Una vita, una missione sui passi del figlio dell’uomo…

Una vita, una missione sui passi del figlio dell’uomo…

 

LEGGETE ATTENTAMENTE I DISCORSI CHE NEL RECENTE PASSATO SONO STATI ENUNCIATI ATTRAVERSO LA BOCCA DI UNO DEI NOSTRI MESSAGGERI SULLA TERRA, LO SCRIVENTE PORTANTE LE STIGMATE DELLA PASSIONE DI GESÙ-CRISTO, NOSTRO E VOSTRO SIGNORE.
DISCORSI MAGISTRALMENTE VERGATI DA UN ALTRO TESTIMONE DELLA VERITÀ, SONIA ALEA.
ANCHE QUESTO È UN SEGNO DEI TEMPI, ANZI, QUESTO È IL SEGNO.
CHI HA ORECCHIE DA INTENDERE INTENDA.
PACE!

                                                                                                 DAL CIELO ALLA TERRA

Giorgio Bongiovanni
stigmatizzato
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
2 Maggio 2009

UNA VITA, UNA MISSIONE SUI PASSI DEL FIGLIO DELL’UOMO
DOMENICA DELLE PALME E PASQUA DI RESURREZIONE
NEL SEGNO DELLA SOFFERENZA, NEL SEGNO DELLA CONSOLAZIONE
ANNO DOMINI 2009

Attraversiamo più di mezza Italia in macchina, il centro della nostra amata penisola e il suo sud tanto amato quanto disgraziato …. Montagne, colline e pianure dalle svariate forme e colori, il contrasto del cielo azzurro con il marrone della terra …  il rosso, il rosa, il fucsia, l’arancio, il verde dell’erba, delle piante, dei fiori … lo sguardo si perde nell’orizzonte sconfinato del mare che circonda il nostro paese e nell’incantevole infuocarsi del tramonto nel magico momento in cui il Padre saluta i Suoi figli lasciandoli nelle braccia della luna e del suo tenue chiarore, perché possano riposare, riflettere, migliorare ogni giorno, ammirando gli astri che da lontani mondi li guardano in attesa … Che meraviglia incantarsi nell’ammirare l’intenso miracolo che il Sole amando la sua sposa compie ogni giorno, esplodendo in una passione d’Amore che crea VITA, come diademi in miriadi di espressioni .. l’Uomo, che dovrebbe vivere avvolto dall’estasi di questo incanto in un continuo impeto di dare nelle più svariate manifestazioni creative verso il continuo perfezionamento dell’Armonia della Creazione, vive invece nell’oscurità della propria coscienza, e convinto di essere cieco non apre gli occhi alla vita perdendosi ogni giorno quella felicità che è insita in lui … dall’eternità del suo spirito.  Attraversiamo lo stretto di Messina con il traghetto che ci porta ancora una volta nella terra di Sicilia. Il vento soffia forte … vediamo lo sguardo di Giorgio perdersi nell’orizzonte, nel  movimento delle onde del mare, in quel Cielo che gli parla e in quella terra che lo aspetta … Tocchiamo terra. Attraversiamo metà isola fermandoci in prossimità di Gaggi per salutare il nostro caro Saro che aspetta il nostro arrivo e consumare con lui la cena per poi riprendere il viaggio verso il sud dell’isola. Finalmente alle quattro del mattino giungiamo ad Agrigento. Antica città che si erge su una collina che domina il mare a quattro chilometri dalla costa meridionale dell’Isola. L’antica Akragas fondata nel 581 AC dai coloni greci che divenne in breve tempo una delle più importanti città della Magna Grecia. Volto africano della trinacria, culla delle lettere, impareggiabile testimone dell’impronta ellenica nel Mediterraneo. Una delle città che ha ospitato nella sua infanzia il poeta italiano, premio nobel per la letteratura, Salvatore Quasimodo, natale della vicina città di Ragusa. Agrigento mostra chiari i segni della magnificenza di un tempo. Fu descritta come la città più bella dei mortali. Gli splendidi resti della città antica sono situati in uno splendido panorama con vista sul mare e vengono considerati i più importanti resti dell’antica Grecia al di fuori di essa. Tutti gli edifici sono orientati verso est affinché l’ingresso alla cella che ospitava la statua della divinità fosse illuminata dal sole nascente  fonte e principio di vita. Classificata dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’umanità, la Valle dei Templi è caratterizzata dai resti di ben sette templi in stile dorico. Il tempio di Hera Lacinia dedicato all’omonima Dea, il tempio della Concordia, il tempio di Eracle in onore al Dio Ercole, il tempio di Zeus Olimpico in onore del Dio Giove, il tempio dei Dioscuri (o di Castore e Polluce) fu costruito per onorare i due gemelli figli di Sparta e Giove, il tempio di Vulcano, il tempio di Esculapio. Tutte le epoche fiorenti della civiltà umana lo sono state solamente quando hanno operato in armonia con Dio, con la madre terra e con i suoi elementi lavorando per il bene comune della società umana. Ogni epoca ha avuto i suoi messaggeri inviati da Dio per spingere l’umanità verso una più rapida evoluzione. Ma l’uomo perdendo il suo cammino ha perduto se stesso, ha perduto il ricordo della propria identità spirituale, della propria natura divina. Nel corso dei millenni i messaggeri divini hanno chiamato l’uomo a questo risveglio ma pochi hanno risposto a questo richiamo. È  giunto però ora il tempo della Verità e della Giustizia. Il consolatore promesso duemila anni fa dal nostro Maestro Gesù Cristo, ci è stato inviato ed è ritornato al cielo ed ora quelle parole di verità seguono attraverso l’opera di Elia, il precursore. È l’uomo che grida nel deserto, l’uomo vestito di sacco che porta i segni della Sua passione, morte e resurrezione. Il messaggero che risveglia le anime alla verità del tempo di tutti i tempi, che consola, denuncia, annuncia, profetizza. La conoscenza e la coscienza sono fondamentali per divenire liberi, liberi dalla materia, liberi dall’ignoranza.

-Io sono un cittadino della Galilea dei Gentili, perché la Sicilia in linguaggio biblico è definita così-, dice Giorgio, dopo la presentazione del caro Saro, salutando e presentandosi al pubblico agrigentino e non solo, venuto alla conferenza organizzata dalla cara Serenella presso l’hotel Mosè. Un albergo suggestivo, circondato da palme, che pare riportarci indietro nel tempo situato a 5 minuti dalla Valle dei Templi. –Ormai sono 33 anni che seguo un cammino spirituale e venti che porto il segno della crocifissione di Gesù-. La coreografia dei segni che verranno proiettati e spiegati da Pier Giorgio e dallo stesso Giorgio portano al cuore centrale del messaggio: la seconda venuta del Cristo sulla terra. –La domanda è:- dice Giorgio –Siamo pronti per essere giudicati?Quali sono state le nostre opere? Abbiamo dato da mangiare a chi aveva fame? Abbiamo consolato gli oppressi?…- Poi prosegue parlando dell’infinito universo, degli Angeli del Cristo e delle apparizioni della Madre Celeste.  Delle tre parti su cui si basa  la sua missione. Della nostra Funima e di Raul Bagatello.  Della lotta contro la mafia. Accusa la chiesa cattolica di non fare niente o quasi niente contro la mafia tranne pochi veri sacerdoti che danno e hanno dato la vita lottando contro di essa come Padre Puglisi. Due cameramen, uno dell’emittente televisiva Tele Acras e uno di Tv A entrano in sala filmando l’incontro e le parole di Giorgio che non a caso pronunciava proprio in quel momento: –Un cristiano che non combatte contro la mafia non è un vero cristiano-. Pier Giorgio prende la parola: –Tutto ciò di cui vi parliamo non ha l’intento di convincervi ma di farvi pensare-.  Dice, partendo con la carrellata di filmati che hanno inizio con la meravigliosa croce impressa sui cerchi nel grano. Mentre scorrono le immagini, spiega la natura spirituale di questi segni e il loro significato concreto, diretto allo spirito di chi vuole vedere e ascoltare. Giorgio intanto viene chiamato in disparte delle televisioni locali per una intervista. Quando ritorna al tavolo dei relatori presenta la straordinaria immagine di Gesù Cristo pervenutagli pochi giorni prima. Un grande emozionante segno che non ha bisogno di commenti. È una fotografia scattata al tramonto di fronte al lago di Tiberiade che riprende la figura del Maestro Gesù in forma luminosa che pare camminare sul lago, lo stesso lago dove duemila anni fa il Maestro camminò sull’acqua di fronte ai suoi apostoli. Un immagine che non può non provocare una  grande gioia interiore a chi sa, a chi Lo ama, a chi Lo aspetta. –Le vie del Signore sono infinite e misteriose- dice Giorgio soffermandosi a parlare del Maestro Gesù, dell’importanza di leggere il Suo vangelo, della promessa della Sua venuta e dei segni che la annunciano … che annunciano la Sua venuta accompagnata dai Suoi Angeli. –Quando prendono Gesù per arrestarlo, Pietro reagisce con violenza tagliando, con la spada, l’orecchio del soldato- racconta Giorgio, –ma Gesù gli dice: Chi di spada ferisce, di spada perisce”, ecco quindi il Maestro parlare chiaramente della legge di causa effetto, e continua: “Ma se io volessi salvarmi il Padre non mi manderebbe forse 12 legioni di Angeli?” E chi sono questi Angeli? Potevano essere secondo voi degli angeli con le alette? O forse erano degli esseri umani come noi, divenuti Angeli perché credendo in Lui sono stati redenti? Vi pare così difficile credere questo? Non è forse logico? Angeli che potremo essere anche noi se accettassimo la redenzione-. Il discorso va poi sull’ultima parte della missione e sui segni che la accompagneranno, soprattutto in questa terra. Segni che aiuteranno a capire, a credere, a prendere coscienza che Lui è in mezzo a noi. Giorgio annuncia l’arrivo di catastrofi, guerre, crisi ambientali, fame anche nel nostro paese. Poi sottolinea: “Non posso concludere senza dire che nell’opera che faremo in Sicilia ci sarà anche la lotta contro la mafia che rappresenta una delle braccia dell’anticristo e tutti coloro che, a partire dalle istituzioni religiose, politico e militari, per finire ai semplici cittadini, avranno taciuto questo male non saranno perdonati. Che Dio vi benedica”.
Il discorso di Giorgio come sempre chiaro e cristallino lascia spazio alle domande del pubblico che riempiono la sala dell’hotel Mosè. Domande alle cui risposte giungono sempre grandi insegnamenti. Primo tra tutti l’umiltà di un messaggero che vestito di sacco grida ancora nel deserto di questo mondo che il tempo è giunto, grida agli uomini: Convertitevi!.
Al termine della conferenza la cena organizzata da Serenella in un caratteristico locale dà modo ai nostri fratelli e amici di poter stare ancora un pochino insieme a Giorgio che dona ad ognuno una copia della bellissima fotografia del Maestro Gesù sul lago di Tiberiade. La serata si conclude con le foto di gruppo. Rientriamo nel Bed and Breakfast che ci ospita addentrandoci nelle tipiche viuzze dell’antica città. È notte. Un tratto di strada dobbiamo farlo a piedi percorrendo i viottoli del paese. Quei piedi sanguinanti camminano con il peso di una croce spesso resa invisibile da quel sorriso, da quella forza. La famiglia lo segue passo dopo passo, sostenendo il suo cammino.
La mattina seguente la riunione operativa ci permette di rivedere tutti i nostri amici. Presenti tutti i fratelli di Catania, di Palermo, ovviamente di Agrigento e di altre parti della Sicilia. Durante l’incontro si delinea quindi il piano operativo della Sicilia con la formazione ufficiale di tre arche. La prima, già attiva da circa un anno, è l’arca di Catania che vede come responsabili Saro, Angelo ed Enzo, la seconda, che ufficialmente nasce oggi, è l’arca di Palermo anche se il responsabile Giovannone è operativo in questa città già da alcuni anni, e nasce oggi anche l’arca di Agrigento che vede come responsabile la cara dinamica e sensibile Serenella. Giorgio sottolinea l’importanza delle arche, i valori sui quali devono essere fondate e le attività che devono essere proiettate e incentrate sui tre pilastri della missione affidatagli dal Cielo: Dal Cielo alla terra (annuncio della seconda venuta di Cristo), Funima (sostegno ai bambini di Raul Bagatello), Antimafia (lotta contro la mafia). –E’ indispensabile- dice Giorgio, –che chi vuole seguire la nostra opera si schieri contro la mafia cioè che non abbia alcun timore di affermare che fa parte di un’associazione che si batte appunto contro di essa”- Poi Giorgio si sofferma sul primario obiettivo del nostro lavoro che è il risveglio delle anime e dell’obiettivo di fondare almeno un arca in ogni provincia siciliana. Il discorso poi si incentra sull’organizzazione interna di queste, Serenella ha le idee molto chiare in merito e insieme a Giovannone, a Saro, Angelo ecc decidono di fissare un incontro mensile tra tutte le arche per mantenere un filo operativo comune, per una più efficiente organizzazione e per il piacere di stare insieme. Giorgio sottolinea l’importanza della comunicazione delle arche con la sede centrale di Sant’Elpidio a Mare e delle varie arche siciliane tra di loro, a questo proposito l’intervento del nostro Giovanni Bongiovanni e di Francesco Belvisi chiarisce il concetto, con la spiegazione dell’organizzazione pratica tra la sede centrale e le varie arche, in modo che tutto possa essere svolto con la massima efficienza e il massimo equilibrio possibili e che i parametri siano uguali per tutti. Giovanni sottolinea, prendendo come esempio la nostra arca di Sant’Elpidio a Mare, che la prima regola deve essere la disciplina. –Se abbiamo raggiunto i risultati che vedete- dice Giorgio –è proprio perché siamo ben organizzati e perché rispettiamo le regole. Ho voluto dare un taglio alla impostazione delle vecchie arche che erano continuamente immerse in problemi umani. Noi dobbiamo essere seri e trasmettere il messaggio molto seriamente per questo dobbiamo creare un gruppo forte, unito che lavora in armonia. Pensateci molto bene prima di entrare a far parte dei gruppi operativi delle arche, perché saremo un treno in corsa-. Poi Mara ricorda l’importanza dell’organizzazione dell’incontro di Settembre. Giorgio prendendo spunto da questo continua: –A settembre, i giorni che ricordano l’anniversario delle stigmate, organizziamo da alcuni anni, come sapete, un convegno. Quest’anno dovete essere tutti presenti. Anzi, questo convegno che organizziamo in onore di Eugenio Siragusa alle falde di questo monte sacro che è l’Etna diverrà l’incontro annuale con i fratelli della Sicilia-. Il discorso si incentra poi sul sostegno ai  giusti, sul messaggio ricevuto da Gesù che chiede di appoggiarli, di sostenerli. –Ecco perché– dice Giorgio –se un Giulietto Chiesa, un Salvatore Borsellino, un magistrato che lavora in prima linea, tiene una conferenza o organizza qualsiasi altra cosa, dobbiamo essere in prima fila per sostenerli, addirittura per aiutarli nell’organizzazione se dovessero avere bisogno. Dove vi è la giustizia noi dobbiamo sostenerla-. Discorsi per le arche appena nate ma utili e importanti da ricordare per tutti, dalle arche più vecchie a quelle più nuove, perché non si finisce mai di imparare, di apprendere …  –Le arche non sono dei luoghi dove si fa del proselitismo– continua Giorgio, –le persone che fanno parte delle arche sono persone che vengono per svolgere il loro lavoro nelle attività che hanno scelto, poi ognuno può vivere la propria spiritualità come sente più affine a se stesso, questo non è un problema, pregare, meditare, andare a messa, questa è una scelta personale, invece l’operatività deve essere organizzata e vissuta collettivamente e non singolarmente. Nell’arca non c’è chi è più in alto e chi è più in basso, ogni componente è al medesimo livello dell’altro, c’è solo un’organizzazione da rispettare-. Il discorso si concentra sull’importanza dell’efficienza, il nostro Francesco parla dell’importanza di aiutarsi nel lavoro, di venirsi incontro perché, dice, l’importante è portare a compimento l’obiettivo, mentre Mara sottolinea che è nell’operatività che dimostriamo l’amore per il Cristo. I nostri fratelli animati dallo spirito di voler fare, trasmettono con i loro occhi tutto l’entusiasmo di poter servire questa splendida opera di Cristo e di voler lavorare insieme. Nascono subito iniziative come quella della cara Grey, insegnante alle scuole medie, di promuovere attività della funima all’interno delle scuole, o della cara Maria Rita, anche lei insegnante, che propone iniziative sull’educazione alla legalità negli istituti scolastici. Vincenzo, amico di Serenella, metterà a disposizione un locale della sua casa come sede per la nuova arca di Agrigento. E sono già in programmazione due conferenze: una a Torregrotta e una prossima probabilmente a Caltanissetta. Insomma lo spirito è quello giusto, l’amore per il Cristo, il desiderio di lottare per un mondo migliore, di garantire un futuro ai nostri figli, la passione di voler preparare la strada al ritorno di Gesù, la coscienza che solo l’unione fa la forza, che siamo tutti fratelli e sorelle, che viviamo nella stessa casa, nostra Madre la Terra, e che tutti siamo illuminati dallo stesso Padre, il Sole, questa coscienza ci unisce e ci fa sentire uno … Italia … Spagna … Uruguay … Paraguay … Argentina … Cile … Messico …. e tutta l’umanità che vive di questi valori …  Siamo un unico corpo, il corpo di Cristo, che pensa, che agisce, che ama.
Che responsabilità, ma anche quale più grande onore e quale più grande gioia!
Lasciamo Agrigento con gli abbracci dei carissimi fratelli che salutano Giorgio in attesa di rivederlo presto … lui quel calice vivente che unisce gli spiriti dei chiamati al cospetto del Maestro dei Maestri, Gesù Cristo.
Lasciamo le vie agrigentine dopo aver visitato la stupenda Valle dei Templi, e dopo la visita di Giorgio al papà di Serenella, la salutiamo ringraziandola per la perfetta cura nell’organizzazione di questa visita di Giorgio in terra agrigentina.
Partiamo soddisfatti dei risultati, Giorgio, stanco ma felice, coglie l’occasione di questo viaggio per andare a trovare la sua mamma Giovanna che non aspetta altro che poter riabbracciare suo figlio, suo figlio da tempo donato al Cielo. È l’occasione anche per incontrare Filippo, suo fratello, e tutta la sua cara famiglia.
Ma sono giorni intensi, la casa di mamma Giovanna diviene un punto redazionale. Giorgio seduto davanti al computer è in contatto permanente con le arche. Il momento è delicato e come sempre in questi casi la sua concentrazione sugli eventi del mondo e sulle disposizioni del cielo  è  totale.  Appena giunti, apprendiamo infatti della forte scossa di terremoto che ha colpito l’Aquila e provincia e via, via tutte le notizie che si susseguono sul numero dei morti, sulla disperazione della gente, sulla paura. L’uomo di questo pianeta non impara se non soffre. Purtroppo a farne le spese come sempre gli innocenti … i bambini. Anche nella nostra sede a Sant’Elpidio a Mare il terremoto si è sentito e continua a sentirsi, ogni notte, la terra tremare. Questi momenti fanno riflettere tutti, ma proprio tutti, sul valore della vita.
E giunge il momento di ripartire. Trascorriamo le tante ore di viaggio con le incessanti notizie che dalla radio ci giungono continuamente sui danni del terremoto, sulle persone che continuano ad essere estratte dalle macerie, commentando i messaggi ricevuti dal Cielo in merito all’accaduto e a quanto ancora dovrà accadere.
Dopo un lunghissimo estenuante viaggio in macchina durato un giorno e mezzo rientriamo a casa.  È venerdì Santo. Giorgio cerca di riposare un pochino. Intanto giungono i fratelli venuti dalle diverse arche d’Italia per trascorrere con lui i giorni di Pasqua. Sabato Santo Giorgio si chiude in isolamento per qualche ora. La passione della croce vive nuovamente in lui manifestandosi nelle sacre ferite sanguinanti. Il tempo di riprendersi e di rientrare in questa densa dimensione, ed è nuovamente all’arca, disponibile a offrirsi ancora per i suoi amati fratelli, per il suo amato maestro che riconosce  vivo in ognuno di loro … da Pordenone, da Bari, da Roma, dalla Calabria, …
La lezione spirituale ha inizio. È presente anche il nostro Mattia, il piccolo che anche i nostri fratelli del Sud America hanno conosciuto durante il viaggio in Italia nel 2007, che vive delle continue esperienze con Padre Pio. -Oggi ho fatto venire questo bambino, Mattia-, dice Giorgio, –che tutti voi conoscete, che ha questo forte legame con Padre Pio … in questi giorni sente dei forti dolori nelle mani e nei piedi …. lui oggi deve stare accanto a me, deve stare insieme a noi-. Mattia con quegli occhioni grandi e innocenti lo guarda e gli sorride e per tutto il tempo sta seduto di fronte a Giorgio ad ascoltarlo attentamente. –La Pasqua- continua Giorgio -deve essere un ricordo costante nei nostri spiriti, che dobbiamo sentire tutti i giorni. La Pasqua significa amare il prossimo tuo come te stesso, significa gridare giustizia, uguaglianza, fratellanza e invece purtroppo troppo spesso si ritorna alla vita quotidiana e si perde di vista il suo valore-. Giorgio si sofferma a puntualizzare la responsabilità che abbiamo nella missione e soprattutto la responsabilità che ha lui, chiedendo però a tutti noi di prendere coscienza che il ritorno del Maestro non dipende da lui, che la missione del Cristo è molto grande e che noi ne siamo solo una piccola parte e prosegue spiegando che  qualsiasi cosa dovesse accadere a lui stesso, o a qualsiasi strumento, l’unica cosa certa è che  Gesù si manifesterà lo stesso, Gesù compirà la Sua missione a prescindere da tutti. –Non dovete fare questo errore- dice Giorgio –anzi non solo dovete condividere questo, ma addirittura pregare che io non abbia questa responsabilità. Io sono un servitore della Verità, l’annunciatore della Verità, certo questo si, sono segnato da Gesù e credo di compiere la mia missione, però sono anche un uomo che potrebbe cedere … ora le probabilità sono molto poche ve lo assicuro, perché io ho dato la mia vita nelle mani a Cristo ma nello stesso tempo non sono Lui. Invece dovete vivere quotidianamente con la certezza assoluta che Lui compirà la Sua missione, che Lui manterrà la Sua promessa, che Lui ritornerà con gran potenza e gloria sulle nuvole. Non fatevi mai tentare da Satana che un uomo sulla terra possa essere uguale al Figlio dell’uomo, nessun uomo può essere paragonato al maestro Gesù, noi siamo apostoli e servitori, la nostra vita è nelle Sue mani, Lui è il Re dei Re, Lui ha nelle mani il destino del mondo. Vi chiedo quindi di pregare sempre che Gesù mi dia la forza di andare avanti e di fare quello che devo fare, che vi tenga sempre nelle Sue grazie. Lui tornerà. Lui è la Verità, Cristo è il cammino-. Giorgio racconta poi il ricordo di un episodio accaduto duemila anni fa: -Mentre Gesù entrava a Gerusalemme, la domenica delle palme, tutti lo salutavano sventolando le palme con le mani e cantando: “Osanna nell’alto dei cieli, benvenuto in mezzo a noi, Gesù era felice perché veniva accolto come un Re. Ma gli scribi e i farisei per provocarlo gli dicevano: “Ma non è giusto che ti accolgano così, tu non sei un Messia, sei un maestro, perché permetti a questa gente che ti accolga con le palme?”. E Gesù gli disse: “Se io dovessi impedire loro di fare ciò che fanno, al loro posto lo farebbero le pietre, si alzerebbero da terra e con le palme in mano direbbero Osanna nell’alto dei Cieli, quindi perché mi provocate?”. Siccome Gesù non faceva niente per caso, anche in quella circostanza ci ha lasciato un insegnamento. Ciò che vi voglio trasmettere stasera è che se Giorgio non dovesse più avere la forza di fare ciò che sta facendo, altri uomini o le pietre stesse farebbero ciò che devono fare. Forse il Cristo o la Madonna non si manifestano nelle statue di marmo o di legno? Allora il fatto che Lui tornerà non lo dovete mai dubitare. Tutti gli uomini sulla terra che parlano di Lui devono essere credenti, insegnare ciò che Lui insegnava ed essere integri come lo era Lui, altrimenti sono dei pagliacci, nessun maestro ricco in denaro Lo può rappresentare, tutti coloro che Lo rappresentano devono avere il necessario per vivere ma non avere potere e ricchezza perché a Lui non interessa avere questi rappresentanti, Lui vuole Suoi rappresentanti nei fatti, non nelle parole … che ci possiamo fare … Lui è fatto così, che facciamo, mica possiamo andargli contro-. Il discorso cade poi inevitabilmente sul cataclisma appena avvenuto. –Sono molto deluso dell’ignoranza e della superbia che le autorità politiche, e di queste lo potrei anche capire visto che il nostro stato è laico, ma soprattutto le autorità religiose hanno mostrato in questi giorni. Avrebbero dovuto dire pubblicamente “Signore abbi pietà di noi, Signore sotto la settimana santa ci hai mandato questa catastrofe, cosa ci vuoi dire?”  Almeno porsi degli interrogativi e spingere le anime a riflettere su quanto accaduto. È sufficiente che la chiesa di Cristo, la chiesa più potente della terra, la cattolica, e poi le altre chiese e la massa inizino a porsi tali interrogativi pubblicamente, perché la terra inizi a calmarsi. Ecco spiegata la ragione per cui accadrà un altra catastrofe peggiore di questa. E così via fino a che gli uomini non capiranno. È purtroppo una catastrofe che ci meritiamo perché noi non siamo fratelli e sorelle quando stiamo bene, ci odiamo l’un con l’altro, pensiamo solo a noi stessi, siamo egoisti, poi quando arrivano le catastrofi e viviamo la sofferenza diveniamo improvvisamente fratelli e sorelle. Io non ho segreti che il Cielo mi da, quando mi vengono dati certi messaggi dei quali io stesso a volte ho paura, so che li devo dire e li dico. Quindi pensate di me ciò che volete, vi posso anche capire ma devo solo dire ciò che mi viene detto di dire. Mi è stato detto: “Questo é solo l’inizio, farò accadere altri cataclismi, avverti i tuoi fratelli”. E questo farò. Noi uomini dobbiamo sviluppare il valore dell’Amore, della fratellanza, della solidarietà, che ancora non abbiamo. L’Italia è la quarta potenza al mondo per la vendita di armi … le Potenze Celesti mi hanno fatto alzare durante la notte e mi hanno fatto scrivere: Vendete morte? Morte riceverete! Ora ditemi: chi è che si ribella e va in piazza a gridare non vendete la morte? Ma appariranno anche segni celesti di consolazione … apparizioni della Madonna, manifestazioni dei nostri fratelli celesti, ecc …-
E’ tempo che l’uomo incominci a fermarsi a riflettere, prima che sia troppo tardi.
L’incontro prosegue poi con le domande che conducono a tanti altri discorsi spirituali:

I principati e le potestà non erano gerarchie angeliche?
Ci sono soldati angeli e arcangeli e ci sono re, ma questo anche nelle sfere negative. Satana è l’arcangelo delle tenebre e Lucifero è il re delle tenebre, è l’anticristo. Anche loro sono una legione con migliaia di demoni a loro servizio. La battaglia si combatte nei cieli e anche sulla terra. Per  cieli  in questo caso si intende nel corpo eterico di questo pianeta, nei cieli del cosmo non c’è battaglia altrimenti Gesù non diceva: “Il regno del Padre mio è nei cieli”. La battaglia tra il bene e il male quindi si sta combattendo nella parte spirituale della terra, il cielo della terra, e anche nella parte umana. Anche nel corpo astrale della terra, il cosiddetto aldilà, ci sono anime negative e anime positive che combattono tra di loro. Le anime negative sanno che sono alla fine perché sta per ritornare Gesù Cristo, cercano quindi di ritardare l’instaurazione del regno di Dio sulla terra. Quando il Messia ritornerà ci saranno anime che si riscatteranno e verranno quindi liberate, e anime che invece  saranno espulse e mandate in altri pianeti dove possono continuare a fare ciò che stanno facendo ora sulla terra fino a che non capiranno che devono abbassare la testa e ubbidire alle leggi del Padre, solo allora si potranno evolvere. Tutti gli esseri negativi saranno espulsi dalla terra perché sia sul piano fisico che sul piano spirituale astrale verrà instaurato il regno di Dio.

Siate accorti
Se noi abbiamo scelto di essere servitori di Gesù Cristo, pur con le nostre limitatezze, dobbiamo seguire la Sua opera. La Sua opera in questo momento è rappresentata anche dalla manifestazione dei segni del Padre sia sul piano fisico che sul piano spirituale, dobbiamo quindi seguire le vicende mondiali, quelle locali, tenere sotto controllo quelle personali, mantenere integra la propria famiglia o comunque portarla su un cammino cristico, fare attenzione ad essere uniti tra di noi, a non sottovalutare mai nulla di ciò che il maligno ci può offrire per distrarci dall’opera, bisogna stare attenti e allontanare le offerte sibilline che fa il demonio per allontanarvi dalla missione o dal  Cristo. State attenti alla salute altrimenti se vi ammalate non potete lavorare per Cristo, ad avere il necessario per vivere …  Ma tutto deve essere vissuto sempre per un fine cristico e mai egoistico. Questo è importante. Dobbiamo sempre dare un significato particolare a tutto ciò che avviene all’interno della nostra vita, attorno alla nostra vita o all’esterno di essa per capire il linguaggio di Dio. Non dobbiamo mai sottovalutare niente. In particolare modo le cose che nella vita ci fanno gioire tanto o soffrire tanto hanno un profondo significato spirituale, sono il segno di un messaggio che qualcuno dall’alto ci vuole dare. Non dobbiamo essere superficiali e quindi analizzarli come casi della vita. Ad ogni cosa dobbiamo dare un significato, senza fanatismo, ma con assoluta responsabilità soprattutto in questo tempo. Più noi mettiamo in atto azioni in favore dell’amore e della pace, ma soprattutto della giustizia, più diveniamo amici delle forze della natura. Ecco perché non accadono grosse sofferenze dove si trova uno strumento di Dio e un amico delle forze della natura, perché altrimenti non potrebbe portare avanti la sua missione.

L’uomo in simbiosi con la terra
Mi è stato detto dagli extraterrestri per quanto riguarda il futuro delle nostre terre, che la Sicilia si spaccherà in due all’altezza di Agrigento, all’altezza del Belice, e si formerà un isolotto grande e uno più piccolo. Io andrò in Sicilia anche per questo, potranno essere risparmiate milioni di persone se mi ascoltano, altrimenti moriranno … questo potrà essere evitato se vi sarà un risveglio di massa delle coscienze … L’Italia che è attraversata da una faglia che parte dalla Slovenia, attraversa il Friuli, passa dall’Aquila e arriva fino a Messina, sarà spaccata parzialmente o totalmente, è probabile, non sicuro al cento per cento, che possano formarsi due penisole. É certo invece che le coste si restringeranno, la larghezza dello stivale da circa 300 km diverrà di circa 250 km, perché il mare invaderà le coste. Il movimento teutonico della terra e il nuovo assetto dell’asse polare provocherà, a parte le glaciazioni, la deriva dei continenti. In altri luoghi emergeranno dalle acque nuove terre, mentre altre sprofonderanno come è accaduto in epoche passate, così come accade in ogni ciclo settenario della  terra che va di settecento milioni di anni in settecento milioni di anni. Purtroppo la distonia tra noi e il geoide provoca alterazioni e squilibri molto più gravi di quelli previsti naturalmente. In stato di armonia l’uomo avrebbe captato le indicazioni che la terra gli invia in modo da far spostare le  comunità umane in posti più sicuri. Ma noi siamo stati dietro alla globalizzazione anziché dare ascolto agli scienziati onesti, abbiamo pensato solo alla vita materiale e non alla vita spirituale che non significa credere in Gesù ma entrare in sintonia con la terra, rispettare l’ambiente, amare il prossimo, seguire l’evoluzione del pianeta e quindi tutti i suoi movimenti, così come facevano gli antichi popoli che seguivano le indicazioni del cielo e della terra e si spostavano in base a questa conoscenza, coscienza e sintonia. Alcuni popoli, per esempio gli abitanti di Machu Picchu, gli Inca, si sono spostati in massa dalle loro terre stabilendosi a  5000  metri d’altezza, in qualche modo erano stati avvertiti dal cielo o dai loro studi e dai segnali della terra che sapevano riconoscere che le loro terre sarebbero state sommerse. Noi purtroppo questa simbiosi con la terra ce la sogniamo.

Se Gesù avesse chiesto l’intervento di Suo Padre.
Voi sapete che cosa sarebbe successo se Gesù durante la crocifissione avesse detto a Suo Padre “Signore intervieni”? Che si sarebbe portato via Suo figlio e questo pianeta sarebbe diventato come Plutone, lontano dal Sole, deserto, senza vita, buio, avremmo visto il sole come lo vediamo qui alle cinque di mattina, a 400 gradi sotto zero, pieno di scheletri. Invece quel meraviglioso Essere ci ha salvato. Ci ha salvato. Le lacrime rigano il volto di Giorgio che piange per la piena coscienza del valore e della grandezza del nostro amato Maestro Gesù, piange per l’amore che nutre per lui e piange per l’incoscienza, l’egoismo, la cattiveria dell’uomo. Dovremo vivere in pace solo per questo … ci ha salvato dalla morte più brutta che possa esistere: quella dello spirito.

Perchè Gesù Cristo non cambia le menti delle persone?
Perché è proprio lì che sta il segreto del Suo vero amore per noi. Ci lascia liberi …Lui vuole che noi liberamente, con coscienza e con intelligenza desideriamo servirlo e amarlo perché lo sentiamo, perché ne abbiamo capito il valore, la gioia e il senso di pienezza che ne deriva da questo … Lui vuole che tu ci arrivi da solo, che prendi coscienza da solo e ti da tanti segni di gioia e di sofferenza perché tu possa capire.
Imporrà invece la Sua volontà per instaurare il regno che ha promesso ai giusti in questa terra, ma chi non desidera vivere questo, e lo dimostra con i fatti, sarà portato in altri mondi a fare ciò che desidera continuare a fare.

Il Padre quanto ci ama?
Gesù Cristo ci ha dato il segno di un amore incondizionato offrendo la Sua vita per noi. Suo Padre ci ama ancora di più perché ha mandato il proprio figlio a sacrificarsi per noi. Voi forse mandereste vostro figlio a sacrificarsi per il bene di un altro? Non è venuto il Padre a sacrificarsi, ma ha mandato la cosa più preziosa che aveva, il Suo Figlio Unigenito. Quindi che amore è questo? Io, se dovessi pagare un prezzo per liberare i miei fratelli dalla prigionia, non manderei mio figlio a immolarsi, ci andrei io. Ma se vado io si vede che c’è qualcuno che io amo più dei miei fratelli che è mio figlio, se invece dico a mio figlio di andarsi a sacrificare per quei fratelli si vede che io amo quei fratelli, più del mio stesso figlio! Quindi prima di tutti dobbiamo ringraziare il Padre Adonay per questo sublime atto d’amore. Cioè dobbiamo ringraziare tutti e due allo stesso modo, ricordando che il Padre ci ha dato un grandissimo segno d’amore.

Come in alto, così in basso
Tutto ciò che c’è sulla terra o nel cosmo infinito materiale è equiparato a ciò che c’è nel cielo o nei mondi spirituali. Non vi è differenza, cambiano le forme delle manifestazioni ma la sostanza rimane la stessa … Amore … Pace … Giustizia … nel mondo materiale abbiamo forme e sensazioni, nel mondo spirituale abbiamo emozioni, ma la sostanza è la stessa. La materia ti serve per acquisire conoscenza fisica nell’universo poi quando vai dall’altra parte te la ritrovi in forma spirituale, però la devi acquisire prima qui, nel mondo materiale. Vi faccio un esempio: noi partiamo da Dio con il serbatoio senza benzina, dobbiamo venire sulla terra per ricaricare il serbatoio, quando questo è pieno ritorniamo nel cielo e quel serbatoio lo usiamo per l’eternità perché abbiamo acquisito conoscenza. La conoscenza è il serbatoio necessario per poter contemplare la beatitudine dello spirito. Senza conoscenza sei uno spirito povero, puoi anche essere beato però sei povero.

Pasqua di Resurrezione
E giunge il giorno di Pasqua. La sala dell’hotel Royal è piena per lo più di fratelli venuti da diverse parti d’Italia, anche persone che da pochissimo sono venute a conoscenza del messaggio. I bimbi seduti in un tavolo predisposto per loro in fondo alla sala ci danno allegria, conforto e gioia con i loro sorrisi, con la loro semplicità, spontaneità e purezza dal quale dovremmo sempre imparare. Mara presenta la conferenza ricordando la sofferenza nel mondo, le trentasette guerre in corso, il terremoto dell’Aquila, le vittime della spinta infanticida dell’essere umano … le strutture che dovevano ospitare i bambini, crollate, la vergogna per tali deplorevoli colpe. La parola è subito per Giorgio che con il suo sorriso saluta con gli auguri più profondi di buona Pasqua tutti i presenti in sala e coloro che questa volta hanno l’opportunità di poter seguire la conferenza tramite internet e addirittura inviare le proprie domande. Il regalo di questa Santa Pasqua è l’immagine di Gesù sul lago di Tiberiade che accompagna Giorgio e tutti noi per tutta la conferenza sul grande schermo. La spiegazione dei segni come sempre anticipa l’incontro. Giorgio spiega che la ricerca, la proiezione e l’interpretazione di questi segni in tutte le conferenze hanno l’intento di risvegliare negli spiriti la fede ma anche la razionalità e la logica per capire che cosa sta succedendo nel mondo, per stimolare quindi una reazione positiva che possa spingere la gente a mettere in atto azioni mirate al miglioramento della società e per stimolare il sentimento positivo della rabbia che possa indurre  azioni verso un cambiamento della gravissima situazione attuale, la più grave della storia dell’umanità. E come sempre tutti questi segni sono la cornice che sta intorno alla cosa più importante: il dipinto che è la preziosità di quel personaggio che chiamiamo il Maestro dei Maestri Gesù Cristo.
Giorgio spiega che la situazione non rientra, così come molti dicono, nella normalità “perché queste cose sono sempre successe”, non è assolutamente così e Pier Giorgio sottolinea che chi gestisce il potere dell’informazione per mantenere calma la gente non permette che la vera informazione venga data alla massa. Quindi la gente non viene informata di niente e vive nell’oscurità più totale degli eventi che accadono, delle cause che li provocano e degli effetti che ne derivano. Tutti questi segni sono strettamente interconnessi tra di loro. Pier Giorgio mostra documenti e filmati antichi e attuali, sulle manifestazioni dei fratelli delle stelle che visitano il nostro pianeta, sull’importanza dei messaggi divulgati dai veri contattisti che annunciavano in tempi non sospetti quanto sta avvenendo oggi. Il nostro fratello ricercatore parla di altri segni particolari apparsi nei cieli e sulla terra a forma di croce e si sofferma a sottolineare l’importanza di Giorgio e della sua missione. “Giorgio  rappresenta un segno molto importante, il più importante di questo tempo” dice Pier “perché rappresenta non solo un segno di per se stesso, con le stigmate impresse sul suo corpo, ma è anche un segno che parla, che annuncia, che aiuta, che consola, che ammonisce, un segno del quale dovremmo tutti fare grande attenzione perché è un segno che cammina in tutto il mondo annunciando e ammonendo l’uomo che non vuole conformarsi alle leggi del cosmo”.

Giorgio prende la parola mostrando l’immagine del Sole che riflette la Sua luce sul lago di Tiberiade, mostrando la nitida immagine di Gesù che cammina sull’acqua … –Che significa tutto questo?- Chiede al pubblico –Significa che Gesù è sulla terra- dice, –Gesù è ritornato-. Poi la voce si fa più profonda: –Vi meravigliate di questo? Credete? Non credete? La mia missione è annunciarvelo, non sono io Gesù, Lui è sulla terra e si è fatto fotografare nella patria dove duemila anni fa si era incarnato. É in mezzo a noi ed è l’artefice di tutti questi segni che stasera vi ho fatto vedere e altri ancora che si manifesteranno nel mondo e che i vostri occhi molto presto vedranno. Gesù è sulla terra  ed è accompagnato dai Suoi collaboratori che nel vangelo Lui chiama Angeli. Gesù dice ai Suoi apostoli: “In quei giorni prima del mio ritorno i miei Angeli raduneranno gli eletti dai quattro canti della terra” quindi il movente che tutti gli studiosi e i ricercatori cercano sulla presenza di queste manifestazioni nei nostri cieli è la presenza di Gesù Cristo sulla terra. É veramente sconfortante, ma anche questo era scritto, che uno stigmatizzato senza nessun titolo religioso vi debba annunciare la più grande di tutte le verità che è quella del ritorno del Cristo. Non dovrebbe essere il compito della Sua chiesa questo?” Giorgio spiega ancora una volta che la chiesa perderebbe il suo potere temporale per questo non può dichiarare certe verità. “Questa Pasqua del 2009 annuncia la Sua venuta … io l’ho visto materializzarsi anche davanti a me così come è apparso ai discepoli di Emmaus nella Pasqua di duemila anni fa, Lui appare a due ragazzi che stavano camminando verso Emmaus, erano due Suoi discepoli ed era apparso, stamattina di duemila anni fa, a Maria Maddalena dicendole “Non toccarmi!”. Maria Maddalena l’aveva visto così come appare in quella immagine che vedete, scattata nel lago di Tiberiade, per questo non Lo riconosceva, vedeva la luce ma non vedeva il volto, mentre si materializzava, lei aveva paura e Gesù gli dice: “Maria … Maria … Maria” Lei riconosce la Sua voce e si butta per terra per baciargli i piedi ma Gesù ancora una volta gli dice: “Non mi toccare!” Perché avrebbe toccato solo aria in quanto il Maestro si era manifestato con la Sua essenza di Luce in quel momento e le dice: “Và dai miei fratelli e annuncia che io sono risorto”. Ma gli apostoli non le credono, Tommaso non crede, Pietro invece chiama con forza i suoi fratelli dicendo: “Dobbiamo credere che il Maestro è risorto”, chiama allora Giovanni e insieme corrono fino al sepolcro. Quando arrivano al sepolcro trovano la pietra smossa e dentro Gesù non c’era più, ma Giovanni si accorge che il lenzuolo sacro, la sindone, si trovava in una posizione antigravitazionale cioè la parte finale del lenzuolo stava dritta in piedi senza gravità. In quella parte del lenzuolo si vedeva il volto di Gesù. Ecco che quindi Pietro e Giovanni escono dal sepolcro e vanno ad avvertire i loro amici. Gesù risorge e si manifesta ai Suoi amici, così come sta accadendo anche oggi, l’umanità non crede che Gesù è sulla terra eppure io l’ho visto, sono un po’ come Maria Maddalena, anche se non sono una donna, quindi Lui è risorto ma non solo è risorto è anche ritornato insieme alle Sue legioni celesti. “La casa del Padre mio è fatta di tante dimore”, diceva Gesù, e allora io vi chiedo :che cos’è questa casa? E che cosa sono le dimore? La casa del Padre non è forse la Creazione? E le dimore non sono i pianeti? E gli Angeli non sono forse entità concrete? O pensate siano esserini con alette?  Se Gesù ritornerà con il Suo corpo anche gli Angeli si manifesteranno con il proprio corpo e con dei mezzi. Gesù nel Vangelo dice: “Ritornerò con potenza e gloria sulle nuvole cielo” … ora le nuvole sono dei mezzi di vapore acqueo se dobbiamo prenderlo alla lettera … ma sono veramente nuvole di vapore acqueo, i mezzi che dovranno trasportare la gloria e la potenza di Cristo? E voi gente intelligente e moderna pensate che Cristo possa scendere da una nuvoletta fatta di vapore acqueo, tra l’altro composto da pioggia acida,  neanche pulita … inquinata …? Io dubito che possa scendere su una nuvola di pioggia acida … scenderà invece attraverso questi mezzi di Luce (le astronavi) insieme ai Suoi angeli … Credete? Non credete? Questa è una vostra scelta.
Venerdì, l’altro ieri di duemila anni fa, alle cinque del mattino circa, all’interno del sinedrio i gran sacerdoti non riuscivano a mettersi d’accordo in quanto Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea che erano gli avvocati difensori di Gesù, stavano tentando di farlo assolvere, loro erano in segreto degli apostoli di Gesù ed erano dei grandi maestri del sinedrio ma Caifa che era posseduto da Satana fa la domanda a Gesù: “Ma sei tu il figlio di Dio?” E come sapete Gesù risponde affermativamente e Caifa si strappa le vesti. Ma Gesù dice una cosa molto importante in quel contesto: “Vedrete il figlio dell’uomo sedere alla destra del Padre e ritornare con le nuvole sulla terra”. Ripete quindi a Caifa, che rappresenta il potere di quel tempo, del Suo ritorno. Ora ciò che ho capito in questi venti anni, nei quali mi onoro di portare il segno della crocifissione di Gesù, che Lui, il nostro Maestro non è venuto duemila anni fa per redimere la gente di quel tempo, ma per far si che potessimo capire dopo duemila anni che Lui era venuto per questo tempo. Il Vangelo Gesù lo ha vissuto per dare un messaggio agli uomini di questo tempo. Cristo duemila anni fa sapeva che una volta scelta la crocifissione l’umanità non si sarebbe redenta, quindi tutta la Sua vita ed in particolare gli ultimi tre anni li ha indirizzati verso un tempo e una generazione che non era quella nella quale Lui viveva ma una generazione più avanzata che avrebbe potuto capire ogni Suo gesto, ogni Sua parola e ogni Suo movimento, cioè una generazione più avanzata a livello scientifico, sociale e meno evoluta spiritualmente ecco perché parla in parabole, perché compie dei prodigi che nessun altro uomo sulla terra ha mai compiuto, ecco che pronuncia delle frasi che duemila anni fa non si potevano capire e preannuncia il tempo di questa generazione. Nel Vangelo di Giovanni potete leggere chiaramente che il Maestro dice ai Suoi discepoli “Io non vi posso parlare adesso delle cose celesti ma quando vi manderò il consolatore, colui che porta lo spirito di verità, vi parlerà della Verità tutta intera e allora capirete”. È bene che lasciamo perdere tutti i nostri problemi materiali e ci mettiamo a lavorare in favore della vita, perché questa è l’ultima chiamata non ce ne saranno altre. Gesù Cristo ci dà la possibilità di salvare il nostro spirito a condizione che lavoriamo per la giustizia, per la fratellanza e per la pace a prescindere dalla fede e dalle idee che abbiamo …Quello che conta è la salvezza dell’anima “Quale ricchezza vi potrebbe essere offerta in cambio della vostra anima?”, dice Gesù nel Vangelo, state attenti quindi, la materia non è importante ma la salvezza dello spirito si … “Chi tenterà di salvare la propria vita la perderà”, quindi datevi da fare in modo che quando il Cristo ritornerà non vi possa trovare impreparati ma con le mani salde sull’aratro.
Molto presto vedrete grandi segni ma anche altre catastrofi, perché l’uomo deve capire cosa significa la giustizia divina affinché sensibilizzi la propria anima e il proprio spirito a ritornare alle origini, a capire che la terra è un essere vivente che reagisce con violenza se non viene amata e rispettata. Io sono molto triste per ciò che è accaduto all’Aquila ma sono ancora più triste perché nessuno delle autorità religiose ha spiegato niente del motivo per cui accadono questi eventi, ho sentito solo parole vuote, scontate, non mi arrabbio più per ciò che dicono i politici perché oramai li conosco, ma mi rattristo perché mi ero illuso ancora una volta che la chiesa cattolica avrebbe fatto una  forte omelia invitando l’uomo alla fratellanza, spiegando che Dio parla anche attraverso gli eventi che procurano sofferenza … invece niente … aspettatevi un altro terremoto ancora più forte … perché ci sarà … finchè non piegheremo la testa e non batteremo le mani sul petto iniziando a porci delle domande: “Signore ma cosa ci vogliono dire queste catastrofi, Santo Padre ci spiega se è Dio che ci sta parlando, che ci sta ammonendo?”. Se questi discorsi non ci saranno, soffrirete, sanguinerete, morirete, finché non direte “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”. Scusatemi ma questo è il messaggio che mi è stato detto di dare e io ve l’ho dato.

Il messaggio è chiaro ancora una volta e purtroppo anche la situazione è drammaticamente chiara. Le domande hanno inizio. Dai presenti in sala e da coloro che sono collegati tramite internet che giungono da Bari, dalla Calabria, dalla Lombardia, da Rio de Janeiro …

Chi comanda le forze della natura
Le forze della natura sono alle dipendenze di Gesù Cristo. Per chi è credente apra il Vangelo e  legga i passi dove viene raccontato l’episodio in cui Gesù cammina sulle acque, quello in cui Gesù ordina al vento e alla tempesta di calmarsi, o quando ordina alle forze della natura di ubbidirgli, quindi se Gesù domina e calma il vento, l’aria e il fuoco può anche fare il contrario cioè ordinargli di scatenarsi.

Come possono pensare di sfuggire al giudizio di Gesù
E come può pensare Satana di vincere Gesù? Eppure lo ha tentato. Perché la speranza è l’ultima a morire. Perché l’arroganza, il delirio di onnipotenza, la mancanza di fede, l’avidità fa credere a questa gente che non ci sarà nessun giudizio finale e che Gesù non è il Messia. Proprio quello che porta la croce più grossa di pietre preziose è quello che pensa che Gesù non esiste, quello che porta la croce più piccola di legno e di rame invece quello crede in Gesù.
Io ho fatto una domanda agli Angeli della Luce: Ma se Gesù dovesse ritornare come duemila anni fa, che cosa succederebbe? E loro mi hanno detto: alla Madre Celeste, che annuncia che Suo figlio Gesù è nato senza rapporto sessuale, i servizi sociali le sequestrerebbero il bambino, Gesù crescerebbe in un edificio dello stato, quando compirebbe trent’anni e inizierebbe a fare miracoli lo rinchiuderebbero in un ospedale psichiatrico con un camice di forza, dopo, se dovesse riuscire a liberarsi, tramite avvocati lo metterebbero in galera per abuso di attività medica e per abuso della credibilità popolare perché molte persone gli crederebbero e poi lo estraderebbero in un paese dove vi è la pena di morte per farlo uccidere”. Ho risposto Loro: “Grazie cari fratelli ma non succederà così, vero? E Loro mi hanno risposto: “No, non succederà perché stavolta ci siamo noi che in otto minuti possiamo annientare l’umanità e non far rimanere pietra su pietra ma solamente piante e animali, l’umanità scomparirebbe in otto minuti del vostro tempo e a Gesù non verrebbe fatto alcun male”. Allora mi sono confortato.

Io vi amo
Io vi amo perché vedo in voi la luce dell’eternità, ed è a quell’essere, lo spirito, che io parlo. Quando parlo con voi, non parlo al ragazzo, alla ragazza, all’uomo, alla donna, al maschio, alla femmina, io parlo al vostro spirito, io mi preoccupo della salvezza delle vostre anime che è a rischio ed è per questo che vi stimolo a fare le opere, ogni granello che portate al valore della giustizia è un punto che guadagnate, perché Lui vi giudicherà solo dalle opere … Cristo non è il capo di una religione, Cristo è la Verità. Ecco perché chi avrà fatto il bene servendo la Verità avrà seguito Lui, a qualsiasi religione, partito politico, idea sociale appartenga … perché Lui ha detto “Io sono la Via, la Verità e la Vita”.

Gli onesti e i giusti
Prima del giudizio dieci milioni di persone si salveranno. Sono molto poche. Voi pensate che ci siano tante persone oneste nel mondo ma essere onesti significa non fare del male, rispettare la Legge ma non significa essere altruisti. È altruista un giusto che lotta per la giustizia degli altri non per se stesso, e purtroppo sulla terra non sono molti, vedo tanta gente onesta ma che se ne frega del prossimo … i giusti che ci sono sulla terra si trascinano quelli che hanno buona volontà nel lottare … sono pronto a dare la vita perché questo numero di persone possa crescere … leggo che c’è un terzo mondo che non ha nemmeno il tempo di pensare, cosa posso andare a chiedergli ai poveretti dell’Africa che non hanno nemmeno da mangiare! Quindi ci sono 3 o 4 miliardi di persone che non sono in grado di poter fare niente ma siamo invece circa un miliardo di persone a cui non manca niente che potremmo cambiare la situazione e nonostante questo il numero degli eletti non arriverà a dieci milioni. Siamo messi molto male, ecco perché vedo una nuova Sodoma e Gomorra, vedo oceani che si alzano e che invadono interi continenti. Io sono uno di quei disgraziati che grida agli uomini di ravvedersi prima che sia troppo tardi. Come il signor Giuliani che all’Aquila gridava alla gente che ci sarebbe stato il terremoto, ma nessuno gli ha dato conto …  Dio lo aveva mandato un salvatore per quella gente …”  Giorgio si sofferma a parlare di quanto accaduto all’Aquila, della decisione di non mandare nemmeno un euro in favore dei terremotati, ma solo dei bambini dell’Argentina, dell’Africa, ecc che non hanno avuto mai niente e nessuno si è mai preoccupato di loro. Trasmette la sua tristezza e il suo dolore per i bambini scomparsi sotto le macerie ma sa che ora sono tra le braccia di Gesù. Ci spiega ancora che ci meritiamo i castighi di Dio perché non siamo sensibili, siamo degli profittatori, degli egoisti e per questo la giustizia di Dio si abbatte sulla Terra. “A Santoro e Travaglio” dice, “li hanno definiti sciacalli per aver detto la verità sulla distruzione del terremoto che poteva essere evitata,  invece a Berlusconi che piange davanti alle telecamere lo hanno chiamato brav’uomo, poi però scopriamo che quelle case erano costruite con la sabbia … la casa dello studente è crollata perché era stata costruita con la sabbia … allora non dovrebbero forse essere arrestati coloro che hanno permesso questa tragedia? Sono degli assassini”.
Un lungo applauso sostiene le parole forti di Giorgio, che continua: “Ma nemmeno in Uruguay accade questo, le case che vengono fatte, sono fatte col cemento armato, eppure non è una zona sismica l’Uruguay, qui invece che è una delle zone più sismiche del mondo vengono costruite di sabbia … In Cina ci sono terremoti di questa intensità ogni giorno e non si sente parlare nè di morti, nè ti crolli. Se il terremoto ha distrutto ed ha ucciso la colpa è dell’uomo perché ha ingannato se stesso non Dio. Il terremoto doveva essere un segno spirituale per far spaventare, le costruzioni instabili le avete costruite voi e la gente è consenziente che per risparmiare accetta qualsiasi cosa … poi quando muoiono i figli si piange!

Giorgio lega poi il discorso alle vicende del giudice De Magistris al quale è stata tolta ogni possibilità di lavorare e per questo è entrato in politica per cercare di continuare a combattere le sue battaglie per la giustizia da un altro fronte. –Io voterò Luigi De Magistris- dice Giorgio “anzi, chiedo a tutti voi di votarlo, perché è un uomo giusto e se lo merita e avremo grandi soddisfazioni in Europa perlomeno ci farà fare brutte figure perché denuncerà la corruzione del nostro Paese ma alzerà l’onore dell’Italia per il valore della giustizia e ci farà fare bella figura perché avremo un degno rappresentante delle istituzioni nel parlamento europeo. Per questo dobbiamo votarlo tutti. Lui aveva scoperto la massoneria legata alla politica e alla magistratura in  Calabria togliendo il coperchio dove c’era il marcio e per questo il marcio lo voleva fermare. Voi sapete che io dirigo un giornale antimafia che è a favore della magistratura, ma solo di una certa magistratura, dei giudici antimafia di Palermo o simili, non della magistratura debole che non difende i propri magistrati, quella la combatto. Difendo invece i magistrati che difendono la verità e la giustizia come Falcone e Borsellino.

Giorgio si sofferma a spiegare che l’uomo deve ritrovare il timore di Dio che ha perduto nel tempo, la giustizia impone che chi sbaglia deve pagare altrimenti non si impara. Tutti gli esseri creati sono spinti dalla vita stessa, che provoca reazioni in base alle azioni dell’uomo, a prendere coscienza dell’importanza e della necessità di vivere in sintonia con  il rispetto della Legge suprema dell’equilibrio e dell’armonia dell’universo.

Poi il discorso cade sul Presidente Obama, che mostra di essere un uomo onesto e che si è schierato apertamente contro il nucleare, un applauso della sala è dedicato al nuovo Presidente degli Stati Uniti, un presidente che ha manifestato una grande positività inviando al mondo in soli tre mesi di mandato un forte alito di freschezza che si contrappone fortemente al puzzo del compromesso mafioso degli altri ultimi presidenti. Se questo presidente sarà anche giusto lo vedremo prossimamente, dice Giorgio, mentre esprime la propria vergogna per il governo della nostra Italia, che ospita un presidente del consiglio come Berlusconi, che i terremotati avrebbero dovuto rimandare a casa dai suoi amici mafiosi anziché permettergli di esporsi in una vetrina dove si stava vivendo una profonda sofferenza.

Poi le domande proseguono …

Io vorrei servire la verità ma devo pensare anche a sostentare la mia famiglia, ecc..
Se tu parli con Gesù dicendoGli: Gesù io ti apro il mio cuore, ti voglio servire! Se la tua richiesta è fatta con tutto l’amore e tutta la disponibilità che hai, a partire da domani mattina Gesù ti aprirà la strada per fare quello che il tuo cuore vuole fare.
Io, se riguardo indietro nella mia vita e vedo tutto ciò che ho fatto, vedo che ho girato il mondo, che ho parlato a circa un miliardo di persone attraverso le televisioni del mondo e mi chiedo: come ho fatto economicamente ed umanamente e con tanti debiti a fare tutto questo? È un miracolo! Se avessi dovuto organizzarlo a tavolino non sarei mai riuscito a farlo … ho dato tutto … venduto tutto … ho speso miliardi in questi anni …  il cielo non mi da il potere della ricchezza per cui tutto ciò che mi arriva serve immediatamente per portare avanti l’opera … così sono andato avanti … non avendo mai niente di materiale ma tanto di spirituale.

Il significato profondo dell’immagine di Gesù sul lago di Tiberiade
Il significato di questa bellissima immagine oltre al messaggio che Lui è ritornato e presto si manifesterà a tutti, è che sulla terra non rimarrà niente, solo acqua, pochissima terra … Lui annienterà il mondo se questo non cambierà, è un avviso di giustizia, un ammonimento. Certo, mi auguro che non accada ma Gesù è molto arrabbiato, Lui non è quello che ci presenta la chiesa.

Ma cosa dobbiamo fare se arriva un terremoto …
Non dovete temere niente perché chi lavora per Cristo può stare anche nel centro dell’inferno e non gli succederà niente.

Cosa dobbiamo fare quindi?
Tutelarci, rimanendo integri nella fede, lavorando per la giustizia, sostenendo persone come De Magistris, Salvatore Borsellino, i giusti … facendo proteste, scrivendo, avendo la fede in Cristo, rispettando il prossimo, aiutando chi soffre anche quelli dell’Aquila ma con giustizia non con debolezza e ipocrisia e sapendo dove vanno a finire i soldi che mandate …  servendo la Verità, dobbiamo dare tutto per la Verità se vogliamo essere salvati, cioè dobbiamo lavorare 23 ore su 24, anche mentre svolgiamo il lavoro che serve per sostentare la nostra famiglia, e un ora per riposare, altrimenti non saremo salvi.

Quando potrò vedere Gesù?
Lo vedrai quando Lui vorrà, ma lui è già sulla terra e comunque lo puoi vedere ogni giorno quando si alza il Padre Sole … guardando questo Padre immenso che riscalda i maligni e i buoni e gli dici: Grazie Padre mio!

Una signora che hanno intervistato tra i terremotati ha detto che qualcuno da lassù ci sta punendo perché non siamo mai contenti di ciò che abbiamo …
Si vede che questa signora è stata guidata dalla Madonna per questo l’hanno fatta parlare altrimenti non sarebbe riuscita a parlare alla tv … le televisioni sono tutte nelle mani del demonio e la maggior parte dei giornalisti sono tutti dei buffoni che seguono il potere … i veri giornalisti o sono perseguitati o scrivono nei giornaletti…

La libertà
Ciò che mi irrita in questo mondo è che gli uomini si sono approfittati della bontà di Dio ma dobbiamo ringraziarLo sempre per averci dato la libertà che è il regalo più grande dopo la vita.  Libertà è una parola sacra. La libertà è più importante dell’amore, della giustizia, della pace e della fratellanza perché se non sei libero non puoi mettere in pratica i valori dell’universo. Non siamo perfetti perché siamo liberi. Saremo perfetti solo quando metteremo la libertà al servizio della Creazione. Quattrocento anni fa per queste parole ti mettevano al rogo, oggi le puoi dire, tra dieci o venti anni non solo le potrai ascoltare ma le dovrai ubbidire secondo la Legge del tuo Re, che è anche il mio, il Cristo, se vuoi stare in questo mondo, altrimenti sei libero di andare in un altro a fare il vermiciattolo, la pianta grassa, o l’uomo che soffre, dipende da cosa hai fatto in questa vita,  da dove ti incarnerai.

L’harbar
L’harbar avviene per uno scompenso psichico che parte da un inquinamento fisico dovuto a radiazioni, cattiva alimentazione, disquilibrio ambientale ecc.. Quando vieni colpito da questo virus che attacca le ghiandole della psiche e quindi i neuroni del cervello, l’uomo impazzisce, diventa folle e ha l’istinto di uccidere e uccidersi. Più questo male si avvicina alle ghiandole psichiche più la persona diviene diabolicamente crudele ad alta intelligenza nel male, più invece è lontana dalle ghiandole psichiche più la malattia si manifesta con una ferocia istintiva conseguente al malessere (quello che va nella scuola e uccide tutti e poi si suicida), ed è maggiormente individuabile anche se lo si puoi individuare solamente, purtroppo, quando procura il male. Chi invece il cancro dell’harbar ce l’ha attaccato alle cellule psichiche diventa intelligente perché viene ispirato da entità psichiche (i dittatori criminali, i venditori di armi, i venditori di droga, chi basa la sua ricchezza sulla pedofilia infantile). Io sono per l’operazione chirurgica … una catastrofe dietro l’altra così quest’harbar scende di livello in quanto con la sofferenza si sensibilizza il plesso solare. Lo so che vi stupite ma è così. Fra 250/300 anni questi discorsi verranno studiati dai vostri studenti universitari.

-Giuda è il simbolo dell’arroganza dell’umanità. Giuda non aveva scelta, il tradimento era scritto, ma aveva scelta per farsi perdonare. Giuda l’ha tradito perché voleva che Gesù usasse la Sua potenza e non perché non credeva in Lui, invece Pietro l’ha tradito rinnegandolo ma poi chiedendo perdono si è riscattato ecco perché abbiamo San Pietro e non abbiamo San Giuda Iscariota perché Giuda non ha avuto l’umiltà di chiedere perdono. Ma Gesù era tanto buono, tanto meraviglioso, immenso nel suo amore che se Giuda fosse andato sotto la croce e gli avesse detto: “Signore, ti ho tradito come un delinquente, sono un criminale, ho accettato dei soldi per farti crocifiggere, sono la schifezza umana, però ti prego perdonami, ti darò la vita!” Voi pensate che Gesù dalla croce gli avrebbe detto “Non ti perdono perché le scritture dicono … ?” Gesù che ha cambiato tutte le scritture “…occhio per occhio dente per dente, ma io vi dico: se amate i vostri nemici…”, Lui ha sconvolto la Legge “... e se uno vi da uno schiaffo porgetegli l’altra guancia ...”. Lui voleva offrire una possibilità di redenzione e ha usato una escamotage meravigliosa, clamorosa, spettacolare … cara Romana tesoro mio, Gesù Cristo ha rispettato la Legge non l’ha violata: “Io prendo su di me le vostre colpe, quindi la Legge di causa ed  effetto si abbatta su di me e io vi salvo …”, cosa dobbiamo fare verso un Essere che ci dice: “Io sconterò la pena per te, non violo la Legge di mio Padre, io mi offro come ostaggio della Legge per salvarvi”. Ma non dobbiamo dire a Lui tutti giorni: “Signore grazie non potrò mai ringraziarti abbastanza per ciò che hai fatto per noi, posso solo darti tutto me stesso?”. Lui avrebbe perdonato Giuda con tutto il Suo amore. Ecco perché tutti dobbiamo inginocchiarci di fronte a Lui: Yogananda, Maometto, Krishna, Sai Baba …Tutti sotto quella croce a dire grazie! Perché Lui ha salvato anche gli Dei. Ha fatto cioè un lavoro di prevenzione, qualora voi cari fratelli avatar vi doveste incarnare e doveste sbagliare io vi ho già salvato. Ci ha fatto vincere una lotteria senza meritarla. Ha salvato tutti, coloro che avevano peccato e coloro che ancora non avevano peccato per prevenzione. Adesso torna però con la giustizia. Non sono fanatico, sto dicendo la verità. Io riconosco i maestri d’Oriente e i maestri d’Occidente ma se si inginocchiano di fronte a Gesù. Gesù non è un profeta Lui è il Re dei Re, il Re di Vishnu, Brahma, Zoroastro, tutti dobbiamo dargli ubbidienza, adorazione, rispetto, è la manifestazione più alta di Dio, non si può arrivare a Dio se non c’è Cristo. Lui assume su di se tutti i peccati del mondo vivendo anche il peccato di essere un uomo. Vi immaginate un Gesù che dice: Grazie Padre che non mi hai abbandonato! Sarebbe anche logico che fosse così … ma non ci sarebbe stato un Gesù uomo, ci sarebbe stata la perfezione, la manifestazione del potere, dell’arroganza, non sarebbe stato un vero Gesù ma un Gesù costruito. Lui invece è un Gesù uomo, che soffre, che si arrabbia con il Signore, perché ti dimostra che pur essendo Dio, si incarna, diviene uomo e nonostante ciò compie la sua missione perfettamente, dando l’esempio agli uomini, un esempio che può essere imitato. Gesù ha vissuto un momento di debolezza, ma voluta, cosciente, qualsiasi cosa facesse aveva un motivo, un insegnamento, quando alzava una mano era un insegnamento, quando faceva anche la cosa apparentemente più banale era un insegnamento, quindi quando grida “Padre perché mi hai abbandonato?”, mi vuole dare un insegnamento che io devo capire … mi vuole dire: “Anche io nella mia divinità posso essere uomo come te, ma farcela, non sono perfetto nell’umanità, quindi ti voglio aiutare e dirti nella tua imperfezione: “Ce la puoi fare!”. Lui scende al nostro livello per prenderci con la mano, non fa come il papa che ti parla a 100 chilometri di distanza, avete mai visto il papa arrabbiarsi o fare un atto di debolezza pubblico? Ma Gesù è così! È così ed è il figlio di Dio … Io lo conosco così … anche nell’orto del Getsemani quando dice “Padre allontana da me questo calice” ma subito dopo continua: “però sia fatta la Tua e non la mia volontà”. Io  Cristo lo conosco così … ed era bello, bellissimo, non aveva peccati, aveva la sua umanità, la sua virilità, mangiava, beveva, piangeva … piangeva spesso … e rideva molto, pregava molto, non so come faceva ma so che si isolava e stava ore a pregare … era uomo oltre che Dio, era un Uomo-Dio … Chi ha resistito a tutte quelle frustate? Chi è capace di dire di fronte al proprio carnefice essendo innocente: “Signore sono pronto”.
Padre mio perché mi hai abbandonato?” Con quelle parole capisco che anche io posso imitarlo perché Lui diventa uomo come me. Io amo troppo Gesù, lo amo più che mai, e sono alla fine della mia strada, voglio diminuire e voglio che Lui cresca … e che penetri nel vostro cuore come un fuoco che distrugge le vostre anime … voglio diminuire … scomparire, per far crescere Lui dentro di voi-.
Un applauso lungo, lunghissimo, tutti in piedi per alcuni minuti. La vibrazione alta e intensa ci conduce verso la pace e la gioia dei cieli. Giorgio scende dal palco verso la gente, i fratelli, che si accalcano intorno a lui, tutti noi la sua famiglia, i suoi amici. Riccardo il giovane nostro caro fratello entrato di recente a far parte della nostra arca lo abbraccia e in un pianto dirotto esprime quella emozione incontenibile che ci ha inondato tutti … Giorgio lo abbraccia forte poi si dirige verso l’uscita della sala … una eterea luminosità lo circonda … è lui … è l’Altro … le lacrime rigano il suo viso mentre guarda gli occhi dei suoi fratelli … cammina ancora … lento … poi si ferma perdendo lo sguardo verso l’orizzonte che dalla finestra dà verso il Cielo … .

Con profonda devozione
Sonia Alea

Sant’Elpidio a Mare, 30 aprile 2009