L’AMORE È QUELLA FORZA DIVINA CHE MUOVE I MONDI E LE STELLE, QUEL SENTIMENTO A CUI TUTTI GLI ESSERI CREATI ED INCREATI ANELANO E DI CUI TUTTI HANNO BISOGNO PER VIVERE. PIANTE E ANIMALI, UOMINI E ANGELI, ARCANGELI E DEI, RICCHI E POVERI, UMILI E DOTTI, GIUSTI E ASSASSINI.
L’AMORE È LA LINFA VITALE DI CUI SI NUTRE LA VITA STESSA PARTORENDO DA QUESTA PRIMORDIALE ESSENZA DIVINA MIRIADI DI STELLE, SCONFINATI UNIVERSI, INFINITÀ DI MONDI. TUTTO VIVE, SI MUOVE E VIENE GENERATO DA QUESTO SUPREMO DIVINO VALORE.
L’AMORE VIVE PER AMARE.
L’AMORE È UNA MADRE CHE ALLATTA IL SUO CUCCIOLO INDIFESO, L’AMORE È STRINGERE LA MANO AD UN VECCHIO VIANDANTE E FARGLI SENTIRE CHE NON È SOLO, L’AMORE È DIFENDERE UN ANIMA INNOCENTE CHE NON HA VOCE PER CHIEDERE AIUTO, L’AMORE È ALZARSI IN UNA NOTTE DI TEMPESTA PER AIUTARE UN AMICO CHE HA BISOGNO DI TE, L’AMORE È SCORGERE SEMPRE NEL FRATELLO IL SUO TALENTO MIGLIORE, L’AMORE È SERVIRE I PROPRI AMICI E LOTTARE PERCHÉ POSSANO ARRIVARE PRIMI, L’AMORE È DIMENTICARE SE STESSI PER FAR FELICI GLI ALTRI, L’AMORE È DARE LA PROPRIA VITA PER I FIGLI DEL DOMANI, L’AMORE È QUEL SENTIMENTO STRUGGENTE, QUEL FUOCO CHE ARDE NEL PETTO DEGLI ASSETATI DI GIUSTIZIA. È L’AMORE.
L’AMORE CHE VIVIFICA GLI SPIRITI … ACQUA FRESCA SCROSCIANTE CHE DISSETA E PURIFICA …
AMORE ETERNO.
Quell’Amore per i suoi fratelli … li guarda, uno ad uno, sono tutti lì, in piedi, dinanzi al suo letto di nuova passione … le ferite ancora sanguinanti … quello sguardo ammantato di stelle illumina il loro cuore …
Quei volti, quegli occhi, sono lì a guardare attoniti quel prodigio che si manifesta vivo, vero, nel corpo di un uomo … calice vivente della comunione di Cristo … incomprensibile … troppo grande da capire … lui li guarda i suoi fratelli con quell’amore che trascende la materia, che oltrepassa il dolore fisico per toccare il loro cuore e ungerlo di quell’amore che eleva lo spirito alle vette più alte sussurrando “Amatevi come io vi ho amato”. Tutta la sua vita ha dedicato a loro, ha vissuto per loro sacrificando gli anni più belli, quelli della sua giovinezza e quelli della sua maturità, sacrificando la sua famiglia, i suoi figli, e darà la sua vita per loro perché imparino ad amarsi e a restare uniti così come lo sono quando lui è in mezzo a loro … guardarsi negli occhi e capirsi … dirsi tutto, discutere e poi chiarire e amarsi più di prima … pensare sempre il bene l’uno dell’altro … perché l’unione è la vera forza, la vera gioia, il vero traguardo da raggiungere, il più alto, il più vero, il più sublime … gli occhi dei fratelli messicani, cileni, paraguaiani, uruguaiani, argentini, spagnoli, italiani, sono tanti, tutti diversi, ma la luce che risplende in loro è la stessa, la luce della vita che si manifesta in quegli uomini e in quelle donne di buona volontà, dentro il cui petto brucia la fiamma della Verità. I miei fratelli.
Palermo 8 maggio 2012. Appena rientrato dalle terre latine d’America con in dosso ancora forte il profumo e il calore dei nostri amati fratelli, Giorgio è nuovamente a Palermo. Una settimana intensa di lavoro come sempre daltronde, neanche il tempo di riposare, qui la guerra come sapete si combatte in prima linea, ogni giorno, non c’è respiro. Il nostro caro Lorenzo, trasmette a Giorgio tutte le ultime novità avvenute sul fronte della lotta contro la mafia che oramai è tutt’uno con le notizie che riguardano l’andamento politico-economico dell’Italia e del resto del mondo, sappiamo oramai che tutto è collegato e che la mafia è solo un mezzo per arrivare al volto di quella forza negativa che soggioga il mondo tenendolo prigioniero. La redazione ogni giorno si riunisce, da Palermo alla sede centrale di Sant’Elpidio, via skype, e ogni giorno insieme vengono prese nuove decisioni editoriali da pubblicare su un sito che è divenuto oramai il più importante del settore in Italia se non nel mondo. Un punto di riferimento per tanti giovani studenti, per gente comune che cerca la verità e per gli addetti ai lavori. “Un uomo si riconosce per i suoi frutti” diceva il più grande rivoluzionario della storia. E guardando i giovani ragazzi che Giorgio ha cresciuto in tutti questi anni e che oggi sono diventati uomini e donne, seri professionisti colmi di talenti che pur con grandi sacrifici continuano a far fruttificare, guardandoli e pensandoli uno ad uno profondamente mi emoziono perché so. Conosco il valore del loro agire, conosco la profondità di un loro sguardo, perché ho vissuto con loro tutto questo meraviglioso tempo ed insieme a loro sono testimone di chi è colui che ci ha ispirati, cresciuti, plasmati. È un uomo segnato da Cristo che a gran voce annuncia il ritorno del giovane Nazareno accompagnato dai suoi Angeli. Un uomo impavido Giorgio Bongiovanni che non teme di puntare il dito contro corrotti e corruttori, non teme di accusare i sacerdoti del sinedrio di questo tempo che “non entrano nel regno dei cieli e non permettono ad altri di entrarvi”. Ed è per questo che tanti lo amano ma anche molti lo odiano. La notizia della pubblicazione di un libro scritto da un gesuita contro di lui ci giunge inaspettato anche se sicuramente non desta la nostra perplessità, gli attacchi contro la corruzione alle alte sfere del vaticano da parte di Giorgio in questi ultimi anni hanno sicuramente accelerato la loro collera e la risposta giunge così ufficialmente dichiarata in questo maggio 2012. Il serpente alza la testa per guardare in faccia il suo avversario. Uno contro Cristo l’altro con Cristo. “Lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni e il suo profetismo” il titolo del libro che ritrae in una, tra l’altro, bellissima copertina il nostro pianeta, il suo volto con la stigmate visibile sulla fronte accanto alla Beata Vergine Maria e alle astronavi nel cielo. Lo potrete presto vedere sul suo sito questo libro perché Giorgio sposa in pieno la bellissima frase di Voltaire: “Non credo in niente di ciò che dici ma darò la vita affinché tu lo possa dire”. Ebbene si, affinché gli uomini, i fratelli stessi, gli spiriti in cammino imparino a camminare con le proprie gambe, a discernere il bene dal male, perché la verità va cercata, studiata, verificata. “Dai loro frutti conoscerete chi sono” ci disse Gesù di Nazaret. Tutto ci disse ma i suoi falsi emissari con il passare dei secoli hanno confuso le idee al Suo gregge affinché il potere fosse loro assicurato nel tempo. Quel tempo che loro malgrado oggi si conclude. Il Serpente sarà schiacciato e con lui tutti i suoi sudditi.
13 Maggio. Profumo di sale, rosa e zagara si respira nella già calda brezza del pomeriggio palermitano in questo giorno speciale che ricorda la prima apparizione della Madonna di Fatima ai pastorelli. Giorgio, riprese le forze dopo il miracolo della sanguinazione nella sede di Palermo parla ai suoi fratelli. La città in lontananza ci guarda. Minacciosa e Implorante nello stesso tempo. Le arche sono collegate per ascoltare il Verbo che attraverso un uomo anche oggi si fa parola.
“L’Amore è il sentimento, il valore unico che permette a tutti gli Esseri Creati di evolversi. Tutte le manifestazioni che tendono al bene sono espressioni dell’amore. L’Amore è la continua evoluzione del Creato. La Giustizia è una forma d’Amore. La fratellanza, l’amicizia sono forme d’Amore. Cristo esalta l’Amore perché l’Amore è la strada che ci porta verso l’evoluzione perché il fine dell’uomo è quello di evolversi. L’amore è il carburante che permette l’evoluzione.
Mettere in pratica l’amore significa fare felice il nostro prossimo e non ricevere niente in cambio. Dal momento in cui riceviamo qualcosa in cambio l’amore diviene condizionato da qualcosa. Il vero amore è dare all’altro senza ricevere niente. L’amore è la causa della Giustizia.
I demoni sono organismi fisici e psichici temporanei che condizionano gli spiriti incarnati a sentimenti di odio, invidia, prevaricazione, violenza, gelosia. Il sentimento dell’odio è temporaneo. Il sentimento dell’Amore è eterno. Per il vero credente la coscienza della vita eterna è un aiuto per sperimentare l’amore. Tutta la creazione tende verso l’amore. Dio è giusto ma è giusto perché ama. La giustizia esiste perché esiste l’Amore, l’amore esiste perché esiste l’amore. Dio incute timore a chi non ama, non a chi ama.
Se vogliamo seguire Dio dobbiamo guardare Cristo. Ma possiamo servire Cristo senza guardare Dio. Non possiamo seguire Dio senza Cristo ma possiamo seguire Cristo senza Dio. Vedo la potenza di Dio ma non lo tocco invece Cristo lo tocco e lo vedo quindi credo in Dio perché c’è Cristo, un Essere Divino che si incarna in un figlio d’uomo che prende le verghe di ferro e bastona i mercanti del tempio e poi sacrifica la sua vita per salvare tutti noi. Ecco quindi Dio infinita giustizia e infinito amore. Cristo elegge l’amore non perché è debole ma perché l’amore è la base della creazione dell’universo, lo fa perché questa è la strada dell’evoluzione. Cristo elegge l’amore al primo posto e al secondo posto elegge la giustizia. Quando il Maestro va a Cafarnao nella casa di Pietro dove abitava, si recano da lui circa 2000 persone e Gesù le guarisce tutte, non alcune ma tutte.
Lui è venuto sulla terra la prima volta con amore, la seconda verrà con giustizia, ecco quindi l’insegnamento da capire: la prima legge da rispettare è la legge dell’amore e subito dopo quella della giustizia. Quando per esempio nasce un bimbo il primo periodo di crescita è tutto incentrato sull’amore e sulle carezze mentre in una seconda fase di crescita i genitori iniziano ad insegnare al bimbo le regole della vita anche riprendendolo con severità.
Gesù Cristo non è come noi, Lui ha la possibilità di manifestarsi in corpo o in astrale. Lui ora è sulla terra in corpo e si può far vedere anche in spirito. Lui può quando vuole modificare la sua anima astrale materializzandola. Lui duemila anni fa ha dato prova che la morte non esiste e per dimostrarlo ha resuscitato il Suo corpo. Quando si è mostrato ha detto a Maddalena “non mi toccare” perché il suo corpo era visibile ma smaterializzato. Poi attraversa i muri, si fa vedere dai suoi apostoli e si fa toccare per dimostrare che è sulla terra in corpo, anima e spirito.
Questo è il tempo della manifestazione di Cristo. Questo tempo è uguale nella metodologia a quella usata dal Maestro durante i quaranta giorni successivi al giorno della Sua Resurrezione durante la quale Gesù si mostrava dove voleva e a chi voleva ma non pubblicamente. Ora è lo stesso. Quando arriverà il giorno in cui si dovrà manifestare al mondo per dimostrare che è Lui, ritornerà al Cielo e da lì scenderà con le Sue legioni di Angeli. “Ora, quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria. E tutte le genti saranno radunate davanti a lui” (cap. 24 Matteo) e si materializzerà con il corpo resuscitato di duemila anni fa per dimostrare che Lui è il Messia, il figlio di Dio. E giudicherà tutti.
La potenza è il giudizio. La gloria è la bellezza, la gioia per la presenza della Sua Luce e delle legioni angeliche-extraterrestri.
Il segno che precederà il Suo ritorno sarà una grande croce in cielo che si troverà a 470 km circa sopra la nostra atmosfera, più o meno dove si trova la nostra stazione orbitante spaziale e sarà formata dalle astronavi degli Angeli. Sarà vista per prima dalla Russia, dalla Cina e dai paesi dell’est e man mano da tutto il mondo entro le 24 ore.
Lo spirito Santo è il Principio, Dio il coordinatore, Cristo la manifestazione.
Se sono qua”, conclude Giorgio, “è perché la Madonna mi ha detto che la strage di Paolo Borsellino è legata al segreto di Fatima e questa è una cosa che io sento profondamente legata ai martiri caduti su questa terra. E vi dico: Non si può seguire Cristo se non si fa la lotta alla mafia, ovviamente non tutti potete scrivere sul nostro giornale o stare in prima linea ma tutti potete sicuramente sostenere coloro che sono in prima linea dando la vostra faccia e schierandovi apertamente contro la criminalità mafiosa. Chi non lo fa dubito che serve veramente il Cristo.
Ricordatevi che le nostre energie spirituali si amplificano con le azioni in favore della vita solo così potremo essere pronti ad attraversare il passaggio verso la nuova era con l’aumento della vibrazione della terra”.
Da Palermo cronaca di una donna che accompagna un uomo al servizio della Verità.
Con amore fraterno
Vostra Sonia Alea
Palermo, 14 maggio 2012