Di Lisa Pisani
Signore e Signori,
è avvenuto un incontro molto importante dove si sono affrontati temi di caratura spirituale, geopolitica e di spessore profondo. Un appuntamento svoltosi alla presenza di una grande, grandissima figura che è quella di Giorgio Bongiovanni, un uomo che è in contatto con le Entità extraterrestri ed è la Guida per tutti noi per comprendere cosa stia succedendo in questi tempi che stiamo vivendo, illuminandoci su come prepararci alla transizione cui presto assisterà il mondo intero.
Accogliamo le sue parole con cuore e mente aperti.
Sante Pagano dà il benvenuto a Giorgio Bongiovanni sottolineando che, sebbene fisicamente logorato dalle sofferenze che il mondo intero conosce, è un uomo che prova un entusiasmo disarmante che non cambia mai ed è sempre più riconoscente verso il Signore Dio e i Fratelli.
All’iniziale domanda di Sante da dove egli ricavi questo entusiasmo e quale sia il segreto per proseguire nonostante tutto, viene risposto che l’entusiasmo che egli sente, dopo trentatré anni di una vita vissuta, è proprio una delle prove che tutte le esperienze che lo hanno coinvolto direttamente sono vere, che tutti i racconti basati sugli incontri con gli extraterrestri e, primo fra tutti, con il Signore sono vere! Certo, il peso del corpo, il peso della sofferenza aldilà dei segni conosciuti, la malattia, all’età di quasi 60 anni, dopo aver girato il mondo, fanno sì che egli desideri riposarsi ma l’entusiasmo che prova sempre è dovuto agli Esseri che ha visto e che gli hanno dato questa immensa gioia, è come quando ci si innamora a prima vista e si sente quell’amore iniziale, quel fuoco passionale che travolge.
A Sante che evidenzia la circostanza secondo cui il segreto per servire il Cielo nel miglior modo possibile sia coltivare un rapporto eguagliabile a quello che si ha con la persona di cui si è innamorati, Giorgio racconta che ha sì visto gli Esseri e le astronavi ma quando non vedeva ancora nulla egli aveva solo Eugenio Siragusa ed in lui, non è una bestemmia, vedeva proprio Dio, in Eugenio vedeva tutto, quindi gli bastava; poi ha potuto vedere altro, ovvero gli Esseri, la Madonna e Gesù. E’ stato molto fortunato in questo. E poi rivolgendosi all’ascoltatore, ribadisce un concetto molto chiaro ovvero che anche noi tutti siamo fortunati ad avere il contatto diretto con un uomo come lui, ben conscio che bisogna avere l’umiltà di sapere che non si è in una posizione insostituibile, prima c’era Eugenio, oggi c’è Giorgio e poi potrebbe essere un altro. Bisogna fare la propria parte e poi eventualmente mettersi a lato, osservare, essere guida ed anche servo. Giorgio sa che Dio lo mette alla prova ed egli può dimostrare di servirlo fino all’ultimo.
Qui le domande svoltano su un argomento ben preciso che si relaziona ad un altro ospite presente a questo incontro tra amici ed è Gonzalo Lean del gruppo musicale Ultima Imagen, avente da poco realizzato un nuovo album dal nome Supernova.
Viene chiesto a Giorgio: cosa significa sostenere che la musica salverà il mondo?
Giorgio, collegandosi alla presenza del musicista, spiega che la musica è un linguaggio universale. La musica trasmette passione, innamoramento, poesia. Essendone egli stesso un buon conoscitore, avendo da giovane condotto programmi musicali, spiega che oggi non c’è più la musica di una volta, pur essendoci ancora grandi cantautori che ne propongono di buona. Purtroppo adesso ci sono band che arrivano sì nelle classifiche ma con brani che non dicono nulla. Agli extraterrestri, per esempio, ci riferisce, piace la nostra musica classica e la musica rock che ha fatto la rivoluzione negli anni settanta.
La presenza di Gonzalo calza a pennello perché il suo ultimo progetto Supernova è la realizzazione di un’iniziativa a sfondo divulgativo e sociale e spiega che attraverso la loro musica si vuole richiamare l’attenzione della gente su messaggi spirituali comprensivi di attivismo sociale e questo si traduce nel far sentire la propria voce nel mondo contro le ingiustizie. Il nome del gruppo Ultima Imagen significa “ultima immagine”. E’ un nome dal carico rivoluzionario, esso si riferisce alla scena che potrebbe essere l’ultima immagine della Terra… se il mondo intero non cambia! Gonzalo aggiunge che la musica è, infatti, un veicolo per trasmettere messaggi forti per far riflettere. La musica fine a sé stessa non basta. In più con la musica si fanno le opere (di bene), infatti i proventi dell’acquisto del cd aiuteranno i progetti di Funima International Onlus il cui fondatore è Giorgio Bongiovanni a sostegno dei bambini e delle famiglie disagiate. E’ un’iniziativa per tradurre il Messaggio delle sfere Celesti in qualcosa di concreto. La meditazione senza opere è solo fine a se stessa (ed è sterile).
Ricollegandosi ai punti precedenti e rivolgendosi a Giorgio, Sante chiede se aiutando il prossimo come i poveri e i bambini si stia aiutando prima se stessi. E prontamente Giorgio chiarisce che il dedicarsi agli altri quali il povero, i perseguitati, i bambini, comporta che si aiuti -solo- se stessi. Queste figure sono apparentemente generi diversi di persone eroiche, i bambini che soffrono la fame, a causa delle guerre, sono eroi, i perseguitati per una causa giusta sono eroi per antonomasia. Si aiuta solo se stessi perché loro sono eroi, loro hanno già il Regno di Dio dentro e fuori di loro, tant’è che quando lasciano il corpo, lo ritrovano immediatamente. E prosegue focalizzando l’attenzione sul fatto che, aiutando gli altri, si aiuta se stessi a superare la soglia dell’egoismo, dell’egocentrismo e così facendo si fa un balzo in avanti verso l’Amore Cristico e dalle persone che si crede di aiutare con del cibo, con del denaro, con dei vestiti, con delle medicine, con la consolazione, in realtà, è un ricevere. In queste persone Giorgio vede il Cristo, perché come disse il Cristo “qualunque cosa farete ad uno di questi ultimi, lo avrete fatto a me”.
A proposito di fare qualcosa per gli altri, Sante ricorda l’incontro di Giorgio con Raul Bagatello, occasione dalla quale è nata l’idea di fondare Funima International. E su come sia nata l’idea Giorgio spiega che tutto è accaduto perché Raul lo vide in televisione. Egli, infatti, partecipava a molte conferenze, era nei teatri, nei cinema, nei palasport, ha visto centinaia di migliaia di persone in Argentina ed una di queste persone, un giorno, gli si avvicinò e lui non nega mai il dialogo o il confronto ad qualcuno. Quell’uomo gli venne incontro raccontando che aveva delle visioni della Madre Celeste e che doveva realizzare un progetto di solidarietà. C’è da dire che Raul già portava borse di pane e di cibo su nelle montagne argentine, sulla catena delle Ande, tra Argentina e Cile, si spingeva fino a 4.000 metri per raggiungere e portare cibo alle genti che si trovavano là. Nacque così il progetto Funima che iniziò in Argentina e si espanse fino in Italia, con il solo scopo di portare aiuti alle persone in difficoltà. In Italia, per esempio, Funima opera in particolar modo a favore dei bambini che si trovano nei quartieri a rischio, come quelli di Palermo, quartieri bisognosi per l’emarginazione ed il progetto sta andando avanti anche grazie all’intervento e dedizione del proprio figlio Giovanni.
E su quest’ultimo aspetto, Giorgio apre il suo cuore di padre ed esprime tutta la sua gratitudine nei confronti del Signore Dio per vedere i propri figli parti attive, operative e attiviste nell’Opera.
Sante, allora, non resiste a chiedergli dei consigli da dare ai genitori, in quanto personaggio, contattista e padre e Giorgio, nella sua straordinaria semplicità, risponde che è l’ultimo che può dare consigli e confida che con i suoi figli non c’è potuto essere, pertanto ciò che può suggerire è di stare con i propri figli tutto il tempo che si può, senza mentire, però! E’ importante esserci con onestà perché quello che conta è dire la verità sempre, altrimenti è meglio dire “non ci sono” oppure “domenica non vengo…” e spiegare perché si è distanti, spiegare, come nel suo caso, che papà non c’è “perché è in guerra con il mondo per una società migliore”. I figli di Giorgio hanno potuto vedere che il loro padre non mentiva e che si è dedicato veramente alla Causa che serve con tutto sé stesso; certo, hanno subito la sofferenza di non aver potuto godere della presenza del proprio padre alla domenica, alla partita di calcio, alla passeggiata, al cinema ma nonostante tutto questo i figli lo adorano, hanno constatato che il proprio padre ha servito la Causa e lo ha fatto per loro, e che le sue parole non sono mai state frasi fatte.
Prosegue evidenziando che i suoi figli seguono l’Opera per scelta, sono i leader mondiali dell’Opera, la guidano e comprendono che il sacrificio non è stato solo loro ma è stato reciproco ed oggi godono nel vedere realizzato un progetto Cristico, modesto ma che porta avanti un grande ideale. L’augurio che Giorgio rivolge ai genitori è in sostanza quello di essere coerenti, perché se i figli vedono il genitore coerente e onesto lo seguiranno sempre, altrimenti non solo non crederanno nel genitore ma non crederanno in nulla nella loro vita.
Ripercorrendo un altro incontro, Sante chiede a Gonzalo da quanto tempo conosca Giorgio e gli viene risposto che si conoscono da ben trentadue anni, una vita…
Gonzalo ci racconta che è arrivato a Giorgio perché, pensate, conosceva Eugenio Siragusa dal messaggio iniziale. Poi venne a conoscenza che un fratello dell’Opera aveva ricevuto le stimmate. Dopo mesi Giorgio giunse in Sud America, si incontrarono e da quel giorno, ricorda i primi di ottobre degli anni novanta, percorrono lo stesso cammino. Il piano musicale di Gonzalo cominciò prima di conoscere Giorgio ma parte della strada era già stata destinata a coincidere con il progetto che da sempre ha voluto si compisse attraverso la musica, ed è sempre stato un onore partecipare alle conferenze pubbliche proponendo a Giorgio le proprie basi musicali, conoscendo bene la sua passione per la musica, ben consci che tutto questo è sempre stato segnato da un forte sentimento di condivisione.
A questo punto viene segnalato, in particolare, un brano tratto dall’ultimo suo album Supernova che si chiama: Evolution. A questa parola la domanda da parte di Sante sorge spontanea e la rivolge a Giorgio: cosa si intende per evoluzione?
Giorgio spiega a tutti noi che l’evoluzione è l’acquisizione della conoscenza, la si acquisisce e quindi aumenta l’evoluzione. Non c’è evoluzione senza conoscenza. E malgrado ci siano personaggi che sembrano ignoranti ma pongono in essere azioni Cristiche non significa che non hanno conoscenza ma che la possiedono ed è assoluta rispetto a quella mentale di uno studioso, perché la conoscenza non è memoria, non è il sapere tecnico dei concetti, o il sapere della storia della teologia. Quello che si intende per conoscenza è l’attuazione, il mettere in pratica quotidianamente ciò che la poesia, l’arte, la musica, il Vangelo ci insegnano. Man mano che la si acquisisce, si accresce l’evoluzione e ci vogliono diverse reincarnazioni per la semplice ragione che, con una sola vita, non si può sapere tutto il mistero dell’universo!
E nel passare da una reincarnazione ad un’altra, incalza Sante, bisogna sperimentare, per forza di cose, la morte. E chiede: che cos’è la morte, concetto tanto temuto?
Giorgio descrive la morte come la sua amante dichiarata. Ne è innamorato. La aspetta da un momento all’altro. Spiega che la morte è tanto temuta da chi teme l’ignoto. Fa paura l’ignoto perché grandi movimenti laici, tutti legati al potere, hanno sempre nascosto la verità sulla morte. Tutti sarebbero felici di morire affrontandola, se fosse stato spiegato cosa c’è dopo la morte. Signori, dopo la morte c’è la Luce, il paradiso, l’eternità. Se si fosse coscienti di questo, la desidererebbero tutti, invece si pensa solo di finire sotto un metro di terra…
Alla domanda cosa sia, in contrapposizione, la seconda morte, Giorgio chiarisce che la seconda morte è un esempio provocatorio per indicare le condizioni che uno spirito vivrà dopo il trapasso e che cosa lo aspetta se, in questo mondo, ha posto in essere una vita violenta, odiosa e perversa senza pentirsi.
Arrivati a questo punto dell’incontro non si può non affrontare con Giorgio l’argomento della situazione storica che stiamo vivendo e la domanda viene da sè: viviamo oggi in una situazione in cui, a livello geopolitico, si sta presentando un’escalation nucleare… Cosa sta accadendo, qual è la visione dal punto di vista spirituale?
Giorgio, rinviando a quanto già detto in occasione di un incontro recente svoltosi con la giornalista Margherita Furlan, già collaboratrice di Giulietto Chiesa, ricorda con gioia quanto scritto nel Messaggio di Fatima, dimenticato, prima deriso ed ora ritornato in auge. Già si parlava della Russia e dei pericoli che l’umanità avrebbe corso se non ci fosse stato un cambiamento. Dal punto di vista teologico, il Castigo di Dio verrà dalla Russia e ciò si sta compiendo. Dal punto di vista geopolitico, non sfugge che si è in mano a dei folli, la Nato vuol far aderire paesi che confinano con la seconda potenza nucleare e in più posiziona i missili in Polonia, Ungheria, Ucraina… ovvero sta ponendo in essere un’operazione da suicidio. Giorgio prosegue ricordando che la Nato prepara la guerra dal 2016. La Russia sta reagendo ad una provocazione. Giorgio precisa che è contro la guerra ma Putin non aveva altra scelta se non quella di invadere l’Ucraina, perché gli appelli di Putin di retrocedere… non sono stati ascoltati. Se non si negozia, ci sarà la fine dell’Umanità! Se non si negozia con la Russia, moriremo tutti. Cosa c’è da guadagnare da questa ostinazione? Quale guadagno per le future generazioni? Pur non essendo pro Putin, Giorgio ribadisce il punto con fermezza: è pura follia non negoziare. Putin non ha fatto esplodere le bombe perché sarebbe la fine della storia della Russia, farà esplodere l’arma atomica solo su minaccia: allora sì che morirà l’umanità.
E quindi come deve porsi l’essere umano, come deve comportarsi? Chiede Sante…
Giorgio invita l’essere umano a far tesoro del Messaggio straordinario di Gesù di Nazareth, a cogliere gli insegnamenti dai martiri laici, dal Che Guevara, da Falcone, da Borsellino, dai martiri cristiani, dai martiri giornalisti. Invita l’uomo a cominciare a guardare al Cielo, ad anelare ad avere contatti extraterrestri, a pensare che esistono altre civiltà che possono visitarci ed aiutarci. Invita l’uomo soprattutto a mettere in pratica gli insegnamenti di Cristo. E magistralmente chiude il cerchio: la rivoluzione, la musica, gli extraterrestri e Cristo sono la nostra salvezza!
Con profonda umiltà.
Link video: https://youtu.be/KroBrNQU3yM
Allegati:
– 28-10-22 Quando l’arte è solidarietà: “supernova”
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9661-quando-l-arte-e-solidarieta-supernova.html
– 2-11-22 Facciamo un esame di coscienza
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9668-facciamo-un-esame-di-coscienza.html