Di Sandra De Marco
Ecco l’uomo. Una vita al servizio di Cristo attraversa tutta un’esistenza, nel suo donarsi al prossimo, ai suoi discepoli e fratelli; nell’umile fierezza di essere Suo servo, in quella disponibilità incondizionata che fa di lui il prescelto. Un volto scolpito da mille orizzonti e profili di terre lontane, ubbidisce ad un progetto divino per portare Dio al mondo e l’umanità al Figlio dell’Uomo. ‘Giustizia, pace e amore‘ il suo stendardo, ostentato con l’audacia e la tenacia del più valoroso dei guerrieri. Ogni insegnamento impresso nella carne, in ogni istante del suo vissuto, nel suo non voler essere dogmatico ma esemplare contro ogni logica umana della gloria e del potere; estraneo ad ogni moralismo farisaico ed ambizione, ad ogni desiderio di essere il primo o addirittura il migliore. Immerso in quello stato di eterno innamoramento per il Cristo, in quell’amore totalizzante che come in un caleidoscopio di mille sfumature e policromie di colori trascina nel suo vortice giorni, notti, emozioni e pensieri, fatiche, speranze, gioie e dolori.
La sua missione un libro aperto che ricalca un Vangelo privo di pure ideologie e sola preghiera, che diversamente come sale insipido ‘a null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini’. Pagine di luce dettate da una voce che grida nel deserto rivelano a chi ha orecchie per intendere la volontà e la vera identità di un Uomo-Dio venuto per servire; mentre la sua trama incastonata da immagini parlanti di una vita a servizio rivelano a chi ha occhi per vedere il solo cammino di Cristo che conduce verso il regno promesso. Ecco l’uomo, ecco l’esempio.
Non ci sono formule magiche, riti o invocazioni divine per raggiungere la meta. Disponibilità totale in ogni luogo, in ogni momento, senza condizione alcuna, senza compromesso. A lasciare tutto e non possedere niente, a difendere la Verità ad ogni costo e a schierarsi contro ogni forma di ingiustizia, uniti in quell’amore che va oltre ogni umana debolezza. Questa è la chiave, questo è il segreto.
Una disponibilità misurata giorno dopo giorno, in ogni istante, fino a quando ci ritroveremo inginocchiati al Suo cospetto, dove non ci sarà concesso certo dire “non sapevo”. Cosa dirà mai al Signore la nostra solenne devozione penosamente svanita tra priorità mondane di ogni sorta? Quali alibi sfoggerà la nostra umiltà, cullata da una superbia bugiarda mascherata da un’intellighenzia salottiera ed un perbenismo a buon mercato? Di che si armerà la nostra fede sfacciatamente sfregiata da una viltà custodita nel geloso godimento di tanti privilegi? Con quali pretesti scagioneremo quel vittimismo tanto utile ad avvallare un impegno e una volontà modellati a nostro piacimento? Non era certo questo il messaggio che Lui ha dato. E nemmeno l’esempio. Non era la chiamata il nostro premio. E nemmeno il Nuovo Regno.
Ma la gioia immensa ed infinita insita nel ServirLo. Ogni istante. Oggi. In eterno.
Davanti a noi l’ultima offerta di redenzione all’umanità di questo tempo. Ecco l’uomo: il Messaggio. E il messaggero.
19 febbraio 2012
La donazione totale di se stesso si manifesta ancora una volta nella sua espressione più alta, in quell’immenso sacrificio d’amore. Una disponibilità totale alimentata da un amore assoluto, incondizionato e disinteressato e da quella regale umiltà che fanno di quest’uomo il più grande di tutti i Suoi servi. Nel suo sangue scorre l’Amore più grande di tutti gli amori, in ogni rivolo e in ogni spasmo i Suoi supremi insegnamenti, in ogni sorriso un marchio a fuoco che incendia l’anima di tutti i chiamati. Ecco l’uomo. Trafitto dai dolori dell’ennesima sanguinazione, con il corpo stremato, raccoglie a stento le forze per raggiungere l’arca e servire finché avrà voce anche l’ultimo dei suoi fratelli. E per offrire all’umanità di questo tempo l’ultima speranza di salvezza.
Giorgio prende la parola.
Scusate il ritardo, ma mi sto ancora riprendendo dalla sanguinazione. Poco fa mi è successo un fatto straordinario che vi voglio raccontare. Dopo pranzo sono andato a sdraiarmi nel letto perché nel plesso solare sentivo la chiamata di Gesù, un’esperienza che come tutti sapete oramai vivo da ventidue anni. Quando la vivo, inizialmente mi metto seduto sul letto con i piedi per terra, e solo successivamente mi sdraio. Oggi mi sentivo sfinito dalla stanchezza per l’intensità di impegni che si erano succeduti negli ultimi giorni. Ero distrutto, tanto che non riuscivo a trovare la forza di mettermi seduto; non riuscivo a muovermi, nemmeno ad alzare la testa dal cuscino. E così ad un certo punto, tra me e me, mi sono detto: “Forse il Signore proverà pena per me e rimanderà, dopotutto la sanguinazione non è una prerogativa della visione”. E subito dopo un altro pensiero mi sfiora rapido la mente e dico: “Non ce la faccio, non sono pronto..”. A questo punto sento il rumore di un motorino elettrico, tipico dei letti regolabili utilizzati negli ospedali per il sollevamento dei pazienti disabili, mentre una forza esterna mi solleva il busto e le gambe. In pochi istanti mi ritrovo seduto sul letto, e una voce che mi dice “Non eri pronto? Adesso sei pronto!”. Subito dopo la sanguinazione mi sono chiesto per quale motivo mi fosse successo tutto questo, e mentre riflettevo sul fatto, ho avuto una visione dove gli esseri di Luce mi hanno mostrato un metro, simile a quelli che si usavano ai nostri tempi, di tessuto plastificato giallo rinforzato alle due estremità con placchette di metallo, e mi hanno detto: “Caro figliuolo, NOI MISURIAMO GIORNO DOPO GIORNO LA TUA DISPONIBILITÀ”.
Io non ho mai pensato di non venire all’arca, semplicemente per un istante ho pensato di ritardare per riprendere forza. E così loro mi hanno dato subito il messaggio, semplice e chiaro, senza tanti ricami:”LA DISPONIBILITÀ A SERVIRE DEV’ESSERE TOTALE”, sempre, anche quando fisicamente non ti senti pronto. Loro sono i miei superiori e hanno tutto il diritto di usare il metro. E secondo voi cosa avrei dovuto rispondere? Forse qualcun altro al mio posto si sarebbe lamentato, sentito trattato male, o addirittura avrebbe ricordato loro di aver girato il mondo in lungo e in largo per diffondere il messaggio di Nostro Signore, di aver servito tutta la vita… Io invece ho ringraziato per avermi messo alla prova, perché se lo hanno fatto è perché mi vogliono bene. Tutto quello che ho fatto e che noi stiamo facendo non può essere usato come oggetto di ricatto per gli extraterrestri. Se lo abbiamo fatto, se abbiamo ubbidito, lo abbiamo fatto con il cuore: non è una carta di credito nei confronti del Cielo. Io sono qui per servire e a loro non interessa se sono stanco. A loro interessa solo l’Opera.
Se ci sono domande sono a vostra disposizione.
D: La sanguinazione è stata una prova per te?
R: No. La sanguinazione è una cosa sacra. È stata messa alla prova la mia disponibilità, che deve essere totale anche quando fisicamente non ci si sente pronti. E ora sono qui per servirvi.
D: Cosa ne pensi dell’apparizione di Celentano al festival di Sanremo?
R: L’unica cosa che vorrei dire ad Adriano Celentano è che il Paradiso si guadagna dando tutto sé stessi giorno per giorno, minuto per minuto, secondo per secondo. Il Cielo ci vuole disponibili sempre: in mezzo alla strada, dietro ad una scrivania, in mezzo ai poveri. Disponibili a dare la vita 24 ore su 24, non solo dietro ad un microfono o di fronte a dodici milioni di telespettatori. Solo così si diventa messaggeri di Dio.
D: Condividi il suo pensiero?
R: Adriano mi ha emozionato tanto. Purtroppo non ha parlato dell’evento più importante e glorioso di tutta la storia dell’umanità, che è la seconda venuta di Cristo. E, a parte qualche esagerazione sui giornali che considero delle pure provocazioni, io condivido tutti i suoi pensieri. Perché solo così si aprono i dibattiti. Oggigiorno purtroppo la gente dev’essere provocata, altrimenti non pensa. E purtroppo credo di essere l’unico, o uno dei pochi, ad aver compreso e interpretato correttamente il suo messaggio. Ero rimasto invece profondamente indignato per la sua apparizione al Festival di Sanremo del 2004, condotto da Toni Renis, scelto personalmente da Silvio Berlusconi, e che da sempre vanta frequentazioni con boss mafiosi americani. Lo spettacolo incominciò con il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, che affermava che è normale per gli uomini di spettacolo aver rapporti con i mafiosi, e si concluse con Celentano che predicava che è normale avere amici tra i criminali. Quest’anno invece ha detto delle cose, secondo me, interessantissime. E se il potere e l’informazione lo hanno attaccato è perché temono che possa trascinare l’Italia verso una Verità scomoda. Infatti, a parte Travaglio e pochi altri, non lo ha difeso nessuno. Questo significa che il potere si è coalizzato per arginare i danni, perché lui è uno che trascina la folla. Non è da escludere che, inconsciamente si sia reso strumento del Cielo per vedere quale reazione si potrebbe scatenare se apparisse Gesù. Un test al quale il potere e il popolo hanno risposto all’unanimità.
D: La reazione del potere è un segno di debolezza?
R: Lo hanno attaccato tutti, dai giornali di Berlusconi fino alla Repubblica. Celentano si è sicuramente divertito, e comunque può stare tranquillo e godersi ancora la sua casa, la sua famiglia e i suoi miliardi. Anzi, sicuramente tra qualche anno ritorneranno ad implorare la sua presenza in qualche trasmissione per garantirsi il boom di ascolti e gli incassi stratosferici. I giornali si sono indubbiamente coalizzati, ma l’ammonimento della RAI è stata solo una grande farsa. È tutto un gioco. Se al posto di Adriano ci fosse stato uno sconosciuto, lo avrebbero annientato e ora sarebbe un uomo morto.
D: A Celentano esprimerai pubblicamente la tua solidarietà?
R: No, Adriano ha tutti i mezzi per difendersi e non ha bisogno né di me, né della mia solidarietà. Io offro la mia solidarietà ai deboli, agli indifesi, a coloro che vengono maltrattati ingiustamente e non si possono difendere. L’unica cosa che farò, forse, è scrivere una lettera di ammonimento agli intellettuali laici e marxisti. Quando qualcuno parla di Cristo in forma elegante, affascinante e giusta, loro si devono sciacquare la bocca e ascoltare attentamente. Altrimenti io potrei fare lo stesso gioco loro e iniziare a dire che andranno all’inferno e che moriranno in mezzo alle fiamme. Io sono il paladino del cristianesimo che appoggia gli atei e li frequento dalla mattina alla sera. Anche i miei fratelli preferiti sono atei; io li difendo a spada tratta e dico che nel Paradiso ci andranno anche loro, se pur non credono. Quindi a me non possono dire niente.
Ma se loro sconfinano nella mancanza di rispetto, nella non tolleranza, nel razzismo e nel fanatismo, io li prendo a frustate come prendo a frustate il Vaticano. I laici sono sempre presenti nei giornali e nella televisione con il loro ateismo, laicismo… per una volta che sullo schermo ci va uno che parla di Cristo loro si permettono di offendere e ridicolizzare. Per me è un’offesa a Gesù, non a Celentano. Perché devono maltrattare chi crede in Cristo? Questo non va bene, e anche questo sarà annotato nei libri del Cielo… Se tu ti metti a ridere mentre parlo di Cristo ed esalto la Sua figura nella forma più eccelsa per dare un insegnamento, io prendo il tuo intellettualismo di spazzatura e te lo sbatto sulla faccia. Questo è quello che voglio dire ai grandi intellettuali laici. Io appoggio la lotta antimafia di questa gente, e do la vita per appoggiare le loro battaglie! Ma loro sono settari, non sono ecumenici. Peggio del Vaticano. Anche Eugenio Scalfari, il fondatore di Repubblica, ha scritto delle nefandezze su ciò che ha detto Celentano riguardo a Gesù e al Paradiso. E questo a me non è piaciuto. Purtroppo gli intellettuali di sinistra hanno guadagnato miliardi e sono diventati i lecchini del potere.. Ma devono stare molto attenti, perché se loro ridono di Gesù io li paragono a Totò Riina. Perciò continuiamo a lavorare insieme nella lotta alla mafia, ognuno con la propria religione e credenza. E aggiungo: “Io non sono come te, io sono più in alto di te, perchè sono credente. E quindi ti perdono e ti tollero”. Fortunatamente abbiamo ancora il baluardo di Travaglio con ‘Il fatto quotidiano’… Siamo rimasti soli, ma meglio soli che male accompagnati.
D: Secondo me il problema è che confondono Cristo, l’essere cristiano, con la chiesa cattolica e il Vaticano.
R: Può essere che sia così per la maggioranza dei casi. Ma gli intellettuali laici e i padroni dei giornali di questo Paese, molti dei quali conosco personalmente, devono stare attenti. Io stimo tantissimo molti di loro, quasi li ritengo maestri, però se offendono gli faccio la guerra a livello intellettuale.
D: Sono spocchiosi e snob, perché comunque nel marxismo il Cristo storico non è concepito e la religione è considerata l’oppio dei popoli
R: Il direttore di Micromega Paolo Flores D’arcais è ateo, ma questi errori non li fa: lui ha un concetto altissimo di Cristo. Questi errori li fanno quelli che, come il signor Umberto Eco, hanno guadagnato miliardi con l’intellettualismo di sinistra. Io mi inginocchio dinanzi a libri come”Il nome della rosa” o “Il pendolo di Foucault”, ma su qualsiasi tema dello scibile umano farebbe meglio a tapparsi la bocca. Se leggete attentamente gli ultimi romanzi non vi sarà difficile intuire a quale potere appartiene. Questo marciume di giornalisti deve andare a casa, ritirarsi in pensione, essere saggio e lasciare spazio agli intellettuali, ai magistrati e ai politici giovani e onesti.
D: Che importanza ha per l’umanità il fenomeno della sanguinazione? Perché non è sufficiente il segno permanente delle stigmate?
R: Il motivo per cui le stigmate continuano a sanguinare coinvolge tutta l’umanità, anche i pinguini e gli esquimesi che vivono al Polo Nord. Per ora posso darti solamente una risposta generica e dirti che è un segno per ricordare al mondo che Gesù è esistito ed è Figlio di Dio, che è risorto e che ritornerà; e chi porta questi segni, è nella maggioranza dei casi un messaggero di Cristo.
D: L’importante è che ne siamo coscienti?
R: L’ importante è che ne sia cosciente io. A volte nemmeno io lo sono.
D: Tu ci aiuti sanguinando?
R: Spero di sì. Io prego.
D: Qual’é l’inganno del potere economico?
R: La mafia, siciliana o calabrese, per raggiungere l’importanza economica che ha oggi ha dovuto sempre trattare con il potere. Un lavoro difficile, un susseguirsi di lotte e paci, negoziazioni, corruzioni di uomini politici, etc. Fino a quando si è stancata e al potere ci è andata direttamente, eleggendo i propri uomini. Persino il presidente del Senato, la seconda carica dello stato, è stato indagato dal 1996 dalla Procura di Palermo per associazione mafiosa e altri reati. Lo stesso è avvenuto per il potere economico. Fino a poco tempo fa si serviva di uomini come Berlusconi. Nel momento in cui questi personaggi hanno iniziato a trascinare l’Italia nel baratro, li hanno messi da parte e sono scesi in campo i propri uomini, i veri capi, quelli che sanno mantenere i conti e gestire gli affari dei grandi potenti. Perché i politici buffoni sono caduti talmente in basso che non solo non riescono a mantenere il potere di coloro che li pagano; ma sono diventati tanto assurdi da rubare i loro soldi. Ecco come un certo signor Monti è stato nominato senatore a vita in ventiquattro ore e dopo tre settimane Presidente del Consiglio. E insieme a lui, tutto lo staff tecnico adeguato a fare in un certo senso quadrare i conti del nostro Paese. O per meglio dire i conti delle banche e dei ricchi, perché questi sono gli unici a beneficiare del loro lavoro di ristrutturazione. Mentre i poveri, gli operai e le piccole imprese stanno finendo in mezzo alla strada. Le banche sono state risanate attraverso l’erogazione da parte dell’Unione Europea di 180 miliardi di euro, fondi originariamente destinati a finanziare le piccole e grandi imprese e le famiglie. Un prestito su cui gravava un interesse dell’ 1%, da estinguere in cinque anni. Ma le banche, invece di destinare i fondi alle famiglie e alle imprese, paradossalmente li hanno prestati all’Unione Europea al tasso del 5%. Quindi le banche hanno concesso allo stato italiano un prestito al 5% di interessi, e alle famiglie e alle imprese applicano l’11%. Questo è il risanamento dei conti di Monti: hanno riempito le casse delle banche come la BNL e l’Unicredit con miliardi di denaro contante e hanno ridotto al lastrico le famiglie, per preservare il patrimonio dei ricchi e delle imprese multinazionali … Anche questo è l’anticristo. Poi vi voglio dare un’altra notizia strepitosa. Il prodotto lordo mondiale (PIL), cioè il valore di tutti i beni e servizi prodotti dall’economia mondiale è di 62.000 miliardi di dollari. Tutti presenti in Borsa, ai quali si aggiungono i derivati finanziari, i famosi prodotti tossici, che ammontano a 601 mila miliardi di dollari. Al G7 di febbraio, anche Giulio Tremonti ha parlato di titoli di questo tipo per un valore pari a 12,5 volte il Pil mondiale. Quindi se in Borsa ci sono 660 mila miliardi, di cui 600 mila virtuali, inesistenti, sarà impossibile uscire dalla crisi. Ora vi faccio un esempio. È come se io, proprietario di un terreno roccioso, volessi seminare il granoturco per venderlo. Il grano non è ancora disponibile, e neppure il terreno è stato ancora coltivato, ma in cambio del tuo denaro ti prometto la realizzazione di questo progetto assicurandoti un guadagno del 10%. Voi vi chiederete chi comprerebbe mai il mio grano e i miei titoli, eppure saranno in molti, cioè quelle persone schifosamente avide che non si accontentano di guadagnare un sicuro 1%. E poi succede che i detentori di questi prodotti tossici a loro volta li reinvestono in un progetto ancora più grande che prevede una fantomatica produzione in cinque anni di nuove auto. Quindi i titoli di quel grano che esisterà forse tra tre anni, li hanno trasformati in titoli con una quotazione più alta di automobili che forse saranno prodotte fra cinque anni. Questa enorme massa di denaro inesistente circola così, finché arriva la catastrofe dove milioni di persone perdono i loro soldi e qualcuno ci guadagna. Come? I promotori di questi progetti, che io considero assassini criminali, sanno benissimo che non andranno a buon fine per cui assicurano i titoli, cosicché nel momento in cui arriva la catastrofe su titoli emessi per 500 milioni di euro, se ne andranno a casa con 100 milioni di euro. E la legge glielo permette. È grazie a questi psicopatici se stiamo andando alla deriva, perché i soldi sono dei cittadini di tutto il mondo. Questo gioco è un mostro che sta schiacciando il vero prodotto che produce l’umanità, per cui inevitabilmente ci sarà un’implosione dove vinceranno i più ricchi del mondo, e tutti gli altri andranno a fondo.
D: Il progetto di una nuova guerra servirà anche a bruciare i libri contabili di questi titoli?
R: Si, perché solo una produzione bellica può riportare ad un equilibrio con il prodotto interno lordo. La guerra farà risalire il prodotto interno lordo di quei Paesi ricchi che hanno basato la loro economia sulla vendita delle armi, tra cui Stati Uniti, Russia e Cina; mentre la stragrande maggioranza dei Paesi del mondo andrà a fondo o morirà nel vero senso della parola. Perché Monti o Tremonti non mettono in guardia i cittadini di questa situazione? Perché non consigliano ai cittadini di acquistare solo titoli di Stato? Perché loro dipendono dalle banche, sono complici. Ed è una vera vergogna, uno schifo. Vent’anni fa quasi nessuno credeva all’esistenza di un potere mafioso, e solo con la morte dei giudici questo tema ha cominciato ad assumere credibilità. Cosi sta avvenendo per il potere delle banche. Solo quando la gente non avrà più soldi né in casa né in banca comincerà a crederci. Ma allora sarà troppo tardi. Qualche anno fa la Lehmann Brothers e la Goldman Sachs, i colossi bancari accusati di frode per aver deliberatamente piazzato titoli tossici per azzerare le proprie perdite, sono ufficialmente fallite, ma in realtà si sono arricchite sulla crisi. Dal 2008 la Goldman Sachs aveva già trasferito gran parte del rischio sulla compagnia assicurativa, mentre agli amministratori delegati erano stati assegnati bonus da diversi milioni di dollari. Ma che sistema è questo? Noi stiamo fallendo perché migliaia di dirigenti nel mondo rubano danaro ai cittadini e se lo portano a casa. E per tappare il buco continuano a stampare soldi, quindi carta straccia. Questo è quanto sta succedendo nel sistema economico mondiale. Peggio del nazismo. Ecco perché mi piacerebbe fare una rivoluzione, la resistenza, prendere le armi e sparare. Noi non lo possiamo fare perché portiamo il messaggio di Cristo, però possiamo incitare la gente a ribellarsi.
D: Quindi l’unica speranza per noi sono gli zigos?
R: L’unica speranza nostra sono le forze della natura o un grande leader che, nel caso del nostro Paese, convinca la gente a riprendersi i soldi dalle banche. Tutti i piccoli risparmiatori dovrebbero tenersi i loro soldi a casa e denunciare questa situazione. Se fossimo in venti, trenta milioni di correntisti a farlo, le banche sarebbero in ginocchio. Ma è impossibile, perché quel leader verrebbe eliminato subito. Anche questo è anticristo. Per gli extraterrestri il nostro sistema economico è il più assurdo che esista nell’intero universo. Io sono a favore di un regime totalitario di un giusto.
D: Ieri Papa Benedetto XVI ha nominato ventidue cardinali ai quali durante l’omelia è stata chiesta fedeltà alla Chiesa e di “non rivelare nulla che possa danneggiare la stessa”. Che significato ha quest’ultima frase?
R: È una specie di giuramento mafioso, dove la Chiesa chiede l’omertà per proteggere se stessa. Ma la verità deve stare al di sopra di tutto, anche della Chiesa; e se la Chiesa commette peccati deve essere ripulita con la denuncia. Perché la verità è Cristo: è Cristo che non deve essere danneggiato mai, non l’istituzione.
D: Perché i fratelli cosmici non intervengono?
R: Per lo stesso motivo per cui Gesù non intervenne quando lo hanno crocifisso: per rispettare il nostro libero arbitrio. Loro seguono la strada di Gesù. Gesù non è intervenuto, quindi non intervengono nemmeno loro. Quando interverrà Gesù, lo faranno anche loro. E Gesù interverrà presto, questo te lo assicuro io.
D: Ad Atene non è più possibile effettuare prelevamenti con il bancomat perché non ci sono più soldi..
R: È così. Ad Atene sta succedendo quello che è successo in Argentina e succederà tra poco in Italia e negli altri paesi europei. L’Italia, forse, non farà la stessa fine perché occupa una posizione strategica per l’economia mondiale. È probabile che l’Italia riesca anche ad uscirne, ma per questo pagherà un prezzo molto alto. Si spaccherà in tre parti: Nord, Centro e Sud. O addirittura ci sarà la secessione, se non di fatto, più o meno velatamente per non creare scandalo o eventuali guerre civili. Il Sud e il Centro-Sud lo lasciano alla mafia anche militare; al Nord ci sarà la produzione con gli investimenti mafiosi, e quindi da queste situazioni a noi cittadini comuni resteranno le mollichine di pane.. Ma l’impoverimento sarà sempre maggiore e costituirà un bacino straordinario da cui la criminalità potrà attingere. Fino a che non scoppia la guerra mondiale. È una battaglia, vedremo come andrà a finire.
D: Nel libro “Con i soldi degli altri” Luciano Gallino descrive la stessa situazione che ci stai presentando.
R: Si, l’ho letto anche io. Io oggi vi ho fornito una spiegazione in parole povere, senza discorsi complicati. Ma potrei anche organizzare una conferenza su mafia, economia e anticristo per far capire alla gente dove sta la verità.
D: Ritieni che la normativa antiriciclaggio sbandierata dalle banche sia un altro mezzo per limitare la fuoriuscita di contanti?
R: Assolutamente sì. La normativa antiriciclaggio è una grande buffonata e serve a limitare le risorse a disposizione dei più poveri. In realtà la banca si riserva il diritto di notificare la finanza o le autorità competenti eventuali prelievi di somme sospette di danaro contante, ma non può imporre alcun limite sulla quantità di contante da prelevare, né può rifiutare il prelievo. Quindi si riserva il diritto di notifica, ma può anche non farlo. Infatti le banche, per non rischiare di perdere il cliente, si guarderanno bene dal segnalare movimenti ingenti di contanti dei clienti più facoltosi. Le restrizioni sono state fatte per agevolare i criminali dell’economia e i loro patrimoni, e schiacciare sempre di più la gente povera.
D: In Grecia ci sono state delle manifestazioni e dalle immagini e dai dati che si conoscono, sembrerebbe che in corso ci sia una vera guerra civile. Secondo te la gente riuscirà a ribellarsi all’imposizione del Fondo Monetario e della BCE?
R: La guerra civile sta per iniziare. A livello umano e sociale prevedo che succederà un grande caos. Forse concederanno un altro prestito di tre mesi alla Grecia, ma solo con l’intento di ottenere una tregua evitando nuovi focolai e organizzare così la prossima guerra. Questo è quello che può succedere. Se non concederanno il prestito, ci sarà una guerra civile, una delle tante che si accodano alle altre trenta in corso nel mondo e alla quale ne seguiranno delle altre finché scoppia la guerra in Medio Oriente. Solo con la guerra l’economia occidentale in parte inizierà a risollevarsi economicamente, quindi chi ha il coraggio di auspicare un nuovo conflitto nucleare per risollevare le proprie tasche e poi di presentarsi di fronte allo specchio, lo faccia. Nel frattempo io posso solo diffondere la parola di Cristo e sperare che le anime si risveglino. Un risveglio che non dev’essere solo interiore. Non dobbiamo preoccuparci solo delle cose spirituali, dell’alimentazione o della nostra vibrazione mentre milioni di esseri umani muoiono a causa delle guerre, della fame, etc. Le anime non si risvegliano con i Padre Nostro o le Ave Maria e se noi ci limitiamo a fare questo abbiamo venduto l’anima al diavolo. Satana si è intrufolato anche nei gruppi spirituali e fa credere che tutto sarà bello, l’importante è che ci amiamo, stiamo tutti insieme, praticando le varie discipline orientali e occidentali. Ma senza la battaglia e l’azione l’uomo andrà all’inferno con tutte le sue realizzazioni, perché se non farà la guerra all’anticristo Gesù non lo porterà nel Paradiso.
D: Ho letto che Bagnasco è ordinario militare per l’Italia, generale del corpo d’armata dell’esercito e l’unico vescovo che porta un cappello con la stelletta. Ovviamente è un incarico che non esercita più ma è un segno palese di come la Chiesa vada a braccetto con l’esercito e benedica le armi.
R: La Chiesa è solo una prostituta e le sue banche hanno sempre fornicato. Oggi il potere del Presidente del Consiglio è molto più forte della Chiesa, perché Monti non è solo un grande economista, ma rappresenta i potenti del mondo dell’economia. Infatti quando è andato negli Stati Uniti, Obama si è praticamente inginocchiato di fronte a lui e gli ha steso un tappeto rosso: mentre quando ci andava Berlusconi quasi lo ignorava. Il settimanale Time gli ha dedicato la copertina con tanto di elogi del Presidente degli Stati Uniti e del Fmi, e l’ha indicato come l’uomo che salverà l’Europa. E questo succederà anche in Germania e in Francia. L’Anticristo metterà i suoi uomini nei governi, e sostituirà i politici corrotti divenuti oramai emeriti pagliacci che non riescono nemmeno più a servire i loro padroni. In Spagna le elezioni sono già state vinte da un altro economista, un grande dirigente di una banca americana, un altro alfiere dell’anticristo. Io l’ho scritto anche in un messaggio del 2007 che Mario Monti era stato uno dei rappresentanti principali delle riunioni del Bilderberg. (http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2009-2000/messaggi-2007/284-anticristo.html) Riunioni alle quali hanno partecipato anche Giulio Tremonti e Romano Prodi. Anche la mafia, oggi padrona di migliaia di miliardi, è diventata un maggiordomo di questi poteri e invia i suoi rappresentanti. Voi queste cose le dovete sapere, perché stiamo parlando del nemico di Gesù e per combatterlo dovete sapere dov’è, come si identifica, attraverso quali mezzi opera e chi comanda.
D: Quindi la mafia non sarà mai sconfitta?
R: Il potere dell’Anticristo si serve della mafia che, come diceva Falcone, rappresenta ancora un elemento importante nel grande gioco dove ancora svolge tutti i lavori sporchi. Ma non so fino a quando sarà cosi. Un giorno questo potere potrebbe anche decidere che non serve più e la annienti completamente.
D: Perché è stata scelta l’Italia per mettere in primo piano un personaggio così importante e influente come Monti?
R: L’Italia è il punto strategico sia per il potere dell’economia che per il potere della spiritualità mondiale. Il potere si trova negli Stati Uniti, in Russia e in Cina, ma il nostro Paese è il centro mondiale della cristianità. Qui c’è un’energia spaventosa, il Vaticano e la cultura intellettuale più forte del mondo. L’Italia è il teatrino dove si combatte la lotta dell’Anticristo contro Cristo. È qui che Satana vuole fare la battaglia con Cristo, ed è qui che probabilmente Lui si presenterà.
D: Perché l’Iran ha inviato navi da guerra nel Mediterraneo?
R: L’Iran ha un interesse assoluto strategico nel difendere la Siria e appoggiarla, perché è l’unico corridoio che ha per difendersi da un attacco di Israele e da un’eventuale guerra più grande. Se la Siria viene invasa da Israele, Occidente e quant’altro, l’Iran non ha scampo. Purtroppo anche a questo proposito ci stanno raccontando una mezza favoletta. È vero che sono in corso delle ribellioni di giovani e che il presidente siriano Bashar al-Assad sta sterminando i ribelli protestanti. Ma è anche vero che queste rivoluzioni vengono aizzate da poteri esterni, e in particolare a finanziare il caos in Siria sono le corporazioni finanziarie occidentali che voglio ottenere il cambio di regime. Purtroppo la gente non ha ancora capito che tra un po’ si scatenerà la terza guerra mondiale.
D: La Cina minaccia guerra agli Stati Uniti nel caso questi ultimi attacchino l’Iran, mentre una larga delegazione russa, di cui hanno fatto parte anche le più alte cariche dei servizi segreti, è giunta a Damasco per poi arrivare in Turchia, Iran e Libano. Questo significa che la situazione si sta aggravando ulteriormente?
R: La situazione attuale potrebbe sfociare in una guerra atomica, ed è per questo che gli extraterrestri ci seguono attentamente. Se Israele lancerà alcuni missili atomici per sfondare i sotterranei dove viene lavorato l’uranio, l’Iran probabilmente risponderà con qualche arma atomica o con i missili di sfondamento che gli ha venduto la Russia, distruggendo non solo le città iraniane, ma anche le navi petroliere presenti nello stretto di Hormuz, la giugulare petrolifera dell’Occidente. E in quel caso l’economia occidentale si paralizzerebbe e saremmo costretti ad andare tutti a piedi perché di qui passano il 60% delle esportazioni di greggio, due terzi del traffico marittimo mondiale di petrolio. E dobbiamo anche tener presente che se l’Iran affonda una sola portaerei americana, in America il popolo si ribellerebbe e le proteste civile potrebbero far cadere l’attuale governo.
D: Gesù l’ha detto e tu l’hai riportato in diversi messaggi: “Sconvolgerò la mente dei potenti e li metterò l’uno contro gli altri”… “E farò intervenire le forze della natura”.
R: Si, è così. Il Cielo interverrà non solo attraverso le forze della natura. Ma anche innescando un meccanismo che avrà un effetto domino devastante su tutto il sistema e che metterà le menti dei potenti l’una contro le altre. E quindi li farà implodere per evitare una guerra atomica.
D: Chi c’è dietro la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale?
R: Gli Stati Uniti dettano legge nel fondo monetario mondiale, seguiti da Inghilterra e Germania.
D: Chi c’è dietro le agenzie di rating? Chi decide dei fondi pilotati dagli stati?
R: In questo sistema anticristico guadagnano solamente quei personaggi multimiliardari che stanno nel ponte di comando del governo del mondo, mentre i poveri sono costretti a soccombere e a resistere con le briciole. Il loro piano mira all’accaparramento di tutte le forze strategiche e risorse energetiche del mondo, attraverso le condizioni economiche imposte dal Fondo Monetario internazionale, dall’Unione europea e quant’altro. Risorse che saranno destinate esclusivamente a sé stessi e ai propri figli, mentre il resto del mondo morirà nella miseria.
D: Cosi il pianeta non avrà più vita…
R: Se le risorse continueranno ad essere sperperate al ritmo attuale tra cinquanta anni il pianeta non avrà più vita. Ma se questi grandi anticristi riusciranno nel loro intento a sterminare 4-5 miliardi di persone, la loro sopravvivenza sarà protratta per altri cento, forse centocinquanta anni. Questi uomini sono indemoniati e nel loro delirio non si rendono conto che non ci sarà futuro nemmeno per loro e per i loro figli. Loro vivono in un mondo a parte, sono consapevoli di avere il mondo nelle loro mani ma non hanno idea di cosa sta vivendo il nostro pianeta. D’altronde, non si potrebbe spiegare la situazione planetaria se loro non la pensassero così. Io ho sempre ritenuto ridicoli i telefilm come Dallas o Beautiful. Ma è tutto vero, anche se ci viene dato come di fiction. Tra loro si conoscono tutti: vivono nel loro mondo, con i loro aerei privati, sommergibili, navi… Fanno le vacanze tra di loro, si scambiano le amanti, le donne, fanno figli, si fanno la guerra e alla fine si ammazzano tra di loro. Se ad esempio tu gli parlassi dei quindicimila bambini che muoiono di fame ogni giorno, loro ti risponderebbero:“Ma noi cosa stiamo investendo su tutto questo?”. Speculano su qualsiasi cosa. Se in televisione vedono centinaia di feriti vittime di bombardamenti ricoverati in un ospedale, loro pensano a investire in quell’ospedale magari aggiungendo un migliaio di posti letto, per trarne ulteriori profitti; o addirittura si preoccupano di avere azioni investite nella produzione di armi utilizzate in quello stesso conflitto. Queste sono le persone che governano il mondo! Ce ne sono circa centomila sparse in tutto il pianeta: sceicchi, stramiliardari, e anche famiglie mafiose. Un ex finanziere che in passato ha viaggiato con loro, ma che oggi si occupa di spiritualità, mi ha riferito che persone dell’alta finanza lavorano alle dipendenze di questi anticristi e tutti i giorni spostano miliardi di euro da un investimento all’altro e si avvallano di segretari e istruttori che impartiscono direttive e istruzioni su tutti i campi.
È in questa elite di persone che si è incarnato l’anticristo.
D: Questi personaggi sono organizzati come nelle famiglie mafiose?
R: No, non sono organizzati come le famiglie mafiose. Sono come delle donnine inviperite che si fanno i dispetti tra di loro perché sono tutti pieni di miliardi. In questa fase finale dell’apocalisse, tra loro si è incarnato un essere che coordina tutti, sa come destreggiarsi con tutti e li farà guadagnare tanto.
D: La loro cinica indifferenza in cui vivono la riscontriamo nella vita della gente comune.
R: È così, se il mondo fa schifo è perché chi ci governa la pensa così. Se milioni di bambini continuano a morire di fame, mangiati vivi dalle mosche, è perché chi governa il mondo investe e trae profitto da tutto questo. Per loro il fatto che muoiano è solo un incidente di percorso, che deve essere ignorato perché devono andare avanti e guadagnare.
D: Uomini che pensano così sono bestie.
R: Non sono bestie, sono indifferenti. Se tu fai notare loro situazioni dove si vivono profondi disagi e sofferenze, ti guardano stupiti come se fosse tutto frutto della tua fantasia. Questi grandi magnate vivono in città anche recintate con mura alti venti metri, protette da guardie, e all’interno c’è tutto: poste, banche, ristoranti, scuole… E se escono dai loro quartieri utilizzano macchine blindate, tutte oscurate. Il mondo per loro è quello lì. Ce ne sono in Russia, negli Stati Uniti, in Italia. Loro si sentono proprietari del mondo, si credono un dio loro stessi Ma non hanno fatto i conti con la natura che presto li farà a pezzi. E quando tornerà il Signore soffriranno tanto.
D: Nessuno di loro si è mai ribellato al loro sistema?
R: Alcuni personaggi appartenenti a questa élite sono usciti dal seminato, e per questo motivo sono stati eliminati. Un esempio sono i fratelli Kennedy. Berlusconi è uno di loro, ma siccome si è comportato da cretino lo hanno costretto a mettersi da parte e l’hanno sostituito con Monti per sistemare tutti i conti.
D: I potenti sono personificati da demoni?
R: Sono posseduti da demoni o sono demoni loro stessi, senza bisogno di essere posseduti.
D: Di fronte a tutti gli eventi che stiamo vedendo io mi sento impotente. L’unica soluzione sarebbe che il Signore ci dotasse di superpoteri per migliorare la situazione.
R: Questo non sarà possibile. Solo i fratelli del Cielo hanno questo potere e questo compito spetterà a loro quando Gesù lo ordinerà. Intanto noi nell’umiltà, nell’amore fraterno, nell’amore verso Cristo dobbiamo lavorare come le formichine e risvegliare le anime, parlare della Verità e annunciare quello che succederà in modo che loro facciano la scelta di seguire il bene o il male. E una volta risvegliate, le dobbiamo affidare al Signore: questo è il nostro compito. Sarà l’esercito militare extraterrestre a sconfiggere il male, l’anticristo, la mafia e la criminalità. Noi siamo l’avanguardia, le sentinelle che davanti all’esercito vedono quello che sta succedendo sul campo di battaglia, si intrufolano e avvertono che sta per arrivare il loro Re accompagnato da un grande esercito. Questa è la mia e la vostra missione. Non è difficile. Talvolta ci atterrisce la conoscenza di ciò che avverrà, ma il nostro compito è anche stare sereni, essere felici perché abbiamo Cristo. Essere uniti, fare tesoro di questa grande Verità di cui siamo venuti a conoscenza, e trasmetterla agli altri. E anche se ci ridono in faccia, noi abbiamo fatto il nostro dovere. Più di dirlo, più di offrire un’alternativa di amore e giustizia, più di denunciare scrivendo e parlando non possiamo fare. Noi non dobbiamo fare come Giuda che auspica di avere un potere per convincere il sinedrio, affinché Cristo venga eletto Re. Noi dobbiamo fare come Giovanni che ubbidisce a Gesù: si rammarica perché Gesù non manifesta la Sua autorità, ma ubbidisce, crede a Gesù e aspetta. Adesso dobbiamo operare e sopportare, fino al giorno in cui il Padre mio mi darà il potere e io farò giustizia. “Tu intanto”, dice Gesù a Giovanni, quindi tutti noi giovannei, “grida la Mia parola e annuncia la Mia venuta”. Questo è quello che dobbiamo fare: restare uniti, aiutare i poveri, i diseredati, denunciare insieme a me i criminali. Io grido come un pazzo e denuncio da quattordicimila anni. Ma quando torna Gesù li giudicherà tutti in un’unica udienza, non ci saranno preliminari o appelli. Ci sarà solo la Corte d’Assise.
D: Anche il cancelliere tedesco Merkel e il presidente francese Sarkozy aiuteranno la Grecia in cambio della promessa di acquisto di armamenti dagli stessi?
R: Si, è così. Merkel e Sarkozy sono personaggi politici che lavorano per l’impero economico. La Francia di Sarkozy è sottomessa in forma più evidente al potere demoniaco, mentre la Germania riesce suo malgrado a prendere delle decisioni autonome, anche se in contrasto con il potere mondiale. Decisioni, come l’abolizione e lo smantellamento delle centrali nucleari che l’anticristo ha finora tollerato, ma di cui è meglio non farsi troppe illusioni.
D: La nostra battaglia è sostenere il tripode pace-giustizia-amore, costi quel che costi. E’ l’unica via da seguire almeno per tentare di salvare, se non la nostra vita, almeno il nostro spirito.
R: È così. Per guadagnarci questo mondo migliore dobbiamo dare la vita per Cristo, per la nostra Verità, e risvegliare le anime in modo che aprano un credito con la Sua banca e comincino a depositare i loro talenti. Perché quando Lui tornerà ci farà entrare nella Sua mensa solo se avremo ben investito il Suo denaro. Tutte le informazioni che io vi sto dando, anche se in qualche modo drammatiche, vi aiutano a prendere sempre più coscienza di chi siamo, del perché siamo qui e che cosa dobbiamo fare. Noi che conosciamo la Verità di Cristo, dei fratelli celesti, delle stimmate, della Madonna e quant’altro dobbiamo essere felici perché consapevoli che Gesù sta per ritornare. Noi non siamo Emergency, la Croce Rossa, o madre Teresa di Calcutta. Il bene che possiamo dare all’umanità è l’informazione, dicendo come stanno le cose, dai segni celesti alle catastrofi naturali, dalla mafia alle guerre e dire tutta la verità sulla diabolica situazione economica che vuole schiacciare il mondo per privilegiare solo cento, duecentomila persone; o al massimo qualche altro milione in grado di raccogliere le loro briciole. E sperare che la società che ci ascolta si risvegli.
Noi non abbiamo la possibilità di salvare l’umanità: quella è una missione che spetta solo a Gesù Cristo, così come spetta solo a Lui giudicarla. Oggi non credo che tornando a casa penserete ancora a farvi una casa o a dare un futuro ai vostri figli, perché se così fosse, avete solo perso tempo con me. Non ci sarà un futuro umano. Ci sarà solo una resistenza per la sopravvivenza della vita fisica e per risvegliare più anime possibili prima che venga il Redentore. Pensate che io non ami i miei figli? Eppure io non ho costruito un futuro per loro. Io gli posso dare un altro tipo di futuro: il seme per la costruzione di una nuova società dove regna l’amore, la giustizia e la fratellanza e che offra le stesse ricchezze a tutti. Noi dobbiamo lavorare in questo sistema economico e sfruttare tutte le nostre risorse per costruire il progetto di un futuro spirituale, e vivere solo per questo. In questo momento non ci sono uomini nel mondo, né grandi leader, che hanno la capacità di cambiare la società. Ci sono solo uomini che vogliono portarla all’autodistruzione e, con lo sterminio di miliardi di persone, garantirsi la sopravvivenza per altri cento anni. Questo è lo scenario che io vi prospetto. Se ci credete, dovete cavalcare questo grande progetto spirituale. Sappiamo che Gesù, il nostro Re prima o poi tornerà e che se ce lo meritiamo, ci farà entrare nel Suo Regno. Lui è il nostro leader mondiale, il liberatore. Quindi è inutile che facciamo programmi per il futuro. Ai nostri figli lo studio può essere utile solo nell’aprire le loro menti per lavorare in un qualunque progetto spirituale a favore della vita: L’unico modo che gli permetterà di entrare a far parte di una nuova società, altrimenti saranno esclusi. Perché chi comanda oggi non garantisce nessun futuro, solo la morte; e tutti coloro che pensano ad un futuro materiale saranno spazzati via dal corso degli eventi. Con l’avvento di quel pazzo di Hitler i nostri padri hanno creato la resistenza. Ma oggi di Hitler ce ne sono più di centomila, quindi noi fratelli di tutte le arche dobbiamo essere i primi a cambiare i nostri progetti e preparare il ritorno di Cristo. Altrimenti vi assicuro che quando arriveranno gli extraterrestri saremo i primi ad essere spazzati via.
Sandra De Marco
03 aprile 2012
San Giovanni di Polcenigo-PN (Italia)