NOI, CO-CREATORI DELLA NOSTRA REALTA

NOI, CO-CREATORI DELLA NOSTRA REALTA

uomonuovoDi Annamaria Iurlaro

Viviamo in un’epoca di transizione: meravigliosa, terribile, grande. Ci possiamo considerare fortunati spettatori dei tempi e, ancor più, fortunati protagonisti. Affrontare questo momento con la forza di una comunità è un dono prezioso: la comunione, la solidarietà, la fratellanza sono principi sacrosanti dell’era dell’acquario che richiede un nuovo paradigma, cioè un nuovo modello di pensiero. Quale pensiero? Quello che sapremo proiettare, quello che le nostre anime avranno saputo veramente e profondamente costruire. Poiché il mondo obbedisce a quello. Si, il mondo obbedisce, nel bene e nel male, al nostro pensiero perché l’Universo ci ascolta.

E come ci ascolta? Consideriamo che il pensiero umano è in grado di raggiungere ogni luogo istantaneamente. È possibile cioè, per l’uomo, sintonizzarsi con il mondo intero attraverso il pensiero, allo stesso modo in cui le onde radio trasmettono e ricevono anche nello spazio. Le onde elettromagnetiche del pensiero si propagano senza limiti, come flussi di corrente elettrica, indagate dalle neuroscienze grazie agli elettroencefalogrammi (EEG), attraverso cui è stato possibile verificare che l’attività delle onde cerebrali è fortemente influenzata dalle esperienze e dalle emozioni che viviamo. Onde prodotte da individui diversi sono sempre completamente diverse tra loro, così come diverse tra loro sono le onde prodotte dai due emisferi del cervello di uno stesso uomo. Tuttavia, in particolari condizioni emozionali (innamoramento, fervore idealistico, reciproci sentimenti di amicizia), gli EEG degli individui coinvolti emettono onde elettromagnetiche sincronizzate, che si desincronizzano se si avvicina loro un soggetto estraneo al sentimento da loro espresso. Le stesse condizioni si verificano anche se gli individui sono posti a grandi distanze tra loro.

E’ ciò che noi chiamiamo semplicemente empatia (dal greco EN=dentro PATHOS=sentimento) o telepatia (TELE= lontano PATHOS=sentimento).

Le tecniche di concentrazione e visualizzazione sono sempre state usate dall’uomo per affinare queste capacità. Ciò non toglie che ci siano individui che, per loro natura o per il percorso fatto lungo le loro vite, siano in grado di percepire, ascoltare e farsi ascoltare, per così dire, “naturalmente”.

Questo non deve farci credere che, se la nostra mente non è addestrata o predisposta, l’universo che ci circonda non sia in grado di ascoltarci. Ricordiamoci che i livelli vibratori sono infiniti e su più scale di frequenza e che è possibile penetrare e percepire i segreti del cosmo attraverso l’intuizione (da Intuèri=guardare, vedere dentro), quella specie di black-out della mente che ciascuno di noi ha provato almeno una volta nella vita. L’idea improvvisa, il concetto, la risposta cha nasce da lì, da quell’angolo nascosto in fondo a noi e che, all’improvviso, trovando spazio libero, senza ingorghi, si presenta e ci appare, ci parla perché ha ascoltato le nostre richieste, domande mai cadute nel vuoto, mai perdute.

Era un approccio noto ai cosiddetti “fisici hippies” californiani degli anni ’70, i quali sapevano perfettamente che lasciare la mente libera di occuparsi di altro, rispetto alle materie codificate dai loro studi, allentando la logica stringente della ricerca scientifica, permette alla mente di spaziare e apre alle intuizioni che trovano più facile via nelle maglie allargate. È il senso del noto episodio della mela di Newton: vero o falso, quello che vuole narrare è che è più facile conoscere l’universo nella libertà del cuore e della mente piuttosto che nella rigidità dei calcoli matematici.

L’universo ci ascolta attraverso livelli di vibrazione infiniti, ed ascolta tutti, anche i meno “specializzati”. È per questo che è necessario fare attenzione all’intimo pensiero che costruiamo ed esprimiamo. “Presenza a sé stessi!” mi sono sentita ripetere per decenni! Presenza, attenzione, attimo nell’istante. Perché controllo della mente non è solo acquisizione di tecniche fondamentali, ma è anche non perdersi in inutili e lesivi pensieri circolari che non portano da nessuna parte, alimentando negatività e togliendoci energie, finendo per fare del male non solo a noi, ma anche al mondo intero. Il nostro potere non si ferma qui: oltre a poter comunicare tra noi con le emozioni all’unisono, possiamo fare molto di più.

Infatti, da più di un secolo, la fisica quantistica ha dimostrato ciò che le filosofie millenarie già conoscevano. Esperimenti su fotoni hanno rivelato che le particelle subiscono l’influenza del pensiero dello sperimentatore, comportandosi come particelle o come onde a seconda che vengano o meno osservate: i fotoni sanno ciò che lo sperimentatore pensa e reagiscono di conseguenza. Si è dimostrato, inoltre, che più le particelle vengono osservate, più sono influenzate dall’osservatore, permettendo, così, di affermare che la realtà è il risultato del rapporto tra il pensiero dell’osservatore e ciò che è osservato. È come se fossimo in grado di modificare il mondo interagendo con le particelle subatomiche, cambiando il mondo stesso attraverso il pensiero. Ciò a cui noi prestiamo attenzione accade. Si potrebbe riassumere così la Legge dell’Attrazione, enunciata da una coppia di autori americani: “Ciò su cui ti focalizzi è ciò che appare”. È l’atto stesso di focalizzare la propria attenzione “scegliendo” di farlo consapevolmente, che crea il risultato, che ci permette di cambiare la realtà. Il primo passo è rendersi conto che la scelta di ciò che osserviamo è una nostra responsabilità. Ognuno di noi dovrebbe essere cosciente di essere totalmente responsabile del proprio universo, attraendo ciò che desidera veramente, nel profondo della propria anima.

Ma può davvero meravigliarci tutto questo? Possiamo davvero affermare di essere i creatori del mondo?

Un fenomeno della fisica quantistica che ha sconvolto gli scienziati è quello dell’entanglement con cui si afferma che due particelle che abbiano interagito in qualche modo tra loro, restano legate reciprocamente in modo tale che, anche quando queste vengano poste a grandi distanze tra loro, rimangono comunque connesse determinando, ciascuna di esse, istantaneamente, cambiamenti comportamentali reciproci, dell’una verso l’altra (effetto fantasma a distanza). Similmente, in un esperimento militare, da un donatore veniva prelevato del DNA, posto poi in una speciale camera per misurarne l’impulso elettrico. Il donatore veniva quindi spostato in una stanza separata dello stesso edificio e sottoposto ad una stimolazione emotiva attraverso la visione di alcuni video. Mentre il donatore rispondeva agli stimoli emotivi che venivano misurati grazie al loro impulso elettrico, il DNA del donatore, nella camera speciale, rispondeva contemporaneamente con gli stessi identici impulsi elettrici: era come se il DNA fosse perfettamente connesso al corpo del donatore, come se non fosse mai stato separato da lui. Lo stesso risultato è stato ottenuto quando, in un secondo tempo, il donatore veniva allontanato dal proprio DNA per 50 miglia. Entanglement, letteralmente Intreccio! Tutto è connesso, tutto è UNO. La fisica quantistica scopre e dimostra che è sufficiente che particelle quantiche entrino in contatto tra loro, anche solo per un istante, per mantenere per sempre un collegamento che andrà al di là del tempo e dello spazio. Perché dunque dovremmo meravigliarci di poter governare, creare, modificare il mondo che ci circonda se siamo originati in eterno dall’Uno da cui proveniamo? Non è forse l’Infinito l’espansione dell’Unico Punto? Veniamo tutti da un’unica fonte e a quella vogliamo ritornare. Tutto è in esso e così tutto ciò che è manifesto. Interconnessi nel corpo, nella sottile sostanza che ci unisce nell’ancor più sottile pensiero che crea e modifica.

Già Giordano Bruno affermava: “Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia”. Il nostro pensiero crea! Noi siamo creatori, o meglio, co-creatori insieme con Dio!

Verso le forze che vogliono negare la natura divina dell’uomo, il pensiero è l’arma più potente, quella che non può essere fermata da niente e da nessuno, a cui spesso non diamo il giusto valore ma che invece ha il potere di costruire il futuro che desideriamo. Per questo la forza del pensiero umano ossessiona i potenti, che usano ogni mezzo per ottenebrare le menti e impedire di ricordarci che un tempo eravamo coscienti costruttori della nostra realtà. Ma se ogni singolo uomo prende coscienza della grande forza che è insita in ciascuno, cosa potrà fare un gruppo di persone che indirizzi, affilato e coerente come un laser, il proprio pensiero comune in un’unica direzione? Il pensiero comune, ben indirizzato, di persone che insieme lo costruiscono, imprimerà l’astrale con questa volontà che potrà ascendere al piano spirituale, identificandosi nella stessa volontà di Dio.

Questo significa creare una massa critica che, per definizione, è una soglia quantitativa minima oltre la quale avviene un mutamento qualitativo: essa si raggiunge quando un numero sufficiente di persone pensa e vede, come concretamente possibile, il cambiamento nella direzione desiderata. Ed è la qualità del pensiero che determina la qualità delle situazioni che attiriamo: se la creazione in cielo sta a Dio, in terra sta all’uomo di buona volontà, che crea aderendo al volere divino. Anche in questo caso la scienza ha solo confermato ciò che più comunemente da sempre il detto dice: “Ci chiamiamo le situazioni che ci accadono”, esattamente come afferma la Legge dell’Attrazione. È provato infatti che se, per esempio, penso in negativo nei confronti del mio benessere fisico, attivo nel cervello l’invio di una serie di informazioni a tutte le cellule, le quali innescano dei sistemi di allerta che possono indebolire il mio sistema immunitario. Allo stesso modo, pensare in negativo verso il mondo non fa che alimentare le condizioni perché si verifichino situazioni negative, di delusione, di rifiuto.

L’uomo non riesce a fare a meno di cercare di dimostrare attraverso la scienza quello che i nostri cuori sanno perfettamente. Ma la vera scienza dell’Era a venire sarà quella divina, la cui chiave è la risposta ad ogni dubbio: l’Amore.

Amiamo il mondo, immaginiamolo vivo, forte, sanato e noi con lui! Innalziamo la frequenza della vibrazione/pensiero che emaniamo! Facciamo che tutti possiamo essere convinti di realizzare il sogno di un mondo migliore, in ogni istante.

Mai negare, mai alimentare pensieri negativi o usare negazioni nel proprio pensare e parlare: può costruire solo negatività, quelle che noi stiamo alimentando, consciamente o inconsciamente.

I premi Nobel Bohr e Heisenberg scoprirono che l’Universo esiste in quanto numero infinito di possibilità sovrapposte, tutte presenti contemporaneamente come possibili. Tutte possibili! Siamo noi che possiamo scegliere quale futuro può realizzare la nostra umanità. Questo è meraviglioso, divino. Se tutti nutriamo pensieri di amore e gratitudine, il mondo non potrà che andare in quella direzione. È necessario esserne responsabilmente coscienti.

Per dirla con le parole di Giordano Bruno: “Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo cadiamo nell’illusione dei sensi, crediamo a ciò che appare…Allora dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi…”

La base del potere creativo è, quindi, il pensiero.

In questo l’Arca, attraverso i principi antichi e nuovi della Chiesa Giovannea, ha il grande compito di formare una nuova comunità umana, per l’avvento di un nuovo ordine che realizzi la Nuova Era all’impronta del messaggio cristico.

Annamaria Iurlaro
24 Aprile 2021