Allarme locuste in Russia: il paese è invaso dagli insetti voraci
29 giugno 2015 18:20 – Valentina Ferrandello
29 giugno 2015 18:20 – Valentina Ferrandello
La Russia è invasa dalle locuste che stanno mettendo a rischio i raccolti del paese, si stimano danni su terreni che si estendono per migliaia di ettari. La situazione più problematica si registra nelle regioni di Bashkortostan e nella regione di Orenburg. Sono già state adottate diverse misure di emergenza anche a Stavprol e nella Repubblica cecena. Le locuste brulicano ovunque: fra i grappoli di uva, sugli alberi, nei cespugli e nei prati; le autorità dei villaggi e delle città colpite dal fenomeno hanno programmato attività di intervento di esplorazione dal mattino fino alla sera con delle squadre apposite.
Inoltre, grazie a delle speciali squadre di aviazione, si stanno diffondendo insetticidi nei territori infestati: velivoli volano a basse quote, spruzzando sostanze chimiche che pur uccidendo l’insetto, al tempo stesso preservano e garantiscono la sicurezza dei prodotti alimentari agricoli. Nel Bashkortostan e la regione di Orenburg a causa dei parassiti, è stato introdotto lo stato di emergenza. Soltanto nella zona di Orenburg, sono stati distrutti circa 60 ettari di grano, per una perdita che si aggira intorno ai 600 mila rubli. Seppur le autorità hanno già investito parecchie risorse per la lotta alle locuste, il problema è quello dei terreni abbandonati ed incolti: riserve naturali, zone desertiche e paludose. Qui, infatti, la locusta trova un ambiente favorevole alla sua proliferazione, poiché non trattati con pesticidi volti alla loro eliminazione. Depongono infatti le loro uova indisturbate in queste terre “non gestite”, (una femmina può depositare fino a 2 mila uova), che una volta schiuse vanno ad alimentare la “popolazione” che poi è capace di spostarsi nelle terre coltivate. L’unica soluzione sarebbe dunque quella di agire con una vera e propria task force, ovvero una collaborazione fra stato ma anche fra i privati: sia gli agricoltori che lavorano sui propri terreni, sia anche quei proprietari terrieri che lasciano abbandonati i loro suoli che ben si prestano ad essere un nido sicuro per le locuste, il nemico vorace dell’agricoltura russa.