Quando avete paura guardate a Maria

di Enzo Ranieri

La nostra fede, il nostro credere, tutto quello che viviamo ha delle conseguenze sociali. Noi viviamo insieme ad altri esseri umani. E quello che viviamo e che crediamo ha delle reazioni intorno a noi (legge causa effetto). È inevitabile, è normale e, è inutile pensare di essere perseguitati solo perché non si è approvati...

Quando avete paura guardate a Maria

di Enzo Ranieri

La nostra fede, il nostro credere, tutto quello che viviamo ha delle conseguenze sociali. Noi viviamo insieme ad altri esseri umani. E quello che viviamo e che crediamo ha delle reazioni intorno a noi (legge causa effetto). È inevitabile, è normale e, è inutile pensare di essere perseguitati solo perché non si è approvati...

La legge di causa-effetto

La nostra fede, il nostro credere, tutto quello che viviamo ha delle conseguenze sociali. Noi viviamo insieme ad altri esseri umani. E quello che viviamo e che crediamo ha delle reazioni intorno a noi (legge causa effetto). È inevitabile, è normale e, è inutile pensare di essere perseguitati solo perché non si è approvati.

La fede non è una cosa astratta

Quando lavoriamo, quando parliamo, quando reagiamo quando ascoltiamo, quando amiamo, quando facciamo delle scelte personali, quando entriamo in relazione con gli altri, tutto ciò parla della nostra fede. Il nostro credere a volte ci porta a scontrarci, a trovarci su versanti diversi, ad essere sotto tiro, sotto giudizio, ad essere derisi, fraintesi, giudicati e questo è inevitabile. In certi giorni siamo portati a scelte difficili, dure, dove saremo sospesi tra nostra coscienza e ciò che fan tutti. In certi giorni il nostro credere ci esporrà e avrà delle conseguenze pratiche e tangibili sulla nostra vita è sulle nostre scelte. Non possiamo credere che la nostra fede sia una cosa astratta, fuori dalla realtà è dal mondo. Se fosse così senza conseguenze allora vuol dire che siamo vuoti, morti dentro, che non esistiamo, che siamo invisibili. Viene un momento nella vita in cui dobbiamo abbandonarci e arrenderci, lasciarci portare e fidarci. Molto spesso le nostre risposte agli enigmi della vita sono insufficienti, ciò che possiamo capire non basta per controllare ciò che succede, non sappiamo bene dove andremo e dove saremo condotti, ma dobbiamo lasciarci portare, lasciarci condurre. Lasciarci portare non perché ho delle garanzie, non perché abbiamo preventivato tutto, non perché abbiamo tutto chiaro, ma perché ci fidiamo di chi ci guida.

La purezza di Maria, sta nella purezza della fede.

È la Fede. La vita è lo spazio tempo, il grande processo in cui Dio stesso vuole che ci abbandoniamo a lui. Vuole che passiamo dal nostro contare su di noi, al nostro contare solo su di lui. Vuole che ci fidiamo di lui e che ci lasciamo condurre, dovunque ci porterà. Vuole che smettiamo di lottare contro di lui, stabilendo noi come dobbiamo riuscire. Vuole che passiamo dall’affidarci dalle nostre mani alle sue mani, dalla nostra volontà alla sua volontà.

L’unica realtà è Dio

Perché c’è una realtà più grande di noi. Ci piaccia o no è così. Possiamo ascoltarla o no, dedicargli tempo o no, amarla o odiarla. In ogni caso questa realtà esiste. Questa realtà vuole la nostra attenzione, ci chiama, ci attira, ci provoca, vuole insomma che ce ne prendiamo cura. Possiamo chiamarla vita, Dio, infinito, strada, verità, anima o spirito. Non importa, ciò che conta è che non solo noi abbiamo un progetto sulla vita, ma anche la vita ha un progetto su di noi.

Alla luce di tutto ciò, l’annunciazione dell’Angelo Gabriele a Maria, l’annuncio di un piano così grande su una donna, una fanciulla così gracile e fragile, così normale, ci dice proprio questo: non solo noi vogliamo arrivare da qualche parte. Ma anche la Vita vuole che arriviamo da qualche parte e ci vuole condurre. E a noi ci dice: “fidati, non aver paura, lasciati trasportare”. Non solo noi abbiamo dei sogni, ma anche la Vita ha dei sogni per noi. Non solo noi viviamo la Vita ma anche la Vita vive noi. Allora è importante resistere con tutte le nostre forze, voler fare di noi qualcosa di significativo, voler il meglio per noi, non accontentarci. È importante combattere per noi, cioè volerci bene e voler fare di noi qualcosa di grande, dal punto di vista spirituale. Ma a un certo punto è importante lasciarci portare, arrendersi, abbandonarsi.

Alla luce di tutto

Perché non possiamo tenere tutto sotto controllo, né sapere tutto, né decidere tutto noi. Guardiamo a Maria, lasciamoci portare come Maria. Soffermiamoci su quel “Si” di Maria. Rendiamoci coscienti di come le nostre scelte hanno delle conseguenze sociali. Maria lo sapeva che dicendo ” si ” si sarebbe esposta, avrebbe rischiato, sarebbe stata messa alla berlina, sarebbe stata considerata una pazza. Sapeva pure che non poteva tenere nascosta per sempre la sua scelta e la sua disponibilità a Dio. Si vedeva, sarebbe venuto fuori; era una questione sociale. Maria accetta lo sguardo degli altri, i rischi della situazione (lapidazione), il giudizio e la disapprovazione. In quel “Si” di Maria c’è il suo abbandono, il mi fido di te perché ti conosco e so chi tu sei. So che tu non mi tradirai; so che tu non mi puoi fare male, anche se all’inizio mi può sembrare difficile, mi lascio portare, mi affido, lascio che avvenga ciò che deve avvenire. Se Maria avesse resistito a quella proposta, adducendo i più svariati motivi, si esso teologico (Dio non può nascere nell’uomo), sia esso personale (ma chi sono io Signore perché avvenga tutto questo in me?), sia esso razionalistico (non c’è la faccio, ho paura), sia esso di motivo sociale (cosa dirà la gente ? Cosa si penserà di me?). Se non si fosse arresa e abbandonata, Dio non avrebbe potuto compiere in Lei ciò che ha compiuto. Il centro del tutto è il ” Si ” di Maria ” eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto “.

La Giustizia di Dio e la Giustizia degli uomini

Un “Si” difficile, sofferto, che fa paura e le crea agitazione, perché? Nella Palestina, venti secoli fa, la legge religiosa coincideva con la legge civile e penale.

Secondo le tradizioni del tempo, due erano i peccati più gravi e socialmente più pericolosi: l’idolatria (infedeltà a Dio) e l’adulterio (infedeltà al coniuge). Chiunque si macchiava di questi peccati, veniva giudicato dagli anziani e, il più delle volte veniva punito con la condanna a morte (lapidazione). Allora se c’era una cosa assurda, contraddittoria e pericolosa da proporre ad una giovane ragazza, promessa sposa, era proprio quella che l’angelo Gabriele annunciò a Maria. Essere incinta senza essere sposata, ma già promessa a Giuseppe (adulterio secondo la legge, Giuseppe sapeva benissimo che non era stato lui a ingravidare Maria) e avere la pretesa che il figlio che doveva nascere era il figlio di Dio, il Dio-Gesù che gli ebrei non conoscevano ancora, dunque un nuovo Dio (idolatria). Maria per la legge era piena di peccato, una donnaccia, adultera, eretica, da lapidare. Vi rendete conto di cosa Dio chiese a Maria? Certo oggi ci è facile ammirare Maria, evocare le lodi, captarne le virtù. Ma ci rendiamo veramente conto di cos’è quel “Si”?

Ciò che Dio propone

Ciò che Dio le propone è assurdo, sconveniente, pericoloso, fuori luogo, non secondo la morale del luogo e del tempo. Per quanta fede uno abbia, come fa ad accettare e a fidarsi di una cosa del genere? Come fa uno a vedere in questa proposta la voce di Dio? Come fa uno a non sentire rabbia per una cosa così alternativa? Eppure Maria dice “Si” io mi fido di te Signore.

Avere fede è affidarsi, è abbandonarsi alla volontà Divina.

Pensate profondamente a cosa c’è dietro, a cosa c’è dentro quel “Si”. Pensateci giorno e notte, osservatelo e custoditelo nel vostro cuore perché vi è svelato un mistero nascosto in milioni di anni. Tutto ciò che accade ha un motivo, magari a noi sconosciuto, ma ha un senso nulla è mai per caso. Tutto ma proprio tutto fa parte del grande progetto che è la vita. Non ve lo spiegate non importa, ma c’è un motivo. Forse quello che ci capita è piacevole o forse no, ma sappiate che c’è un motivo.

Cercatelo, scavate, appassionati, domandatevi, ma soprattutto vivetelo. E quando la vita vi sembra strana, oscura, difficile, sappiate che Dio vi sta parlando, vi sta comunicando qualcosa, sta tentando di insegnarvi qualcosa, non rifiutatela. E quando non ci capite più niente quando tutto vi sembra assurdo, guardate a MARIA e come lei dite Si, sia fatto così, sia fatta la tua volontà, anche se sembra una pazzia, una follia impossibile e inimmaginabile, ma dite “Si” come il “Si” di Maria.

Enzo Ranieri

27 Gennaio 2025

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