L’eredità delle Pleiadi. Intervista a Giorgio Bongiovanni

di Francesca Panfili

Le Pleiadi, costellazione da sempre al centro di miti e racconti spirituali, sono legate alla famiglia spirituale giovannea i cui spiriti sono originari di questo ammasso di stelle. “Siamo tutti figli delle stelle e quindi extraterrestri...

L’eredità delle Pleiadi. Intervista a Giorgio Bongiovanni

di Francesca Panfili

Le Pleiadi, costellazione da sempre al centro di miti e racconti spirituali, sono legate alla famiglia spirituale giovannea i cui spiriti sono originari di questo ammasso di stelle. “Siamo tutti figli delle stelle e quindi extraterrestri...

‘L’eredità delle Pleiadi’ questo è il titolo della nuova intervista che Giorgio Bongiovanni ha rilasciato a Marco Marsili ed Elisa Ragni a Gubbio.

Le Pleiadi, costellazione da sempre al centro di miti e racconti spirituali, sono legate alla famiglia spirituale giovannea i cui spiriti sono originari di questo ammasso di stelle.
“Siamo tutti figli delle stelle e quindi extraterrestri, anche i cattivi che popolano la terra sono angeli caduti che vengono da altri pianeti” dice Giorgio ad inizio intervista spiegando il valore della razza rossa originaria delle Pleiadi, caratterizzata dal valore spirituale da trasmettere al mondo.

La genetica che proviene da altri pianeti può essere trasmessa tramite la procreazione o tramite il corpo astrale e quindi attraverso l’anima che tramanda così i valori animici della genetica GNA. Ci sono molte persone che appartengono a questo pianeta terra ma che attraverso la genetica GNA possono acquisire la genetica delle razze superiori, ha spiegato Giorgio Bongiovanni nel corso dell’intervista, approfondendo il legame esistente tra la costellazione delle Pleiadi e gli indiani d’America.

I nativi d’America sono stati da sempre in contatto con gli spiriti del cosmo e con gli elementi naturali detti Zigos dagli extraterrestri. Le forze della natura entravano in connessione con loro tramite riti sciamanici ed iniziatici. Il sole per la cultura amerindiana rappresenta il perno della vita, così come riporta anche la scienza dello spirito.

Il legame tra la famiglia spirituale giovannea, la missione di Giorgio Bongiovanni e gli indiani d’America è stato sugellato diversi anni fa con l’incontro tra il grande capo indiano Standing Elk e lo stimmatizzato di Floridia. Un incontro basato su una sincera amicizia che ha portato, durante lo scorso Natale, la figlia del grande maestro indiano in Italia in visita ai gruppi spirituali della comunità di Giorgio Bongiovanni.

Nel corso dell’intervista lo stimmatizzato ha raccontato i dettagli del suo incontro con il capo tribù indiano Standing Elk durante il quale era presente anche l’extraterrestre Setun Shenar.

“I nostri fratelli indiani d’America possiedono una genetica informativa spirituale che però ha subito un massacro fortissimo. Perché? Loro pagano le conseguenze di una società perduta. Non significa che sono perduti ma significa che sono nel ciclo di una sofferenza che io definisco cristica. La loro persecuzione e il loro sterminio è stato un atto criminale della razza bianca. Attraverso il sacrificio della croce di Cristo i nativi d’America diventano di nuovo i nostri fratelli superiori a livello spirituale. Loro sono stati crocifissi e chi viene crocifisso per un ciclo purificativo o per un karma diviene automaticamente una guida o un maestro” ha spiegato Giorgio rivoluzionando il concetto di condanna e karma.

“Gli indiani d’America sono gli eletti tra noi così come i monaci tibetani che sono i maestri del terzo millennio. Loro vivono segretamente nelle alture dell’Himalaya e lo stesso fanno i nativi americani che vivono segregati nelle riserve. Per questo ho invitato Nikki, la figlia di Standing Elk che insieme ai suoi anziani mi aveva riconosciuto come una manifestazione del Bisonte Bianco” ha proseguito Giorgio.

“Non dimenticate mai che l’anticristo è di pelle bianca quindi è uno di noi e non uno di loro! Non è di pelle rossa, nera o gialla ma bianca o meticcia cioè la nostra… Siamo noi i veri cattivi così come sono cattivi coloro che appartengono ad altri popoli della terra se si sono venduti al denaro… Noi stiamo facendo la morte seconda perché non comprendiamo l’amore, la spontaneità e gli insegnamenti di quei popoli evoluti. Noi abbiamo come linguaggio solo i soldi, la borsa, il lavoro e il potere. Noi già siamo nella morte seconda. Quando divulghiamo i nostri messaggi non dobbiamo cercare nella massa ma dobbiamo ricercare la qualità. Sarà quella che viene da noi. La quantità sta facendo la morte seconda… Quando parliamo a questa società parliamo a carne morta. Certamente lo dobbiamo fare ma ci dobbiamo attendere che arriva a noi solo chi è carne morta da rispettare e tollerare ma da cui non pretendere nulla” ha detto Giorgio Bongiovanni esortandoci a parlare con i vivi e non con i morti che sotterrano i morti.

L’incontro con Nikki Sephir, figlia del capo indiano Standing Elk, ha rappresentato uno scambio di genetica e l’incontro delle quattro razze madri, ha spiegato lo stimmatizzato di Floridia. “Con il verbo Nikki ci ha trasmesso la genetica GNA con le caratteristiche dei pelle rossa e lo stesso abbiamo fatto noi trasmettendogli la scienza dello spirito. Le cose si uniscono e in questo modo diventano cosmiche” ha proseguito.

Parlando dello scenario mondiale attuale, Giorgio Bongiovanni ha affermato che oggi stiamo ancora vivendo il progetto nazista che sta programmando le tappe del nostro genocidio un po’ alla volta.

Solo l’amore e Cristo potranno aiutarci a vincere la battaglia spirituale in corso che stiamo vivendo uniti ai popoli originari e nativi di questo pianeta che sanno insegnarci i valori delle leggi universali e il sacrificio cristico che stanno adempiendo per consentire il nostro riscatto.

Per approfondire questi ed altri importanti temi toccati nel corso dell’incontro vi invitiamo ad ascoltare l’intervista.

Con amore

Francesca

20 Gennaio 2024