ORA E’ IL NOSTRO TEMPO! Anche l’anno 2007 è arrivato al suo epilogo e ci ritroviamo con la testa tra le mani ad analizzare il catastrofico bilancio. Il rumore degli spari dei mortaretti e fuochi d’artificio della notte di capodanno mi scuote dentro, proiettandomi in tragiche realtà. Mi ritrovo per un attimo a vivere un incubo, un incubo che per molti è realtà ora e che per noi lo potrà essere presto. Sento la paura che mi ghiaccia il cuore, il terrore che quei colpi mortali possano colpire la mia famiglia, vorrei scappare ma la paura e il senso di impotenza bloccano le mie gambe impietrite mentre stringo sul petto il mio piccolo che piange disperatamente e si aggrappa con tutta la forza, vedo quei bambini che corrono cercando riparo, cercando chi hanno perso e non ritrovano più, sono rimasti soli, senza più una speranza. Altri li vedo imbracciare armi, piccoli innocenti violentati dalla violenza e resi strumenti di morte, angeli le cui ali sono state strappate affinchè non possano più volare liberi nella eternità della loro infanzia. Sangue, tanto sangue scorre ancora. Tante lacrime. Tanta sofferenza. Che bilancio vogliamo fare? Mi dico. Sarebbe bello trascorrere il nostro tempo a contemplare, a parlare delle meraviglie del creato, sarebbe bello alleggerire i nostri spiriti disquisendo sulla filosofia del Cosmo, della Vita, confortarci con grandi discorsi spirituali, trascorrere ore nella meditazione trascendentale, nella ricerca del Sè, nelle pratiche spirituali, nelle discipline olistiche, nel “cercare di capire cosa ci piacerebbe fare della nostra vita”, ma c’è un problema, SIAMO IN GUERRA, e dobbiamo prendere coscienza di questo, avremmo i secoli per godere delle bellezze della vita, ora è tempo di agire, di schierarsi, di combattere, di reclutare nuove forze affinchè la Luce possa vincere sulle tenebre in questo nostro mondo. Molti, moltissimi, hanno deriso chi in tempi non sospetti annunciava il grave pericolo che l’umanità avrebbe corso se non avesse cambiato rotta in tempo. …. Eugenio Siragusa fin dagli anni ’70 e poi Giorgio Bongiovanni ci hanno continuamente trasmesso con grande solerzia le comunicazioni che ci giungevano dai nostri fratelli dello Spazio. Ma la nostra ignoranza, la nostra presunzione è troppo grande per permetterci di capire, di aprire il cuore e la mente e accettare di avere bisogno di aiuto, accettare che c’è qualcuno più grande di noi che vive al di là del nostro piccolo cerchio ristretto di vita, al di là del nostro piccolo mondo. Come nel passato siamo quelli che credevano che la terra era piatta deridendo chi invece era molto più avanti e intelligente di noi che ci spiegava un’altra realtà. Purtroppo oggi, però, i danni di questa nostra incoscienza, arroganza, egoismo, presunzione sono divenuti troppo alti e chi oggi ci dà conferma di ciò che questi grandi uomini ci avevano profetizzato, sono gli scienziati che possono solo constatare i fatti. Le statistiche non danno spazio a dubbi purtroppo.
Sono solo alcuni dei gravissimi problemi della nostra “società”, se ne potrebbero purtroppo elencare ancora tanti, tantissimi altrettanto gravissimi. Giorgio Bongiovanni, da 20 anni, insieme a chi è cosciente della gravità della situazione attuale, continua a gridare che bisogna agire, cambiare, continua a trasmetterci i messaggi che dal cielo giungono sulla terra, da Esseri che hanno a cuore le sorti della nostra umanità perchè siamo i loro fratelli, perchè viviamo nella loro stessa dimora: il Cosmo retto dall’equilibrio e dall’armonia delle forme e delle sostanze, illuminati e riscaldati dallo stesso Sole Creatore. Non si ferma, nonostante provato dalla stanchezza, neanche un giorno di riposo, non c’è tempo. Parole sostenute da un opera sociale che non si limita al messaggio, alla denuncia, ma prosegue sull’alternativa e sull’esempio quotidiano, sui fatti, sulle innegabili evidenze. Nelle conferenze tenute una il 30 dicembre a Sant’Elpidio a Mare e una il 5 gennaio a Pordenone con grande affluenza di pubblico i concetti si ripetono sulla urgenza di prendere coscienza e di agire a sostegno di una causa che aiuti la stabilità del nostro pianeta, il futuro dei nostri figli, dell’importanza di schierarsi con chiarezza, di denunciare ciò che va male all’interno della nostra città, del nostro Paese, del nostro pianeta, “… Quando diamo il voto non dobbiamo più credere in ciò che ci dice la destra o la sinistra ma dobbiamo mettere al governo persone giuste, persone pulite. Non possiamo appoggiare e sostenere una causa spirituale e poi votare persone corrotte, persone inquisite che non ci offrono la dovuta trasparenza indispensabile per chi deve governare un Paese e rappresentare i propri cittadini…” sottolineando un concetto importante che ci fa riflettere “… Le nostre azioni che hanno causato l’attuale disperata situazione planetaria stanno costringendo il Figlio di Dio Gesù Cristo a manifestarsi, perchè se non ci sarà il Suo intervento e l’uomo non metterà fine allo scempio che pone in atto quotidianamente, l’umanità correrà verso la sua fine. Una fine del mondo quindi causata dall’uomo. Se il Cielo avesse stabilito il ritorno del Messia per il 2050, noi stiamo anticipando questo tempo costringendo ora il Suo ritorno con giustizia. “Che cosa vede in previsione per il 2008?” chiedono in entrambe le conferenze due persone distinte, e con lo sguardo di chi conosce gli effetti di quelle cause già emesse, della profonda preoccupazione ma anche della volontà del non arrendersi, del coraggio di chi sa schierarsi a viso aperto, di chi non ha paura di denunciare dove sta il male, di fare nomi e cognomi, Giorgio Bongiovanni annuncia fatti che accadranno e posizioni che dovremmo tutti quanti prendere: “Vedo un futuro pieno di tenebre, Vedo un’altra guerra nel Kossovo, una guerra in Iran, vedo il petrolio che da 100 dollari al barile salirà a 200 tra corruzione e sudditanza degli Stati Uniti, della Russia, della Cina, vedo un Africa distrutta con miliardi di bambini che muoiono di fame, vedo il riscaldamento globale del pianeta, il suo cambio climatico, che l’America è indebitata fino al collo e non può risolvere il problema se non organizzando nuove guerre, vedo testate nucleari, vedo guerra in Pakistan, vedo attentati in Europa imputati ai cosiddetti terroristi per giustificare un’altra guerra, vedo catastrofi naturali, vedo segni celesti che tentano di riportarci sulla spiritualità, vedo che dobbiamo dire la verità su ciò che accade nel mondo mentre i mezzi di informazione tacciono, vedo che dobbiamo cercare la verità sull’11 settembre, vedo aumentare nel mondo le mafie, i corrotti, nuove armi nucleari, vedo che vogliono fare una guerra atomica, siamo noi che a tutti i costi vogliamo il giudizio universale”. I segni dei tempi, esposti con grande chiarezza dal carissimo Pier Giorgio Caria e il quadro degli importanti sviluppi raggiunti dalla Funima relazionati con grande profondità di spirito dalla nostra Mara Testasecca contornano il messaggio di Giorgio che si conclude con il secondo evento più importante della storia di questa società: la seconda venuta del Cristo sulla terra. Un evento che volenti o nolenti, credenti o non credenti, avverrà e cambierà il futuro della nostra Umanità. Gennaio 2008. Un nuovo anno incomincia, non dobbiamo sperare niente, dobbiamo solo avere certezze. Certezze di agire, di lottare, di schierarci con il coraggio dell’Uomo Vero. Lui, il più grande Uomo mai apparso sulla terra, l’Uomo Dio, Gesù Cristo, c’è lo ha insegnato, dando la propria vita per i suoi amici, i suoi fratelli, e ce lo insegna ancora oggi nella vita dei suoi strumenti attraverso i quali Lui rinasce e ritorna nei secoli continuando a lasciarci l’esempio da seguire. Ora è il nostro tempo. Il tempo di dimostrare chi siamo. Avanti Insieme! Vi amo Sonia Alea |