Visita di Giulietto Chiesa

VISITA DI GIULIETTO CHIESA
Un caldo sole di primavera scalda la mattina, tutto è pronto per accogliere nella nostra casa un altro uomo giusto che si batte per gli alti valori della Giustizia, della Pace e dell’Amore in una società che ha dimenticato il significato della propria esistenza e la bellezza della vera vita. Giulietto Chiesa arriva nella sede delle nostre associazioni, dopo aver visitato i nostri uffici di studio 3tv. Giorgio e tutti noi lo accogliamo con il calore con cui si accoglie un amico, con il quale ci ritroviamo nella sintonia degli stessi valori, degli stessi ideali, con il rispetto con cui si accoglie un grande giornalista, un vero giornalista, come oramai se ne trovano molto, molto pochi. Il sorriso, la fiducia, la tenacia, la caparbietà, il dinamismo, il coraggio, di questo vero uomo ci colpiscono ancora una volta. Un uomo che ama e difende la Verità e la Vita. Un giornalista laico e un giornalista stigmatizzato si abbracciano e brindano per un futuro migliore con la medesima coscienza del gravissimo stato attuale delle cose ma al tempo stesso con l’ottimismo che li accomuna entrambi. Visitando gli uffici della Funima International Giorgio gli fa notare un immagine del Che Guevara e un ritratto di Padre Pio sottolineando la larghezza di vedute dei vari componenti l’associazione. “Il massimo del sincretismo … il massimo della trasversalità” commenta Giulietto Chiesa con un sorriso affettuoso e prosegue “Non esiste più una unica idea che possa tirare, quella vecchia non funziona più. Occorre una nuova idea che non può derivare da una sola radice, deve essere formata da più radici di pensiero, da quattro, cinque, sei, che si devono mettere insieme, altrimenti non può funzionare”. E Giorgio prosegue “Il Cristo diceva: dai loro frutti li riconoscerete. Dalle opere quindi”. Discorsi Universali condivisi da due uomini che apparentemente hanno vissuto e vivono un credo opposto all’altro ma che in realtà non lo è. Uno Ateo, l’altro missionario di Cristo, entrambi lottano ogni giorno per scardinare il sistema anticristico che ci sta inesorabilmente conducendo verso l’autodistruzione. Giorgio gli mostra tutti gli uffici delle varie redazioni accennandogli alle differenti attività che vengono svolte all’interno degli stessi. Giulietto Chiesa osserva e commenta non nascondendo il suo compiacimento per la serietà dell’organizzazione delle varie importanti attività sociali. Un traguardo ottenuto grazie a lui, Giorgio, che ha avuto la pazienza di seguirci passo, passo nel cammino della vita, durante gli anni più belli, facendoci crescere nei valori universali, tirando fuori il meglio di noi stessi e dandoci l’opportunità di divenire dei veri professionisti: giornalisti, grafici, fotografi, cameramen, ecc. .”Complimenti” dice Giulietto Chiesa “avete trasformato una casa e una stalla in una fabbrica di idee!” E’ vero, una fabbrica di idee. Idee che vengono continuamente tramutate in azione, in pratica, una pratica che si incontra con quella di tanti altri uomini, mossi dagli stessi ideali che spingono unite, insieme, verso la rinascita di un mondo nuovo. Cogliamo l’occasione di questo momento intimo per potergli rivolgere delle domande alle quali risponde con una chiarezza disarmante e traumatica per chi lo ascolta, non sicuramente per noi che abbiamo chiaro grazie a Giorgio il quadro della situazione mondiale già da tempo.
“E’ di ieri la notizia che il debito degli Stati Uniti ammonta alla cifra di 12 mila miliardi di dollari” dice Giulietto “come fanno a riprendersi? … Il meccanismo dei mutui facili è stato inventata da un gruppo di persone quando c’è stata la crisi del 2001, anche se l’America era già in crisi … hanno escogitato questo sistema inventando dei mutui facili. La gente che non aveva una lira andava a chiedere prestiti per farsi una casa, indebitandosi. Negli Stati Uniti funziona così, se tu sei una
grande banca e hai nel tuo portafoglio 100 mila mutui da 200 mila dollari, presenti il resoconto e mostri i profitti vertiginosi, a questo punto la banca va in borsa e gli investitori corrono a mettere i soldi. Sono stati messi in movimento 100 mila miliardi di dollari. Tutto fondato sul nulla perché era un trucco. A questo punto tutte le banche mondiali sono corse a investire a Wall Street, per cui tutte le banche europee si sono indebitate sul nulla, l’intera economia mondiale ha girato in questi dieci anni sulla base di una truffa gigantesca senza precedenti nella storia dell’economia mondiale. Ora sta precipitando tutto perché, salendo il costo del denaro, la gente non riesce più a pagare i mutui e quindi tutte le banche si trovano senza una lira e sono costrette a riprendersi gli appartamenti e a rivenderli anche se hanno perduto la metà del loro valore e quindi tutte queste banche sono insolventi. Metà del sistema finanziario mondiale è insolvente. In realtà l’economia reale non centra niente perché non è successo niente dal punto di vista delle merci prodotte, l’intera operazione è virtuale ma il meccanismo non funziona più perché nessuno presta più niente a nessuno e nessuno si fida più di niente. E’ stato pubblicato l’articolo di un’intervista ad un economista americano il quale dichiara che questo è solo il principio e che il vero inizio della recessione deve ancora iniziare. Il problema si trasferirà sugli investimenti, nessuno investirà più, la produzione si fermerà, in più le famiglie americane sono ultra indebitate quindi i consumi americani scenderanno e se scendono i consumi americani scende la produzione cinese. Siamo quindi all’inizio di una crisi più grande di quella del ‘29. Dobbiamo dire le cose come stanno alla gente perché altrimenti si troverà totalmente impreparata ad affrontare una crisi che coinvolgerà tutti. Se crolla l’economia americana, crolla tutto il sistema mondiale, la banca centrale europea sta prestando migliaia di dollari alle banche americane, la Russia ha mille miliardi di dollari nelle sue casse e la Cina ne ha 2000, il dollaro però viene svalutato per cui questi soldi vengono usati per comprare tutto ciò che si può in dollari ma non possono comprare più di tanto altrimenti favoriscono la caduta … siamo tutti legati ad una situazione a doppio filo non tenibile. Vi è una tremenda tensione dietro, per cui la tentazione della guerra non è astratta ma concretissima, la situazione è drammatica per tutti. E questo è solo uno dei gravissimi problemi della nostra società.

Ci sono quattro crisi che si sovrappongono una su l’altra, quella climatica, quella energetica e quella dell’acqua… Bisognerebbe costituire un gruppo di saggi, affiancare il consiglio di sicurezza con un gruppo di persone che sia inattaccabile da un punto di vista etico… esiste un grande pezzo di mondo sano, il problema è solo organizzare queste forze intellettuali e metterle insieme”. Il nuovo sapere, sottolinea Giulietto Chiesa deve essere fondato sui valori, il sindaco di una città deve pensare a come gestire un territorio, a come gestire l’acqua, per esempio, la sua opera deve basarsi sulla concretezza ma se non ha una visione chiara dei problemi del mondo come può affrontare in modo giusto, concreto e lungimirante i problemi della propria città, come la scarsità delle risorse dell’acqua per esempio … La coscienza e la visione di Giulietto sui gravissimi problemi dell’uomo e dell’umanità è a 360 gradi, il suo parlare alla gente chiaro e diretto “Io so di dire delle cose tremende, ne sono perfettamente consapevole ma è la verità, è ciò che accadrà, per cui domani la gente si renderà conto e dirà: aveva ragione Giulietto Chiesa, diceva la verità. Vorrei che fossimo tanti a prendere coscienza di questo, così come voi, in modo che potranno dire: avevano ragione!”. Alla nostra domanda sul punto della situazione del Format Televisivo in fase di attuazione, ci mette al corrente del progresso del progetto con la creazione di una serie di gruppi operativi, sottolineando l’importanza assoluta di dare a questo programma il massimo delle possibilità con la massima trasparenza. Un progetto che vuole essere un nuovo strumento di comunicazione di massa, una nuova televisione che nasce come strumento di battaglia per poterci riprendere ciò che ci appartiene di diritto: la vera informazione in Italia. Consumato piacevolmente insieme il pranzo, Giulietto Chiesa propone un brindisi alla riuscita del progetto. Gli offriamo, in dono, un simbolo dell’amicizia realizzato a mano sulle montagne del Kenia e lui, abbracciando Giorgio, ci saluta: “Volevo dirvi che questa mia visita qui è un grande passo per me, in quanto mi da la prova che esiste un pezzo di Italia viva e sono lieto di essere venuto qui da voi … come non si può essere ottimisti venendo qui!”. E dandoci appuntamento al prossimo incontro organizzativo a Roma, lo salutiamo con grande affetto e grande onore per averlo avuto con noi, accompagnandolo fino all’auto che lo condurrà all’aeroporto.

Sonia Alea
Sant’Elpidio a Mare, 25 marzo 2008