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ASSOCIAZIONE CULTURALE GIORDANO BRUNO
 
QUALCOSA DI NUOVO SOPRAGGIUNGE…

5 Settembre 2006. Una giornata dedicata alla memoria non di un semplice uomo, ma di un essere unico e straordinario: il nostro padre spirituale.

Ricordo il suo amore verso di noi, la gioia che potevamo leggere nei suoi occhi quando ci vedeva, ci salutava, ci dava una carezza, un abbraccio, ci donava una caramella al miele.

Noi, ieri bambini ed oggi ventenni… quanti insegnamenti, quante verità scolpite negli animi dei nostri padri e a noi trasmessi soprattutto tramite Giorgio, un altro grande essere che lascia la sua impronta nel nostro spirito.
 
Grazie papà per averci indicato il giusto cammino, grazie per averci amato disinteressatamente, oggi più che mai che da lassù ci guardi e ancora una volta ci guidi.
 

(Aaron Pettinari )


… queste le parole che attraversano il percorso dell’anima di noi ragazzi e che vogliono essere espressione del nostro sentire che ci accomuna.

Ci troviamo adesso qui ai piedi dell’Etna nella sala dell’Hotel Gemellaro…l’emozione è forte e riaffiora il ricordo, il ricordo di quel giorno in cui per la prima volta quattordici anni fa ci siamo incontrati. Allora bambini, inconsapevoli di ciò che ci serbasse il futuro. Ascoltiamo in una sala gremita, una moltitudine di persone si avvicinano ad ascoltare un messaggio, un grido nel deserto del mondo, parole che hanno il sapore di verità e che portano alti i valori della vita e della giustizia. A pronunciarle, appunto, Eugenio Siragusa e al suo fianco Giorgio Bongiovanni.
 
Da allora le strade di molti di noi si sono divise al punto da perderci di vista. Poi i percorsi si sono nuovamente incrociati in quanto intimamente legati dall’unica cosa nella quale non potremo mai essere intaccati : l’amore, così come una volta ci ha detto Giorgio.
E ora siamo di nuovo tutti insieme a riscoprire la gioia di essere uniti per lavorare.
 
È proprio nel lavoro che aumenta la nostra consapevolezza, giorno per giorno, cresciamo attraverso l’errore, attraverso l’impiego delle nostre capacità e alimentando un’emozione che si spinge oltre l’amicizia.
Ci stringiamo l’uno verso l’altro … e quell’amore prende forma attraverso l’azione.
Quando siamo partiti credevamo semplicemente di andare a rendere omaggio ad Eugenio, ma riflettendoci è stato lui a fare un omaggio a noi; cosa sconvolgente.
Ci ha dato una nuova opportunità permettendoci di rincontrare ragazzi con i quali, per molti motivi ci siamo persi di vista non potendo lavorare insieme. Rivederci è stata un’emozione grandissima.
 
Se questo è accaduto è stato grazie a lui, e dobbiamo dimostrare che questo giorno non è stato vano riuscendo ad unirci per creare insieme qualcosa di grande.
 
Eugenio si è liberato, ha spiccato il volo ed ora non resta che serbarne la memoria, noi, insieme scintille dell’opera di Cristo, alimentiamoci e teniamoci per mano guardando tutti verso la medesima direzione.
Ricordiamo il carisma di un grande uomo, viviamo attraverso il suo figlio spirituale che ci accompagna nel nostro cammino con la forza dell’amore e l’equilibrio della giustizia , ed è viva la sensazione che qualcosa di nuovo sopraggiunge… a partire da adesso ancora e di nuovo insieme.
 
AARON, BARBARA, BEATRICE, EMANUELE, GIOVANNI, GIORGIO, ISACCO, MATIAS, MATTEO, MIRIAM, PIERO, SAMUELE.