
Amore della nostra vita, sei venuto a noi da mondi lontani travestendoti da viandante, da fratello, da amico, da amante, da marito, da padre, da giornalista, da ufologo, da guida spirituale e ci hai fatto conoscere l’ebrezza dell’amore, la bellezza delle stelle, il profumo inebriante della Verità, l’ardore della Giustizia. Nei tuoi frutti riconosciamo l’albero. Ma chi sei veramente tu che da 36 anni di questo tempo terrestre ti offri in sacrificio per noi … Per la nostra liberazione .. Quale amore puó sopportare quelle ferite aperte e sanguinanti sulle mani, sui piedi e sul costato … per così tanti anni, per innumerevoli volte … Incomprensibile … Inarrivabile … Nelle tue ferite che profumano di rosa abbiamo riconosciuto il Maestro Gesù, Lui che era capace di placare i venti e la tempesta, che guariva gli infermi e resuscitava i morti eppur crocifisso, ora chiama al risveglio della coscienza nell’azione, nella denuncia, nel lasciare tutte le nostre certezze materiali per la Causa, in difesa degli ultimi che sono i primi, in sostegno ai giusti. Ci chiama a dare prova di quella fede, in quel salto nel vuoto verso di Lui, verso Suo Padre che dalla tua bocca elargisce e tuona il Suo Verbo. Rendendoci così liberi e capaci di un amore più grande. Nel tuo sguardo sofferente colmo d’amore, scorgiamo il nostro amato Nazareno che non ci ha mai lasciati orfani. “Non ho deluso il mio Signore” dici con un filo di voce steso nel tuo nuovo sudario e il mio pensiero corre alle nostre insignificanti e misere difficoltà quotidiane e molto umane. Se il nostro pensiero fosse sempre questo, se queste tue parole divenissero vive in noi, le nostre paure si scioglierebbero come neve al sole, abbasseremo gli scudi della difesa, le armi del giudizio e potremmo guardare con l’occhio dello spirito, con l’occhio dell’amore. E la vita sarebbe piena di nuovi colori.
Sonia Alea
10 Febbraio 2025
Il tempo della grazia e il tempo della prova
SONO L’IMMORTALE ADONIESIS E VI DICO CHE SONIA ALEA È UN’ANCELLA DEL MIO AMORE. UNA DELLE MADRI CHE HANNO CONCEPITO E PARTORITO, CON IL SEME ANTICO DI ARAT RA, FIGLI DEL SOLE SULLA TERRA.
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