
Cosa succede quando due galassie si uniscono?
Non è raro ai giorni nostri vedere immagini astronomiche, realizzate dai potenti telescopi degli osservatori astronomici sparsi sul nostro pianeta, di galassie molto vicine e di galassie in fase di unione.
È talmente comune osservare galassie che interagiscono tra loro, che questa particolare tipologia di oggetti celesti è stata inserita dagli astronomi nel “Catalogo delle Galassie Peculiari” (Atlas of Peculiar Galaxies), una catalogo creato dall’astronomo americano Halton Arp nel 1966.
Di preciso nessun astronomo conosce esattamente cosa accade all’interno di due galassie mentre si uniscono: anche perché è un processo su scala cosmica e dal suo inizio al suo termine possono volerci centinaia e centinaia di milioni dei nostri anni.
L’unico effetto per ora certo che scaturisce da questo tipo di unioni, osservato direttamente dagli astronomi, è la nascita di nuove stelle.
Nuove stelle, insieme alle quali si formeranno i rispettivi sistemi planetari, pianeti su cui con il passare dei milioni di anni germoglieranno i semi della vita portati dallo spazio interstellare: questo è il naturale processo cosmico, messo in atto grazie al continuo viaggio nello spazio di comete e asteroidi.

A questo collegamento oppure cliccando sull’immagine sopra riportata è possibile vedere una collezione di 59 immagini di galassie in fase di aggregazione, scattate dal telescopio spaziale Hubble e rilasciate in occasione del suo 18esimo anniversario, il 24 aprile 2008.
NGC5257 e NGC5258: la lenta danza di due galassie
Le sigle NGC5257 e NGC5258 sono semplici nomi assegnati a due galassie.
Il prefisso di questi nomi NGC sta ad indicare l’appartenenza al Nuovo Catalogo Generale (New General Catalogue), il più famoso catalogo di oggetti del profondo cielo, utilizzato tutt’oggi nell’astronomia amatoriale.
Il numero che segue il prefisso NGC invece è semplicemente il numero progressivo di catalogazione.
Gli oggetti cosmici osservati nell’Universo sono talmente tanti da rendere quasi impossibile l’assegnazione di un nome proprio ad ognuno, per questo si utilizza un numero progressivo di catalogazione.
I nomi NGC5257 e NGC5258 sono due semplici sigle di catalogazione, ma non dobbiamo farci ingannare da questa semplicità: stanno ad indicare due diverse galassie, ovvero due oggetti cosmici talmente grandi e complessi che la nostra mente umana non potrà mai comprenderli completamente fino in fondo.
Queste due galassie sono costituzione molto simile rispetto alla nostra: fotografate e visibili nell’immagine di copertina di questo articolo, le centinaia di miliardi di stelle che compongono la prima stanno “danzando” insieme e attorno alle centinaia di miliardi di stelle che costituiscono la seconda.
Utilizzando le parole riportate nella pagina a loro dedicata nel sito dell’Agenzia Spaziale Europea:
“Le galassie interagiscono visibilmente tra loro, […] quasi come due ballerini che si tengono per mano mentre eseguono una piroetta”.
Man mano che questa per noi lentissima danza cosmica procede, i centri delle due galassie si muovono rispettivamente uno attorno all’altro, seguendo le leggi celesti dell’attrazione gravitazionale.
I due nuclei galattici si faranno sempre più vicini fino ad unirsi divenendo un’unica galassia molto più grande delle due iniziali.
Questa simulazione mostra la fusione di due galassie massicce, accelerata per coprire un periodo di 1,5 miliardi di anni. Le galassie in unione sono suddivise in due immagini: quella a sinistra è in luce visibile, dove il blu indica le stelle giovani e il rosso quelle più vecchie e la polvere interstellare.
L’immagine a destra mostra l’emissione energetica della polvere interstellare, che è ciò che vedono i telescopi a infrarossi come l’Herschel Space Observatory.
Quando le galassie finalmente si fondono, la forte esplosione luminosa di formazione stellare è visibile al meglio nelle immagini a infrarossi. (Crediti: NASA)
Nell’animazione sopra riportata possiamo vedere una simulazione realizzata al computer relativa alla fusione di due galassie.
È solo una simulazione ma si avvicina molto a come potrebbe essere il movimento reale di tutto ciò che compone due galassie in questa possibile e particolare fase della loro esistenza.
Da notare che il tempo stimato dalla NASA che intercorre tra l’inizio di questo processo e la sua conclusione è di circa 1,5 miliardi di anni, ovvero 1 500 000 000 anni.
Inoltre c’è un altro importante aspetto da tenere in considerazione, soprattutto quando si parla di galassie: NGC5257 e NGC5258 sono distanti da noi circa 300 milioni di anni luce.
Questo significa che la luce che compone l’immagine di copertina di questo articolo ha impiegato 300 milioni di anni per arrivare fino al sensore fotografico del telescopio spaziale Hubble.
E ciò significa anche che adesso, in questo istante, la posizione esatta delle stelle che compongono queste due galassie non sarà più quella che appare nell’immagine, ma sarà certamente cambiata.
Per poter vedere come si saranno evoluti i movimenti delle due galassie “adesso“, nel momento esatto in cui queste righe vengono lette, dovremo aspettare 300 milioni di anni, il tempo che serve alla luce emessa delle loro stelle per viaggiare nello spazio intergalattico, per arrivare a noi.
“L’interazione tra due galassie innesca un profluvio scintillante di nascita di nuove stelle”
Le parole che costituiscono il titolo di questo paragrafo sono state testualmente utilizzate all’interno di un articolo di un sito web di divulgazione astronomica, in cui è trattato lo stesso argomento qui in discussione.
L’unica differenza è che le galassie prese in esame sono altre: l’oggetto celeste denominato Arp 84.
Conosciuto anche come le “Galassie dell’Airone“, nome dovuto alla loro somiglianza con la forma di quest’uccello, l’ARP 84 è costituito dalla galassia denominata NGC 5394 e dalla NGC 5395, in fase di fusione in un unico oggetto cosmico.

Altre due galassie, NGC 5394 e NGC 5395, ruotano lentamente l’una intorno all’altra, in un’interazione gravitazionale che scatena un fiorire di scintille sotto forma di nuove stelle. Un loro solo “giro di danza” richiede diverse centinaia di milioni di anni.
Questa immagine è stata scattata con l’utilizzo del Telescopio Gemini North di 8 metri di diametro, appartenente all’osservatorio posizionato sul vulcano Maunakea, isole Hawaii (USA).
Un fatto degno di nota è la presenza di striature di colore rosso all’interno di ambedue le galassie, colorazione derivante dall’emissione luminosa del gas di idrogeno: sono segni distanti 160 milioni di anni di nuovi vivai stellari dove nuove stelle si stanno formando, contribuendo alla continua evoluzione delle galassie.
All’interno di quelle striature di colore rosso stanno nascendo miliardi di nuove stelle. (Crediti: Gemini, NSF, OIR Lab, AURA)
È proprio così, più osserviamo lontano e con maggior dettaglio, più ci si accorge che l’unione tra galassie è un momento di potentissima creazione.
L’interazione tra due oggetti cosmici come le galassie innesca uno scintillante flusso copioso e ininterrotto di nascita di nuove stelle.
Questa coppia di galassie è solo la seconda qui presa in esame, appena la seconda di decine e decine di coppie inserite nella specifica sezione del catalogo cosmico “Atlas of Peculiar Galaxies”.
Teniamo sempre bene a mente che questi meticolosi lavori di catalogazione degli oggetti cosmici realizzata da parte degli astronomi sono tutti lavori “in divenire”, cioè non rappresentano certamente tutto quello che esiste, ma rappresentano tutto quello che al momento abbiamo scoperto.
Tutto sempre valido solo per quel 5% di Universo da noi osservabile.
Adoniesis sulla nascita delle stelle
Durante un’intervista realizzata al celebre contattato e stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, a tal riguardo è stato riportato quanto segue:
Le stelle nascono con un atto d’amore, un atto dell’Intelligenza Onnicreante femminile con l’Intelligenza Onnicreante maschile.
La Galassia di Andromeda e la nostra Via Lattea, sono una coppia: la galassia che sta a pochi milioni di anni luce da noi e la Via Lattea formano una coppia, come se fossero maschio e femmina.
Ogni tanto accade nel Cosmo che due galassie si incontrano e si uniscono, si incrociano e nascono stelle.
Per le galassie come quella di Andromeda e la Via Lattea, distanze sulla scala di milioni di anni luce sono relative: per gli esseri umani sono distanze “infinite” invece su scala galattica sono distanze relativamente vicine.
Diceva un grande Maestro che si chiamava Ermete Trismegisto: la vita nell’Universo e la vita sulla Terra sono uguali, ciò che è in alto è come ciò che è in basso, ciò che è in basso è come ciò che è in alto.
Quindi il criterio del Padre, o dell’Intelligenza Cosmica, nel far nascere una stella è lo stesso criterio che posseggono gli esseri umani quando decidono di procreare.
Più che un criterio è un istinto di creazione: le stelle nascono per un atto d’amore.
Adoniesis sulla creazione da parte dell’Intelligenza Onnicreante
Durante un’altra intervista realizzata al contattato, contattista e stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, a questo riguardo è stato detto quanto segue:
L’Intelligenza Onnicreante non è proprio un’intelligenza, è un istinto matematico della continuazione della vita in tutti gli Universi.
Sono coloro che sono stati da esso creati, i Geni Solari, a fare le leggi e istituire l’ordine, altrimenti gli esseri dotati di libero arbitrio potrebbero portare il caos in tutto l’Universo.
L’Intelligenza Onnicreante ha l’istinto perfetto di coniugare l’Universo in modo perfetto: ma non lo fa pensando, lo fa per istinto.
Le leggi che sono state date nell’Universo, non sono state messe in atto dall’Intelligenza Onnicreante.
La Suprema Intelligenza le ha generate ma non le ha poste in essere direttamente: le ha trasferite ai Geni Solari che lei ha creato per mantenere l’ordine.
L’ordine perfetto nel Cosmo si mantiene solo se c’è il libero arbitrio: l’Intelligenza Onnicreante vuole che le sue creature raggiungano la sua stessa evoluzione, ecco che è stato necessario creare sia il “libero arbitrio” che “l’individualità”, affinché l’essere creato apprezzi l’intelligenza Onnicreante e la possa amare e adorare.
Quando l’Intelligenza Onnicreante comunica direttamente con i Geni Solari, non lo fa pensando, lo fa trasmettendo un istinto.
Questo istinto generato e proveniente dalla forza creante, viene raccolto e trasformato in ciò che essa desidera.
Il discorso prosegue un poco più avanti:
L’istinto dell’Intelligenza Onnicreante fa sì che, ad esempio, la Galassia di Andromeda e la Via Lattea si accoppiano, per creare altri mondi.
In sostanza l’Intelligenza Onnicreante tende sempre a voler creare, a creare sempre. Ecco perché non è la giustizia, né la verità, né il bene il sentimento più alto nell’Universo.
Il sentimento più alto nell’Universo è l’Amore, cioè la continua creazione della vita. E questo lo fa lo Spirito Santo, cioè l’Intelligenza Onnicreante.
Però non pensate mai che l’Intelligenza Onnicreante sia spirito creativo indiretto, se l’Intelligenza Onnicreante a causa del libero arbitrio vede compromesso il suo istinto di creazione, distrugge tutto, attraverso i Geni Solari.
Quindi se una Galassia, un pianeta, un sistema stellare è in disarmonia, viene distrutto, per poi poterne ricreare un altro al suo posto.
Le comunicazioni provenienti da Adoniesis continuano:
Negli ultimi 100 anni della vostra esistenza l’umanità della Terra si è messa in condizione di essere distrutta, così come è stato distrutto in passato il pianeta Mallona.
Non scherzateci con l’Intelligenza Onnicreante, perché solo questa per istinto può comunicare ai Geni Solari di tagliare un qualcosa di dannoso.
Perché loro non lo possono fare da soli, non si può toccare la Creazione. L’input deve provenire dall’Intelligenza Cosmica, o Poimandres, e solo a seguito di questo i Geni Solari eseguono questa volontà di distruzione.
La Verità viene dalle Stelle
Vorrei concludere questo scritto relativo ad alcuni aspetti della “creazione” nel Cosmo, con un messaggio Dal Cielo Alla Terra ricevuto e divulgato da Giorgio Bongiovanni il 5 maggio 2025.
DAL CIELO ALLA TERRA
La Verità viene dalle stelle
La Verità è una, e viene dalle stelle.
Ed io sono venuto dalle stelle per portarvi questa Verità.
Adoniesis
Pianeta Terra / 2 Maggio 2025/ G.B.

Questa fotografia mostra le galassie delle Antenne, classificate come NGC4038 e NGC4039. È stata scattata con uno dei telescopi del National Optical Astronomy Observatory negli Stati Uniti d’America, dalla superficie terrestre.
Queste due galassie sono in interazione da alcune centinaia di milioni di anni; le intense onde d’urto gravitazionali hanno provocato in entrambe una letterale esplosione dei fenomeni di formazione stellare (starburst in inglese) e le loro enormi regioni con nebulose a emissione di idrogeno (di colore rosso), costituite da stelle giovani, blu e calde, producono centinaia di superammassi di stelle massicce e di nuova formazione.
La genesi stellare nell’Universo si ripete ancora una volta. (Crediti immagine: NOAO/AURA/NSF, B. Twardy, A. Block)
Andrea Macchiarini
10 ottobre 2025
Allegati:
- Dalla luce, ottenute coppie di materia e antimateria
- Sulle comete o zoide cosmici
- La brillante e grandissima azzurra stella
- Gli extraterrestri: esistono migliaia e migliaia di mondi come il vostro
- I “giganteschi macigni” nelle immediate vicinanze di Saturno
- Anelli di Saturno: “Vecchi” solo 100 milioni di anni (Prima parte)
- Vesta: un frammento di un mondo intero
- Unione e divisione: l’energia nucleare (seconda parte)
- Grandi movimenti del Cielo
- Le comete: trasportatrici spaziali dei mattoni per la vita
