Il 13 ottobre 2025, Emmanuel Mouriño, dell’Associazione “Del Cielo alla Tierra España”, ha partecipato al programma del podcaster Javier Castillo, “MIA – Intelligenza Artificiale e Scienza by M51”, dopo il suo intervento precedente in “Misterio 51 Podcast” nel giugno dello scorso anno.

Durante la conversazione, Emmanuel ha sottolineato che, per comprendere fenomeni complessi come quelli legati all’attività Extraterrestre, è fondamentale indagare, documentarsi e analizzare con rigore.

Secondo lui, chi mette in dubbio determinati eventi spesso non ha esaminato a fondo le informazioni né le prove disponibili. In questa occasione, gli argomenti affrontati nell’intervista hanno incluso l’ondata di UFO e droni in Europa, la Sfera di Buga e il 3I Atlas, trattati da una prospettiva di ricerca rigorosa e di documentazione verificata. Emmanuel ha ribadito che solo attraverso un’analisi accurata di ogni caso, è possibile distinguere tra speculazione e fatti, invitando il pubblico ad avvicinarsi a questi fenomeni con mente aperta e pensiero critico.

Droni non identificati: fatti che richiedono studio

Emmanuel ha spiegato che i droni avvistati in diversi Paesi del mondo, e più recentemente in Europa (Danimarca, Svezia, Norvegia e Germania), possiedono capacità straordinarie che lasciano supporre un’origine non terrestre.
Ha sottolineato che oltre 5.000 avvistamenti documentati non possono essere considerati semplici coincidenze e che la mancanza di risposte ufficiali potrebbe indicare l’esistenza di informazioni ancora riservate al pubblico.

La Sfera di Buga: una prova che sfida la comprensione umana

Tra i casi più rilevanti, Emmanuel ha raccontato la storia della Sfera di Buga, un artefatto che è atterrato nel comune di Buga, Valle del Cauca, in Colombia, lo scorso marzo.
Questo evento ha catturato l’interesse globale, con l’ipotesi che si tratti del primo recupero documentato di tecnologia Extraterrestre affidata a civili.

Le analisi forensi hanno confermato l’autenticità dei video, e gli esami effettuati sulla sfera da alcune delle università più prestigiose hanno rivelato caratteristiche anomale, come la presenza di fibre ottiche, variazioni di peso e materiali non riconducibili a nessuna produzione terrestre.

Emmanuel ha sottolineato il lavoro di divulgatori come Jaime Maussan e Pier Giorgio Caria, che hanno presentato prove, documenti e studi verificabili a sostegno dell’autenticità di un artefatto che sfida le spiegazioni convenzionali.
Solo la ricerca e la verifica rigorosa permettono di comprendere appieno questo caso, e dubitare senza indagare equivale a rinunciare a conoscere la realtà; lo scetticismo superficiale non sostituisce il sapere.

Conflitti globali e sorveglianza Extraterrestre

Durante la conversazione sono state trattate le tensioni mondiali, l’influenza dell’ego sui governanti e la rivalità tra potenze.

Emmanuel ha sottolineato che comprendere queste dinamiche richiede l’analisi di documenti, rapporti ufficiali e studi storici. Civilizzazioni superiori stanno osservando l’Umanità per prevenire rischi nucleari o danni globali.

“Solo l’osservazione attenta e la documentazione permettono di distinguere i fatti dalla speculazione”, ha affermato Emmanuel, ricordando ancora una volta che la mancanza di ricerca e studio impedisce di creare un giudizio solido sulla realtà.

3I Atlas: analisi rigorosa e prudente

In relazione al fenomeno del 3I Atlas, Emmanuel ha osservato che le sue traiettorie, emissioni e comportamenti, confondono persino gli astronomi più esperti. Ritiene che sia ancora troppo presto per trarre conclusioni, poiché potrebbe trattarsi di una manovra di distrazione del “sistema”, e ha sottolineato l’importanza di concentrarsi anzitutto sulle analisi dei fenomeni Extraterrestri documentati sulla Terra, prima di esprimere valutazioni premature su questo oggetto interstellare.

I media, tuttavia, vengono spesso utilizzati come strumenti per confondere le persone e distogliere l’attenzione da ciò che è realmente importante.
Per questo motivo è fondamentale verificare sempre le fonti, capire chi ci sta parlando e con quali interessi, e non lasciarsi abbagliare da contenuti che in realtà mirano a manipolare l’opinione pubblica.

L’episodio della “Sfera di Buga” rappresenta, in questo contesto, un caso estremamente significativo: i video diffusi dopo quell’evento, insieme a quello del “Picacho”, tra gli altri, dimostrano chiaramente l’esistenza di fenomeni reali e concreti. Tuttavia, questi vengono sistematicamente relegati in secondo piano o trattati in maniera superficiale. Spesso, invece di affrontare temi importanti con serietà e rigore, si preferisce dare spazio al sensazionalismo, con l’obiettivo di distrarre e depistare l’opinione pubblica.

Intelligenza Artificiale: potenzialità e rischi

Emmanuel ha sottolineato che l’intelligenza artificiale, applicata con finalità etiche, può essere uno strumento estremamente utile in medicina, istruzione o ricerca scientifica. Tuttavia, ha avvertito che il suo uso indiscriminato può portare a manipolazione, disinformazione e controllo sociale.

Ha spiegato che l’IA deve integrare la ricerca e il pensiero critico, non sostituirli. Educazione, documentazione e prudenza sono fondamentali per evitare errori e condizionamenti, rafforzando l’importanza di confrontare le informazioni e verificare i dati prima di considerarli certi.

Riflessioni conclusive: indagare prima di trarre conclusioni

Per concludere, Emmanuel ha ribadito che la comprensione dei fenomeni straordinari dipende dall’impegno personale nell’indagare e documentare. L’incredulità senza analisi limita la possibilità di accedere alla Verità.

Il pubblico è stato invitato a mettere in discussione e discernere, ricordando che una conoscenza profonda è alla portata solo di chi si dedica a studiare i fatti con rigore.

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Allegati:

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