Spogliamoci di noi stessi e diventiamo..

 

CRONACA AMERICA LATINA – LAS PAREJAS – ROSARIO  (ARGENTINA)

30 MAGGIO/2 GIUGNO 2008

SPOGLIAMOCI DI NOI STESSI E DIVENIAMO MATITE NELLE MANI DI DIO

Quale grande gioia … quale sentimento di pace e serenità … quale insostituibile sensazione di pienezza dello spirito … realizzare di essere niente …  e sentirsi nel contempo parte del tutto … spogliarsi completamente di se stessi …  non possedere niente … cose materiali … sentimenti … la propria vita … e lasciarsi trasportare da Essa nel magico vortice del donarsi …  La Vita chiama a essere vissuta e a essere servita nella Sua Causa Prima: l’Amore, che possiede in se il valore supremo della Giustizia… Sentire battere il proprio cuore nel battito dell’Universo e capire che solo servendola, Lei ti servirà, solo proteggendola Lei ti proteggerà. Desiderare il Suo bene e quello della Sua Creazione significa raggiungere la propria felicità, in una passione d’Amore che brucia dentro e che si traduce in continua donazione e sacrificio per gli spiriti indifesi, per i più deboli, per coloro che non hanno voce … nella continua lotta per il raggiungimento della Sua Suprema Giustizia … e capire che la Vita è un continuo insegnamento, che da ogni essere vivente si ha da imparare, sempre e comunque, perchè è sempre Lei … che attraverso tutto e tutti ci parla costantemente … sussurrandoci i suoi segreti … gridandoci il Suo dolore … indicandoci il cammino … semplicemente Amandoci.

È tempo di cambiamento.
In punti particolari del pianeta si stanno vivendo cose grandi, grandi rivelazioni, importanti missioni che preparano il ritorno di Colui che cambierà il futuro dell’umanità, accompagnato dai profeti di tutti i tempi e dagli Angeli e gli Arcangeli che Lo glorificheranno.

L’era dei Pesci è al suo epilogo per lasciare posto alla nuova era dell’acquario. Il cambiamento è in atto. Il Regno dei Cieli è già in mezzo a noi. Chi ha occhi per vedere, veda, chi ha orecchie per udire, oda. Dalle ceneri di questa umanità i germogli di una nuova civiltà sono già nati … non dobbiamo aspettare  … abbiamo la conoscenza … lo Spirito di Verità che illumina il nostro cammino … “Conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi” … allora fratelli già siamo liberi se lo vogliamo, già, per noi, la nuova era è iniziata. Ci resta da attendere e preparare il giorno dell’avvento del Cristo e della Sua Santa Giustizia affinchè tutti possano ereditare il nuovo mondo, affinchè tutti possano essere liberati, noi lo siamo già stati … i nostri centri, le nostre arche, le nostre associazioni come altre in altre parti del mondo, sono quei germogli che devono crescere e portare altri germogli e altre piante affinchè il giardino sia pronto per quell’atteso grande giorno.
Allora fratelli miei viviamo questo nuovo tempo perchè già esiste … nei fatti … nella quotidianità … nella coscienza e nella gratitudine per ciò che ci è stato dato … non viviamo di sensazioni o di sentimenti facendoci trasportare da emozioni mutevoli, ma viviamo di coscienza, di consapevolezza, di responsabilità, di scelte profonde. Solo se realizziamo questi valori vivendoli quotidianamente daremo prova di essere pronti per entrare a far parte della nuova era.  Già,  oggi, dobbiamo viverla, dobbiamo sentirla nostra, amando i nostri fratelli, desiderando la loro gioia, proteggendo i nostri figli, avendo il coraggio di fare delle scelte che si schierano contro il comune vivere di questa società, avendo il coraggio di difendere la Verità, sempre e comunque, di battersi contro le ingiustizie della nostra società. Non pensiamo di poter essere eletti a vivere il paradiso se già oggi non lo viviamo. Noi non possiamo, perchè noi sappiamo, noi conosciamo, noi abbiamo visto il Cristo crocifisso ancora una volta e ancora una volta … e lo abbiamo ascoltato parlare  … e abbiamo ricevuto il Suo amore … il Suo sangue …  ancora una volta versato per noi… e il Suo perdono … attraverso il suo messaggero e strumento di passione, amore, verità e giustizia. Ma veramente desideriamo essere redenti? Veramente vogliamo vivere in un mondo di Pace, di Amore, di Giustizia e di Fratellanza fra i popoli? Veramente vogliamo far parte della Confederazione Interstellare? Veramente vogliamo unirci a questi Esseri meravigliosi che popolano l’Universo? Se veramente lo vogliamo allora spogliamoci di noi stessi e diveniamo matite nelle mani di Dio, manifestando in ogni nostra azione quei valori solari che il nostro amato Maestro Gesù Cristo ci ha trasmesso con la Sua vita e con quella dei Suoi Calici Viventi e dei suoi messaggeri inviati sulla terra. È il momento di prenderci le nostre responsabilità, non possiamo più essere una luce riflessa ma dobbiamo brillare della nostra Luce divenendo un faro sicuro per coloro che ancora cercano nel buio di questa umanità. La Luce Solare Cristica che si nasconde dentro ciascuno di noi venga fuori raggiante a illuminare il nostro cammino e quello di coloro che lo cercano.

Il freddo pungente non cancella l’incanto del luogo … gli alberi alti, con le loro fronde mosse dal vento, parlano agli uccelli che rispondono in una lingua per noi sconosciuta … campi sconfinati di terra e di verde prato che con la brina ghiacciata sembra offrire i suoi brillanti gioielli al Sole.
Un luogo di pace Las Parejas, il centro spirituale e operativo delle arche in Argentina che il nostro amato Juan Alberto Rambaldo coordina con l’aiuto dei suoi figli, della carissima Carmen e della carissima Ines.
La sua sposa Liliana, madre dei suoi bellissimi figli, è lì, presente … la  si sente come un caldo soffio accarezzare con il suo dolce sguardo, con le calde sue mani, con il suo delicato profumo, tutto ciò che ci circonda … il suo amato sposo, il suoi preziosi figli, Valeria, Flavia e Nicolas, con i loro compagni e le loro compagne e i suoi adorati nipotini Francisco e Candelaria … la sua casa … i suoi campi …. gli alberi … i fiori … tutti noi … e Giorgio, il suo amato Giorgio. L’albero di Liliana è lì di fronte a noi … una lacrima cade su quella terra … sono lacrime di un uomo stanco e sofferente per la sua età e per l’intensa vita vissuta, un uomo che ha dato tutto per la Verità, per la missione del Cristo, per il suo amico e maestro, Giorgio Bongiovanni, ha dato tutto affinchè lui possa compiere quella missione … l’albero raccoglie quelle lacrime di sofferenza, di amore, di nostalgia e attraverso i suoi rami le dirige verso il Sole sussurrando nel vento “Lei è un raggio di quella Luce che vive in te e in voi”…

L’incontro con le arche dell’Argentina è stato fissato per sabato 31 maggio qui a Las  Parejas. In una grande sala si stringono 250 persone, fratelli venuti da diverse parti del Paese … Rosario … Chancanì … Buenos Aires … Villa Maria … Santa Fe … Cordoba … tutti attendono l’arrivo di Giorgio che insieme a Juan Alberto e a Raul Bagatello si preparano per un intero giorno di incontro. Il freddo è veramente pungente ma non è riuscito ad impedire la presenza dei tantissimi fratelli. Il mate caldo passa di mano in mano, un rito tradizionale che ha il valore dell’amicizia, della comunione, ma che diventa anche un modo per riscaldarsi … i bambini coperti con maglioni e giubbotti variopinti si riscaldano correndo, cercando di non fare troppo rumore e allietandoci con la loro sacra e gioiosa presenza.
Io presto non ci sarò” incomincia Giorgio, con voce intensa, seria, profonda ancora provato per una notte di sofferenza, come tante altre, ma che non impedisce la sua presenza, il suo operare … la sua volontà di offrire, di donare è sempre più forte e vince ogni volta “Dovete sentire dentro il Cristo, realizzare la coscienza dei Suoi valori” dice, e domanda “A parte gli inquietanti, drammatici, terribili eventi che accadono nel mondo, dei quali siamo spettatori passivi e attivi, possiamo comunque essere sereni? Si, se ciò che ci spinge è l’entusiasmo di lavorare in favore della vita, con la gioia di esistere, la sete di giustizia e la passione d’amore. Quei valori che ci permettono di fare ciò che stiamo facendo e di stare qui oggi con questo freddo terribile. La paura e la tristezza devono essere cancellate dal nostro cuore.
Dovremo affrontare eventi terribili e non so se avrete l’opportunità di vedermi ancora perchè man mano che passa il tempo il mio corpo si allontana sempre di più da voi e il mio spirito si avvicina sempre di più al vostro cuore. Preparatevi a sentire la mia presenza, seppur piccola, in mezzo a voi ma soprattutto quella del Cristo, molto più dentro che fuori, a sentirla nel profondo del vostro spirito. Siamo in questo mondo non per noi stessi ma per preparare il ritorno del Cristo, non per glorificare la nostra vita ma per glorificare la vita del Cristo, la missione del Cristo, la Sua presenza, il Suo messaggio, la Sua profezia, il Suo Amore, la Sua Giustizia, la Sua Pace. Non ci appartiene niente, siamo solo strumenti. Ci appartiene però l’Amore e la gioia di esistere e di servire. Il giorno che io non ci sarò più non dovrete rattristarvi perchè significherà che il ritorno del Cristo è imminente.
Il Maestro ha detto “Conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi”. Voi avete il diritto di conoscere la Verità, di sapere cosa accade nel mondo e come andrà a finire tutto ciò.
Più cose brutte accadranno nel mondo più dovrete sentire dentro l’eternità dello spirito e avere coscienza che tutto ciò che accadrà è necessario perchè dopo possa iniziare la nuova era e si possa instaurare il regno di Dio sulla terra. Non replicate al Padre Adonay per gli eventi che accadranno, non c’è perdono per questo perchè sarà la Sua volontà, altrimenti diverremo complici del maligno”.

Giorgio lascia la parola al missionario e amico Raul Bagatello che manifesta la sua seria preoccupazione “Volevo sottolineare che ogni giorno la battaglia è sempre più difficile, la situazione della gente, dei padri, dei figli, e anche di tutti noi … come dice Giorgio se non abbiamo dentro il vero amore è molto difficile superare le difficoltà perchè non basta sentirlo, occorre metterlo in pratica. Se oggi io chiedo alle persone che fanno parte della stessa Funima di dare il cento per cento della disponibilità entrando a lavorare in un comedor non trovo nessuno, allora non è vero che abbiamo dentro l’amore. Dobbiamo prendere molto seriamente ciò che ci viene detto. Amore non fuori ma dentro, altrimenti ci perderemo nel cammino”.
Una preoccupazione fondata sulla quale è bene riflettere molto profondamente. La parola passa a Juan Alberto che commosso esprime le sue profonde emozioni: “Provo un sentimento che mi viene difficile contenere. Sentimenti contraddittori che mi procurano una sensazione di dolore molto profondo per ciò che sarà di questa umanità. Ciò che si sta preparando, tutto ciò che stiamo facendo, non è per noi ma per la futura generazione. Preparare la nuova generazione a una nuova vita, a una nuova era, a un nuovo mondo, un mondo dove la giustizia è realtà, dove la pace interiore regnerà nel cuore di ogni essere umano. Ciò che dobbiamo fare quindi è trasmettere la Verità, avere questa coscienza, e fare in modo che tutti possano averla per il Cristo che aspettiamo, per il Cristo che verrà”.

Una chiara certezza per coloro che nel proprio cuore sentono l’imminenza di tale profezia. Giorgio ne è una manifestazione vivente.
Dalle 10 del mattino fino alle 20 della sera, con un break per il pranzo di circa due ore, Giorgio parla ininterrottamente. Il Suo Verbo elargisce perle di sapienza agli spiriti che anelano alle meraviglie del Cielo, alla pace e alla serentà di una vita a volte difficile. Le domande ininterrotte dei nostri fratelli sono chiavi che aprono scrigni di verità immutabili ed eterne.
Vi lascio a questo nuovo viaggio di conoscenza.

La nuova era
Nella nuova era il nostro pianeta sara`governato da scienziati, teologi, saggi, e un Monarca. Regnerà una monarchia democratica. Sarà eletto un Senato della Repubblica mondiale che controllerà la Monarchia e viceversa. Sarà un tempo di mille anni durante i quali regnerà la pace. Inizialmente negli stati confederati del mondo verrà mantenuta la cultura del proprio Paese mentre prenderà inizio la grande unificazione fino a che l’umanità entrerà nella quarta dimensione. La vita dell’uomo sarà concentrata sull’evoluzione, viaggi nell’universo, esplorazione, sperimentazione della famiglia comunitaria, sperimentazione della filosofia cosmica, integrazione con il pianeta, comunicazione con tutte le forme di vita dalla formica alla pianta. Niente poveri, niente ricchi, tutti sfrutteranno le ricchezze nella medesima forma. Le malattie non ci saranno più. Il freddo e il caldo verranno regolati attraverso sottili tute termiche a contatto con la pelle che potranno sopportare fino i 500 gradi sotto lo zero e sopra lo zero. Verrà data all’uomo immediatamente un’evoluzione scientifica di almeno 500 anni più avanti. Il petrolio non verrà più usato, verà sfruttata l’energia solare. Nell’uomo sarà maggiormente sviluppata la testa, mentre il corpo inizierà a perdere la sua densità. Le macchine svolgeranno il lavoro che oggi svolge l’uomo, mentre l’uomo si dedicherà alla esplorazione, ai contatti sociali, all’evoluzione dello spirito. Il corpo fisico si svilupperà fino all’età di 49 anni e manterrà la stessa forma fino a circa 1200 anni, ma con una bellezza maggiore per la incontaminazione del pianeta e per gli alti valori che si vivranno, 49 anni che sembreranno come i nostri 30. La riproduzione avverrà sempre per via sessuale ma con molto, molto più amore. La morte sarà cosciente. Ci sarà una forza militare che verrà utilizzata solo per difesa durante i viaggi nell’universo. Ci sarà una legge molto ferrea che non permetterà nessun tipo di violenza. Vi faccio un esempio banale, se in un semaforo scattasse il rosso e un auto cercasse di passare, l’auto si spegnerebbe automaticamente. Non viene permesso nessun tipo di arroganza. Non vi è una legge antipensiero ma una legge antiviolenza si, severissima. Dopo questi mille anni di sperimentazione si passerà alla quarta dimensione”.

Il valore della passione, croce e resurrezione
“La crocifissione del Cristo fu una nostra scelta per questo non sono d’accordo con la chiesa che dice che era una profezia irreversibile. La tortura, la flagellazione, fino all’incontro con Pilato faceva parte della profezia, la crocifissione invece è stata una scelta dell’uomo.
Se l’uomo avesse liberato il Cristo e non Barabba, sarebbero caduti tutti gli imperi e il Cristo sarebbe divenuto il Re del mondo. Invece ha dovuto seguire il cammino del Calvario.
Anche l’apocalisse è una nostra scelta. Il segno delle stigmate attraverso gli stigmatizzati offre la redenzione nel mondo, spetta poi sempre all’uomo la scelta. Basterebbe dire si e cambierebbe tutto.
Chi ha capito il valore della persecuzione, della passione e della resurrezione del Maestro Gesù Cristo, ha capito il Suo messaggio, il valore universale e tutta la Verità. Per questo l’importanza del segno delle stigmate, per questo io sono uno stigmatizzato, perchè testimonio il messaggio cosmico che personificò Gesù di Nazaret, il quale era veramente il figlio di Dio, la Luce Solare, il Verbo che si è fatto carne e sangue. Egli non ha obbligato l’uomo a capire questi concetti solari per ragione di evoluzione ma gli impone, pena il karma, di realizzare i Suoi insegnamenti cosmici”.

Seguire il Cristo
Se vogliamo definirci cristiani dobbiamo dimostrare di aver capito l’Universalità del messaggio. Vi invito a leggere il Vangelo, ma quando lo avrete letto avrete fatto una promessa e dovrete mettere in pratica quegli insegnamenti a costo della vita. Il problema è che molte volte ciò che vi è scritto nel vangelo non ci piace o ci piace poco: “Se vuoi essere il più grande sii il più piccolo … se vuoi essere il migliore sii il più umile … se vuoi essere Mio servo, prendi la tua croce e seguimi a costo della vita … perdona 70 volte 7 … denuncia i potenti … non fare ciò che fanno i sacerdoti ma fai ciò che dicono … non abbracciare nessun potere … se hai denaro donalo a chi non ce l’ha e seguimi … non accumulate tesori in terra ma in cielo … tutto ciò che farete ad uno di questi piccoli lo avrete fatto a me … se darete scandalo ad uno di questi piccoli è meglio che vi leghiate una macina al collo e vi gettiate negli abissi più profondi …” ma Lui ha detto anche “Chi crede in me non morirà mai e avrà la vita eterna!”
Tutto ciò che io so, lo attingo dal Vangelo, la risposta alle vostre domande è lì … il Cristo disse “Vi manderò lo spirito di Verità che vi spiegherà cose che ora non potete capire” ma la fonte è lì, nelle Sue parole.
Il messaggio più importante in questa ultima parte della mia missione, che oggi vi voglio dare è questo: “Mettete in pratica i valori e siate testimoni e guide, per altri spiriti, di questi concetti.
Ricordatevi che seguire il Cristo significa seguire il cammino della Croce, della sofferenza, del sacrificio, della rinuncia, con dedizione, amore disinteressato fino all’amore incondizionato, significa chiedere giustizia per tutti tranne che per te, lamentarsi “… mi hai trattato male … non mi hai preso in considerazione …” ecc. anche questo è reclamare giustizia per se stessi, invece invocarla per gli altri, per chi muore di fame, per chi soffre ingiustamente, per il nostro martoriato pianeta ecc… significa denunciare dove sta il male  … se Lo vogliamo seguire, quindi, imitiamoLo e prepariamoci a riceverLo. Ma se Lo inganniamo e usiamo il Suo nome per le nostre miserie, il Cristo non ci perdonerà.
Le nostre armi e quelle dei giusti e degli innocenti sono gli elementi naturali (acqua, aria, terra e fuoco) quando questi si scatenano dobbiamo pregare per chi soffre ma dire al Padre “Sia fatta la Tua volontà”.

Il santo sudario e il segno delle stigmate
Il Cristo ha ricomposto il Suo corpo nel Santo Sudario restando impresso per intero tranne che nei segni delle stigmate… perchè? Perchè questo mistero? Perchè voleva dare un messaggio … il Calice della Comunione Cristica, il Santo Graal doveva restare nel mondo vivente per continuare a offrire il sangue del Cristo nei secoli attraverso gli stigmatizzati”.

Gesù e i due giovanni
“Gesù, Giovanni e Giovanni Battista erano tre gemelli spirituali, è questo il loro profondo legame. Gesù era il più grande spiritualmente e viene compenetrato dal Cristo per questo diviene anche il loro maestro. Per questo sotto la croce dice a Sua madre “Madre ecco tuo figlio” riferendosi a Giovanni, l’unico che gli era rimasto, e anche perchè egli eredita il destino dell’umanità”.

Il supremo valore dell’umiltà
“Il Sole manassico dà la genetica a tutta la galassia. Il nostro Sole è un Generale e il Sole manassico è un altro Generale che ha un compito più grande. Tutti e due possiedono in Sè lo Spirito Santo. Se prendiamo coscienza di ciò che ora vi dico ci umilieremo e ci convertiremo all’istante. Adonay, che è il Padre, è uno strumento anche Lui. Lui dice “Io sono lo strumento dello Spirito Santo e il Cristo dice “Io sono lo strumento del Padre” e lo Spirito Santo a Sua volta “Io sono lo strumento di me stesso”. Il primo valore fondamentale da realizzare, quindi, per potersi evolvere è l’Umiltà. Una persona può amare ma essere arrogante, un’altra può lavorare per la giustizia ma essere superba. Adonay è arrivato ad essere un Sole perchè ha realizzato prima di ogni altro valore, l’Umiltà.
Tutti dobbiamo essere ambiziosi ad anelare alle dimensioni superiori ma nello stesso tempo dobbiamo essere umili perchè la conoscenza appartiene agli esseri di tutte le dimensioni. Un Essere della settima dimensione può compenetrare un Essere della prima, e parlare attraverso di lui, e l’Essere della quinta dimensione deve avere l’umiltà di ascoltarlo. Questo è il segreto della conoscenza cosmica e delle dimensioni della Luce.
Il Padre Supremo e la Coscienza Cosmica possono compenetrare l’Essere apparentemente più insignificante e il Maestro della quinta dimensione deve avere l’intuizione di riconoscerlo, ascoltarlo e adorarlo perchè è il Padre che parla attraverso di lui.
È chiaro che un Essere della quinta dimensione non è in grado di fare ciò che fa l’Essere della settima dimensione.
Quindi la conoscenza ha accesso a tutti gli Esseri dell’Universo, l’evoluzione invece ha una gerarchia molto precisa che obbedisce alla legge cosmica.

La più grande conquista
Ciò che si è vissuto duemila anni fa si sta ripetendo in questo tempo, in una nuova Galilea, la Galilea dei Gentili, e anche se il Maestro non lo vediamo, Lui è già in mezzo a noi e presto si materializzerà. È invisibile ma anche visibile attraverso il Suo sangue che le stigmate versano in tutti i luoghi del mondo. Spero tanto che tutti  voi possiate vederlo e ascoltarlo parlare, ma questa dovrà essere una vostra conquista. La conquista di non perdervi perchè il male cercherà di farvi cadere tentandovi attraverso sentimenti, pensieri, emozioni e allontanandovi dal vostro cammino. Sono disposto a pagare con la vita il prezzo che possiate vederlo.
La più grande conquista che un uomo può raggiungere è ascoltare e sentire parlare Gesù, dopo di questo non vi è niente di più grande e la mia missione è portarvi a questo.

Gesù Cristo e il Suo Calice Vivente
Vedo il Maestro Gesù attraverso le visioni ma l’ho incontrato anche fisicamente. Un giorno è apparso nella mia casa dove c’era il tavolo apparecchiato, gli ho offerto il pane e lui mi ha messo  una mano sulla spalla e mi ha detto “Ricordati che dobbiamo mangiare il pane della vita” e scompare così come era apparso. Era alto, indossava una tunica usata, emanava un profumo di rose. Era il Cristo. Ed in quel momento ho avuto una sensazione differente da quelle che ho durante le visioni. Ho provato una sensazione di confusione nella mente perchè vedevo le stigmate in Lui e in me e mi chiedevo “Chi sono io e chi sei Tu?” … e ho avuto la risposta che non vi posso dire ma che mi da la forza di stare qui fino alla morte.

Le profezie e il ritorno del Cristo
Saranno accelerati gli eventi naturali di sofferenza e presto, entro il prossimo anno, si manifesterà un evento naturale molto forte e drammatico che richiamerà l’attenzione del mondo così come è stato per le torri gemelle.
Nel dicembre del 2012 inizia il cuore del cambio dove ci lasciamo alle spalle l’era dei Pesci ed entriamo nell’era dell’acquario. Ma il Nuovo Regno inizierà quando Gesù ritornerà. Scenderà dal cielo accompagnato da centinaia di migliaia di astronavi in tutto il mondo che occuperanno la terra, dalla più bella di queste scenderà il Figlio dell’Uomo cristificato, il Maestro dei Maestri, in un luogo che sceglierà e che sarà molto probabilmente un Paese dei popoli latini.
C’è anche la possibilità che questi Esseri celesti possano scendere sulla terra prima della venuta del Figlio di Dio per dare una ulteriore possibilità all’uomo preparandolo al nuovo avvento del Cristo. In quel giorno glorioso tutto il mondo si fermerà, i potenti e molti uomini cercheranno luoghi sulla terra per nascondersi, per la paura e la vergogna, ma non li troveranno”.

Il contatto
“Sono stato scelto per questa missione per la mia disponibilità, per la mia incondizionabilità, perchè sono un uomo libero che lotta nella società per la salvaguardia dei diritti dei più deboli. Chi risponde alle direttive universali, a prescindere dalle proprie idee, viene da loro contattato, ma è molto difficile preparare uno spirito ad una delicata missione che Loro devono portare avanti, è molto rischioso perchè la disponibilità dello strumento deve essere totale. Solitamente, infatti, preferiscono il contatto indiretto. Quando voi emanate tanta luce e vi sentite spinti a manifestare azioni in favore della pace, dell’amore, della giustizia e della fratellanza come se qualcuno dietro di voi  vi spingesse a farlo, sono Loro che vi spingono e vi suggeriscono di manifestare tali azioni e in questo modo vi contattano e vi preparano. Perchè non siete ancora pronti per un contatto diretto”.

Le ore sembrano scorrere in un attimo … tanti concetti di incomparabile valore sono stati ascoltati e memorizzati ma soprattutto la potente vibrazione del Verbo è penetrata fino alle profondità dei nostri esseri marchiandoli a fuoco, emozionando i nostri spiriti fino alle lacrime, trasmettendo codici invisibili di una genetica solare che la nostra sintonia permette di far entrare determinando l’alchimia dei nostri spiriti, la trasformazione dell’uomo verso l’Homo Nuovo.
Il Maestro prepara i suoi alunni all’esame di maturità che li proietterà, se preparati, verso una scuola superiore.

Gino è presente, ascolta tutto attentamente, il suo spirito, imprigionato in un corpo reso deforme dalla sua infermità, soffre tanto, ma è attento, molto attento. I suoi grandi e bellissimi occhi trasmettono tutta la sua emozione, la sua coscienza e la profondità del suo spirito …
Gino, un bimbo di dieci anni che rappresenta in quel momento tutti i bambini sofferenti del mondo, un bimbo che nonostante la sua grande sofferenza ha ricevuto la grazia di poter avere tanto amore, dal suo papà e dalla sua mamma … la sua mamma … esempio di forza e di grande amore che non smette un attimo di accarezzarlo, di farlo sentire a suo agio, tenendolo tra le sue braccia. Nonostante la difficoltà, sono lì presenti ad ascoltare Giorgio che al loro arrivo ha abbracciato Gino con un amore che non può essere descritto  … lo ha abbracciato accarezzandolo, baciandolo, benedicendolo e comunicando con il suo spirito in un linguaggio  fatto non di parole.
Anche noi, insieme a Gino ascoltiamo e apprendiamo ancora, questa volta proprio su di loro  … i bambini …

i bambini
“I bambini indaco, i bambini cristallo sono i bambini che portano la nuova genetica, sono coloro che erediteranno il nuovo Regno di Dio. Tutti i bambini che nascono oggi sono bambini speciali. Dobbiamo aiutarli tutti, indistintamente.
Dobbiamo educarli, proteggerli, sono loro il nostro futuro. Se non li proteggiamo, il demonio tenta di attaccare loro che hanno in se il valore della giustizia.
Questa è la missione più importante di qualsiasi altra. Il primo obbligo che abbiamo è quello di proteggere i bambini che ci sono stati affidati. Senza di loro, noi, abbiamo perso tutto. Alcuni di loro hanno deciso di nascere nella Funima per darci un insegnamento. I bambini che soffrono la fame o che vivono tante altre atroci sofferenze sono venuti per aiutare noi ad imparare.
È importante parlare ai bambini della venuta di Gesù e della presenza degli Angeli ma la cosa più importante è conquistarsi la loro fiducia. Se farete questo saranno loro che istruiranno voi alle Verità Celesti perchè loro non sono di questo mondo però si chiudono perchè il contatto con questa società è terribile e parlano solo con coloro  che manifestano la Luce”.

Gino grida, esprime la sua approvazione  … “Avete visto?” dice Giorgio “Lui è d’accordo! … Gino … bellissimo …”. Poco dopo va via con i suoi genitori accompagnato dallo sguardo amorevole di Giorgio che lo saluta: “Ciao Gino!” e rivolgendosi a noi ci spiega “Nella prossima vita starà bene, molto bene, sarà felice e amerà Dio, ora soffre per apprendere, per recuperare. La reincarnazione è la più alta forma di amore e di giustizia divina, non dimenticatelo”.
Una grande missione quella a cui siamo stati chiamati, talmente grande che spesso non abbiamo coscienza di ciò che viviamo.

La serata si conclude con  una cena comune presso il locale della famiglia del marito di Valeria Rambaldo, tutti insieme per concludere questa indimenticabile giornata con la comunione della cena e dove la festa di compleanno per la nostra piccola Sonia, organizzata dai nostri amati fratelli e da tutti gli stupendi bambini, ci regala una calda e gioiosa sorpresa.

Un nuovo giorno si affaccia dalle finestre, il delicato vocio dei fratelli riecheggia nella casa di Juan Alberto dove siamo ospiti … una porta si apre … un delicato profumo di rosa ci avvolge … Giorgio ha sanguinato … tanti spiriti a lui cari entrano uno ad uno nella sua stanza in religioso silenzio e con  profonda devozione … il Cristo deposto dalla croce vuole ancora donarsi ai suoi fratelli per offrire l’esempio, per offrire la redenzione…
E ancora una volta quella passione d’amore, quella volontà alla disponibilità al Cielo supera ogni dolore, ogni impedimento fisico, non c’è spazio per stanchezza, dolore, fatica, … il tempo di riprendersi, ed è davanti ad un tavolo, insieme a tutti i fratelli, per una riunione dei responsabili delle arche dell’Argentina …
È fondamentale che la base operativa permanente, uruguaya-argentina, sia forte e stabile. La chiamo così perchè le due basi sono fortemente collegate e la mia presenza è costante in questi paesi. Tali arche devono essere più stabili, più forti, insieme a tutte le altre, a darmi il segnale in Italia della mia forza. Dall’America Latina arriva la forza spirituale per diffondere in Italia e in Europa il messaggio, da qui arrivano gli avvistamenti più importanti e numerosi, a parte il nostro Antonio in Italia. Ricordatevi sempre che voi avete una grande e grave responsabilità, io vi prometto che non vi farò mancare la mia presenza, non voglio che neanche si parli che Giorgio ritorna definitivamente in Italia perchè sarebbe già una tentazione. Inizia una nuova tappa della mia missione ma più spirituale che fisica”.
La riunione prosegue con l’organizzazione del calendario di conferenze previsto per il prossimo ritorno di Giorgio, tutto continua, non c’è mai una fine quando ci si ama … “Vi amo tanto” termina salutando tutti. Dopo il pranzo consumato insieme, ci aspettano due ore di viaggio per giungere nella città di Rosario.

Rosario, già il nome mi procura un sentimento di devozione per questa città, una città ricca di cultura, dove, e non è sicuramente un caso, Giorgio ha tenuto e terrà conferenze antimafia con giudici e magistrati italiani, suoi amici impegnati in prima linea contro la criminalità organizzata, e argentini attivi nella lotta contro la corruzione e la criminalità. Un vero gemellaggio con l’Italia. Il Giudice dottor Juan Alberto Rambaldo, l’avvocato dottoressa Ines Lepori, l’avvocato dottoressa Alicia Bargut lavorano all’interno del Palazzo di Giustizia di questa città e prestano servizio come docenti presso l’Università di Rosario, una delle più prestigiose di tutta l’Argentina. Con Ines e la cara Alicia raggiungiamo la città e l’hotel dove alloggeremo, ad attenderci i cari Daniel e Andres che ci aiutano per la sistemazione. 
Dal primo attimo ci sentiamo come a casa, il sentimento di profondo affetto, di profonda devozione, di grande rispetto, di aristocraticità, di serietà ci colpiscono profondamente e ci scaldano il cuore.
Ecco finalmente ci siamo! La nuova arca di Rosario … le pareti ancora fresche per la pittura … ciascun componente ha fatto il possibile perchè Giorgio la potesse vedere ultimata … un caldo applauso ci accoglie, tante anime felici, sedute ognuno al proprio posto, seguono Giorgio con lo sguardo che viene condotto in ogni stanza dell’arca che avrà il suo settore …. Dal cielo alla terra … Funima … Antimafia … una copia, in piccolo, diciamo una neonata, della nostra amata arca centrale di Sant’Elpidio a Mare, verranno seguiti tutti e tre gli aspetti dell’opera di Giorgio.
L’Arca di Rosario … luminosa … profumata … pulita … curata in ogni minimo dettaglio rispecchia lo spirito dei suoi componenti, nostri fratelli in Cristo.
La simpaticissima Anita, una giovane dell’arca che ci ricorda tantissimo la nostra Miriam la compagna di Giovanni, figlio di Giorgio e Lorella, ci presenta con grande simpatia ogni singolo collaboratore con tanto di “curriculum” sulle caratteristiche di ognuno … ognuno con il suo talento, con la sua caratteristica umoristica, con le sue proprie inclinazioni … per presentarci infine il loro motto in servizio all’opera del Cristo: “Il nostro Maestro: il Cristo. Il nostro proposito: il servizio a Lui. La nostra aspirazione: essere suoi soldati. La nostra attitudine: tolleranza zero (a chi si mette al servizio dell’anticristo). Il nostro motto: libertà e giustizia.
La musica in sottofondo è il piacevole contorno alla gioia di esistere che si respira in mezzo a loro e che ci contagia immediatamente.
Sono felice per questo dono” dice Giorgio, seduto in un candido divano bianco accanto a Juan Alberto, veramente un bellissimo dono al termine di questi intensi 1260 giorni di missione in America Latina, e continua “Lo voglio dedicare ad una persona molto speciale. Nell’Universitá di Rosario l’opera ha lasciato un segno molto grande e Juan Alberto, che rappresenta l’opera in questa città e rappresenta la sua forza ha potuto farlo grazie ad un amore immenso che lo ha appoggiato e che ha dato la sua vita per questo. Questa arca si chiamerà Lili Mariposa in onore a Liliana Rambaldo. Liliana, una farfalla di Luce … io vedo qui la sua presenza..
Forza allora, avanti! “Lili Mariposa. L’arca della libertà e della giustizia”. Unione, Amore, Tolleranza zero con coloro che non amano la tolleranza, tolleranza cento tra di voi per amplificare l’Umiltà, la Tolleranza stessa, l’Amicizia, la Fratellanza, il senso della Giustizia e l’Amore tra di voi. Queste piccole cose, come questa umile e preziosissima dimora di Luce sono le cose che piacciono al Cielo. Al Cielo non piacciono i grandi templi d’oro,  piacciono questi luoghi umili e puliti dove la pulizia è fisica e spirituale, dove si respira l’amicizia e dove nasce il desiderio di diffondere il messaggio del Cristo. Siamo persone semplici ma abbiamo l’intelligenza, la cultura, la preparazione, questa arca particolarmente ha qualcosa di speciale, la maggior parte di voi sono persone colte, persone che hanno studiato e non per caso si incontrano qui, in questo tempo, anziché usare la cultura per fini di potere, viene utilizzata per denunciare le ingiustizie e per gridare il rispetto alla Legge, il rispetto dei diritti umani, in difesa dei più deboli, in difesa della Libertà dell’uomo. Tutti possono entrare a far parte di questa arca, persone di qualsiasi provenienza sociale, politica, religiosa, purchè alla base ci sia il rispetto e l’amore per i valori universali che noi pretendiamo di diffondere e di riconoscere nel Cristo che ce li ha trasmessi  dando la sua vita per noi. Non è importante che un essere riconosca il Cristo come figlio di Dio, Lui desidera da voi che si mettano in pratica i suoi insegnamenti e questo lo possono fare tutti, i marxisti, i cristiani, gli islamici, i buddisti, ecc”. La madrina dell’arca Lili Mariposa è presente, attenta, emozionata, il suo spirito manifesta l’immensa gioia di portare ai piedi della Croce questo dono speciale, il più grande: il risveglio di nuovi chiamati alla missione del Maestro dei Maestri. La sua devozione è grande, il suo operare limpido, il suo parlare schietto, la sua umiltà disarmante, il suo agire altruistico: è la nostra Ines Lepori, grande donna e grande madre dell’opera e di questa arca benedetta che ha curato come una figlia da crescere e proteggere. Esempio per tutti noi.
Dobbiamo fare un forte applauso a Ines” dice Giogio “voglio ribadire ufficialmente che il rappresentante di tutte le arche in Argentina è Juan Alberto Rambaldo e altrettanto ufficialmente desidero nominare come rappresentante dell’arca di Rosario, Ines Lepori, che  successivamente nominerà, insieme a Juan Alberto, i gruppi operativi e i responsabili di questi”. Ines rivolge il suo profondo ringraziamento al Padre e a Giorgio che li ha onorati della sua presenza ma anche a tutti gli integranti dell’arca che hanno lavorato con tanta passione e sacrificio, tutti, dal più anziano al più giovane. “Bene” continua Giorgio “Allora forza! La città ha bisogno di voi, dovete diffondere il messaggio, organizzare bene il gruppo operativo di Antimafia e avrete subito da fare visto che i primissimi di Ottobre ci sarà il Congresso Antimafia dove saranno presenti dall’Italia l’Onorevole Giuseppe Lumia, l’Europarlamentare Giulietto Chiesa e la capo redattrice del giornale AntimafiaDuemila Anna Petrozzi. Avete quindi un appuntamento molto importante da organizzare e successivamente programmeremo una conferenza spirituale. Vi raccomando di stare sempre in contatto con la base operativa di Montevideo e con la base operativa internazionale di Sant’Elpidio a Mare”.
La dolce piccola Estefania piange … l’emozione di quel momento è forte … forse pensa alla paura che a volte la notte la invade …  è la dolce figlia di Daniel e la sua sposa, Giorgio le sorride “Estefania, ricordati una cosa in qualsiasi momento della tua vita, soprattutto quando sarai grande, in qualsiasi luogo del mondo tu sarai e avrai bisogno di me, io ci sarò, non te lo dimenticare mai”.

L’attività dell’arca ha subito inizio con la raccolta di circa 1000 dollari da devolvere alla Funima raccolti durante la cena di beneficienza, alla quale abbiamo partecipato insieme a tutta l’arca, organizzata per la sera dalla trattoria molisana di un nostro simpaticissimo e devoto nostro conterraneo e della sua famiglia che accolgono Giorgio con grande amore e che insieme a lui non manca di richiamare il ricordo del nostro Paese, l’Italia, che ha partorito i due estremi valori … l’Italia dai profondi sapori, dagli intensi colori, da grande passione d’amore, dai grandi Santi ma anche da una piovra dai profondi  malefici tentacoli che si prepara per l’ultima battaglia. Quella in cui perderà la sua guerra.

Con tutto il mio amore
Sonia Alea

Montevideo, 13 giugno 2008