Di Alejandra Maceiras
È passato molto tempo dalle ultime conferenze tenute da Juan in questa terra di verdi infiniti, di cieli sfumati dal sole, di luna e stelle che ispirano i sogni dei poeti e degli eletti da Dio per navigare contro vento e maree per trovare il senso, il perché e il dove portare la lieve luce che emana da ognuno di noi come riflesso di una Verità infinita a momenti irraggiungibile per quasi tutti gli uomini. Una verità che sembra appartenere soltanto a lui, il Maestro, il più grande tra gli abitanti di chissà quale dimensione e, chissà quale universo.
Lui, che impone la forza della fede, che porta il nettare degli dei e lo condivide tra gli uomini che lo custodiscono nell’intimo del loro essere, per poter vivere l’amore e percepirlo come solo lui lo definisce e lo emana, come respiro della sua misericordia eterna.
Idee tormentate hanno lentamente distrutto la psiche degli uomini. Abbiamo visto la terra dissanguarsi, i fiumi diventare fili d’acqua e non ospitare più alcuna forma di vita. Abbiamo visto ciò che il fuoco ha divorato sul suo cammino a causa dell’ambizione e la perfidia di chi detiene il potere corrotto impoverendo i popoli e la vita.
Abbiamo osservato il genocidio che hanno vissuto e continuano a subire i nostri fratelli prima di noi, ma abbiamo anche visto come il grido delle loro anime ha ripreso la forza dei loro antenati, il condor e l ‘aquila che sorvolarono le montagne da nord a sud soffiando coraggio, sacralità e lo spirito di lotta che oggi avvolgono i loro cuori e anche il cuore di coloro che abbiamo saputo osservare e assimilare.
In questo contesto e, come disse a suo tempo Karl Marx, la lotta peggiore è quella che non si fa… È il momento di iniziare a percorrere i sentieri della denuncia e della fede e con i nostri fratelli delle arche cominciamo a gridare con la resistenza sui valori della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità che furono gli ideali che mossero la rivoluzione francese e che oggi ispirano una grande rivoluzione cristica.
Venerdì 25 agosto Juan Alberto è stato intervistato nel pomeriggio in un canale televisivo di Paraná per promuovere le conferenze che si sarebbero tenute lo stesso giorno nella città di Santo Tome nella provincia di Santa Fé e quella che avrebbe avuto luogo sabato 26 nella città di Paraná.
La prima organizzata dall’Arca di Santa Fe e la seconda dall’Arca del Paraná. Sia Gerardo Silvi che Cristina Collino hanno presentato gli eventi.
A continuazione riportiamo la trascrizione di ogni presentazione.
Voglio ringraziare per il lavoro di squadra svolto da José Guzman e Horacio Munoz De Toro.
Con amore Ale Maceiras.
Giornalista:
“Dove sta andando l’umanità è un quesito che bisogna cominciare a porsi, ad affrontare. Nelle prossime ore a Paraná, con ingresso libero e gratuito, si svolgerà un importante incontro. A questo proposito dialogheremo con i nostri ospiti affinché ci diano dei dettagli circa il tema centrale, cosa si cerca, quali sono gli obiettivi. Oggi è con noi il dottor Juan Alberto Rambaldo dell’associazione “Del cielo a la Tierra” nel territorio sudamericano e Cristina Collino che fa parte della stessa associazione per la delegazione di Paranà.
“Umanità dove vai?” È l’argomento che tratteremo.
“Buon pomeriggio e grazie di essere venuti”.
J.A.:
“Grazie a voi che della possibilità di essere qui”.
Giornalista:
“Cristina, dove sta andando l’umanità?”.
Cristina Collino
“Sarà proprio questo il compito del relatore domani, cercare di aiutarci a riflettere un po’. Noi come delegazione di “Del cielo a la Tierra” vi ringraziamo che ci accogliete per diffondere ogni nostra attività. Chi ci conosce sa che siamo un gruppo e molti ci conoscono come un gruppo spirituale, altri ci conoscono come gruppo ufologico, ma in realtà la nostra ragione di essere fondamentale è fare tutte quelle attività che mirano a difendere la vita. Difenderla in qualsiasi modo, difendendo la natura, e molte volte ci hanno dato spazio per diffondere i discorsi che facciamo su questo argomento.
Anche per evitare l’inquinamento. Ed in questo caso è importante la conoscenza della verità che molte volte viene nascosta per continuare a manipolarci nel modo che fa comodo a pochi. La nostra idea è un po’ questa, cercare di pensare tutti insieme, contagiare altri con la nostra voglia di scoprire verità nascoste, soprattutto i giovani che presto prenderanno le redini di questa società e della politica per cercare di rendere il mondo un posto degno di essere vissuto e non quello che stiamo vedendo ultimamente”.
Giornalista:
“Dottor Juan Rambaldo, il mondo può essere vissuto diversamente?”.
J.A.:
“Si dovrebbe poter vivere in un altro modo… Ma non so se si può vivere diversamente. È talmente grande il controllo che hanno i gruppi di potere che, come dice Adrian Salvucci, “I cervelli del mondo” controllano l’economia, la politica, la cultura, i media, la finanza in maniera così capillare che è difficilissimo dire se possiamo essere diversi. L’unica cosa che diciamo è che esiste un imprinting che dobbiamo mantenere dentro di noi, quello di resistere, di andare avanti. Perché le utopie sono possibili, l’utopia di un mondo diverso è possibile. Ora bisogna vedere se possiamo realizzarla”.
Giornalista:
“Se qualcuno si chiede se è possibile il nuovo mondo ma si addormenta di nuovo tutto rimane come sempre. Dobbiamo tenere presente che tutto è un divenire.
J.A.:
“Sono d’accordo con quello che lei dice. Ovvero, ci troviamo in una situazione come quella di oggi, ad esempio, in cui siamo sull’orlo di una guerra nucleare”.
Giornalista:
“Ma il mondo forse non ha preso in considerazione questo”.
J.A.:
“La gente fa finta di essere in un film, non partecipa, non si rende conto di essere protagonista di tutto questo. Allora ti dico quello che dicono di noi i fratelli extraterrestri ovvero che l’umanità terrestre ha l’impronta dell’autodistruzione”.
Giornalista:
“Ecco perché gli avvistamenti di oggetti volanti, affinché la gente capisca. Appaiono sempre quando c’è un conflitto e potrebbe scoppiare una terza guerra mondiale”.
Giornalista:
“Dopo la bomba di Hiroshima e Nagasaki sembra che negli ultimi tre anni ci siano stati numerosissimi avvistamenti. E anche oggi. Avvistamenti ovunque.
A 200 km da qui c’è un posto molto speciale che si chiama Laguna del Pescado dove si verificano numerosi avvistamenti. Appaiono e scompaiono”.
J.A.:
“La famosa Laguna del Pescado… I contattati ricevono ciò che questi fratelli del cosmo hanno detto dagli anni ’50 ad oggi riguardo il pericolo dell’attività nucleare, non solo della Guerra, ma dell’attività nucleare in generale che finisce per generare un accumulo di materiale critico che mette in pericolo l’esistenza. Se aggiungiamo a tutto questo la possibilità di una deflagrazione mondiale di carattere nucleare è chiaro che la fase che sta attraversando l’umanità è terribile. Ma la cosa più terribile è quella che abbiamo appena detto, cioè che la gente la percepisce come un qualcosa che accade altrove.
Oggi stavo ascoltando una persona che amo moltissimo, Raúl Montenegro, premio Nobel alternativo, professore di biologia a Cordoba, il quale parlava di un’altra forma di autodistruzione. Noi stiamo distruggendo la biodiversità che mantiene viva l’esistenza. Se distruggiamo la biodiversità distruggiamo noi stessi. Eppure guardiamo altrove. Inoltre, chiederei alla gente se sa cos’è la biodiversità. Perché non è la stessa cosa piantare un albero che difendere la biodiversità. Perché la biodiversità non può essere piantata, ci vogliono centinaia di migliaia di anni di realizzazione…
Quindi la gente si confonde, perché la fanno confondere con un discorso equivoco, ovvero che magari piantando un albero si risolve il problema; oppure che trattando il tema dell’inquinamento ambientale in termini generici si risolve il problema. Il problema non è risolto. E tutto questo si ricollega a quello che ho detto prima: i nostri fratelli dicono che abbiamo una sorta di imprinting di autodistruzione, per la nostra mancanza di cura di questa biosfera, che è la madre che ci dà da vivere”.
Giornalista:
“Dottore, che ruolo giocano in tutto questo i diversi credo?”
J.A.:
“Io credo che tutte le diverse religioni siano state la manifestazione di inviati cosmici sulla terra, che hanno generato una dottrina, una forma, un processo, un modo di agire, una cultura che poi è stata rubata e cooptata da coloro che hanno bramano il potere e anziché essere strumento di sviluppo e di creazione spirituale, si è trasformata in struttura di potere. Ma le religioni, la parola religione viene da religare, unire, era questo il fine di quegli inviati cosmici che mandati sulla terra per risvegliare le coscienze. Poi noi abbiamo trasformato questo strumento di coscienza in strumento di dominio”.
Giornalista:
“Cristina, dove si terrà l’incontro qui a Paraná? Chi può partecipare?”.
Giornalista:
“L’ingresso è libero e gratuito. Possono partecipare tutti coloro che sentono la voglia e la chiamata interiore di ascoltare qualcosa di diverso, qualcosa che esce dai canoni abituali. Juan Alberto sarà questo pomeriggio a Santo Tomé, qui accanto, a Santa Fe, alle 19 alla Casa Arte Multispazio in Via San Martin 2253, mentre sabato 26 sarà qui a Paraná, alle 17, nello spazio culturale High a Gualayeguchú 18”.
Cristina Collino:
“Si, può andare chi cerca risposte. Naturalmente non abbiamo tutte le risposte ma almeno aiutiamo a riflettere e pensare insieme”.
Giornalista:
“Immagino che a volte si terranno dibattiti su ciò che lei ha detto sulla religione, perché fa sorgere numerosi interrogative”.
J.A.:
“Domanda e risposta. A volte succede, ma io credo che ci siano cose diverse. Una cosa è lo scontro. Quando qualcuno viene a controbattere un modo di pensare è una cosa, un’altra è il dialogo costruttivo.
Noi crediamo che quando parliamo di queste cose bisogna dialogare perché dal dialogo nasce la possibilità di capire. Non ci aggrappiamo ad una nostra idea in contrasto ma abbiamo aperto la nostra mente ed il nostro spirito. Noi, per esempio, siamo assolutamente cristiani; ma potrei anche dire che sono assolutamente induista o assolutamente maomettana. Ma comprendiamo -seguendo quel che viene detto nel terzo segreto di Fatima e nell’Apocalisse di Giovanni -che questo è il tempo del Ritorno di Gesù. E allora bisogna pensare al ritorno di Gesù in modo diverso da come ci hanno insegnato, che Egli viene, ci mette le mani, risolve tutto e poi noi andiamo avanti. No, la spiritualità si costruisce sulla terra, negli atti, nelle azioni e Gesù viene a giudicarci. Allora, Gesù, se è vero quello che diciamo, ci chiederà cosa abbiamo fatto a favore della vita”.
ARGOMENTI TRATTATI ALLA CONFERENZA DI PARANÁ
Il mio nome è Juan Alberto Rambaldo, il mio obiettivo è quello di trasmettere in qualche modo ciò che diciamo, ciò che pensiamo, ciò che sentiamo dalla nostra Chiesa di Giovanni, Giovanni Battista ed Evangelista. Dobbiamo partire dal Getsemani…
Ma prima di iniziare a parlare di tutto questo voglio rendere omaggio al “Tercer Malón de la Paz”, a quel gruppo di uomini dei popoli originari che hanno percorso centinaia, migliaia di chilometri per arrivare a Buenos Aires e unirsi ad altri gruppi originari per portare avanti una proposta che prevede un programma di uguaglianza universale, un programma universale di giustizia, nello specifico uno scontro contro una costituzione spuria come quella fatta a Jujuy, che viola tutti i diritti più elementari dell’essere umano e che, come sempre, sembrano invisibili…
Giusto? Perché sono lì dove sono e nessuno li ascolta, nessuno ne parla… Hanno depositato alla Corte Suprema di Giustizia la richiesta di essere ricevuti, mai soddisfatte perché non li ascoltano… Solo un gruppo di legislatori li ha ricevuti ma ovviamente sembra che in questo momento le attività elettorali siano più importanti della difesa dei diritti dei popoli. Ecco perché il mio sostegno va a coloro che in qualche modo stanno ricordando l’esodo di Manuel Belgrano oltre cento anni fa affinché noi, che stiamo in queste città, vediamo l’ingiustizia a cui sono sottoposti i popoli originari.
Detto questo, cominciamo subito.
Vi dicevo che noi portiamo avanti ciò che è l’espressione della chiesa giovannea a nord e a sud del paese.
Vi ricordate che quando Gesù andò al Getsemani andò con tre apostoli, Giovanni, Pietro e Giacomo, da dove sarebbero sorte le tre chiese: la chiesa esoterica di Pietro, quella che si collega direttamente al popolo con una manifestazione primaria della conoscenza, non perché sia cattiva o perché sia migliore o peggiore, ma perché è rivolta ad un determinato settore sociale. La scuola esoterica di Giovanni, quella della gnosi, e la scuola alchemica di Giacomo che praticamente si unificarono e furono plasmate per questo tempo. Non sono più scuole iniziatiche ermetiche ma elargiscono conoscenza a tutto il mondo.
Solo la verità ci renderà liberi, dice il Signore, e l’approfondimento della gnosi è la proclamazione della verità.
E per questo ha mandato colui che ha detto che sarebbe stato con noi, il consolatore promesso, e che avrebbe dato le risposte. Lui avrebbe svelato tutto ciò che dovrà essere visto e ascoltato. Tutti vediamo, vero? Ma guardiamo? Tutti sentiamo, ma ascoltiamo? Questa è la domanda. L’uomo di questa società non è sordo nel sentire ma è sordo nell’ascoltare, non è cieco nel vedere ma è cieco nel guardare. E perché questo? Perché siamo a un punto in cui il controllo dell’economia, della politica, della cultura, dei valori morali è nelle mani di coloro che detengono il potere mondiale. Il potere del capitale finanziario mondiale. Loro generano dei modelli di comportamento, dei modelli di osservazione della realtà che ci allontanano dal vederla così com’è.
Noi diciamo che la realtà non è questa, la realtà è una merda… Villaggi sfruttati, la terra contaminata, l’attività mineraria a cielo aperto che sta distruggendo montagne ed inquinando le acque, l’espansione delle frontiere agricole, con la distruzione delle foreste, della biodiversità, delle specie animali e, perché no, la nostra distruzione. E inoltre, come dice il mio amico Raúl Montenegro, ci fanno credere che piantando alberi evitiamo la distruzione della biodiversità.
La biodiversità non può essere ripiantata. Richiede centinaia e centinaia di anni di costruzione. Ma chiaramente, per i detentori del potere e per coloro che traggono profitto, questa è la ragione di essere della loro esistenza, non importa quanto male facciano all’umanità o quanto male facciano a noi stessi, se attraverso questo obiettivo mantengono una struttura di dominio e potere.
Per nostra origine noi siamo molto legati al messaggio di Fatima perché in quel luogo la Madre Myriam ha impresso le stigmate sul corpo del nostro maestro e guida Giorgio Bongiovanni e gli ha chiesto di diffondere il terzo messaggio dato ai pastorelli nel 1917, che è stato tenuto segreto dalla Chiesa.
Non parleremo di tutto il contenuto del messaggio ma parleremo di situazioni concrete e specifiche della nostra umanità. Il messaggio dice che gli scienziati svilupperanno armi così potenti che saranno in grado di distruggere tutto. In un libro del 1917 sembra che la realtà è proprio questa, dice che è probabile, se non ci opporremo, che ci sia una grande guerra, che devasterebbe due terzi dell’umanità. Sembra che lo stiamo vivendo, vero? Questo conflitto tra Russia e Ucraina, che in realtà è tra Occidente e Russia-Cina, con la Nato, perché l’Ucraina è un pezzettino di niente e sarebbe schiacciata con una scarpa se non fosse che dietro c’è l’intero apparato Nato. Perché l’obiettivo della Nato è distruggere la Russia e la Cina. E per questo si sta in qualche modo impedendo di condurre i negoziati per recuperare la pace. Siamo sull’orlo di una guerra e tutti guardano dall’altra parte.
Come se ciò non bastasse – e sembrerebbe che tutto il mondo guarda dall’altra parte – il Giappone sta riversando l’acqua radioattiva di Fukushima sta nell’oceano. Ci sono paesi che hanno vietato il consumo di frutti di mare e di alghe come conseguenza dell’inquinamento radioattivo.
La devastazione dei boschi sta producendo un’alterazione dell’ambiente, anche l’emanazione di gas frutto del consumismo estremo. Capite, vero? I nostri fratelli del cosmo da anni ci avvertono sulle conseguenze di ciò che potrebbe accadere se continuiamo con il nostro pazzo comportamento, distruggendo il pianeta, con ancora più armi nucleari e più energia nucleare.
Per quali motivi vengono costruiti reattori di alta potenza per generare elettricità quando poi in realtà ciò è solo una minima parte della produzione totale di elettricità? A dire il vero, ciò che si sta cercando di fare è generare elementi di acqua pesante, trasformare l’uranio radioattivo per creare l’arma nucleare. Allora i nostri fratelli dicono che l’uomo è completamente pazzo a causa anche di un virus psichico che si chiama harbar che attacca i neuroni del cervello.
Tuttavia hanno affermato che il loro obiettivo è sempre stato quello di porsi in contatto con noi. Hanno studiato il nostro comportamento per poter ottenere realmente un dialogo con noi, per far sì che noi riusciamo a riprodurre tutto ciò che loro creano nella loro sfera di alto sviluppo tecnologico e scientifico. Ma come pensiamo di riuscirci se la prima cosa che facciamo è porre ogni conoscenza al servizio della violenza e del degrado? Allora, hanno affermato, non possiamo comunicare con voi, non lo faremo, a meno che non ci sia un cambiamento molto profondo, perché infatti sembra che l’uomo e l’umanità abbiano l’istinto dell’autodistruzione. Cercano l’autodistruzione. E se noi osserviamo noi stessi ci rendiamo conto che è proprio così, perché, come già detto, distruggiamo la biodiversità, contaminiamo le acque e prima di tutto facciamo la guerra come se fosse una normale attività… in questo momento ci sono più di 400 focolai… chiaramente vorremmo che tutto ciò passi inosservato, ma non possiamo farlo.
C’è un personaggio, che si chiamava Giovanni, che parlò di Apocalisse e disse che i quattro cavalieri stanno danzando. Chi sono i quattro cavalieri dell’Apocallise? Sono la terra, l’aria, il fuoco e l’acqua. E io mi domando – si stanno manifestando oppure no in questo momento i 4 cavalieri dell’Apocalisse? Eruzioni vulcaniche, inondazioni che radono al suolo città intere, incendi forestali immensi, tsunami, tornado. È l’avviso, è ciò che il padre e la madre ci stanno dicendo “guardate ragazzi ciò che sta succedendo e come potrebbe andare a finire se voi proseguite in questa corsa pazza all’autodistruzione”.
In realtà sto facendo una descrizione. Sto descrivendo uno stato di cose, affinché lo scopo sia l’azione. Che cosa facciamo dinanzi a questa realtà che noi abbiamo creato e che continuiamo a creare? Generare una coscienza di opposizione a quella che ci stanno inculcando i potenti padroni del mondo.
E così si manifesta l’Armageddon, la forza del bene contro la forza del male, i generatori di coscienza oscura contro i generatori di coscienza di luce. E come si manifesta la coscienza di luce? Non si manifesta con le parole, con il pensiero o con l’auto convincimento, si manifesta nei fatti e la spiritualità per quelli che si sentono spirituali diventa reale solo se si manifesta sulla terra.
La coscienza è reale solo se nasce dal nostro pensiero e dal nostro cuore e si pone al servizio dell’altro, dicendogli vieni, guarda, qui c’è una guerra, ragazzo. Qui c’è una lotta molto profonda, dobbiamo lottare per la salvezza del pianeta, perché questa è una forma di coscienza. Dobbiamo lottare con l’azione sociale contro quelli che creano orrore, facendoti credere che questa sia la soluzione energetica che può risolvere i problemi mentre in realtà contamina tutto il pianeta con le scorie nucleari. Affrontando quelli che fanno la miniera a cielo aperto, che non fanno altro che contaminare le acque con rifiuti cianurici; lottando contro il glifosato, contro quelli che inquinano non soltanto ciò che consumiamo ma anche le acque quando la pioggia trascina gli elementi inquinanti verso i ruscelli e dai ruscelli finiscono nel fiume.
Non so se sapete che ci sono state malformazioni genetiche in alcune specie dei fiumi conseguentemente al glifosato e che si è formato una sorta di cappa di glifosato sul fiume Parana, alterando il sistema strutturale genetico a partire dall’utilizzo di quelli elementi (trattamenti tra virgolette) per avere una maggior produzione che avvelena il sangue e l’acqua.
Tutti questi punti sono motivi di lotta. Bisogna anche sapere che è in corso la repressione dei popoli originari.
Tre donne mapuche sono state arrestate senza assolutamente nulla da rimproverare, solo per il pretesto di usurpazione. Usurpazione che i padroni del potere si sono messi in testa, perché quei luoghi originariamente appartenevano a loro! Comunque le hanno tenute prigioniere per mesi con i loro bambini lì dentro senza cibo, al freddo. Perché? Per sottometterle. Gli assassini di Rafael Nahuel, gli assassini di Santiago Maldonado… vogliono apparire ora come i leader della repressione contro chiunque cerchi di ribellarsi, contro quelli che credono o pensano che dietro una necessità ci sia un diritto.
E la cosa peggiore è che ciò è avvenuto ad opera di un membro della corte suprema di giustizia di questo paese, ignorando così l’esistenza di questo diritto basilare.
Importante riconoscere che vita non significa solo esistere, ma anche avere una dignità. Se non si vive una vita dignitosa, in realtà non si vive.
E noi dobbiamo denunciare le conseguenze di queste azioni del potere. Non c’è una vita dignitosa per la maggioranza. Essere dignitosi non è ricevere un progetto, essere dignitosi è fare, costruire e costruirsi.
Noi sappiamo che il Maestro aveva detto: “ama il tuo prossimo come te stesso”… Allora costruiamoci costruendo insieme. Agiamo diversamente. Come possiamo fare? Denunciando quelli che non vogliono che sia così.
Dobbiamo denunciare tutto ciò che tradisce questo principio. E non si tratta solo di persone in carne e ossa, ma di strutture legate a grandi corporazioni. Strutture legate ai padroni del capitale finanziario, strutture che fanno in modo che noi non possiamo utilizzare il nostro fiume Parana come fiume argentino, perché è praticamente governato dalle potenze straniere.
Bisogna innalzare le bandiere della sovranità, ma non solo della sovranità nazionale, ma anche della sovranità popolare, come esseri umani, che non si lascia dominare. È arrivato il momento della resistenza. È arrivato il momento dello scontro.
Non basta dire “questo non si fa”, bisogna denunciarlo a gran voce e bisogna farlo nelle strade. Deve diventare un manifesto, affinché l’altro osservi e affinché ciò che passa davanti ai suoi occhi che non vedono entri nella sua coscienza.
Voi credete che le cose stanno così perché siamo tutti pazzi e stupidi? No, tranquilli! È compito nostro, di quelli che in qualche modo hanno la visione della realtà, mostrarla, trasmetterla e dire che ciò si cambia combattendo, non si cambia pensando, per quanto pensare sia importante. Noi invitiamo ognuno ad alzare la bandiera della denuncia e a lottare per la vita. Lottare per la vita è lottare, non dire semplicemente “questo non si fa”.
E sapete perché? Io nel personale sono profondamente cristiano, e ricordo che il Maestro Gesù prese a sferzate i mercanti del tempio. Non rimase lì a guardarli ed a dire loro “ragazzi state sbagliando”. Glielo aveva già detto prima, perciò afferrò la frusta e li cacciò via.
Lo aveva già detto prima… Quindi, questo esempio lo abbiamo qui… E disse che sarebbe ritornato, no? Ed io vi dico che Lui è qui, sulla Terra… deve solo manifestarsi. Ma non viene, come quella volta, a dare la sua vita per salvarci, viene a giudicare, perché ha già dato la Sua vita, e non ci sono più agnelli da sacrificare. E quindi chiedo a tutti quelli che abbiamo consapevolezza di quello che sta succedendo cosa gli risponderemo quando ci guarderà e ci chiederà cosa abbiamo fatto per i nostri fratelli? Cosa hai fatto tu per la tua madre Terra? Cosa hai fatto tu per la giustizia? Hai veramente trovato l’amore o hai parlato dell’amore impersonale confondendolo con l’amore verso una persona determinata? Cosa hai fatto tu per la pace? Hai lottato contro la guerra? Hai manifestato contro l’aggressione di un fratello contro un altro fratello?
Vi ho insegnato che ci sono tre principi che reggono il Cosmo: Amore, Pace e Giustizia. Cosa avete fatto voi per la pace? Cosa avete fatto voi per la giustizia? Cosa avete fatto voi affinché l’amore si manifesti?
E ci guarderà negli occhi e cosa gli diremo – noi siamo buoni, non colpiamo nessuno, non uccidiamo nessuno… – e Lui dirà, è vero, ma avete permesso che un altro lo facesse. Avete guardato altrove quando vedevate lo sfruttamento dell’uomo contro l’uomo. Avete guardato da un’altra parta quando avete visto che devastavano la madre Terra. Avete guardato dall’altra parte quando avresti dovuto dare corpo e vita per il fratello. A questo mi riferisco, dare la vita per il fratello.
Vi ringrazio di essere qui oggi e di avermi dato la possibilità di trasmettervi quello che penso.
Nota: ringraziamo per la disponibilità Cristina Collino e l’Arca di Paraná, e anche Gerardo Silvi e l’Arca di Santa Fe.
Sappiamo lo sforzo immenso nel cercare le sedi per questo tipo di diffusione. Dove ci hanno accolto con il cuore in mano.
Ale Maceiras
Las Parejas
2 Settembre 2023
Allegati:
– 19-04-21 Un testimone della verità
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/8990-un-testimone-della-verita.html
– Parole di Juan Alberto Rambaldo nella Facoltà di Ingegneria chimica
https://www.thebongiovannifamily.it/arche-2012/4464-parole-di-juan-alberto-rambaldo-nella-facolta-di-ingegneria-chimica.html