Chiarimenti riguardo a passi del Vangelo.

Riceviamo da Vito:
Ciao Giorgio!
Vorrei chiederti dei chiarimenti riguardo a dei passi del Vangelo.
Nel Vangelo di Giovanni (1,21) alcuni sacerdoti e leviti interrogarono Giovanni Battista dicendo:
“Allora gli chiesero: Chi sei, dunque? Sei tu Elia? Non lo sono, disse.”
– La prima domanda è:
Perché Giovanni Battista dice di non essere Elia?
In altri brani è Gesù stesso ad affermarlo:
“Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi l’hanno trattato come
hanno voluto. Cosi anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro. Allora i discepoli
compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.” (Mt 17,10)
– La seconda domanda è:
Nell’incontro tra Nicodemo e Gesù, si afferma:
” Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è
spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne
senti la voce, ma non sai dove viene né dove va: cosi è chiunque è nato dallo Spirito.”
In questo passo del vangelo si parla chiaramente della reincarnazione. Ma perché Gesù differenzia chi nasce dalla carne e chi dallo Spirito?
E poi cosa rappresenta il vento e la voce in questo brano?
Grazie mille!!!
RISPOSTA
1) Gli spiriti evoluti  che vengono in missione operativa nei pianeti tridimensionali, al servizio del Cristo, posseggono il valore dell’umiltà e  non si esaltano mai perchè sono consapevoli  di essere niente di fronte alla grandezza di Cristo e del Padre Adonay.
L’orgoglio, la presunzione, l’arroganza, la superbia sono valori luciferini che appartengono agli spiriti di bassa evoluzione.
Altra cosa invece è che la divinità incarnata, GesùCristo,  riveli ai suoi discepoli l’identità spirituale di Giovanni Battista.  Si tratta di una rivelazione iniziatica per spiegare agli apostoli  il programma di redenzione all’umanità e quindi il ruolo del precursore di Cristo, che era già stato precedentemente profetizzato (Egli è quell’Elia che deve venire. Mt 11,14).
2) Nel brano di Nicodemo quello che nasce dalla carne è lo strumento fisico, il corpo, cioè la macchina di cui si serve l’entità spirituale  per operare e sperimentare nella dimensione materiale umana.
Gesù distingue la vera identità dell’uomo, che è la scintilla divina, dal corpo fisico destinato a morire
Nella Genesi è scritto:
“Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”  (corpo fisico)
«Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame…” (Spirito)
La scintilla divina o spirito individuale- ego-sum scaturisce dall’Intelligenza Divina Onnicreante ed è l’identità immortale che inizia il suo percorso nella dimensione planetaria per fare esperienza attraverso il corpo fisico,  acquisire conoscenza ed espandere la coscienza ai fini evolutivi.
Un entità spirituale che si incarna nella terza dimensione può però appartenere a dimensioni  diverse; può incarnarsi per missione di servizio all’umanità o per espiare un karma; possedere diversi bagagli di esperienze;   può trovarsi alla settima incarnazione o alla ventesima.
Gesù paragona lo spirito al vento perchè esso è un elemento che non si percepisce con la vista umana. Difatti lo spirito si manifesta agli altri solo quando ama disinteressatamente. E’ l’azione pratica che permette di riconoscere la parte spirituale di un uomo.  La voce dello spirito è quella percezione che nasce dalla spontaneità del cuore e non dall’intelletto umano.
Lo spirito è paragonato al vento che soffia dove vuole perchè lo spirito divino non può essere racchiuso dalla ragione, né da leggi dogmatiche.
Spogliarsi dai condizionamenti materiali umani e acquisire la libertà dello spirito per l’uomo terrestre segna  il raggiungimento della coscienza angelica da cui ha inizio l’ascesa evolutiva verso le dimensioni superiori.
Giorgio ti abbraccia fraternamente in Cristo
Pace
Elisabetta
Segreteria dal Cielo alla Terra