
Favela di São Conrado.
Non si respira.
Buio, umido, odori acri. Fili elettrici sospesi e lamiere contorte.
Bambini che giocano tra cani randagi e motorini.
Come si fa a vivere e crescere qui?
Infilandomi tra passaggi compressi, scorgo una scritta su un muro: “Ogni persona è un universo pieno di stelle.” In questo universo di anime resilienti, ci ha condotti Lidia Urani. Presidente della ONG Parati, ispirata da suo padre Franco Urani, ex presidente della FIAT in Brasile, che ha lasciato l’imprenditoria per dedicarsi alla gente, portando una rivoluzione nella favela di São Conrado. Dopo la sua scomparsa, Lidia ha raccolto il testimone
diventando un punto di riferimento per i bambini e le famiglie. L’associazione porta avanti programmi educativi, artistici e culturali: Teatro, musica, artigianato, cucina, attività sportive. Uno spazio dove esprimersi e costruire nuove possibilità.
Lidia ci ha raccontato trent’anni di opera nella comunità.
Ci ha mostrato la struttura, le aule e i laboratori, e tutto ciò che è stato migliorato nel tempo: le case, le fogne, i servizi sanitari. Alla fine della nostra visita, nella sua casa, ci ha atteso Xumayà Xiá (tradotto Vento Freddo), un membro del clan dei Jaguaro, proveniente da una comunità più lontana. Come altri che ho incontrato nei giorni precedenti, anche lui ci dice: “Lidia è Kleklê. È la Donna Jaguaro, una di noi.”
Un nome sacro, che parla di forza, protezione, radici profonde. La riconoscono. La proteggono. La celebrano.
Alle ore 18
Il momento più sacro della giornata per loro, Xumayà Xiá ci ha invitati a partecipare a un rito ancestrale. Con il suono dei tamburi, il corpo dipinto e un copricapo di piume, ci ha avvolti nel fumo della sua pipa invocando gli spiriti della Foresta.
Per darci forza. Per benedire chi amiamo. Per darci coraggio a continuare la nostra missione.
Ci ha chiesto di chiudere gli occhi e di visualizzare il nostro animale guida. Ho visto una pantera. Un viaggio interiore, intenso, vibrante.
Questo è solo un tassello del mosaico di esperienze straordinarie che abbiamo vissuto tra Argentina e Brasile.
Abbiamo deciso di rimanere in contatto con Lidia e la sua realtà, con l’intenzione di avviare una collaborazione.
Defineremo prossimamente i passi da compiere insieme.
Sonia Maja De Marco
Responsabile Segreteria e Comunicazione FUNIMA International
16 Aprile 2025
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