20 gennaio 2025. È una data storica in quanto finalmente è arrivato il tanto atteso giorno dell’insediamento del secondo mandato presidenziale statunitense di Donald Trump, sfuggito a ben tre attentati da parte di chi non voleva tornasse sul “trono più alto di tutti”. In vista delle sue dichiarazioni recenti, il mondo attende mosse concrete che favoriscano la fine della guerra in Ucraina, ma ci si attende purtroppo anche l’inasprimento della situazione per i palestinesi nella striscia di Gaza. E tra le varie promesse, col suo tipico stile pomposo e spavaldo, c’era anche quella secondo cui avrebbe molto presto chiarito la faccenda dei “droni” dalle caratteristiche poco terrestri, avvistati in tutto il mondo ed in particolare nei punti nodali del potere militare statunitense.

Una ondate di avvistamenti di UFO

Bisogna considerare che, in realtà, ci troviamo davanti ad una delle più incredibili ondate di avvistamenti di UFO nella storia, ma l’incredulità sembra aver preso anche buona parte degli addetti ai lavori, che evidentemente erano impreparati per un evento simile o semplicemente si trovano nella situazione in cui una cosa sembra troppo bella per essere vera! Infatti, mentre alcuni hanno subito creduto alle contraddittorie NON-spiegazioni delle fonti governative, altri hanno posto in campo fantasiose teorie ossimoriche sull’origine umana-segreta-ufficiale-militare-spionistico-straniera-domestica (e chi più ne ha più ne metta), di questi avvistamenti, arrivando persino a stravolgere il senso del progetto Blue-Beam che sarebbe stato messo in campo con effetto boomerang per il potere costituito! E già caro lettore… se queste parole sembrano non aver senso, non preoccuparti… è proprio perché rispecchiano lo status quo dello smarrimento generale di fronte ad una manifestazione epocale. Forse pari o superiore, alle ondate del 1942 e del 1952 negli USA o del 1978 in Italia.

Il puzzle di questi avvenimenti

Ma per fortuna c’è chi si è preparato molto bene negli anni per un avvenimento simile, come il ricercatore e documentarista Pier Giorgio Caria, che grazie a tutta la messaggistica dei contattisti come Eugenio Siragusa, George Adamski, Howard Menger, Orfeo Angelucci e molti altri, fino ad arrivare al contemporaneo Giorgio Bongiovanni, è stato in grado di unire le tessere del puzzle di questi avvenimenti e di spiegarli al pubblico.

A partire dalla fine dell’anno scorso Pier Giorgio Caria ha infatti presentato e spiegato questo materiale in tantissime trasmissioni, sia via web che televisive e questa volta è stato intervistato nella celebre rubrica del lunedì sera di Red Ronnie “Let’s spend tonight together”. Non che sia la sua prima apparizione in questo programma, ma è stata una serata particolarmente speciale visto che era ospite unico ed ha potuto parlare per oltre due ore ad un vasto pubblico, mentre il mitico Red incalzava con le domande di colui che vuol capirci meglio e che è molto aperto alle cose che vanno al di là del normale e delle spiegazioni “ufficiali”.

Il programma

C’è da dire che Red era particolarmente emozionato per questa diretta in quanto aveva avuto modo di visionare il materiale video e fotografico che Pier avrebbe mostrato durante il programma. La sua emozione traspare chiaramente in questo spot in cui annunciava la straordinarietà del programma che sarebbe andato in onda da li a poco: https://www.facebook.com/watch/?v=1886765392088457&rdid=9DdxCpFIvkuKSMkp

Il programma è andato in onda come di consueto il lunedì sera sui canali web di Red Ronnie, che ha visto una partecipazione eccezionale di pubblico con ben 13.000 collegamenti in diretta unendo i vari social in cui Red trasmette le dirette – numero che rappresenta solo una frazione delle persone effettivamente sintonizzate. Il successo dell’evento è testimoniato dalle oltre 100.000 visualizzazioni raggiunte su YouTube in soli due giorni, cifra che secondo i parametri noti sottostima notevolmente la reale portata della trasmissione.

Il messaggio di Adoniesis

Il momento più significativo della serata è stato indubbiamente la trasmissione del messaggio di Adoniesis, montato in immagini video, che ha parlato al mondo tramite Giorgio Bongiovanni, un uomo che da 35 anni incarna un incredibile sincretismo tra l’aspetto divino, manifestato attraverso le stimmate di Cristo e quello cosmico, in quanto contattista degli Extraterrestri. Per la prima volta nella storia recente, questo messaggio fondamentale è stato condiviso “Urbi et orbi” senza veli ad un vastissimo ed eterogeneo pubblico, rappresentando un momento di svolta nella divulgazione della verità extraterrestre.

La proiezione della rara foto dell’Essere Solare Adoniesis ha conferito ulteriore potenza e autenticità al messaggio, creando un ponte tangibile tra la dimensione terrestre e quella cosmica.

Il messaggio di Adoniesis, divulgato qualche tempo prima da Giorgio Bongiovanni, non è solo un avvertimento ma una vera e propria chiamata all’azione per chi nell’umanità risuona con certi valori. La sua diffusione a un pubblico così vasto rappresenta un punto di svolta significativo, indicando che i tempi sono maturi per una più ampia comprensione della realtà extraterrestre e del suo ruolo nel destino dell’umanità.

DOPOTUTTO, come cita uno dei messaggi di Bongiovanni:

“LA VERITÀ SARÀ DIVULGATA DAI TETTI DELLE CASE” (Matteo 10,27). COSÌ GRIDÒ GESÙ CRISTO DUEMILA ANNI FA QUANDO PROFETIZZÒ CHE IL SUO MESSAGGIO, IL SUO INSEGNAMENTO, LE SUE PROFEZIE SAREBBERO STATI DIVULGATI DAI TETTI DELLE CASE, QUINDI DALLE ANTENNE, DALLE RADIO E MEZZI DI COMUNICAZIONE MODERNE.

Riportiamo il messaggio di Adoniesis ai potenti del mondo del 18 Dicembre 2024:

Non si tratta solo di apparizioni

L’attualità si intreccia con questi messaggi cosmici in modo sorprendente. L’ondata di avvistamenti UFO che sta interessando il mondo intero, con particolare concentrazione negli USA e UK, sembra confermare quanto i contattisti come Giorgio Bongiovanni ed Eugenio Siragusa hanno sempre sostenuto: non si tratta solo di apparizioni nei nostri cieli, ma di un vero e proprio contatto e trasmissione di conoscenze. Gli alieni di Apu, ad esempio, sono i protagonisti dei recenti avvistamenti dei cosiddetti “droni”, confermando la continuità della presenza extraterrestre sul nostro pianeta.

La serata ha toccato numerosi temi cruciali, dalla questione del pericolo nucleare alle manipolazioni del potere terrestre. Particolarmente significativa è stata l’analisi del perché gli extraterrestri non intervennero a Hiroshima e Nagasaki – una scelta legata al rispetto del libero arbitrio umano e al fatto che, in quel momento, seppur la mostruosità del gesto degli americani rimane, le esplosioni non avrebbero messo rischio la sopravvivenza dell’intero pianeta. Al contrario, oggi una guerra nucleare tra superpotenze causerebbe la mutua distruzione reciproca e quella di tutto quanto il pianeta. Gli avvistamenti sempre più frequenti presso installazioni militari strategiche vengono interpretati come chiari moniti per evitare un conflitto nucleare globale, visto che esso sarebbe certamente fatale per l’intero pianeta. D’altra parte, come menzionato in numerose occasioni, fin dai primordi del fenomeno, i contattisti di tutte le epoche hanno avuto, come comune denominatore, numerosissimi messaggi sulla pericolosità dell’uso dell’energia atomica.

L’informazione

La manipolazione dell’informazione è sempre un tema centrale. Mentre i ricercatori esperti come Pier Giorgio sanno distinguere i falsi video UFO, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sta permettendo la creazione di contenuti sempre più convincenti, generando confusione nel pubblico non esperto. Tuttavia, la verità emerge attraverso una documentazione accurata e testimonianze verificabili, così come quelle presentate durante la serata.

Un capitolo significativo è stato dedicato al rapporto tra extraterrestri e potere terrestre. Dalle rivelazioni sull’incontro tra alieni e John F. Kennedy organizzato da Adamski, fino alle recenti vicende che coinvolgono Donald Trump e il Deep State. È emerso che il neoeletto presidente, pur osteggiato dai poteri forti, possa allinearsi temporaneamente agli interessi extraterrestri nel prevenire una terza guerra mondiale nucleare. Anche se probabilmente l’intento sarà quello di preservare i suoi interessi, dobbiamo obiettivamente ammettere che questa posizione è certamente condivisibile indipendentemente dalla propria posizione rispetto a Trump.

Barack Obama

Un capitolo rivelatore della serata è stato dedicato alle dichiarazioni di Barack Obama sugli UFO. Durante un’intervista ormai celebre, l’ex presidente degli Stati Uniti ha lasciato intendere, senza troppi giri di parole, tra una battuta e l’altra, che il governo statunitense nasconde segreti significativi sugli alieni. Le sue parole, apparentemente scherzose, ma per nulla velate, hanno fatto comprendere molto bene che i presidenti in carica sono vincolati da un sistema di segretezza a loro superiore che gli impedisce di rivelare apertamente la verità sulle presenze extraterrestri. Grazie a queste apparenti scenette a volte si scoprono cose che sarebbe difficile far passare coi toni ufficiali. Ma se oggi il taglio televisivo favorisce tali toni con figure di questo calibro, non era certamente il caso nel 1952, quando un autorevolissimo generale, John Samford, che ha ricoperto i ruoli di direttore dell’intelligence delle Forze Aeree USA e della NSA, tenne una storica conferenza stampa al Pentagono nel mese di luglio. In quella circostanza ammise che da tempo erano stati raccolti e catalogati dati su avvistamenti di cose incredibili da parte di gente molto credibile, ovvero sostanzialmente di oggetti di origine non terrestre, ma che non costituivano un pericolo per i terrestri.

Il “Roberstson Panel”

Non solo erano “altri tempi” tout court, ma per quanto riguarda l’Ufologia, era l’anno precedente al “Roberstson Panel” del 1953, evento che sancì definitivamente la politica di insabbiamento, ridicolizzazione, diniego e distorsione di tutto quello che anche vagamente riconduce alla realtà Extraterrestre. Ed è forse anche per quel motivo che la pressione dell’opinione pubblica riuscì a stanare un altissimo Ufficiale ai vertici della nazione per parlare di UFO.

Facciamo un salto temporale fino ai giorni nostri per ascoltare un altro militare che ha avuto alte autorizzazioni “Top Secret” e che ha operato nel team di recupero di velivoli ed attrezzature aliene: Jacob Barber. Particolarmente sconcertante e commovente è stata la sua testimonianza. Questo ex militare ha fatto scalpore affermando di aver partecipato personalmente al recupero di diverse astronavi aliene. In un’intervista al giornalista Ross Coulthard, Barber ha mostrato un video che documenta uno di questi recuperi, descrivendo un oggetto bianco a forma di uovo, sorprendentemente simile ai velivoli associati alla civiltà degli Apu. Questa testimonianza si aggiunge a un crescente dossier di prove che dimostrano il coinvolgimento di agenzie militari e paramilitari USA nella gestione di reperti extraterrestri. L’oggetto mostrato nel video fornito da Barber non è solo simile a quello della civiltà APU di cui sopra, ma ricorda anche i 3 famosissimi UFO stile “tic-tac” intercettati dai militari delle USS Nimitz e Roosevelt nel 2004, 2014 e 2015 e diffusi dal Pentagono dopo il 2017.

L’intervista

Nell’intervista su News Nation Barber racconta un po’ del suo background, dei suoi valori che lo hanno accompagnato in tutta la sua esperienza di militare e di come è diventato, suo malgrado in maniera quasi del tutto inaspettata, un testimone assolutamente eccellente della verità extraterrestre. Quello che colpisce di questa esperienza è la descrizione di un evento che lo ha colto impreparato e ha cambiato per sempre la sua vita. Barber descrive che mentre si avvicinava per recuperare un oggetto di forma discoidale ed ottagonale, ha sentito crescere sempre più una incredibile connessione con una entità senziente all’interno del velivolo. Questa entità non era soltanto intelligente, ma gli trasmetteva dei valori profondissimi, con un misto di amore materno, tristezza, gioia, bellezza e disperazione allo stesso tempo, una sensazione d’emozione incontenibile, tanto che lui si sentì sconvolto mentre stava pilotando l’elicottero con l’intento di recuperare l’oggetto. Jacob riuscì comunque a portare avanti la missione, nonostante era ben consapevole che il suo Stato psico-emotivo era fortemente alterato e non riusciva a calmare questi emozioni che sentiva dentro. Si è addirittura definito “posseduto positivamente” dall’essere che era all’interno di quell’UFO ed è sicuro che questo, in qualche modo, lo accompagni ancora e sia sempre con lui, ispirandolo e proteggendolo nella sua missione divulgativa della realtà extraterrestre che di lì a poco ha intrapreso. Nel caso di Jacob ancora una volta l’aspetto spirituale viene fuori e permette di inquadrare un caso che altrimenti sarebbe potuto rimanere meno credibile., ma forse è proprio l’eccezionalità del cambiamento di un militare, che per sua stessa ammissione era una sorta di “macchina per uccidere”, a convincere della bontà del caso. L’oggetto recuperato da Barber è identico a quello presente nella foto scattata nel 1967 dal giovane Ronnie Hill, a Pamlico County, nella Carolina del Nord.

La Polaroid

Nella Polaroid realizzata da Ronnie Hill si vede un essere extraterrestre vestito con una tuta argentata attillata che ha dietro un UFO ovoidale di colore bianco. Esattamente quello visibile nel filmato mostrato da Barber. Un documento eccezionale che vede incredibili sviluppi dopo vari decenni.

Altro fattore importante di questo fenomeno dirompente che sta cambiando radicalmente la percezione pubblica degli UFO è l’esplosione degli avvistamenti documentati attraverso gli smartphone. L’era digitale ha completamente trasformato la dinamica di diffusione di questi eventi: un tempo, un avvistamento sarebbe rimasto confinato a una ristretta area geografica per passaparola, ovvero dipendendo esclusivamente dai media tradizionali per la sua diffusione. Oggi, grazie ai social network e alle tecnologie di comunicazione istantanea, chiunque può diventare un testimone e un narratore globale. Siamo nell’epoca della divulgazione massiva!

La censura

Questa democratizzazione dell’informazione sta scardinando i meccanismi di controllo e censura che per decenni hanno mascherato la verità sugli UFO. I media mainstream non possono più ignorare o minimizzare questi fenomeni, sommersi da migliaia di video, foto e testimonianze provenienti da ogni angolo del pianeta. La tecnologia sta diventando l’alleato più potente per la divulgazione della verità extraterrestre.

Si profila un futuro in cui le religioni tradizionali, le teorie New Age e i falsi profeti scompariranno improvvisamente, lasciando l’umanità di fronte alla vera realtà cosmica, i cui insegnamenti saranno “scientifici” a tutto tondo, riguardando prima di tutto le leggi dello spirito che sottendono alla creazione. Questo processo di purificazione vedrà chi ha sempre creduto nelle civiltà superiori gioire, mentre coloro che si sono concentrati esclusivamente sui beni materiali sprofonderanno nella paura.

Le profezie

Tra le varie profezie evangeliche e non solo, vi sono il collasso economico globale, con il crollo dei mercati finanziari, un tempo segnato da una profonda purificazione spirituale dove solo chi è legato ai valori dello spirito riuscirà a sopravvivere. Ogni individuo si troverà di fronte alla propria coscienza, senza possibilità di nascondersi o giustificarsi. È il preludio al Grande Ritorno di Gesù Cristo e degli altri Avatar, come profetizzato nei testi sacri, che vedrà la separazione tra chi è pronto a vivere in un mondo diverso e chi non lo è.

In conclusione, il messaggio di Adoniesis, come reiterato da Giorgio Bongiovanni negli ultimi tempi, conferma una verità fondamentale: il Padre è sceso in campo e vuole parlare al mondo. Esso rappresenta un faro di speranza e consapevolezza in questi tempi tumultuosi, ricordandoci che il cambiamento deve partire da ciascuno di noi, ma che non siamo soli in questo cammino evolutivo.

Questa rivelazione, condivisa durante la serata, potrebbe essere solo il preludio di una serie di trasmissioni simili che cambieranno per sempre la nostra comprensione della realtà. Il velo sta cadendo, e la verità emerge con forza sempre maggiore, nonostante ci siano ancora tentativi di insabbiamento e ridicolizzazione.

La massiccia popolarità dell’evento e l’interesse suscitato dimostrano che c’è una parte di umanità che, nonostante i suoi problemi e limiti, è pronta per accogliere queste verità. Come profetizzato nei testi sacri, ci troviamo nel “tempo di tutti i tempi”, preludio al ritorno di Cristo e gli eventi in corso lo confermano con sempre maggiore evidenza.

Pier Giorgio Caria

Non possiamo che condividere uno dei commenti finali di Pier Giorgio:

“Il nostro futuro sono questi esseri meravigliosi che ci visitano.

Questa è una fase straordinaria che stiamo vivendo e sono felicissimo di quello che sta accadendo, non è ancora la fine. Lo dice Gesù nel Vangelo, vedrete guerre, rumori di guerre, ma questo è l’inizio dei dolori. Questo risveglio oggettivo che si riscontra ci dà ancora del tempo per risvegliare delle persone. È indubbio che questo processo sia inarrestabile, che esistono esseri che hanno il potere di atterrare e porre termine a tutto. Ma credo che nell’infinita misericordia di nostro Signore e di Suo Padre Adonay, ci sia amore per quelle persone che hanno bisogno di risvegliarsi per entrar a far parte di quella schiera scelta per entrare nel nuovo Regno ed essere il futuro dell’umanità.”

Fraternamente

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