INQUINAMENTO GLOBALE. POCHI UOMINI, I PADRONI DEL MONDO, HANNO VISSUTO SULLA PELLE UMANA INNOCENTE E DEBOLE. QUESTO PECCATO MORTALE SARÀ SEVERAMENTE SANZIONATO DALLA GIUSTIZIA DIVINA, LA QUALE, SOPRATTUTTO TRAMITE LE FORZE DELLA NATURA, INTERVERRÀ DRASTICAMENTE PURIFICANDO IL MONDO.
A SUO TEMPO VI AVEVAMO SUGGERITO, ATTRAVERSO CONSIGLI ED ISPIRAZIONI, LE SOLUZIONI PER SUPERARE LA VOSTRA CRISI DI SOPRAVVIVENZA TRAMITE LO SFRUTTAMENTO DELL’ENERGIA SOLARE ED ALTRE FORME DI ENERGIE NATURALI ED INESAURIBILI. VI AVEVAMO ANCHE SEGNALATO CHE SOTTO LA SUPERFICIE DEL GRANDE CONTINENTE AFRICANO C’È UN OCEANO DI ACQUA PURA OLIGOMINERALE CHE AVREBBE SAZIATO LA SETE E LA FAME DI TUTTI GLI ABITANTI DELLA TERRA. L’AFRICA È ANCHE IL TERRITORIO IDEALE PER INSTALLARE LA PIÙ GRANDE CENTRALE DI ENERGIA SOLARE TERMODINAMICA DEL MONDO CHE PUÒ SODDISFARE IL BISOGNO INDISPENSABILE DI ENERGIA DI TUTTE LE NAZIONI DEL VOSTRO PIANETA. I VOSTRI POTENTI, COME DITE VOI SULLA TERRA, HANNO FATTO ORECCHIO DA MERCANTE E, PER TALE RAGIONE, L’AFRICA E SUOI ABITANTI SONO STATI TRASFORMATI IN UN TERRITORIO DI MORTE, DI MALATTIE, DI SETE, DI FAME E DI GUERRE. COSÌ, SONO CADUTE NEL VUOTO LE SOLUZIONI CHE ALCUNI VOSTRI SCIENZIATI AVEVANO TROVATO GRAZIE ALLE NOSTRE ISPIRAZIONI.
ADESSO SIETE SULL’ORLO DEL PRECIPIZIO ED IL PIANETA TERRA, PER LEGGE DI CAUSA – EFFETTO E DI SOPRAVVIVENZA, È IN FASE DI REAZIONE VIOLENTA CONTRO GLI ENZIMI UOMINI TRASFORMATISI IN VIRUS NOCIVI E MORTALI.
GLI TSUNAMI, I TERREMOTI CATASTROFICI, LE ERUZIONI VULCANICHE APOCALITTICHE E TANTE ALTRE CATASTROFI NATURALI PRODURRANNO UNA NUOVA DERIVA DEI CONTINENTI E UN NUOVO ASSESTAMENTO DEL GEOIDE. COME GIÀ VI ABBIAMO DETTO IN PRECEDENTI COMUNICATI NOI, EXTRATERRESTRI, ABBIAMO UN PIANO DI INTERVENTO STRATEGICO PER POTER PORRE IN SALVO ALCUNI MILIONI DI ESSERI UMANI IDONEI A POTER EREDITARE UN NUOVO CIELO ED UNA NUOVA TERRA. VI È STATO PROMESSO UN NUOVO REGNO DI PACE E D’AMORE DAL GENIO SOLARE CRISTO E QUESTA PROMESSA SI COMPIRÀ, SIATENE CERTI!
IN VERITÀ, LA  TERRA NON È IL SOLO ED UNICO PIANETA AD OSPITARE LA VITA UMANA ED IL REGNO DI DIO. SONO MILIARDI DI MILIARDI, DI MILIARDI I MONDI CHE NELL’UNIVERSO HANNO REALIZZATO LA SUPER CIVILTÀ DELL’AMORE, DELLA PACE E DELLA GIUSTIZIA, GRAZIE ALLA REDENZIONE OFFERTA DALLA LUCE CRISTICA. QUESTA È LA VERITÀ E VOI, ABITANTI DELLA TERRA, DOVETE PRENDERNE ATTO, SE VOLETE USCIRE DAL BUIO  DELL’IGNORANZA.
UN GIOVANE VOSTRO SCIENZIATO APPARTENENTE ALL’AGENZIA DI STUDI SPAZIALI PIÙ FAMOSA DEL VOSTRO MONDO, LA NASA, RECENTEMENTE HA CALCOLATO VEROSIMILMENTE IL NUMERO APPROSSIMATIVO DELLE STELLE CHE COMPONGONO IL COSMO. EGLI HA DETTO: IL NUMERO DELLE STELLE NEL COSMO E 3000 VOLTE SUPERIORE ALLA SOMMA DI TUTTI I GRANELLI DI SABBIA DELLA TERRA COMPRENDENDO TUTTI I DESERTI E LE SPIAGGE. CIOÈ MILIARDI, DI MILIARDI DI MILIARDI DI STELLE. QUESTO CALCOLO APPROSSIMATIVO, PER DIFETTO, RIGUARDA SOLO LA COMPOSIZIONE DI 150 BILIONI (MILLE – MILIARDI) DI GALASSIE, CIOÈ UN COSMO. DI ESSERI COSMICI VE NE SONO TANTI. QUINDI, POSSIAMO TRANQUILLAMENTE AFFERMARE CON CERTEZZA CHE IL NUMERO DELLE STELLE E DEI PIANETI DELL’INTERO CREATO È INFINITO.
SE FOSTE COSCIENTI DELLA VOSTRA ETERNITÀ COME SPIRITI CREATI AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELL’ALTISSIMO, REALIZZERESTE LA VOSTRA REALE IDENTITÀ E LE VOSTRE SOFFERENZE CESSEREBBERO ISTANTANEAMENTE. ANCORA, PER VOSTRA SCELTA AMARA E TRISTE, BRANCOLATE NEL BUIO E RISCHIATE L’AUTODISTRUZIONE. CIÒ RAMMARICA MOLTO I NOSTRI SPIRITI. MALGRADO TUTTO, AI NOSTRI AMICI E FRATELLI DELLA TERRA, I BUONI E GIUSTI, VOGLIAMO COMUNQUE RICORDARE E CONFERMARE LA NOSTRA PRESENZA ED IL NOSTRO FRATERNO SOSTEGNO, RICORDANDO LORO CHE LA CONFEDERAZIONE CELESTE È ALL’OPERA E PRESTO SI MANIFESTERÀ AL MONDO CON TUTTA LA POTENZA E LA GLORIA DIVINA E SARÀ COORDINATA E DIRETTA DAL GENIO SOLARE CRISTO, FIGLIO DI DIO.
PACE SULLA TERRA!

SETUN SHENAR E LA FRATELLANZA COSMICA DEI FRATELLI DI LUCE SALUTANO
G: Al di là della bravura degli ingegneri che l’hanno progettato, se la reazione del gassificatore non avviene è perché c’è una mano che impedisce a mezza Italia di saltare in aria. Se dopo 60 anni non è mai accaduto un incidente alle bombe atomiche della base di Aviano, decine di volte più potenti di Hiroshima e Nagasaki, non è solo grazie alla bravura degli americani, ma perché qualche mano ha impedito che queste testate nucleari esplodessero. Nel 1985 Ronald Regan ha ordinato di lanciare i missili atomici poiché aveva saputo dai servizi segreti che a Mosca stavano per lanciare missili intercontinentali. A quel tempo la Russia aveva tra le quindici e le diciottomila testate nucleari, mentre l’America, con l’esercito più potente del mondo, ne possedeva la metà. Ciò significa che l’armata rossa avrebbe potuto invadere l’Europa in ventquattr’ore: se il segretario generale del Partito Sovietico, Michael Gorbaciov, avesse dato l’ordine di invadere l’Europa, l’avrebbe conquistata con le armi convenzionali.
Lanciare missili nucleari dalle basi Nato, Aviano compresa, era un’esigenza indispensabile per evitare che l’armata rossa invadesse anche l’Italia. Si è creata così una tensione che hanno saputo in pochi, riportata solo in qualche trafiletto di giornale, affinché l’opinione pubblica non si spaventasse come avvenne con la crisi di Cuba. Anche Gorbaciov mi ha confermato, non solo gli Extraterrestri, che lui stesso garantì a Reagan che non c’era nessuna predisposizione all’attacco missilistico verso gli Stati Uniti. Ma cosa era successo? Chi ispirò Gorbaciov? Come io dichiarai già negli anni 90, alcune astronavi extraterrestri distrussero una base atomica in Russia ed una negli Stati Uniti, con il lancio di raggi laser antimateria ai silos, dove si trovavano i missili balistici intercontinentali, pronti all’attacco. I miei amici sono intervenuti in sordina, cosicché sia i russi che gli americani hanno capito che sarebbe stato meglio non lanciare le bombe. Ma di questi episodi ne sono accaduti tantissimi, ultimo dei quali a Fukushima, come riferito dal nostro amico alieno Setun Shenar. Gli Extraterrestri hanno gettato una sostanza ‘non di questo mondo’, in grado di separare le molecole radioattive, per poi trasportarle in un altro luogo dell’Universo. Quindi io li ringrazierei, ma non perché sono misericordiosi: Loro sono giusti. Li ringrazierei perché questo pianeta, dove ci sono i figli di Dio e gli apostoli di Cristo, deve ospitare coloro che erediteranno la Nuova Terra. Se morissimo tutti, morirebbe l’umanità, e per amore dei giusti e dei pargoletti loro intervengono, evitando quello che possono. Ma verrà il momento in cui non potranno fare più niente.
D: Qualche anno fa dicevi: “Se abbandonate questa missione, fate qualcosa nelle opere di Dio”. Ultimamente, invece, ci è stato detto che noi, appartenenti alla tribù di Giovanni, non possiamo abbandonarla. È così?
G: È vero, ma dobbiamo solo aggiungere che lasciare la nostra missione, chiamiamola Giovannea, per seguire un’opera a favore della vita non è sbagliato se rientra nella tua missione. Fare il volontario per i bambini di Madre Teresa di Calcutta non è errato nel principio, ma se non è la tua missione non devi farlo. La missione che porti avanti non è tua, ma è una grazia che ti sta dando il Maestro Divino. Noi non siamo niente. Siamo spiriti individuali chiamati all’interno di questo mondo, il che è una grazia. Se un Maestro Divino, nel Suo amore infinito, ci chiamasse prima ancora di affidarci la missione, sarebbe una grazia. Se poi questo Amore infinito addirittura dicesse: “Fate l’Opera Giovannea, questa è la vostra missione”, innanzitutto ringrazierei il Signore perché mi sta irrorando di doni e se mi ha chiamato è una grazia infinita. Poi direi: ”Signore, a me indegno stai dando una missione. Vuoi che io parli di Te nell’Opera di Giovanni? Va bene, lo farò”. Ma se domani mattina mi alzassi e dicessi di voler fare il chierichetto, non farei più la missione del Signore, non mi sentirei più graziato né onorato, semmai sarei diventato così arrogante da sostituirmi a Lui, e quindi sarei caduto in errore.
D: Come facciamo a capire qual è la nostra missione?
G: I segni non li avete visti? Non li avete toccati? Non siete stati chiamati? Non è questa una grazia? Perché me lo chiedete, se già lo sapete? Dovete solo diventare coscienti. Io so qual è la mia missione. Gesù mi ha detto: “Devi parlare di Me e servirMi”. Se domani andassi a fare il missionario nelle terre dell’India per aiutare i bambini di Madre Teresa, avrei scelto una missione dell’infinito amore cristico, ma non sarebbe la mia missione, perché il Signore mi ha chiamato per un’altra cosa. Cari fratelli, noi dobbiamo fare la Sua volontà, non la nostra. Se Gesù ci dicesse di pulire i bagni, secondo la Sua volontà, dovremo farlo benissimo e quei bagni dovranno brillare e profumare d’incenso.
D: Nel messaggio dal Cielo alla Terra del 10 luglio ci viene detto da Setun Shenar che i portatori della nuova genetica sono 7.465.006: “[…] COSTORO SONO NEL MONDO MA NON SONO DEL MONDO. ESSI SONO A TUTTI GLI EFFETTI NOSTRI FRATELLI UNIVERSALI. […]LA VITTORIA DELLA GENETICA GNA SARÀ SANCITA IL GIORNO DEL GRANDE CONTATTO PUBBLICO TRA NOI EXTRATERRESTRI E VOI UMANI. QUEL GIORNO COLORO CHE SONO PORTATORI DELLA SUDDETTA GENETICA SI RIVELERANNO CON TUTTA LA LORO LUCE E LA LORO SOLARE COSCIENZA. IL TRIONFO SARÀ SANCITO SUCCESSIVAMENTE DAL RITORNO DI GESÙ CRISTO SUL PIANETA TERRA, EGLI INSTAURERÀ SUL VOSTRO MONDO IL REGNO DI DIO ALL’INTERNO DEL QUALE VIVRANNO IN COMUNIONE I FIGLI DELLE STELLE (GNA) E GLI ESSERI UMANI (DNA) CHE UMILMENTE HANNO SOSTENUTO E SERVITO QUEI FIGLI DEL SOLE IN MISSIONE SULLA TERRA […]. I figli del Sole sono anche i predetti figli delle stelle?
G: Tutti i figli delle stelle presenti sulla Terra sono anche figli del Sole, ma non solamente del nostro Sole, anche di altri Soli; perché non c’è differenza tra il nostro Sole, Adonay Cristo, ed il sole di un altro sistema solare. Il Cristo Adonay che vive, opera e crea in questo sole è lo stesso Cristo Adonay, che si chiama Arat Ra in un altro sole, sono fratelli. A voi che appartenete alla Chiesa di Giovanni, ho rivelato che non esiste un solo Dio: esistono gli dèi. Non c’è solo un Adonay, ci sono altri Cristi ed altri Adonay che sono fratelli. Uno solo è lo Spirito Creante, che erroneamente chiamate Dio, ma che giustamente intendete come Unico. Quindi il Sole di Maya delle Pleiadi, come il Sole di Alfa Centauri, sono tutti fratelli del Padre Adonay. Se entrassi con un’astronave nel sistema solare della stella Maya e guardandola dicessi: “Padre mio, quanto Ti voglio bene”, non sbaglierei anche se il Padre mio è Adonay del sistema solare della Terra, dal quale provengo, perché quel sole è fratello di mio Padre. Non è mio zio, è Padre anche Lui poiché all’interno del Suo essere contiene lo Spirito Santo. Se tu sei un Dio io non ti guardo come figura, adoro ciò che hai dentro: ossia lo Spirito Santo. Perciò non sto commettendo idolatria, né tradimento, perché lo Spirito Santo che è in Adonay sta in tutti, ma noi non ne siamo coscienti, viviamo ancora nella materia grezza. Adonay invece è cosciente perché è spirito puro, ha lasciato la materia.
D: Noi fratelli qui presenti abbiamo ancora il DNA o ci avviciniamo al GNA? Noi siamo del mondo o siamo nel mondo?
G: La genetica GNA è sparsa in tutto il mondo. Sebbene siano relativamente pochi, circa sette milioni, i portatori sono sparsi così bene che il mondo ne trae beneficio. Ci sono persone che non fanno parte della nostra chiesa spirituale e non conosciamo ma, date le loro straordinarie capacità creative e manifestative, qualche volta ne abbiamo sentito nominare qualcuno. Sicuramente sul piano mistico, madre Teresa di Calcutta era portatrice della genetica GNA, così come lo scienziato che per la prima volta sulla Terra ha elaborato il progetto dell’energia solare, o chi ha portato a conoscenza l’alimentazione biodinamica, la medicina naturale. Ci sono anche persone che operano in campi completamente diversi, come la giustizia e la legalità, e si distinguono per il loro lavoro, l’amore e la sete di giustizia verso il prossimo. Nel nostro ambito, ad esempio, di certo lo sono Falcone e Borsellino. Nella teologia e nel misticismo lo erano Padre Pio e Giordano Bruno; nell’ambito della filosofia San Francesco e Dante Alighieri. Il Caravaggio, nonostante fosse un disadattato, portava la genetica GNA e le sue opere sono senza dubbio fra le più famose e venerate nel mondo. Grazie a Dio la genetica GNA è sparsa anche nella chiesa spirituale ‘giovannea’. Nella nostra comunità tutti i nascituri e i bambini nati da poco portano la GNA, così come i figli più grandi, ai quali solitamente viene trasmessa da uno dei genitori, ma devono stare attenti a non perderla. Noi adulti, che facciamo parte dell’Opera, non ne siamo tutti portatori, ma per questo non siamo da meno. Siamo tutti fratelli, e chi possiede tale genetica si trascina dietro il fratello che non la ha. Attivando l’azione cristica, la nostra genetica DNA si può trasformare, per cui il portatore del DNA nell’azione diventa fratello di chi ha la GNA. Chi sono coloro, in mezzo a noi, che la possiedono? Non c’è bisogno di fare nomi, ma se siete curiosi nel senso bello della parola, li potete individuare: sono quelli che stanno dando se stessi, tutta la propria vita alla Verità, lasciando tutto ciò che hanno. Loro non sono di questo mondo, non contemplano niente della vita materiale, anzi la contestano e si ribellano; tuttavia devono stare attenti a non perdersi perché, pur avendo la genetica GNA, occorre adattarsi a questo mondo se si vuole servire Cristo; se invece ti ribelli a tutto, puoi perderti.
Dobbiamo restare uniti. Anche se fisicamente qualcuno ha la genetica GNA ed altri no, Cristo la offre a tutti. Lui dice: “Tieni fratello, questa è la genetica cosmica, te la regalo. La vuoi?” Se rispondi: “Sì, Signore!” la tua genetica da DNA diventa GNA, senza rapporto sessuale, senza seme, compenetrazione astrale o altro, perché Cristo con uno schiocco di dita te la dona. Ma attenzione, se la prendi, devi dare tutta la tua vita. Più noi siamo attaccati alle cose materiali, più siamo vicini alla genetica DNA e lontani dalla GNA. Al contrario, se rimaniamo attaccati alle cose spirituali siamo nella GNA. Non mi riferisco ai soldi o alle cose materiali, parlo dei sentimenti. Chi ha la genetica GNA non soffre di gelosia, né di invidia o di arroganza. Non ha questo sentimento, lo disconosce e siccome a volte siamo un pochino invidiosi e gelosi, questo ci allontana dalla genetica GNA. Se io soffro di gelosia perché mi aspetto che Antonella mi abbracci ma non lo fa, non faccio parte della GNA. Io devo abbracciare sempre Antonella e se lei mi ignora a me non importa, perché io sono portatore della genetica cosmica, che significa dare senza nulla chiedere. Se io abbraccio sempre Antonio, faccio parte della genetica GNA ed è questo che devo fare. Ma se poi vado a casa lamentando che Antonio non mi abbia abbracciato o che lui non mi pensi, non faccio parte della genetica GNA. È un’equazione matematica, non è un sentimento o un’idea politica: GNA significa dare senza nulla chiedere. In passato, nei cioccolatini ho trovato una frase GNA che diceva: “Amare significa: non dover dire mai mi dispiace”; questa è la genetica GNA.
D: Oggi mio figlio ci ha raccontato un’esperienza incredibile. Mentre pescava gli è apparso un grande globo di fuoco, che lo ha lasciato sconvolto e pietrificato e ha sentito una voce dentro di lui che diceva: “Credici. Stiamo arrivando”. E così com’è arrivato se n’è andato a zig zag.
G: È molto bello quello che ha vissuto Stefano. Ma la prossima volta non si deve far trovare a pescare i pesci, ma gli uomini e le anime.
D: Assam Ruhani, il nuovo presidente dell’Iran, ha esortato la distruzione dello Stato di Israele. Durante una manifestazione ha definito lo Stato ebraico come “tumore purulento sul corpo del mondo islamico che deve essere estirpato”.
G: Io sono un pacifista e non sono d’accordo con queste espressioni violente. Tutti i popoli della Terra, compreso Israele, devono stare molto attenti, perché l’ira di Dio si può scatenare anche per Israele, non solo per altri popoli terroristi e aggressivi. Io sono un ebreo marchiato ed al collo porto la stella di David. Ho vissuto con il mio popolo in tante incarnazioni ed ho sempre lottato contro le sue nefandezze, affinché si ravvedesse. Quindi dico: “State attenti, perché contro il nostro popolo, che nella Bibbia è stato un popolo disubbidiente, arrogante, vigliacco, assassino e ipocrita, si può scatenare l’ira di Dio”. Poche volte Israele ha ubbidito al Padre Adonay, infatti Lo ha costretto a fare il diluvio universale e a distruggere Sodoma e Gomorra, permettendo ai nemici del Suo popolo di conquistarlo. I Filistei e gli Egiziani non erano il popolo di Dio, ma Egli ha permesso loro di castigare gli ebrei perché disubbidivano. Questa è teologia ebraica e la insegnano nelle sinagoghe a Roma. L’Egitto ha schiacciato gli ebrei prima dell’arrivo di Mosè, perché Dio ha dato il permesso. Quando Mosè scese dal Monte Tabor con i dieci comandamenti, il popolo lo ha deriso, sputandogli sulla faccia. Così Dio ha ordinato a Mosé di portare gli ebrei nel deserto e sterminarli, facendoli vagare per quarant’anni finché l’ultimo dei vecchi non fosse morto; mentre ai figli dei figli permise di entrare nella Terra Promessa. Se gli uomini di Israele, che sono oggi i padroni del danaro, dovessero disubbidire ancora con le armi atomiche, Dio potrebbe servirsi dei nemici del Suo popolo per castigarlo? A voi la risposta.

D: Quindi Hitler è stato un servo di Dio.
G: Hitler non è stato un servo di Dio, ma del diavolo. La Bibbia dice che Israele è stata castigata da Dio servendosi dei Suoi nemici. È scritto nella Bibbia: “Io castigo il mio popolo tramite i nemici del mio popolo”. Con il permesso di Dio, Hitler potrebbe essere uno strumento del male, usato per punire il popolo ebreo, che io amo perché sono ebreo, ma lo critico così come critico i corrotti d’Italia. Se gli ebrei, appartenenti alla religione del Dio Adonay, sono i padroni delle banche del mondo e degli Stati Uniti, perché l’economia mondiale fa schifo? Evidentemente non stanno ubbidendo a Dio: sono egoisti, materialisti, arrivisti e prepotenti, altrimenti saremmo stati tutti bene. Io sono contrario alle affermazioni dell’Iran, ma temo che se Dio non si servirà dell’Iran, farà arrivare una catastrofe che ci raderà al suolo, perché Egli è padrone di tutto. Purtroppo, sulla Terra ci mancano l’amore ed il timore di Dio, perché Lo prendiamo in giro, Gli sputiamo sulla faccia, Lo bestemmiamo, Lo ignoriamo; noi non Lo ringraziamo mai, e se Lo preghiamo è sempre per interesse. Nessuno dice: “ Signore, grazie che mi hai dato la vita”, o forse lo fa uno su un milione, perché tutti preghiamo Dio per avere. Se continueremo così, prima o poi Dio si adirerà, come si è adirato duemila anni fa, quando ha cacciato i mercanti dal tempio.
Io non sono musulmano, ma sono un seguace del Padre Adonay e Lo temo; tuttavia Lo voglio leggere e capire nella Sua metodologia. Io non parlo quasi mai con il Padre Adonay, ma con Suo Figlio, che è più accessibile. Temo tanto il Padre, ma è grande, immenso, perché si commuove di fronte alla sincerità e si incazza di fronte all’ipocrisia. Se dico: “Signore, stamattina ho sbagliato. Volevo fare una cosa a fin di bene, ma sono stato arrogante. Ho sbagliato, sono un cretino, fai di me quello che vuoi. Se puoi darmi una possibilità, io Ti darò la vita, altrimenti sia fatta la Tua volontà”. Il Signore Adonay dirà: “Sei sincero, ti darò fiducia; ora vai e fai questa missione meglio di ieri”. Ma se dici: “Signore, ho sbagliato, ma è stato lui ad indurmi nell’errore, a fare tutto questo..”, oppure: “Sì, ho sbagliato, ma ho visto altri fare di peggio”, questo irrita e adira il Padre Adonay, quindi non lo fate, altrimenti andrete incontro ad una grande sofferenza, perché Dio vi farà soffrire tanto. Voi dovete dire: “Signore, faccio schifo e anche se quel fratello sembra aver peccato in modo ancora più grave, io sono responsabile del mio e anche del suo. Perdonami”.

Se sono vicino al Messaggero non devo peccare e devo lottare con tutto il mio amore per evitare che lo faccia il fratello che vive più lontano. Se mio fratello ed io abbiamo entrambi peccato, il suo peccato è mio, non suo: il mio è doppio. Se siete vicini al Segno, il peccato del fratello che mi vede una volta al mese è anche vostro. Quindi noi dobbiamo essere giusti, amarci tutti insieme ed essere umili. “Signore perdonami, ho sbagliato!”. Ed il Signore ci perdonerà. Io faccio così, non per ragioni politiche. Anch’io a volte mi sento responsabile di errori, ma il Signore vuole che dica la verità e non mi nasconda. Noi non sbagliamo perché siamo cattivi; nessuno di voi presenti qui o in ascolto lo è, ma abbiamo paura di perdere l’affetto, l’amore, di non essere più amati o rimanere soli. Non siete criminali, siete miei fratelli e se siamo arroganti e non lo ammettiamo è perché abbiamo paura; ma sbagliate. Non dovete avere paura, perché il più grande avvocato difensore dell’Universo è proprio Colui che vi giudica. Cristo non è il giudice, è giudice e avvocato allo stesso tempo, anzi più avvocato che giudice. E più avvocato di Lui, è la Santa Madre. Se voi direte: “Signore giudicami, condannami, puniscimi, ho sbagliato”, Lui vi risponderà: “Io sono il tuo avvocato difensore, non ti punisco, né ti giudico”, ma ti assolverà perché ha visto in te la sincerità e l’umiltà, quei valori che trionfano e hanno la genetica GNA. La paura è figlia dell’ignoranza, e se siamo ignoranti è perché non conosciamo Dio. Noi pensiamo che Dio non esista, oppure se c’è ci ignora, magari ci punisce o abbandona. Pensiamo di perdere tutto, di perderci, di non essere più amati, considerati e rimanere in mezzo alla strada. Pensiamo a queste cose umane normalissime, ma noi che abbiamo conosciuto Cristo non dobbiamo preoccuparci di questo, nemmeno quando sbagliamo. Sbagliare è umano e ammetterlo significa essere discepoli di Cristo. Dobbiamo preoccuparci se ci crediamo migliori degli altri, se pensiamo di non sbagliare mai, o ci sentiamo perseguitati, non amati o compresi da nessuno. Se riteniamo che il nostro amore sia così alto da non poter essere compreso, di aver fatto solo del bene e quindi ricevere solo male, questo è Satana.
Ti fa credere di essere il migliore, ma in realtà ti sta lasciando solo, abbandonato da tutti e ti distrugge. Quando invece sei umile e dici: “Sono qui Signore, a disposizione dei miei fratelli. Aiutami, ho sbagliato, ma voglio andare avanti”, il Suo potere entra dentro di te e tu diventi Lui.
Egli compenetra i peccatori, quelli che sbagliano e che lo ammettono, perché dagli errori imparano. Gesù non va mai da quelli che non hanno peccato, perché essi non hanno fatto niente a favore dell’umanità. Chi è nell’umanità e la ama dando la vita in suo favore, sbaglierà. Se non sbaglia non sta amando l’umanità, solo Cristo non ha sbagliato.
Questo concetto lo trovate nel Vangelo. Gli apostoli hanno sbagliato e Lui li riprende tutti e dodici in passi diversi. Anche Giovanni ha sbagliato, pur non avendoLo tradito e nonostante fosse il migliore tra gli altri. Lui, che era il prediletto, ha peccato di arroganza quando disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel Tuo nome e glielo abbiamo vietato,perché non era dei nostri». Ma Gesù rispose: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel Mio nome e subito dopo possa parlare male di Me. Chi non è contro di noi è Mio fratello». (Mc9,38)
Solo Cristo non ha sbagliato. Giovanni aveva peccato di arroganza, legittima, perché lamentava che quell’uomo predicasse da solo, pretendendo che si unisse alla loro comunità per adorare e prostrarsi a Cristo. Gesù allora gli rispose: «Chi è con Me non è contro di Me, lascialo stare Giovanni e non ti permettere più di parlare male di quel fratello». Questo è Cristo e noi dobbiamo essere come Lui nei principi, non nell’evoluzione, mettere in pratica i Suoi insegnamenti, anche sbagliando.
1 SETTEMBRE 2013 – SANT’ELPIDIO A MARE
Fin dalle origini del mondo iniziati e maestri si sono incarnati al servizio della fratellanza cosmica per aiutare l’uomo a liberarsi dalla schiavitù. L’intervento divino dei figli delle stelle, provenienti da altri mondi sparsi nell’universo e ubbidienti ad una gerarchia cristica precisa, è avvenuto in tutte le epoche, religioni e credo. Uomini semplici, armati di valori universali, che si sono distinti per le loro imprese divenute leggendarie, lasciando un’impronta sul corso della storia, contro eserciti, poteri, ignoranza, ingiustizie.
Tuttavia l’incarnazione di Cristo, il Figlio di Dio, si distingue in modo straordinariamente eclatante. Il Figlio dell’Uomo nasce, cammina tra gli uomini e passo dopo passo ne percorre i gesti quotidiani, tracciando messaggi permanenti per tutti i tempi. Per amore, solo per amore, nasce da un ventre materno, cresce e soffre come qualsiasi altro uomo fino alla Croce, indicandoci la Via da percorrere. Ma non lo fa dall’alto del suo trono. Il Re dei re, il padrone della vita e della morte, è amico e fratello degli umili, dei peccatori… Dio, che è tutto, il primo e l’ultimo, si fa conoscere all’uomo e lo incontra nell’umanità di Gesù Cristo, senza sfoggio di potenza alcuno, cammina al suo fianco, gli tende la mano, lo sprona, lo sorregge.
Così oggi, attraverso il Suo messaggero portante impresso nel suo corpo il Vessillo della Nuova Galilea dei Gentili, l’ultima offerta di redenzione, il Verbo cammina ancora in mezzo a noi, ad indicarci la Via, la Verità e la Vita.
A dimostrarci, con l’esempio, che l’amore vince tutto; che l’amore e il dono totale di se saranno la carta d’imbarco che ci permetteranno di salutare l’imminente Nuova Alba, di accogliere il Ritorno con potenza e gloria del Nostro Re. A ricordarci che se resteremo uniti con le mani salde sull’aratro e ci affideremo a Lui, vinceremo, ma che «non sarà coronato di gloria se non colui che avrà strenuamente combattuto».
Lui ci fa partecipe della sua natura divina affinchè, un giorno, tutti gli uomini possano diventare dei. Gesù disse: «Se voi credete in me, voi farete le opere che io faccio, e ne farete di più grandi” (Gv 14,12). In questo sta la sua grandezza. E quel giorno anche noi, divenuti figli dell’Uomo, strumenti coscienti del Padre Glorioso, la condivideremo con gli altri.
Giorgio: Prima di tutto, vorrei salutare con tanto amore ed amicizia fraterna Raul Blasquez e la sua fidanzata, che è mia sorella. Raul è un amico, una persona che io considero molto fedele a me, direi fedelissima, quindi non è solo mio amico, è anche un mio soldato. Se glielo chiedessi, lui sarebbe pronto a lasciare tutto e venire con me in qualsiasi posto del mondo. Mi segue da sempre, vive in Argentina ed aiuta i bambini poveri; ha lavorato per la Funima International a fianco di Raul Bagatello, ma in realtà lui ha seguito sempre me. Fin dal primo momento ha riconosciuto il Segno ed io gli ho detto: “Il giorno in cui il Cielo dovesse aver bisogno della tua presenza al mio fianco, anche fisica, io ti chiamerò e so che verrai subito”. Raul è tra coloro che sono pronti a stare con me e a combattere fino alla fine. Quando ho amici fedeli a quello che sono, rappresento e faccio, io mi sento l’uomo più ricco del mondo. Sono uomini che guardano i fatti, le azioni, le intenzioni, gli ideali, sanno che sono un uomo segnato da Dio, ma anche un uomo con peccati e debolezze. Volevo dirvelo così, con il cuore. In Argentina ci sono altri fratelli fedeli come Raul Blasquez e la sua bellissima fidanzata: in questo momento, egli rappresenta tutti coloro che dal Suo Paese mi vogliono bene.
Adesso vi farò ascoltare un brano musicale e poi leggerò alcuni passi del Vangelo, perché voglio presentare quello che io considero il momento più importante della vita di Cristo. Sicuramente, starete pensando a quali siano, secondo me, i momenti più importanti, le situazioni e gli eventi sacri della Sua vita. Eventi divini come l’Ultima Cena, i miracoli o la resurrezione di Lazzaro; la crocifissione, che è l’insegnamento sacro della nostra redenzione, dove il sangue di Cristo redime i nostri peccati e ci dona la salvezza. Potreste pensare, tra quelle che ho elencato, che io possa scegliere la Resurrezione, dove Cristo, con la Sua figura impressa nel Sacro lenzuolo, lascia un grande Segno nella storia dell’umanità; o addirittura che io abbia scelto l’Ascensione quando, di fronte a tutti i discepoli, viene rapito da un’astronave. È logico credere che uno stimmatizzato, messaggero e rappresentante di Cristo – e mi permetto di dirlo con tutte le mie debolezze, perché lo sento e so di esserlo – possa ritenere che questo momento sia tra quelli più belli e sacri che noi dobbiamo osservare, ricordare e vivere, soprattutto l’Ultima Cena, quindi la Santa Comunione.
Quest’anno ho scelto di parlare dell’istante più importante della vita di Cristo, del Suo Messaggio, che nessuno considera sacro anche se è nel Vangelo. Tutto ciò che è scritto nel Vangelo è sacro, ma il momento che ho scelto per comprendere la grandezza di nostro Signore è fra quelli di cui si preferisce non parlare o sottovalutare. Noi sappiamo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, ha fatto i miracoli, resuscitato se stesso, si è mostrato ed è salito al Cielo; fate bene e siete benedetti da Dio se ci credete. Ma noi dobbiamo crescere e per capire veramente il messaggio di Cristo e l’offerta che ci viene data, vi rivelo il momento più grande, il più bello ed importante per tutti noi: il Getsemani. Ora vi leggo il testo di una canzone che è rimasta nella storia dell’umanità, perché ha risvegliato tanti giovani: “Il Getsemani”, dal grande musical del 1973 che ha sconvolto le tradizioni cristiane e risvegliato tanti giovani a Gesù. Il testo ovviamente si ispira al Vangelo, ma è importante che io vi conduca nell’orto del Getsemani, partendo dall’emozionante musical per arrivare poi alle vere parole del Vangelo. (http://www.youtube.com/watch?v=I3mFBh2z9sc, http://www.youtube.com/watch?v=0rEVwwB3Iw0)
GETHSEMANE (I only want to say – JESUS CHRIST SUPER STAR, 1973)
Nel Giardino del Getsemani
Voglio soltanto dire
Se c’é un modo
Allontana da me questo calice poiché non voglio assaggiarne il veleno
Sentirne il bruciore, Io sono cambiato, non sono più così sicuro
Come quando abbiamo iniziato
Allora ero ispirato
Adesso sono triste e stanco
Ascolta… Non c’é dubbio che ho superato ogni aspettativa
Ho tentato per tre anni, che sembrano trenta
Potresti chiedere altrettanto a qualsiasi altro uomo?
Ma se io muoio
Se vado fino in fondo e faccio quello che Tu mi chiedi
Se lascio che mi odino, che mi colpiscano, che mi feriscano, che mi inchiodino al loro legno
Vorrei sapere, vorrei sapere mio Dio
Vorrei sapere, vorrei sapere mio Dio
Vorrei capire, vorrei capire mio Dio
Vorrei capire, vorrei capire mio Dio
Perché devo morire
Sarei notato più di quanto lo sono mai stato prima?
Le cose che ho detto e fatto avrebbero maggior peso?
Dovrei sapere, dovrei sapere mio Signore
Dovrei sapere, dovrei sapere mio Signore
Dovrei capire, dovrei capire mio Signore
Dovrei capire, dovrei capire mio Signore
Se muoio quale sarà la mia ricompensa?
Se muoio quale sarà la mia ricompensa?
Dovrei sapere, dovrei sapere mio Signore
Dovrei sapere, dovrei sapere mio Signore
Perché, perché dovrei morire?
Oh perché dovrei morire?
Puoi mostrarmi ora che non verrei ucciso invano?
Mostrami almeno un po’ della tua mente onnipresente
Mostrami che c’é un motivo per cui tu vuoi che io muoia
Sei anche troppo preciso sul dove e sul come,
Ma non altrettanto sul perché
Va bene, morirò!
Oh, oh guardami morire!
Vedi come, vedi come morirò!
Oh, guardami morire!
Allora ero ispirato
Adesso sono triste e stanco
Dopo tutto ho provato per tre anni che sembrano novanta
Perché allora ho paura di finire cio` che ho cominciato?
Ciò che hai cominciato tu, non io
Dio, la tua volontà é dura
Ma sei tu che comandi il gioco
Berrò il tuo amaro calice, inchiodami alla tua croce e spezzami
Fammi sanguinare, percuotimi, uccidimi, prendimi adesso – prima che io cambi idea.
G: Cosa dice Gesù mentre si trova sconvolto nell’orto del Getsemani? Davanti a noi abbiamo un Gesù potente che ha conquistato il tempio, resuscitato i morti; un Gesù al quale non è stato negato nulla dal Padre. Il Figlio dell’Uomo, dopo aver chiesto al Padre di concederGli di resuscitare Lazzaro, dirà: “Padre, Ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre Mi dai ascolto” (Gv 11,41). Abbiamo un Cristo che, di fronte a tutti, riporta in vita un uomo morto, già in stato di decomposizione. Gesù si sente forte, si sente il Cristo: Gesù è il Cristo. Egli va nel tempio trionfante, prende le corde e bastona i mercanti del Tempio, pur sapendosi un uomo denunciato dai magistrati (i farisei), e già tradito da Giuda che faceva la trattativa mafia-apostoli (famiglia di Gesù). Fa poi l’Ultima Cena e raccomanda al Padre i Suoi apostoli, in una vera forma di esaltazione divina e totale di Se stesso, tant’è vero che quando Filippo Gli chiede: “Signore, mostraci il Padre e ci basta” (Gv 14,8), Lui risponde: «Da tanto tempo sono con voi e tu non Mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto Me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: «Mostraci il Padre»? Non credi che Io sono nel Padre e il Padre è in Me? Le parole che Io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in Me, compie le Sue opere» (Gv 14,9). In quel momento Gesù si sente il Cristo, si sente Dio: Gesù è Dio. L’incarnazione di Dio tramite Cristo si rivela ai dodici apostoli. Non è certo un uomo debole, né teme o vacilla: Lui si sente, e lo dice, l’incarnazione di Dio. Trascorrono tre ore e lo vediamo nell’Ultima Cena con la lavanda dei piedi, le raccomandazioni, le promesse, i colloqui con il Padre, Giovanni che chiede se sarà lui a tradirLo e Giuda che si alza e se ne va. Cala la notte, gli apostoli sono esaltati, … Gesù-Cristo-Dio, esaltatissimo, ad un certo punto si alza e rompe l’incantesimo dicendo: “Basta, alzatevi e andiamo”. «Andò con loro in un podere chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre Io vado là a pregare». E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con Me». E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre Mio, se è possibile, passi da Me questo calice! Però non come voglio Io, ma come vuoi Tu!». Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con Me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre Mio, se questo calice non può passare da Me senza che Io lo beva, sia fatta la Tua volontà». E tornato di nuovo trovò i Suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina» (Mt 26,36).
Se un’ora prima era Dio, perché ora si sente così e comincia a pregare verso il cielo Suo Padre?
Il padre Adonay non risponde e Gesù soffre talmente tanto che sbatte la faccia a terra e dice: «Signore, Signore, rispondimi! Perché Mi fai questo? Però sia fatta la Tua volontà, non la Mia». La paura di affrontare la sofferenza per tutto quello che Lui sapeva Gli sarebbe accaduto, anche nei minimi particolari, Lo assale e comincia a sudare sangue. Gocce di sangue scendono dal Suo capo e Satana, che Gli stava vicino, osservandoLo, Lo istiga dicendo: “Se Tu hai l’autorità di eliminare tutti e conquistare il potere, di fare giustizia contro quelli che Ti hanno perseguitato e tradito, perché chiedi a Dio di farlo?” Ma Gesù non risponde, lo ignora. Lui vuole la risposta da Dio, non da Satana, e sbatte di nuovo la faccia a terra finché si convince, si alza e ritorna dai Suoi discepoli con la faccia insanguinata.
All’arrivo dei soldati, con Giuda in prima fila, Gesù chiese a voce alta: «Chi cercate?». «Gesù di Nazaret!», Gli fu risposto dal comandante delle guardie. «Sono Io! Se cercate Me, lasciate andare costoro», rispose il Signore. E, dopo l’arresto, gli apostoli abbandonarono il Signore e fuggirono nella notte. Questo è il momento riportato nella canzone, per noi il più importante. Il testo ovviamente esagera con le parole, le umanizza molto, ma ci trasmette il concetto che Gesù ha paura, Gesù-Cristo-Dio ha paura. Gesù Cristo non vuole essere ucciso e chiede al Padre Eterno di liberarLo da quella situazione.
Perché secondo voi, io, stimmatizzato, scelgo questo passo quale momento essenziale della vita di Cristo verso di noi, verso la nostra salvezza? Perché non ho scelto la Comunione, la Resurrezione, la resurrezione di Lazzaro, l’Ascensione o la trasfigurazione di fronte a Pietro, Giacomo e Giovanni? O quando bastona i mercanti del tempio ed annuncia la Sua Seconda Venuta che, a livello profetico, è il fatto più importante, perché parla di questo tempo? Perché scelgo quel passo come insegnamento per capire la grandezza di Cristo Figlio di Dio, di Gesù Figlio dell’Uomo, personificato dal Cristo Figlio di Dio, quindi Dio? Lui acconsente al grande sacrificio, ma ha paura, non è sicuro come quel mattino, quando si era esaltato ed aveva fatto grandi cose. Addirittura verso le quattro, alcune ore prima, aveva detto a Filippo: «Vedi Me, vedi il Padre». Come può accadere che Gesù Cristo, dopo tre ore, diventi un uomo comune che ha paura di essere condannato? Lui sente di essere Gesù Figlio dell’Uomo, non ha dimenticato di aver resuscitato i morti, è cosciente di tutto, però ha paura; addirittura chiede al Padre, che non risponde, la forza di resistere e Gli dice: «Sia fatta la Tua volontà e non la Mia».
Per chi non ha ancora realizzato la fede, questo passo certamente non è di aiuto, ma è una complicazione. Noi sappiamo che Gesù è Figlio di Dio ed abbiamo realizzato la fede, quindi è un aiuto a crescere. Come ho spiegato in altre lezioni spirituali, ogni azione che Gesù Cristo ha compiuto non è stata mai un caso. E se ogni azione era un messaggio, quale insegnamento si cela di fronte a questa azione che gli Extraterrestri, le mie guide superiori, considerano la più importante del Vangelo? Ci sono dei momenti sacri del Vangelo che nessuno può cambiare perché sono scolpiti, come la Resurrezione, il Cenacolo o l’Ascensione, sono sacri e divini. Per quale motivo allora, io scelgo quel passo come fondamentale, che ci permette di rimanere saldi nella fede, di crescere e di non rinnegare mai Cristo; per il quale dobbiamo essere riconoscenti per tutte le evoluzioni, fino alla settima dimensione? Quella notte, questo Essere che io adoro immensamente, ha dato la chiave di lettura di uno straordinario insegnamento.
Premesso che Cristo non stava sbagliando e non era tentato, Lui ci trasmette qualcosa che sta vivendo veramente e, allo stesso tempo, lascia un insegnamento per i trogloditi come noi. Il Signore non stava recitando, suda sangue e sceglie di viverlo veramente con tutto Se stesso. Certo, Lui è Cristo. Per farci capire che è il Figlio di Dio, Cristo compie tutto, si trasfigura e ti dice: “Anche tu puoi farlo, anche tu puoi essere Cristo”. Il Signore non vuole essere guardato come un Essere irraggiungibile, così ci dice: “Io sono con te, Io mi faccio uomo, quindi mi spavento, mi arrabbio, impreco, vinco, mi salvo e ti salvo. Io sono Tutto, altrimenti non sono Dio. Io sono un Re e tu sei il suddito, ma io sono il Re e anche il suddito”. Quindi Lui è grande perché si fa uomo, diventa un niente pur sapendo che è Cristo. Egli insegna a me, uomo, che io posso essere il Figlio dell’Uomo, l’importante è vincere la paura con la fede, affidarsi a Dio. Per questo Gesù è meraviglioso, immenso, grande, straordinario: dovete confidare sempre e solo in Lui.
D: Questo significa che per essere un Cristo non è necessario essere perfetti…
G: Per essere un Cristo non devi essere perfetto nella natura umana, perché se lo fossi non saresti la manifestazione della creazione della natura, ma un’aberrazione, un artificio. L’umana natura è anche paura, altrimenti Dio non avrebbe creato questo sentimento; se la vinci diventi come Lui. Gesù si è fatto uomo, ed è questa la grandezza di Cristo, ma non ha vinto con uno schiocco di dita; tutti sappiamo vincere così. Lui, che camminava sulle acque e resuscitava i morti, ha vinto con la fede, credendo nei Suoi ideali, i quali sono le nostre uniche armi.
La luce solare dice: “Tutti voi Mi avete dentro. Io sono in tutti voi. Anche nel sacrificio Io sono uomo e ti ordino di essere uomo, non una creatura di laboratorio, e di raggiungerMi attraverso l’umanità, non la perfezione, l’artificialità. Devi raggiungerMi con tutti i sentimenti dell’uomo: paura, gioia, dolore, sentimento, odio; mantenere quelli positivi e vincere quelli negativi. Vedi, anche Io ho avuto paura, sudato sangue, chiesto a Dio perché mi ha lasciato solo. Io, che in pratica sono Lui, ho fatto questo”. Siccome è una contraddizione in termini, la logica mi impone di credere che Lui vuole darci un insegnamento: “Voi potete salvarvi con la fede anche se siete soli, miserabili, senza poteri, gli ultimi degli uomini, abbandonati da tutti. E potete vincere senza bisogno di avere i Miei poteri, anche senza Dio”. Se hai fede in Cristo, Dio risorge dentro di te. Il Signore ci dice: “Io vi insegno questo, ricordatelo per sempre”. Come facciamo a dimenticarlo e a non amarlo?
D: Se non avesse accolto il sacrificio non si sarebbe salvato nessuno.
G: Vi prego con tutto il cuore di tenerLo sempre presente. Affrontate tutte le prove che volete, rinnegatemi, odiatemi, andatevene, ma non lasciate mai Gesù. TeneteLo sempre, costantemente, nella vostra vita, tutti i giorni, per l’eternità. La figura centrale della nostra vita deve essere Gesù Cristo, sempre! Non è la Madonna, il Padre eterno, né i Santi o gli uomini giusti: il centro deve essere Lui, perché Lui è tutto. Dio esiste perché si è rivelato come uomo. Se non l’avesse fatto, l’uomo avrebbe ragione di non credere e Dio non potrebbe rimproverarlo, né ammonirlo, anche se si è rivelato sul monte Sinai attraverso i profeti; se ha fatto smuovere gli oceani, colorare il Mar Rosso, dato i dieci comandamenti ad un altro uomo mostrandosi con la Sua sagoma di luce. “Rivelato” significa che nasci nel mondo, ti fai del male,  ti arrabbi, ami le donne, sei geloso… provi tutti i sentimenti umani e poi dici: “Guardami, sono uomo, ma sono anche Dio, cammino sulle acque, amo e ti dimostro che per essere un uomo perfetto devi lasciare l’odio, la vendetta, la gelosia. Non sono un uomo come te? Non sto piangendo come fai tu? Non mi sto impaurendo come te? Non prendo a legnate i mercanti del Tempio e poi mi lascio frustare?”. Infatti un critico di teologia potrebbe chiedersi il motivo per cui, prima porga l’altra guancia per poi prendere tutti a legnate. Quindi Lui si mostra uomo e poi ti manifesta l’amore più grande di tutti gli amori, facendosi ammazzare per salvare i Suoi amici. Dio si è rivelato con Gesù Cristo e noi non abbiamo più scusanti: dobbiamo amarLo e credere in Lui, non c’è bisogno nemmeno di credere in Dio; è facoltativo, l’importante è credere in Cristo. Non si può credere in Dio se non si crede in Gesù Cristo. Chiedo scusa alle altre religioni, ma questa è la mia fede; io le rispetto, non le condanno, né le giudico, però non si può credere in Dio non rivelato. Puoi avere fede, ma io credo in Cristo e quindi in Dio, solo attraverso di Lui e tutti quelli che ha mandato, anche in India. Cristo si è incarnato, ha pianto, è diventato un essere umano, un bellissimo uomo con la barba ed io L’ho toccato. Dopo essersi incarnato, mi ha dato tutti gli insegnamenti, persino quando sapeva che lo avrebbero ammazzato di botte. Lui è stato l’uomo che ha difeso i Suoi ideali, senza usare i poteri di Dio, si è incarnato per dimostrare che è l’Uomo-Dio. Quindi, quando ritornerà mi sembra giusto che possa fare il giudice…
D: Se non c’è questa coscienza è impossibile portare avanti qualsiasi rivoluzione culturale o battaglia sociale…
G: No, io mi rivolgo a noi credenti. Anche i non credenti portano avanti battaglie, e noi ci uniamo a loro.
D: Se non è obbligatorio credere in Dio, non lo è nemmeno avere questa coscienza..
G: Se tu hai accettato di essere cristiano, devi credere in quello che ti sto dicendo. Se non lo sei, il problema non sussiste. Ma se sei cristiano e non hai capito quello che ho detto, significa che non lo sei. Con gli uomini giusti, che sono atei, non c’è problema. Noi ci abbracciamo, facciamo la lotta alla mafia, non è indispensabile parlare di Cristo; alcuni di loro Lo vedono come un grande rivoluzionario, per me è l’incarnazione di Dio.
Io voglio dimostrare scientificamente che i reperti storici dicono la verità. Se Luca ha provato che in quel lenzuolo è impressa una fotografia elettrostatica, fatta da una macchina fotografica super straordinaria di duemila anni fa, significa che quel personaggio non era un uomo crocifisso come tutti gli altri. Anzi, si potrebbe addirittura pensare che sia risorto, visto che non hanno trovato niente, ma ha lasciato stampata la copia del Suo corpo sul lenzuolo vagante.
Io cerco di dimostrare scientificamente che Gesù è veramente il Figlio di Dio nell’orto del Getsemani, perché ha detto: «Io sono uomo, ma ti dimostro che sono Dio resuscitando Lazzaro, camminando sulle acque..; e ti dimostro che sono il Figlio di Dio perché mi faccio uomo. Non sono venuto seduto sul trono, come Berlusconi, che si crede Dio perché ha tanti miliardi e può fare tutto ciò che vuole con i soldi”. No, Gesù da uomo semplice ha mosso la Terra, perché dentro di Se era entrambe le cose. Noi possiamo diventare uomini dèi, cioè essere dèi senza abbandonare la nostra umanità. Egli ha tracciato la Via, la Verità e la Vita. Viva Gesù!
D: Nell’orto dei Getsemani Lui sta vivendo veramente la parte umana, perché la parte divina aveva già profetizzato il Suo Ritorno. Ciò significa che Gesù sapeva tutto quello che avrebbe vissuto e che sarebbe accaduto da qui a duemila anni?
G: Certamente. Però Lui la vive e ti vuole dire: «Io, che sono Cristo, ho dubbi, perché sono anche uomo, e li vinco». Questa è la grandezza e la bellezza di Gesù. Io so che Lui conosce tutto e lo sta facendo perché sono un miserabile. Ma Egli mi fa credere veramente che è anche mio amico e miserabile come me. Quindi, Lo sento vicino. Ecco la grandezza di questo Essere: l’Avatar, il maestro divino diventa come te e non lo dice per rendersi bello. Non lo vedi ricoperto di gioielli. No, Lui si ricopre di fango, affinché tu lo possa abbracciare. Nessun maestro di altre Scritture Sacre è sceso così in basso: Gesù, il Maestro, piange, si dispera, cerca consolazione. Dio, Colui che ha creato l’Universo, cerca il mio aiuto. Se Dio sta parlando con me, allora ci credi; se Lui è alla portata di tutti, io divento l’uomo più felice del mondo e credo che esista. Mi perdonino tutti i grandi maestri, ma questo l’ho visto solo in Gesù. Gli altri, da Krishna che aveva il potere divino della giustizia, a Zoroastro, Buddha, etc. hanno mantenuto la distanza tra devoto e maestro. Non li giudico, anzi, dobbiamo essere umili.
Gesù, invece, non mantiene nessuna distanza. Lui dice: “Io ti lavo i piedi e tu Mi lavi la faccia. Io scendo sul tuo piano, perché sono il tutto; tu non devi avere difficoltà ad amarmi, a sentirti vicino a Me; devi avvicinarti a Dio, non restare distante. Però allo stesso tempo Io sono la Via, il Maestro e mi devi ubbidire”. Ma è facile ubbidire ad un ragazzo così. Io mi commuovo tanto pensando a quello che Lui ha fatto, un po’ l’ho vissuto. Gesù era veramente così! Hai davanti a te una doppia figura che, invece di allontanarti e confonderti, ti avvicina a Dio, Lo abbracci e dici: “Signore Mio, sei immenso. Quale amore infinito hai verso di noi, che Ti fai come uno di noi e ci fai sentire Dio? Noi che non siamo niente!”. Cristo deve essere presente in ogni alito del vostro respiro. Quando tornerà con potenza e gloria, eserciterà la giustizia con autorità, se saremo degni di vederlo, Lui si metterà sul nostro piano. Come puoi non adorarlo? Io non so se ci sarò, ma questo a voi non deve importare.
D: Gesù Cristo ha trasmesso il messaggio divino in altri pianeti, dove Lo hanno accolto a braccia aperte, permettendo loro di fare un salto evolutivo straordinario, mentre noi abbiamo vissuto questa esperienza tremenda. Se siamo tutti scintille divine e proveniamo dallo stesso Padre, come mai la scelta è stata diversa? Come mai non siamo stati in grado di cogliere il Suo meraviglioso Messaggio?
G: La scelta è data dal libero arbitrio. Le civiltà che Lo hanno accolto sono maggiori di quelle che Lo hanno respinto. Esistono anche civiltà uguali o diverse dalla nostra che Lo hanno rifiutato e quindi si sono autodistrutte: gli eletti che Gesù aveva mandato sono stati prelevati con astronavi e portati in altri pianeti, tutti gli altri hanno fatto la morte seconda.
D: Considerando che la fonte di tutti noi è unica, quale fattore o limite porta un essere umano a fare scelte totalmente diverse rispetto ad un suo simile?
G: L’egoismo. Nemmeno voi che mi accompagnate ne siete esenti. Voi che seguite Gesù Cristo non siete diversi da coloro che lo hanno crocifisso. Siete migliori perché non uccidete e vi sforzate di stare insieme, di amare Gesù e seguirne gli insegnamenti. Però questo germe, che deriva dal libero arbitrio, lo avete anche voi. L’egoismo è: “Io voglio, io ho questo. Quello è mio, mi appartiene: mio figlio, il mio amore, la mia ragazza, la mia casa, la mia auto, i miei occhiali, il mio stereo, i miei piatti, il mio terreno, la mia proprietà, etc”. Questo è il germe che porta una civiltà alla distruzione e a negare la redenzione di Cristo, il Padrone di tutto, che viene e dice: “Il vostro amore, la vostra terra, la vostra gioia, i vostri figli…”.
Quando noi, che crediamo in Cristo, realizzeremo l’altruismo, saremo redenti. Finché non riusciremo a trasmettere al prossimo la ricchezza dell’amore che abbiamo dentro, senza chiedere niente in cambio ed essere comunque felici, ci dovremo reincarnare 1, 2, 3, 10, 100, 500mila volte. Noi dobbiamo realizzare che persino la tazzina del caffè che usiamo a casa non è nostra, è di tutti, qualunque sorella può venire a prenderla e noi dovremo esserne felici. Sembra una risposta banale, ma è l’unica che Gesù mi suggerisce di darvi.
Questo non significa che noi siamo come Totò Riina, il quale ha trasformato il suo egoismo addirittura in violenza, terrore, assassinio, in omicidio. Di fronte a Dio Totò Riina è messo molto male, rispetto a me o te. Ma se tu hai anche solo l’1% dell’egoismo di Riina, non sei degno del Regno di Dio in Terra.
Io mi sono incarnato in questo mondo per proteggere, aiutare e consolare i miei fratelli e le mie sorelle. Gesù non mi ha detto di dire a ciascuno di voi di essere perfetto. Ognuno deve vivere i peccati, i propri egoismi. Per il Signore, che è immenso, misericordia infinita, amicizia e fratellanza vera, è sufficiente che ti predisponga, che lotti per abbattere i tuoi egoismi e peccati. Lui ammira tutto questo tantissimo. Gesù non è l’ultimo arrivato: è il Figlio di Dio, la manifestazione più alta dell’amore e se ti stai impegnando veramente per diventare altruista, Lui ne è felice. Sa che non sei perfetto, ma devi tendere a quello, devi lavorarci e mortificare te stesso, Cristo premia il peccatore che si sforza di diventare altruista, di amare i suoi fratelli ammettendo i propri limiti, chi lavora su se stesso e dice: “Signore, faccio schifo. Ci sto provando, cerco di fare tutto il possibile per diventare come Te, che sei il perfetto altruista”. Allora Gesù risponde: “Bravo, ti aiuto Io”. Ma se un uomo si vanta di aver dato tutto e si aspetta di avere qualcosa in cambio, anche se è migliore di Giovanni che ha dato molto meno, il Signore lo farà reincarnare altre duecento volte. Per la buona volontà dimostrata nel voler migliorare e per aver ammesso umilmente di fare schifo, Gesù aiuterà Giovanni e lo porterà in Paradiso. L’arroganza non è per Cristo. Gli scribi e i farisei vigliacchi, assassini maledetti e deplorevoli erano perfetti, davano la decima e pregavano; quindi di fronte al giudizio di Dio avrebbero dovuto ricevere la ricompensa ed entrare nel Suo regno. Ora invece sono nelle fiamme dell’inferno, perché non sono stati umili nel riconoscere che erano sepolcri imbiancati. Erano ipocriti, non era vero che volevano essere altruisti: amavano e pretendevano di essere amati, davano e pretendevano di ricevere. Di conseguenza, se ci viene chiesto di fare qualcosa e ci lamentiamo perché al fratello non viene richiesto lo stesso sforzo, questo è scavarsi la fossa da soli di fronte a Cristo. Significa che al nostro dare ci aspettiamo una ricompensa, quindi non siamo degni del Regno dei Cieli. Questa è la prova alla quale Cristo ci sottopone tutti i giorni.
D: Tempo fa hai detto che Gesù e i due Giovanni sono fratelli spirituali. Puoi approfondire il significato di questa affermazione?
G: Sono tre esseri che vengono dalla stessa matrice spirituale, solare, di una stella che non è la nostra e lì sono stati partoriti da un essere materno, che sulla Terra chiamiamo Madre Santissima. Uno di loro è stato toccato dallo Spirito Santo, che chiamiamo Cristo, Dio, quindi per noi non è più un fratello, ma è il nostro Maestro. Ogni volta che si sposta, Lui ha a disposizione una schiera di miliardi di angeli e noi Lo accompagniamo sempre per servirLo.
D: Quando dici che Cristo è stato in miliardi di pianeti, intendi Cristo come figlio di Dio?
G: Intendo Cristo come Figlio di Dio, entità solare della sesta dimensione, Capo di tutta la Confederazione Interstellare dell’intero Universo. Quell’essere che si è personificato in Gesù non ha mai detto veramente chi è, ma io lo so. È un’entità spirituale che ha colleghi parigrado, ma che non hanno comunque raggiunto la Sua evoluzione: Lui è il massimo. Nella piramide di Cheope, anche l’ultima pietra che si trova alla base è parte della stessa, come lo è la pietra che sta al vertice. Volendo fare un paragone, Cristo è la cuspide della piramide, la pietra di venti grammi che guarda tutte le altre pietre sotto di Lui. Non chiedetemi chi siamo noi, perché non vi rispondo. Anche l’ultima pietra è composta dalla stessa sostanza, sono tutti geni solari che appartengono alla sesta e settima dimensione. Per essere precisi, l’entità cristica che si è personificata nel Figlio dell’Uomo Gesù di Nazareth, e quindi ne ha preso possesso ed è diventato Gesù Cristo, è il Re, il Comandante, la Guida della Confederazione Interstellare angelica di tutto l’universo conosciuto.
D: Se ci sono altri universi, ci sono anche altri Gesù? Oppure Gesù è anche il re di altri universi?
G: Ci sono altri universi sconosciuti alle entità angeliche che servono Cristo, ma non sono sconosciuti a Lui. Suppongo che Egli sia anche il Re di altri universi, ma sapere che è il Re del nostro mi basta e avanza. Se prendessi un’astronave e viaggiassi a 100 mila volte la velocità della luce, per andare in un sistema solare di Andromeda, distante un milione di anni luce da qui, sono certo che Cristo comanderebbe anche loro.
Il Maestro, che ha rivelato tutto, ha anche detto: «E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la Mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore» (Gv 10,16). Se l’ovile è la Terra, Lui si riferisce ai mondi di altri universi da redimere, dove operano i Suoi colleghi che lo rappresentano e sono Cristo anch’essi.
D: Il Cristo che ha compenetrato Gesù è compenetrato da Adonay?
G: Il Cristo che ha compenetrato Gesù ha altri fratelli, quindi ci sono altri Adonay, ma ti assicuro che Colui che venne duemila anni fa è superiore e comanda tutti.
D: In altri pianeti Gesù è stato Cristo?
G: Altri pianeti hanno avuto un altro personificatore. Per il nostro sistema solare Cristo ha scelto Gesù e noi lo identifichiamo in Lui.
D: Gesù Cristo è di sesta o di settima dimensione?
G: Di sesta, prossima alla settima.
D: Perché Cristo è il capo, se il Padre comanda Cristo?
G: Il Padre comanda Cristo, ma chi ha mai visto il Padre? Io so che è un’entità al di sopra di Lui, tuttavia non ho mai visto Dio, quindi per me Cristo è Adonay. Io credo nel Cristo che disse: «Chi crede in Me, non crede in Me ma in Colui che Mi ha mandato; chi vede Me, vede Colui che Mi ha mandato. (GV 12,44) «E il Padre, che Mi ha mandato, ha Egli stesso testimoniato di Me; voi non avete mai udito la Sua voce, né avete visto il Suo volto» (Gv 5,37)
È scritto: «Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è Colui che lo ha fatto conoscere» (Gv1,18). «Non che alcuno abbia visto il Padre, se non Colui che è da Dio; questi ha visto il Padre». (Gv 6,46)
Cristo è il Capo di tutti perché è un’entità manifestata che può essere vista dagli angeli, arcangeli, dai grigi e dagli esseri di luce. Lui e Adonay sono la stessa cosa, ma solo Cristo vede il Padre, noi no. Sappiamo che nel nucleo centrale del sole c’è Adonay, ma non lo vediamo. Quando saremo nella sesta o settima dimensione anche noi lo vedremo. Per vedere Adonay, Ashtar Sheran e tutti gli Esseri di luce devono avere una manifestazione visibile anche nell’astrale.
D: Se il logos solare del nostro sole è Cristo, è anche Adonay e, a sua volta, è il capo di tutti gli altri logos solari. Come mai questo sistema periferico…
G: Con Mallona e con la Terra questo sistema periferico poteva creare un buco nero nell’universo. La distruzione dei pianeti avrebbe potuto far collassare il sistema solare che avrebbe risucchiato in un buco nero tutta la galassia, e questa a sua volta tutto l’universo.
D: Quanto successo a Mallona ha evitato questo?
G: No,quello che è successo a Mallona lo ha provocato. Mallona non ha scatenato il buco nero, questo è avvenuto a causa della Terra, che è legata come anima gemella al Sole. Se la Terra fosse distrutta, il Sole si trasformerebbe in buco nero e trascinerebbe con sé gli altri sistemi solari (la galassia, non l’Universo); succederebbe un caos. Il contrario di cosmo è caos: cosmo è ordine, caos è disordine. Cristo lo ha insegnato e Giordano Bruno lo ha ricordato, ma l’uomo non ha ancora capito: nell’Universo tutto è legato. Gli asteroidi hanno delle funzioni e possono essere delle mine vaganti, ma i pianeti sono legati ai sistemi solari e quindi l’auto-annientamento di una cellula può tirarsi dietro tutto il sistema. Quando la cellula del vostro corpo si ammala di carcinoma, tocca anche le altre cellule e se non interviene il padrone (cervello), o attraverso un intervento dall’esterno, morirà tutto il sistema.
Se la Terra diventasse un carcinoma, collasserebbe il sistema solare andando in buco nero, quest’ultimo, che è una porta dimensionale, trascinerà come una calamita la materia manifestata verso l’antimateria.
Il buco nero è un cancro dell’universo manifestato: ciò che deve essere nella dimensione fisica (Sirio, Alfa Centauri, le Pleiadi, etc.) viene trascinato nella dimensione spirituale, quindi succede il caos. È una reazione naturale creata dallo Spirito Santo, ma è il caos, perciò le entità cristiche devono intervenire. Qui, ma non solo qui, è intervenuto il numero Uno.
D: Cento milioni di anni fa è intervenuto Cristo e si è insediato nel nostro Sole?
G: No, Cristo si è insediato nel nostro Sole quando è nato, perché sapeva che questo sistema solare aveva delle anomalie; a maggior ragione quando Lucifero è caduto.
D: È frequente che un essere elevato come Lucifero cada?
G: Succede. Fa parte della dinamica, se vuoi chiamarla così, dell’universo.
D: All’atto della creazione del nostro Sole, Cristo si è insediato perché già sapeva che circa 5 miliardi di anni più tardi ci sarebbe stato un problema?
G: Cristo conosceva già nella Sua mente gli spiriti che sarebbero stati destinati in quei mondi, per purificarsi.
D: Questo luogo periferico era stato destinato per la purificazione?
G: La delinquenza dell’universo è stata portata in questa arteria del sistema solare, proprio come in Australia hanno portato la delinquenza di tutto il pianeta Terra. Ma per compensare non sono venuti solo i più grandi maestri cristici: è venuto anche il Migliore. I Maestri che si sono incarnati sulla Terra, non l’hanno fatto sul pianeta di Setun Shenar. Probabilmente lì è andato un Cristo ed è bastato. Il fior fiore dei maestri del cosmo è venuto qui, perché la Terra è importante ed è infestata dai Totò Riina.
D: Dio può permettere che la Terra si distrugga?
G: La Terra non sarà distrutta. Non è nel volere dell’Intelligenza Onnicreante, che è quella che personifica Cristo.
D: È mai successo che si creasse un caos di quel livello?
G: Se noi, ad esempio, dessimo fuoco a tutta l’arca, la porta dimensionale che si trova qui, la trascinerebbe dentro e succederebbe il caos. La porta dimensionale è un vortice magnetico che risucchia soprattutto manifestazioni eteriche, non solo materia. Anche la Terra verrebbe coinvolta se, nella nostra follia, annientassimo questo posto. Ma, se ci fosse questo pericolo, gli Extraterrestri sterminerebbero noi e lascerebbero in piedi l’arca.
D: I buchi neri sono degli stargates?
G: Sì. Se nella materia si crea uno squilibrio, le porte dimensionali si trasformano in buchi neri e diventano mostri che convertono la materia in antimateria. Scoppierebbe la galassia, una vera catastrofe.
D: È mai successo un fatto simile?
G: Viene permessa la distruzione di mondi, addirittura di sistemi solari, ma non quella delle galassie.
D: Ti riferisci a mondi dove la distruzione del sistema solare al quale appartengono non fa collassare la galassia. A quanto pare il pianeta Terra ha invece un legame particolare, una funzione diversa, tant’è che il collasso del nostro sistema solare farebbe collassare tutti gli altri..
G: Evidentemente, in altri casi lo hanno permesso perché quel sistema solare ormai era vecchio. Se fosse stato giovane, in piena evoluzione, si sarebbe trascinato gli altri. Teoricamente, lo stesso avviene con il tuo corpo. Se sei ammalato di tumore al fegato all’età di novantacinque anni, il Padre ti farà morire subito. A venticinque anni, tutto questo scompenserebbe un’evoluzione e ci sarebbe il caos, quindi il cervello impiega tutta la sua forza per evitarlo; a novanta anni invece, il cervello accelera il processo di morte perché ormai hai concluso il ciclo. Il sole ha la mia stessa età, 49 anni, quindi io potrei essere il Sole. Quest’anno compie cinquanta anni, che equivalgono, in tempi cosmici, a 5 miliardi di anni. Un anno solare equivale a cento milioni di anni.
D: È impressionante lo scenario del dramma cosmico che sta avvenendo su questo mondo.
G: È molto importante perché facciamo parte di una catena evolutiva che coinvolge tutti gli altri. Non a caso, qui la Confederazione Interstellare è molto concentrata.
D: Ognuno deve vivere il proprio Getsemani. Questo fa parte dell’evoluzione?
G: Assolutamente sì. Teoricamente tutti, o perlomeno, dobbiamo essere pronti a viverlo in qualsiasi momento. Se per grazia divina il Signore ci evita di sudare sangue o di vivere l’orto del Getsemani, ringraziamoLo del dono, ma dobbiamo essere sempre pronti qualora Lui ci chiami. Basta la disponibilità.
D: Tu lo stai vivendo o lo vivrai?
G: Io lo sto vivendo, ma allo stesso tempo no. Non vivo il Getsemani perché non soffro come ha sofferto il Cristo, anche se ho i Suoi segni che sanguinano, quindi mi sento graziato e felice. Nel medesimo momento lo sto vivendo perché mi sento in un inferno, lontano dal mio mondo, vedo le sofferenze dei miei fratelli, dei bambini e questo mi rattrista molto. Così, io vivo il calvario.
Personalmente posso solo ringraziare Dio per quello che mi ha dato. A voi dico sempre di tenere Cristo come figura centrale della nostra vita, di restare uniti, in qualsiasi condizione Gesù ci metta. Se viviamo nel benessere, dobbiamo fare il possibile per aiutare i nostri fratelli, altrimenti se siamo nella povertà bisogna restare uniti ed essere felici comunque; amare sempre Cristo e ringraziare Dio ogni giorno, perché Lui ci ha salvati. Noi siamo fortunati. Abbiamo comprato un biglietto della lotteria ed abbiamo vinto 100milioni di euro; tra 50 milioni di persone che hanno giocato, Cristo ci ha scelti senza nessun merito. Noi abbiamo giocato un euro. Non abbiamo costruito nessun palazzo, investito alcun soldo, né rischiato i nostri beni, la famiglia o noi stessi. Eppure ci ha scelti, facendoci vincere la lotteria. La nostra lotteria è Lui; non sperperiamo i soldi vinti buttandoli nella degenerazione. Viviamo la fortuna di avere Cristo, di aver guadagnato cento milioni di energia cristica, dividiamola tra di noi ed aiutiamo chi non ha vinto. Non dimenticate, cari fratelli, che la maggioranza delle persone non ha conosciuto Cristo, parliamo dell’Italia in cui viviamo, e non sa nemmeno chi sia, perché non è stata selezionata nel terminal del computer cristico. Sono stati selezionati solo alcuni fortunati, i quali dovranno chiamare tutti i fratelli che vivono nella miseria spirituale e condividere con loro il premio della lotteria.
Anche io ho paura di cadere e perdermi, quindi fare la morte seconda. Paradossalmente, per vincere la paura ed evitare la morte seconda, guardo gli errori commessi dai miei fratelli veggenti e contattisti che, come me, hanno visto la Madonna e Gesù, ma si sono esaltati o chiusi in se stessi. Vedendoli io dico: “Signore, io non voglio che questo succeda anche a me. Non voglio diventare un’autorità spirituale come loro, così irraggiungibili, lontani dai fratelli, che vivono su un piedistallo con tutti i propri segreti. Prego per loro, affinché possano ritornare ad essere come prima, perché questo significa morire, perdersi”. Io vinco la paura andando dai miei fratelli, servendoli, cercando nel mio piccolo di essere come Gesù nel Getsemani: uomo.
D: Dopo l’instaurazione del Regno di Dio in Terra, ci sarà un periodo di mille anni dove gli esseri saranno ancora tentati?
G: Ci saranno mille anni di super civiltà, pace, giustizia, amore. Mille anni sono comunque un numero simbolico, poi avverrà la selezione tra coloro che hanno sviluppato l’amore altruistico al 100% e quelli che non lo hanno ancora maturato, rimanendo in parte egoisti, legati ai valori materiali. Questi cercheranno di contrastare i primi, ma ci sarà una selezione, un intervento immediato del Cielo che separerà chi non ha superato tutti gli esami dell’università dei valori spirituali, spostandoli in altri mondi. La Terra non ritornerà più ad essere come lo è ora: “Durante il Regno di Cristo in Terra, Satana verrà rinchiuso nell’abisso per un periodo di 1000 anni, dopo i quali dovrà essere sciolto per un po’ di tempo”. (Ap 20:1-3) I valori materiali saranno la tentazione della super civiltà della Terra. Non so come avverrà la selezione; probabilmente l’ho vissuta tante volte in altre civiltà. Basandomi sulla memoria e sul sentimento posso dire che non ci sarà alcuna degenerazione. Nell’Apocalisse il periodo dei mille anni è anteposto alla Venuta di Cristo, ma è simbolico, io so che avverrà dopo. Alcuni riferimenti sono stati messi per confondere, affinché l’uomo non comprendesse le date. Giovanni parla del Ritorno di Cristo all’inizio: “Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che Lo trafissero e tutte le nazioni della Terra si batteranno per Lui il petto”. (Ap 1,7) Egli può tornare in qualunque giorno. Anche se esiste un progetto ben preciso, dove gli Extraterrestri si faranno vedere da tutto il mondo per annunciarLo, Lui può tagliare i tempi. Ecco perché, una delle metodologie relative agli insegnamenti che vi ho trasmesso, è quella di rompere sempre gli schemi; io abituo le vostre anime a non farsi lo schema. Se ho programmato una conferenza per oggi pomeriggio, sono capace di sconvolgere il programma ed anticipare tutto al mattino, ma coloro che conoscono la mia metodologia non si disperano, perché sono preparati. Così, noi dobbiamo essere preparati in qualsiasi momento alla Seconda Venuta di Gesù, anche se Setun Shenar ha promesso che prima si sarebbero fatti vedere loro, e poi sarebbero venuti insieme a Gesù. Questo non significa che non dobbiamo fare progetti e scalette, altrimenti ci sarebbe l’anarchia, ma Lui può spezzare tutte le scalette e qualsiasi progetto, perché Gesù Cristo è padrone del tempo, dello spazio e dell’uomo; quindi decide Lui.
Vorrei però aggiungere un’altra cosa. Ho parlato tanto di Gesù, ma ora vorrei spendere anche due parole per i fratelli celesti, perché se non li avessi conosciuti, non avrei mai conosciuto ed amato Gesù nostro Signore, che adoro con tutto me stesso. Sono stati gli Extraterrestri a farmi conoscere Gesù Cristo. I miei fratelli del Cielo mi hanno fatto innamorare di Lui, prima tramite Eugenio Siragusa, che per me ne è stata la manifestazione fisica, poi conoscendoli di persona. Quindi, grazie a questi Esseri e alla loro immensa evoluzione ho conosciuto la Santa Madre e Gesù, al quale ho dato la vita e non esiterei un solo istante a donargliela. Quando ero più giovane, se mi avessero detto: “Possiamo portare tuo figlio Giovanni con noi?” Io glielo avrei consegnato ad occhi chiusi, perché so chi sono e quanto sono immensi.
Sembra che il tempo si sia fermato, o forse è divenuto eterno, oppure ancora, sembra che sia passato un attimo, un solo attimo di eternità nel quale tutto è stato detto.
Con amore
Sandra De Marco
08 dicembre 2013
DAL CIELO ALLA TERRA
HO SCRITTO IL 20 MARZO 2007:
ABBIAMO DETTO TUTTO!
ABBIAMO SPIEGATO, DICE L’ANGELO DELLA LUCE SETUN SHENAR, LA VERITÀ CHE IL CRISTO GESÙ, 2000 ANNI OR SONO, RIVELÒ ALL’UOMO.
ABBIAMO CONVOGLIATO SUL PIANO DELLA VOSTRA LOGICA ATTUALE, I DISCORSI CELESTI, DI GIUSTIZIA E AMORE DIVINI CHE IL FIGLIO DELL’UOMO PREDICAVA ALLE FOLLE.
ABBIAMO ANCHE RIPETUTO MOLTI DEI MIRACOLI CHE EGLI HA COMPIUTO PER DARE DEI SEGNI ALL’UMANITÀ E SOPRATTUTTO ALLE ANIME CHE DOVEVANO RISVEGLIARSI.
MIRACOLI O SEGNI! IN CIELO E IN TERRA MA ANCHE E SOPRATTUTTO I SEGNI DELLA PASSIONE DI CRISTO NEL CORPO DI UN UOMO.
ABBIAMO ANCHE SPIEGATO, NELLA NUOVA TEOLOGIA (www.giorgiobongiovanni.it), LA VERA NATURA DEGLI ANGELI IERI, EXTRATERRESTRI OGGI, LE DIMENSIONI, L’UNIVERSO, L’EVOLUZIONE DELLO SPIRITO, LA LEGGE DEL KARMA.
ABBIAMO DETTO CHI SIAMO, COSA VOGLIAMO, E PERCHÉ SIAMO RITORNATI.
ABBIAMO DETTO TUTTO!
ORA SIAMO IN ATTESA E LA NOSTRA OPERA È DI TESTIMONIANZA.
LE AZIONI A FAVORE DELLA VITA SONO IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO MA ANCHE TOGLIERE LA MASCHERA ALL’ANTICRISTO È IL NOSTRO DESTINO FINALE PER APRIRE IL CAMMINO AL RE DEI RE, AL MESSIA, IL NOSTRO AMATO MAESTRO GESÙ-CRISTO.
HO RINGRAZIATO SETUN SHENAR.
GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO
Montevideo (Uruguay)
20 Marzo 2007. Ore 05:15