Nulla viene a caso, ogni persona che incontriamo lungo il nostro cammino, ogni avvenimento che ci accade fa parte di un piano ben prestabilito, affinché l’anima, noi esseri di Spirito, possiamo fare delle esperienze che ci facciano acquisire un bagaglio di conoscenze da portare con noi per migliorare e comprendere meglio le Leggi ed i meccanismi che sottendono alla Creazione.
E così è successo anche per noi, un gruppo di giovani, amanti della Scienza Spirituale, desiderosi di comprendere i dinamismi della Legge che governa questa meravigliosa macchina olistica che è il nostro amato pianeta Terra, spinti dallo Spirito all’Unione con il Divino aneliamo alla nostra antica patria, con quel Sacro Fuoco che con forza dirompente ci costringe alla ricerca, che sembra quasi far scoppiare il cuore, noi giovani anime, innamorati, amanti della figura del Cristo, questo meraviglioso e sublime Essere che ha camminato sul nostro pianeta, noi che superando diversi ostacoli affinché il metallo grezzo diventi con il tempo oro purissimo, siamo ora giunti qui…
Volti mai visti, ma familiari… Fratelli sin da subito, riconosciuti internamente come se ci conoscessimo da sempre… Abbracci sinceri che scaldano il cuore, occhi profondi in cui vedi l’universo, e senti un unico e forte legame che ci unisce… Come quando senti un profumo e quella fragranza pervade in un attimo tutto il tuo Spirito, subito la riconosci perché ti è familiare, è antica, ma presente, fa riemergere piacevoli memorie ancestrali, ma non ricordi quando l’hai sentita per la prima volta, forse perché distante anni luce da quel momento, eppure dentro, nel tuo più intimo sai che la ami e che la conosci.
Ecco, e così è stato, voi tutti per noi un dolce profumo di verità, di giustizia, amore e speranza, risuonato in noi, in completo accordo e risonanza con noi.
Natale 2015, saliamo le scale con un religioso silenzio, la mente calma e ferma, il cuore che batte forte per l’emozione, l’emozione per ciò che i nostri occhi stanno per vedere, ed ecco un’immagine di altri tempi, veniamo catapultati come in un’altra dimensione. Un profumo di incenso e fiori quasi impercettibile, ma talmente forte che inebria le nostre menti, un Uomo, lì seduto con lo sguardo immerso nel Divino incanto, ma segnato dal dolore di quel Sacro Segno impresso nel suo corpo, che da un lato ci fa soffrire perché riporta nelle nostre menti e ci fa vivere, attraverso l’esistenza di questo Umile Servo, quello che un Essere Speciale ingiustamente ha subìto ed oggi dopo duemila anni continua a subire, e dall’altro lato ci insegna e ci guida. E poi mi sono chiesto: “Cos’è che spinge un Uomo ad accettare le sacre Stigmate, una così grande sofferenza nel corpo, una parte della sofferenza di Gesù Cristo, a cambiare totalmente la sua vita, lasciare tutto e seguire totalmente il Signore?” E ho trovato la risposta in una sola parola: AMORE, il vero Amore, non il nostro amore umano che è pur sempre bellissimo, ma imperfetto… Quell’Amore che circa duemila anni fa in questo Santo Giorno è venuto al mondo, Lui che è solo Amore Infinito Eterno senza riserva alcuna, quell’Amore che presto tornerà come Giustizia e Verità.
La stanza è stretta, quando tutti i fratelli osservano questo meraviglioso spettacolo della Sanguinazione, lacrime di emozione, di devozione. Tutti i cuori sono uniti ed inchinati di fronte a quel sacrificio di Amore che si rinnova per l’ennesima volta. Un grido silenzioso sembra levarsi come a chiedere di ridistribuire a noi tutti quel dolore per alleviare un po’ la sofferenza di quel Calice Divino.
Ma lui è felice, con occhi pieni e voce soave e leggera ci dice: “IO SONO QUI!, IN MEZZO A VOI, TOCCATEMI, METTETE LA MANO NEL MIO COSTATO!”. A questo punto le parole si fermano perché non riuscirebbero mai ad avvicinarsi minimamente a raccontare ciò che è stato sentire le parole del Maestro dei Maestri, del Re dei Re, del Supremo Avatar, uscire dalla bocca del suo Umile ed Ubbidiente Servo. Come possono le parole così limitate nella loro forma esprimere un’emozione, un turbine di amore come quello provato? Non possono… Come può il finito esprimere l’Infinito? Impossibile.
Ma lui continua, con voce calma ma forte dice “NON VI TRADIRÒ MAI!”… E lì, in quel momento, tutte le nostre insicurezze, i nostri dolori, la rabbia, tutto ciò che di negativo risiedeva in noi, come per magia è scomparso, portato via da un dolce vento di freschezza e rinnovamento, come foglie secche che volano nel vento e si disperdono. Liberati da un grosso peso, lasciamo il posto ad un pianto di commozione, di gioia e di amore. Lo Spirito esulta con forza nel plesso solare, l’amore quasi incontenibile si può toccare per quanto è tangibile. Questo momento lo porteremo sempre con noi, nel profondo del nostro cuore, come un’àncora a cui aggrapparci nei momenti bui, come un baluardo, una fortezza, un faro per non perdere la rotta, la nostra stella polare.
Noi che dopo essere stati visitati dal Fuoco dello Spirito ci illuminiamo, diveniamo belli, vivi, pieni di calore. Dobbiamo essere come bracieri e mantenerci ben accesi e vigorosi così da riuscire a superare tutte le difficoltà che vengono solo a rafforzare il Fuoco, il suo dinamismo e la sua potenza.
Grazie Giorgio di aver deciso di venire sulla Terra per aiutare noi Spiriti assetati di Verità e Giustizia.
Grazie perché ci avete accolto nella vostra famiglia e aperto le porte della vostra più profonda intimità.
Grazie perché ci avete fatto trascorrere il più bel Natale della nostra vita.
Grazie Padre Adonay perché duemila anni fa preparavi la nascita di un Essere Perfetto, L’Avatar Supremo dell’Amore, il Cristo, ed ora stai preparando il Suo ritorno.
Padre Adonay, Santissima Madre, dateci la forza di essere simili a Divini Guerrieri armati di Amore, Compassione e Comprensione, aiutateci affinché il nostro corpo lavori in ogni momento per le anime e per la Redenzione del mondo, per far sì che la vostra Coscienza si manifesti in ogni uomo.
Dai Fratelli dell’Arca Maria Santissima
Gennaio 2016