PALERMO: UN LEGAME CHE CRESCE
Per la seconda volta nell’arco di 15 mesi ci troviamo a toccare “de visu” questa città con il messaggio “Dal Cielo alla Terra”, sintesi comunicativa con valenza predominante di carattere spirituale su fenomeni, segni e profezie per il nostro tempo. Ancora una volta quindi e nell’ottica della “preparazione” all’imminente sempre maggior presenza che Giorgio avrà in questa isola.
Con Giorgio Barbagallo arrivo a Palermo sabato 31 gennaio a casa di Giovanni e Meri che ci attendevano per pranzare. Giovanni è tutto un…fermento, un vulcanetto che ribolle: lo stress, l’ansia, il lavoro di pubblicità e di contatti non fanno tanto trasparire la stanchezza fisica quanto il desiderio che tutto “vada bene” e che, soprattutto, inizi a formarsi attorno a lui un nuovo gruppo operativo. “Ca ama cuminciari a travaigghiairi!” ci dice in siciliano, ovvero “Qui dobbiamo iniziare a lavorare!”: un concetto che trasferirà accoratamente persino alla platea durante il convegno.
La pubblicità dell’evento ha beneficiato questa volta di un importante supplemento costituito dalla pubblicazione della nostra locandina, in “dimensione volantino”, sul quotidiano storico della città la stessa mattina del sabato.
“Perché le nostre città devono essere così?” mi domando mentre attraversiamo Palermo per un primo sopralluogo alla sala. Anche se pur avendo incrociato con l’auto solo zone periferiche, ma densamente popolate, della città non si può fare a meno di notare… dal disinvolto “stile” di guida alla sporcizia ed alla spazzatura che sovrabbonda e “trabocca” da ogni dove, ai tanti abusi e abusivismi che per un attimo ti fanno pure dubitare di essere in Europa…
L’infame “luogo comune” che tende sempre a denigrare la nostra terra?
Come per la Mafia?
No! Vi assicuro, non è questo: l’immediato susseguirsi di pensieri mi conduce anche alla grande responsabilità dei governanti, amministratori nazionali, regionali, cittadini, che non pongono più al centro del loro operare l’Uomo con le sue necessità ed i suoi diritti, bensì il profitto e gli interessi spesso di pochi e…soliti in un concorso infernale di appetiti che guazzano nel grande magma della corruzione finendo con il consegnare solo e sempre briciole ai bisogni della collettività.
So di aver scoperto…”l’acqua calda”, come sicuramente qualcuno di voi avrà pensato, ma questa è la verità che non riguarda ovviamente solo Palermo e la nostra terra, anche se in Sicilia accentuate, forti e preponderanti ne sono le connotazioni.
L’Addaura all’imbrunire ha un fascino nostalgico particolare, con l’azzurro Tirreno che ti si apre dinnanzi…il sapore di un pezzo di Sicilia antica…, forse solo un tenue ed infantile romanticismo che vela la trepidazione interiore della ricerca continua delle motivazioni profonde della nostra presenza li… L’Hotel è in una posizione suggestiva, incastonato in un semicerchio mistico dalle alte pareti rocciose della montagna, sempre li con la cortesia e la disponibilità del suo personale ad accoglierci.
Arriva anche Casimiro Tuccillo, un altro fratello, campano, che vive a Palermo che ha dato una grossa mano a Giovanni con cui ha stretto anche un ottimo feeling.
Uno sguardo di massima alla sala che rivisiteremo più tardi con Piergiorgio e subito di corsa in aeroporto a prenderlo Piergiorgio con il quale dopo alcuni minuti siamo già in macchina per andare ad accomodare con i tecnici ogni aspetto logistico per l’indomani.
Meri ci ha lasciato…liberi, è andata con il bimbo dalla mamma e noi a tavola, oltre a gustare una meravigliosa pizza a forno elettrico fatta da Giovanni ci ritroviamo tutti e cinque a discutere della conferenza: la scaletta, l’ordine degli interventi, le priorità, la visione di alcune diapositive che verranno proiettate. E poi la felicità di essere insieme, di parlare, di raccontarci le cose successe, di scambiare le nostre opinioni sullo status dell’ufologia in Italia, su alcuni casi particolari di essa; commento con Piergiorgio anche, con tristezza, della spiacevole situazione creatasi con Chantal e dell’incredibile diniego, per alcuni versi irrazionale, della stessa a parlare con alcuno.
Si è fatto tardi, il povero Giovanni ha gli occhi rossi per la stanchezza. A letto!
La domenica mattina ci svegliamo in casa di Casimiro che aveva ospitato me e Giorgino per la notte; facciano la conoscenza di Maria, la moglie, e del piccolo Marco. E’ un piacere scambiare qualche battuta con questa singolare coppia, lei palermitana e lui campano, cui non fa certo difetto la loquacità comunicativa, sintomo tipico della generosità e dell’ospitalità del cuore del Sud.
Casimiro ci accompagna a casa di Giovanni attraverso l’umore di una Palermo meno tesa la domenica mattina. Anche per la pioggia: la notte e la mattinata si erano levati su tutta la Sicilia piogge e temporali in alcuni casi da vera tregenda. Per strada ci fermiamo: in un bar non si parla altro che di pallone, il pomeriggio gioca anche il Palermo e non solo, e quello sembra essere l’unico collante di interessi su cui convergere, urlare, schernirsi, sfidarsi, scommettere. Passiamo dinnanzi ad una tabaccheria e non posso fare a meno di notare un scena purtroppo abituale: un’interminabile fila insofferente nell’attesa di attingere all’infinita serie di “Gratta & Vinci” tutti rigidamente e regolarmente “benedetti” con l’autorizzazione del ministero del Tesoro. Un sentimento di frustrazione mi pervade sempre quando vedo ciò: tra loro molti i pensionati, i disoccupati, i disagiati, gli indigenti che non …possiedono neanche quello che spendono per comprare i biglietti, nella confusionale illusorietà del miracolo; uno Stato che “capitalizza” dalla disperazione e dal bisogno della povera gente proponendo un’improbabile ricchezza attraverso un mendace e criminale gioco d’azzardo…
Il pranzo lo consumiamo in fretta da Giovanni e quindi prepariamo tutto per andare al salone della conferenza che dovrebbe iniziare alle 16, 30.
In sala si ultimano le cose, ed ancor prima delle 16 inizia ad arrivare qualche gruppetto di persone, ma passerà ancora un’ora ché s’inizi: come…rituale, a sala piena spunta la stampa e dobbiamo concedere alcune interviste tra cui quelle televisive a “Tele News” che realizzerà un servizio per i suoi vari Tg e ad “Antenna Sicilia” con la quale riesco a sollecitare anche un ulteriore approfondimento di cui leggerete più avanti.
Giovanni, visibilmente emozionato, fa le presentazioni di fronte ai circa 190 convenuti per assistere al tema di “Il Tempo dei Segni”, quindi la parola passa a me che ricordo le finalità del nostro impegno senza tralasciare le radici storiche – “…iniziatiche quasi che, senza retoriche o facili entusiasmi, affondano nella notte dei tempi…” – e quelle “più recenti” che ci riportano alla Fratellanza Cosmica ed al Contattismo da cui anche lo stesso Giorgio Bongiovanni “proviene”.
Ed allora si entra nel vivo: Piergiorgio Caria ed il suo laborioso e complesso sistema di presentazione “power point”. Durerà oltre un’ora e mezza la sua conferenza, quasi ininterrottamente, costeggiando la materia ufologica principalmente attraverso il caso Urzi ed immergendosi a pieno nella straordinaria ed affascinante materia dei Cerchi nel grano.
Laddove, accanto all’evidenza della peculiarità di natura scientifica, prepotente e magnifica si staglia la forte simbologia comunicativa che non manca di attrarre totalmente cuore ed intelletto. Simbologia espressa da meravigliosi e perfetti “disegni” che ha la capacità, attraverso la perizia di Pier, di spaziare e condurci ai molti elementi del variegato mosaico: la comunicazione con i Fratelli, le profezie secondo calcoli astronomici, la forte ripresa attività solare e le possibili ripercussioni sul nostro pianeta, il cambio climatico, l’esoterismo iniziatico, la filosofia universale, proprietà scientifiche, matematiche e geometriche, la caducità della nostra civiltà, la convergenza dei postulati escatologici di tutte le religioni su questo particolare periodo marcato nel suo simbolismo da calende con l’anno 2012, i tanti segni in cielo ed in terra, tra cui le maestose croci nel grano, latori dell’approssimarsi di un grandioso evento per la Cristianità e non solo… E molto altro ancora.
Anche la presentazione dell’esperienza di Giorgio viene incastonata in questo continuo fluire di dati, parole, concetti, messaggi, che tengono inchiodati quasi tutti alle sedie.
E dico “quasi” poiché alcuni avevano lasciato la sala, poche unità per la verità: chi dopo aver visto “l’ufo” aveva saturato la propria curiosità; altri non appena notato la forte valenza spirituale impressa al tema forse non riuscivano a “sopportare”…
Quelli che rimangono è perché hanno compreso, qualcosa li attrae e vogliono sapere di più, avere delle conferme, capire sino a che punto vi sia compatibilità e condivisione…
Anche dalle parole “in vivo” dello stesso Giorgio: “Buonasera a tutti!” esordisce Giorgio, sorridente come sempre, collegato con la sala in video conferenza dal suo studio di Porto S. Elpidio, e si pone a rispondere alle dirette domande del pubblico. Poco più di 20 minuti in cui si è sentito il cuore della gente, i propri timori, la propria felicità, la propria testimonianza, il desiderio di giustizia.
Di un ragazzo mi ricordo in particolare, già notato in precedenza per una garbata polemica con noi relatori in materia di “scie chimiche” e cospirazioni, che chiede se l’essere non credente in Chiese, Madonna, Cristo, religioni, possa essere compatibile con la nostra “attività”. La risposta di Giorgio è molto chiara: “Sono i fatti, le opere che ti qualificano: il tuo amore per la vita, la lotta contro le ingiustizie che ti rendono discepolo di Cristo! Non la credenza.” Parole, concetti che sollevano, stimolano ammirazione, partecipazione, riflessioni, perché rivelatori dell’intimo ed unico requisito per fare “La volontà del Padre mio che sta nei cieli”.
Sono le 20,00 passate e dobbiamo cedere la sala per un altro meeting che seguirà: nelle conclusioni trovo il tempo ed il modo di rivolgere alla platea un appello all’impegno individuale per il “bene del prossimo” comprensivo di una considerazione che mi è sembrata importante esternare: “Parliamoci chiaro e con franchezza: se siete rimasti qui con noi sino a quest’ora, se avete ascoltato la lunga esposizione di Pier, se avete atteso per vedere e parlare con Giorgio, è perché dentro ognuno di voi vi è qualcosa che pulsa, che vive, che è dentro anche in noi. E, badate, non é il solo fascino delle realtà misteriose…, ma l’amore per la vita, la lotta contro gli inganni e le ingiustizie, in sintesi l’amore verso il prossimo ed il desiderio di un mondo migliore. Questo è quello, seppur nelle apparenti diversità, che ci accomuna:”
Il fragoroso applauso che ne consegue scioglie l’assemblea e le successive sincere e calorose “congratulazioni” ci rilasciano un sottile, ma profondo, stato di felicità interiore: “Siamo riusciti a comunicarla qualcosa….”.
In appendice a questa corrispondenza aggiungiamo anche l’interesse suscitato dalla conferenza nei media: “Tele News” di Palermo con un ampio servizio corredato di interviste a Piergiorgio ed a me ed immagini e spezzoni dell’evento; articolo su “E-polis Pa” ed altri quotidiani on line; infine una settimana dopo, lunedì 9 febbraio, il “sollecitato approfondimento” di cui prima, che mi vedrà ospite in studio in diretta su “Antenna Sicilia”, ammiraglia della tv siciliane da Catania, nel programma “Azzurro”, rotocalco d’informazione quotidiano condotto da Flaminia Belfiore e Gino Astorina, per oltre 45 minuti a rispondere a domande e dare spiegazioni sulla realtà extraterrestre e sul nostro specifico interesse ad essa beneficiando nel contesto anche di un collegamento telefonico con Giorgio che spiegherà la sintesi della sua esperienza saturando le naturali obiezioni dei presentatori. Che seppur, con le scuse del caso, non eccessivamente edotti…non hanno potuto fare a meno di notare la valanga di e-mails e telefonate giunte negli studi.
Segno, ovviamente, che il tema Ufo-Et suscita sempre una grande vivacità e che l’interesse per il “personaggio” Giorgio Bongiovanni richiede ulteriori approfondimenti dal popolo siciliano.
Concludo ringraziando, con venia per chi la memoria mi facesse difetto, quanti hanno contribuito ad un buon svolgimento della manifestazione: Giovanni, promotore e curatore eccellente, coadiuvato dalla dinamicità di Casimiro; Piergiorgio, bravo come sempre, umile e disponibile; Gigi e Giusy anche per aver testimoniato alle telecamere esperienze vissute; Giorgio Barbagallo per il doppio “lavoro” di cameramen e fotografo durante la conferenza e per aver curato il montaggio di immagini di sfondo ad “Antenna Sicilia”; Angelo, Claudio, Vinicio, Dario, Valeria, Cristina e Laura per il conforto della presenza e l’aiuto prestato alla logistica; altre gradite presenze quelle di Paolo, Stella, Carlotta e Serenella provenienti da Agrigento prossima tappa di Giorgio in Sicilia; l’amico ufologo prof. Sebastiano Pernice con cui mi scuso se non è stato possibile aver potuto dare tempo alla presentazione di interessanti testimonianze in materia di “cerchi” e fenomeni vari di alcune persone che aveva tradotto in sala.
L’ultimo grazie a Chi di dovere per la possibilità, anche attraverso il desiderio di comunicare, dataci per sentirci “utili”, “vitali”, “soddisfatti” per aver seminato anche se pur qualche solo granello del Bene della grande Luce Cosmica.
Grazie anche a Giorgio, Suo strumento: che lo illumini sempre.
Fraternamente
Rosario Pavone
Gaggi – Messina (Italia)
18 Febbraio 2009