Opere, Segni e Prodigi nella Terra del Sud

 

OPERE, SEGNI E PRODIGI NELLA TERRA DEL SUD

“Nel momento che dimentichi te stesso, inizi ad essere libero”. È un concetto che abbiamo sentito tante volte ma nel momento che siamo capaci di iniziare a sperimentarlo il senso di pienezza interiore ci fa esplodere il cuore di gioia. Libero di denunciare, di dire la verità, senza paura perchè niente ti appartiene nemmeno la tua vita, libero di donare sempre, perchè quando doni non perdi mai, quando ti spogli di te stesso non sei mai nudo, e quando offri tutto ciò che hai non ti ritrovi vuoto ma ricolmo di un tesoro molto più grande di quello che hai donato. Colmi di quella umiltà che il nostro Signore ci ha insegnato … ripieni di quella comunione che il Cristo ci ha lasciato. Uniamoci, stringiamoci forte nell’anima e nello spirito e a testa alta gridiamo Giustizia e Verità. Gridiamola accanto ai giusti che vivono e operano sulla terra, accanto a colui che è stato designato a smascherare il volto dell’anticristo, preparando la strada al Figlio dell’Uomo Gesù che ritorna.

Come in un salto temporale ci ritroviamo dall’altra parte del mondo, in America Latina. In realtà 36 ore di viaggio tra aeroporti e vari scali, non proprio un salto temporale quindi, ma lo scorrere del tempo è divenuto tanto rapido che pare quasi scomparire all’interno di se stesso. I profumi intensi, i colori limpidi di questa fetta di terra, parte della Galilea dei Gentili, accolgono, dando il nuovo benvenuto, l’Uomo segnato da Cristo.  La nostra cara Erika e la cara Alicia ci vengono a prendere all’aeroporto di Montevideo e subito dopo abbiamo modo di salutare Georges Almendras e il piccolo Giorgio David che diventa sempre più grande e più bello e tutti i fratelli che lavorano nella nostra casa/ufficio. Già da subito Giorgio fa il punto della situazione operativa e si prepara per i prossimi appuntamenti tenendo in mano le fila di tutte le altre attività in Italia. La riunione all’arca è il primo appuntamento. Tutti i fratelli sono presenti nella sede di “Un punto en el infinito”, dislocata nel centro della città, felici di riavere Giorgio tra loro, non attendono altro che poter sfruttare quei momenti per stare con lui e porgli tante domande. I saluti che dall’Italia e dalla Spagna attraverso di noi giungono a tutti loro, il riepilogo delle tante novità operative vissute durante l’estate italiana e l’inverno sud americano, la lettura dell’ultimo messaggio che si riferisce alla vergognosa corruzione del vaticano, i segni numerosissimi che si sono manifestati uno dopo l’altro, il crollo dell’economia, la realizzazione quasi immediata delle ultime profezie rivelate nei messaggi, sono gli argomenti espressi e commentati da Giorgio che continua soffermandosi sull’importanza di tutte le attività svolte e tutt’ora in corso all’arca di Montevideo, sull’importanza della mensa “Un rayo de Luz” che ospita oltre 100 bambini poveri e del suo attivo mantenimento che dall’Italia continuerà ad essere sostenuto, sull’importanza della commissione antinucleare, ecc. Il discorso prosegue con il richiamo di Giorgio ad essere testimoni di ciò che sta accadendo nel nostro pianeta e a non avere paura. Il nostro compito è infatti quello di spiegare alla gente che il manifestarsi degli eventi è indispensabile e che la cosa più importante è salvare l’anima. La nostra missione si concentra ad informare e risvegliare le anime ma non è nostro compito contarle. “In questi giorni potremmo avere una sorpresa, un attacco militare contro l’Iran o qualcosa del genere. Se mi sbaglio è questione di mesi. Quindi dobbiamo stare in allerta ogni giorno, dobbiamo superare con serenità i nostri problemi umani e materiali e avere fede che il Cielo non ci abbandona mai soprattutto se sei un suo strumento. È iniziata la missione dei 1260 giorni in Italia” continua Giorgio “Quindi ora cari miei amati fratelli si sono invertite le parti, adesso siete voi che dovete sostenere idealmente e spiritualmente i fratelli di Sicilia e d’Italia per questa battaglia che combatteranno con me, voi l’ avete fatto in questi ultimi tre anni e mezzo appena trascorsi, durante i quali abbiamo portato avanti insieme un grande lavoro, risvegliando tante anime. L’Uruguay si è convertita nel centro mondiale della nostra opera, un grande punto di riferimento insieme all’Argentina, al Cile, al Paraguay, Messico ed altri paesi latini. I fratelli italiani ricevono una grande forza sapendo che voi ci siete,  perchè voi siete la forza energetica-spirituale affinchè insieme possiamo compiere la missione che il Cristo e la Vergine mi hanno affidato”. Giorgio sottolinea quanto sia importante l’unione dei fratelli dell’Uruguay, dell’Argentina, del Paraguay, del Cile, del Messico e di tutto il latino America che rappresentano per l’Italia lo scudo necessario per affrontare la lotta contro l’anticristo e il faro che illuminerà il risveglio delle anime. Teniamo sempre presente infatti cari fratelli che la nostra unione rappresenta la sua forza ed il suo esempio nel mondo, la dimostrazione concreta che la sua/nostra opera è vera. Un concetto che Giorgio spiega approfonditamente. “La vostra unione è la nostra forza. Il nostro esempio. La nostra è una cellula di identificazione che ci da diritto e autorità per parlare ai fratelli italiani, per dimostrare che non è una menzogna ciò che si sta sviluppando in questi paesi ma una grande verità: il germoglio di una nuova era. Questo, per coloro che si avvicinano, rappresenta una grande forza perchè vedono che non sono solo idee le nostre ma che vi è una struttura che opera con fatti concreti. Eugenio Siragusa sognava che Sicilia e Italia potevano essere un esempio di base dell’opera, dove i fratelli del latino America, che lui chiamava il mondo nuovo, avrebbero potuto creare una grande forza per appoggiare l’opera tanto difficile nella terra più difficile. Io credo che questo lo abbiamo raggiunto, adesso però dobbiamo mantenerlo perchè perderlo significherebbe una vittoria per il demonio. Quindi andiamo avanti così con tutte le attività che stiamo svolgendo”. Il caro fedele fratello Domingo, notaio dell’arca, racconta di alcune persone che parlano di Giorgio con paura; paura delle sue parole, paura di ascoltare la verità, una verità che in realtà è la nostra forza. “ La mia forza è non avere niente” dice Giorgio, “non ho da difendere alcun potere che sta dietro di me, non ho da difendere alcun interesse economico in banche o istituzioni, quindi per me è facile questo perchè la mia unica autorità viene dal mondo spirituale. Altri devono difendere compromessi, interessi, soldi, proprietà, autorità, nazioni, presidenti, e il Cristo viene lasciato come ultimo nella loro agenda, sempre che ci sia. Io non voglio niente, nel momento che il cielo mi da qualcosa è una tentazione per me perchè mi obbliga a difenderla, qualsiasi cosa mi dovesse dare, una casa, una proprietà, un conto in banca. Dal momento invece che non ho niente, non ho nessun potere da difendere e quindi sono libero di accusare qualsiasi potere del mondo  che sia corrotto. Tutti i messaggeri istituzionali, papa, capi religiosi, politici, ecc. hanno da difendere un interesse, un potere, non sono liberi, non possono dire tutta la verità, io sono un uomo libero e devo difendere la verità, pura, limpida, così come è. Questo è solo l’inizio fratelli. Prossimamente sarete testimoni che il vostro fratello Giorgio dirà cose tremende, sarà accusato, perseguitato, ma nessuno mi potrà fermare, accuserò il potere corrotto che sta nel mondo con nomi e cognomi, accuserò autorità e quando accusi un’autorità commetti un delitto penale, ma non starò zitto perchè non voglio che quando Lui ritornerà mi dica: “Questo non lo hai detto”. Meglio stare dietro le sbarre di un carcere per delitti ideali e politici di opinione, che è l’unico delitto che io possa commettere, per aver accusato politici, presidenti, governanti, papi, impresari, banche, falsi maestri, sette, che ritrovarsi di fronte al Cristo quando ritornerà e doverGli dire: “Ho avuto paura di dire questa verità”. E comunque da dietro le sbarre continuerò a gridare. Ho serie e brutte intenzioni”.
Il mondo è una porcheria, io mi sento vivo grazie a voi fratelli che state qui e che esistete. Se ho un interesse da difendere siete voi, i miei fratelli, la mia famiglia, ho da difendere la vostra integrità spirituale ma questa non è una cosa che mi impedisce di dire la verità”. Se la nostra società avesse sostenuto e appoggiato gli uomini giusti che sposano questi valori il mondo oggi sarebbe diverso. L’uomo ha voluto, creato, costruito lo sfacelo che stiamo vivendo perchè è stato vinto, nel profondo del suo cuore, da un male terribile, un male che annienta la sua stessa essenza, la sua identità spirituale: l’egoismo. Ora è troppo tardi per poter cambiare le cose, ma siamo ancora in tempo per salvare il salvabile, per proteggere i nostri figli da un destino tremendo.

“Il cielo piange sangue” è il titolo della conferenza che il 19 ottobre 2008 Giorgio Bongiovanni tiene nel teatro Ateneo di Montevideo. In una splendida giornata primaverile in un clima quasi estivo, tanta gente affolla il lungo mare della città, “la rambla”, bambini corrono, giocano, ridono, saltano liberi esprimendo l’esplosione della vita, i giovani passeggiano, parlano, si amano, sarebbe bello se tutto fosse così come sembra … poi l’altra faccia della città … bimbi in mezzo alle strade chiedono l’elemosina scalzi, altri cercano qualcosa, tra l’odore nauseabondo, dentro i sacchi neri della spazzatura, nel degrado della città, piccoli occhietti guardano smarriti, il loro sguardo velato da una profonda tristezza, da un’inaccettabile sofferenza è il giudizio di Dio sulla indifferenza dell’uomo. Ma c’è un altra parte di umanità che lotta contro la corrente di una cascata che si appresta a gettarsi nel vuoto, e un’altra parte di umanità che sensibile a questa lotta cerca risposte da chi nuota contro quella corrente perchè non vuole finire giù. E sono queste anime a riempire l’Ateneo di Montevideo e a scegliere di trascorrere quelle ore diversamente… La nostra Erika Pais presenta la conferenza parlando dei segni dei tempi che giungono fino a noi, legandosi l’uno all’altro, nella preparazione di un grande evento finale, dando poi la parola all’atteso uomo di Dio. Giorgio inizia la conferenza ringraziando i ragazzi dell’associazione “Un punto en el infinito” per l’organizzazione dell’incontro, e il pubblico, per essere presente nonostante la splendida giornata che avrebbe potuto sfruttare diversamente, ringrazia anche, chiamandoli sul palco, la carissima Elena, rappresentante del comedor, e il nostro Ignazio Chacho per il grande lavoro portato avanti fino ad oggi che assicura ogni giorno il pasto caldo a circa 120 bambini. Giorgio segue parlando delle varie attività dell’associazione che tra le altre iniziative ha creato una commissione di protesta contro la minaccia nucleare che potrebbe divenire presto realtà anche qui in Uruguay. Spiega che il nostro intento è quello di riunire intellettuali, uomini di governo, politici, semplici cittadini, per evitare che ciò possa avvenire. A questo proposito prende la parola il nostro fratello Daniel Amaral che parla della necessità che tutto il popolo uruguayo si sensibilizzi a questo gravissimo pericolo e si ribelli a questa eventualità, ponendo in evidenza le tantissime alternative di energia pulita e rinnovabile che potrebbe sostituire l’energia nucleare. I depliant della Comisiòn por la vida “Perchè non vogliamo centrali nucleari” con la spiegazione del perchè il nucleare è estremamente pericoloso e del possibile uso delle energie alternative rinnovabili, vengono consegnati a tutte le persone che entrano in sala. Giorgio quindi centra il cuore della conferenza parlando dei segni che sempre più manifestano una eclatanza disarmante e che ci richiamano ad una rapida presa di coscienza prima che sia troppo tardi; la gravissima crisi mondiale, il crollo dell’economia, sono gli inequivocabili segni che il tempo veramente stringe. Rifletto, mentre Giorgio parla, sul fatto che, mentre l’uomo cerca se stesso, ogni 5 secondi continua a morire un bambino di fame … e per questo le sue parole sono chiare: “A me, le potenze celesti, dicono di denunciare, di affrontare il male perchè questo è il tempo della giustizia, non si può stare in silenzio di fronte ai fratelli che muoiono nel mondo. Non scagliatevi contro Dio se vedrete le forze della natura colpire le grandi città…”, la voce che grida nel deserto parla della guerra probabile che farà scatenare il Presidente Bush prima della fine del suo mandato per tentare di sollevare l’economia del suo paese. “Non si può giungere alla Nuova Era se non individuiamo dove sta l’anticristo, per allontanarci da lui”, dice Giorgio soffermandosi sulla spiegazione della grande economia che sta dietro i venditori di armi, che sono in realtà coloro che comprano le istituzioni, i presidenti, i politici … ma giustizia sarà fatta … “Io sono innamorato di un giovane, Gesù di Nazaret, Lui è un uomo di parola, un uomo d’onore, ha promesso giustizia, una nuova era, allora dobbiamo stare tranquilli, gridare giustizia, dare amore ma non avere paura perchè Lui ritornerà e finalmente potremo vivere in un mondo di pace e Amore”. La gente in sala esprime la propria gioia e il sostegno alle parole di Giorgio con un vigoroso applauso per l’interessante e completa conferenza. Sono state proiettate infatti tante immagini sulle manifestazioni dei segni nel mondo, primo fra tutti l’agghiacciante segno della pioggia di sangue in Colombia che da il titolo alla conferenza e che tutte le principali televisioni del mondo hanno occultato, e via via tutti gli altri, tantissimi, dagli ultimi filmati di avvistamenti di astronavi celesti, alle incredibili immagini di astronavi madri denominate dagli studiosi americani “Ebanis”, alle lacrimazioni di immagini sacre, allo scorrere delle stupefacenti, numerosissime immagini dei pittogrammi impressi nel grano in questi ultimi mesi e i chiari messaggi che, attraverso di essi, i nostri fratelli delle stelle hanno inviato fino a noi, annunciandoci la venuta del loro e nostro Maestro Gesù Cristo.
Così come la presenza di Giorgio nel corso della trasmissione “Cafè Versatil”, trasmessa  dall’emittente “Canal 5” di Montevideo, aveva attirato l’attenzione di un grande pubblico, anche i vari interventi nelle diverse emittenti televisive e radiofoniche di Buenos Aires in Argentina, dove ci rechiamo dopo pochi giorni, permettono a tante persone di essere informate sulla conferenza che Giorgio terrà il seguente sabato. Il Programma “Cronica tv” trasmesso dalla emittente televisiva “Canal 5”, giovedì pomeriggio, ospita Giorgio nei propri studi televisivi, in una trasmissione fortemente seguita dal popolo argentino e visto in gran parte di tutta l’America latina. Grazie alla conduttrice, toccata in giovanissima età da una visitazione della Madonna (esperienza confidata personalmente a Giorgio poco prima di andare in diretta), Giorgio può rispondere alle profonde  domande che gli permettono di dare il messaggio in tutta la sua totalità, in un tempo che si prolunga dai 10 minuti previsti, ai 35 minuti di intervento. Milioni di telespettatori hanno ancora una volta  la grazia divina di poter vedere i segni sacri delle stigmate durante tutto l’intervento  televisivo che si mostrano come sempre vive,  ed impattanti, per il prodigio della sanguinazione avvenuto poche ore prima. La mattina successiva un giovane artista dopo aver visto Giorgio “casualmente” alla televisione, chiede di poterlo incontrare, restando sconcertato, oltre che per quanto ascoltato durante la trasmissione, anche per la semplicità di Giorgio che permette alla “gente” di poter parlare direttamente con lui, senza filtri intravalicabili. Lo stesso pomeriggio un altro canale ospita Giorgio, questa volta un canale radiofonico, Radio Mantras FM Dakota, nel programma “El portal”, dove può dare ancora una volta il messaggio, e infine il sabato mattina è presente ad una interessantissima conferenza stampa tenuta all’Hotel Bauen. Molte delle emittenti presenti sono rappresentate dai nostri fratelli collaboratori che trasmettono in diversi programmi radiofonici il messaggio della nostra grande opera.

Dalle profonde domande scaturisce una piccola conferenza in un clima di grande serietà, preoccupazione e al tempo stesso affetto e simpatia. Ecco a voi un sunto delle risposte di Giorgio alle domande dei giornalisti presenti: “... la Madre Terra non ha più risorse, nel 2050 l’ecosistema non si riprodurrà più, non avremo più acqua da bere, aria da respirare, alimenti, pesci, animali … I nostri bambini nel 2050 saranno ancora giovani e noi cosa dobbiamo fare? Stare a guardare? Continuare a vivere alla giornata? La chiesa cosa fa? I potenti che potrebbero cambiare le cose cosa fanno? …  Il Cristo ritornerà, lo può annunciare nel suo programma,  e può leggere ai suoi radioascoltatori il passo 24 del Vangelo di Luca, dove proprio Lui, Gesù Cristo annuncia il Suo ritorno … dobbiamo prepararci a questo perchè nessuno sarà perdonato, per tale ragione suggerisco a tutti di cambiare. Così come con una grossa corda Gesù picchiò sui tavoli del tempio, ferendo i mercanti, ora verrà con le catene di fuoco. Io sono solo un Suo messaggero, nient’altro …”. Ad un altro giornalista Giorgio invece spiega di che cosa si occupa il giornale “Antimafia Duemila” e quali sono i suoi obiettivi, poi aggiunge: “… lo faremo anche in lingua spagnola, c’è un progetto in corso con il dottor Rambaldo e il giornalista Jean Georges Almendras con i quali pensiamo di fare 1 o 2 pagine telematiche, per iniziare, trasmettendo notizie nazionali ed internazionali sul fenomeno mafioso locale ed internazionale … in Italia ci occupiamo principalmente della Cosa Nostra siciliana e di altre mafie del sud: la camorra, la Sacra Corona Unita, la ‘ndrangheta, e in una rubrica interna al giornale trattiamo le mafie mondiali che stanno dietro alla contaminazione del pianeta, alla vendita delle armi, alle guerre … dando spazio ai, molto pochi, giornalisti, politici e missionari onesti come Raul Bagatello che denunciano la mafia e la corruzione del potere politico …”. E prosegue nelle risposte ad altre domande: “I messaggi della Vergine e degli Esseri Angelici non sono reali se dentro il messaggio della realizzazione interiore, dell’amore, della preghiera, del perdono, non c’è anche il senso della giustizia. Non credo ai messaggi se all’interno di essi non si parla della giustizia divina, sono messaggi falsi e ingannatori. La Vergine non è contenta, è molto triste e mette in guardia l’uomo dalla giustizia divina. In questo tempo tutti i messaggi, se sono veri, parlano di una unica missione: annunciare la venuta del Cristo e denunciare il volto dell’anticristo…”. Giorgio tuona scuotendo i presenti con una vibrazione d’autorità spirituale che incute il timor di Dio. Poi la risposta ad una domanda sul Vaticano. “… Come può il Vaticano diffondere nella sua totalità il segreto di Fatima quando, all’interno di questo, si parla della caduta del vaticano stesso e di tutti i suoi ministri che diverranno poveri, quando si parla della seconda venuta di Cristo e della esistenza degli Angeli-extraterrestri. Hanno paura di perdere le loro pecore …”. Poi una domanda sull’esistenza dell’Eldorado. “Eldorado, Shangrillah, Erks, si trovano all’interno della terra tra il polo sud e la frontiera degli Stati Uniti … lì inizia un altro continente sotterraneo che si chiama Agarta. Gli extraterrestri approfittano di questa parte bellissima del pianeta per poter costruire le loro basi e operare nel pianeta senza disturbare il libero arbitrio dei suoi abitanti. All’interno di Eldorado vi è una città grande quattro volte la regione spagnola. Vi sono delle porte dimensionali che permettono l’entrata e l’uscita degli Esseri della confederazione da queste città intratterrene. Insieme a Loro ci sono anche circa 1200 terrestri, positivi, tra scienziati, architetti, teologi, giornalisti ecc, che sono stati scelti e preparati  per costruire la nuova era quando l’umanità sarà pronta …”. Un giornalista chiede spiegazione sui 400 casi di avvistamento in questo ultimo anno in Argentina: “…  i 400 casi diverranno presto 800, ed aumenteranno sempre, fino a quando la manifestazione diverrà massiva in tutto il mondo e sarà l’ultima opportunità per l’uomo. Se reagiremo con umiltà e chiederemo loro aiuto, ci aiuteranno, se reagiremo con arroganza faremo la fine di Sodoma e Gomorra … siamo così cattivi che se gli extraterrestri fossero, come qualcuno dice, cannibali, rifiuterebbero di mangiarci …. Noi collaboriamo attraverso la nostra Studio 3 tv con il più grande investigatore giornalista del mondo, in questo campo, che si chiama Jaime Maussan per questo abbiamo la possibilità di verificare se i filmati che riceviamo sono reali o meno perchè sono tutti analizzati con macchinari specializzati …”. Giorgio quindi risponde alla domanda di un altro giornalista che chiede spiegazioni sul perchè i cerchi nel grano si manifestano in particolare modo in Inghilterra. “L’Inghilterra perchè è un chacra importante della terra. Non è per privilegiare un paese ma per manifestare un simbolo … anticamente infatti la Gran Bretagna era chiamata la terra degli angeli, il grano poi è simbolo dell’eucaristia del Cristo. È una comunicazione tra gli Angeli e gli uomini, anzi più precisamente è una comunicazione tra gli Angeli e gli Eletti. All’umanità infatti non importano tali segni, al contrario invece sono molto interessati coloro che interpretano, diffondono e godono di queste manifestazioni. È un metodo degli Esseri di Luce per individuare le anime che si risvegliano”. Una giornalista gli chiede un messaggio per i giovani, anche perchè essendo mamma di due adolescenti si preoccupa per i pericoli continui a cui sono sottoposti i ragazzi: “Tutti i giovani sono candidati ad entrare nella nuova era, ma prima di tutto devono credere, poi devono compiere azioni in favore della vita, se si sono rifugiati nell’apatia, nella droga devono cambiare e iniziare il cammino dell’altruismo. Ai giovani che lavorano con me io dico sempre -Se volete far parte della nuova era dovete lavorare per questo altrimenti non ci potete entrare-. I giovani possiedono una genetica che ha forte in se il valore della giustizia ma quando questo valore non è in equilibrio si trasforma in violenza. Se nessuno li educa, gli spiega come stanno le cose, non hanno scuole serie a cui fare riferimento, né religioni serie, non c’è nessuno che gli sappia dare delle risposte chiare sulla vita, non ci sono veri leader di riferimento per loro, non ci sono più uomini come Che Guevara, Ghandi ma soprattutto Gesù e tanti altri leader capaci di lottare per i supremi ideali di amore e giustizia, uomini che hanno incarnato, pur nelle loro diversità, nelle loro metodologie comprensibili o meno, i valori universali. Per questo i giovani sfogano la loro rabbia, il loro disadattamento, con la violenza. Ma al potere questo conviene perchè se i giovani si risvegliassero e prendessero coscienza della verità, loro avrebbero già perso. Nel 1968 la forza dei giovani uniti nei veri valori della giustizia, della pace e dell’amore stava per cambiare il mondo, poi “qualcuno” ha deciso che bisognava fermarli e attraverso la droga è riuscito nell’intento. Questo è ciò che gli Esseri di Luce mi hanno detto  riguardo ai nostri giovani dei quali sono estremamente preoccupati e dei quali hanno a cuore il futuro. Amore, Sicurezza, Verità, Coerenza, Saperli Ascoltare, essere Leader positivi di riferimento .. diamo questo ai giovani e loro ci ascolteranno e cambieranno”. Un messaggio forte e chiaro che dovrebbe essere incarnato dai genitori e dagli educatori dei nostri giovani affinchè la forza del futuro possa essere salvata da un male che mira ad annientarli. Un’altra domanda viene rivolta sul demonio. “Ho molto rispetto del demonio perchè è un nemico serio che obbedisce a Dio. Lui ha solo il compito di tentare, se la persona non accetta lui se ne va …”. E infine la domanda sul perchè della sofferenza, perchè il sangue dalle statue e dalle stigmate. “… il sangue perchè l’umanità si sta dirigendo verso l’autodistruzione, le lacrime di sangue per la grande tristezza per il grave pericolo, le stigmate perchè Gesù vuole ricordare che Lui è il Capo che ritornerà e giudicherà”.

Juan Alberto termina la conferenza stampa con grande emozione: “Sono veramente commosso per le profonde domande rivolte per il desiderio di trasmettere a tante persone, attraverso le vostre emittenti, una possibilità di cambio verso una vita differente”.
Una profonda lezione spirituale che termina con i saluti e gli abbracci dei giornalisti e dei suoi collaboratori … mi avvicino al grande manifesto affisso sulla parete, dietro le sedie e il tavolo da dove Giorgio con accanto Juan Alberto e Raul aveva risposto alle numerose domande, un manifesto che mi aveva colpito appena entrata nella sala e che ora posso vedere da vicino. Vi è l’ immagine del Padre Adonay, del Comandante delle flotte spaziali della Confederazione interstellare, Ashtar Sheran, una bellissima immagine di Giorgio combattiva, ed una scritta in basso che dice:  “2000 anni fa Giovanni il Battista gridava nel deserto annunciando la venuta del Cristo e arrivò!!! Oggi Giorgio Bongiovanni grida per il mondo annunciando la seconda venuta del Cristo, e verrà, come è scritto!!! … Quando nessuno lo aspetta …”. Mi fermo ad ammirarlo … quella composizione, quelle parole …. racchiudono una grande Verità … sento i brividi percorrermi la schiena. Subito dopo vengo a conoscenza dell’artista che lo ha realizzato, la nostra cara e dolce sorella, Paola, e le parole sono le stesse riportate nel sito “Dal cielo a la Tierra” che gestisce la nostra cara Carmen.

E giunge l’ora della conferenza pubblica, l’incredibile afflusso di persone, che fuori dall’hotel fanno la fila per entrare, riempie la sala. Juan Alberto dà il via alla conferenza e dopo le immagini del video della Funima presenta Raul Bagatello che fortemente emozionato ma di un sentimento carico di sete di giustizia interviene denunciando il menefreghismo del governo Argentino e dei mezzi di comunicazione che esaltano la ricchezza e la  bellezza del paese, di luoghi “In” come Punta del Est e Mar de la Plata e non si curano minimamente delle condizioni indigenti di migliaia di persone che vivono in stato di estrema povertà, come le tante famiglie e i tanti bambini che vivono dimenticati sulla cordigliera delle Ande. Raul sottolinea l’importanza dei numerosi progetti realizzati grazie al sostegno continuo e costante della Funima International italiana … la sussistenza giornaliera dei bambini … i pozzi d’acqua potabile … l’energia elettrica … la scuola … “Perchè” dice Raul “è indispensabile dare da mangiare a questi bimbi ma altrettanto importante è insegnare loro i veri valori della vita lavorando perchè domani possano essere uomini del bene”. Raul lamenta di aver tante volte bussato alla porta del governo argentino ma senza mai ricevere una risposta di aiuto concreto. Chiede quindi alle persone presenti di prendere coscienza della situazione e di sensibilizzare la gente ad inviare aiuti concreti affinchè la Funima possa andare avanti per opera degli abitanti del suo stesso Paese: l’Argentina; perchè dice: “Sono i nostri figli ad avere bisogno”, e porge una domanda al pubblico: “Cosa diremo al Cristo, visto che imminente è il suo ritorno, quando ci chiederà conto di tutto questo?”. La parola passa quindi a Giorgio che, emozionato per la grande quantità di anime assiepate fino alla porta d’entrata e all’esterno di essa, venute ad ascoltare il Verbo che si fa parola, inizia la sua attesa conferenza: “Sono emozionato per le parole del dott. Rambaldo che per me è come un papà, per le parole di Raul, per le immagini che vi ha mostrato, per voi che siete tanti come sempre …”. La gente ascolta attenta e silenziosa nella luminosa sala dell’hotel Bauen che ha accolto numerosissime volte il passo stanco ma luminoso e fiero di questo grande servo di Dio che con il carisma del Verbo e con l’esempio dell’azione riempie il cuore degli spiriti di quel pane della vita che sazia, che trasforma, facendo nuove tutte le cose … “Questa sera faremo una comunione cristica, che significa simbolicamente mangiare il pane e il vino, prendere l’eucaristia tutti insieme, lo faremo tramite il Verbo che parla, attraverso le immagini che vedremo … lo faremo perchè stiamo vivendo qualcosa di molto serio … i bambini che soffrono … il Cristo … i segni … tutto ciò che sta accadendo nel mondo … il Cosmo”. Giorgio parla alle anime presenti con profonda intensità “So che ciascuno di voi ha vissuto nella propria vita un percorso speciale che oggi lo ha portato qui. Trasformiamo  il pane e il vino dell’eucaristia in parole, immagini, musica, in una cena divina. Io oggi cari amici e fratelli, voglio essere il vostro servitore, voglio servirvi il dolce ma devo servirvi purtroppo anche l’amaro. Il dolce rappresenta i segni divini che si manifestano all’umanità e l’amaro è la medicina che non ci piace ma che è l’unico rimedio per guarire ed è la giustizia divina … il Cristo ci sta chiamando per risvegliare la nostra coscienza …”. Giorgio prosegue dicendo che non è più possibile evitare il verificarsi degli eventi, che però possiamo prepararci a questo,  mettendo in salvo il nostro spirito che è la cosa più importante, risvegliando la nostra coscienza e aiutando una causa giusta come Funima o qualsiasi essa sia purchè in favore della vita, e continua con gli alti concetti spirituali che l’uomo ha perduto nel cammino del tempo e che ritrova ascoltando l’amico dell’uomo: “L’uomo ha perduto la sua identità. La scienza e la religione hanno creato una alleanza diabolica affinchè l’uomo perdesse la sua identità … ma il Cristo ritornerà insieme a queste sfere che vedrete scendere dal cielo … Scenderà così dal cielo un giovane con lo stesso bellissimo corpo di 2000 anni fa e si presenterà ai potenti e agli uomini della terra e definitivamente il grano sarà separato dalla zizzania … Ma prima di questo giorno Lui si manifesterà a ognuno di voi, e sarete così sicuri di averlo incontrato che darete la vostra vita per assicurarlo perchè sarà così chiara la Sua manifestazione che non avrete il minimo dubbio. Allora preparatevi, mettete in atto azioni per la vita e aspettatelo”. Giorgio si riferisce al pubblico profondo e attento che beve dalle sue parole acqua di verità e vita e che insieme alle impattanti immagini sono un vero trauma nel cuore delle anime, un trauma che risveglia gli spiriti dal torpore dell’incoscienza. “Sei un profeta? Un illuminato?” Chiede quindi un uomo. “Sono un messaggero di Dio”, risponde Giorgio con un’autorità spirituale, un’intensità, e una profondità che racchiudono il grande significato di quelle parole. La conferenza prosegue con sempre maggiore intensità in uno scambio tra Giorgio e il suo pubblico, la sua gente, che lo ama, che lo ascolta e che lui aiuta, cura, ama, dando tutto il suo essere perchè quella grande verità che arde dentro di lui possa essere trasferita anche al cuore dei suoi fratelli. Ad un certo punto qualcosa di sublime accade nella semplicità che sempre caratterizza i prodigi divini. Un Essere femminile si alza in piedi, l’umiltà, l’aristocrazia, la delicatezza, l’amore, la preoccupazione accompagnano l’eco e la vibrazione delle sue parole che sembrano giungere da un altra dimensione: “Buona sera Giorgio, il mio nome è Giovanna”, “Giovanna!?” sussulta Giorgio, e lei continua: “Si Giovanna, una pellegrina della Madre che gira facendo umanamente ciò che può, il mio incontro con voi è stato voluto da Lei, ora sono parte di Funima, ma prima di esserlo già ero parte di essa perchè lavoro nel nord e posso capire ciò che vive il mio fratello, vedere i bambini con i loro piedi sanguinanti, con le loro manine sanguinanti, è terribile il dolore. Lo so anche perchè sono madre di 6 bambini e sono una donna sola fisicamente, ma spiritualmente ho una corte di Angeli che mi sostengono e mi proteggono. Io credo che questa riunione avrà il suo valore se ogni anima presente qui stasera quando ritorna nella sua casa, non c’è bisogno che corra da un altra parte, ma si chieda -Chi ho al mio fianco che ha bisogno? Chi ho al mio fianco che sta soffrendo?- Non c’è bisogno di andare al nord, dobbiamo darci da fare in qualsiasi luogo ci troviamo, per ogni persona che ha bisogno, a volte non importa chi sono, quelli che più hanno, sono quelli che più hanno bisogno, questo è il messaggio del cuore di una umile pellegrina, che ama  sua Madre con tutta l’anima, che ama i suoi fratelli dal profondo di questo cuore e da questo cuore amoroso vi abbraccio, grazie per tutto, grazie perchè siete vivi”. Un soffio di silenzio corre nella sala. “Grazie per la visita Madre”, risponde Giorgio fortemente toccato. Ma un altra domanda giunge dal pubblico: “Giorgio io sono di Posadas Misiones, volevo chiederti rispettosamente e amorosamente come avviene la tua comunicazione con la Vergine e con Gesù …”.  “ Abbiamo appena finito di avere una comunicazione con la Vergine” risponde Giorgio. Un applauso del pubblico accoglie le sue toccanti parole e spiega: “Lei usa molti strumenti per comunicare: immagini, persone e persino, a volte, Se stessa”. Il cerchio delle domande prosegue volgendo al suo epilogo insieme alla conferenza. La musica del Padre nostro inizia a risuonare nella sala. Giorgio con i segni delle stigmate scoperte chiama sul palco Giovanna. Il tempo sembra dilatarsi fino a scomparire, uno squarcio spazio temporale apre una porta dimensionale che si apre al mondo spirituale dove l’umano sentire perde la cognizione materiale e vive l’essenza del valore, non inquinato dal pensiero e dal raziocinio. Raul e Juan Alberto sono testimoni e padrini di un prodigio divino insieme a tutti noi presenti, impietriti dall’emozione per quanto sta accadendo … Giovanna, strumento della Madre dolcissima nostra, vestita di rosa e bianco apre le sue braccia  di fronte al pubblico, e con lacrime d’amore recita ad alta voce il Padre nostro in lingua spagnola. Guardo Giorgio e vedo trasfigurare il suo viso, lo vedo come il Figlio, che devoto parla a sua Madre, con una tenerezza e una adorazione che non sono di questo mondo … Sento battere forte il mio cuore e sento tremare le gambe, stringo forte a me la mia piccola, l’impulso che contengo è quello di inginocchiarmi, so che tutti i fratelli e tanti presenti provano la stessa emozione perchè alta è la vibrazione che si respira, innalzata da tutti gli spiriti testimoni. Giorgio abbraccia la Madre accarezzandole il volto, recitando a sua volta il padre nostro in italiano dinanzi al suo viso e guardandola intensamente negli occhi con profonda adorazione… attimi eterni che scolpiscono l’anima e lo spirito … quando la forza trascendente scende in mezzo agli uomini si percepisce la bellezza, la freschezza, il profumo, il valore della vera vita. Giovanna scende i gradini, trema come una foglia mossa dal vento, tra gli abbracci e i baci delle persone che vogliono dimostrargli il proprio amore. Anche Giorgio si dirige verso l’uscita. La conferenza è terminata, la gente si accalca intorno a lui, toccandolo, chiedendogli grazie, esternandogli il proprio amore e come sempre i nostri collaboratori lo proteggono dalla calca, creandogli un varco verso l’uscita … Juan Josè, Toby, gli altri fratelli di Buenos Aires e il nostro caro Raul Blazquez che come sempre non lo perde di vista un secondo, come un ombra lo segue, lo protegge, lo serve, lo ama, insieme alla sua dolcissima compagna Silvia, alla loro piccola Lourdes, alla tenera July che sono rimaste al comedor di Chancanì ma che sentiamo presenti insieme a noi, insieme a Cristina la madre dei bellissimi figli di Raul Bagatello e tutti i nostri amati fratelli che come angeli lavorano all’interno dei comedor e non possono essere fisicamente con noi … passiamo dinanzi agli stand all’esterno, dove alcune delle carissime sorelle sono rimaste a disposizione delle persone che desideravano sapere, prendere del materiale, lasciare il proprio recapito, donare una offerta per Funima o acquistare un biglietto della lotteria per poter vincere un bellissimo quadro dipinto e donato dalla cara Alejandra. La serata si conclude con una cena insieme ai nostri carissimi Raul e Gaby, Juan Alberto, il carissimo Omar Cristaldo venuto dal Paraguay  insieme a Felix, Ines, Carmen, il caro nonno Edgardo e tutti gli amici e i fratelli. E’ un momento gioioso che condividiamo con vero piacere anche se Giorgio molto stanco saluta  tutti subito dopo la cena. Il momento profondo e divino che lo ha fortemente emozionato, Giorgio lo commenta l’indomani alla riunione dell’arca, dove sono presenti, oltre a tutti i fratelli della città di Buenos Aires, i giovani ragazzi de la Plata, i fratelli di Rosario, de Las Parejas, il carissimo Jorje Prasilio de La Pampa. Giorgio racconta ai suoi amati fratelli che la Madre Celeste gli aveva manifestato la Sua divina presenza già dalla mattina, quando Raul gli aveva donato una boccettina di vetro colma del trasudato della Vergine Madre raccolto da una delle tre statue della Rosa Mistica in Paraguay che in un prodigio divino hanno manifestato la Sua divina presenza attraverso le lacrimazioni di sangue, le lacrimazioni d’olio e la trasudazione della statua. Giorgio quindi spiega che la signora Giovanna è stata uno strumento di personificazione della Vergine che voleva dare un messaggio e un segno della Sua presenza durante la conferenza e ricorda che  gli Esseri Celesti possono parlare all’uomo anche attraverso persone umane e noi dobbiamo avere la sensibilità di percepirlo. Chiede ad ognuno dei fratelli di esprimere il proprio pensiero e il proprio sentimento su quanto vissuto e tanti di loro trasmettono bellissime riflessioni spirituali che mi colpiscono e che mi fanno ancora una volta riflettere su quanto siamo tutti importanti l’uno per l’altro, su quanto l’uno può dare all’altro e viceversa per crescere sempre di più. Anche la signora Giovanna è presente e con la sua grande umiltà, sotto la tenera richiesta di Giorgio, ancora una volta ci insegna: “Ciò che ho voluto dire ieri era semplicemente dirvi che il cuore della Madre vuole che i suoi figli siano uniti e che non c’è niente di più importante di chi abbiamo al fianco. Qui Funima parla di fame, fame di cibo, ma la vera fame è la fame d’amore, l’amore tra fratelli, l’amore tra voi stessi, perchè non c’è più tempo, il tempo è finito. Il giorno comincia oggi, domani non esiste, mio figlio che ha dodici anni, costantemente mi ricorda che non esiste il tempo, che tutti siamo uno. Che Dio è energia. Mio figlio è mio Maestro, io sono solo una pellegrina che parla in tanti modi alla Madre, e la Madre mi parla al cuore, solo questo. Sono una umile donna che semina e raccoglie e da da mangiare, che ha imparato a fare di tutto, … girando, cercando di fare qualcosa per l’altro, niente più di questo. Non guardate me, guardate il vostro fratello che si rompe l’anima nelle montagne, camminando e facendo mille altre cose, guardate il vostro fratello che deve sopportare tutto, che è attaccato costantemente e che deve sanguinare dalle sue mani perchè qualcuno possa credergli, questo è amore? No questo è un altra cosa…io sono solo questo che vedete, un amica, niente di più”. Un applauso ringrazia ancora una volta questo speciale essere che la Madonna ha scelto per trasmettere il Suo messaggio, una sorella, un amica, un esempio, che con la sua umiltà ci ha dato una nuova lezione di vita.
La riunione prosegue con i fratelli e con i complimenti di Giorgio rivoli a tutti loro per la riuscita della conferenza, per la ottima diffusione del messaggio attraverso i mezzi di comunicazione, per l’ottima organizzazione e il lavoro svolto. Ma i discorsi terminano, sempre, giustamente, per andare sui punti dolenti, sulle lacune da colmare, sulle difficoltà da superare, sulle conseguenti direttive, a volte amare, di Giorgio, ma che, come in una grande famiglia, si colmeranno insieme, e come sempre i frutti saranno raccolti, ma solo da coloro che veramente credono, da coloro che, costi quel che costi, andranno avanti per adempiere al proprio programma all’interno di questa grande Opera Divina che prepara, alla guida di un Messaggero di Dio e dei suoi apostoli e discepoli, il ritorno del Re dei Re Gesù Cristo.
Questa è la mia umile cronaca di questi intensi giorni vissuti nella terra del Sud, tra la semplicità della gente e la profondità spirituale del loro sensibile animo dentro cui dimora il nuovo popolo eletto. Ma desidero rendervi partecipi anche di un altro importantissimo “segnale” che la Vergine Santissima ha inviato a Giorgio, attraverso persone … immagini … parole … che assumono un chiaro significato dei tempi ai quali ci stiamo preparando.
La presenza della Madonna si è fatta sentire forte in questi giorni anche attraverso Rafael, nostro fratello, devoto e ricercatore delle apparizioni mariane nel mondo, e Santiago, suo amico e nostro fratello, devoto e studioso delle apparizioni di Garabandal, con il quale Giorgio ha potuto approfondire i vari aspetti del messaggio dato dalla Celeste Madre alla veggente Conchita Gonzalez (con la quale Giorgio stesso aveva parlato tanti anni fa). Messaggio che, in questo tempo, si interseca con i messaggi ricevuti da Giorgio stesso, inerenti in particolare modo il tempo dei tre grandi eventi “il segno, il miracolo, il castigo” annunciati dallo stesso Maestro Gesù nel messaggio ricevuto da Giorgio il 30 luglio 2007. Anche Concita infatti parla dei tre prossimi eventi: l’avvertimento, il miracolo, il castigo, che di seguito vi riporto.

Conchita Gonzalez così riferisce in differenti dialoghi, il messaggio della Madonna rivelatole il 10 gennaio 1965:

“L’avvertimento sarà visibile nel mondo intero, per tutti, in qualsiasi luogo essi siano. Sarà come una rivelazione dei nostri peccati; sarà veduto e sperimentato dai credenti e dai non credenti, dalle genti di ogni religione. Sarà come una purificazione prima del miracolo; una catastrofe che ci farà pensare ai morti, nel senso che desidereremo essere al loro posto piuttosto che vivere questo ammonimento”.

Ottobre 1968:
“Non si tratta di un fenomeno naturale; è qualcosa di soprannaturale che la scienza non potrà spiegare, una purificazione della coscienza del mondo. Anche quelli che non conoscono il Cristo, crederanno che è un ammonimento di Dio”.

1973:
“La cosa più importante è che il mondo intero, ognuno, riceverà un segno, una grazia, od un castigo, che potremo chiamare ammonimento.
In quel momento tutti si sentiranno soli, in qualsiasi luogo si trovino, soli con la loro coscienza, soltanto davanti a Dio.
Essi vedranno i loro peccati e gli effetti dei loro peccati, e tutti lo proveranno nel medesimo istante. Non si proverà alcun dolore fisico, salvo uno choc emotivo, come una crisi cardiaca. […]
Questo fenomeno non causerà danni fisici, ma ci riempirà di orrore, poichè in un preciso momento vedremo le nostre anime e i mali di cui siamo responsabili. Sarà come se fossimo in agonia, ma non moriremo per causa sua, salvo in qualche caso, forse di paura e di choc. Se anche non durasse che un momento, sarà molto terribile.
Nessuno dubiterà che tutto viene da Dio e che non è di origine umana. Io ho una tremenda paura di quel giorno. La Vergine ci ha detto che l’ammonimento ed il miracolo saranno gli ultimi avvertimenti o manifestazioni pubbliche che Dio ci darà. Ecco il motivo per cui io credo che, dopo di essi, saremo vicini alla fine dei tempi (la fine dei tempi presenti, la fine della nostra epoca) “.

Da Mari Loli il 27 luglio 1965 e poi il 29 Settembre 1978:
“L’Ammonimento e il Miracolo verranno entro un periodo di 12 mesi…
Come tutti, ho dei peccati da rimproverarmi e siccome l’Ammonimento mi mostrerà i miei peccati, ne ho paura.
Tutte le persone lo proveranno in qualsiasi luogo si trovino, qualunque sia la loro condizione o conoscenza di Dio.
Sarà un esperienza personale interiore. Sembrerà che il mondo si immobilizzi; tuttavia, nessuno ne avrà coscienza, perchè tutti saranno assorti nella propria esperienza.
Sarà un sentimento interiore di afflizione e dolore d’aver offeso Dio. Dio ci aiuterà a vedere chiaramente le ingiurie che gli abbiamo fatto e le cattive azioni commesse. Ci aiuterà a sentire questa pena interiore poichè quando noi facciamo qualche cosa di male, ci accontentiamo di chiedere perdono al Signore solo a fior di labbra; ma l’Ammonimento ci aiuterà a sentire un profondo dolore da provarlo anche sul nostro corpo”.

19 ottobre 1982:
“L’Ammonimento è vicino, ma non vicinissimo, per cui è probabile che la situazione dell’umanità peggiori. Allora per i preti sarà molto difficile celebrare la S.Messa; sembrerà come se la Chiesa non ci sia più. Quando verrà l’Ammonimento, tutto, in ogni luogo si fermerà un momento, e le persone penseranno soltanto a rientrare in se stesse ed a esaminarsi interiormente.
Da Jacinta, febbraio 1977:
“L’Ammonimento è qualcosa che si vedrà innanzi tutto nell’aria in ogni parte del mondo ed immediatamente trasmesso all’interno della nostra anima. Durerà pochissimo, ma ci sembrerà lunghissimo a causa degli effetti che si manifesteranno in noi; ci troveremo dinanzi alla nostra coscienza, al bene o al male che abbiamo commesso.
Poi sentiremo un grande amore per il nostro Padre Celeste e la nostra Madre e domanderemo perdono per tutte le nostre colpe…
Dolorosi eventi accadranno prima dell’Ammonizione che giungerà quando la situazione si metterà al peggio, non soltanto a causa della persecuzione, ma perchè molte persone avranno cessato di praticare la religione.”.

– Il Miracolo e il Castigo
Del Miracolo la Madonna ha parlato soltanto a Conchita, del quale ha scritto quanto segue:
“Ciò che riguarda il miracolo, la Vergine l’ha detto a me sola.
Mi ha proibito di dire in che cosa consisterà e potrò dirne la data soltanto otto giorni prima. Ciò che posso dire è che coinciderà con un avvenimento della Chiesa e con la festività di un santo martire dell’Eucaristia; che avverrà alle 20,30 di un giovedì; che sarà visibile a tutte le persone che saranno nel villaggio o sulle vicine montagne; gli infermi che vi assisteranno saranno guariti e gli increduli crederanno.
Sarà il miracolo più grande che Gesù avrà fatto per il mondo.
Non sussisterà il minimo dubbio che viene da Dio e che è per  il bene dell’umanità. Rimarrà un segno del miracolo ai Pini per sempre. Potrà essere filmato e ripreso in televisione.
Il castigo è condizionato a secondo che l’umanità terrà conto dei messaggi della Vergine e del Miracolo. Se verrà, io so in che consisterà, perchè la Vergine me lo ha detto, ma non posso dirlo. Inoltre, io ho visto il castigo e posso assicurare che se avverrà sarà peggio che se fossimo circondati dal fuoco sopra e sotto di noi. Non so quanto tempo passerà prima che Dio ce lo mandi, dopo aver fatto il Miracolo”.
A Medjugorie la Madonna ha parlato di tre Avvertimenti, del  Miracolo, del Segno e del Castigo. Credo che l’Ammonimento di Garabandal si identifichi col terzo avvertimento predetto a Medjugorie, mentre il Miracolo e il Segno di Garabandal siano diversi di quelli di Medjugorie.

Con profonda devozione
Sonia Alea

Montevideo (Uruguay)
5 novembre 2008