DAL CIELO ALLA TERRA
HO SCRITTO IL 31 MARZO 2021.
Domenica 28 marzo è stata trasmessa in diretta streaming, attraverso il canale you tube e la pagina facebook di Bridges of Light, di Gaetano Vivo, l’intervista della scrittrice Paola Giovetti a Giorgio Bongiovanni.
Una lunga e sincera amicizia lega la scrittrice allo stigmatizzato, è infatti autrice di due libri sulla sua storia “Giorgio Bongiovanni stigmatizzato. L’avventura di una vita” (2010) e “L’Esperienza straordinaria di Giorgio Bongiovanni. Segreti, stigmate, Esseri di Luce” (1997).
Gaetano Vivo e Paola Giovetti hanno intrattenuto il pubblico in attesa del collegamento di Giorgio costretto a un ritardo dovuto alla sua salute un po’ provata da una vita segnata dalle stigmate da quando aveva 26 anni, e dalle conseguenti dolorose sanguinazioni. A ciò si aggiunge un’attività intensa che non conosce sosta e che lo vede in prima linea nella lotta contro la mafia e per la legalità, oltreché nella diffusione del messaggio celeste che gli fu affidato dalla Madonna a Fatima nel lontano 1989.
Paola ha condiviso con gli ascoltatori alcuni momenti vissuti in questi anni con Giorgio, la sua famiglia e i suoi collaboratori: “io l’ho visto sanguinare diverse volte, è una cosa che i medici non si spiegano, come lui possa tutti i giorni perdere sangue in questo modo, considerando che è anche diabetico. Io lo conosco bene dagli anni 90 quando era molto giovane”.
Paola ha ricordato che quando ha scritto il primo libro su di lui Giorgio aveva ancora la stigmata in fronte. Sin da bambino viveva esperienze particolari perché vedeva i dischi volanti e aveva come guida Eugenio Siragusa, il grande contattato che incontrò gli extraterrestri alle pendici dell’Etna e che riceveva messaggi da loro da diffondere all’umanità: che non siamo soli nell’universo, messaggi di pace universale, di chiamata al ravvedimento. Anche lei lo ha conosciuto essendo andata a trovarlo in Sicilia.
Rispondendo alla prima domanda del pubblico riguardo il beneficio per l’umanità della sua vita con queste sofferenze, Giorgio ha riposto: “… per tanta gente, tantissimi giovani che hanno attraversato momenti difficili e adesso sono artisti, poeti, cantanti, attori e attivisti. Molti hanno migliorato nella propria malattia, hanno acquisito una coscienza nuova”. … “Io adesso sono alla fine della mia missione, ho parlato a miliardi di persone, sono andato in Russia, quando c’era l’Unione Sovietica e Gorbaciov… credo abbiano portato bene a tante gente, ma all’umanità solo Cristo può portare beneficio”.
Non poteva mancare la domanda sulla pandemia che sta mettendo a dura prova l’umanità: “Io ho ricevuto comunicazioni al riguardo. Il virus c’è, non è un’invenzione. Non sono d’accordo nell’esposizione che il virus sia una farsa o una truffa. Purtroppo ha ucciso anche amici miei, quindi parlare di fronte alla morte di persone care di una farsa non va bene. È anche vero che il Covid è un pretesto per i potenti per cercare di mangiarci sopra, di manipolare… Ma quello che so dal Cielo è che il virus è vero… Bisogna stare attenti alle speculazioni farmaceutiche, quindi non sono né negazionista né a favore del vaccino. Bisogna avere tanto discernimento. Il virus è una difesa della madre Terra, lo stesso Papa, che io ammiro molto, ha detto che abbiamo fatto del male alla Terra e la Terra si difende. Dovremo iniziare a sederci a tavolino, cioè l’Onu, le Nazioni Unite e cominciare a cercare di decontaminare la Terra, quindi il buco dell’ozono è l’inquinamento e gli esperimenti nucleari, le guerre e cominciare ad amarci e rispettarci. Dobbiamo iniziare a capire un linguaggio diverso che sia spirituale… la stessa Paola ha scritto libri parlando di altre dimensioni che si collegano con la nostra su tutto lo scibile umano, ma ancora questi argomenti sono tabù. In sintesi, il messaggio che mi hanno dato questi esseri è che se noi non cambiamo musica la terra alzerà il livello della difesa e non so cosa succederà. Terremoti, tsunami, altre pestilenze, io non me lo auguro. Ma non posso girarmi dall’altra parte e non vedere che la terra è un essere vivente e ha diritto a difendersi da quegli enzimi quali siamo noi che vogliono attentare alla sua vita”.
Alla domanda se il virus potrebbe essere stato creato in laboratorio, Giorgio ha spiegato: “Premesso che ci sono delle armi di sterminio cento volte superiori al corona virus e batteri creati in laboratori che possono sterminare il mondo, le cosiddette armi batteriologiche… Di questo virus non sono assolutamente convinto che sia un esperimento in laboratorio, perché credo nei messaggi che ricevo ma anche c’è una logica. Il virus ha mandato quasi in disfacimento l’economia mondiale, le borse mondiali sono tutte quasi cadute… sono in crisi le piccole e medie imprese, anche le multinazionali. La Cina stessa sta perdendo a livello del prodotto interno lordo e anche dei mercati”.
Paola informa Giorgio che prima aveva risposto alla domanda di una signora che chiedeva se si era chiesto perché era stato scelto proprio lui e lei di istinto ha risposto che lui era stato in grado di caricare quella croce sulle spalle con piena accettazione pur essendo un uomo molto giovane.
A questo proposito Giorgio ha detto: “mi permetto di capire insieme a voi perché io. Al di là di una risposta diciamo scolastica che potrei dare, come reincarnazioni precedenti, vite parallele… tutto può essere, anzi, forse è proprio così. Ma il vero motivo lo voglio trovare dal punto di vista umano, dalla scelta che questo grande ragazzo che io adoro che si chiama Gesù, questo ragazzo eterno come io lo chiamo, è perché non lo tradisco, ha fiducia di me. Lui sa che commetto errori, che forse non sono umile come Lui vuole… ma Lui è certo che non lo tradirò”.
Giorgio fa fatica a trattenere l’emozione che lo avvolge ogni volta che parla del suo Maestro, un amore incommensurabile che lo lega intimamente a Lui. “Gesù mostra l’amore che non esiste in questo modo, si fa uccidere per amore, ribalta in me tutte le convinzioni evangeliche del vecchio testamento, corano, tradizioni esoteriche orientali, ecc.”
Già avviandosi alla conclusione Giorgio ha sottolineato l’importanza dell’azione dei giovani in questo tempo. “Oggi capisco che io, Eugenio e tanti altri siamo venuti sulla Terra per questi ragazzi. Io vedo una parte di loro ma ce ne sono milioni. Questo movimento dedica la vita a organizzare spettacoli teatrali, musica, poesia per denunciare i mali del mondo e volerlo cambiare amandosi, abbracciandosi, sorridendo e denunciando le dittature o le mafie”.
Maria José Lastra
29 Marzo 2021
– Una vita al servizio dei ‘Fratelli dell’Infinito’
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2021/8925-una-vita-al-servizio-dei-fratelli-dell-infinito.html