“Inat it nis othen” Pace al di sopra di tutte le frontiere.
Sete di Giustizia trasmette il suo tuonante verbo. Giustizia per i bimbi che ogni 5 secondi muoiono di fame nel nostro tragico mondo. Giustizia per milioni di creature innocenti che ogni anno vengono violentate e uccise a causa di guerre, malattie, perversioni, vendita di organi. Giustizia per i martiri assassinati per difendere la Verità e per i Giusti che raccogliendone il testimone rischiano la vita ogni giorno. Giustizia per la Terra, Madre Creatrice del nostro habitat, che ci ha accolto nel suo grembo materno, ridotta in agonia dalla follia umana.
Un uomo innamorato di Cristo e dei Suoi Angeli parla al cuore degli uomini .
Leggete la trascrizione dell’intervista, realizzata da un giornalista nella sala conferenze dell’hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, allo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni.
16 Febbraio 2016
27 dicembre 2015
Giornalista: La tua Giorgio è una storia straordinaria, un passato straordinario, un presente straordinario. La prima cosa che mi viene da chiederti è questa: “Ti sono state aperte tante porte, in maniera così incredibile, come è potuto accadere? Quale è stata la cosa che ti ha permesso di ricevere così tanti messaggi?
Giorgio Bongiovanni: Io da bambino, quando avevo sette anni e dormivo ancora nel mezzo del letto tra mia madre e mio padre, ho cominciato ad avere esperienze spirituali. Certamente non le capivo perché ero un bambino e mia mamma, cattolica, cristiana praticante, mi diceva: “Stai tranquillo figlio, tu vedi gli angeli”. Io vedevo degli esseri. Uno in particolare era bellissimo, biondo, alto. Mi parlava di Dio e dell’esistenza di altri pianeti. Poi, all’età di 13,14 anni, erano gli anni settanta, ho conosciuto Eugenio Siragusa, catanese, un grande pioniere del contattismo a livello mondiale che era considerato uno dei contattisti più importanti al mondo, insieme a George Adamski, Howard Menger ed altri. Con lui ha inizio per me una scuola iniziatica, spirituale, metafisica, e ufologica. Io ho ricevuto dai miei genitori un’educazione cattolico-cristiana ma la mia vera educazione culturale e spirituale è stata quella impartitami da Eugenio Siragusa. In seguito a tanti anni di profondi studi seri e severi che mi hanno condotto verso quella che sarebbe divenuta la mia missione ho realizzato l’unione di due realtà che appaiono contrastanti ma che in realtà non lo sono. Ecco perché per me sentire parlare di UFO, extraterrestri, angeli è sempre stato normale. Sono oramai quasi 40 anni che vivo di ufologia spirituale ma soprattutto del messaggio mistico che questa rivelazione porta in se. Il collegamento tra Cristo e gli extraterrestri alla fine è molto semplice perché parliamo degli stessi personaggi che nei Testi Sacri vengono chiamati “Angeli”, i quali non erano altro che esseri provenienti da altri mondi. Non ci dobbiamo meravigliare e con questo non voglio rivoluzionare la religione perché io sono credente, credo negli angeli e negli arcangeli. Anche la NASA ha ufficialmente affermato che ci sono milioni di pianeti abitati nell’universo quindi è possibile, per me certezza, che alcune di queste civiltà, nate prima di noi forse miliardi di anni, abbiano raggiunto un’evoluzione tecnologica straordinaria. La domanda è: “Che c’entra questo con Gesù Cristo?” C’entra per un fatto quasi banale: se Cristo si è incarnato sulla Terra per parlare a noi uomini, perché non avrebbe potuto fare lo stesso in altri pianeti? Se è il Figlio di Dio come noi crediamo, se è il Re dell’Universo come noi crediamo, è assolutamente logico che si sia incarnato in altre civiltà e magari queste lo hanno accolto, lo hanno riconosciuto, a differenza nostra. Non c’è stato bisogno, forse, di arresti, torture, crocifissioni, e quindi si sono evolute rapidamente. Non dobbiamo meravigliarci se oggi, nell’anno 2015, era dei voli spaziali, atterrasse un’astronave proveniente da un altro mondo e, oltre a fornirci di tante cognizioni scientifiche ci dicesse: “Noi conosciamo Dio e conosciamo Gesù Cristo come lo avete conosciuto voi”. Io ci credo non solo perchè ho approfondito il tema ma perché li ho visti. Ho visto questi esseri e ho visto le loro astronavi.
Giornalista: Non sei l’unico contattista. Non sei l’unica persona che vive questi contatti. Ma il messaggio è uniforme o secondo te ci sono delle differenze tra ciò che ricevi tu e ciò che dicono gli altri?
Giorgio Bongiovanni: Nei contattisti veri il messaggio è uniforme nella descrizione di questi esseri: sono essere pacifici, più evoluti di noi di forse miliardi di anni, hanno una tecnologia fantastica, sono immortali, cioè loro non hanno più bisogno di morire come noi perché riescono a controllare i loro corpi attraverso l’energia psichica solare. Ma abbiamo in comune con loro l’anima, per questo ci chiamano “fratelli”. La Legge Universale che loro rispettano è quella dell’amore e della fratellanza, conoscono perfettamente la legge di causa ed effetto e ci visitano per aiutarci. Il fatto che altri contattati non parlino di religione non significa che siamo diversi perchè tutti parliamo della presenza pacifica di questi esseri che vengono sulla terra per amore. I contattisti che descrivono questi esseri come “scienziati extraterrestri, cinici, indifferenti, senza sentimenti, grigi, arancioni, verdi, rettili, insettoidi, che ci vogliono aggredire” non li ritengo contattisti ma persone false e bugiarde o addirittura al servizio dei potenti che vogliono negare la verità.
Giornalista: Quindi possiamo dire che tutti coloro che ci propongono un contatto extraterrestre fondato sulla paura in realtà è un falso contatto?
Giorgio Bongiovanni: Nella migliore delle ipotesi queste persone sono manipolate, a loro insaputa, da forze oscure che desiderano presentare questa verità sotto un punto di vista negativo. Nella peggiore delle ipotesi sono degli agenti d’intelligence che hanno il compito di screditare il fenomeno in quanto questo oggi non può più essere negato. Per tale ragione la metodologia dei potenti è quella di cercare di ridicolizzarlo e screditarlo instillando la paura.
Giornalista: Come avviene questo contatto?
Giorgio Bongiovanni: Il contatto avviene in diversi modi, il modo più diretto per gli extraterrestri è quello di materializzarsi. Io vedo te e ci stringiamo la mano, è un contatto diretto e questo lo fanno rarissime volte e in luoghi isolati, lontano dalla massa, noi possiamo non essere d’accordo ma questo è il loro pensiero e la loro metodologia. Loro mi hanno detto: “Noi non vogliamo contattare massivamente gli uomini, per ora, perché l’umanità non è pronta, quindi scegliamo dei soggetti che possono essere teologi, professori, contadini, a noi interessa che abbiano la forza del plesso solare positiva” (loro la chiamano così). Può essere una persona colta, ricca, povera, a loro non interessa, interessa che il plesso solare del contattato sia disponibile. Disponibile, eventualmente, a raccontare l’esperienza, a presentare loro, dicendo la verità, cioè che sono esseri positivi, nostri fratelli, e a non speculare su di essa. Quando trovano questi soggetti li contattano. Non ci sono migliaia di contattati perché non ci sono tante persone disponibili. Ti possono contattare anche telepaticamente o attraverso i sogni, ma se ti vogliono affidare una missione devono avere un contatto diretto. Da me si sono fatti vedere fisicamente decine di volte, poi il contatto può divenire telepatico, emozionale, ma i primi contatti devono essere fisici, devi sapere con chi hai a che fare, una volta che sai con chi hai a che fare loro ti chiedono la disponibilità totale: “Tu vuoi lavorare per noi? In cambio noi ti diamo l’eternità, hai l’anima salva, la felicità eterna”. Non è poco, non ha prezzo. “In cambio cosa volete da me?” chiede il contattato. “Che lasci tutto: moglie, figli, fratelli, sorelle, tutto quello che hai e ti metti a disposizione nostra”. Insomma, io per l’eternità darei qualsiasi cosa, no? Questa disponibilità, purtroppo, non la trovano quasi in nessuno. Io ho detto di si e ho avuto la fortuna che la mia famiglia mi ha seguito. E loro mi hanno detto: “Noi ci siamo fatti vedere dalla tua famiglia e questo è il dono che ti abbiamo voluto fare per la tua totale disponibilità e perché tu vedi il Signore, quindi per noi sei un essere scelto da Dio e noi ti rispettiamo tanto”.
Giornalista: Una delle cose che riportano altri contattisti è che “la morte non esiste” ma che è un passaggio dimensionale, insomma uno spogliarsi del denaro, della famiglia, ecc. per andare verso la vita eterna. Concordi con questo?
Giorgio Bongiovanni: In realtà noi adesso siamo morti, perché siamo mortali, non perché il nostro spirito muore ma perché il nostro spirito è prigioniero della materia, diciamo che è “al 41 bis”, detenuto in carcere. Quando loro ci promettono l’eternità, ci promettono la conoscenza dell’Universo e quindi la libertà. “Conoscerete la verità e sarete liberi” disse Gesù. Quando un uomo conosce tutta la verità prende coscienza della sua eternità. La morte fisica è un passaggio traumatico proprio per la nostra incoscienza, anche se poi andiamo nell’al di là e diveniamo consapevoli che siamo vivi. Quindi loro vogliono regalarci questa coscienza, la coscienza che non moriremo più. A quel punto avremo vinto la morte. Avendo loro una scienza in grado di rigenerare le cellule, potremo vivere fino a quando vorremo con lo stesso corpo, quando non ci piacerà più potremo cambiarlo così come cambiamo una macchina, ne più e nemmeno. Questa è l’immortalità. Mentre adesso, per quanto noi crediamo nello spirito, comunque dobbiamo credere per fede, non abbiamo la certezza. Io ho tanti amici che sono convinti che dopo la morte non c’è niente.
Giornalista: Tu hai ricevuto le stigmate. Sei uno stigmatizzato, questa è una cosa assolutamente straordinaria. Che valore ha per te tutto questo e perché è accaduto?
Giorgio Bongiovanni: Questa esperienza ha per me un valore Cristico. I segni sono sempre presenti sul mio corpo ma poi vivo anche le sanguinazioni che sono state riprese dalle telecamere di tutto il mondo, alcune volte anche in presenza di medici e ti assicuro che la cosa mi imbarazza sempre perchè si tratta della mia intimità ma prima ti ho detto che quando tu entri in contatto con queste dimensioni devi essere disposto a dare tutto, quindi se loro ti chiedono di spogliarti lo devi fare.
Per me questi sono i segni di Cristo, assolutamente. Anche se per altri magari no.
Sono i segni che Cristo ha impresso nel mio corpo perché vuole usare il mio corpo e il mio spirito come strumento per dare il Suo messaggio, insomma io sono una Sua voce. Io non sono il Cristo, assolutamente, ma sono un Suo strumento, quando Lui decide che devo sanguinare, che devo scrivere un messaggio, io lo scrivo e lo divulgo. Il segno più importante della mia vita è che è stata la Madonna, a Fatima, a dare inizio a questo fenomeno il 2 di settembre 1989. Di fatto io sono una persona, un messaggero che deve diffondere il messaggio della Madonna di Fatima, che parla degli extraterrestri, della Seconda Venuta di Cristo e della grande apostasia della chiesa cattolica.
Giornalista: Questa è una cosa molto interessante, infatti, quando io parlo con le persone per strada, con la gente comune che non si accorge di questi fenomeni e non ha consapevolezza di questi eventi, la cosa che è più difficile da spiegare è il parallelismo tra la spiritualità e l’ufologia. E si stupiscono quando gli spieghi che dietro tutto questo c’è un messaggio. Qual’è quindi questo messaggio?
Giorgio Bongiovanni: Il messaggio è questo, molto semplice, quasi infantile, ma nello stesso tempo grandioso: “Non siete soli nell’Universo. Non lo siete mai stati. Noi esistiamo da milioni di anni. Siamo fratelli perché lo spirito che noi portiamo è lo stesso spirito vostro, il quale ci è stato donato da un’entità che voi chiamate ‘Spirito Santo’ e che noi chiamiamo ‘Intelligenza Onnicreante’, o ‘Intelligenza Cosmica’. Noi veniamo in pace. Abbiamo una tecnologia superiore alla vostra di milioni di anni che ci ha dato la possibilità e ci da la possibilità di vincere tutte le malattie esistenti nell’Universo, ci ha permesso di viaggiare nel Cosmo e di costruire nei nostri mondi una società basata sul benessere di tutti. Noi non viviamo con il necessario, noi viviamo con la ricchezza assoluta che è alla portata di tutti i cittadini dei nostri mondi. Viaggiamo nell’Universo, ci amiamo uno con l’altro e abbiamo conosciuto lo stesso personaggio che voi, purtroppo, avete crocifisso e che noi invece abbiamo accolto con tanto amore. Noi siamo qui per chiedervi di amarvi tra di voi, di rispettarvi, di amare la natura perché la state contaminando, di guardare dentro di voi perché siete i nostri fratelli e quindi anche voi siete eterni, di osservare l’Universo che è il vero Paradiso e di fare questo salto che dalle mura della vostra cittadella vi proietterà verso la magnificenza dell’Universo. Se voi fate questo noi vi aiuteremo, vi daremo la tecnologia, vi daremo tutte le nostre cognizioni scientifico-tecnico-spirituali per potere uscire dal buio che vi attanaglia. Se voi non ci ascoltate, farete un percorso di grande sofferenza e rischiate l’autodistruzione. Noi abbiamo pronto un programma di salvezza per alcune persone del vostro mondo che reputiamo degne e idonee per poter costruire una civiltà basata sulla solidarietà e senza sistema economico-monetario. Nel vostro mondo noi scegliamo persone che con il rapporto economia, moneta, denaro, devono essere in antitesi totale. Anche se sanno che devono usare il denaro per sopravvivere, lo devono considerare il male assoluto del vostro Pianeta. Abbiamo catalogato tutte queste persone che sceglieremo per salvare il vostro Pianeta da una distruzione totale insieme a tutti i bambini, che in quel momento sono necessari per ripopolare la Terra”.
Tutti i bambini senza distinguere di chi sono figli, possono essere figli di Riina, del Papa, dei missionari, a loro non interessano le nostre idee, a loro interessa cosa noi mettiamo in pratica. Loro rispettano anche i non credenti, rispettano i cristiani, i cattolici, gli uomini e le donne di qualsiasi religione. Sono molto scientifici su questo, guardano i fatti, i fatti che noi mettiamo in pratica sono per loro la personificazione delle nostre idee. Se io credo in Cristo e metto in pratica il messaggio cristiano per loro sono un essere speciale. Ma se io credo in Cristo e non metto in pratica le opere, per loro sono una persona che inganna la vita. Loro sono molto spietati su questo, non si fanno trascinare dai sentimenti di parentela (mia sorella, mio fratello, mia moglie, la mia fidanzata) loro guardano i fatti. Se tu hai messo in pratica i valori universali loro ti scelgono e ti salvano ma se la tua fidanzata a fianco non li ha messi in pratica loro la lasciano, lei si strapperà i capelli, sbatterà la testa nel muro perché ti vedrà salire nell’astronave e non ti potrà seguire ma loro non si commuoveranno. Questa è la loro logica, che noi possiamo o non possiamo capire. Questo è il loro progetto di salvezza. Ma loro non spostano nemmeno l’aria che respiriamo (con una loro astronave) se non hanno una direttiva ben precisa da parte di quella che loro chiamano “Intelligenza Cosmica”, cioè da parte di Dio. Loro sono pronti a intervenire nella nostra civiltà se Cristo, o Dio, o le divinità che Li rappresentano, daranno loro l’ordine. Se l’ordine supremo non sarà dato, loro saranno costretti ad osservare, magari piangendo, la nostra completa autodistruzione.
Giornalista: Ho sentito spesso parlare di profezie ma molto spesso le profezie non si sono avverate. Ti voglio chiedere se c’è una profezia riguardante, diciamo così, il destino del Pianeta perché hai parlato di ripopolazione.
Giorgio Bongiovanni: Penso che non a caso sei qui oggi, forse sei veicolo, strumento per fare iniziare a passare questo discorso. Ci sono varie profezie, la profezia di Fatima, la profezia del capitolo 24 di Matteo, dove Gesù promette di ritornare sulla Terra, la profezia del Nuovo Regno, della Nuova Era, del contatto, sono profezie precise ma ti posso garantire che una sola profezia è certa, matematica e non potrà sfuggire al destino: che il nostro Pianeta proseguirà la sua vita e si evolverà nella quarta dimensione, e gli uomini che erediteranno il nuovo mondo saranno finalmente liberi, in un mondo di pace e fratellanza, come gli extraterrestri.
Questa è la profezia assoluta, tutte le altre profezie sono vere e sono certe ma dipende dalla volontà dell’Altissimo. Quindi se ci sarà una Nuova Era significa che un’altra profezia certa è la Seconda Venuta di Cristo, e se c’è la Seconda Venuta di Cristo con le legioni celesti si vede che gli extraterrestri contatteranno gli uomini. Tutte le altre profezie non te le posso garantire, so che si parla della Terza Guerra Mondiale, di catastrofi, si parla di anticristo, dei due testimoni, sono tutte profezie che possono verificarsi così come possono anche non verificarsi, e lì non c’è più nemmeno la volontà dell’uomo, c’è solo la volontà di Dio. Dio ha dato i dieci comandamenti, ma Lui è al di sopra della legge. Nel quinto comandamento c’è scritto “Non uccidere”, ma Dio se vuole può uccidere e lo fa con le catastrofi naturali, quindi Lui è al di sopra della legge. Non sappiamo quindi se ci sarà la Terza Guerra Mondiale, non sappiamo il giorno e l’ora in cui questo mondo passerà finalmente a una vita più bella, solo Lui lo sa. Ma ciò che è certo, è che il mondo non finirà, questa è l’unica garanzia che ti posso dare.
Giornalista: Secondo te perché le persone si mostrano disinteressate al fenomeno dell’ufologia?
Giorgio Bongiovanni: Per due motivi. Il primo motivo, credo che sia il più importante, è perché non sanno, non viene spiegato loro la vera natura degli UFO, perché vengono, chi sono, cosa vogliono, in quanto i potenti, come abbiamo detto, non hanno interesse a far conoscere questa verità. Il secondo motivo è perché l’umanità che può pensare, l’umanità che può mangiare, l’umanità che può leggere, che può studiare, scrivere, che ha una macchina, un telefono, la televisione, che si aggira intorno ai 2/3 miliardi di persone vive sotto la congiura del silenzio e ha paura della “Nuova Filosofia”, come la chiamava Giordano Bruno, perché è materialista. La Nuova Filosofia che portano questi nostri fratelli cosmici si basa sul principio che siamo tutti fratelli, che dobbiamo dividere ciò che abbiamo, che nessuno deve essere povero, che non deve esistere il concetto di proprietà, nè il concetto di comunismo o socialismo ma di “partecipazione”. Noi partecipiamo alla vita comune di tutti e tutti diveniamo ricchi di tecnologia, di amore, bellezza e arte. Questa è la Nuova Filosofia che non vogliamo accettare, perché corriamo tutti i giorni, in questa folle corsa all’ambizione, a essere migliori degli altri, ad avere più denaro degli altri, o ad avere semplicemente più soldi. Vi è un istinto bestiale dentro di noi che ci fa godere nell’avere qualche cosa che l’altro non ha. Viviamo all’interno di questo vortice e non vogliamo uscirne fuori. Ecco che quindi quando tu proponi degli argomenti, come quello degli UFO, o spirituali in genere, c’è il rigetto, c’è il sorrisetto, perché i valori che oggi ci propinano continuamente sono il successo, la ricchezza, il sesso (vissuto con perversione, senza amore), la droga, la tirannia. Solo una piccola percentuale di questa umanità “pensante” ha scelto di uscire da questo vortice e di cercare quelle verità che vengono nascoste ma che chi vuole può trovare, prendere coscienza, sposarle e divenire libero.
Il resto dell’umanità non ha questa possibilità, gli è stata tolta la possibilità di pensare, perché non può mangiare, non può lavorare, è ammalata, muore di fame, è in mezzo alle guerre, che cosa gli posso andare a chiedere a quei poveretti degli UFO, quando non hanno nemmeno il pane da mangiare? E quindi sono giustificati. Siamo sette miliardi sul pianeta ma più della metà dell’umanità soffre tra guerre, fame e malattie.
Giornalista: Una delle cose che ho pensato guardandoti, vedendo i tuoi documentari è stata: “Ascolta quello che dice, osserva quello che fa”, e il tuo percorso è veramente straordinario. Volevo farti un altra domanda: vedere dei bambini morire per la fame nel mondo è una cosa difficile da accettare e molto spesso sento amici bestemmiare Dio perché non interviene. Perché questo accade? Perché viene permesso?
Giorgio Bongiovanni: È una domanda che spesso rivolgo a Dio, visto che ho questa fortuna di parlarci, gli dico: “Ma che fai, volti la faccia dall’altra parte? Devi intervenire!”. La risposta è che Lui interverrà, ma nel tempo e nel modo che Lui decide. Allora gli chiedo: “Quale sarà il tempo e il modo? Capisco che non puoi darmi il giorno e l’ora, ma fammi capire…” e allora Lui mi indica la risposta con i segni che accadono. Il Suo “modo” è attraverso la forza della natura che colpirà inesorabilmente i luoghi che sono causa di questa povertà, cioè i nostri, ma lo farà quando noi, caro amico, ci crederemo e lo vorremo veramente. Perché noi che chiediamo, spesso non crediamo ciò in cui diciamo di credere e non vogliamo ciò che diciamo di volere.
Come ti ho detto prima, gli extraterrestri imitano Dio, sono spietati nel costatare se ciò che diciamo è veramente ciò che sentiamo. Quindi noi chiediamo a squarciagola giustizia ma poi non lasciamo tutto, moglie, figli, beni materiali per andare in Africa o dove il Cielo ci chiama come ha fatto Vittorio Arrigoni che ha dato la vita per i suoi fratelli palestinesi. Noi chiediamo e basta, e allora forse Dio dice: “Ma se vi mettete tutti in una bella nave, o riuscite a partire in duemila navi, e andate in quei posti dove i bambini muoiono di fame, senza niente, lasciando tutto e me lo chiedete da lì, magari io lancio un fulmine dal cielo e faccio giustizia subito. Ma quanti sono coloro che lo fanno? Quanti sono quelli che lasciano il proprio benessere materiale, il proprio lavoro, la propria famiglia, e i propri figli per andare a chiedere giustizia per gli altri?” Ecco, di fronte a questa risposta Lui mi mette in imbarazzo e in difficoltà perché il primo sono io che non ci vado, o forse io ci sono andato ma, insomma, non ho lasciato tutto. “E allora, che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo fare così?” No. Non è indispensabile andare in Africa ma dobbiamo “impegnarci”, impegnarci nel posto dove ci troviamo e dobbiamo chiedere giustizia per chi non ce l’ha, giustizia per gli immigrati, giustizia per gli anziani, giustizia per i bambini ammalati che non si possono pagare le medicine, giustizia per i bambini del Sud, di Palermo, di Napoli, che vivono in mezzo alla strada come quelli dell’Africa e allora il Signore comincia a mostrare la sua giustizia contro i potenti. Ma se noi “poveri” o “gente comune” non siamo coerenti con ciò che chiediamo il tempo si allunga.
Giornalista: Ecco, ho finito. Così come ho chiesto a tutti quelli che ho intervistato per strada, voglio chiederti questa cosa: di scegliere un’emozione e di regalarla a chi ti sta guardando, e di spiegare perché hai scelto proprio quella.
Giorgio Bongiovanni: Un’emozione? “Bene”. Bene perché il primo pensiero che mi è venuto è “Amore”, ma io ancora non so amare. Cristo sa amare e vorrei imitare tanto Cristo nel Suo amore, nel Suo sacrificio. Quindi “Bene”, voglio il bene di tutti, sinceramente.
Giornalista: Grazie mille. Perfetto.