
Padre nostro.
E l’esistenza vibra al suono della chiamata.
Tutto si colma della Tua presenza e danza la Creazione.
Padre nostro. Che risiedi in me, in noi, e in ogni forma visibile e invisibile, all’altare della Tua coscienza vengo a ritemprare lo spirito. A colmare la mia coppa di Te.
Padre nostro, che sei nei Cieli, ma anche in Terra. E ovunque si posi lo sguardo e dove si posano i passi, nell’aria che respiro, nel cibo che nutre il mio corpo. Nel silenzio in cui ritrovo il mio essere.
Sia santificato il Tuo nome e il Tuo verbo, da cui scaturisce e si rende manifesta la Vita.
Venga il Tuo regno. Venga presto.
Sia fatta la Tua volontà. Anche se a volte può essermi incomprensibile; anche se i miei occhi sono offuscati e non colgono nell’immediatezza il segno del Tuo volere.
Tu sai ciò che è giusto, più di quanto lo sappiamo noi per noi stessi.
Fammi leggera, di una leggerezza che non sia superficialità, ma che significhi toccare gli eventi Senza esserne travolta, restando nell’equilibrio dell’anima.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Dammi occasioni di servizio, di presenza al prossimo.
Che la mia vita sia un riflesso della Tua e che riconosca tutte le cose come parte di me, in cellule, atomi e spirito.
A te offro ogni azione, ogni intenzione, ogni aspirazione dell’anima.
Michela Raddi
26 Aprile 2025
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