RELAZIONE CONFERENZA A CHICAGO – FEBBRAIO 2011

RELAZIONE CONFERENZA A CHICAGO – FEBBRAIO 2011
Di Pier Giorgio Caria

Poco tempo fa, siamo a fine 2010, il caro amico e noto giornalista investigativo messicano Jaime Maussan mi chiama per dirmi che io e Antonio Urzi eravamo invitati ad una conferenza sugli UFO molto importante che si sarebbe tenuta nei pressi di Chicago, esattamente a Rosemont, il 26 febbraio 2011. Maussan aveva ricevuto l’incarico di organizzarla da parte di una figura religiosa degli Stati Uniti molto importante: l’onorevole ministro Louis Farrakhan, leader della Nation of Islam americana.

La Nation of Islam è composta da persone di colore di fede islamica, come lo stesso Farrakhan, anche se oggi include numerosissimi componenti di razza bianca ed è presente in varie altre nazioni del mondo. Secondo quanto riferitomi da Jaime, Farrakhan avrebbe vissuto delle esperienze dirette con la realtà extraterrestre e intendeva portare a conoscenza dei milioni di componenti della Nation of Islam, le prove concrete che siamo visitati da civiltà pacifiche provenienti dal cosmo e che le prove di questa visita sono occultate dai governi del nostro pianeta.
Il titolo dell’evento è: “LA VERITÀ SULL’ESISTENZA DEGLI OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI”. Gli altri relatori che parteciperanno all’evento sono il Dott. Roger Leir, un chirurgo americano che studia gli impianti di supposta origine extraterrestre ritrovati nei corpi degli addotti, lo scienziato americano Steve Colbern, che supporta sul piano scientifico le ricerche del Dott. Leir, Ademar Gevaerd, ricercatore brasiliano che parlerà dei più importanti casi del suo paese, Donald Schimitt, esperto americano sul crash di Roswell del 1947 e l’astronomo messicano Fernando Correa, stretto collaboratore di Maussan, che parlerà di esopolitica. Io dovrò presentare il materiale più importante emerso dalle ricerche sul caso “Amicizia” e Urzi, ovviamente, i più importanti filmati di UFO da lui realizzati. Sino a questo momento la percezione che ho di questo evento è di un convegno quasi in sordina, una specie di riunione quasi privata con forse un centinaio di partecipanti a parte i relatori… sarò clamorosamente smentito… Giovedì 24 febbraio 2011 io, Antonio Urzi e Simona Sibilla, partiamo verso gli USA con destinazione Chicago. Il viaggio si svolge in tutta tranquillità e, dopo uno scalo ad Atlanta, in Georgia, arriviamo a Chicago in perfetto orario. All’uscita dall’aeroporto troviamo ad accoglierci due persone di colore elegantemente vestite e molto cordiali. Uno dei due sembra il sosia giovane del notissimo attore Eddie Murphy. Il tragitto dall’immenso aeroporto di Chicago all’hotel è di breve durata, in circa 10 minuti arriviamo nella gigantesca struttura dell’Hyatt Regency O’Hare Hotel.

Simona Sibilla, Abel Muhammad, Antonio Urzi.

Ad accoglierci con estrema gentilezza e affabilità, a nome del ministro Farrakhan, troviamo Abel Muhammad. Abel è di origini messicane ed è uno degli stretti collaboratori del ministro.
Ci accompagna e ci assiste in tutte le operazioni di ingresso e registrazione all’hotel.
Dopo il check-in incontriamo Maussan che è accompagnato dal suo produttore Guillermo Figueroa e dal tecnico Jaime Avila. Cordialità e battute, rinnovano la nostra ormai più che decennale amicizia e collaborazione scaturita dai numerosi viaggi fatti con Giorgio Bongiovanni in terra messicana.
Per la mattina dell’indomani mi dice Jaime, è previsto un incontro per intervistare il ministro Farrakhan, ci accordiamo così su chi parteciperà all’intervista.

L. Farrakhan e J. Maussan

Il giorno successivo, 25 febbraio, di mattina andiamo all’hotel dove il ministro ci accoglie con grande cordialità, assistito da un servizio di sicurezza imponente e da vari collaboratori, in testa il suo portavoce Ismael Muhammad e ci rilascia una lunga intervista dove espone il suo pensiero sulla presenza extraterrestre sul nostro pianeta.
Rimaniamo stupiti della sua profonda conoscenza delle implicazioni spirituali del fenomeno UFO, afferma infatti che questi oggetti li reputa gli stessi di cui si parla nei testi sacri come la Bibbia. Cita la visione di Ezechiele come chiaro esempio di evento di contatto e si dichiara convinto della natura positiva e pacifica di questi esseri che reputa essere gli stessi che hanno accompagnato i grandi maestri spirituali del passato. Questa certezza gli deriva anche da una particolare esperienza che visse nel 1985, quando ebbe una specie di contatto in cui gli fu spiegato che gli extraterrestri di oggi sono gli stessi esseri angelici che accompagnarono i grandi profeti, Maometto compreso.

Louis Farrakhan ha anche chiara consapevolezza anche delle azioni di censura e insabbiamento sul fenomeno da parte dei governi, quello americano in testa. Afferma che è giunto il momento di uscire definitivamente da questa situazione e che la gente, i popoli, sono pronti per avere questa informazione e hanno già una consapevolezza tale da rendere ormai inutile le stesse conferme delle istituzioni. Da tutto questo ci spiega, è scaturita la sua decisione di invitare i ricercatori per informare massivamente tutti gli appartenenti alla “Nation of Islam” di cui è il leader spirituale. Io sinceramente ero veramente sorpreso di ascoltare un grande leader spirituale, a cui corrisponde anche un grande potere su milioni di persone dello stato più potente del mondo, parlare in questi termini della verità più osteggiata e occultata del nostro mondo. Non avrei mai creduto che una cosa del genere fosse possibile, e invece stava accadendo sotto i miei occhi e le mie orecchie non si stavano ingannando…

J. Maussan mentre registra i lanci per la TV.

Terminata l’intervista ci salutiamo con grande cordialità e ci dirigiamo verso il nostro hotel. Ci rivedremo l’indomani assieme a tutti gli altri ricercatori che il ministro Farrakhan vuole incontrare personalmente in una colazione nel suo appartamento.
Così la mattina dopo i collaboratori stretti del ministro ci accompagnano di nuovo al suo appartamento che si trova in un hotel vicino. L’incontro è cordialissimo e il ministro approfondisce con tutti i relatori gli argomenti già espressi nell’intervista del giorno prima.
La mattinata scorre veloce e ciascuno di noi si complimenta con il ministro per il coraggio di affrontare un tema tanto  attaccato dall’ortodossia scientifica. Dopo pranzo io,  Antonio e Simona, accompagniamo Maussan e la sua troupe nel centro di Chicago per una serie di lanci televisivi che serviranno a Jaime per lo speciale sull’importante evento che si terrà l’indomani. La fama di Maussan si fa sempre sentire: un giovane di origine messicana che lavora in città, si ferma stupito e incredulo nel vedere Maussan in persona di cui è estimatore.

A. Urzi filma nel centro di Chicago.

Chiede un autografo e la foto di rito dicendoci che mai avrebbe immaginato di incontrare Maussan così lontano da casa. Intanto Antonio Urzi non si smentisce e dopo alcuni minuti urla per richiamare la nostra attenzione: aveva iniziato a riprendere un oggetto volante non identificato proprio sopra le nostre teste. L’oggetto era molto alto ma la vista telescopica di Urzi e soprattutto la sua particolare sintonia con questi oggetti, o meglio con gli esseri che li pilotano, gli permettono di individuarlo con stupefacente facilità. Così un altro filmato si aggiunge alla sua nutritissima collezione.
Arriva infine il giorno del convegno… già ci aveva sorpreso il grande afflusso di persone di colore tutti vestiti in modo elegante ma quando ci comunicano i numeri previsti rimaniamo di stucco: si prevedono almeno 4000 (quattromila) persone, mi chiedo pensoso: “ma dove la faranno entrare tutta questa gente?”.
Incomincio così a ridimensionare la mia impressione iniziale ma, ancora, faccio fatica a credere che sia realmente così…
In tarda mattinata ci comunicano di un briefing organizzativo per mettere a punto definitivamente le varie fasi della conferenza. Veniamo accompagnati in una elegantissima sala riunioni dove ci attendono i responsabili dell’organizzazione capeggiati da Ismael Muhammad, braccio destro del ministro Farrakhan,. L’incontro si protrae sino a poco meno di un’ora dall’inizio del convegno e ci rifocilliamo con un servizio di catering predisposto direttamente nella sala riunioni. Giunge infine il momento di recarci in sala per allestire gli strumenti di proiezione dei vari relatori, prima di uscire dalla sala riunioni ci assegnano due guardie del corpo, Arturo e Alberto, come servizio di sicurezza personale, addirittura uno dei due era la guardia del corpo personale del famosissimo artista Michael Jackson…
Nuovamente ci stupiamo per la super-professionale organizzazione e per l’alto livello di considerazione per questo evento ulteriormente sottolineata da tutti questi fatti. Da rilevare la simpatia e la grande cordialità dei due uomini che ci scortano, entrambi di origini messicane. Il fatto di parlare lo spagnolo ci permette di socializzare in brevissimo tempo. Le due guardie del corpo e Abel Muhammad, ci scortano verso un corridoio che, di fatto, è un ponte sopraelevato coperto che attraversa la strada sul cui lato opposto si trova l’edificio con la sala del convegno. Attraversato il corridoio sbuchiamo in un edificio enorme con ampi spazi brulicati di gente di colore. Le dimensioni sono davvero gigantesche, solo in America ho potuto vedere spazi coperti di tale portata. Gli enormi corridoi circondano una altrettanto enorme sala a cui si accede da vari portoni laterali, insomma tutto è segnato dal gigantismo delle strutture.
Entriamo in sala e restiamo allibiti: è veramente enorme e interminabili file di eleganti sedie si snocciolano sino, è il caso di dirlo, all’orizzonte opposto della sala.

Arturo, Simona, Albert, Antonio

Mi giro verso Abel e gli chiedo quanti posti a sedere ci siano, mi risponde che dovrebbero essere seimila… a momenti mi si piegano le ginocchia… e mi chiedo se si riempirà… Il palco è predisposto con due maxischermi tra i quali ci sono il leggio per il relatore e due tavoli al lato per gli altri speaker. Sul lato opposto, dietro il secondo maxischermo, vi sono numerosi tecnici che gestiscono l’imponente apparato tecnico per le immagini e il sonoro. Mentre incominciamo a predisporre i nostri computer portatili per le relazioni, arriva Ismael Muhammad che ci presenta l’interprete che ci assisterà durante la relazione mia e di Urzi. Ogni tanto butto un’occhiata alla sala e vedo che si sta riempiendo sino alle ultime file di sedie. Con Jaime e Urzi ci accordiamo per le nostre rispettive relazioni e la loro tempistica e siamo così giunti a pochi minuti dall’inizio dell’evento. Passata l’ansia dei preparativi tecnici mi rivolgo con maggiore attenzione all’incredibile spettacolo dell’immensa sala stipata all’inverosimile, in fondo al lato opposto, scorgo  persino molte persone in piedi… e la mia sensazione di un incontro intimo cade del tutto a pezzi…
Fa impressione anche l’ordine e il relativo silenzio con cui quell’imponente massa di persone si è accomodata nella sala. Manca ormai poco e Abel ci dice che dobbiamo tornare dietro il primo maxischermo, Ismael Muhammad aprirà i lavori e chiamerà i relatori uno ad uno sul palco. Ci dirigiamo nel posto indicato e mentre attendiamo l’inizio, mentre Simona si accomoda nelle prime file del pubblico per scattare le foto. Poco dopo, improvvisamente la folla emette un boato. Mi sporgo verso il pubblico e vedo che sta entrando il ministro Farrakhan osannato con enorme calore dai presenti; il ministro risponde al saluto degli astanti e si accomoda in prima fila proprio davanti ai tavoli dei relatori. Subito dopo parte un emozionante clip video preparata da Maussan con un compendio delle più belle e recenti immagini della visita extraterrestre e dei più eclatanti eventi mondiali: il filmato è accompagnato da un emozionante commento di spiegazione in cui riconosco la inconfondibile mano e maestria di Jaime, sempre “the best” Maussan! Poco dopo Ismael Muhammad presenta l’evento e inizia a chiamare sul palco i relatori… sono abbastanza emozionato dalla importanza e imponenza di tutto quanto sta avvenendo e alla fine anche io e Antonio Urzi veniamo nominati e ci accomodiamo nei posti assegnatici.

Prende subito la parola Jaime Maussan che farà da conduttore e così apre i lavori con la prima parte della sua relazione. I documenti filmati sugli UFO, la natura pacifica ed evolutiva della presenza extraterrestre, i grandi cambi che si stanno verificando nel mondo, la necessità di tornare ad uno stile di vita che rispetti l’ambiente naturale e la vita in genere, sono i temi portanti della relazione di Jaime. Anche qui la sua sensibilità, la sua maestria nel linguaggio, la sensibilità e delicatezza nel parlare di tutto ciò, ci confermano che è sempre uno dei più importanti ricercatori e divulgatori del nostro tempo. Ci fa veramente onore l’amicizia e la collaborazione che abbiamo con lui e di cui Giorgio Bongiovanni è stato l’artefice primario. Dopo Maussan, parla Gevard e dopo di lui vengo io. La mia relazione è basata sul caso di contatto massivo avvenuto in Italia a cavallo fra gli anni ’50 e ’70 e conosciuto con il nome di “Amicizia”. La presentazione delle foto e dei filmati scaturiti da questa incredibile esperienza, fanno scaturire moti di gradimento dal pubblico che sottolinea con gioia anche i passaggi in cui viene sottolineata la natura pacifica e amorevole di questa visita. L’eccessivo prolungarsi della presentazione precedente la mia ha ridotto i nostri spazi e Jaime ci chiede di stringere i tempi. Terminata la mia presentazione segue quella di Urzi a cui faccio da assistente tecnico.
Mentre predispongo il materiale per la relazione di Antonio, mi accorgo di un mutamento nella sua espressione: ho la netta sensazione che sia stato in qualche modo “collegato” dagli esseri che lo visitano con le loro straordinarie astronavi che poi filma. Un poco mi ricorda i momenti del film “Matrix” quando Neo, Trinity e gli altri, venivano collegati per entrare in “Matrix”. Istintivamente mi metto di lato e lascio lo spazio interamente a lui, senza il solito duetto che facciamo quando andiamo insieme in conferenza. Non so se la mia impressione sia reale o meno, ma Antonio parte con un discorso di una linearità, profondità e proprietà di linguaggio inusuale per il suo solito stile. In soli 9 minuti spiega la natura degli esseri che lo visitano, l’importanza spirituale della loro presenza e l’identificazione con gli stessi esseri che hanno accompagnato i grandi profeti come Maometto e Cristo stesso, che Antonio indica come il Maestro dei Maestri e il più grande di tutti. Il pubblico reagisce con un grande applauso e manifestazioni di approvazione al discorso di Antonio che, come risvegliatosi da un “trance” scende dal piedistallo e un poco stranito mi chiede: “ma cosa ho detto?… Non mi ricordo nulla…!” io lo tranquillizzo e gli dico che era andato benissimo.

Dopo che Maussan chiude i lavori con l’ultima parte della sua relazione, sale sul palco e prende la parola il ministro Farrakhan. L’ovazione che lo accoglie è di nuovo entusiasta e, una volta che il pubblico si ricompone, il ministro parla della grande importanza del tema affrontato durante il convegno e della necessità di prepararsi all’incontro con le civiltà cosmiche, evento che cambierà per sempre e in positivo, la storia della nostra umanità. Mentre andiamo via dalla sala vedo l’immenso pubblico sciamare ordinatamente verso le uscite e mi chiedo quali ripercussioni avrà un evento di tale portata massiva nella società americana e nelle segrete stanze del potere. Qualcuno mi ha sussurrato che nelle prime file c’era personale dell’intelligence governativa…
Dopo esserci ristorati nei rispettivi appartamenti, ci incontriamo di nuovo con alcuni dei partecipanti, tutti soddisfatti e coscienti di aver scritto una importante pagina nella storia dell’ufologia mondiale e dello studio sulla visita Extraterrestre. Incontro anche  Abel Muhammad che mi esprime la grande soddisfazione del ministro e di tutto lo staff, per la riuscita dell’evento. Tanto alto è stato il gradimento da parte di tutti che stanno già pensando di rendere annuale l’evento. Un vero successo che ci onora e ci gratifica per avervi potuto partecipare, e un nuovo sentito ringraziamento a Jaime Maussan che ci ha permesso di vivere questa incredibile esperienza. L’indomani mattina io, Antonio e Simona partiremo per New York dove i nostri fratelli del cielo ci aspettano e ci consoleranno con altre straordinarie manifestazioni. Ma questa è un’altra storia.

P.G. Caria
31 marzo 2011