Video Conferenza di Pier Giorgio Caria nella città di Rosario
Di Emilia Cardoso
“Tu facesti i cieli,
la parte più alta del cielo e tutto il suo esercito,
la terra e quanto contiene,
i mari e tutto ciò che contengono.
A tutto questo dai vita,
e l’esercito del cielo si inchina dinnanzi a te.”
Nehemías 9.7
Potrei trascorrere ore contemplando lo spazio, sono molti i sentimenti che suscita in me osservare queste favolose immagini. In certi momenti sento persino timore nel distinguere dei disegni enormi, esplosioni di colori in mezzo all’oscurità e all’apparente silenzio, avvolti in un mistero che sembra eterno.
Ho sempre bisogno di qualcosa di più, nuove immagini, nuove informazione, nuove scoperte. È desolante che gli strumenti per esplorare lo spazio siderale siano in mano a pochi, subordinati al potere di questo mondo e che dobbiamo accontentarci di ciò che ci permettono di vedere e delle informazioni che rendono pubbliche. Ma con pazienza, sforzo e serietà, la verità emerge, come l’acqua emerge dalla terra.
Questa verità è stata nuovamente dimostrata dalle parole del ricercatore italiano Pier Giorgio Caria nella video conferenza organizzata dall’Associazione Del Cielo a la Tierra per parlare di Marte, il pianeta “rosso”, il pianeta gemello della Terra, di cui tanto si sente parlare negli ultimi tempi.
Il pomeriggio di mercoledì 19 agosto, la sala del Cinema Arteón della città di Rosario (Argentina) si è riempita di persone che non si accontentano delle informazioni ufficiali, perché sanno che dietro quei titoli, la verità viene distorta in maniera disgustosa. “Signore e signori, buona sera, il mio nome è Juan Carlos Paolini e vi do il benvenuto a questa video-conferenza che abbiamo chiamato ‘Marte. Il mistero extraterrestre”. Con queste parole si è dato inizio all’evento.
Dopo i dovuti ringraziamenti a chi aveva collaborato alla realizzazione dello stesso, Juan Carlos invita Juan Alberto Rambaldo a salire sul palco per i saluti a nome dell’Associazione: “Vi voglio presentare un uomo che ha dedicato tutta la sua vita a diffondere gli insegnamenti di Eugenio Siragusa, e del suo figlio spirituale Giorgio Bongiovanni, che accompagna da oltre 25 anni e vicino al quale ha vissuto straordinarie esperienze di vita. Attualmente è il suo rappresentante in Argentina e coordina tutti i gruppi operativi in America Latina, chiedo un forte applauso per il Dr. Juan Alberto Rambaldo”.
Lo accoglie un caloroso applauso: “Grazie Juan Carlos e grazie a tutti voi per la vostra presenza. Vi do il benvenuto a nome dell’Associazione senza fini di lucro Del Cielo a la Tierra. Il nostro obiettivo è diffondere l’opera dello stigmatizzato Giorgio Bongiovanni che non è nient’altro che la manifestazione terrena dell’opera di Cristo. La nostra organizzazione opera in diversi ambiti: la presenza extraterrestre e la sua relazione con i libri sacri, l’annuncio dell’apocalisse e della prossima manifestazione del Maestro Gesù sulla terra. Potrebbe sembrare astratto ma non lo è. Auspichiamo l’apertura della coscienza mediante la divulgazione e la realizzazione di eventi di questo tipo.
Un altro aspetto lo avete visto attraverso il video della Fondazione Los niños de San Juan, ed appartiene a Funima International, un lavoro che da anni viene svolto da Ramón Gómez, che ne è il fondatore. Stiamo anche sostenendo intensamente da Buenos Aires e da altri luoghi gli accampamenti dei Qopiwini, gli aborigeni del nostro nord, che non soltanto sono abbandonati come fossero escrementi lasciati in terra, ma, come dicono loro stessi, “siamo invisibili”, perché la gente passa al loro fianco e praticamente non li vede, al contrario vengono anche cacciati come fossero conigli dal loro habitat originario, dal quale vengono piano piano sempre più esclusi.
Inoltre stiamo lavorando alla raccolta di aiuti da inviare a Sanford dove le inondazioni sono terribili; la manifestazione della solidarietà deve essere un’attività concreta. Stiamo anche realizzando laboratori di arte per ragazzi senza risorse nel Dipartimento di Belgrano e di Iriondo.
Un altro tema fondamentale che portiamo avanti riguarda la protezione dell’ecosistema, i nostri fratelli stanno lavorando nella zona di L’Alumbrera nella lotta contro il settore minerario.
Siamo orgogliosi di dire che abbiamo organizzato la prima manifestazione antinucleare a Las Parejas alla quale hanno partecipato tutti gli studenti delle scuole superiori. Circa 800 persone si sono date appuntamento per chiedere la modifica di una legge in vigore, per evitare la presenza di elementi radioattivi in tutta la provincia. Successivamente abbiamo realizzato un altro evento molto importante in Plaza de Mayo, indetto da Argentina No Nuclear, che ha visto la presenza di diverse organizzazioni e persino di rappresentanti di altri paesi, e per finire una manifestazione organizzata dai ragazzi di Zárate-Campana di fronte alla centrale nucleare Atucha.
In pratica, il nostro compito non è semplicemente mistico, ma ha tutta una serie di sfaccettature. Infatti, un dei ruoli più importanti è rivestito dall’Antimafia, cioè, la lotta contro la mafia e la corruzione, la denuncia e la resistenza, contro coloro che dai loro posti di privilegio nell’economia mondiale, sfruttano i popoli, fino agli ultimi, i poveri ragazzi che si ammazzano per trovare un posto dove vendere la droga. La lotta è il nostro obiettivo, il nostro mezzo. La nostra speranza concreta è la prossima manifestazione di Cristo e chiediamo a tutti di avere la mente rivolta a Lui, consapevoli che il Suo ritorno è imminente”.
Le parole di Juan Alberto sono chiare, la nostra attività non è solo ed esclusivamente mistica, è anche azione. Per questa ragione Funima International ha lanciato una campagna di raccolta di alimenti, giocattoli ed indumenti da inviare a Salta, alla Fondazione Los Niños de San Juan, per le famiglie della ‘Puna Salteña’, uomini, donne e bambini, che vivono immersi in un paesaggio tanto bello quanto inospitale. Cerchiamo in questo modo, pur trovandoci lontani, di sopperire alle loro necessità per quel che possiamo, tramite Ramón Gómez e la sua famiglia che portano avanti un compito carico di sacrifici, come salire tutti i giorni lungo i colli e visitare le umili case fatte di mattone crudo, per rendere più leggera la vita di quelle belle persone con alimenti, acqua, vestiti ed altre cose.
I radioascoltatori che seguono i nostri programmi e che si sono uniti a noi nella diffusione di questo evento, sono arrivati in conferenza con le mani piene di donazioni, raccolte da Eugenia Martínez e Ramiro Cardoso, due collaboranti di Funima International a Rosario. Le donazioni sono state così numerose che il veicolo partito il giorno dopo era carico fino al limite della sua capacità.
Sui tavoli all’ingresso erano in vendita marmellate, liquori, torte, ‘alfajores’, caffè e saponi con olii essenziali. Tutti prodotti realizzati artigianalmente per raccogliere fondi destinati al viaggio a Salta del giorno successivo. C’era anche un tavolo con il materiale dell’opera di Giorgio Bongiovanni, il suo libro “L’Ira di Dio” e la sua biografia.
Juan Carlos prende nuovamente il microfono per presentare il ricercatore dopo aver letto il suo ampio curriculum. Il pubblico si lascia andare in un caloroso applauso appena appare sullo schermo il volto di Pier, il quale inizia subito a proiettare fotografie ottenute nelle diverse missioni realizzate dalla NASA (Amministrazione Nazionale dell’Aeronaútica e dello Spazio), e dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) sul pianeta Marte.
Una delle prime immagini proiettate ritrae il pianeta “rosso” visto dallo spazio, simile ad un’enorme roccia di un colore rosso uniforme, che non ha niente a che vedere con la realtà. Di seguito, apprezziamo la vera immagine del pianeta, con colori azzurri e rossicci, con due poli congelati come quelli della nostra Terra, e con nuvole, tutti dettagli che dimostrano che Marte ha le stagioni come il nostro pianeta.
Le fotografie mostrano anche la superficie di Marte, e nella zona dove sono state scattate, i paesaggi assomigliano a quelli di un deserto del nostro pianeta, tanto che se li osserviamo senza conoscere la loro origine, siamo incapaci di riconoscerli. Pier Giorgio sottolinea che il colore rossiccio predominante in tutte le immagini pubbliche, non è altro che un effetto realizzato al computer, grazie all’utilizzo di un filtro che dona l’aspetto di atmosfera colorata, ma basta toglierlo per rendersi contro che il pianeta ha un cielo azzurro ed una limpidezza uguale a quella che vediamo tutti i giorni sulla Terra.
La NASA ha commesso persino degli “errori” rilasciando alcune immagini senza il filtro. Un’altra certezza che abbiamo riguardo il pianeta è la presenza di acqua sia congelata, che in stato liquido e gassoso, prova di ciò sono i profondi canali captati con le telecamere inviate sul posto, crateri con nevi, persino fiumi e laghi.
“I dati della NASA express ci dicono che se tutti i ghiacci di Marte si sciogliessero, tutto il pianeta affonderebbe in una profondità di dieci metri, questi sono i dati dell’anno 2007, oggi i dati indicano il doppio: tutto il pianeta affonderebbe sotto oltre venti metri di acqua”. Ciò rivela che nell’antichità ci fu un enorme oceano. Rispetto all’atmosfera marziana, esistono temperature che rendono possibile che l’acqua evapori creando nuvole.
Era la prima volta che molti dei presenti avevano accesso a queste informazioni. I paesaggi con vegetazione, i fiumi, i colori, tutto era assolutamente nuovo. “Tutta questa meraviglia appartiene ad un pianeta vivo, non morto, Marte è vivo, nessuno conosce questa meraviglia, la gente rimane sorpresa, sconvolta perché dice: Come può essere? E se è così… ci mentono in un modo scandaloso, tremendo. Ci mentono con il denaro, ci mentono sulla politica, ci mentono praticamente su tutto, i padroni del mondo ci mentono su tutto, tutto quello che crediamo sia verità, sono menzogne. La scienza, la religione, tutto è una bugia. Le banche, è tutta una bugia. Il pianeta Terra è un’enorme cella cosmica dove sono imprigionati milioni e milioni di persone in mano a pochi criminali che comandano il mondo, pochi criminali assassini, gente che vediamo in televisione con cravatta, ben vestiti… Questi assassini ci ingannano e ci rubano la vita e la bellezza della creazione che Dio ci ha dato gratis, l’uomo è stato tanto intelligente da aver messo tra noi e la creazione gratuita che ci ha dato Dio, un pezzo di carta che si chiama denaro, e se tu non hai questo pezzo di carta semplicemente muori, non puoi raggiungere la creazione gratuita messa a disposizione da Dio. È una bestemmia, forse la più grande bestemmia messa in atto dall’essere umano in questo mondo, quella di mettere uno stupido pezzo di carta tra noi, gli unici esseri intelligenti abitanti di questo meraviglioso pianeta Terra e la creazione che ci è stata donata gratis.”
Il pubblico è meravigliato. Di seguito viene proiettato un frammento della parte conclusiva del film ” Mission to Mars”. Pier Giorgio spiega che questi film Hollywoodiani mostrano frammenti della verità, ed è il modo in cui il potere fa arrivare queste informazioni al popolo. Aggiunge che grazie alla Scienza Teologica Cosmica, sappiamo che Marte è abitato da esseri molto simili a quelli che appaiono alla fine del film menzionato. Appartengono alla quarta dimensione e non possiamo percepirli coi nostri sensi, ma sono lì, sono una civiltà che parla perfino all’umanità del pianeta Terra, e ci dicono che stiamo correndo il rischio dell’autodistruzione.
La scoperta di questi esseri è fonte di paura per i potenti. Lo conferma il fatto che durante il Foro Economico Mondiale furono elencati cinque punti di rischio, denominati “Fattori X” che potrebbero far cambiare il volto dell’umanità: tra questi fattori rientra proprio la scoperta di vita extraterrestre. Vediamo per ultimo un video con le parole di Charles Bolden, l’attuale direttore della NASA, che conferma tutto quello che abbiamo detto questa sera: Marte è il pianeta più simile alla Terra del sistema solare, è possibile che abbia ospitato la vita, e probabilmente la ospita ancora oggi.
Arriva il momento della conclusione e nella sala si sente nuovamente un forte applauso, questa volta di saluto finale, il tempo a disposizione è finito, non c’è tempo neanche per le domande, che abbiamo rimandato al prossimo programma di Tierra Viva, dopo che Pier Giorgio si è offerto di rispondere a tutti i quesiti tramite questo mezzo.
Quella sera in molti si sono avvicinati per domandarci dove potevano approfondire gli studi del signor Caria, dicendo che erano rimasti affascinati dalla sua esposizione. Del libro “L’Ira di Dio” non è rimasta nemmeno una copia. L’attenzione del pubblico è stata costante, dall’inizio alla fine, al punto che dovevamo lasciare il salone alle 21:00 e invece ci siamo trattenuti fino alle 22:00. L’emozione del pubblico mi ha commosso profondamente.
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo incontro, dallo staff tecnico alle radio amiche che ci hanno concesso uno spazio nei loro programmi per invitare i loro ascoltatori a partecipare. A tutti gli amici e fratelli che hanno lavorato all’organizzazione dell’evento. Agli amici e fratelli che sono venuti nonostante la distanza, da Campana, da Las Rosas, da Las Parejas. Vorrei ringraziare il pubblico presente, ed ovviamente Pier Giorgio Caria per aver trovato uno spazio per noi nella sua agenda densa di impegni, con sforzo ancora maggiore, intervenendo alle prime luci dell’alba italiana che corrisponde alla sera argentina.
A tutti loro il mio affetto.
Emilia Cardoso
22.08.15
Arca Lily Mariposa
Rosario, Santa Fe, Argentina